Scarica l'edizione di maggio - Biblioteca di via Senato
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<strong>maggio</strong> 2012 – la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano<br />
Figura che <strong>di</strong>mostra la forma dell’alloggiamento nell’opera I sette libri dell’Arte della Guerra <strong>di</strong> Niccolò Machiavelli,<br />
Venezia, Giambattista Pasquali, 1769 nella copia appartenuta al conte Giovanni Battista Giovio (1748-1814)<br />
va una superiorità strategica e questa trova il suo sostegno<br />
e anche le sue limitazioni nel grado <strong>di</strong> coesione dello<br />
Stato. […] Sollevandosi a più alto volo ha ben mostrato<br />
come la strategia si leghi alla politica, anzi sia un<br />
aspetto <strong>di</strong> questa, e come quin<strong>di</strong> la saldezza dello Stato<br />
sia alla base <strong>di</strong> ogni condotta <strong>di</strong> guerra.” 5<br />
�<br />
Quest’idea <strong>di</strong> vedere la guerra subor<strong>di</strong>nata alla<br />
politica e come strumento <strong>di</strong> essa, prima <strong>di</strong> essere ripreso<br />
e portato alla perfezione nell’Ottocento dal generale<br />
e teorico militare prussiano Carl von Clausewitz<br />
(1780-1831), 6 che sull’esperienza delle guerre napoleoniche<br />
(sotto l’aspetto <strong>di</strong> rinnovate strategie e manovre)<br />
pubblicava il trattato militare Della guerra (Vom<br />
Kriege, 1832), viene ripreso tra Sei e Settecento da numerosi<br />
testi militari e strategici <strong>di</strong> varia <strong>di</strong>mensione e<br />
25<br />
importanza, dei quali vogliamo mettere in risalto soltanto<br />
qualche modello.<br />
Il principe modenese Raimondo Montecuccoli<br />
(1609-1680) per esempio, formato sotto l’istruzione<br />
del re svedese Gustavo Adolfo e <strong>di</strong> Albrecht von Wallenstein,<br />
ed emerso con bravura durante la Guerra dei<br />
Trent’anni (1618-1648), scriveva durante l’imprigionamento<br />
a Stettino, fruendo della sua ricchissima biblioteca,<br />
il suo celebre Trattato della Guerra (1642), seguito<br />
dall’Arte militare (1653) e, dal suo scritto più famoso,<br />
Della guerra col Turco in Ungheria (in tre parti,<br />
1665-1670, comprendente i celebri Aforismi sull’arte<br />
bellica). I testi si trovano riuniti in una bella e<strong>di</strong>zione a<br />
cura <strong>di</strong> Ugo Foscolo, e<strong>di</strong>ta dal 1807 al 1808 in 2 volumi<br />
in folio dal milanese Luigi Mussi (noto per le sue e<strong>di</strong>zioni<br />
limitate e <strong>di</strong> lusso), con la copia della nostra biblioteca<br />
proveniente dalla raccolta settecentesca del