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Area 51_ La verita, senza censu - Annie Jacobsen

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Capitolo 8<br />

IL GIOCO DEL GATTO CON IL TOPO<br />

FINISCE IN UNA DÉBÂCLE 1<br />

Francis Gary Powers non dormiva mai bene la notte prima di una missione. Quando arrivò<br />

la sveglia, alle due del mattino del 1° maggio 1960, Powers era particolarmente ansioso.<br />

Il volo era già stato rimandato due volte. Nell’antica città di Peshawar, Pakistan, faceva<br />

un caldo opprimente e Powers aveva passato la notte in un’amaca appesa nell’hangar<br />

dell’installazione segreta della CIA; tra l’afa e il rumore, aveva dormito a tratti. Le false<br />

partenze avevano aggiunto un elemento d’incertezza alla situazione. Gary Powers si alzò<br />

e si fece una doccia. Maggio era il mese più caldo in Pakistan: non erano ancora le cinque<br />

del mattino ma il sole era già alto e arroventava l’aria. Dopo pochi minuti Powers sarebbe<br />

stato di nuovo in un bagno di sudore 2 . Si vestì e fece colazione, <strong>senza</strong> smettere di<br />

pensare alla missione decisiva che lo aspettava. L’agenzia non aveva mai tentato prima<br />

un volo su tutta l’Unione Sovietica, dal confine meridionale nei pressi del Pakistan al<br />

margine settentrionale vicino al circolo polare artico. Da lì, Powers avrebbe portato il suo<br />

U-2 in direzione di una base segreta della CIA in Norvegia e sarebbe atterrato. Nessun<br />

pilota dell’agenzia era mai decollato e atterrato in due località diverse a bordo di un U-2.<br />

Quella missione rivestiva particolare importanza per la CIA. Powers avrebbe raccolto<br />

informazioni fotografiche vitali su due siti chiave. Il primo era il cosmodromo Tyuratam, la<br />

base di lancio missilistica più attiva dell’Unione Sovietica: Tyuratam era la Cape<br />

Canaveral russa 3 , da dove era stato messo in orbita lo Sputnik. Per anni la CIA aveva<br />

saputo di una sola base di lancio a Tyuratam, ma adesso correva voce che ce ne fossero<br />

due, e la missione di un U-2 in aprile aveva rivelato preparativi per un lancio imminente:<br />

quello che la CIA voleva sapere era esattamente di che cosa. Dopo Tyuratam, Powers<br />

avrebbe sorvolato la Siberia diretto a un’installazione di Plesetsk 4 , 300 chilometri a sud di<br />

Archangelsk, nel circolo polare artico. Si pensava che Plesetsk fosse la nuovissima base<br />

sovietica per il lancio di missili ed era pericolosamente vicina all’Alaska. Powers avrebbe<br />

percorso in volo la distanza record di oltre 6.000 chilometri, 4.600 dei quali nei cieli<br />

dell’Unione Sovietica, passando nove logoranti ore in territorio nemico, offrendo ai<br />

sovietici un bel po’ di tempo per cercare di abbatterlo. Impossibile invertire la rotta.<br />

Immaginate un aereo spia russo che vola indisturbato sugli Stati Uniti dalla East Coast<br />

alla West Coast e scatta fotografie che avrebbero fornito dettagli a intervalli di 75 metri 5<br />

da oltre 21.000 metri di quota.<br />

Dopo colazione Powers sedette nell’hangar aspettando il controllo finale delle

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