Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

Capitolo 11
CHE AEROPLANO? 1
All’Area 51, dove lavorava come pilota collaudatore, Kenneth Collins era conosciuto con il
nome in codice di Ken Colmar 2 . «Stesso nome perché così rispondevi all’istante quando ti
si rivolgevano» spiega Collins. «Colmar per la C, nel caso avessi qualcosa con sopra un
monogramma.» Il suo indicativo di chiamata era Dutch 21, ma la maggior parte degli
uomini della base lo chiamavano “uomo di ghiaccio”. Erano stati gli addetti alla tuta
pressurizzata a tirar fuori quel soprannome. «Ero conosciuto per non mostrare alcuna
emozione o irritazione neanche dopo un volo particolarmente pericoloso» ricorda Collins.
Gli addetti alla tuta di volo potevano misurare la difficoltà di una missione dalla quantità
di sudore presente sulla biancheria intima di un pilota quando lo aiutavano a spogliarsi.
Quella di Collins era sempre asciutta.
All’epoca, stare ai comandi di un Oxcart era il lavoro più ambito per un pilota
dell’aeronautica americana. Ken Collins “faceva il pendolare” verso l’Area 51 tutte le
settimane, volando dalla soleggiata California dove lui e gli altri piloti che adesso
lavoravano per la CIA fingevano di vivere esistenze normali con le loro belle mogli e,
possibilmente, qualche figlio. Durante il progetto Oxcart avere un matrimonio stabile e
una famiglia era diventato un obbligo per i piloti della CIA, a differenza di quanto
accadeva per l’U-2. La causa del cambiamento era stata la moglie alcolizzata di Gary
Powers. All’agenzia erano convinti che mettesse a rischio la segretezza dell’intero
progetto con il suo comportamento, che neppure loro erano in grado di controllare. Una
volta Barbara Powers si mise in testa di andare a trovare il marito, assegnato a una base
segreta in Turchia. Riuscì ad arrivare fino ad Atene 3 prima che gli agenti incaricati di
sorvegliarla facessero sapere a Powers che avrebbe perso il posto se non avesse tenuto
in riga la sua turbolenta moglie. A Ken Collins fu raccontata questa storia al suo primo
colloquio al Pentagono. Taci, il nemico ti ascolta, gli fu ricordato; parlare poteva
significare non solo una fuga di notizie, ma persino lo scoppio di una guerra nucleare.
Collins scoprì inoltre che se fosse stato accettato nel programma segreto che si diceva
avesse a che a fare con “viaggi nello spazio”, sua moglie sarebbe stata sottoposta a un
esame psicologico.
Collins e la famiglia furono trasferiti dalla loro casa nella Carolina del Sud in un
sobborgo di Los Angeles chiamato Northridge. Ai vicini fu detto che il signor Collins
lavorava per la Hughes Aircraft Company. Collins avrebbe dovuto riferire alla CIA di
eventuali ficcanaso, e anche se qualche straniero avesse tentato di fare amicizia con la
famiglia: l’agenzia avrebbe approfondito la faccenda.