Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen
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da attraversare a meno che i commandos non si addestrassero appositamente. Quanto<br />
all’ammaraggio, da oltre 21.000 metri di quota lo specchio d’acqua della Baia dei Porci<br />
appariva piatto e confortevole. Ma poiché le macchine fotografiche non potevano<br />
riprendere quello che si nascondeva sotto la superficie, Bissell non aveva idea del fatto<br />
che appena sotto il pelo dell’acqua c’era una barriera corallina letale che in seguito<br />
avrebbe ostacolato in maniera decisiva lo sbarco dei commandos.<br />
Centinaia di pagine, declassificate dopo trent’anni, rivelano la mano del mago<br />
dell’economia Bissell nella progettazione dell’operazione paramilitare, che definì con cura<br />
maniacale. Vista tutta l’organizzazione e la pianificazione, l’operazione avrebbe potuto<br />
essere un successo. Ma ci sono molte ragioni per cui fallì tanto tragicamente. Quando<br />
l’operazione della Baia dei Porci fu terminata, centinaia di esiliati cubani anticastristi<br />
addestrati dalla CIA erano rimasti uccisi all’arrivo o lasciati a morire sulla spiaggia<br />
dell’insenatura. Quelli che sopravvissero furono incarcerati e in seguito restituiti agli Stati<br />
Uniti dietro il pagamento di una somma di denaro. Quando la storia divenne di pubblico<br />
dominio, si vennero a sapere anche le ultime parole del comandante Pepe San Roman<br />
prima di essere fatto prigioniero: «Dobbiamo avere appoggio aereo nelle prossime ore<br />
altrimenti verremo spazzati via. Sotto pesante attacco da parte di caccia MIG e carri<br />
armati». Pepe San Roman pregò Richard Bissell di aiutarli. «Tutti i gruppi sono<br />
demoralizzati […]. Sono convinti di essere stati ingannati.» Alla fine della giornata, il<br />
mondo di Richard Bissell aveva cominciato a crollare irrimediabilmente. <strong>La</strong> Baia dei Porci<br />
sarebbe stata la sua rovina.<br />
C’erano un sacco di persone da incolpare, ma quasi tutta la responsabilità fu addossata<br />
alla CIA. Negli anni successivi si è chiarito che la stessa colpa si sarebbe dovuta attribuire<br />
al dipartimento della Difesa, al dipartimento di stato e al presidente Kennedy. Poco prima<br />
di morire, Richard Bissell accusò del fallimento della missione il suo antico rivale, il<br />
generale Curtis LeMay 47 . Bissell si lamentò del fatto che se il generale LeMay avesse<br />
fornito adeguata copertura aerea 48 come aveva promesso, molto probabilmente la<br />
missione avrebbe avuto successo. Il Pentagono ha storicamente attribuito il mancato<br />
invio da parte di LeMay dei bombardieri B-26 sulla Baia dei Porci a una «confusione con i<br />
fusi orari» 49 . Bissell interpretò il pasticcio sul piano personale, convinto che LeMay fosse<br />
stato motivato dal desiderio di vendetta. Che provasse risentimento nei confronti di<br />
Bissell per l’U-2 e l’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>. Qualunque ne sia stata la ragione, erano morte oltre trecento<br />
persone e 1.189 guerriglieri anticastristi, abbandonati a loro stessi, erano finiti in carcere.<br />
<strong>La</strong> rivalità tra Bissell e LeMay era finita, e la Baia dei Porci avrebbe costretto il primo a<br />
lasciare l’incarico governativo nel febbraio del 1962. Ci furono numerose reazioni del<br />
governo in seguito al fiasco. Una di esse è stata tenuta segreta fino a ora, vale a dire che<br />
il presidente Kennedy mandò l’ispettore generale della CIA dell’epoca, Lyman B.<br />
Kirkpatrick Jr 50 , all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong> per scrivere un rapporto sulla base. Più in particolare, il<br />
presidente voleva capire quali altri disastri potessero riservare le attività di Richard Bissell<br />
all’<strong>Area</strong> <strong>51</strong>.<br />
A peggiorare una situazione già tesa fu il fatto che secondo alcuni resoconti anche<br />
Kirkpatrick nutriva del risentimento. Prima della Baia dei Porci, Richard Bissell era in lizza<br />
per succedere ad Allen Dulles in qualità di direttore della CIA, e otto anni prima Lyman