Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

ai colleghi quello che aveva visto con i suoi occhi, ma quelli ribatterono che era ubriaco,
che straparlava e che avrebbe fatto meglio ad andarsene a casa. Nel frattempo, l’idea
della maschera da gorilla piacque anche ad altri piloti dell’XP-59A e in men che non si dica
i colleghi di Woolams lo imitarono. Nel corso dei mesi successivi altri piloti di P-38 videro il
gorilla ai comandi dell’aereo senza elica. Alcune versioni dell’accaduto sostengono che
furono coinvolti persino degli psichiatri dell’aviazione, i quali spiegarono agli uomini del
Lightning che un pilota di caccia sano di mente poteva essere disorientato dall’altitudine
e credere di aver visto qualcosa che chiaramente non esisteva. Tutti sanno che un gorilla
non può pilotare un aereo. Secondo il dottor Craig Luther, uno storico contemporaneo
della base di Edwards, rimane dubbio se la storia degli psichiatri sia vera o meno e, in
caso affermativo, se sapessero delle maschere. Ma per gli scopi di una campagna
strategica di disinformazione una cosa è chiara: nessuno vuol esser preso per pazzo.
Il rasoio di Ockham è un’idea attribuita a un francescano inglese del Trecento,
Guglielmo di Ockham. Secondo questa teoria, quando si cerca la spiegazione di un
fenomeno, bisogna chiedersi se la soluzione alternativa a quella principale è in grado di
offrire una spiegazione migliore dei fatti oppure se è solo più complicata e perciò meno
utile. In altri termini, quando un uomo si trova di fronte un enigma, la risposta dovrebbe
essere più semplice e non più complicata dell’enigma stesso. Il rasoio di Ockham è spesso
applicato al fenomeno degli oggetti volanti non identificati. Nel caso della storia del
gorilla pilota, la vera spiegazione – che il gorilla era in realtà un pilota con indosso una
maschera da gorilla – offriva la risposta più semplice a ciò che sembrava un fenomeno
inspiegabile. La stessa cosa si può dire dell’incidente di Roswell. Ma ci sarebbero voluti
decenni perché fossero rivelati maggiori dettagli.
Una delle figure più enigmatiche 12 coinvolte nel mistero di Roswell fu il contrammiraglio
Roscoe H. Hillenkoetter, il primo uomo a dirigere la CIA. Hillenkoetter guidò la Central
Intelligence Agency dal 1° maggio 1947 al 7 ottobre 1950. Quando lasciò la CIA tornò alla
sua carriera nella marina. Curiosamente, dopo aver lasciato anche la marina, alla fine
degli anni Cinquanta, entrò a far parte del consiglio direttivo 13 di un gruppo di ricercatori
UFO denominato National Investigation Committee on Aerial Phenomena (Comitato
nazionale d’indagine sui fenomeni aerei). Quel ruolo era un paradosso: da un lato, infatti,
si trovava lì per capire che cosa sapevano gli ufologi degli oggetti volanti non identificati,
ma dall’altra simpatizzava con il loro lavoro. Hillenkoetter non credeva che gli UFO
provenissero dallo spazio, però era consapevole del fatto che gli oggetti volanti non
identificati erano un serio problema di sicurezza nazionale. Nel ruolo di direttore della CIA,
Hillenkoetter sapeva che il disco volante di Roswell era stato mandato da Josif Stalin; ed
era anche a conoscenza dei timori dello stato maggiore congiunto che quello che era
successo una volta potesse succedere di nuovo. Per questo è curioso che nel febbraio del
1960, con una rara esternazione da parte di un ex ufficiale di rango elevato, Hillenkoetter
dichiarò pubblicamente al Congresso 14 di essere deluso dal modo in cui l’aeronautica si
stava comportando riguardo alla questione degli UFO. Davanti alla Science and
Astronautics Committee (Commissione per la scienza e l’astronautica) del Senato affermò
che «dietro le quinte, ufficiali di alto grado dell’aeronautica sono seriamente preoccupati