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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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Capitolo 13<br />

PER LE COSE SPORCHE E PERICOLOSE<br />

CI VOGLIONO I DRONI 1<br />

A partire dal 1963 la preparazione per le missioni Oxcart implicò durissime operazioni di<br />

addestramento alla sopravvivenza, molte delle quali si tenevano nelle zone desertiche<br />

intorno all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. Per Ken Collins, la simulazione di un lancio notturno da un aereo<br />

precipitato nel deserto si trasformò un viaggio all’inferno. Collins era consapevole del<br />

genere 2 di sfida che lo aspettava mentre si trovava sull’asfalto al Groom <strong>La</strong>ke e guardava<br />

il sole scomparire dietro le montagne a ovest. Nel giro di pochi minuti sarebbe stato buio<br />

e la temperatura si sarebbe abbassata di parecchi gradi. Collins si arrampicò su un C-47 e<br />

notò che i finestrini erano oscurati. Né lui né gli altri piloti di Oxcart che partecipavano<br />

all’operazione avevano la minima idea di dove fossero diretti. «Salimmo a bordo e<br />

volammo per un po’» ricorda «finché atterrammo in un altro aeroporto nel deserto, in<br />

qualche posto remoto.» Gli uomini furono fatti scendere dall’aereo e presero posto su un<br />

pullmino, anche questo con i finestrini oscurati. Viaggiarono per chilometri, Collins pensò<br />

che stessero girando in tondo, e poi le porte del pullmino si aprirono rivelando quella che<br />

sembrava una zona desertica. «Ci dissero che eravamo in territorio nemico cinese. Di<br />

fuggire e sopravvivere meglio che potevamo. C’erano allarmi elettronici, filo spinato e<br />

cariche esplosive nel terreno.»<br />

Collins si mise a correre e si riparò sotto un cespuglio. Stava sdraiato a pancia in giù<br />

nel buio cercando di raccogliere le idee. Aveva già fatto una serie di prove di<br />

sopravvivenza durante l’addestramento Oxcart. Una volta lui e un altro pilota erano stati<br />

portati nelle Superstition Mountains in Arizona per un’esercitazione di sopravvivenza in<br />

montagna. «Quella volta avevamo pochissimo cibo, sacchi a pelo e una tenda minuscola.<br />

Camminammo e ci accampammo sulle montagne per cinque giorni. I primi tre furono<br />

piacevoli; ma la terza notte arrivò un fronte freddo portando pioggia gelata», rendendo le<br />

cose un po’ meno facili. Una seconda esercitazione aveva avuto luogo al Kings Canyon,<br />

nella Sierra Nevada. In quell’occasione Collins e un altro pilota erano stati costretti a<br />

vivere in mezzo alla neve per tre giorni; avevano scavato una buca e l’avevano rivestita<br />

di aghi di pino. <strong>La</strong> terza volta era stato portato in Florida, per una simulazione di<br />

sopravvivenza nella giungla 3 . «Mi lasciarono in una zona paludosa con un coltello e mi<br />

dissero che avrei dovuto cavarmela da solo per quattro giorni.» Collins ricorda<br />

chiaramente il cibo. «Avevo catturato delle tartarughe, ma era difficile aprirle, così la mia<br />

dieta furono i cuori di palma. Tagliavo la polpa dal centro del tronco. Era un cibo poco

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