Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

programma di ricerca e sviluppo denominato progetto Palladium. Il progetto, che aveva a
che fare con l’ELINT, avrebbe avuto ramificazioni a Cuba e alla fine si sarebbe spostato
all’Area 51. Nel 1960 «c’erano molti funzionari della CIA convinti che ELINT fosse una
parolaccia» 40 ricorda Gene Poteat, l’ingegnere responsabile del progetto Palladium che
era nato con l’Office of Scientific Intelligence della CIA. Poteat fu uno dei pionieri che
contribuì a cambiare la mentalità interna all’agenzia. «Avevamo bisogno di conoscere la
sensibilità dei ricevitori radar sovietici e l’efficienza dei loro operatori» spiega Poteat.
Visto che Chrušcëv usava Cuba come base militare nell’emisfero occidentale, la CIA
intravide un’opportunità. «Quando i sovietici andarono a Cuba con i loro missili e i sistemi
radar a essi associati, ci venne offerta un’occasione d’oro per misurare la sensibilità del
sistema di rilevamento dell’SA-2» dice Poteat. Per farlo, la CIA aveva bisogno di una
batteria di maghi dei missili. Tra costoro, c’era T.D. Barnes.
Thorntorn “T.D.” Barnes era un elemento prezioso per la CIA a un’età in cui la maggior
parte degli uomini non si sono nemmeno laureati. Sposato a diciassette anni con la sua
fidanzatina del liceo, Doris, Barnes divenne un mago dell’elettronica autodidatta che
comprava televisori rotti, li aggiustava e li rivendeva a cinque volte il prezzo a cui li aveva
acquistati. In questo modo, passò dalla povertà estrema – era cresciuto in un ranch del
Texas Panhandle (le ventisei contee più settentrionali del Texas) senza elettricità né
acqua corrente – a poter offrire alla mogliettina una casa da sogno prima di raggiungere
l’età del voto.
A diciassette anni, Barnes mentì sull’età per unirsi alla Guardia Nazionale e poter
combattere in Corea. Sognava di diventare un ufficiale dell’esercito. Due anni dopo fu
mandato al 38° parallelo per difendere la regione insieme a una compagnia di fanteria
inglese e turca. In Corea Barnes iniziò la sua carriera nell’intelligence dalla gavetta.
«Sedevo in cima a una collina e controllavo se c’erano soldati nemici. Se li vedevo
arrivare, il mio compito era informare la base via radio» ricorda Barnes. Adorava
l’esercito. Le cose che imparò da soldato lo accompagnarono per tutta l’esistenza. Una
volta, in Corea, alla base fu portato in tutta fretta un soldato ferito. Barnes sentì dire che
l’uomo aveva bisogno di essere portato in ospedale, ma dato che la benzina
scarseggiava, tutti i veicoli dovevano essere autorizzati da un superiore. Senza ufficiali a
portata di mano, Barnes temette che il soldato potesse morire se non avesse agito in
fretta, così firmò l’autorizzazione usando il nome del suo superiore. «Stavo rischiando di
beccarmi una nota di demerito» spiega Barnes. La sua decisione attirò l’attenzione
dell’ufficiale di grado più elevato della base, il general maggiore Carl Jark, e in seguito gli
procurò una menzione al merito. Alla fine della guerra Jark indirizzò Barnes verso i radar
e l’elettronica. «Mi suggerì di andare a Fort Bliss e di farmi un’istruzione lì» racconta
Barnes. Così T.D. e Doris Barnes andarono in Texas, dove l’esistenza di T.D. sarebbe
cambiata completamente. E non ci volle molto prima che i suoi eccezionali talenti
attirassero l’attenzione della CIA.
Barnes adorava imparare. A Fort Bliss frequentò lezioni sui missili Nike Ajax e Nike
Hercules di giorno e lezioni alla Texas Western University di sera per i successivi quattro
anni e mezzo. Si trattava dei missili messi a punto dieci anni prima dagli scienziati di