14 la <strong>Biblioteca</strong> <strong>di</strong> <strong>via</strong> <strong>Senato</strong> Milano – <strong>maggio</strong> 2012 punto in Europa, dove a Parigi nel 1876 incontra il giovane scrittore scozzese. Si innamorano e lei lo sostiene, lo cura amorosamente; <strong>di</strong>venta la sua musa ispiratrice. Quattro anni dopo, il 19 <strong>maggio</strong> 1880 si sposano a San Francisco, contro il parere dei genitori <strong>di</strong> lui, soprattutto dell’ingegner Thomas. Dal <strong>via</strong>ggio <strong>di</strong> nozze, compiuto nella Napa Valley in California, nasce Gli accampati <strong>di</strong> Silverado (The Silverado Squatters 6 ), che narra del loro soggiorno in un campo abbandonato <strong>di</strong> minatori, sul monte Saint Helena, a nord <strong>di</strong> San Francisco. Li accompagna Lloyd, il figlio <strong>di</strong> Fanny, che da questo momento <strong>di</strong>venta per Stevenson un vero e proprio fratello con cui giocare e <strong>di</strong>vertirsi; negli anni, il <strong>di</strong>vertimento sfocerà in una proficua collaborazione letteraria. � Per la tisi che lo affligge Stevenson si deve recare molto spesso in località termali o in luoghi che abbiano almeno un clima mite, in Inghilterra, in Svizzera, nella Francia del Sud, sulle colline scozzesi. Nel 1883, anno della sua consacrazione e del successo, anche economico, lo scrittore soggiorna durante i mesi invernali a Davos e poi, nei pressi <strong>di</strong> Nizza, nelle isole <strong>di</strong> Hières. Qui comincia a scrivere Prince Otto. A Romance 7 , fredda ma raffinata fiaba – ambientata in un minuscolo, inesistente principato dell’impero germanico –, che previene tutto un genere, portato al successo poi dal cinema e che avrà come capostipite Il prigioniero <strong>di</strong> Zenda 8 . Nell’anno <strong>di</strong> pubblicazione del Prince Otto, esce il racconto More New Arabian Nights: The Dynamiter 9 , scritto in collaborazione con la moglie Fanny – anche se qualcuno, tra i critici meno benevoli, <strong>di</strong>chiara minimi e secondari gli apporti <strong>di</strong> lui. La storia, abbastanza complicata, ambientata a Londra, ha come protagonista il principe Florizel, personaggio già incontrato nel precedente New Arabian Nights 10 . Quest’ultima raccolta <strong>di</strong> racconti contiene alcune tra le migliori prove <strong>di</strong> Stevenson nelle “short stories”, e cioè The Suicide Club 11 , e The Rajah’s Diamond 12 , The Pavilion on the Links (1880), A Lodging for the Night: A Story of Francis Villon (1877), The Sire de Maletroit’s Door (1878), e Providence and the Guitar (1878). Stevenson ha certamente letto le Arabian Nights – Le Mille e una Notte – nella classica traduzione <strong>di</strong> Edward Lane, ma sono quelli gli stessi anni in cui lo “scandaloso” Richard Francis Burton ritraduce e pubblica in inglese The Book of the Thousand Nights and a Night (1885-88). Alcune copertine dei libri <strong>di</strong> Stevenson presenti nella raccolta della BvS: The Black Arrow (1888); The Ebb Tide, scritto in collaborazione con Lloyd Osbourne, figlio della moglie Fanny (1894); The Master of Ballantrae (1889)
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