Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

per gli UFO. Ma attraverso il segreto ufficiale e il ridicolo, molti cittadini sono stati indotti a
credere che gli oggetti volanti non identificati siano una stupidaggine». Aggiunse anche
che «per nascondere i fatti l’aeronautica ha zittito il suo personale».
Hillenkoetter rimase un membro di spicco del National Investigation Committee on
Aerial Phenomena fino al 1962, quando misteriosamente diede le dimissioni 15 . Altrettanto
sconcertante è che l’uomo che prese il suo posto e nel 1969 diventò capo del consiglio
direttivo del comitato fosse Joseph Bryan III, il primo capo della guerra politica e
psicologica della CIA. Si sa poco del vero ruolo di Bryan con gli ufologi 16 , perché i fascicoli
sul suo lavoro all’agenzia rimangono ancora classificati, nel 2011.
Alla metà degli anni Sessanta l’atteggiamento della CIA nei confronti degli UFO iniziò a
cambiare. A partire dalla nascita del fenomeno, nel giugno del 1947, la CIA aveva
mantenuto tre linee di pensiero sul fenomeno 17 : erano 1) aerei sperimentali; b) le
farneticazioni di una mente paranoica; c) parte di una campagna di guerra psicologica
condotta dall’Unione Sovietica per creare il panico tra la gente e instillare sfiducia nel
governo. Ma nel 1966 una corrente interna alla CIA aggiunse una quarta ipotesi: forse gli
UFO erano reali. Questo nuovo postulato nasceva dalla sorveglianza che la CIA 18 esercitava
sull’Unione Sovietica, anch’essa nel bel mezzo di una rivoluzione riguardante gli UFO.
Negli anni Quaranta e fino alla morte di Stalin nel 1953, gli analisti della CIA avevano
trovato solo una menzione degli UFO nella stampa sovietica, in un editoriale pubblicato su
un giornale moscovita nel 1951. Chrušcëv sembrava aver proseguito sulla stessa linea:
nel periodo in cui rimase al potere, sulla stampa sovietica non comparve neppure una
menzione del fenomeno. Ma stranamente, nel 1964, dopo la destituzione di Chrušcëv e la
sua sostituzione con Leonid Brežnev, iniziarono a uscire articoli sugli UFO. Nel 1966
Novosti, l’agenzia di stampa ufficiale russa, pubblicò una serie di articoli sull’argomento.
Due scienziati di spicco dell’istituto aeronautico di Mosca non solo scrivevano di UFO ma
erano in disaccordo, cosa alquanto insolita per gli intellettuali sovietici. Uno di loro, Villen
Lyustiberg 19 , sosteneva che gli UFO erano una creazione del governo americano e che «gli
Stati Uniti li pubblicizzano per distogliere la gente dai suoi fallimenti e dalla sua politica
aggressiva» 20 . L’altro, il dottor Felix Zigel, era arrivato a credere 21 che esistessero
davvero.
Memorandum declassificati della CIA scritti in questo periodo rivelano il timore che se
scienziati e astronomi sovietici di spicco erano convinti che gli UFO fossero reali, forse,
dopotutto, i dischi volanti esistevano sul serio. Nel 1968 l’agenzia apprese che un
generale dell’aeronautica sovietica, Porfiri Stoljarov, era stato nominato presidente di una
nuova «sezione UFO della commissione dei cosmonauti dell’URSS» 22 a Mosca. Dopo aver
saputo che la Russia aveva una commissione ufficiale sugli UFO, la CIA cominciò a mettere
insieme in tutta fretta una propria scienza sull’argomento. Per la prima volta nella sua
storia, l’agenzia americana di spionaggio ammise internamente che gli UFO potevano
davvero venire dallo spazio. «L’ipotesi che gli UFO provengano da altri mondi 23 , che siano
velivoli provenienti da altri pianeti, merita di essere presa in seria considerazione» si
legge in un memorandum segreto che circolò tra gli analisti della CIA.
Era stata l’originaria copertura del fenomeno – l’incidente del disco volante dei fratelli