06.04.2016 Views

ICF 1 2016

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

ANNOVII NUMERO1 FEBBRAIO/MARZO<strong>2016</strong><br />

ENGINEERING<br />

Impianti per protezione<br />

ambientale e produzione<br />

SICUREZZA<br />

Climatizzazione<br />

stabile del laboratorio<br />

STRUMENTAZIONE<br />

Sistema di<br />

convalida termica<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

www.interprogettied.com<br />

icf<br />

TENUTE GRS<br />

GUAFLON<br />

CON O-RING


A PARITA’ DI SERVIZIO<br />

SIAMO NOI<br />

CHE FACCIAMO<br />

LA DIFFERENZA<br />

ALCUNI DEI NOSTRI SERVIZI<br />

• GAP Analysis<br />

• Risk Analysis<br />

• Impact Assessment<br />

• Stesura VMP/VPP<br />

• Stesura URS/FS e HDS/SDS<br />

• Stesura protocolli DQ, IQ, OQ, PQ<br />

• Esecuzione protocolli<br />

• Validation report<br />

• Documenti precommissioning<br />

• Protocolli FAT/SAT e revisione documentazione fornitori<br />

• Sviluppo procedure operative standard (SOPs)<br />

• Verifica GAMP e supporto a System Integrators<br />

• Convalida SCADA/DCS<br />

• Assessment FDA 21 CFR Part 11/Annex 11 EU GMP<br />

• Valutazione ERES<br />

• Valutazione sistemi di controllo/automazione processi<br />

• Valutazione aggiornamenti SCADA e DCS<br />

• Supporto GAMP a fornitori automazione<br />

PROCESS VALIDATION SERVICE<br />

PVS srl eroga servizi a carattere GxP,<br />

divenendo un partner ideale ove il<br />

concetto di “qualità” è fondamentale<br />

prerogativa produttiva oltre che<br />

requisito regolatorio, “copriamo” il<br />

più ampio ventaglio di attività di<br />

Qualifica, Convalida e di taratura<br />

strumenti a impatto “critico” su<br />

impianti/equipment.<br />

PVS srl<br />

Process Validation Service<br />

PVS srl - Process Validation Service<br />

Viale De Gasperi, 111 - 20017 Rho (MI) - Tel. (02) 939.09.272 - info@pvsgroup.it<br />

Rodolfo Russo: +39 348 5701457 Stefano Moltani: +39 349 7088785


ENGINEERING<br />

Impianti per protezione<br />

ambientale e produzione<br />

RIVISTA<br />

DELL’<br />

SICUREZZA<br />

Climatizzazione<br />

stabile del laboratorio<br />

STRUMENTAZIONE<br />

Sistema di<br />

convalida termica<br />

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN ABB. POSTALE<br />

70% - LO/MI - COSTO COPIA €10,00<br />

Sommario<br />

RIVISTA<br />

DELL’ INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

icf<br />

ANNOVII NUMERO1 FEBBRAIO/MARZO<strong>2016</strong><br />

icf<br />

INDUSTRIA<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

www.interprogettied.com<br />

4<br />

Storia di copertina<br />

O-Ring incapsulati<br />

in FEP e PFA<br />

12<br />

Attualità<br />

ABB: un anno di stabilità<br />

e spinta all’innovazione<br />

30<br />

Engineering<br />

Impianti per la protezione<br />

ambientale e la produzione<br />

TENUTE GRS<br />

GUAFLON<br />

CON O-RING<br />

9Editoriale<br />

La chimica sinonimo<br />

di innovazione, anche<br />

nelle relazioni industriali<br />

11<br />

Editoriale tecnico<br />

Energie rinnovabili…<br />

e l’Italia?<br />

15<br />

Attualità<br />

26<br />

Appuntamenti<br />

34<br />

Consulenza - validazione<br />

Qualifica, convalida<br />

e taratura degli strumenti<br />

a impatto critico<br />

38<br />

Impianti<br />

Centro prove all’avanguardia<br />

per la micronizzazione<br />

e il contenimento<br />

Sommario<br />

2 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sommario<br />

FEB/MAR <strong>2016</strong> NUMERO 1<br />

42<br />

Sicurezza<br />

Per una climatizzazione<br />

stabile nel laboratorio<br />

50<br />

Componenti<br />

Qualità d’acciaio<br />

per produzioni speciali<br />

58<br />

Strumentazione<br />

Sistema di convalida<br />

termica in tempo reale<br />

di nuova generazione<br />

72<br />

Strumentazione<br />

Tracciatura e ispezione<br />

dei farmaci: una visione<br />

completa<br />

47<br />

Sicurezza<br />

48<br />

Filtrazione<br />

Barriera idraulica<br />

per la bonifica di un sito<br />

farmaceutico<br />

52<br />

Componenti<br />

54<br />

Pompe<br />

Un’azienda più strutturata<br />

per proseguire un lungo<br />

trend favorevole<br />

64<br />

Automazione - strumentazione<br />

68<br />

Strumentazione<br />

Una soluzione innovativa<br />

nella misura del TOC<br />

76<br />

Strumentazione<br />

La qualità del made in Italy<br />

nella strumentazione<br />

di processo<br />

80<br />

Colophon<br />

Abbiamo parlato di…<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 3


Storia di copertina<br />

O-Ring incapsulati<br />

in FEP e PFA<br />

Con opportuni semplici accorgimenti tecnici,<br />

l’utilizzo degli O-Ring incapsulati è possibile<br />

in sostituzione dei comuni O-Ring<br />

in elastomeri o gomme tradizionali.<br />

Tenuta LIP GRS<br />

Fig. 1 - Cava per O-Ring e O-Ring<br />

sezionato<br />

Tab. 1 - Dimensionamento degli<br />

O-Ring indicati nella figura 1<br />

O-Ring in FEP<br />

con nucleo<br />

in silicone rosso<br />

e O-Ring FPM<br />

con nucleo<br />

in silicone nero<br />

Le superfici delle sedi degli O-<br />

Ring per tenuta statica devono<br />

essere pulite e lavorate<br />

con un livello di finitura adeguato,<br />

al fine di aumentare la<br />

durata degli O-Ring stessi.<br />

Per quanto riguarda il grado di finitura,<br />

è necessario attenersi alle indicazioni<br />

e ai simboli riportate nella figura 1.<br />

Le sedi di alloggiamento devono essere<br />

adeguatamente dimensionate per consentire<br />

il giusto grado di schiacciamento<br />

dell’O-Ring con possibile estrusione<br />

dagli spigoli. A titolo indicativo, facendo<br />

riferimento alla sezione di un O-Ring<br />

scelto, la tabella 1 riporta le dimensioni<br />

delle sedi più idonee.<br />

Va inoltre osservato che, durante il<br />

montaggio, l’O-Ring non deve essere<br />

attorcigliato, ma disposto nel proprio<br />

alloggiamento ben disteso.<br />

Tenute dinamiche con O-Ring<br />

Gli O-Ring incapsulati sono concepiti per<br />

uso principalmente statico data la composizione<br />

dell’elemento morbido interno<br />

e dell’incapsulamento rigido esterno; tuttavia,<br />

con semplici accorgimenti, piccoli<br />

spostamenti assiali sono tollerati.<br />

Per le tenute dinamiche, dato il movimento<br />

relativo delle parti, la finitura<br />

superficiale delle sedi dovrà essere superiore<br />

a quella delle sedi per gli O-Ring<br />

statici e tutti gli spigoli dovranno essere<br />

raccordati come mostrano le figure riportate.<br />

La tabella 1 riporta il dimensionamento<br />

delle sedi degli O-Ring indicati nella figura<br />

1. A titolo indicativo, ricordiamo<br />

che il valore di schiacciamento dell’O-<br />

Ring deve essere inferiore al valore complessivo<br />

del gioco tra pistone e cilindro.<br />

Questo per evitare che, per uno spostamento<br />

radiale massimo del pistone, l’O-<br />

Ring per un certo tratto non sia suffi-<br />

4 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Storia di copertina<br />

Fig. 2 - Tolleranze radiali ammissibili in funzione della pressione<br />

cientemente compresso o addirittura lasci<br />

uno spiraglio, seppur minimo, con<br />

conseguente annullamento dell’effetto<br />

di tenuta.<br />

Il pistone deve poi essere sufficientemente<br />

sostenuto e guidato affinché l’O-<br />

Ring non funga esso stesso da sostegno<br />

e compia un lavoro di centraggio, con<br />

conseguente sua rapida usura.<br />

Come linea guida generale, per applicazioni<br />

con pressioni d’esercizio modeste,<br />

il gioco tra le parti potrà essere relativamente<br />

ampio, mentre per alte<br />

pressioni dovrà essere ridotto al minimo,<br />

al fine di prevenire l’estrusione<br />

dell’O-Ring attraverso il gioco, con la<br />

sua conseguente rapida distruzione.<br />

Questa possibilità può essere evitata<br />

utilizzando uno o due anelli anti-estrusione<br />

in P.T.F.E., Guaflon o PEEK, con<br />

opportune geometrie studiate dall’ufficio<br />

tecnico di Fluortecno.<br />

Recenti studi<br />

Le linee guida permettono di montare<br />

O-Ring in FEP (Fluoro Etilene Propilene)<br />

e PFA (Perfluoro Alcosside) nelle stesse<br />

cave dimensionate per O-Ring in elastomero,<br />

ma recenti test applicativi<br />

hanno evidenziato che, una volta installato<br />

nella sede, l’O-Ring incapsulato<br />

evidenzia una particolare sensibilità<br />

alla superficie di contatto.<br />

Test universitari hanno stabilito che<br />

è preferibile contenere l’O-Ring in FEP<br />

e PFA evitando aree residue di compressione.<br />

Tale dimensionamento consente<br />

di mantenere una compressione<br />

ottimale anche in caso di pressioni di<br />

esercizio variabili, purché lo spessore<br />

dell’incapsulamento in FEP e PFA sia<br />

costante, sia nello sviluppo circonferenziale<br />

dell’O-Ring che nel lotto o nei<br />

lotti successivi, per garantire nel tempo<br />

le stesse performance.<br />

La qualità dei materiali<br />

Fluortecno utilizza esclusivamente prodotti<br />

di alto livello, con durezze e spessori<br />

controllati e calibrati. La gamma<br />

durezze degli elastomeri del nucleo interno<br />

(silicone bianco HCS, rosso, FPM<br />

nero sia con nucleo pieno che cavo, per<br />

basse coppie di serraggio) garantisce<br />

l’individuazione dell’incapsulato idoneo<br />

per ogni applicazione.<br />

I materiali nel dettaglio<br />

Il PTFE (politetrafluoroetilene) è il materiale<br />

inerte per eccellenza all’aggressione<br />

chimica. L’insufficiente elasticità<br />

e il basso grado di deformabilità ne limitano<br />

notevolmente l’utilizzo per O-<br />

Ring e guarnizioni piane.<br />

Per superare tali carenze sono state sviluppate<br />

varie tecniche in modo da conferire<br />

al tondino di PTFE un grado di<br />

elasticità tale da permetterne l’utilizzo.<br />

Sempre mantenendo il PTFE o i suoi derivati<br />

a contatto con il prodotto da con-<br />

tenere, sono stati “inseriti” nel nucleo<br />

vari materiali per fornire un apporto<br />

elastico alla guarnizione.<br />

Il PTFE, peraltro, non possiede una saldabilità<br />

eccellente, quindi sono stati utilizzati<br />

per l’incapsulamento il FEP o il<br />

PFA. Il FEP è il materiale base per l’incapsulamento:<br />

trasparente, elastico,<br />

molto diffuso nel mercato globale, permette<br />

una produzione anche su vasta<br />

scala e presenta medie performance termico-chimiche.<br />

Il PFA presenta all’apparenza proprietà<br />

molto simili al FEP; raggiunge però temperature<br />

fino a +260°C contro i +200°C<br />

del FEP, garantendo una migliore resistenza<br />

chimica, alla permeabilità e ai gas.<br />

O-Ring in FPA<br />

con nucleo<br />

in silicone HCS<br />

bianco per<br />

applicazioni<br />

nei settori<br />

alimentare<br />

e farmaceutico<br />

Proprietà<br />

chimicofisiche<br />

del PFA<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong>


Storia di copertina<br />

La minima temperatura è data dal materiale<br />

del nucleo interno: si va dai<br />

-10°C del FPM ai -76° C del silicone.<br />

Per temperature inferiori è necessario<br />

adottare O-Ring solidi in PTFE TFM (di<br />

colore traslucido) torniti e calibrati<br />

fino a diametro 1600 mm.<br />

L’abbinamento della resistenza chimica<br />

del FEP o del PFA con l’elasticità dell’elastomero<br />

interno (realizzato in FPM,<br />

EPDM e silicone rosso oppure silicone<br />

HCS bianco) ha permesso di risolvere<br />

numerosi problemi nel settore delle tenute,<br />

in condizioni critiche di utilizzo.<br />

Le principali proprietà<br />

dell’O-Ring<br />

- Resistenza chimica totale ad acidi,<br />

basi, solventi e forti ossidanti<br />

- Pressione di esercizio fino a 100MPa<br />

- Temperature operative da -76°C a<br />

+ 230°C<br />

- Basso coefficiente di attrito 0.1 - 0.2<br />

- Resistenza ai gas (PFA) senza rigonfiamenti<br />

nel caso di alte pressioni<br />

- Non soggetto a problemi di decompressione<br />

- Ritorno elastico minimo del 90%<br />

dopo compressione<br />

- Fisiologicamente inerte, certificazione<br />

Perfluoroalcossi<br />

Nome IUPAC<br />

perfluoroalcossi<br />

Abbreviazione<br />

PFA<br />

Caratteristiche generali<br />

Aspetto solido<br />

Proprietà chimico-fisiche<br />

Densità (g/cm 3 , in c.s.): 2,150<br />

Temperatura di fusione: 302°C<br />

ottenuta sul prodotto finito secondo<br />

FDA e UE per utilizzi in campo alimentare<br />

e farmaceutico.<br />

L’attività produttiva di Fluortecno<br />

Nello stabilimento di Cividate al<br />

Piano (BG), Fluortecno produce O-<br />

Ring rivestiti da corda 1,78 fino a<br />

31,5 mm con una gamma diametrale<br />

Sistema di produzione<br />

sequenziale O-Ring<br />

secondo le normative AS/BS oppure<br />

a richiesta del cliente per applicazioni<br />

particolari.<br />

Gli O-Ring cosi prodotti garantiscono<br />

una risposta elastica ottimale in tutte<br />

le direzioni, per temperature variabili<br />

da -76°C a +220°C, a contatto con le<br />

più disparate sostanze: carburanti, solventi,<br />

latte, acidi, vapore. l<br />

O-Ring<br />

con sistema<br />

SS per tenute<br />

in cave<br />

irregolari<br />

O-Ring in FEP<br />

con nucleo<br />

in silicone HCS<br />

su raccordi<br />

alimentari<br />

DIN 11851<br />

6 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


In squ<br />

adra con i miglior<br />

i<br />

Le valv<br />

vole di regolazione di alta a qualità ualitàSA<br />

AMSON e i loro o accesso<br />

-<br />

ri, grazie anche ad un basso costo totale di proprietà, rappresen-<br />

tano la soluzione per garantire una produzione economicamente<br />

efficiente. Con oltre 50 filiali indipendenti e più di 220 uffici tecnici<br />

e commerciali, SAMSON garantisce risposte rapide e assistenza ai<br />

clienti ovunque<br />

nel mondo.<br />

01120IT A0<br />

SAMSON<br />

S.R.L.<br />

C.P. 58 · Ufficio di Pero<br />

Via Figino<br />

109 · 20016 PERO (MI)<br />

Telefono: 02 33 91 11 59 · Fax: 02 38 10 30 85<br />

E-mail: info@samson.it<br />

Internet: www.samson.it<br />

SAMSON GROUP · www.samsongroup.net


Editoriale<br />

La chimica sinonimo<br />

di innovazione, anche<br />

nelle relazioni industriali<br />

Per definizione la chimica è cambiamento,<br />

innovazione. Più volte abbiamo sottolineato<br />

come sia in grado di cambiare la<br />

qualità della vita e di svolgere un ruolo<br />

determinante per lo sviluppo sostenibile.<br />

Gli industriali italiani del settore sono<br />

stati all’avanguardia anche nel campo<br />

delle relazioni industriali. Esattamente un secolo fa, nel<br />

pieno della prima guerra mondiale, un gruppo di imprenditori<br />

si riunì a Milano con l’obiettivo di dar vita a una<br />

realtà associativa.<br />

Questa ricorrenza ha rappresentato il tema centrale<br />

dell’Assemblea annuale di Federchimica, che è stata appunto<br />

intitolata “Chimica, cento anni avanti”.<br />

Il filo conduttore dell’Assemblea non è stato un’autocelebrazione,<br />

ma la volontà di sottolineare l’importanza di<br />

alcuni valori che, a distanza di un secolo, dimostrano di<br />

essere ancora attuali.<br />

Gli imprenditori di allora capirono che la collaborazione<br />

non avrebbe tolto autonomia alle aziende, ma sarebbe<br />

stata in grado di accrescerne le potenzialità.<br />

Nel corso dell’Assemblea a più riprese è stata sottolineata<br />

la perdurante difficoltà italiana nel “fare sistema”, un<br />

obiettivo prioritario per l’associazionismo industriale.<br />

Tuttora il tessuto industriale italiano si caratterizza per<br />

l’importante presenza delle PMI. Le eccellenze di cui dispongono<br />

queste strutture possono essere valorizzate<br />

attraverso la collaborazione con il mondo accademico e<br />

la ricerca pubblica: il ruolo di coordinamento svolto dalle<br />

associazioni industriali risulta determinante perché queste<br />

sinergie vengano sfruttate nel modo migliore.<br />

Alla presidenza di Federchimica, costituita nel 1984, si<br />

sono avvicendati industriali di alto livello che hanno ricoperto<br />

importanti funzioni anche al di fuori<br />

della Federazione. Il loro contributo è stato<br />

importante per acquisire una maggiore autorevolezza<br />

e “contare di più” anche in ambito<br />

europeo: l’attuale presidente di<br />

Confindustria Giorgio Squinzi dal 2010 al<br />

2012 è stato anche alla guida del CEFIC, la<br />

federazione europea dell’industria chimica.<br />

Nonostante queste positività, la chimica<br />

italiana ha dovuto superare anni difficili,<br />

che ne hanno modificato la struttura. Gli<br />

investimenti nella ricerca e nell’innovazione,<br />

peraltro, hanno consentito alle aziende<br />

italiane di ottenere importanti risultati sui mercati esteri<br />

(+21% dal 2010 al 2015): da molti anni la chimica è il<br />

settore manifatturiero italiano con una percentuale più<br />

alta di aziende che esportano.<br />

Il presente è impegnativo, ma non privo di buone possibilità.<br />

Per il <strong>2016</strong> sono previsti un’ulteriore crescita<br />

delle esportazioni (+3,0%) e un consolidamento della<br />

domanda interna (+1,5%). Per rafforzare questo trend,<br />

come ha sottolineato il Presidente di Federchimica<br />

Puccioni, “l’associazione rappresenterà per le imprese lo<br />

strumento per interagire con il Sistema Paese e contribuire<br />

alla costruzione di una nuova politica industriale”.<br />

“Lo Stato si degni di considerare l’industria chimica<br />

nel valore che ha”, scrivevano gli imprenditori del<br />

1916. Oggi il valore della chimica è riconosciuto; sarà<br />

importante fare in modo che le sue eccellenze possano<br />

rappresentare concretamente un punto di forza per il<br />

Paese. lll<br />

di Francesco Goi<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 9


Editoriale tecnico<br />

Energie rinnovabili...<br />

e l’Italia?<br />

rinnovabile rappresenterà la principale<br />

fonte di crescita di energia elettrica per i prossimi<br />

cinque anni, spinta dai costi in calo e<br />

dall’espansione aggressiva nelle economie<br />

emergenti. Si può sintetizzare così il contenuto<br />

del Medium-Term Renewable Energy Market<br />

L’energia<br />

Report (MTRMR) 2015 dell’International Energy<br />

Agency (IEA), che indica nelle rinnovabili la fonte più affidabile<br />

per mitigare i cambiamenti climatici e migliorare la sicurezza<br />

energetica. Ma L’IEA chiede ai governi di ridurre le incertezze<br />

politiche che agiscono come freni su una maggiore distribuzione<br />

delle energie rinnovabili.<br />

Nel prossimo lustro le rinnovabili forniranno oltre 700 gigawatt<br />

(GW) in più di energia elettrica. Le fonti non fossili, come l’eolico<br />

e il fotovoltaico, rappresenteranno quasi la metà dell’aumento<br />

totale dell’energia globale.<br />

Secondo il rapporto IEA, la quantità di energia elettrica globale<br />

proveniente da fonti rinnovabili sarà superiore all’odierna domanda<br />

di energia elettrica di Cina, India e Brasile messi insieme.<br />

La crescita delle rinnovabili si realizzerà sempre di più nelle economie<br />

emergenti e nei Paesi in via di sviluppo, che nel 2020 costituiranno<br />

i due terzi dell’espansione di energia elettrica da fonti<br />

rinnovabili.<br />

Il rapido progresso delle tecnologie sostenibili, il miglioramento<br />

delle condizioni di finanziamento e l’espansione della distribuzione<br />

di prodotti di qualità in nuovi mercati con le risorse rinnovabili<br />

migliori sta facendo calare i prezzi dell’energia verde in molte parti<br />

del mondo. In Brasile, l’India, il Medio Oriente, Sud Africa e Stati<br />

Uniti i contratti di produzione a lungo termine sono sempre più<br />

favorevoli e alcuni Paesi poveri, soprattutto nell’Africa sub-sahariana,<br />

stanno passando dalla scarsità energetica a un nuovo paradigma<br />

dello sviluppo, basato principalmente sull’accessibilità<br />

dell’energia rinnovabile.<br />

Ma il MTRMR 2015 evidenzia anche i rischi. Il finanziamento rimane<br />

la chiave per il raggiungimento di investimenti sostenuti. Ostacoli<br />

normativi, vincoli di rete e condizioni macroeconomiche pongono<br />

sfide in molte economie emergenti. Nei paesi industrializzati, il<br />

rapido sviluppo delle energie rinnovabili richiede il ridimensionamento<br />

delle centrali elettriche a combustibili fossili, mettendo<br />

sotto pressione le utility in attività. Oscillare tra gli impegni politici<br />

per la decarbonizzazione e la diversificazione, in risposta a tali<br />

effetti, può minare la fiducia degli investitori e i cambiamenti retroattivi<br />

possono distruggerla.<br />

Quindi, secondo il rapporto, la crescita globale delle energie rinnovabili<br />

non è così veloce come potrebbe essere e le loro installazioni<br />

annuali non bastano a mettere le energie verdi sulla buona<br />

strada per raggiungere gli obiettivi a lungo termine nella lotta al<br />

cambiamento climatico.<br />

Ora, di fronte a uno scenario così stimolante e interessante - che<br />

accomuna Paesi ricchi, di nuova economia e anche poveri - risulta<br />

ancora più difficile comprendere perché il governo italiano abbia<br />

ridotto gli incentivi in questo settore strategico. lll<br />

di Aurelio Viglia<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 11


Attualità<br />

ABB Italia presenta i dati del 2015:<br />

cala leggermente l’ordinato, crescono<br />

il fatturato e gli investimenti nell’innovazione.<br />

Un anno caratterizzato dal successo<br />

registrato a Expo, dall’inaugurazione<br />

del rinnovato stabilimento di Ossuccio<br />

e dall’incremento record dei brevetti<br />

depositati.<br />

L’azienda è stata sponsor di Expo<br />

2015, dove ha esposto con successo<br />

il robot collaborativo YuMi<br />

ABB: un anno<br />

di stabilità<br />

e spinta all’innovazione<br />

L’amministratore<br />

delegato di ABB Spa<br />

Mario Corsi<br />

Ordinato stabile, fatturato in<br />

crescita e continui investimenti<br />

nell’innovazione. È<br />

questo, in sintesi, il quadro<br />

disegnato dai dati economici<br />

registrati da ABB nello scorso anno.<br />

ABB Italia ha registrato nel 2015 ordini<br />

per 2.356 milioni di euro (-5% rispetto<br />

al 2014) e un fatturato di 2.438 milioni<br />

di euro (+3% rispetto al 2014) con una<br />

percentuale dell’export sui ricavi che si<br />

assesta al 67% confermando il dato dell’anno<br />

precedente.<br />

“Archiviamo un anno con ordini di base<br />

stabili e grandi ordini penalizzati dalla<br />

negativa situazione congiunturale che<br />

interessa il comparto dell’oil and gas”,<br />

ha dichiarato Mario Corsi, amministratore<br />

delegato di ABB Spa. “Le incertezze del<br />

mercato e il prezzo del petrolio in caduta<br />

libera sta generando ritardi negli investimenti.<br />

A compensare l’effetto del settore<br />

Oil&Gas hanno contribuito gli investimenti<br />

in automazione, nell’industria<br />

manifatturiera e nel mondo delle infrastrutture,<br />

nonché nell’ambito della distribuzione<br />

elettrica. Il fatturato risulta<br />

in crescita e riflette un andamento che<br />

ha contraddistinto l’intero 2015. La percentuale<br />

dell’export sui ricavi (67%) conferma<br />

la nostra solida presenza sui mercati<br />

internazionali. Continuiamo a<br />

spingere sull’innovazione nella convinzione<br />

che questa, oltre a essere profondamente<br />

radicata nel nostro Dna, rappresenti<br />

un elemento di leadership sui<br />

mercati e di competitività”.<br />

Sul fronte degli ordini spicca l’aggiudicazione<br />

di due importanti gare per l’automazione<br />

del Mose di Venezia (valore<br />

superiore ai 34 milioni di euro), una delle<br />

più importanti opere pubbliche italiane<br />

dal secondo dopoguerra. Il sistema di<br />

controllo distribuito oggetto della fornitura<br />

raccoglierà segnali provenienti da<br />

oltre 50.000 dispositivi e coordinerà le<br />

operazioni dell’intero Mose manovrando<br />

le 78 paratoie secondo le specifiche necessità.<br />

All’estero è particolarmente importante<br />

l’ordine per Eskom, l’utility elettrica<br />

nazionale sudafricana, per la<br />

realizzazione di una delle più grandi centrali<br />

a carbone pulito al mondo (impianto<br />

da 4.800 megawatt di Kusile). Sempre<br />

in ambito internazionale ABB ha acquisito<br />

una commessa in Giordania per la<br />

fornitura di impianti solari con una capacità<br />

complessiva di 50 MW. Il contratto<br />

riguarda quattro centrali nei pressi<br />

delle città di Ma’an e Mafraq e aiuterà il<br />

12 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Alcune delle innovazioni<br />

presentate durante l’anno<br />

Sensori WirelessHART TSP300-W - Dispositivi da campo<br />

per misurare temperatura e pressione con tecnologia wireless<br />

interamente progettata e sviluppata presso lo stabilimento di<br />

ABB di Ossuccio. È il primo sensore di temperatura con tecnologia<br />

Energy Harvester autoalimentato che non richiede<br />

cablaggio né alimentatori esterni ed è potenzialmente esente<br />

dalla sostituzione delle batterie. Grazie al micro-generatore<br />

termoelettrico di alimentazione integrato, esegue la misura<br />

della temperatura in modo del tutto autonomo.<br />

Metodo di programmazione semplificata SRP<br />

(Symplified Robot Programming) - Metodo di programmazione<br />

semplificata per robot, sviluppato e introdotto in<br />

Italia nel 2015 grazie alla collaborazione tra la Ricerca &<br />

Sviluppo italiana e norvegese. Venduto sia in Italia che nel<br />

resto del mondo, SRP riduce i tempi di programmazione<br />

da alcune ore a pochi minuti, consentendo, anche agli utenti<br />

senza alcuna esperienza di programmazione, di riuscire a<br />

creare con grande semplicità programmi professionali di<br />

verniciatura robotizzata.<br />

Symphony Plus SD Series - SD Series rappresenta l’ultimo<br />

arrivato della famiglia Symphony Plus, la piattaforma di automazione<br />

per la generazione di energia e il settore dell’acqua<br />

che rappresenta il sistema di controllo distribuito (DCS) più<br />

usato in questi settori. Si tratta di prodotti di controllo e<br />

input/output (I/O) flessibili che offrono automazione totale di<br />

impianto per qualsiasi tipo di applicazione, indipendentemente<br />

dalla taglia o dall’ubicazione. La gamma SD Series è progettata<br />

per aumentare l’efficienza energetica e la produttività nei<br />

diversi ambienti operativi delle industrie dell’energia e dell’acqua<br />

e si adatta particolarmente ad applicazioni ove il controllo<br />

è distribuito su un’area molto vasta e spesso soggetta a condizioni<br />

ambientali estreme, come i parchi solari ed eolici e gli<br />

impianti di trattamento e distribuzione dell’acqua.<br />

Paese mediorientale a raggiungere gli<br />

obiettivi energetici fissati per il 2020.<br />

Gli investimenti in ricerca e sviluppo realizzati<br />

nel nostro paese nel 2015 hanno<br />

rappresentato il 3,4% del fatturato con<br />

un incremento record di brevetti depositati<br />

(46 rispetto ai 39 del 2014). Le<br />

innovazioni tecnologiche ricomprendono<br />

vari campi applicativi come quello della<br />

building automation, della mobilità elettrica,<br />

della robotica, dell’efficienza energetica<br />

e dell’automazione.<br />

Nel 2015 sono stati anche avviati i lavori<br />

per l’ampliamento del Testing Laboratory<br />

adiacente alla nuova sede ABB di<br />

Bergamo. Il nuovo “complesso dell’innovazione”<br />

offrirà ai clienti l’opportunità<br />

di venire a contatto con i principali sistemi<br />

evoluti sviluppati da ABB tra i quali<br />

nuove applicazioni legate all’Internet<br />

of Things, Services and People nell’industria.<br />

Sempre su questo fronte va ricordato<br />

anche il potenziamento dello<br />

SmartLab di Dalmine, struttura unica nel<br />

suo genere dedicata alla sperimentazione,<br />

alla ricerca e alla dimostrazione di<br />

tecnologie innovative per le smart grid.<br />

Va ricordata infine l’inaugurazione del<br />

nuovo edificio dello stabilimento di<br />

Ossuccio (CO), specializzato nello sviluppo<br />

e nella produzione di trasmettitori<br />

di pressione per il settore industriale,<br />

che con i suoi sistemi di produzione automatizzati<br />

con l’utilizzo di numerose<br />

postazioni robotizzate e la sua Camera<br />

Bianca è oggi uno dei più innovativi e<br />

tecnologicamente avanzati del Gruppo<br />

ABB a livello mondiale.<br />

La partecipazione a Expo Milano 2015,<br />

in qualità di sponsor ufficiale per la robotica<br />

e l’automazione, si colloca sulla<br />

scia dell’impegno della società nell’innovazione.<br />

Durante i sei mesi della manifestazione,<br />

ABB ha coniugato i business<br />

dell’automazione e della robotica<br />

con il mondo della filiera alimentare. “La<br />

nostra presenza nel Supermercato del<br />

Futuro con il nostro nuovo robot collaborativo<br />

YuMi ci ha offerto l’opportunità<br />

di aprire una finestra sul mondo di<br />

Internet of Thing, Services and People<br />

su cui ABB sta operando in ambito industriale,<br />

residenziale e infrastrutturale”,<br />

ha spiegato Corsi. Il contributo di ABB<br />

ad Expo 2015 si è concretizzato anche<br />

con la fornitura di apparecchiature e sistemi<br />

in bassa e media tensione per l’illuminazione<br />

dell’Albero della Vita, dell’alimentazione<br />

di tutti gli impianti di<br />

Palazzo Italia e dei prodotti ad uso residenziale<br />

per gli appartamenti degli edifici<br />

del Villaggio Expo a Cascina Merlata.<br />

“La nostra presenza a Expo ha avuto un<br />

importante riscontro sui media”, ha ag-<br />

giunto Eliana Baruffi, corporate communications<br />

manager di ABB Italia.<br />

“Tanto che la nostra isola robotizzata è<br />

stata identificata come una dei 10 ricordi<br />

indelebili dell’Esposizione Universale. I<br />

nostri robot sono stati visti da un milione<br />

e 700 mila visitatori. Abbiamo inoltre<br />

consolidato il rapporto con le università,<br />

in particolare con il Politecnico<br />

di Milano, e abbiamo ospitato gli studenti<br />

nel nostro Smart Lab di Dalmine,<br />

introducendoli al mondo dell’Internet of<br />

Things e delle reti intelligenti. Un importante<br />

sforzo è stato dedicato anche<br />

agli alunni delle scuole superiori, cercando<br />

di affiancarli nel loro percorso verso<br />

il mondo del lavoro, attraverso stage<br />

e progetti scuola-lavoro”. l<br />

Lo stabilimento<br />

di Ossuccio<br />

(CO) dedicato<br />

alla produzione<br />

di trasmettitori<br />

di pressione<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf13


studionoise.it<br />

www.pulitori.it | info@pulitori.it<br />

Specialisti nelle<br />

Pulizie Agroalimentari<br />

Pulitori Ed Affini Spa<br />

Via A.Grandi 2<br />

25125 Brescia<br />

Tel. 030.2686111<br />

Fax 030.2686192<br />

Filiale Milano<br />

Via A.Grandi 19<br />

20092 Cinisello Balsamo<br />

Tel. 02.66016593<br />

Fax 02.66016695


Dräger Academy: la scuola di formazione<br />

in tutta sicurezza<br />

Per salvaguardare la propria sicurezza non basta<br />

avere gli strumenti più adatti all’ambito lavorativo<br />

in cui si opera. È bensì necessaria una conoscenza<br />

approfondita del funzionamento del<br />

dispositivo di sicurezza che si andrà ad utilizzare,<br />

della sua corretta manutenzione e anche di tutto<br />

ciò che comporta, ad esempio, l‘introdursi in<br />

uno spazio confinato, oppure lavorare a contatto<br />

con sostanze pericolose. A tale scopo è stata<br />

costituita, nell’ambito della sede italiana, una<br />

specifica divisione per la formazione: Dräger<br />

Academy. Il programma dei corsi, ampio e dettagliato,<br />

copre una vastità di argomenti molto<br />

vicini alle necessità del cliente finale giacché<br />

frutto di un’esperienza di oltre quarant’anni nel<br />

settore della formazione. Per il <strong>2016</strong> il programma<br />

dei seminari comprende:<br />

•Basic Gas Detection: selezione, uso e gestione<br />

dei dispositivi per la misura diretta delle concentrazioni<br />

di gas e vapori tossici e combustibili;<br />

•Basic Breathing Protection: scelta, uso, gestione<br />

e manutenzione dei Dispositivi di<br />

Protezione Individuale delle vie respiratorie,<br />

di terza categoria, a filtro e isolanti;<br />

•Spazi Confinati: corso per rappresentante del<br />

committente;<br />

•Gestione dei recipienti a pressione portatili<br />

(bombole aria respirabile) e stazioni di riempimento;<br />

•CSE - Corso per operatori addetti alle attività<br />

all’interno di ambienti sospetti di inquinamento<br />

o confinati;<br />

•Corso di Informazione, formazione e addestramento<br />

in materia di protezione delle vie respiratorie<br />

- Utilizzatori di respiratori isolanti;<br />

•Corso di Informazione, formazione e addestramento<br />

DPI anticaduta di primo livello;<br />

Tutte le attività di formazione, sono personalizzabili<br />

secondo le esigenze specifiche dei clienti<br />

e si possono organizzare presso Dräger, presso<br />

distributori autorizzati o direttamente presso<br />

gli impianti del committente. “Il programma<br />

teorico dei nostri corsi”, spiega Marco Magri, responsabile<br />

Dräger Academy, “fornisce le informazioni<br />

di base per tutto ciò che sarà sperimentato<br />

in pratica: spesso discutiamo di temi poco<br />

conosciuti ma non per questo meno importanti<br />

quali i traumi causati dal rimanere sospesi nel<br />

vuoto, in caso di caduta accidentale, con un’<br />

imbracatura scorretta; solo chi conosce a fondo<br />

tutti i problemi che si possono presentare è in<br />

grado di mettere in atto le tecniche di lavoro in<br />

sicurezza più appropriate”.


Attualità<br />

Aperto il confronto fra associazioni confindustriali<br />

e GSE sui certificati bianchi<br />

Si è svolto recentemente l’incontro<br />

col GSE convocato da Confindustria,<br />

per discutere delle criticità riscontrate<br />

dalle imprese sulle procedure<br />

per l’ottenimento dei Certificati<br />

Bianchi. Esiste, infatti, una relazione<br />

diretta ed evidente fra l’efficienza<br />

energetica, cioè la riduzione dei<br />

consumi e dei costi aziendali legati<br />

all’energia, e la competitività delle<br />

aziende. Ridurre i consumi, quindi,<br />

non è solo una necessità imposta<br />

dalla situazione climatica e ambientale,<br />

ma anche un requisito indispensabile<br />

per migliorare il bilancio<br />

aziendale e aumentare la competitività<br />

e la crescita del sistema Italia.<br />

Il meccanismo dei certificati bianchi,<br />

strumento di mercato per favorire<br />

la riduzione dei consumi, è<br />

utile ai fini del rilancio della competitività<br />

delle aziende: per questo<br />

motivo all’incontro sono intervenute,<br />

insieme ad Assoesco, numerose<br />

associazioni interessate alla<br />

riduzione della spesa energetica<br />

(Assocarta, Assovetro, Feder -<br />

chimica, Federacciai, Assistal,<br />

Anie, Utilitalia) per testimoniare<br />

come le recenti scelte del GSE in<br />

relazione al riconoscimento dei<br />

certificati bianchi sembrino dettate<br />

dalla volontà di scoraggiarne<br />

l’utilizzo, con l’evidente rischio di<br />

vanificare l’impegno normativo degli<br />

anni passati.<br />

“Il meccanismo dei certificati bianchi<br />

si deve basare su due principi<br />

fondamentali: certezza, evitando<br />

cambiamenti delle norme con effetto<br />

retroattivo e discrezionalità<br />

nella loro applicazione, e trasparenza,<br />

rendendo pubbliche il numero<br />

di proposte di progetto e i programmi<br />

di misura (Pppm) non<br />

approvati, le richieste di verifica e<br />

certificazione dei risparmi (RVC) respinte,<br />

i tempi di risposta e i contenziosi<br />

in essere”, ha dichiarato<br />

durante l’incontro Roberto Olivieri,<br />

Presidente Assoesco. “Per questo<br />

motivo richiediamo l’istituzione di<br />

un tavolo tecnico permanente con<br />

la partecipazione del GSE, del<br />

Ministero e delle associazioni di categoria<br />

per la definizione dei contenziosi,<br />

delle baseline per i risparmi<br />

e delle nuove linee guida.<br />

“Assoesco, associazione delle<br />

Energy Service Company, ha recentemente<br />

portato a termine un censimento<br />

fra i suoi associati dal quale<br />

sono emerse numerose criticità<br />

nella gestione del riconoscimento<br />

dei Certificati Bianchi, con un particolare<br />

inasprimento negli ultimi<br />

mesi dell’anno”, afferma Fabio<br />

Grosso, Vicepresidente Assoesco.<br />

“I dettagli del censimento sono disponibili,<br />

e possono essere di supporto<br />

per un esame puntuale delle<br />

criticità emerse, in un’ottica di collaborazione<br />

con il GSE”.<br />

Durante l’incontro, Francesco<br />

Sperandini, Presidente del GSE, ha<br />

esposto la sua visione del sistema<br />

dei certificati bianchi, secondo la<br />

quale il meccanismo rientra nell’ambito<br />

degli aiuti di stato, e questo<br />

è il motivo del rigetto di numerosi<br />

progetti di efficienza energetica<br />

Da sinistra: Roberto Olivieri,<br />

Presidente Assoesco;<br />

Fabio Grosso, Vicepresidente<br />

Assoesco<br />

avvenuto negli ultimi mesi.<br />

Si è comunque mostrato favorevole<br />

alla costituzione di tavoli tecnici<br />

con le associazioni confindustriali,<br />

anche a seguito dei numerosi interventi<br />

da parte dei presenti sulle<br />

difficoltà che questa discrezionalità<br />

porta al sistema e alle imprese.<br />

“Mi auguro che i tavoli tecnici saranno<br />

una vera occasione di confronto”,<br />

ha ribadito Roberto<br />

Olivieri a conclusione dell’incontro.<br />

“Daremo certamente il nostro contributo.<br />

La nostra associazione è<br />

sempre stata attiva sul fronte istituzionale,<br />

a favore dei nostri associati<br />

ma anche delle aziende nostre<br />

clienti. Condurremo quindi,<br />

insieme a Confindustria, un’approfondita<br />

analisi sulla problematica<br />

degli aiuti di stato”.<br />

Emerson acquisisce IntelliSAW<br />

Emerson ha acquisito IntelliSAW Inc., fornitore<br />

di sistemi di protezione dei dispositivi<br />

di trasmissione e distribuzione dell’energia<br />

elettrica attraverso la misura di temperatura,<br />

umidità e scarica parziale per mezzo di avanzati<br />

sensori e tecnologie analitiche.<br />

La suite IntelliSAW di sistemi di monitoraggio<br />

in continuo per la manutenzione predittiva,<br />

consente agli utenti di ridurre i costi di manutenzione<br />

e aumentare la qualità del servizio.<br />

I sistemi aumentano inoltre la sicurezza<br />

del personale e proteggono i dispositivi da<br />

danni significativi.<br />

"L’energia continua e affidabile è fondamentale<br />

per il business dei nostri clienti, poiché le interruzioni<br />

di corrente possono comportare perdite<br />

di produzione di milioni di dollari al giorno",<br />

ha affermato Tom Moser, vice presidente<br />

del gruppo Emerson Process Management per<br />

le tecnologie analitiche e di misura. "Il monitoraggio<br />

wireless continuo e passivo permette<br />

agli utenti di controllare in modo sicuro<br />

lo stato delle risorse energetiche critiche al<br />

fine di evitare tempi d’inattività non pianificati,<br />

consentendo una maggiore disponibilità<br />

dell’impianto e maggiori profitti."<br />

La linea di prodotti IntelliSAW entrerà a far<br />

parte del portafoglio di tecnologie analitiche<br />

e di misura Rosemount di Emerson, che comprende<br />

le applicazioni Pervasive Sensing che<br />

offrono ai propri clienti informazioni più dettagliate<br />

sulla propria attività e sui propri impianti.<br />

L'acquisizione rafforza la capacità dei<br />

clienti di prendere decisioni migliori riguardo<br />

ai sistemi di distribuzione elettrica. La funzione<br />

di monitoraggio wireless IntelliSAW<br />

comprende il sistema di rilevamento della<br />

temperatura basato su tecnologia SAW, il rilevamento<br />

della scarica parziale basato su RF<br />

e gli strumenti di monitoraggio dell’umidità<br />

assieme ad un'interfaccia uomo-macchina<br />

avanzata. Il software integra perfettamente<br />

le informazioni all’interno dell’infrastruttura<br />

per la gestione degli asset dell'utente, inclusi<br />

gli archivi storici standard e i sistemi di allarme.<br />

Fondata nel 2011, IntelliSAW ha sede ad<br />

Andover, Massachussets.<br />

16 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Massimizzare la trasparenza.<br />

Aumentare la disponibilità.<br />

Semplificare le installazioni di<br />

bus di campo.<br />

FieldConnex ® Fieldbus Technology<br />

Attualità<br />

Semplice pianifi cazione, installazione, funzionamento<br />

e manutenzione in ogni zona pericolosa<br />

Facile gestione di impianti con bus di campo con<br />

un portafoglio di componenti innovativi<br />

Soluzione completa in grado di fornire supporto,<br />

servizio e prodotti<br />

www.pepperl-fuchs.com/fieldconnex<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf - 17


Attualità<br />

Federchimica: best practices della chimica sostenibile<br />

Giunto alla sua undicesima edizione, il Premio<br />

Responsible Care 2015 rappresenta un'importante<br />

iniziativa volta a mostrare concretamente<br />

la capacità dell'industria chimica di conseguire<br />

lo sviluppo sostenibile. Tema su cui la<br />

Federazione è molto attenta, così come è emerso<br />

sia dai lavori della recente Terza Conferenza<br />

sulla Chimica Sostenibile, sia dal Quarto<br />

Annuario sulla Ricerca per la chimica sostenibile,<br />

da cui sono spiccate, ancora una volta, le best<br />

practices del settore.<br />

L'incremento della chimica sostenibile giocherà,<br />

infatti, un ruolo fondamentale per il futuro del<br />

Pianeta, partendo dalla lotta al surriscaldamento<br />

globale, argomento al centro dei lavori della<br />

Cop 21 di Parigi recentemente conclusa, con<br />

un impatto positivo sempre più esteso sulla<br />

collettività. Con il 71% di imprese innovative,<br />

il settore chimico non soltanto mostra la più<br />

alta quota di industrie di questo tipo, ma detiene<br />

anche il palma res per la diffusione dell'attività<br />

di Ricerca e Sviluppo (R&S), pari al<br />

42%, percentuale più che doppia rispetto alla<br />

media dell'industria manifatturiera.<br />

L'industria chimica, a fronte di investimenti in<br />

R&S che hanno raggiunto nel 2015 i 475 milioni<br />

di euro - pari al 5% del valore aggiunto - si presenta<br />

oggi come un settore ad “innovazione<br />

diffusa”, in cui sono attive nella ricerca non<br />

soltanto le grandi imprese, ma anche molte PMI,<br />

che sviluppano collaborazioni scientifiche con<br />

Enti di Ricerca e Università. Un settore, inoltre,<br />

dove è molto forte anche l'attenzione alla sicurezza<br />

e salute del capitale umano nell'approccio<br />

complessivo all'intero ciclo di vita del prodotto,<br />

che vede il coinvolgimento di tutte le attività<br />

aziendali in modo responsabile e informato.<br />

Le sei imprese premiate sono state scelte da<br />

una giuria formata da quattro esperti (rappresentanti<br />

di Università, sindacati, ONG, industria),<br />

che hanno esaminato 17 progetti di<br />

aziende aderenti al Programma Responsible<br />

Care. Sulla base dell'alto livello e della qualità<br />

delle proposte, la Giuria ha deciso quest'anno<br />

di aumentare da tre a sei il numero dei premiati<br />

ex aequo.<br />

I sei vincitori dell’11° premio Responsible Care<br />

2015<br />

Bayer S.p.A. ha ottenuto il premio per il suo<br />

Progetto“WHP - Workplace Health Promotion”,<br />

ossia per le attività di promozione della salute<br />

nei luoghi di lavoro.<br />

Infineum Italia S.r.l. è stata premiata per il<br />

Progetto “Insieme per la Sicurezza con le imprese<br />

appaltatrici”, che ha permesso di realizzare<br />

l’ambizioso obiettivo: “Nessuno si faccia<br />

male!”: un percorso di crescita volto a motivare<br />

i lavoratori a essere proattivi per la sicurezza<br />

propria e degli altri.<br />

Mapei S.p.A. ha ricevuto il riconoscimento per<br />

“Re-Conzero”, la soluzione sostenibile per il recupero<br />

e per il riutilizzo del calcestruzzo reso,<br />

esempio concreto di “economia circolare”.<br />

Re-Conzero è il metodo più sostenibile di trattamento<br />

del calcestruzzo in grado di recuperare<br />

completamente il calcestruzzo reso, evitando<br />

il ricorso alla discarica.<br />

Nuova Solmine S.p.A. è stata premiata per “I-<br />

TOX”, la cabina di monitoraggio innovativa<br />

delle acque del canale di scarico a mare del sito<br />

di Scarlino (GR).<br />

Pink Frogs S.r.l. è premiata per la realizzazione<br />

della prima “Etichetta di Utilizzo Responsabile”<br />

di una crema per viso.<br />

Versalis S.p.A. ha ricevuto il Premio per la messa<br />

a punto dell’innovativo “Sistema di Gestione<br />

della Responsabilità del Prodotto” che considera<br />

tutte le fasi del ciclo di vita, gli impatti su sicurezza,<br />

salute e ambiente e realizza, con questo<br />

approccio, lo sviluppo sostenibile delle proprie<br />

attività industriali.<br />

Dow Jubail Operations: prima fornitura di elementi per osmosi inversa<br />

Yochai Gafni, responsabile di dipartimento per<br />

i prodotti RO in Dow Water & Process Solutions<br />

The Dow Chemical Company festeggia la fornitura inaugurale<br />

di elementi a osmosi inversa Dow Filmtec dal nuovo stabilimento<br />

di produzione ubicato in Arabia Saudita di Dow<br />

Water & Process Solutions (DW&PS), la Jubail Operations.<br />

Questa prima consegna servirà i mercati emergenti.<br />

Il nuovo stabilimento di produzione per elementi a osmosi<br />

inversa (RO), il primo di questo tipo costruito fuori dagli<br />

Usa, è diventato operativo nel dicembre 2015 per coprire<br />

meglio il mercato locale saudita e contribuire a soddisfare<br />

la domanda di elementi RO, in veloce crescita nelle regioni<br />

del Medio Oriente e dell’Africa, nonché in Europa orientale, India, Cina<br />

e nel sud-est asiatico.<br />

“A causa della rapida crescita economica nelle aree urbane, si stima<br />

che la domanda annuale di acqua per uso domestico nel Medio Oriente<br />

e nel Nordafrica crescerà di oltre il triplo nei prossimi 20-30 anni”, afferma<br />

Yochai Gafni, responsabile di dipartimento per i prodotti<br />

RO a DW&PS, un’unità aziendale di Dow. “Per far<br />

fronte alla scarsezza di acqua a livello regionale e alla crescente<br />

domanda di risorse, Jubail Operations aiuterà a fornire<br />

una ingente quantità di tecnologie all’avanguardia per<br />

applicazioni idriche per uso pubblico e industriale”.<br />

Jubail Operations, di proprietà esclusiva di Dow, è ubicata<br />

nella città industriale Jubail II, nel complesso completamente integrato<br />

di Sadara Chemical Company, una joint venture sviluppata tra Dow e<br />

Saudi Aramco. Lo stabilimento produce elementi Ro Filmtec per la<br />

desalinizzazione dell’acqua di mare e salmastra per il riutilizzo dell’acqua<br />

per acqua potabile, non potabile e a scopo industriale.<br />

18 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


dalla progettazione<br />

alla convalida<br />

Un servizio globale<br />

per una soluzione globale<br />

CSV Life Science<br />

Tutte soluzioni di cui hai bisogno a portata di mano<br />

Construction<br />

Impianti Chiavi in mano Lump Sum Turn Key Project Management di<br />

cantiere Supervisione alla Costruzione Controllo di tutti gli step del progetto<br />

Coordinamento delle attività in cantiere Sicurezza Verifica costi e programma lavori<br />

Attività amministrative e gestione del contratto Integrazione commissioning convalida<br />

CSV Life Science Via Selvanesco 75 - 20142 Milano Italy<br />

Tel +39 02.2743931 - Fax +39 0227439320<br />

info@csv-ls.com


Marchesini Group, nuovo incremento<br />

del fatturato nel 2015<br />

Nel 2015 - anno in cui il fatturato<br />

italiano del settore dei macchinari<br />

per il packaging ha raggiunto quota<br />

6,1 miliardi di euro, con un export<br />

pari all’80% dei ricavi - Marchesini<br />

Group ha conseguito un incremento<br />

del 9% del fatturato, passato dai 247<br />

milioni di euro del 2014 a 270 milioni.<br />

È un risultato che replica quello<br />

dell’anno precedente, quando i ricavi<br />

aumentarono dell’11% rispetto al<br />

2013, in controtendenza rispetto all’andamento<br />

del mercato manifatturiero.<br />

Nel 2015 gli ordinativi di macchine<br />

per il confezionamento di<br />

prodotti farmaceutici e cosmetici<br />

sono rimasti invece sostanzialmente<br />

stabili. Secondo Maurizio Marchesini,<br />

AD del Gruppo e Presidente di<br />

Confindustria Emilia-Romagna, per<br />

continuare a dare battaglia ai concorrenti<br />

tedeschi occorre che gli imprenditori<br />

del settore abbraccino<br />

nuove sfide che travalicano i confini<br />

dell’Europa e dei suoi mercati maturi.<br />

“Se vogliamo continuare a tenere alto<br />

l’export della nostra Packaging Valley,<br />

dobbiamo puntare su quei Paesi che<br />

oggi soffrono di instabilità legate a<br />

questioni politiche e sociali, così da<br />

avere buone basi quando i mercati si<br />

stabilizzeranno”, ha dichiarato Mau -<br />

rizio Marchesini commentando la crescita<br />

di fatturato del Gruppo. “Penso<br />

all’Ucraina, dove abbiamo aperto il<br />

primo gennaio una nuova filiale che<br />

ci aiuterà a rispondere alla domanda<br />

delle aziende dei mercati OTC che<br />

stanno dismettendo i vecchi impianti<br />

per acquistarne di nuovi e più economici.<br />

O all’Iran, dove registriamo<br />

da diversi anni commesse che ci fanno<br />

ben sperare sul futuro, considerato<br />

anche che la revoca delle sanzioni internazionali<br />

permetterà all’economia<br />

locale di riaprire le porte agli investimenti<br />

stranieri e scongelare diversi<br />

asset. O ancora all’Algeria, dove stiamo<br />

rispondendo alla nuova, forte richiesta<br />

di linee per riempimento liquidi<br />

e per blister, e al Myanmar, in<br />

cui l’allentamento della stretta protezionista,<br />

unito alla bontà del nostro<br />

Made in Italy, ci ha permesso di stipulare<br />

un contratto di fornitura macchinari<br />

con un’azienda farmaceutica<br />

statale”.<br />

“Le conferme arrivate dai mercati cinese<br />

e americano e le sorprese provenienti<br />

da quello sudafricano - un<br />

Paese sempre più presente nel nostro<br />

portafoglio clienti - danno il senso<br />

di un settore che, pur scontando difficoltà<br />

congiunturali, può guardare<br />

al prossimo futuro con tranquillità”.<br />

Concluso il 2015, l’anno iniziato da<br />

poco ha in serbo per il Gruppo due<br />

eventi importanti. Prima la fiera internazionale<br />

del packaging Pharmin -<br />

tech (Bologna, dal 13 al 15 aprile)<br />

cui Marchesini Group parteciperà con<br />

un grande stand in cui saranno accolti<br />

clienti da tutto il mondo. Poi, in ottobre,<br />

l’inaugurazione della nuova fabbrica<br />

di Carpi, dove stanno procedendo<br />

i lavori per la realizzazione dello<br />

stabilimento che diventerà il più<br />

grande polo della termoformatura in<br />

Italia. Saranno entrambe occasioni<br />

per comunicare il Codice Etico del<br />

Gruppo, che servirà a dare una struttura<br />

più organica alle attività aziendali<br />

di Corporate Social Responsibility.<br />

Il Codice, pubblicato il 1º gennaio<br />

<strong>2016</strong> e distribuito a tutti i dipendenti<br />

e agli stakeholders, abbraccia una serie<br />

di principi e comportamenti che<br />

hanno lo scopo non solo di preservare,<br />

come stabilito dalla legge, la sicurezza,<br />

la libertà e la dignità umana,<br />

ma soprattutto di continuare a crescere<br />

in modo responsabile.<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong>


Attualità<br />

Amec Foster Wheeler acquisisce da Pfizer un contratto in Arabia Saudita<br />

Amec Foster Wheeler ha annunciato,<br />

lo scorso gennaio, di aver acquisito un<br />

contratto per le attività di messa in servizio<br />

e qualifica del nuovo insediamento<br />

produttivo di Pfizer Saudi in King<br />

Abdul lah Economic City (Kaec), Arabia<br />

Saudita. L’azienda eseguirà le attività<br />

di gestione e coordinamento della messa<br />

in marcia e dei protocolli di qualifica.<br />

Il contratto segue la fase di servizi per<br />

Lo stabilimento di Pfizer Saudi selezione del general contractor per<br />

l’esecuzione dei lavori di costruzione.<br />

Roberto Penno, Group President for<br />

Asia, Middle East, Africa & Southern<br />

Europe di Amec Foster Wheeler, ha<br />

commentato: “Sono orgoglioso di poter<br />

affermare che siamo coinvolti nella<br />

fornitura di servizi per il sito produttivo<br />

di Pfizer in Arabia Saudita sin dal<br />

suo concepimento nel 2010 e che il<br />

la progettazione realizzati in partnership con la società egiziana Egec:<br />

progettazione concettuale, di base e di dettaglio oltre al supporto nella<br />

prolungamento del contratto migliora ulteriormente la nostra collaborazione”.<br />

Il valore del contratto non è stato dichiarato.<br />

Mammoet stabilisce il proprio record nei trasporti di carichi ultrapesanti<br />

Mammoet, l’azienda leader mondiale nel trasporto<br />

e nel sollevamento di carichi ultrapesanti<br />

fuori misura, sta trasportando per conto<br />

dell’Egyptian Refinery Company (ERC) 16 componenti<br />

pesanti destinati alla realizzazione della<br />

nuova raffineria Citadel, il raddoppio dell’esistente<br />

impianto di Mostorod a Qalubiya, dieci<br />

chilometri a nord del Cairo. I carichi pesano in<br />

totale 1700 tonnellate e vengono trasportati<br />

per 247 chilometri da Suez al sito in costruzione<br />

tramite carrelli autopropulsi Spmt, il più lungo<br />

percorso effettuato da Mammoet con questo<br />

tipo di mezzi. Il tragitto da Suez al Cairo attraversa<br />

deserto, zone montagnose e strade<br />

pubbliche con dislivelli che raggiungono il 4<br />

per cento. Prima dell’inizio dei trasporti è stato<br />

necessario intervenire sul percorso: 30 chilometri<br />

di strada sono stati compattati e rinforzati;<br />

cinque sottopassi autostradali sono stati<br />

rinforzati con travi d’acciaio e martinetti idraulici;<br />

80 alberi siti in città sono stati tagliati,<br />

250 lampioni e 200 barriere stradali sono stati<br />

rimossi. Alla fine del percorso, il trasporto attraversa<br />

i sobborghi nord del Cairo, una delle<br />

città più trafficate al mondo prima di arrivare<br />

a Mostorod, dove sono posizionate gru<br />

Mammoet da 1600 e 750 tonnellate di portata<br />

che effettuano il sollevamento e l’installazione<br />

delle componenti della raffineria.<br />

I 16 Items sono arrivati via nave a Suez tra l’agosto<br />

del 2014 e il luglio del 2015. Il trasporto è<br />

iniziato il primo ottobre e verrà completato<br />

nell’arco di cinque mesi. I primi Items ad essere<br />

spostati sono stati due piccoli reattori da 79 e<br />

140 tonnellate, movimentati e installati entro<br />

metà ottobre. Subito dopo è stata la volta del<br />

pezzo forte della serie, un reattore per hydrocracking<br />

da 1220 tonnellate, il cui trasporto ha<br />

richiesto 45 giorni con tre treni di 34 assi di<br />

Spmt, per un totale di 102 assi. L’unità è arrivata<br />

a destinazione il 5 dicembre e l’11 dello stesso<br />

mese sollevamento e installazione erano completati.<br />

Il progetto Citadel è il maggiore tra quelli gestiti<br />

da un partenariato pubblico-privato in Egitto<br />

e fa parte del programma portato avanti dal<br />

Governo egiziano per il rinnovamento dell’infrastruttura<br />

di raffinazione del Paese, per mettersi<br />

in condizione di soddisfare il nuovo mix<br />

della domanda di prodotti distillati. La maggior<br />

parte delle raffinerie egiziane è infatti concepita<br />

per produrre distillati pesanti come la nafta,<br />

mentre la domanda si è spostata e lo farà sempre<br />

più in futuro verso diesel di alta qualità (a<br />

bassissimo tenore di zolfo) e benzina ad elevato<br />

numero di ottani. La raffineria Citadel, una volta<br />

completata avrà una capacità di cinque milioni<br />

di tonnellate annue di prodotti raffinati, di cui<br />

2,5 milioni di gasolio, dei quali l’80 per cento<br />

gasolio di alta qualità.<br />

22 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


BRUNO WOLHFARTH s.r.l.<br />

26858 SORDIO (LODI) - VIA CAVOUR, 31 - TEL +39 029810153 FAX +39 0298260169 www. wolhfarth.it info@wolhfarth.it<br />

SPECIALIZZATA NELLA COSTRUZIONE DI FILTRI E POMPE IN ACCIAIO INOX PER INDUSTRIE E LABORATORI


La temperatura<br />

che desideri, sempre.<br />

LA SOLUZIONE PER LA REFRIGERAZIONE RIGERAZIONE INDUSTRIALE<br />

NEL SETTORE CHIMICO-FARMACEUTICO<br />

Unità speciali a bassa temperatura:<br />

per sperimentazione<br />

per raffreddamento fr<br />

liquidi di processo<br />

Gruppi di raffreddamento soluzioni incongelabili con fluidi frigoriferi<br />

ecologici hfc/hcfc o ad ammoniaca a bassa carica<br />

Unità di compressione a vite (da 300 a 5.390 mc/h)<br />

Centrali frigorifere premontate multicompressione<br />

Sistemi distribuzione aria mediante condotti tessili<br />

Contratti di manutenzione programmata<br />

Unità trattamento aria sanificabili


Attualità<br />

Il gruppo Kinexia affida ad Austep la gestione degli impianti biogas<br />

Fondata nel 1995, Austep si afferma sul<br />

mercato grazie allo sviluppo e alla progettazione<br />

di impianti di depurazione<br />

e trattamento acque industriali specializzandosi<br />

anche nella realizzazione di<br />

impianti biogas da sottoprodotti agricoli,<br />

da scarti di macellazione, da pollina<br />

e da frazione umida dei rifiuti solidi urbani.<br />

Il potenziamento delle proprie linee<br />

di business e l’espansione dell’azienda<br />

consentono ad Austep di proporsi al<br />

mercato con pelle rinnovata, con la solidità<br />

e l’affidabilità del partner ideale.<br />

La conferma arriva anche dalla firma<br />

dell’accordo tra Kinexia e Bluesphere<br />

che vede Austep per la gestione dei loro<br />

quattro impianti Biogas.<br />

“Siamo particolarmente orgogliosi di<br />

avere definito e firmato l’accordo con<br />

Kinexia, per la tipologia di azienda e<br />

per l’incarico che ci ha affidato”, commenta<br />

Alessandro Massone, CEO di<br />

Austep. “Gli impianti Biogas su cui dovremo<br />

operare sono quattro, ognuno di<br />

questi - con una potenza di 1 MW - fattura<br />

2.100.000 euro l’anno. Un’attività<br />

di gestione presa in carico totalmente<br />

dalla nostra divisione<br />

Service che porterà gli<br />

impianti a una resa ottimale<br />

ed efficace, grazie<br />

anche alla possibilità di<br />

controllare da remoto.<br />

L’obiettivo sarà, come<br />

sempre, migliorare e ottimizzare<br />

il rendimento<br />

degli impianti con una<br />

solo finalità: produrre energia elettrica<br />

e termica per alimentare in parte gli impianti<br />

stessi e in parte per essere rivenduta.<br />

In sostanza, il nostro pane quotidiano”,<br />

conclude Massone. “Il forte<br />

posizionamento di Au -<br />

step sul mercato, unitamente<br />

alla competenza<br />

e all’esperienza delle risorse,<br />

ci ha condotto a<br />

fare una scelta quasi ovvia”<br />

- commenta Roy Amitzur CFO di<br />

Bluesphere - “abbiamo scelto loro per<br />

competenza, solidità e una marcata presenza<br />

sul mercato italiano, ma anche<br />

internazionale”.


Appuntamenti<br />

L’agenda<br />

CHEMPROTECH INDIA<br />

7-8 aprile, <strong>2016</strong><br />

Mumbai, India<br />

www.chemprotechindia.com<br />

PHARMA CONGRESS<br />

12-13 aprile <strong>2016</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.pharma-kongress.com<br />

PHARMINTECH<br />

13-15 aprile <strong>2016</strong><br />

Bologna<br />

www.pharmintech.it<br />

COSMOFARMA<br />

15-17 aprile <strong>2016</strong><br />

Bologna<br />

www.cosmofarma.com<br />

POWTECH<br />

19-21 aprile <strong>2016</strong><br />

Norimberga, Germania<br />

www.powtech.de<br />

ACHEMASIA<br />

9-12 maggio <strong>2016</strong><br />

Beijing, Cina<br />

www.achemasia.de<br />

ANALYTICA<br />

10-13 maggio <strong>2016</strong><br />

Monaco di Baviera, Germania<br />

www.analytica.de<br />

SPS IPC DRIVES ITALIA<br />

24-26 maggio <strong>2016</strong><br />

Parma<br />

www.spsitalia.it<br />

IFAT<br />

30 maggio - 3 giugno <strong>2016</strong><br />

Monaco di Baviera, Germania<br />

www.ifat.de<br />

CHEMSPEC EUROPE<br />

1-2 giugno <strong>2016</strong><br />

Basilea, Svizzera<br />

www.chemspeceurope.com<br />

CPHI ISTANBUL<br />

1-3 giugno <strong>2016</strong><br />

Istanbul, Turchia<br />

www.cphi.com/istanbul<br />

CASPIAN OIL & GAS<br />

1-4 giugno <strong>2016</strong><br />

Baku, Azerbaijan<br />

www.caspianoilgas.az<br />

SIMPOSIO AFI<br />

8-10 giugno <strong>2016</strong><br />

Rimini<br />

www.afiscientifica.it<br />

CPHI CHINA<br />

21-23 giugno <strong>2016</strong><br />

Shanghai, Cina<br />

www.cphi.com/china/home<br />

POWER-GEN EUROPE<br />

21-23 giugno <strong>2016</strong><br />

Milano<br />

www.powergeneurope.com<br />

MIDDLE EAST PETROTECH<br />

26-29 settembre <strong>2016</strong><br />

Manama, Bahrein<br />

www.mepetrotech.com<br />

WORLD LPG FORUM & <strong>2016</strong><br />

AEGPL CONGRESS<br />

27-29 settembre <strong>2016</strong><br />

Istanbul, Turchia<br />

www.worldlpgforumaegpl<strong>2016</strong>.com<br />

CPHI WORLDWIDE<br />

4-6 ottobre <strong>2016</strong><br />

Barcellona, Spagna<br />

www.cphi.com/europe/home<br />

KIOGE <strong>2016</strong><br />

4-7 Ottobre <strong>2016</strong><br />

Almaty, Kazakhstan<br />

www.kioge.kz/en/<br />

RAMSPEC<br />

11-13 ottobre <strong>2016</strong><br />

Milano<br />

www.ramspec.eu<br />

MAINTAIN EUROPE<br />

18-20 ottobre <strong>2016</strong><br />

Monaco di Baviera, Germania<br />

www.maintain-europe.com<br />

H 2 O - ACCADUEO<br />

19-21 ottobre <strong>2016</strong><br />

Bologna<br />

www.accadueo.com<br />

K<br />

19-26 ottobre <strong>2016</strong><br />

Düsseldorf, Germania<br />

www.k-online.de<br />

ADIPEC<br />

7-10 Novembre <strong>2016</strong><br />

Abu Dhabi, UAE<br />

www.adipec.com<br />

A SPS Italia l’automazione 4.0<br />

Un appuntamento cruciale<br />

per i costruttori di macchine<br />

e per le aziende manifatturiere,<br />

un'occasione per le<br />

aziende italiane per le quali<br />

la revisione dei processi produttivi<br />

rappresenta un’opportunità<br />

unica per rafforzare<br />

la propria leadership a<br />

livello globale. Ormai, SPS<br />

IPC Drives Italia (Parma, 24-<br />

26 maggio) è un must nel<br />

panorama fieristico italiano,<br />

con espositori sia italiani<br />

che stranieri e una serie di<br />

partnership messe in campo<br />

che evidenziano l’alto livello<br />

consolidato.<br />

Quest’anno infatti ci sarà la possibilità di sentire i<br />

contributi di Cisco con “IoE Talks: la fabbrica in digitale”<br />

e di Roland Berger, con la presentazione<br />

dello studio commissionato da SPS Italia “Industria<br />

4.0 la nuova frontiera della competitività industriale<br />

in Italia”, con focus sui settori automotive, cyber<br />

security, elettromeccanica, food e pharma&beauty.<br />

Agorà di confronto e dialogo, animata da tensione<br />

innovativa e da un intento anche formativo, quest’anno<br />

la fiera non sarà solo vetrina ma soprattutto<br />

fabbrica. Si chiama Know how 4.0 il progetto che<br />

si propone di esemplificare praticamente ciò che<br />

sarà il futuro della produzione, con un intreccio di<br />

tradizione e innovazione, consistente nella rappresentazione<br />

in loco di uno spaccato della fabbrica<br />

di nuova generazione dove tutto sarà collegato e<br />

le varie componenti della catena di produzione comunicheranno<br />

tra loro al fine di snellire il processo<br />

e renderlo sempre più fluido e versatile. Nella stessa<br />

area saranno presenti Industrial Software, Centri di<br />

Ricerca, Start-up e l'Ordine degli Ingegneri che, nel<br />

corso dei tre giorni di fiera, organizza cinque sessioni<br />

formative di mezza giornata tenute da esperti iscritti<br />

all'Ordine e giuristi di settore, focalizzate sull'evoluzione<br />

normativa e sulle problematiche di Security<br />

nei processi industriali.<br />

Nella giornata conclusiva del 26 maggio avrà luogo<br />

la tavola rotonda Food&Pharma, dedicata alla minimizzazione<br />

e personalizzazione dei lotti di produzione.<br />

26 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Pharmintech:<br />

internazionalizzazione<br />

e innovazione<br />

Procedono a ritmo serrato i lavori per Pharmintech <strong>2016</strong>,<br />

qualificata vetrina dell’indotto farmaceutico e occasione<br />

di business e aggiornamento per tutte le principali aziende<br />

del settore, in programma a BolognaFiere dal 13 al 15 aprile<br />

<strong>2016</strong>. “Pharmintech <strong>2016</strong> si afferma nuovamente come il<br />

punto d’incontro privilegiato dell’industria farmaceutica e<br />

di tutte le associazioni di riferimento che la rappresentano,<br />

caratterizzata quest’anno da una ancor più spiccata vocazione<br />

internazionale grazie, anche, alla nuova iniziativa<br />

International Buyers Program, che vede la conferma di operatori<br />

professionali altamente qualificati provenienti da<br />

Turchia, Russia e Stati Uniti”, dichiara Dino Tavazzi,<br />

Amministratore Delegato di Pharmintech Srl. “In questo<br />

scenario si colloca la proficua collaborazione con<br />

Farmindustria, che in occasione della rassegna organizzerà<br />

un evento focalizzato sull’Industria farmaceutica italiana<br />

e sull’indotto generato; con Pmmi l’associazione americana<br />

dei produttori di tecnologie per il settore packaging; con<br />

AFI, Associazione Farmaceutici Industria, con la quale organizzeremo<br />

tra l’altro la prima edizione del Pharmintech<br />

Award, un contest specificamente dedicato ai progetti di<br />

ricerca in ambito farmaceutico e che si avvarrà inoltre delle<br />

competenze del Consorzio Tefarco Innova per la selezione<br />

delle migliori esperienze di ricerca in ambito farmaceutico”.<br />

Il Prof. Alessandro Rigamonti, Presidente di AFI, conferma<br />

l’importanza di questa partnership: “Pharmintech è una<br />

preziosa opportunità d’incontro e di aggiornamento per<br />

tutti gli operatori dell’indotto farmaceutico, ed è per questo<br />

che AFI (Associazione Farmaceutici Industria), da sempre<br />

l’Associazione di riferimento di quanti operano nella Supply<br />

Chain del farmaco oltre che nel settore farmaceutico, in<br />

particolare nella produzione e distribuzione, ha siglato nel<br />

2015 un accordo di partnership e collaborazione con<br />

Pharmintech, con l’intento di promuovere e supportare la<br />

partecipazione all’evento da parte dei propri associati che,<br />

di fatto, rappresentano una larga fetta dei clienti della manifestazione<br />

e nello stesso tempo promuovere il coinvolgimento<br />

degli stessi clienti nel Simposio AFI, la manifestazione<br />

più importante dell’Associazione. Facciamo parte<br />

dello Steering Committee di Pharmintech e, oltre ovviamente<br />

a patrocinare la manifestazione, intendiamo mettere<br />

a disposizione la competenza e la professionalità della nostra<br />

Associazione, al fine di condividere la conoscenza, stimolare<br />

il dibattito, promuovere l’innovazione, anche attraverso<br />

il coinvolgimento di colleghi che operano a livello


Appuntamenti<br />

internazionale”. In occasione di Pharmintech <strong>2016</strong> sarà<br />

presentato, per la prima volta in fiera, il progetto “Drug<br />

supply chain: the workroom!”, realizzato grazie alla collaborazione<br />

con Ispe e con la consulenza operativa di Lifebee,<br />

focalizzato sulle soluzioni tecnologiche “di domani” per<br />

l’intera filiera farmaceutica: dalla lavorazione in fabbrica<br />

alla distribuzione farmaceutica. Il progetto si articola in<br />

due momenti: in una vera e propria area dimostrativa, in<br />

cui il visitatore potrà “toccare con mano” le innovazioni<br />

presenti sul mercato o che lo saranno a breve, e in un ciclo<br />

di workshop, moderati da AFI e Ispe, che approfondiranno<br />

e dibatteranno temi di grande attualità legati a<br />

Serializzazione, Track&Trace e Cold Chain. Pharmintech si<br />

svolgerà in sinergia con Cosmofarma, sempre a Bologna dal<br />

15 al 17 aprile <strong>2016</strong>. Numerose le novità in programma tra<br />

cui la possibilità di visitare entrambi i saloni con un unico<br />

pass che darà accesso a tutti gli eventi della Pharma Week,<br />

un importante ed esclusivo momento d’incontro per tutti<br />

gli stakeholder operanti nel mondo farmaceutico e della<br />

farmacia a livello internazionale.<br />

L’intera filiera produttiva del farmaco si dà appuntamento<br />

a Bologna con la Pharma Week dal 13 al 17 aprile <strong>2016</strong>.<br />

Connecting Global Competence<br />

F 3<br />

U 2<br />

NE 3<br />

TW O 4<br />

RK<br />

TU RE 4<br />

GL 0 3<br />

B 2<br />

AL 2<br />

Elementary to your success.<br />

The world’s largest network of trade fairs for laboratory technology, instrumental<br />

analysis and biotechnology features the complete range of products and services<br />

for all of your laboratory needs—in industry and research. The scientific highlight<br />

is the analytica conference, where the international elite discusses analysis<br />

trends in chemistry and the life sciences.<br />

Monacofiere, Tel. +39 02 4070 8301, visitatori@monacofiere.com<br />

Highlights<br />

in <strong>2016</strong>:<br />

Live Labs and<br />

occupational<br />

safety<br />

25th International Trade Fair for Laboratory Technology,<br />

Analysis, Biotechnology and analytica conference<br />

www.analytica.de


Engineering<br />

Dissolutore di un impianto<br />

produzione adesivi, Serbia<br />

Impianti per la protezione<br />

ambientale e la produzione<br />

TM.I.P. Termomeccanica<br />

Industrial Process,<br />

dalla sua fondazione ad oggi,<br />

è stata protagonista di una<br />

crescita costante basata<br />

sull’innovazione tecnologica,<br />

la personalizzazione delle<br />

offerte e una gestione della<br />

qualità tendente al continuo<br />

miglioramento dell’efficienza<br />

delle prestazioni aziendali.<br />

a cura di Francesco Goi<br />

Grazie alla disponibilità di un<br />

know-how di alto livello e<br />

alla capacità di gestire importanti<br />

progetti sui diversi<br />

mercati internazionali,<br />

TM.I.P. rappresenta un partner qualificato<br />

per la committenza pubblica e privata.<br />

Nell’intervista all’Amministratore<br />

Delegato Diego Sricchia tracciamo un<br />

profilo dell’attività svolta dalla società<br />

nei settori di riferimento della protezione<br />

ambientale e della progettazione<br />

e costruzione di impianti.<br />

<strong>ICF</strong> - Ing. Sricchia, TM.I.P. è erede di<br />

una lunga tradizione industriale. Ci<br />

può riassumere, in breve, le tappe<br />

principali che hanno preceduto la<br />

creazione dell’attuale società?<br />

Il Gruppo Termomeccanica, di cui TM.I.P.<br />

fa parte, fu fondato nel 1912 come<br />

“Società Cerpelli & C.” e divenne in seguito<br />

Termomeccanica Italiana S.p.A.<br />

Inizialmente la società progettava macchinari<br />

per la compressione e il pompaggio<br />

dei fluidi per i settori navale e<br />

industriale; in seguito la produzione fu<br />

estesa alla produzione di macchine con<br />

motorizzazione meccanica, elettrica e a<br />

vapore. Agli anni Trenta risale la realizzazione<br />

di unità di refrigerazione per applicazioni<br />

navali e terrestri; in seguito,<br />

il grande sviluppo dell’elettronica determinò<br />

la crescita delle applicazioni di automazione<br />

e la realizzazione di impianti<br />

di refrigerazione, stazioni di pompaggio<br />

e impianti per il trattamento e la dissalazione<br />

delle acque.<br />

30 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Engineering<br />

L’attività in campo ambientale fu ampliata<br />

negli anni ’50, dapprima con lo<br />

sviluppo di sistemi per il trattamento<br />

delle acque civili e industriali, in seguito<br />

affrontando anche i settori del trattamento<br />

e smaltimento dei rifiuti solidi e<br />

quello della produzione di energia da<br />

fonti rinnovabili.<br />

Nel 1995 le attività della Società Termo -<br />

mec canica Italiana, appartenente al<br />

soppresso Gruppo di Stato Efim, furono<br />

cedute a Termomeccanica S.p.A., con<br />

l’obiettivo di dar seguito alla importante<br />

tradizione della società con un management<br />

privato.<br />

TM.I.P. nasce alla fine del 2011, rilevando<br />

il ramo d’azienda della società CMG<br />

Impianti relativo alla tecnologia, all’ingegneria<br />

e al know-how per la progettazione<br />

e realizzazione di impianti.<br />

<strong>ICF</strong> - I risultati ottenuti finora da<br />

TM.I.P. hanno soddisfatto le vostre<br />

aspettative?<br />

La società è stata protagonista di una<br />

crescita costante, ancora in atto. Da un<br />

fatturato di 3,5 milioni di Euro del 2011<br />

è passata agli 8 milioni del 2015 e contiamo<br />

di raggiungere i 12 milioni nel<br />

<strong>2016</strong>. Per il raggiungimento di questi risultati<br />

è stata importante la flessibilità<br />

nello sviluppo di impianti rispondenti<br />

alle specifiche richieste del cliente, che<br />

normalmente collabora con noi nella ricerca<br />

delle soluzioni più idonee.<br />

La crescente esperienza maturata nel<br />

corso degli anni e la costante collaborazione<br />

da parte dello staff del Gruppo<br />

Termomeccanica rappresentano altri fattori<br />

determinanti per i risultati conseguiti.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali tecnologie di processo innovative<br />

vengono utilizzate per ottimizzare<br />

la progettazione e la costruzione<br />

degli impianti?<br />

TM.I.P. utilizza il software UniSim<br />

Design come simulatore di processo per<br />

ottimizzare gli impianti di distillazione,<br />

assorbimento, stripping e recupero<br />

energetico.<br />

Tale programma è in grado di elaborare<br />

bilanci materiali e termici; verificare il<br />

corretto dimensionamento delle appasosi<br />

provenienti da diversi settori industriali;<br />

nel settore “Produzione” progetta<br />

e realizza impianti per la realizzazione<br />

di prodotti chimici (adesivi, colle, formaldeide,<br />

ecc.).<br />

<strong>ICF</strong> - In particolare, nel settore<br />

“Protezione Ambientale” quali tipologie<br />

di impianti vengono progettati<br />

e costruiti?<br />

In questo settore TM.I.P. realizza impianti<br />

di distillazione (atmosferica, sottovuoto,<br />

a effetto multiplo, azeotropica,<br />

estrattiva); impianti di adsorbimento su<br />

carbone attivo o zeoliti con rigenerazione<br />

a vapore, PSA o gas inerte; impianti<br />

di assorbimento chimico e/o fisico per<br />

rimozione di H 2 S, CO 2 , HCl, HF, NH 3 , SO 2 ,<br />

NO X , ecc.; ossidatori termici recuperativi,<br />

rigenerativi e catalitici.<br />

I prodotti chimici recuperati possono<br />

essere riutilizzati direttamente nella produzione.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono, invece, gli impianti<br />

realizzati per la “Produzione”?<br />

Questa divisione aziendale realizza impianti<br />

“chiavi in mano” per la produzione<br />

di composti chimici (adesivi, resine,<br />

poliuretano, pectina, ecc.) e di miscelazione<br />

per settori industriali quali il petrolchimico,<br />

il tessile, la produzione di<br />

resine, il farmaceutico, la cosmetica, i<br />

rivestimenti, la produzione di nastro<br />

adesivo, ecc.<br />

Gli impianti sono forniti nelle versioni<br />

batch e in continuo, completi dei più<br />

aggiornati sistemi di automazione.<br />

L’offerta in questo settore comprende<br />

anche la progettazione e costruzione di<br />

reattori sotto vuoto e in pressione, di<br />

miscelatori a più movimenti per la<br />

farma ceutica e la cosmetica, di impianti<br />

per la produzione di diverse tipologie<br />

di resine (bromurate, poliesteri, epossidiche,<br />

acriliche, fenoliche, alchiliche,<br />

vinil esteri).<br />

Oltre all’ingegneria di base e di dettaglio<br />

per la costruzione dell’intero stabilimento<br />

produttivo, TM.I.P. è in grado di fornire<br />

Diego Sricchia,<br />

Amministratore<br />

Delegato di TM.I.P.<br />

<strong>ICF</strong> - Qual è attualmente il core business<br />

di TM.I.P.?<br />

La società svolge la sua attività nel campo<br />

della “Protezione Ambientale” e della<br />

“Produzione”. Nell’ambito della<br />

“Protezione Ambientale” progetta e realizza<br />

impianti per il trattamento e il recupero<br />

di effluenti solidi, liquidi e gasanche<br />

la formulazione di molte tipologie<br />

di resine, in modo da garantire al cliente<br />

finale la qualità e le caratteristiche del<br />

prodotto finito.<br />

In alto:<br />

particolare<br />

del dissolutore<br />

di un impianto<br />

produzione<br />

adesivi, Serbia<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf31


Engineering<br />

Nella foto e, a fianco: impianto<br />

di deodorizzazione, Oman<br />

Ossidatore<br />

termico con<br />

trattamento<br />

fumi, Italia<br />

Recupero solventi, Cina<br />

Ossidatore<br />

termico<br />

rigenerativo<br />

(RTO), Bulgaria<br />

recchiature; definire la migliore tecnologia<br />

per il recupero energetico; ottimizzare<br />

l’efficienza del ciclo di funzionamento.<br />

Si avvale del software NEXTGEN<br />

(Sant’Am brogio) per il dimensionamento<br />

e verifica di recipienti in pressione,<br />

scambiatori, ecc.; inoltre utilizza il software<br />

PRO_SAP (2S.I.) per il calcolo FEM<br />

agli elementi finiti.<br />

<strong>ICF</strong> - La corretta gestione della Qualità<br />

rappresenta un’esigenza fondamentale<br />

per un’azienda, come TM.I.P., che<br />

svolge la sua attività sui mercati di<br />

tutto il mondo. Quale approccio avete<br />

adottato per questa problematica?<br />

Il Sistema di Gestione della Qualità è<br />

stato progettato per soddisfare i requisiti<br />

della normativa UNI EN ISO 9001/2008<br />

“Sistemi di Gestione per la Qualità” e<br />

TM.I.P. ha ottenuto la certificazione del<br />

proprio Sistema di Gestione per la Qualità<br />

secondo la norma UNI EN ISO 9001.<br />

Il Sistema è stato concepito per condurre,<br />

in maniera sistematica e trasparente, una<br />

gestione tendente al miglioramento continuo<br />

dell’efficacia e dell’efficienza delle<br />

prestazioni dell’azienda, nel rispetto delle<br />

aspettative dei clienti esterni e interni.<br />

Sin dalla fase di offerta ciascun progetto<br />

è sottoposto alle verifiche previste dalle<br />

procedure del Sistema Qualità.<br />

Ogni contratto acquisito è gestito in accordo<br />

a un apposito Piano della Qualità,<br />

implementato secondo quanto previsto<br />

dalle procedure aziendali e dalle specifiche<br />

richieste.<br />

L’intero processo di gestione della commessa,<br />

sia per le attività svolte in sede<br />

che per quelle esterne, viene sviluppato<br />

seguendo le indicazioni contenute nei<br />

documenti del Sistema Qualità ed è costantemente<br />

monitorato dalle funzioni<br />

preposte.<br />

TM.I.P. ha inoltre predisposto un Sistema<br />

di Gestione Ambientale (SGA) progettato<br />

per soddisfare i requisiti della norma UNI<br />

EN ISO 14001:2004, “Sistemi di Gestione<br />

Ambientale”, secondo i principi e le linee<br />

guida indicati dal Sistema di Gestione<br />

Ambientale del Gruppo Termomeccanica.<br />

TM.I.P. ha ottenuto la certificazione del<br />

proprio Sistema di Gestione Ambientale<br />

secondo la norma ISO 14001:2004.<br />

Il Gruppo Termomeccanica ritiene infatti<br />

che la corretta gestione delle tematiche<br />

ambientali, anche tramite l’implementazione<br />

di SGA conformi ai requisiti della<br />

norma UNI EN ISO 14001, rappresenti<br />

uno strumento fondamentale per assicurare<br />

il miglioramento continuo della<br />

performance ambientale delle aziende<br />

del Gruppo.<br />

TM.I.P. ha inoltre ottenuto la certificazione<br />

OHSAS 18001:2007 per la “Sistemi<br />

di Gestione della Sicurezza e della Salute<br />

dei Lavoratori”. l<br />

32 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Consentiteci:<br />

ecco il nuovo fuoriclasse!<br />

VEGA, il leader mondiale nella misura di livello radar, è ad un passo<br />

dal presentare una nuova stella nel firmamento dei sensori. Preparatevi<br />

per la tecnologia del futuro. Siate curiosi di conoscere una nuova<br />

generazione di strumenti di misura completamente nuova.<br />

Vi teniamo aggiornati!<br />

www.vega.com


Consulenza/Validazione<br />

Qualifica, convalida e taratura<br />

degli strumenti a impatto critico<br />

Improntando la sua attività sulla flessibilità e la fornitura di soluzioni<br />

specifiche per i diversi casi affrontati, PVS è stata protagonista di una crescita<br />

continua. Dal mese di marzo la società si è trasferita presso la nuova sede<br />

di Paderno Dugnano (MI).<br />

di Francesco Goi<br />

Nata come divisione della società<br />

di ingegneria Process<br />

Service, dal 2013 PVS sviluppa<br />

in modo autonomo<br />

le sue attività di servizio<br />

dedicate ai diversi comparti della<br />

Farmaceutica e del Life Science. Per avere<br />

un quadro esaustivo sull’attuale realtà<br />

della società abbiamo incontrato<br />

l’Amministratore Delegato Rodolfo Russo<br />

e il Direttore Commerciale Stefano<br />

Moltani.<br />

<strong>ICF</strong> - Con quali obiettivi è stata fondata<br />

PVS - Process Validation Service<br />

e quali sono state le tappe fondamentali<br />

del suo sviluppo?<br />

PVS è stata costituita nel 2013, quando<br />

i soci fondatori potevano vantare una<br />

competenza già decennale nella consulenza,<br />

la convalida e la qualifica in<br />

campo GxP, ossia negli ambiti industriali<br />

associati al Life Science, che spaziano<br />

dall’industria dell’API a quella del farmaco<br />

finito, dai dispositivi medici alla<br />

cosmesi.<br />

Questo background ha portato dapprima<br />

alla creazione di una divisione all’interno<br />

di Process Service, società di ingegneria<br />

specializzata nella progettazione e realizzazione<br />

di impianti chimici e farmaceutici.<br />

Oggi la relazione tra i servizi di consulenza,<br />

convalida e qualifica e il mondo<br />

della progettazione è molto sentita in<br />

ambito farmaceutico: già in fase di progettazione,<br />

vengono infatti definiti i requisiti<br />

fondamentali di qualità attesi.<br />

Quindi, oltre al know-how in campo ingegneristico,<br />

si richiedono competenze<br />

specifiche per progettare nel rispetto delle<br />

norme di buona fabbricazione e delle<br />

esigenze della successiva fase di qualifica.<br />

La progettazione sviluppata in ottica<br />

GMP, infatti, facilita anche l’attività di<br />

qualifica, consentendo anche un’ottimizzazione<br />

dei tempi e dei costi.<br />

L’attività di convalida e qualifica è stata<br />

svolta per un certo tempo dalla divisione<br />

di Process Service. In seguito, i focus<br />

della progettazione e della qualifica hanno<br />

assunto un taglio in parte differente<br />

e la qualifica si è estesa ad ambiti non<br />

necessariamente legati all’ingegneria di<br />

Process Service.<br />

34 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Consulenza/Validazione<br />

Si è così arrivati alla costituzione di PVS,<br />

una nuova realtà flessibile e dinamica,<br />

facilmente adattabile alle esigenze di<br />

piccole, medie e grandi realtà.<br />

In pochi anni la nuova società è riuscita<br />

ad attivare diverse collaborazioni e, partendo<br />

dai settori del bulk e dell’API, ha<br />

sviluppato servizi di qualifica, convalida<br />

e taratura di strumentazione a impatto<br />

critico per equiment, sistemi e impianti,<br />

nonché servizi di qualifica degli ambienti<br />

produttivi.<br />

In seguito sono stati acquisiti altri clienti<br />

tra i produttori di specialità farmaceutiche<br />

(forme solide, liquide, iniettabili, creme),<br />

di gas medicinali, nei settori dei dispositivi<br />

medici e delle terapie avanzate.<br />

In quest’ultimo ambito lo scorso anno<br />

siamo stati impegnati in un importante<br />

progetto riguardante queste produzioni<br />

regolamentate in GMP, realizzate in piccola<br />

scala, che richiedono apparecchiature<br />

e situazioni di qualifica differenti.<br />

Recentemente i nostri servizi sono stati<br />

richiesti non soltanto dalle società che<br />

realizzano il prodotto finito, ma anche<br />

da costruttori di macchine e impianti.<br />

<strong>ICF</strong> - La collaborazione con Process<br />

Service è continuata anche dopo la<br />

costituzione di PVS?<br />

Con Process Service abbiamo collaborato<br />

a diversi progetti. In alcuni casi Process<br />

Service ha attinto alle nostre risorse,<br />

fornendoci interessanti opportunità; altre<br />

volte sono stati gli stessi clienti, per<br />

disporre di un servizio più completo, a<br />

richiedere l’intervento dell’una o dell’altra<br />

società.<br />

In questi ultimi anni il mercato ha dimostrato<br />

un particolare interesse per la<br />

gestione degli impianti, per la qualifica,<br />

per la manutenzione: questo ci ha consentito<br />

di incrementare in modo significativo<br />

il numero dei clienti per entrambe<br />

le società.<br />

<strong>ICF</strong> - Come avete scelto di caratterizzare<br />

il vostro rapporto con il cliente?<br />

Il nostro servizio di qualifica non si<br />

esaurisce con una valutazione, positiva<br />

o negativa.<br />

Il nostro obiettivo prioritario è quello di<br />

aiutare il cliente a risolvere il suo problema.<br />

Se un impianto non rispetta i criteri<br />

di accettazione, con il reparto di ingegneria<br />

e la nostra esperienza cerchiamo<br />

di fornire idee o soluzioni perché venga<br />

ripristinato il corretto funzionamento.<br />

Per fare un esempio, recentemente abbiamo<br />

revisionato un impianto di acqua<br />

purificata, sostituito il sistema di controllo<br />

e alcuni componenti: questi interventi<br />

hanno consentito il superamento<br />

del test di qualifica.<br />

I clienti riconoscono la validità di questo<br />

tipo d’approccio: avvalendosi di un unico<br />

fornitore, spesso riescono a evitare periodi<br />

di sospensione dell’attività.<br />

Viene apprezzato, in particolare, il supporto<br />

fornito dal nostro team per il superamento<br />

delle situazioni di emergenza:<br />

ispezioni improvvise, necessità di<br />

qualifica non sempre pianificate o altre<br />

criticità.<br />

La disponibilità a sostenere orari di lavoro<br />

straordinari e a sacrificare qualche<br />

giorno festivo ci ha assicurato una notevole<br />

fidelizzazione.<br />

Ci piace definirci un po’ come “il 118<br />

della qualifica”: pur essendo la nostra<br />

attività pianificata, riusciamo ad assicurare<br />

quella flessibilità che risulta più<br />

difficile per i grossi gruppi.<br />

<strong>ICF</strong> - I risultati raggiunti in questa<br />

prima fase, pertanto, hanno soddisfatto<br />

le vostre aspettative…<br />

La nostra soddisfazione si può riassumere<br />

in poche cifre significative: rispetto<br />

al biennio 2013-2014 è raddoppiato<br />

il numero dei clienti e anche quello dei<br />

dipendenti, che oggi ha raggiunto le 12<br />

unità.<br />

Anche in questo inizio d’anno riscontriamo<br />

segnali favorevoli al raggiungimento<br />

di un consolidamento e di una<br />

possibile crescita ulteriore.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali altri fattori, oltre a quelli<br />

già citati, hanno permesso una partenza<br />

così positiva?<br />

Le peculiarità che ci hanno permesso di<br />

acquisire la fiducia del mercato sono soprattutto<br />

la competenza dei nostri tecnici,<br />

l’affidabilità e il rispetto dei tempi<br />

di esecuzione dei servizi. Anche quando<br />

A sinistra:<br />

Rodolfo Russo,<br />

Amministratore<br />

Delegato di<br />

PVS, sopra<br />

Stefano Moltani,<br />

Direttore<br />

Commerciale<br />

Antonino<br />

Manoli,<br />

uno dei soci<br />

di PVS,<br />

all'ingresso<br />

della nuova<br />

sede<br />

operativa<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 35


Consulenza/Validazione<br />

abbiamo a disposizione un numero limitato<br />

di giorni per intervenire su un<br />

impianto, facciamo il possibile per risolvere<br />

le diverse problematiche nei tempi<br />

richiesti.<br />

Un altro fattore che può aver favorito<br />

l’an damento favorevole di PVS è la presenza<br />

di alcuni valori che fanno parte<br />

del DNA della società e probabilmente<br />

sono percepiti positivamente anche all’esterno:<br />

per esempio, tutto lo staff condivide<br />

una forte motivazione nello sviluppare<br />

il proprio lavoro e nel perseguire<br />

gli obiettivi aziendali, ponendo in primo<br />

piano la soddisfazione del cliente.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali investimenti nelle tecnologie<br />

sono stati necessari per sostenere<br />

un così rapido sviluppo dell’attività?<br />

Dal punto di vista delle capacità strutturali,<br />

abbiamo praticamente raddoppiato<br />

il parco strumenti.<br />

Tra gli strumenti più qualificati di cui<br />

disponiamo, possiamo citare: i contatori<br />

di particelle per effettuare le qualifiche<br />

conformi agli standard GMP e ISO, i fotometri<br />

per la verifica dell’integrità dei<br />

filtri assoluti, i sistemi per la registrazione<br />

dei profili termici degli impianti,<br />

i sistemi multifunzione per la misura<br />

della velocità dell’aria e delle condizioni<br />

termoigrometriche, i calibratori di pressione,<br />

i calibratori di segnale elettrico<br />

anche per ambienti ATEX.<br />

Solo nell’ultimo anno gli investimenti in<br />

questo ambito hanno raggiunto un valore<br />

di circa 40.000 euro.<br />

La crescita dell’attività<br />

ha richiesto, tra<br />

l’altro, la disponibilità<br />

di un maggior numero<br />

di strumenti, per<br />

sviluppare contemporaneamente<br />

i nostri<br />

servizi in ambiti diversi.<br />

I test, le verifiche<br />

e spesso anche la<br />

redazione dei documenti<br />

vengono effettuati<br />

normalmente presso i clienti, raramente<br />

in remoto, comprese le fasi principali<br />

del servizio di risk analysis.<br />

<strong>ICF</strong> - Come avete operato, invece, nel<br />

campo delle risorse umane?<br />

Per sostenere la crescita, le persone<br />

sono certamente non meno importanti<br />

degli strumenti: in tempi brevi è stato<br />

necessario rafforzare lo staff con tecnici<br />

in grado di svolgere con efficienza la<br />

propria funzione e di interagire efficacemente<br />

con i colleghi.<br />

L’ampliamento della “squadra”, che comprende<br />

attualmente 12 unità, ha richiesto<br />

un altro investimento molto importante,<br />

il trasferimento in una sede, che<br />

verrà completato proprio entro il mese<br />

di marzo.<br />

La nuova sede, situata a Paderno<br />

Dugnano (MI), dispone di spazi più<br />

ampi per gli uffici e di un magazzino<br />

più ricco e attrezzato.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali ulteriori opportunità saranno<br />

offerte dalla disponibilità della<br />

nuova sede?<br />

La nuova sede dovrebbe consentire una<br />

migliore gestione della nuova divisione<br />

che abbiamo deciso di costituire, dedicata<br />

alla fornitura di prodotti e soluzioni<br />

per affrontare concretamente le problematiche<br />

che emergono nel corso delle<br />

attività di convalida e qualifica.<br />

In alcuni casi saremo i rappresentanti<br />

esclusivi sul mercato italiano di questi<br />

prodotti, realizzati generalmente da<br />

aziende inglesi e tedesche.<br />

<strong>ICF</strong> - L’attività di PVS si svolge esclusivamente<br />

sul mercato italiano o avete<br />

affrontato esperienze anche sui<br />

mercati esteri?<br />

L’attività della società si rivolge normalmente<br />

al mercato interno, ma da tre<br />

anni sviluppiamo i nostri servizi anche<br />

presso lo stabilimento francese di un<br />

cliente italiano.<br />

Recentemente abbiamo iniziato la collaborazione<br />

con un’azienda costruttrice<br />

di macchine, che esporta sui mercati<br />

europei. Per conto di questa società è<br />

previsto un nostro intervento all’estero,<br />

durante il quale seguiremo l’avviamento<br />

e la qualifica delle macchine.<br />

<strong>ICF</strong> - Nel corso dell’anno avete previsto<br />

la partecipazione a manifestazioni<br />

espositive per promuovere ulteriormente<br />

l’attività?<br />

Saremo presenti per la seconda volta al<br />

Simposio AFI di Rimini, un riferimento<br />

per il nostro settore, in grado di offrire<br />

possibilità di incontri e opportunità interessanti.<br />

<strong>ICF</strong> - Alla luce delle nuove potenzialità<br />

di cui la società dispone, quali<br />

sono gli obiettivi prioritari che contate<br />

di perseguire nel corso del <strong>2016</strong>?<br />

Un obiettivo importante è certamente<br />

una partenza positiva dell’attività di<br />

commercializzazione di prodotti legati<br />

al servizio qualitativo.<br />

Contiamo inoltre di dedicare uno spazio<br />

maggiore alla formazione del personale,<br />

interna ed esterna. Già abbiamo sviluppato<br />

questa attività; ora contiamo di<br />

farlo in modo più organico, per essere<br />

sempre più efficaci nel supportare i<br />

clienti con le consulenze e i servizi.<br />

Essendo attivi nelle varie associazioni<br />

di settore, siamo aggiornati sulle tematiche<br />

che interessano il nostro settore<br />

e possiamo offrire il nostro contributo<br />

per la loro divulgazione.<br />

Se il trend positivo continuerà, e i segnali<br />

positivi sembrano confermarlo, siamo intenzionati<br />

ad arricchire ulteriormente lo<br />

staff assumendo altri due tecnici.<br />

Infine, contiamo di intraprendere il percorso<br />

per l’ottenimento della certificazione<br />

ISO 9000, che sempre più spesso<br />

ci viene richiesta.<br />

Finora, pur applicando una serie di procedure<br />

interne, non avevamo avuto il<br />

tempo per dedicarci a questo obiettivo:<br />

ora è il momento di farlo e contiamo<br />

di ottenere la certificazione nel giro di<br />

un anno. l<br />

36 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


COME<br />

and VISIT US at<br />

PHARMINTECH<br />

HALL 19<br />

STAND E19-E20<br />

NOI LO VEDIAMO. E TU?<br />

Macchine ispezionatrici automatiche <br />

<br />

<br />

/ : ispezione al 100% di ogni tipo di pastiglia o capsula.<br />

/: ispezione completa di prodotti liquidi, solidi, liofili<br />

e di contenitori in plastica o in vetro.<br />

VRI VISUAL ROTATING INSPECTORS<br />

www.antaresvision.com<br />

TCI TABLETS AND CAPSULES INSPECTOR


Impianti<br />

Un centro prove<br />

all’avanguardia<br />

per la micronizzazione<br />

e il contenimento<br />

Abbiamo visitato il nuovo Test Center R&D<br />

di FPS - Food and Pharma Systems, dove è possibile<br />

sperimentare in piena sicurezza un’articolata gamma<br />

di tecnologie per la macinazione fine<br />

e il contenimento, anche su principi farmaceutici<br />

ad alta attività.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Un centro prove R&D altamente<br />

specializzato nelle<br />

tecnologie di micronizzazione<br />

e contenimento,<br />

probabilmente il più attrezzato<br />

per queste specifiche applicazioni.<br />

Con l’apertura della nuova struttura,<br />

FPS - Food and Pharma Systems<br />

compie un ulteriore passo avanti lungo<br />

un percorso di crescita che prosegue<br />

costante dalla fondazione del 2002. Il<br />

potenziamento del centro prove fa parte<br />

infatti di un più ampio programma di<br />

espansione, che ha visto la ristrutturazione,<br />

l’allargamento e la riorganizzazione<br />

dello stabilimento di Fiorenzuola<br />

d’Arda (PC), che oggi si estende su circa<br />

5.000 metri quadrati, di cui la metà coperti.<br />

L’azienda è formata da quasi 50<br />

persone, inclusi gli addetti della sede<br />

commerciale e amministrativa di Como.<br />

FPS ha conquistato la fiducia dei mercati,<br />

soprattutto farmaceutico e della<br />

chimica fine, specializzandosi nella realizzazione<br />

di sistemi ad hoc per il contenimento<br />

e la macinazione fine. Per<br />

dare la possibilità ai clienti di testare<br />

i propri impianti anche su principi farmaceutici<br />

ad elevata attività (HPAPI)<br />

e su volumi importanti, FPS ha investito<br />

nel potenziamento del centro prove<br />

R&D, che rappresenta così uno strumento<br />

sempre più strategico per il suo<br />

approccio al mercato. Abbiamo avuto<br />

la possibilità di visitare la struttura insieme<br />

al direttore generale, ing.<br />

Giovanni Gianola, che guida l’azienda<br />

con l’ing. Carlo Corsini, direttore tecnico.<br />

<strong>ICF</strong> - Ingegner Gianola, come è strutturato<br />

il nuovo centro prove R&D?<br />

Le lavorazioni avvengono in tre camere<br />

bianche classe ISO 8: una dedicata a<br />

test su macchine pilota per piccoli<br />

batch e con la possibilità di ottenere<br />

condizioni criogeniche; una attrezzata<br />

con un isolatore; e infine una che può<br />

ospitare macchine per produzioni di diverse<br />

decine di chilogrammi. Vicino, si<br />

trovano il magazzino dove vengono<br />

stoccati gli impianti e i materiali da<br />

utilizzare nelle camere, e il laboratorio,<br />

tutto a contaminazione controllata.<br />

Materiali e personale entrano nel centro<br />

da due ingressi diversi.<br />

<strong>ICF</strong> - Che tipo di test vengono realizzati?<br />

Si effettuano prove di macinazione fine<br />

utilizzando impianti di nostra produzione,<br />

tra cui micronizzatori a getti fluidi,<br />

a spirale, a loop, con mulini a pioli.<br />

A breve metteremo a disposizione anche<br />

mulini a martelli e un mulino a<br />

cono, acquistandoli da altri costruttori.<br />

38 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Impianti<br />

Arriviamo a ottenere polveri con dimensioni<br />

di pochi micron. Nell’ambito specifico<br />

della micronizzazione, non credo<br />

esista oggi, in Italia e probabilmente<br />

non solo, una struttura altrettanto attrezzata<br />

per le sperimentazioni.<br />

<strong>ICF</strong> - Perché avete deciso di ampliare<br />

e potenziare il centro prove?<br />

Lo scopo è quello di migliorare ulteriormente<br />

il servizio nei confronti dei clienti<br />

e al contempo aumentare la sicurezza<br />

degli operatori che lavorano nel centro<br />

R&D, coordinati dal responsabile Cesare<br />

Valenti. A beneficiarne, più in generale,<br />

sarà anche la sicurezza dell’azienda e<br />

dell’area attorno. La protezione è consentita<br />

dal confinamento dei test sui<br />

prodotti chimico-farmaceutici all’interno<br />

dell’area a contaminazione controllata.<br />

<strong>ICF</strong> - I test riguardano solo prodotti<br />

farmaceutici?<br />

Abbiamo intenzione di sviluppare pratiche<br />

di lavorazione in laboratorio sesiva<br />

fase di installazione e avvio presso<br />

il proprio stabilimento. D’altronde, l’impianto<br />

di micronizzazione richiede una<br />

messa a punto con parametri di processo<br />

calibrati sulle caratteristiche specifiche<br />

di ciascun prodotto.<br />

<strong>ICF</strong> - Quando è entrata in funzione<br />

la nuova struttura?<br />

È stata realizzata nel corso del 2015 ed<br />

è diventata operativa alla fine dell’anno.<br />

In realtà l’opera non è ancora completa.<br />

Stiamo infatti realizzando un isolatore,<br />

studiato appositamente per l'utilizzo<br />

nel centro prove. Sarà installato a giugno<br />

<strong>2016</strong>, dopo la sua esposizione in<br />

anteprima alle fiere Pharmintech<br />

(Bologna, 13-15 aprile, ndr) e<br />

Powtech (Norimberga, 19-21<br />

aprile). Con il nuovo isolatore<br />

saremo in grado<br />

di eseguire lavorazioni<br />

tecniche anche su farmaci<br />

HPAPI e su maggiori volumi.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono le principali<br />

innovazioni rispetto al<br />

centro precedente?<br />

In primo luogo, abbiamo cercato<br />

di adottare una logica<br />

più vicina a quella delle aziende<br />

farmaceutiche che utilizzano i nostri<br />

impianti: ecco perché l’area a conta-<br />

<strong>ICF</strong> - Si effettuano anche lavorazioni<br />

farmaceutiche secondo le Good<br />

Manufacturing Practices?<br />

No, dato che non siamo un’azienda farmaceutica,<br />

e quindi autorizzata da Aifa<br />

(Agenzia italiana del farmaco, ndr).<br />

Diamo però la possibilità alle industrie<br />

di testare le nostre macchine con i loro<br />

prodotti. Le prove, che possono avvenire<br />

prima dell’acquisto o durante lo<br />

sviluppo di un impianto, consentono<br />

all’utilizzatore di accelerare la succesminazione<br />

controllata è stata ampliata<br />

e completamente separata dall’officina<br />

dove assembliamo le macchine. Inoltre,<br />

invece di una, ora abbiamo tre camere<br />

bianche a disposizione, ognuna dotata<br />

di una pre-camera, quindi con ulteriore<br />

innalzamento del livello di protezione.<br />

Gli spazi ingranditi ci consentono di lavorare<br />

parallelamente su diversi prodotti<br />

e con impianti di maggiori dimensioni.<br />

Anche il laboratorio è stato potenziato,<br />

sia a livello di spazio, sia di attrezzature:<br />

abbiamo acquistato un granulometro laser<br />

e realizzato internamente una cappa<br />

per la preparazione dei campioni, aumentando<br />

la sicurezza degli operatori.<br />

In tutto, il centro prove occupa circa<br />

200 metri quadrati. Un investimento<br />

oneroso per un’azienda delle nostre dimensioni,<br />

che però ci consentirà di tener<br />

testa al crescente interesse del mercato<br />

verso le tecnologie di micronizzazione<br />

che proponiamo. Consideri, inoltre, che<br />

circa la metà delle aziende che acquistano<br />

i nostri impianti chiedono la possibilità<br />

di utilizzare il centro prove.<br />

Alla guida<br />

di FPS - Food<br />

and Pharma<br />

Systems:<br />

il presidente<br />

e direttore<br />

commerciale<br />

Giovanni<br />

Gianola<br />

(a sinistra)<br />

e il direttore<br />

tecnico<br />

Carlo Corsini<br />

Sistema<br />

di contenimento<br />

per impianto di<br />

micronizzazione<br />

per mulino<br />

a getti fluidi<br />

PilotMill-12<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf39


Impianti<br />

Isolatore per filtrazione, macinazione & micronizzazione,<br />

dispensing e packaging<br />

Camera bianca<br />

per lavorazioni<br />

su piccole<br />

quantità con<br />

mulino a getti<br />

fluidi PilotMill-2<br />

Cappa per<br />

la preparazione<br />

dei campioni<br />

condo le linee guida HACCP, quindi con<br />

tutte le garanzie per la manipolazione<br />

e il trattamento di alimenti.<br />

Anche l’industria alimentare, infatti,<br />

sta mostrando interesse verso la micronizzazione<br />

e, se i volumi lo giustificheranno,<br />

potremmo dedicare a questo settore<br />

una delle camere bianche.<br />

<strong>ICF</strong> - Si aspetta un ritorno veloce da<br />

questo investimento?<br />

In realtà, FPS non investe con lo scopo<br />

di ottenere un ritorno veloce, ma soprattutto<br />

perché crede in un certo approccio<br />

produttivo e di servizio. Il successo<br />

del centro prove non si misurerà<br />

sull’aumento immediato degli introiti,<br />

ma sull’affinamento del servizio nei confronti<br />

del cliente, che può contare su<br />

questa struttura per eseguire le sue prove<br />

in totale sicurezza. Infine, il centro<br />

servirà a noi stessi per capire meglio le<br />

esigenze degli utilizzatori e quindi creare<br />

impianti sempre più performanti.<br />

L’effetto dell’investimento, insomma, si<br />

vedrà solo in tempi lunghi.<br />

<strong>ICF</strong> - Parlando invece di produzione,<br />

avete in consegna qualche impianto<br />

importante?<br />

Sì, per un’azienda europea stiamo realizzando<br />

un isolatore per impianti di micronizzazione<br />

dedicati a prodotti con elevata<br />

attività farmaceutica. La macchina di micronizzazione<br />

è sterile ed è composta da<br />

un sistema completo: da un filtro essiccatore<br />

la polvere arriva in una tramoggia,<br />

da cui viene scaricata nel dosatore e quindi<br />

dosata nel micronizzatore. Una volta<br />

micronizzata, la polvere viene trasferita<br />

al ciclone separatore, quindi al serbatoio<br />

di raccolta e infine all’infustamento finale,<br />

sempre in condizioni sterili. L’isolatore<br />

per il contenimento, il sistema di ventilazione<br />

e di sterilizzazione sono stati sviluppati<br />

sulle specifiche del cliente. Stiamo<br />

per collaudare, inoltre, una piattaforma<br />

di macinazione multi-mulino, destinata<br />

allo stabilimento olandese di un gruppo<br />

internazionale. Il sistema offre la possibilità<br />

di macinare con mulini a cono, a<br />

pioli, micronizzatori, a getto a spirale o<br />

a loop. È una macchina in grado di lavorare<br />

in condizioni criogeniche, simile a<br />

quella progettata per il nostro centro prove.<br />

E proprio qui, nella nuova struttura,<br />

il cliente effettuerà presto i suoi test. l<br />

40 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Alta precisione nel controllo<br />

dell’atmosfera nei fermentatori<br />

con una soluzione compatta.<br />

Durante la fermentazione il controllo preciso dell’atmosfera può essere<br />

fondamentale sulla produttività cellulare e quindi sulla resa di tale processo.<br />

Bürkert presenta il Multi Mass Flow Controller/ Mass Flow Meter tipo 8741,<br />

che misura e controlla in maniera ottimale il gas all’interno del fermentatore,<br />

mantenendo l’atmosfera ideale, come richiede questa tipologia di applicazione.<br />

Questi dispositivi lavorano con protocolli di comunicazione ProfiNet,<br />

Ethernet-IP, Modbus-TCP e CANopen, che consentono l’acquisizione di<br />

diverse informazioni utili per la programmazione di una manutenzione periodica,<br />

evitando i dispendiosi fermi macchina.<br />

Contattateci per ulteriori informazioni.<br />

Potete visionare questo<br />

prodotto in fiera. Vi aspettiamo!<br />

www.buerkert.it | info@buerkert.it | Tel. 02.95.90.71<br />

Stand B79 - Padiglione 22


Sicurezza<br />

Per una climatizzazione<br />

stabile nel laboratorio<br />

I dispositivi Plugtrab PT-IQ<br />

di Phoenix Contact rappresentano<br />

una protezione intelligente<br />

contro le sovratensioni.<br />

Fig. 1 -<br />

Dispositivi<br />

di protezione<br />

contro<br />

le sovratensioni<br />

servono<br />

a proteggere<br />

la tecnologia<br />

di gestione degli<br />

edifici, che deve<br />

essere in grado<br />

di garantire<br />

una costante<br />

climatizzazione,<br />

ad esempio<br />

nei laboratori<br />

Chi non vorrebbe conoscere il<br />

livello di sollecitazione al quale<br />

viene esposto un dispositivo<br />

di protezione contro le sovratensioni?<br />

Plugtrab PT-IQ è dotato<br />

di un indicatore di preallarme che<br />

segnala l'imminente necessità di sostituzione<br />

tramite un led giallo. In edifici<br />

che richiedono una costante climatizzazione<br />

- come ad esempio i laboratori - i<br />

dispositivi compromessi possono essere<br />

sostituiti tempestivamente (figura 1).<br />

Nei laboratori di impianti chimici o nell'industria<br />

farmaceutica, la stabilità delle<br />

condizioni ambientali è un fattore cruciale,<br />

come lo dimostra l'esempio di una<br />

sede svizzera di un gruppo farmaceutico<br />

operante a livello internazionale.<br />

Numerosi sensori ed attuatori controllano<br />

i valori di temperatura, umidità e<br />

qualità dell'aria, mentre dispositivi di<br />

protezione contro le sovratensioni (scaricatori)<br />

garantiscono un perfetto ed<br />

ininterrotto funzionamento anche in<br />

caso di temporali.<br />

Protezione di sensori ed attuatori<br />

Al centro del focus si trovano, a questo<br />

riguardo, dispositivi di sicurezza quali<br />

sistemi di arresto di emergenza, impianti<br />

di rilevazione gas e di allarme antincendio,<br />

sistemi di illuminazione lungo le vie<br />

di fuga e/o i percorsi di evacuazione.<br />

Laddove si possono presentare delle sovratensioni,<br />

i sensori e gli attuatori devono<br />

essere equipaggiati con potenti<br />

dispositivi di protezione automonitoranti.<br />

La gamma prodotti Plugtrab PT-<br />

IQ di Phoenix Contact assolve proprio<br />

questa necessità, comunicando costantemente<br />

lo stato degli scaricatori e consentendo,<br />

quindi, una tempestiva sostituzione<br />

prima che il dispositivo cessi di<br />

funzionare.<br />

Negli edifici moderni, il concetto di protezione<br />

contro il pericolo di folgorazione<br />

da fulmini coinvolge numerosi sensori<br />

ed attuatori come anche tutti gli altri<br />

dispositivi di trasmissione di segnali.<br />

Tipicamente, i sensori utilizzano loops<br />

di corrente di 0(4) - 20 mA con una tensione<br />

nominale di 24 V DC. A garanzia<br />

della protezione di questi sistemi vengono<br />

installati dispositivi come il<br />

PT-IQ-2x2-24DC della gamma prodotti<br />

Plugtrab (figura 2), capaci di proteggere<br />

contemporaneamente due loops di corrente.<br />

Attuatori a 3 fili e sensori a quattro<br />

fili necessitano, invece, di un circuito di<br />

protezione asimmetrico, utilizzando di<br />

regola un ritorno comune quale polo negativo.<br />

Nella maggior parte dei casi viene<br />

applicata una tensione nominale di<br />

24 V DC. Per garantire la sicurezza di questi<br />

componenti d'impianto vengono installati<br />

scaricatori di tipo PT-IQ-4x1-24DC<br />

42 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Sicurezza<br />

Fig. 3 - In seguito<br />

all’innesto<br />

del dispositivo<br />

di protezione<br />

e del controllore<br />

sulla guida DIN<br />

tramite connettore<br />

viene attivata<br />

automaticamente<br />

la funzione<br />

di monitoraggio,<br />

permettendo<br />

di escludere<br />

cablaggi errati<br />

Fig. 2 - Lo stato dei dispositivi di protezione di cavi di sensori ed attuatori è<br />

identificabile e riconoscibile in ogni momento sia elettricamente che visivamente<br />

(figura 2) che proteggono 5 conduttori<br />

- quattro segnali ed il polo negativo.<br />

Grazie all'elevata densità d'integrazione<br />

di cinque conduttori ogni 17,5 mm di<br />

larghezza, gli scaricatori di sovratensioni<br />

sono poco ingombranti.<br />

Installazione pratica e senza<br />

errori<br />

Un altro vantaggio della serie Plugtrab<br />

PT-IQ consiste nella semplicità di cablaggio<br />

della funzione di monitoraggio.<br />

Tramite un connettore ad innesto inserito<br />

sulla guida DIN (figura 3) vengono<br />

trasmesse sia la tensione di alimentazione<br />

sia la segnalazione di stato nei colori<br />

verde, giallo o rosso, evitando, quindi,<br />

un cablaggio addizionale per la<br />

funzione di monitoraggio. Innestando<br />

lo scaricatore di sovratensioni sulla guida<br />

DIN attraverso il connettore, la funzione<br />

viene attivata automaticamente, eliminando<br />

qualsiasi possibilità di errore nel<br />

cablaggio.<br />

Nonostante la tecnica di connessione a<br />

vite continui ad essere largamente diffusa,<br />

la tecnica di connessione rapida<br />

“push-in” permette di risparmiare molto<br />

tempo nel cablaggio di un elevato numero<br />

di cavi di segnale.<br />

Le informazioni raccolte dai sensori vengono<br />

elaborate da un PLC. L’impiego di<br />

scaricatori intelligenti non solo permette<br />

di proteggere i sensori ma consente anche<br />

di inoltrare le informazioni di stato<br />

dei dispositivi alla tecnica di controllo.<br />

Ogni dispositivo di protezione segnala il<br />

proprio stato ad un'unità centrale di controllo<br />

- il controllore PT-IQ-PTB, consentendo<br />

quindi di interrogare l'informazione<br />

di stato nel controllore attraverso contatti<br />

di segnalazione remota a potenziale zero.<br />

Il PLC inoltra l'informazione alla stazione<br />

di controllo tramite la rete LAN. Dal momento<br />

che la linea Ethernet del collegamento<br />

PLC-LAN lascia la zona di protezione,<br />

deve essere equipaggiata con una<br />

protezione contro le sovratensioni. In<br />

questo caso viene installato il dispositivo<br />

DT-LAN-CAT.6+ (figura 4) che, grazie alla<br />

sua larghezza di banda CAT.6A, permette<br />

un'elevata velocità di trasmissione.<br />

Le segnalazioni in dettaglio<br />

Il sistema “intelligente” di protezione<br />

contro le sovratensioni Plugtrab PT-IQ<br />

permette di monitorare costantemente<br />

lo stato dei dispositivi di protezione.<br />

Ogni scaricatore segnala il proprio stato<br />

ad un'unità centrale, il controllore<br />

PT-IQ-PTB. Queste informazioni di stato<br />

possono essere inoltrate a contatti di<br />

segnalazione remota a potenziale zero.<br />

Un PLC può interrogare i contatti diret-<br />

tamente, tramite un collegamento a fili;<br />

ma le informazioni di stato possono essere<br />

anche integrate in sistemi intelligenti<br />

di segnalazione attraverso moduli<br />

di interfaccia, permettendo di monitorare<br />

lo stato dei dispositivi di protezione in<br />

impianti estesi comodamente dalla stazione<br />

di controllo.<br />

Gli scaricatori moderni sono costruiti<br />

con un design modulare ed utilizzano<br />

una combinazione tra diodo soppressore<br />

(TVS) e scaricatore a gas (GDT). L’inter -<br />

ruzione del funzionamento dello scaricatore<br />

avviene spesso a gradi ed è individuabile<br />

ad esempio nell'aumento della<br />

corrente di dispersione degli elementi<br />

di protezione. All'interno dell'elemento<br />

di protezione si crea una dissipazione di<br />

potenza, che, tuttavia, in impianti di<br />

Fig. 4 - Le linee<br />

Ethernet escono<br />

dalla zona<br />

di protezione -<br />

gli scaricatori<br />

di tipo DT-LAN-<br />

CAT.6+<br />

(in basso)<br />

assicurano<br />

l'ininterrotta<br />

trasmissione<br />

di dati<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf43


Sicurezza<br />

Le prescrizioni<br />

delle norme<br />

La norma CEI EN 62305-3, parte E7<br />

“Manutenzione e verifica di sistemi di protezione<br />

contro i fulmini” [1] raccomanda<br />

la periodica revisione degli scaricatori di<br />

sovratensione. Nel caso di uno scaricatore<br />

dotato di indicatore di stato, la verifica<br />

può essere effettuata attraverso un controllo<br />

visivo. Una tale ispezione sul posto<br />

non si rende necessaria se gli stessi dispositivi<br />

sono in grado di inoltrare elettricamente<br />

le proprie informazioni di stato,<br />

permettendo, con ciò, di ridurre gli interventi<br />

di manutenzione.<br />

Le norme prescrivono anche le classi di<br />

potenza degli scaricatori. La CEI EN<br />

62305 impone ai dispositivi di protezione<br />

installate nelle linee di alimentazione elettrica<br />

la corrispondenza alle classi T1, T2<br />

o T3 [2], a seconda del luogo di installazione.<br />

La CEI EN 61643-22 [3] descrive<br />

le classi necessarie per le linee di telecomunicazione<br />

e di misurazione e di controllo<br />

dove, a seconda del luogo di installazione,<br />

devono essere rispettate le classi<br />

D1, C2 o C1.<br />

Questa ed altre caratteristiche vengono<br />

testate con prove standardizzate secondo<br />

la norma di prodotto [4]. Dato che la forza<br />

dell'impulso spesso dipende dal luogo di<br />

installazione, uno scaricatore di sovratensioni<br />

con una buona documentazione<br />

tecnica fornisce idealmente indicazioni<br />

su vari impulsi standard. I dispositivi di<br />

protezione nella prima zona di protezione<br />

contro i fulmini - vale a dire all'ingresso di<br />

un edificio - dovrebbero quindi soddisfare<br />

i requisiti della categoria D1. Un secondo<br />

livello dovrebbe corrispondere alla categoria<br />

C2, un terzo livello alla categoria C1.<br />

Fig. 5 -<br />

Alimentazione<br />

di energia<br />

elettrica -<br />

gli scaricatori<br />

di corrente<br />

atmosferica<br />

di tipo 1/2<br />

provvedono<br />

ad una<br />

alimentazione<br />

di tensione<br />

pulita<br />

misurazione e di controllo, si rivela spesso<br />

troppo bassa per poter riconoscere<br />

preliminarmente i moduli danneggiati<br />

attraverso fusibili termici. Il problema<br />

viene risolto con la misurazione della<br />

corrente di dispersione e con la conseguente<br />

segnalazione del verificarsi del<br />

“pre-danneggiamento” al superamento<br />

di determinate soglie.<br />

La protezione dell'alimentazione<br />

elettrica<br />

Le sovratensioni a maggiore intensità<br />

energetica si verificano usualmente nell'alimentazione<br />

di energia elettrica; tali<br />

picchi dovrebbero essere scaricati da dispositivi<br />

di protezione di tipo 1 secondo<br />

la norma CEI EN 61643-11. Gli scaricatori<br />

di corrente atmosferica della gamma<br />

Flashtrab (figura 5) non solo soddisfanno<br />

i requisiti della classe 1 ma anche la classe<br />

2, aumentando considerevolmente<br />

l'effetto protettivo. Le correnti atmosferiche<br />

vengono scaricate in modo sicuro<br />

a terra, ed un sufficiente grado di protezione<br />

preserva le apparecchiature da<br />

sovratensioni.<br />

Sensori e attuatori vengono spesso installati<br />

sui tetti degli edifici, motivo per<br />

cui - nel caso di sistemi esterni di protezione<br />

contro i fulmini in cui i cavi posati<br />

nelle vicinanze non sono schermati<br />

- è ragionevole attendersi<br />

alte tensioni accoppiate.<br />

I dispositivi utilizzati per<br />

linee di segnale devono<br />

resistere alla classe di potenza<br />

“D1” per la corrente<br />

atmosferica parziale ed<br />

alla classe “C2” per elevate<br />

correnti impulsive di<br />

breve durata (8/20 µs).<br />

Tutti i dettagli delle classi<br />

sono descritti nella norma<br />

CEI EN 61643-21. I dispositivi<br />

di protezione per<br />

l'alimentazione elettrica<br />

devono essere scelti in<br />

modo che possano sopportare<br />

la classe di potenza “T1” per la<br />

corrente atmosferica e la classe “T2” per<br />

le sovratensioni ad alta intensità energetica.<br />

In questo modo si minimizza il<br />

rischio di folgorazione dei dispositivi o<br />

dell'impianto anche al verificarsi di accoppiamenti<br />

ad alta intensità di energia<br />

da fulmini. Tuttavia, ciò presuppone un<br />

sistema di messa a terra a bassa impedenza<br />

installato a regola d'arte in grado<br />

di assicurare l'equipotenzialità per tutti<br />

i dispositivi.<br />

Bibliografia<br />

1)CEI EN 62305-3, parte E7; Manu -<br />

tenzione e verifica dell’LPS<br />

2)CEI EN 61643-11; Limitatori di sovratensioni<br />

di bassa tensione – Limitatori<br />

di sovratensioni connessi a sistemi di<br />

bassa tensione – Prescrizioni e prove<br />

3)IEC 61643-22; Low-voltage surge protective<br />

devices - Part 22: Surge protective<br />

devices connected to telecommunications<br />

and signalling networks - Selection<br />

and application principles<br />

4)CEI EN 61643-21; Dispositivi di protezione<br />

dagli impulsi collegati alle reti<br />

di telecomunicazione e di trasmissione<br />

dei segnali - Prescrizioni di prestazione<br />

e metodi di prova. l<br />

Per ulteriori informazioni:<br />

www.phoenixcontact.it<br />

44 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Le lastre Texlon sono composte di 100% PTFE puro,<br />

multi-direzionale con densità superiore.<br />

Facilita l’installazione in quanto le guarnizioni<br />

prodotte da lastre Texlon si adattano perfettamente<br />

alla rugosità, disuniformità e irregolarità comuni alle<br />

flange usate.<br />

In applicazioni con sollecitazioni dovute a cicli<br />

termici e forze esterne, le lastre Texlon permettono<br />

una maggiore resistenza alle fughe.<br />

Con le guarnizioni prodotte con lastre Texlon è<br />

possibile coprire una vasta gamma di flange in<br />

acciaio.<br />

Applicazioni<br />

Componenti: flange standard di grandi dimensioni,<br />

tubazioni, flange di apparecchiature, geometrie<br />

complesse.<br />

Tipi di flange: flange in acciaio e componenti ad alto<br />

grado di FRP.<br />

Mezzi: prodotti chimici altamente aggressivi, tutti i<br />

mezzi nell’industria alimentare e nelle applicazioni<br />

farmaceutiche.<br />

Richiedete il nuovo catalogo generale al nostro Customer Service<br />

Texpack srl - unipersonale Via Galileo Galilei, 24 - 25030 Adro (BS)<br />

Tel. +39 030 7480168 - Fax +39 030 7480201 - info@texpack.it - www.texpack.it


PHARMINTECH <strong>2016</strong>.<br />

NEVER STOP INNOVATION.<br />

BOLOGNA, 13 - 15 APRILE <strong>2016</strong><br />

WWW.PHARMINTECH.IT<br />

Organizzato da: In contemporanea con: Con il patrocinio di:<br />

UCIMA<br />

Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche<br />

per il Confezionamento e l’Imballaggio


Sicurezza<br />

Tubi LED leggeri e robusti<br />

La nuova generazione di tubi luminosi<br />

a LED R. Stahl per impieghi<br />

in aree pericolose (zone a rischio<br />

di esplosione 1, 2, 21 e 22) unisce<br />

un’eccellente efficienza energetica<br />

a una funzionalità e una maneggevolezza<br />

ottimali. Queste lampade<br />

compatte, tubolari o concepite per<br />

l’integrazione all’interno di macchine<br />

o per applicazioni di ispezione<br />

(appartenenti rispettivamente<br />

alle serie 6036, 6039 e 6149/2),<br />

si contraddistinguono per la manutenzione<br />

ridotta e per la lunga<br />

durata anche negli ambienti più<br />

ostili, compreso quello marino.<br />

Interamente basati sul concetto di<br />

“Ex 4.0” sviluppato da R. Stahl,<br />

questi dispositivi vantano una vasta<br />

gamma di certificazioni locali<br />

e di settore, che ne garantiscono<br />

l’idoneità a un impiego pressoché<br />

universale in tutto il mondo. Le<br />

lampade offrono un grado di protezione<br />

IP68, sopportano urti e vibrazioni<br />

e resistono a temperature<br />

ambiente estreme, da -55°C a<br />

+70°C, con requisiti specifici che<br />

variano in base al modello.<br />

Grazie al design leggero e sottile,<br />

le lampade appartenenti alle serie<br />

6036 e 6039, concepite per impieghi<br />

generici o per essere integrate<br />

all’interno di<br />

macchinari/skid, possono essere<br />

facilmente installate anche nei<br />

punti più difficili da raggiungere.<br />

La facile installazione su pipe rack<br />

e/o strutture metalliche esistenti,<br />

consente di evitare l’utilizzo di paline.<br />

Rispetto alle lampade lineari<br />

tradizionali, i LED ad alte prestazioni,<br />

assicurano un’intensità luminosa<br />

di gran lunga superiore:<br />

30 tubi a LED da 4 piedi (1,2 metri<br />

circa) producono circa 500 lx, sufficienti<br />

a sostituire 35 lampade lineari,<br />

ciascuna equipaggiata con<br />

due tubi fluorescenti da 36 W, o<br />

48 fluorescenti tradizionali up-gradate<br />

a LED. I tubi LED garantiscono<br />

consumi pressoché dimezzati,<br />

e la potenza specifica necessaria<br />

a produrre 100 lx corrisponde ad<br />

appena 1,5 W/m². Le lampade della<br />

serie 6039, destinate all’integrazione<br />

all’interno di macchi ne/skid,<br />

pesano meno di 1,5 kg e assicurano<br />

un’illuminazione uniforme dell’area<br />

di lavoro, grazie all’ampio angolo<br />

del cono di luce, pari a ±60°. La<br />

produzione di un flusso luminoso<br />

di 1.000 lm dalle luci LED richiede<br />

meno di 15 W di potenza, mentre<br />

l’assenza di sfarfallamenti incrementa<br />

il livello di sicurezza, in particolare<br />

nelle vicinanze di organi<br />

rotanti. Un diffusore, infine, riduce<br />

l’abbagliamento. Le luci di ispezione<br />

della serie 6149/2 completano<br />

la gamma di lampade compatte e<br />

semplici da usare di R. Stahl.<br />

Queste lampade portatili, robuste<br />

ma al contempo estremamente leggere,<br />

presentano anch’esse caratteristiche<br />

illuminotecniche eccellenti,<br />

con un flusso luminoso da<br />

600 lm e un angolo di apertura ampio<br />

e ad abbagliamento ridotto.<br />

Queste unità sono disponibili con<br />

diversi tensioni nominali e con una<br />

griglia di protezione opzionale. La<br />

robustezza e la durata prolungata<br />

di questi prodotti leggeri in ambienti<br />

estremi è testimoniata anche<br />

dai filmati realizzati dagli “R. Stahl<br />

Explorers”, il cui sito internet<br />

www.stahl-explorers.com riporta<br />

anche informazioni di base riguardo<br />

alla tecnologia LED e le ultime<br />

novità dal mondo delle soluzioni<br />

di illuminazione.<br />

emi di contenimento:<br />

(( Sistemi di c Sicurezza e controll<br />

ollo ))<br />

LA SICUREZZA ZA PER L’OPERATORE, ORE, PER IL PRODOTTO<br />

E PER L’AMBIENTE SONO IL TERRENO ENO DOVE SI GIOCA LA NOSTRA PARTITA<br />

A<br />

a nella realizzazione di sistemi di contenimento e impianti di micronizzazione<br />

fidabili<br />

T +39 031 543429<br />

ISOLATORI | CAMERE BIANCHE | CAPPE A FLUSSO LAMINARE | STAZIONI DI CARICO E SCARICO | RABS<br />

Micronization & Containment tSolutions


Filtrazione<br />

Fase A: movimentazione<br />

del carbone esausto<br />

nello stabilimento di Ceca<br />

Italiana a Legnago (VR)<br />

Barriera idraulica per la bonifica<br />

di un sito farmaceutico<br />

Nell’ambito di una bonifica con misure di sicurezza di un sito farmaceutico,<br />

Ceca Italiana ha contribuito alla realizzazione di un sistema di barrieramento<br />

idraulico, ubicato sotto gradiente rispetto allo stabilimento. Le acque<br />

contaminate afferiscono ora a un impianto di trattamento costituito<br />

da colonne di adsorbimento su carboni attivi.<br />

* Technical Sales<br />

Manager<br />

di Ceca Italiana<br />

di Giancarlo Melis*<br />

Nel 2001 un’azienda italiana<br />

del settore chimico-farmaceutico,<br />

cliente di Ceca<br />

Italiana, ha costruito una<br />

barriera idraulica costituita<br />

da 3 pozzi di emungimento, ubicati sotto<br />

gradiente rispetto allo stabilimento<br />

e caratterizzati da una portata di emungimento<br />

complessiva pari a circa 450<br />

m 3 /h. L’azienda ha inoltre provveduto<br />

a installare un sistema di trattamento<br />

delle acque estratte tramite colonne di<br />

adsorbimento a carboni attivi. Le acque<br />

depurate vengono scaricate in corpo<br />

idrico superficiale. La barriera idraulica<br />

viene utilizzata ancora oggi per il trattamento<br />

delle acque di falda.<br />

Un player internazionale nella chimica di specialità<br />

Ceca Italiana, filiale del Gruppo Arkema,<br />

è un player mondiale nei prodotti chimici<br />

di specialità. In Italia opera in due stabilimenti:<br />

a Legnago (VR), per la riattivazione<br />

di carboni attivi e carbone attivato<br />

in polvere (macinazione e miscelazione);<br />

a Foggia, per la produzione di perlite<br />

espansa e cellulosa attivata. La piattaforma<br />

per il recupero del carbone attivo<br />

ha una capacità di trattamento di circa<br />

25.000 ton/anno di rifiuto tal quale e una<br />

potenzialità di stoccaggio istantanea di<br />

circa 700 ton per i rifiuti di provenienza<br />

potabile e industriale.<br />

I dati base del progetto<br />

La sezione dell’impianto dedicata alla filtrazione<br />

su GAC è composta da 6 filtri cilindrici<br />

verticali in pressione, con una capacità<br />

idraulica pari a circa 80 mc/h<br />

ciascuno, e dai relativi collegamenti idraulici<br />

per il funzionamento in parallelo.<br />

Ciascun filtro ha una capacità di carica<br />

dei carboni attivi pari a 7.500 kg per una<br />

massa complessiva di carbone installata<br />

pari a 45 ton.<br />

Il dimensionamento del letto filtrante<br />

è stato effettuato per avere un tempo<br />

di contatto pari a circa 12 minuti, una<br />

velocità di attraversamento di circa 12<br />

m/h e, sulla base del carico inquinante<br />

in ingresso, ha una durata di circa due<br />

anni.<br />

L’eventuale presenza di altri contaminanti<br />

(solventi, COD, solidi sospesi, metalli, alghe<br />

ecc.) in concentrazioni eccedenti i limiti<br />

del D.Lgs. n.236/88 può ridurre la capacità<br />

di adsorbimento prevista del carbone, con<br />

la conseguenza di dover sostituire il letto<br />

del carbone esausto più frequentemente.<br />

Caratteristiche dell’acqua<br />

da trattare<br />

Quantità e caratteristiche delle acque in<br />

ingresso:<br />

• portata operativa: 460 m 3 /h circa;<br />

48 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Fase B: riattivazione<br />

del carbone esausto<br />

SPECIFICHE TECNICHE/CARATTERISTICHE TIPICHE<br />

Filtrazione<br />

Tabella1<br />

• portata massima: 500 m 3 /h;<br />

• carico (medio) inquinante in ingresso:<br />

2-3 ug/l;<br />

• carico (massimo) inquinante in ingresso:<br />

30 ug/L.<br />

Caratteristiche tecniche<br />

delle apparecchiature<br />

Le caratteristiche tecniche del sistema<br />

di filtrazione sono:<br />

• numero di unità: 6 filtri cilindrici;<br />

• materiale di costruzione: in acciaio;<br />

• dimensioni: l’ingombro dei 6 filtri posizionati<br />

in 2 file da 3 filtri è di 10,5-<br />

13,5 m 2 ; l’altezza massima completa<br />

di passerella è di circa 6 m;<br />

• superficie filtrante: il dimensionamento<br />

del letto filtrante è stato effettuato<br />

per avere un tempo di contatto di 12<br />

minuti e una velocità di attraversamento<br />

di 12 m/h;<br />

• portata di trattamento per singolo filtro:<br />

capacità filtrante 80 mc/h per ogni<br />

singolo filtro.<br />

• granulometria: 12-40 mesh;<br />

• densità apparente: 500 kg/m 3 ;<br />

• durezza: 94%;<br />

• indice di Iodio: 1100 mg/g.<br />

Attività di manutenzione<br />

effettuate<br />

Le caratteristiche dei filtri sono le seguenti:<br />

• fondo: spessore 12 mm;<br />

• fasciame: spessore 10 mm;<br />

• piastra interna porta ugelli: spessore<br />

20 mm;<br />

• 3 boccaporti, 6 gambe di sostegno,<br />

golfari e valvola di sicurezza;<br />

• 2 saracinesche In/Out (DN 150 mm)<br />

a cuneo gommato con volantino;<br />

• valvola di sfiato (DN 50 mm);<br />

• sistema di controlavaggio con inserimento<br />

di 2 saracinesche (DN 150 mm)<br />

e flussimetro per la misura della portata<br />

di controlavaggio.<br />

Il lavoro di manutenzione della sezione<br />

di filtrazione dell’impianto TAF è consistito<br />

nelle seguenti fasi operative.<br />

Fase A: svuotamento del carbone esausto<br />

contenuto in 1 filtro dalla flangia di estrazione<br />

DN 150 mm e conferimento del<br />

carbone esausto presso lo stabilimento<br />

di Legnago (CER190904).<br />

Fase B: riattivazione del carbone esausto.<br />

Fase C: trasporto del carbone rigenerato<br />

presso il sito produttivo e caricamento<br />

idraulico del carbone riattivato, più il<br />

reintegro delle perdite di riattivazione<br />

con Acticarbone NCL 1240.<br />

Complessivamente sono state conferite<br />

in impianto poco più di 80 tonnellate di<br />

rifiuto tal quale che, processate sui forni,<br />

hanno reso circa 33,5 ton di prodotto<br />

riattivato (circa 80% al netto dell’umidità).<br />

Per il reintegro è stato fatto un<br />

make up con Acticarbone NCL 1240 pari<br />

a circa 45 ton.<br />

La tabella 2 riassume sinteticamente le<br />

attività svolte. l<br />

Caratteristiche tecniche<br />

del mezzo filtrante<br />

Le caratteristiche del materiale adsorbente<br />

sono:<br />

• nome commerciale: Acticarbone<br />

NCL1240;<br />

• aspetto: carbone granulare in pellet<br />

da 4 mm su base vegetale (noce di<br />

cocco) attivato fisicamente con vapore<br />

d’acqua;<br />

Data Conferimento Carbone Indice di Iodio Indice di Iodio Make Up<br />

d’intervento (peso lordo Riattivato del carbone del carbone (Kg)<br />

riscontrato) ottenuto (Kg) esausto* (mg/g) riattivato* (mg/g)<br />

18/08/16 13.270 5.400 494 785 2.100<br />

23/02/16 14.460 5.850 458 812 1.650<br />

26/02/16 14.400 5.850 438 660 1.650<br />

01/03/16 13.360 5.400 475 812 2.100<br />

04/03/16 13.680 5.500 426 650 2.000<br />

08/03/16 13.500 5.400 448 743 2.100<br />

TOTALE 82.670 33.400 11.600<br />

*Metodica utilizzata: AWWA B 600<br />

Tabella 2<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf49


Componenti<br />

Bruno Wolhfarth presenta<br />

a Pharmintech il meglio<br />

delle proprie tecnologie<br />

rivolte al settore farmaceutico<br />

e cosmetico: dai filtri<br />

a piastre senza guarnizioni<br />

alle elettropompe per<br />

prodotti ad alta viscosità,<br />

fino alle soluzioni dedicate<br />

alle piccole produzioni<br />

da laboratorio.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Qualità d’acciaio<br />

per produzioni speciali<br />

ABologna, in occasione di<br />

Pharmintech <strong>2016</strong>, Bruno<br />

Wolhfarth metterà in luce<br />

le ultime innovazioni, ma<br />

anche le caratteristiche tradizionali<br />

della propria produzione di filtri<br />

a piastre ed elettropompe: la qualità<br />

dell’acciaio inox lavorato da barra piena,<br />

il design altamente igienico, la cura<br />

quasi “artigianale” di ogni dettaglio, la<br />

durata nel tempo.<br />

“In fiera daremo evidenza ai nostri filtri<br />

a piastre senza guarnizioni: la serie<br />

Farminox, per i volumi industriali, e<br />

la serie Labinox, dedicata alle produzioni<br />

ridotte e da laboratorio, tra i 200<br />

e i 400 litri/ora”, annuncia Rossella<br />

Wolhfarth, alla guida dell’azienda insieme<br />

al figlio Marco.<br />

I filtri a piastre della serie Farminox<br />

sono costruiti completamente in acciaio<br />

inox Aisi 316L da barra piena, perciò<br />

senza fusioni, né saldature e con superfici<br />

totalmente lisce e compatte,<br />

senza porosità. La forma rotonda permette<br />

di ottenere la tenuta direttamente<br />

tra piastra e cartoncino, senza l’uso<br />

di guarnizioni. I filtri lavorano con cartoni<br />

filtranti di diversa porosità, a seconda<br />

del grado di filtrazione richiesto.<br />

In dotazione viene fornita una piastra<br />

cieca che consente di ridurre la superficie<br />

filtrante per filtrare piccole quantità<br />

di prodotto, evitando sprechi di<br />

materiale filtrante.<br />

Anche sulle piccole lavorazioni di qua-<br />

50 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Componenti<br />

Impianto filtrante della serie Labinox,<br />

dedicata alle produzioni ridotte<br />

e da laboratorio, tra i 200 e i 400 l/h<br />

lità, l’azienda sta ottenendo importanti<br />

consensi per i propri filtri. “Se per la<br />

filtrazione industriale su grandi volumi<br />

le tecnologie che si trovano sul mercato<br />

sono varie e competitive, nei laboratori<br />

è difficile trovare un’alternativa<br />

più performante e conveniente<br />

dei nostri filtri”, afferma Rossella<br />

Wolhfarth. “Alle aziende cosmetiche e<br />

farmaceutiche che ancora non ci conoscono,<br />

faremo dunque conoscere i<br />

Labinox, ideali per piccole produzioni<br />

che richiedono una pregevole qualità.<br />

Recentemente, per esempio, abbiamo<br />

soddisfatto una richiesta per la filtrazione<br />

di prodotti per capelli in fiale,<br />

che dovevano mostrare un’assoluta<br />

limpidezza senza perdere però le essenze<br />

originali. Notiamo che sta aumentando<br />

la domanda di produzioni<br />

dai volumi minori e di alta qualità, soprattutto<br />

in ambiti innovativi e in<br />

espansione, come cosmeceutica, nutraceutica,<br />

erboristica, integratori alimentari<br />

e prodotti biologici. Noi riusciamo<br />

a mettere a disposizione di<br />

queste produzioni specialistiche la<br />

grande esperienza maturata con la filtrazione<br />

industriale, dove abbiamo raggiunto<br />

il top nella qualità di tecnologie<br />

e materiali, come testimonia il<br />

nostro filtro in acciaio inox senza guarnizioni”.<br />

I filtri Labinox hanno le stesse<br />

caratteristiche dei Farminox, ma riportate<br />

in dimensioni ridotte. È quindi<br />

una soluzione economica per una filtrazione<br />

di alta qualità di piccoli quantitativi<br />

di prodotto.<br />

In fiera non potrà mancare il cavallo<br />

di battaglia di Bruno Wolhfarth per il<br />

settore farmaceutico e cosmetico:<br />

l’elettropompa autoadescante reversibile<br />

Rapid Sanitaria, brevettata e progettata<br />

per raggiungere la massima<br />

garanzia di igiene e facilità di mon-<br />

taggio. La pompa è disegnata in modo<br />

da non consentire zone di ristagno del<br />

prodotto, eliminando quindi qualsiasi<br />

rischio di contaminazione: l’interno<br />

della pompa è un corpo unico totalmente<br />

liscio, ricavato da barra piena<br />

con un procedimento di tornitura e<br />

fresatura. Girante e guarnizioni sono<br />

in silicone bianco o in neoprene alimentare,<br />

materiali certificati FDA idonei<br />

all’uso a contatto di alimenti. La<br />

serie comprende modelli con portate<br />

da 240 a 24.000 litri/ora, fino a 3 atm<br />

di prevalenza. Le elettropompe possono<br />

essere fornite in esecuzione Atex<br />

per l’impiego in ambienti a rischio di<br />

esplosione, certificate Atex II 2 GD e<br />

IIB. A richiesta può essere applicata<br />

una cuffia di protezione del motore in<br />

acciaio inox Aisi 316L.<br />

“Anche nell’ambito delle pompe, proporremo<br />

novità importanti”, aggiunge<br />

Rossella Wolhfarth. “In particolare,<br />

dopo alcuni anni di ricerca svolta in<br />

collaborazione con un partner specializzato,<br />

abbiamo messo a punto un<br />

nuovo materiale per la girante, il neoprene<br />

certificato FDA per il contatto<br />

con alimenti e resistente all’alcol, quindi<br />

ottimo per i settori cosmetico, farmaceutico<br />

e alimentare. Presenteremo<br />

inoltre modelli di pompe di diverse dimensioni,<br />

ed esporremo, in funzione,<br />

il modello in grado di movimentare<br />

prodotti ad altissima viscosità, fino a<br />

90 mila Centipoise, come gel densi,<br />

creme corpo, pomate, preparati per<br />

supposte, miele”.<br />

L’azienda sta introducendo inoltre delle<br />

innovazioni riguardanti l’apparato elettrico<br />

delle pompe. Particolarmente interessante<br />

è il moto-inverter integrato<br />

alla pompa e controllabile da remoto,<br />

anch’esso in mostra a Pharmintech. “La<br />

possibilità di variare facilmente la velocità<br />

e la portata è un requisito molto<br />

apprezzato: in particolare nel pompaggio<br />

di prodotti densi e viscosi è importante<br />

lavorare a velocità ridotta”, osserva<br />

Wolhfarth. l<br />

A Pharmintech<br />

<strong>2016</strong>, Wolhfarth<br />

mostrerà<br />

in funzione<br />

un’elettropompa<br />

della serie<br />

Rapid Sanitaria<br />

in grado<br />

di movimentare<br />

prodotti<br />

ad altissima<br />

viscosità<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf51


Componenti<br />

Pinze elettriche ed attuatori<br />

Presente con successo fin dalle sue origini nel<br />

settore dell’automazione, l’azienda dispone<br />

oggi di una vasta gamma di prodotti. Per essere<br />

sempre più competitiva sul mercato,<br />

Gimatic ha pensato con grande lungimiranza<br />

di non limitarsi solo al settore della piccola e<br />

media manipolazione, ma di estendere le proprie<br />

capacità e il proprio know-how anche alla<br />

sensoristica per attuatori pneumatici ed idraulici,<br />

ai componenti ed agli accessori per il settore<br />

dello stampaggio delle materie plastiche.<br />

Attenta al trend del mercato, Gimatic, come<br />

ulteriore e recente obiettivo, ha deciso di affrontare<br />

al meglio l’ingresso nel mercato degli<br />

attuatori elettrici (Mechatronics), inserendo<br />

a catalogo una vasta gamma di prodotti.<br />

Quest’ultimi, rispetto all’azionamento pneumatico<br />

sfruttato fin ora, utilizzano energia<br />

elettrica, la quale si adatta meglio ad applicazioni<br />

di tipo medicale-farmaceutico.<br />

Abituata ad eccellere, Gimatic non si accontenta,<br />

e mette a dura prova la nuova nata con<br />

test rigidi e scrupolosi da parte dell’IPA<br />

Frahunhofer Institute di Stoccarda con ottimi<br />

risultati e ottenendo per ben cinque serie<br />

(MPPM, MPTM, MPLM, MPXM, MRE) la certificazione<br />

in camera bianca ISO04.<br />

Sensibile ai temi di risparmio energetico,<br />

Gimatic ha focalizzato inoltre le sue risorse<br />

sullo studio di sistemi di presa efficienti e<br />

flessibili.<br />

Principio ispiratore è la semplicità d’integrazione<br />

di sistemi meccatronici nell’attuale ambiente<br />

industriale di riferimento. Parliamo di<br />

sistemi che vanno oltre l’energia pneumatica<br />

e che hanno permesso di sviluppare prodotti<br />

con un semplice ed efficace sistema elettronico<br />

plug&play.<br />

Ad oggi costituiscono la gamma Mechatronics<br />

di Gimatic pinze elettriche parallele a due e<br />

tre griffe (MPPM, MPTM), pinze elettriche angolari<br />

e radiali a 2 griffe (MPBM, MPRM), pinze<br />

per materozze (MPBS), attuatori e tavole rotanti<br />

elettrici (MRE, MTRE), motori lineari e<br />

steli motore (ML) ed infine guide ed attuatori<br />

lineari elettrici (LVP, LV).<br />

Il risparmio energetico è reso massimo dal<br />

fatto che la pinza non consuma energia mentre<br />

MPLM<br />

MRE<br />

MPPM<br />

MPXM<br />

MPTM<br />

Le pinze<br />

elettriche<br />

e l’attuatore<br />

di Gimatic<br />

che hanno<br />

ottenuto<br />

la certificazione<br />

in camera<br />

bianca ISO04<br />

le griffe (nelle pinze) o il piattello rotante (negli<br />

attuatori) sono fermi poiché il motore è<br />

spento ed il sistema di riduzione irreversibile<br />

garantisce la tenuta pezzo e posizione al massimo<br />

della forza.<br />

Il tutto è integrato in un corpo di alluminio<br />

anodizzato molto compatto e leggero (es.:<br />

MPPM 54x43x25 mm per 145g), caratteristiche<br />

rese possibili dall’utilizzo di materiali innovativi<br />

come la fibra di carbonio utilizzata<br />

per il sistema di riduzione e resistenti come<br />

l’acciaio inox di cui sono fatte le griffe a “T”<br />

autocentranti.<br />

I prodotti Mechatronics sono facili da usare.<br />

La semplicità d’uso deriva dal fatto che l’attuatore<br />

elettrico non necessita di alcuna programmazione<br />

poiché tutta l’elettronica di comando<br />

è stata sapientemente integrata all’interno<br />

del corpo. Ciò ha reso possibile un<br />

semplice pilotaggio, a mezzo contatto On/Off,<br />

perfettamente compatibile con le uscite del<br />

PLC, le quali invece di commutare la valvola<br />

controllano la pinza o la rotazione.<br />

Grazie ad uno stopper meccanico aggiuntivo<br />

è inoltre possibile ridurre la corsa angolare<br />

portandola a 90° sempre monitorabile attraverso<br />

l’aggiunta di sensori induttivi.<br />

Il collegamento elettrico in bassa tensione 24<br />

Vdc è reso ottimo dall’utilizzo del connettore<br />

standard M8 3 PIN con ghiera metallica che<br />

garantisce una buona tenuta in ogni condizione<br />

d’utilizzo.<br />

Gli attuatori sono conformi alle Direttive<br />

Europee (CE) ed il packaging è realizzato in<br />

linea con le vigenti Direttive Ambientali di<br />

smaltimento.<br />

Tutti i prodotti Mechatronics offerti da Gimatic<br />

si presentano con un layout d’interfaccia versatile<br />

e sono predisposti, sin dalla nascita, al<br />

montaggio di sensori magnetici o induttivi (opzionali)<br />

che ne completano le caratteristiche.<br />

52 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Componenti<br />

Una valvola di sicurezza per proteggere impianti e persone<br />

Alfa Laval ha progettato un innovativa<br />

valvola di sicurezza caricata a molla per<br />

proteggere sia l'apparecchiatura sia le persone.<br />

In una situazione potenzialmente<br />

pericolosa, si apre a una pressione predeterminata.<br />

La molla compressa, che tiene<br />

chiusa la valvola, viene aperta forzatamente<br />

quando all'ingresso della valvola<br />

si accumula pressione. Con il bilanciamento<br />

di queste forze, la valvola scarica e riduce<br />

la pressione e alla fine, quando il sistema<br />

torna normale, si richiude.<br />

Funzionalità chiave per la sicurezza: protezione<br />

dedicata e affidabile da incidenti costosi e potenzialmente devastanti;<br />

la valvola è calibrata sul set point della pressione desiderata, sigillata e<br />

corredata da un certificato PED; il design igienico elimina le perdite e il<br />

traboccamento anti-igienico durante e dopo i picchi di pressione.<br />

Recentemente Alfa Laval ha introdotto nel suo portafoglio di valvole<br />

igieniche una serie di valvole Scandi Brew<br />

anti vuoto e per sovrapressione: valvola<br />

di scarico della pressione SB; valvola anti<br />

vuoto SB; alloggiamento anti vuoto SB.<br />

Queste valvole di sicurezza proteggono dalla<br />

sovrapressione nei serbatoi e nelle tubazioni<br />

causata ad esempio da un riempimento eccessivo<br />

o da processi di fermentazione.<br />

Proteggono inoltre da un'implosione dovuta<br />

ad esempio al vuoto causato da un risciacquo<br />

a freddo successivo a uno a caldo o dal<br />

bloccaggio dell'erogazione di gas durante<br />

lo svuotamento.<br />

La valvola di sicurezza di Alfa Laval può essere combinata con un<br />

apposito alloggiamento anti vuoto SB per dare origine a una valvola<br />

di sicurezza combinata destinata alla protezione sia dal vuoto che<br />

dalla sovrapressione in un design igienico con un singolo raccordo<br />

col serbatoio.<br />

QUALITA’ A’<br />

PER NOI VUOL DIRE:<br />

RIUSCIRE A SODDISFARE LE RICHIESTE IMPOSSIBILI<br />

Le nostre soluzioni di manutenzione per l’industria di processo:<br />

• Allineamento laser degli alberi e geometrico<br />

• Analisi vibrazionali e bilanciamento in campo<br />

• Condition Monitoring online anche da remoto<br />

•<br />

Service e supporto in tutto il mondo<br />

• Dispositivi adatti per ambienti ATEX / IECEx<br />

INNOVAZIONE MADE IN GERMANY<br />

Scopri come possiamo supportarti!<br />

P R O V E N Q U A L I T<br />

Y<br />

Made in Germany<br />

Global Presence<br />

Qualified Support<br />

Quality Service<br />

PRUFTECHNIK S.r.l.<br />

Via De Nicola 12/E<br />

20090 Cesano Boscone (MI)<br />

Tel: +39 02 451614-1<br />

info@pruftechnik.it<br />

www.pruftechnik.it


Pompe<br />

Un’azienda più strutturata<br />

per proseguire<br />

un lungo trend favorevole<br />

Salvatore Robuschi ha sostenuto ulteriori investimenti nell’organizzazione<br />

aziendale e quest’anno avvierà un programma pluriennale dedicato<br />

all’arricchimento della gamma produttiva.<br />

Pompa in collaudo presso<br />

lo stabilimento Salvatore Robuschi<br />

di Francesco Goi<br />

Un’azienda cresce con l’innovazione<br />

produttiva, ma<br />

anche attraverso la valorizzazione<br />

delle risorse<br />

umane e una costante attenzione<br />

per gli aspetti organizzativi.<br />

Salvatore Robuschi ha puntato su questi<br />

fattori, migliorando costantemente<br />

le quote di mercato in Italia e all’estero.<br />

Abbiamo incontrato l’Amministratore<br />

Delegato Giulio Schiaretti per commentare<br />

i risultati più recenti e fare il punto<br />

sugli attuali investimenti e i programmi<br />

per il medio termine.<br />

<strong>ICF</strong> - Sig. Schiaretti, i risultati ottenuti<br />

dalla società nel corso del 2015<br />

hanno soddisfatto le vostre aspettative?<br />

Anche nel 2015 il budget è stato rispettato,<br />

con un incremento del fatturato<br />

di circa il 10%.<br />

Sul mercato italiano abbiamo registrato<br />

una crescita significativa nei primi mesi<br />

dell’anno, cui ha fatto seguito un rallentamento<br />

legato alle incertezze della<br />

situazione economico-finanziaria.<br />

Particolarmente significativi sono stati<br />

i risultati ottenuti sui mercati esteri,<br />

dove i distributori che ci rappresentano<br />

sono riusciti a sviluppare nuove collaborazioni<br />

con importanti società internazionali<br />

costruttrici di impianti.<br />

Anche l’Achema è servita per confermare<br />

le posizioni acquisite nel panorama<br />

internazionale.<br />

Nel corso degli ultimi dieci anni abbiamo<br />

raggiunto un incremento annuo del<br />

fatturato del 9%; facendo riferimento<br />

agli ultimi vent’anni la crescita media<br />

è stata del 13%.<br />

<strong>ICF</strong> - Gli investimenti sostenuti negli<br />

ultimi anni in campo organizzativo<br />

stanno incidendo in modo significativo<br />

sulla crescita?<br />

Per quanto concerne lo sviluppo del<br />

processo aziendale, nel 2015 è diventato<br />

completamente operativo il sistema<br />

di gestione SAP, che ci sta fornendo<br />

ottimi risultati, rispettando pienamente<br />

le nostre aspettative.<br />

SAP rappresenta un fattore di crescita<br />

importante per la crescita aziendale,<br />

assicurando un costante monitoraggio<br />

di ogni aspetto dell’attività. Nei confronti<br />

del mercato conferma il raggiungimento<br />

di un livello più alto di professionalità.<br />

In questa ottica, siamo impegnati a<br />

trasferire all’interno dell’azienda il<br />

know-how e l’esperienza di cui dispone<br />

54 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Pompe<br />

Pompe<br />

Pompa<br />

Cantilever<br />

Pompa verticale<br />

Pompa serie RC<br />

con girante Vortex<br />

il nostro staff: siamo partiti dai livelli<br />

più alti e attualmente stiamo coinvolgendo<br />

gli altri dipendenti.<br />

E’ un processo impegnativo, che consentirà<br />

all’azienda di acquisire una maggiore<br />

autonomia, sopportando più agevolmente<br />

l’assenza o la sostituzione<br />

delle singole figure.<br />

<strong>ICF</strong> – Quali mercati hanno assicurato<br />

i risultati migliori?<br />

In Europa, il nostro maggiore mercato,<br />

abbiamo ulteriormente migliorato i risultati<br />

raggiunti negli anni precedenti.<br />

Sui mercati extraeuropei, dove siamo<br />

impegnati ad incrementare le attuali<br />

quote di mercato, la crescita percentuale<br />

è stata molto significativa.<br />

<strong>ICF</strong> - A livello di prodotti, sono previsti<br />

sviluppi nel breve-medio termine?<br />

In questo ambito, sarà avviato un programma<br />

finalizzato all’innovazione<br />

produttiva, che si protrarrà per i prossimi<br />

3-5 anni: in questa ottica, il<br />

team dei progettisti è stato rafforzato<br />

con una nuova assunzione.<br />

Nel nostro attuale stabilimento disponiamo<br />

degli spazi sufficienti per raddoppiare<br />

la produzione.<br />

Nella prima fase del programma realizzeremo<br />

alcuni completamenti di gamma,<br />

sviluppando nuovi modelli nell’ambito<br />

delle pompe di processo, quelle<br />

che ci stanno assicurando le maggiori<br />

soddisfazioni.<br />

In un secondo tempo, la gamma verrà<br />

estesa fino alle pompe con una portata<br />

di 2800 m 3 /h.<br />

E’ prevista, inoltre, un’industrializzazione<br />

delle pompe a commessa, anch’esse<br />

tra le più affermate: sarà così<br />

disponibile una linea di prodotti con le<br />

caratteristiche tecniche rispondenti alle<br />

richieste più condivise.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali altri investimenti sono<br />

previsti nel medio termine?<br />

Sono previsti l’ampliamento delle linee<br />

di montaggio delle pompe di dimensioni<br />

maggiori, l’ampliamento dell’area<br />

di produzione dei basamenti e del magazzino<br />

semilavorati.<br />

Ulteriori investimenti riguarderanno le<br />

risorse umane, per raggiungere un livello<br />

ancora più elevato di professionalità:<br />

la nostra mission è sempre quella<br />

di mantenere saldi i posti di lavoro e<br />

di perseguire una crescita sostenibile,<br />

sempre mettendo in primo piano la soddisfazione<br />

del cliente.<br />

Uno staff più ampio servirà anche a<br />

consolidare i nostri punti forti: la flessibilità,<br />

la velocità di processo e di consegna<br />

di nuovi prodotti e ricambi, la<br />

disponibilità a magazzino di pezzi modulabili<br />

e facilmente sostituibili.<br />

<strong>ICF</strong> - Per quanto concerne, invece,<br />

gli strumenti di promozione dell’attività…<br />

Abbiamo recentemente realizzato il<br />

nuovo sito Internet aziendale, in cui<br />

sono già disponibili oltre 4000 disegni<br />

d’assieme, in quattro formati.<br />

In tal modo riusciamo a soddisfare una<br />

richiesta, molto frequente soprattutto<br />

da parte dei tecnici dell’engineering,<br />

che hanno la possibilità di collocare le<br />

pompe nei lay-out dei loro impianti.<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf55


Pompe<br />

Pompa serie HG con<br />

girante semiaperta<br />

Pompa serie RG con<br />

girante semiaperta<br />

Pompa serie RS<br />

con girante Vortex<br />

Reparto<br />

assemblaggio<br />

Un altro obiettivo ambizioso che ci<br />

siamo prefissati è quello di fornire al<br />

cliente, attraverso il sito Internet, una<br />

vera e propria tracciabilità dei propri<br />

ordini.<br />

Sarà possibile avere sotto controllo tutti<br />

i passaggi richiesti: dalla fornitura del<br />

materiale illustrativo e dei certificati<br />

fino alle diverse fasi del processo di<br />

preparazione e consegna del prodotto<br />

(assegnazione pompa, prelevamento,<br />

montaggio, spedizione).<br />

Si tratta di una procedura abitualmente<br />

applicata al nostro interno che ci sem-<br />

bra opportuno, attraverso Internet, rendere<br />

accessibile anche all’utilizzatore.<br />

Abbiamo sempre molto puntato sull’efficienza<br />

e la rapidità delle consegne:<br />

questo servizio rappresenterà uno strumento<br />

ulteriore per riaffermare l’importanza<br />

di questi aspetti per la soddisfazione<br />

del cliente.<br />

Nell’ambito del rafforzamento dell’ufficio<br />

tecnico, è prevista una figura<br />

specificamente dedicata allo sviluppo<br />

del sito Internet e alla gestione del<br />

sistema SAP, con l’obiettivo di realizzare<br />

le possibili integrazioni e di rendere<br />

il processo più automatizzato.<br />

<strong>ICF</strong> - Dalle sue parole emerge una<br />

certa soddisfazione, che fa ben sperare<br />

anche per gli sviluppi futuri…<br />

In questi anni forse avremmo avuto la<br />

possibilità di realizzare risultati ancora<br />

più importanti, ma abbiamo preferito<br />

non rinunciare agli investimenti nella<br />

struttura (persone e sistemi di gestione),<br />

pensando che questo approccio<br />

fosse il più opportuno per conservare<br />

e consolidare le peculiarità che hanno<br />

fatto apprezzare il nostro lavoro. l<br />

56 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


WE KNOW<br />

YOUR NEEDS<br />

WE PROVIDE<br />

SOLUTIONS<br />

MICROFILTRATION PRODUCTS FOR: PARTICLE RETENTION,<br />

BIOBURDEN REDUCTION, STERILIZING FILTRATION<br />

BEA TECHNOLOGIES<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

BEA TECHNOLOGIES SPA - Via Newton 4 - 20016 Pero Milano (Italy)<br />

Phone + 39 02 339271 Fax +39 02 3390713<br />

bea-italy.com


Strumentazione<br />

Sistema di convalida termica in<br />

tempo reale di nuova generazione<br />

Il Sistema E-Val Pro,<br />

sviluppato da Ellab<br />

e distribuito in Italia<br />

da Fasinternational<br />

per studi<br />

di distribuzione<br />

e penetrazione<br />

del calore,<br />

rappresenta una<br />

soluzione adatta<br />

a una grande varietà<br />

di applicazioni.<br />

E-Val Pro è il sistema di ultima<br />

generazione nato come una<br />

soluzione dedicata agli studi<br />

di distribuzione e penetrazione<br />

del calore, la cui facilità<br />

di espansione lo rende però adatto ad<br />

una grande varietà di applicazioni.<br />

Progettato e costruito da Ellab A/S,<br />

azienda danese distribuita in Italia da<br />

Fasinternational, è stato sviluppato tenendo<br />

in considerazione i contributi<br />

dei propri utenti. E-Val Pro è il risultato<br />

di un’azienda che dedica alla sola ricerca<br />

un team di 19 persone fra hardware<br />

e software. Dalle nuove e sempre più<br />

avanzate tecnologie hardware per le<br />

misure di temperatura, fino alle soluzioni<br />

software idonee per l’impiego con<br />

i più recenti sistemi operativi, Ellab è<br />

costantemente impegnata a fornire ai<br />

suoi clienti soluzioni per il miglioramento<br />

dei processi termici di sterilizzazione<br />

e per la qualità dei loro prodotti,<br />

senza dimenticare la conformità alle<br />

normative vigenti in ambito farmaceutico<br />

ed alimentare.<br />

Il sistema E-Val Pro è concepito per le<br />

applicazioni di convalida termica in<br />

conformità con le linee guida della Food<br />

& Drug Administration (FDA) e con le<br />

norme GMP. Il sistema E-Val Pro semplifica<br />

significativamente e documenta<br />

in maniera corretta l’intero iter della<br />

convalida termica dei processi di sterilizzazione.<br />

Il software ValSuite Pro<br />

mantiene un database completo di tutti<br />

i dettagli dei requisiti di validazione,<br />

documentando le termocoppie impiegate,<br />

i report di calibrazione, le impostazioni<br />

dei setup, l’analisi dati, gli accessi<br />

utente ed i rapporti finali di conformità.<br />

Flessibilità per svariate applicazioni<br />

di convalida<br />

E-Val Pro è progettato come una soluzione<br />

unica adatta a tutte le applicazioni<br />

di convalida termica. Può essere<br />

utilizzato come unità stand alone oppure<br />

collegata al PC o alla Intranet ed<br />

è in grado di gestire fino a 120 canali.<br />

Per le applicazioni che richiedono stringenti<br />

controlli di conformità, il software<br />

documenta e controlla ciascuna<br />

fase, ridu cendo la possibilità di errori<br />

e attenendosi alle linee guida. La facilità<br />

di espansione del sistema rende<br />

58 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

Settore farmaceutico<br />

Validazione autoclavi<br />

Liofilizzazione<br />

Depirogenazione<br />

Processi vHP<br />

Congelatori<br />

Camere di stabilità<br />

Incubatori<br />

Monitoraggio allarmi<br />

Depositi o magazzini<br />

Settore alimentare<br />

Autoclavi di sterilizzazione<br />

Impianti pilota<br />

Congelatori<br />

Monitoraggio allarmi<br />

Essiccatoi-affumicatoi<br />

Forni<br />

Torrefazione<br />

Modulo E-Val Pro per<br />

la gestione di 40 canali<br />

E-Val Pro una soluzione di validazione<br />

completa per una grande varietà di applicazioni.<br />

Qualità<br />

Ciascun modulo è costituito da componenti<br />

elettronici avanzati che migliorano<br />

la qualità e la precisione delle<br />

misure. Grazie alla memoria da 512 MB<br />

di E-Val Pro e alla batteria di backup,<br />

i dati non verranno mai persi anche in<br />

caso di blackout o interruzione dell’energia<br />

elettrica. La compensazione<br />

del giunto freddo è integrata in ciascun<br />

connettore USB smart. Il case<br />

dello strumento è in alluminio, sanitizzabile,<br />

per assicurare una maggiore<br />

durata e ridurre le interferenze sui<br />

componenti elettronici; tutte queste<br />

caratteristiche rendono l’apparecchiatura<br />

adatta a una vasta gamma di ambienti<br />

da convalidare.<br />

Precisione<br />

L’elevata precisione del sistema è garantita<br />

dall’implementazione di chip<br />

di identificazione delle termocoppie<br />

che consentono di memorizzare i dati<br />

di calibrazione in ciascuna singola termocoppia.<br />

La precisione dei moduli E-Val Pro è<br />

di ±0,05°C in ambiente operativo con<br />

temperature tra i +20°C e +30°C.<br />

La precisione delle termocoppie Pre -<br />

mium Fasinternational tipo T calibrate,<br />

con connettore USB smart è di ±0,05°C<br />

da -50°C a +150°C.<br />

La precisione totale del sistema con l’utilizzo<br />

di termocoppie Fasinternational<br />

tipo T smart è di ±0,10°C.<br />

Caratteristiche<br />

Stand alone<br />

Moduli da 4 a 40 canali<br />

Ampio range di misura<br />

Collegamento a PC via USB e Ethernet<br />

Termocoppie Premium di alta qualità<br />

Connessione TC tramite USB smart<br />

con ID e compensazione giunto freddo<br />

Memoria da 512 MB<br />

Display touch da 8 pollici<br />

Batterie<br />

Dimensioni compatte (3 kg)<br />

Custodia in alluminio<br />

Rapporti di conformità<br />

Rapporti personalizzati<br />

Stampa report<br />

Sicurezza<br />

Conformità<br />

Una sola piattaforma software per<br />

E-Val Pro e i data logger TrackSense Pro<br />

Rumorosità<br />

Risparmio di tempo<br />

L’utilizzo di E-Val Pro consente di risparmiare<br />

tempo prezioso in una varietà<br />

di situazioni. I tempi di preparazione<br />

degli studi di convalida<br />

vengono ridotti al minimo grazie alle<br />

connessioni USB, le quali si innestano<br />

rapidamente nel modulo facendo risparmiare<br />

tempo sia nelle fasi di preparazione<br />

sia in caso di sostituzione<br />

delle termocoppie. Il software identifica<br />

automaticamente il canale grazie<br />

al chip posto all’interno del connettore,<br />

eliminando quindi la necessità<br />

di contrassegnare manualmente le singole<br />

termocoppie.<br />

La calibrazione automatica o la verifica<br />

pre e post è la funzione che più contribuisce<br />

al risparmio di tempo. Una<br />

Vantaggi<br />

Funzionamento senza collegamento a PC in ambiente di produzione<br />

Espandibile fino a 120 canali con campionamento ogni secondo<br />

Da -200°C a +1.300°C (predisposto da -270°C a +1.820°C)<br />

Trasmissione dati rapida e affidabile / Compatibile con la maggior parte dei PC<br />

Elevata precisione: ±0,05°C per termocoppie tipo T<br />

I coefficienti di calibrazione sono memorizzati con la termocoppia / Grande risparmio di tempo<br />

nella preparazione / Tracciabilità della conformità e riduzione degli errori<br />

10 sessioni con 40 canali con frequenza di campionamento di 1 s / Memorizza fino<br />

a 8 ore per sessione<br />

Visualizza i dati in tempo reale senza PC su tutti i canali / Statistiche in tempo reale<br />

Entrano in funzione in caso di black-out o assenza di rete / 2 ore standard / 8 ore optional<br />

Facile da trasportare<br />

Lunga durata<br />

Report standard dei valori di F0 (EN17665) / Report di calibrazione<br />

Stampa summary report o dati a richiesta<br />

Stampa direttamente in file pdf con visualizzazione anteprima<br />

Dati criptati / Protezione con user ID e password<br />

21CFR Parte 11 / Norme internazionali GMP<br />

Meno lavoro di convalida / Meno training.<br />

Possibilità di combinare dati via cavo e wireless nella medesima sessione<br />

Molto bassa / Senza ventole<br />

volta predisposto il modello di calibrazione,<br />

il software è in grado di pilotare<br />

automaticamente il fornetto o<br />

bagno di taratura ed acquisire direttamente<br />

nel software ValSuite Pro i<br />

dati rilevati dallo standard di riferimento<br />

della temperatura. In ultimo<br />

ValSuite Pro provvede a calibrare automaticamente<br />

la termocoppia selezionata<br />

ed a memorizzare i valori di<br />

compensazione nei chip di identificazione<br />

delle termocoppie stesse. E’ inoltre<br />

possibile pre-calibrare termocoppie<br />

aggiuntive, riducendo in tal modo la<br />

necessità di riavviare un ciclo di calibrazione<br />

nel caso una delle termocoppie<br />

smetta di funzionare durante i test<br />

di validazione, causa rottura o malfunzionamento.<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf59


Strumentazione<br />

Il Sistema<br />

E-Val Pro<br />

I moduli E-Val Pro sono<br />

disponibili con un numero di canali da<br />

4 a 40 per termocoppie di ogni tipo oppure<br />

per sensori analogici o digitali<br />

(pressione/UR).<br />

Il display LCD touchscreen visualizza<br />

automaticamente tutti i canali attivi,<br />

ciascuno con i relativi valori di tempo,<br />

temperatura, pressione e letalità. Sul<br />

display inoltre è possibile visualizzare<br />

le statistiche in tempo reale, anche per<br />

gruppi di termocoppie.<br />

Range di misura da -200°C a +1.300°C<br />

Range operativo da +5°C a +50°C<br />

Risoluzione 0,01°C<br />

La frequenza di campionamento può<br />

essere impostata da un minimo<br />

di 1 secondo a un massimo<br />

di 24 ore indipendentemente<br />

dal numero di canali.<br />

Connessione USB o LAN<br />

Ciascun modulo è dotato di connessione<br />

rapida USB plug & play ed acquisisce<br />

i dati in maniera indipendente rispetto<br />

agli altri moduli.<br />

I moduli possono comunicare direttamente<br />

con il PC anche tramite una<br />

connessione Ethernet standard. Se è<br />

disponibile una rete wireless, è possibile<br />

collegare all’acquisitore un adattatore<br />

wi-fi standard per poter comunicare<br />

in wireless.<br />

La versatilità della configurazione di<br />

rete rappresenta un enorme vantaggio<br />

dal momento che il modulo può essere<br />

collegato fisicamente via cavo o tramite<br />

rete wireless nei casi in cui il collegamento<br />

via cavo risulti impossibile<br />

o poco pratico.<br />

Versione stand-alone<br />

Il modulo può essere anche gestito<br />

come unità stand alone. La memoria<br />

può contenere fino a 10 sessioni (ciascuna<br />

di durata fino a 8 ore) con 40<br />

canali alla frequenza di campionamento<br />

di 1 secondo.<br />

In alternativa, può contenere un’unica<br />

sessione di 80 ore di dati campionati<br />

alla frequenza di 1 secondo con 40<br />

termocoppie. L’apparecchio è protetto<br />

da password e i dati si possono trasmettere<br />

al PC via cavo oppure tramite<br />

una chiavetta USB.<br />

Sonde e accessori<br />

Sonde a termocoppia<br />

ad elevata precisione<br />

L’utilità di dotarsi di termocoppie ad<br />

alta precisione viene spesso trascurata<br />

al momento dell’acquisto di un sistema<br />

di misura della temperatura. Avere a<br />

disposizione sonde Premium migliora<br />

significativamente il grado di precisione<br />

e la stabilità, contribuendo al successo<br />

dei test. Spesso si sprecano tempo e<br />

denaro per le continue calibrazioni o<br />

per l’individuazione dei problemi generati<br />

da termocoppie di qualità inferiore.<br />

Perché rischiare, quindi, se molti dei<br />

problemi possono essere facilmente ri-<br />

Il modulo E-Val Pro ha molte possibilità di espansione<br />

Esempio di fissaggio di una termocoppia<br />

60 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

solti semplicemente munendosi di sonde<br />

di qualità?<br />

Fasinternational sviluppa e produce<br />

un’ampia gamma di termocoppie di tipo<br />

T per una varietà di applicazioni (sonde<br />

per congelatori, sonde speciali per liquidi<br />

e aria, per forni ad aria calda e autoclavi,<br />

per alte temperature, ecc). Le sonde<br />

standard per gli studi di penetrazione<br />

sono fornite con filettatura per il fissaggio<br />

tramite apposite flange a confezioni,<br />

latte, buste, vasetti, flaconcini, senza<br />

rischi di perdita di tenuta.<br />

Connettori USB smart<br />

I connettori USB per il collegamento delle<br />

termocoppie sono in lega di rame/costantana<br />

al fine di ridurre al minimo la<br />

sorgente di errore. Il connettore è a tenuta<br />

d’acqua, il che significa che impedisce<br />

la penetrazione di qualsiasi liquido<br />

all’interno dell’apparecchiatura. Tutti i<br />

connettori sono dotati di chip di identificazione<br />

e incorporano gli offset di di<br />

calibrazione e la compensazione del giunto<br />

freddo. La combinazione di questi tre<br />

elementi assicura un’elevata precisione.<br />

Set di sensori (arrays)<br />

I set di sensori sono intercambiabili.<br />

Ve ne sono di due tipi: il primo è l’universale<br />

a 4 canali per termocoppie,<br />

segnali 4-20 mA, 0-10 V e relè I/O. Il<br />

secondo set intercambiabile invece ha<br />

12 canali per termocoppie e segnali<br />

analogici/digitali a bassa potenza, che<br />

vi consente il collegamento di varie tipologie<br />

di sensori (umidità relativa,<br />

CO 2 , pressione, per fare degli esempi).<br />

Accessori per il fissaggio dei sensori<br />

Qualunque sia la vostra applicazione,<br />

Fasinternational è in grado di studiare<br />

una soluzione per posizionare i sensori<br />

nel punto appropriato durante i vostri<br />

studi di penetrazione del calore. Le flange<br />

di fissaggio sono dotate di filettatura<br />

per posizionare il sensore correttamente<br />

e garantire la tenuta della<br />

posizione per tutta la durata dello studio<br />

di convalida. È fondamentale che<br />

il sensore di misura sia fissato correttamente<br />

nel punto caldo/freddo per<br />

avere il valore di letalità corretto.<br />

ValSuite TM Pro<br />

Il software ValSuite Pro<br />

ValSuite Pro è un software di convalida<br />

intuitivo che acquisisce e visualizza i<br />

dati di validazione generati da tutti i<br />

dispositivi di misura Ellab. Il software<br />

è comprensivo di documentazione completa<br />

IQ/OQ, ed è concepito per l’utilizzo<br />

con i sistemi operativi Windows<br />

7, 8 e 10, Server 2008, 2012. ValSuite<br />

Pro è stato sviluppato in conformità<br />

alle Linee Guida GAMP 5.<br />

La versione PRO di Valsuite comprende<br />

tutte le funzionalità ed i modelli di report,<br />

è totalmente validata ed è conforme<br />

alla Norma FDA 21 CFR, Parte 11.<br />

I servizi di convalida, se richiesti, sono<br />

disponibili tramite Fasinternational.<br />

Il software è attualmente disponibile<br />

in dodici lingue: italiano, inglese, francese,<br />

tedesco, spagnolo, portoghese,<br />

svedese, polacco, russo, turco, giapponese<br />

e cinese.<br />

Controllo dettagliato degli studi di<br />

convalida<br />

Il software ValSuite Pro documenta e<br />

guida l’utente nel corso dell’intero processo<br />

di convalida termica. La struttura<br />

del database che sta alla base del programma<br />

consente il controllo completo<br />

della documentazione e delle procedure<br />

da parte dell’utente.<br />

Preparazione dei test<br />

Con ValSuite Pro l’operatore può preconfigurare<br />

dettagliati criteri per l’esecuzione<br />

dei test. Le informazioni sul<br />

posizionamento delle sonde, sull’operatore,<br />

il test, il tipo di impianto, i limiti<br />

Un software intuitivo<br />

e di facile utilizzo<br />

1<br />

Ecco il modo più semplice per sfruttare al massimo<br />

il software ValSuite Pro:<br />

1. Effettuare login, programmare ed avviare E-Val<br />

Pro mediante la funzione Repeat, che include<br />

la configurazione dell’unità ed una serie di report.<br />

Posizionare le sonde e avviare il ciclo.<br />

2. Memorizzare i dati. L’analisi dei dati e la generazione<br />

dei report viene effettuata automaticamente.<br />

3. Stampare i reports ed effettuare il logout.<br />

E-Val Pro<br />

E-Val Pro<br />

TC239937 - Ch 1<br />

TC239938 - Ch 2<br />

TC239914 - Ch 3<br />

TC239950 - Ch 4<br />

TC239953 - Ch 5<br />

TC239920 - Ch 6<br />

TC239939 - Ch 7<br />

TC239921 - Ch 8<br />

TC239942 - Ch 9<br />

TC239923 - Ch 10<br />

TC239949 - Ch 11<br />

TC239913 - Ch 12<br />

TC239952 - Ch 13<br />

TC239931 - Ch 14<br />

TC239948 - Ch 15<br />

TC239929 - Ch 16<br />

˚<br />

2<br />

ValSuite Pro<br />

E-Val Pro<br />

File TrackSense E-Val Flex Tools ETS Windows Help<br />

TSP<br />

TSP<br />

EVP<br />

EVF<br />

ETS<br />

W<br />

W<br />

W<br />

W<br />

W<br />

Session List<br />

Unit<br />

View Event Log<br />

E-Val Pro<br />

Manager<br />

Open d7x File<br />

Profile<br />

Audit Trail<br />

Logger List<br />

Sterilization LVP 121.1<br />

Sterilization medical 134<br />

Stability Chamber<br />

WD batch #09137<br />

Pasteurisation<br />

Graph<br />

Channel<br />

Overview<br />

Statistics<br />

Limit<br />

3<br />

Validation<br />

Report<br />

Control Center<br />

Support<br />

E-Service<br />

Saturated<br />

Steam<br />

Lethality<br />

Report<br />

Time Marker<br />

Audit Trail<br />

Comments<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 61


Strumentazione<br />

Configurazione<br />

della macchina<br />

con funzione<br />

drag and drop<br />

Report<br />

di convalida<br />

E-Val Pro Unit<br />

Sterilizer<br />

Sterilizer1<br />

di temperatura richiesti, ora di avvio e<br />

arresto, intervallo di acquisizione e calcoli<br />

specifici sono totalmente ripetibili.<br />

Ciò assicura una documentazione accurata<br />

e l’implementazione corretta delle<br />

procedure richieste per l’esecuzione<br />

di test affidabili e ripetibili.<br />

Utilizzo<br />

di app<br />

ValSuite TM<br />

per verificare<br />

i processi<br />

attivi<br />

Funzioni di analisi dati<br />

Gli strumenti di analisi dei dati riducono<br />

in modo significativo i tempi di<br />

reperimento dei dati critici. La possibilità<br />

di zoom grafico e visualizzazione<br />

di diverse finestre in un’unica videata<br />

semplifica l’individuazione dei dati più<br />

importanti. Con ValSuite Pro è possibile<br />

eseguire più calcoli sui medesimi<br />

dati come il valore min/max, deviazione<br />

standard, media, delta di temperatura<br />

e il valore di letalità, eliminando<br />

quindi la necessità di esportare<br />

i dati ed assicurando una migliore protezione<br />

degli stessi.<br />

ValSuite Pro acquisisce e visualizza i<br />

dati di convalida generati dai sistemi<br />

E-Val Pro e TrackSense Pro. I dati provenienti<br />

da entrambi i sistemi possono<br />

essere visualizzati e analizzati nella medesima<br />

sessione. Il software è in grado<br />

di gestire fino a 128 canali che possono<br />

essere identificati e visualizzati suddivisi<br />

in vari gruppi, per esempio “penetrazione”<br />

o “distribuzione”. Ciascun raggruppamento<br />

o canale specifico può<br />

essere visualizzato in un blocco dati<br />

separato e quindi analizzato. È anche<br />

possibile combinare sessioni singole in<br />

un unico report e attivare le analisi a<br />

scopo di confronto.<br />

Funzioni di monitoraggio<br />

Il software ValSuite Pro offre anche diverse<br />

funzioni di monitoraggio come<br />

ad esempio i calcoli statistici in tempo<br />

reale e le soglie d’allarme (via software<br />

ed e-mail).<br />

Lista delle principali funzioni di<br />

ValSuite Pro<br />

- Un unico software per la gestione di<br />

datalogger TrackSense Pro e sistemi<br />

a filo E-Val Pro.<br />

- Utilizzabile da PC indipendente o<br />

come soluzione server.<br />

- Possibilità di applicazione della security<br />

di rete.<br />

- Sincronizzazione avanzate dei dati,<br />

con esclusione quindi della possibilità<br />

di avere dati “fantasma” nei report.<br />

- Fino a 128 canali per singola sessione.<br />

- Passaggio da una lingua all’altra.<br />

- Driver per poter comunicare con i<br />

principali dispositivi di calibrazione.<br />

Reportistica<br />

- Report di convalida predefiniti:<br />

Report della letalità<br />

Report dei limiti<br />

Report delle statistiche<br />

Report statistiche avanzato<br />

62 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

Report di calibrazione<br />

Report validazione autoclave<br />

Report validazione lavastrumenti<br />

Report autoclave rotativa<br />

Report MKT<br />

Report incertezza combinata<br />

Report test di tenuta<br />

Report di validazione avanzato<br />

- Stampa cartaceo o in formato PDF<br />

- Campo commenti e possibilità di allegare<br />

file Word<br />

- Report “heating factor” / Ball simulation<br />

Setup<br />

calibrazione<br />

Calibrazione con ValSuite Pro<br />

ValSuite Pro non è soltanto un software<br />

di convalida ma anche uno strumento<br />

di calibrazione. Ciò significa che tutte<br />

le sonde possono essere calibrate dall’utente<br />

a intervalli di tempo predeterminati<br />

ed i valori di compensazione memorizzati.<br />

Tramite lo standard di temperatura della<br />

temperatura ETS e adeguati fornetti<br />

a secco o bagni ad olio, è possibile effettuare<br />

una calibrazione completamente<br />

automatica escludendo ogni<br />

tipo di errore da parte dell’operatore.<br />

Report di calibrazione<br />

Una funzione sicura che fa anche risparmiare<br />

tempo.<br />

Al termine viene generato automaticamente<br />

un report che riporta i risultati<br />

di calibrazione. Attraverso la funzione<br />

Calibration Setup, l’utente può scegliere<br />

tra le modalità Manuale, Semi auto -<br />

matica o Automatica. Allo stesso tempo<br />

è possibile memorizzare vari modelli di<br />

calibrazione (Template) e utilizzarli<br />

quando necessario. I valori di compensazione<br />

calcolati sono correlati direttamente<br />

al codice identificativo della<br />

sonda e vengono applicati ogniqualvolta<br />

nelle misurazioni si utilizzerà<br />

quella sonda specifica.<br />

Conformità alle linee-guida FDA<br />

- Database SQL dove le sessioni complete<br />

od i singoli dati non possono essere<br />

cancellati o manipolati<br />

- Report Audit Trail<br />

- Firma elettronica<br />

- Gestione accessi con ID<br />

utente e password<br />

- L’identificativo della sonda<br />

consente una tracciabilità<br />

completa<br />

- Generazione di report personalizzati<br />

che elimina la<br />

necessità di esportazione<br />

dei dati<br />

Conformità alle linee-guida<br />

GAMP e alle norme ISO<br />

9001:2008<br />

Tutta la documentazione per<br />

lo sviluppo del software ValSuite<br />

Pro è conforme alle linee-guida<br />

contenute nelle GAMP. Il pacchetto<br />

software comprende tutta la necessaria<br />

documentazione. Il sistema di qualità<br />

Ellab è conforme alle norme ISO<br />

9001:2008. l<br />

Fornetto<br />

di calibrazione<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf 63


Automazione/Strumentazione<br />

Software potenziato per uno sviluppo più efficiente del sistema<br />

Rockwell Automation ha aggiunto tre nuove applicazioni<br />

al suo ambiente di sviluppo Rockwell<br />

Software Studio 5000 per aiutare i tecnici a velocizzare<br />

lo sviluppo dei sistemi di automazione<br />

nella progettazione di una Connected Enteprise.<br />

Queste applicazioni, insieme a Studio 5000 Logix<br />

Designer lanciato nel 2012, combinano più funzionalità<br />

all’interno di un unico ambiente, contribuendo<br />

a migliorare la produttività di progettazione<br />

dell’automazione. "L'aggiunta di queste<br />

applicazioni migliora significativamente il nostro<br />

ambiente di sviluppo integrato," dichiara Mike<br />

Brimmer, product manager, Rockwell Auto -<br />

mation. "L'ambiente esteso semplifica il processo<br />

di progettazione e riduce la necessità di molteplici<br />

tool, offrendo un’esperienza di sviluppo<br />

del sistema più uniforme". L'ambiente Studio<br />

5000 ora include quanto segue:<br />

• La nuova applicazione Studio 5000 Architect,<br />

cuore dell'ambiente Studio 5000 dove gli utenti<br />

possono visualizzare il sistema di automazione<br />

Produzione di tubazioni preisolate flessibili e rigide per teleriscaldamento,<br />

impianti idro-termico-sanitari, impianti biogas. Tubazioni flessibili in acciaio inox<br />

per trasporto in sicurezza di sostanze nocive, idrocarburi e per scambio termico.<br />

BRUGG PIPE SYSTEMS srl<br />

Via L. Bertolini Donnino, 27 - 29122 Piacenza - Tel.: 0523 - 590 431 / 570 148 - Fax: 0523 - 594 369<br />

e-mail: info.bpi@brugg.com - www.bruggpipesystems.it - www.pipesystems.com<br />

nella sua globalità, configurare dispositivi come<br />

controllori, HMI ed EOI e gestire le comunicazioni<br />

tra i vari dispositivi. Tale applicazione supporta<br />

anche lo scambio dei dati con le altre applicazioni<br />

di Studio 5000 e i tool di progettazione<br />

elettrica di terze parti al fine di semplificare<br />

l'esperienza di sviluppo.<br />

• L'applicazione Studio 5000 Logix Designer,<br />

software di progettazione e manutenzione della<br />

famiglia di controllori Allen-Bradley Logix5000,<br />

utilizzata per configurare discipline di controllo<br />

discreto, processo, batch, motion, azionamenti<br />

e sicurezza. Studio 5000 Logix Designer semplifica<br />

il processo di progettazione, offrendo una<br />

visione del codice incentrata sull’applicazione,<br />

work flow migliorati per un più efficace riuso<br />

dei contenuti e strumenti collaborativi che rendono<br />

più facile la cooperazione tra le persone.<br />

• Il nuovo Studio 5000 View Designer, software<br />

di progettazione e manutenzione dei terminali<br />

grafici Allen-Bradley PanelView 5500.<br />

Una Società<br />

del Gruppo BRUGG<br />

Studio 5000<br />

Architect<br />

Screenshot<br />

Quest’applicazione offre un ambiente di progettazione<br />

intuitivo e moderno che aiuta gli utenti<br />

a costruire più facilmente i sistemi più attuali.<br />

Migliora l'integrazione tra il sistema di controllo<br />

e l'interfaccia operatore per incrementare l’efficienza<br />

di programmazione e le prestazioni di<br />

runtime.<br />

• Il nuovo Studio 5000 Application Code<br />

Manager velocizza lo sviluppo del sistema supportando<br />

gli user nella costruzione di librerie di<br />

codice riutilizzabile, che possono essere gestite<br />

e adottate in tutta l’azienda. La creazione di<br />

progetti tramite Application Code Manager aiuta<br />

a migliorare la coerenza della progettazione, abbassare<br />

i costi di ingegnerizzazione, ridurre il<br />

time-to-market e la messa in servizio. Rockwell<br />

Automation ha inoltre aggiornato l'ambiente<br />

Studio 5000 con ulteriori funzionalità di sicurezza<br />

e di controllo batch localizzato. Le nuove caratteristiche<br />

di sicurezza offrono maggiori possibilità<br />

di autenticazione degli user e controllo<br />

degli accessi, oltre a nuove garanzie sui privilegi.<br />

Tutto ciò contribuisce a migliorare la produttività<br />

e l’utilizzo del sistema garantendo agli utenti il<br />

corretto livello di accesso al momento giusto.<br />

Il controllo batch localizzato permette il sequenziamento<br />

dei batch e la gestione degli eventi<br />

tramite controllore al fine di semplificare l'architettura<br />

di sistema per singola unità di<br />

controllo e skid di processo.<br />

FLEXWELL FSR<br />

Doppia parete<br />

DN 25 : 100<br />

PN 16 - 25<br />

SECON-X<br />

Doppia parete<br />

DN 40 / 50 / 100<br />

PN 10<br />

NIROFLEX<br />

Singola parete<br />

DN 10 : 150<br />

PN 6 - 10<br />

FLEXWELL LPG<br />

Singola parete<br />

DN 20 : 50<br />

PN 25<br />

Teleriscaldamento Tubazioni di sicurezza<br />

Studio 5000<br />

View<br />

Designer<br />

Screenshot<br />

64 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Un manometro wireless per migliorare l’operatività degli impianti<br />

Emerson Process Management ha<br />

recentemente presentato il primo<br />

manometro WirelessHart® del settore.<br />

Il manometro Rosemount<br />

consente la raccolta da remoto<br />

dei dati di campo, facendo in<br />

modo che gli operatori siano sempre<br />

aggiornati riguardo le modifiche<br />

effettuate in campo, migliorando<br />

la sicurezza del personale<br />

e riducendo gli interventi manuali<br />

degli operatori e<br />

l’esposizione al campo.<br />

I manometri meccanici<br />

sono soggetti a<br />

problemi di qualità e<br />

di affidabilità. Questi<br />

problemi sono comunemente<br />

associati a sovrappressione,<br />

vibrazioni, corrosione,<br />

temperature estreme e<br />

danni accidentali. Inoltre, i manometri<br />

meccanici non sono in<br />

grado di fornire informazioni sullo<br />

stato del dispositivo.<br />

Il nuovo manometro wireless<br />

Rosemount di Emerson utilizza la<br />

tecnologia testata in campo del<br />

sensore piezoresistivo per fornire<br />

valori di pressione affidabili.<br />

Grazie alla flessibilità d’integrazione<br />

dei cambiamenti di<br />

processo, il manometro<br />

wireless fornisce una<br />

protezione da sovrappressione<br />

ben<br />

superiore ai tradizionali<br />

manometri<br />

presenti sul mercato,<br />

fino al 150% del valore<br />

di fondo scala, garantendo un<br />

ambiente in campo più sicuro<br />

grazie al doppio isolamento dal<br />

processo.<br />

I manometri a molla Bourdon<br />

sono stati tradizionalmente considerati<br />

il pilastro di riferimento<br />

per il rilevamento in campo delle<br />

letture di pressione, ma non possono<br />

prescindere dalla presenza<br />

di un operatore che esegua fisicamente<br />

la lettura. I manometri<br />

a molla Bourdon comprendono<br />

inoltre parti interne in movimento<br />

che possono rompersi o usurarsi<br />

nel tempo a causa della presenza<br />

di vibrazioni e/o sovrappressioni,<br />

determinando letture inaccurate<br />

o fuoriuscite dal processo.<br />

Il manometro wireless elimina i<br />

punti deboli comuni ai manometri<br />

meccanici tradizionali, escludendo<br />

i componenti che impediscono<br />

al dispositivo di segnalare<br />

o visualizzare la pressione.<br />

Il display da 4,5 pollici del manometro<br />

consente una facile visibilità<br />

del campo.<br />

“Poiché parte del nostro portfolio<br />

Pervasive Sensing, il design di<br />

questo nuovo manometro cambia<br />

profondamente il modo in cui i<br />

clienti utilizzano i misuratori di<br />

pressione aiutandoli a prendere<br />

decisioni migliori per il proprio<br />

business”, ha affermato Bob<br />

Karschnia, vice presidente e direttore<br />

generale della divisione di<br />

prodotti wireless di Emerson<br />

Process Management. “Le informazioni<br />

in tempo reale forniscono<br />

indicazioni utili che migliorano la<br />

sicurezza del personale, riducendo<br />

i costi e i tempi dell’impianto”.


Automazione/Strumentazione<br />

Trasmettitori e sonde Rotronic integrati negli isolatori Steriline<br />

Steriline è una dinamica azienda comasca che da oltre 25 anni<br />

produce apparecchiature automatiche per il settore farmaceutico.<br />

Affidabilità e precisione sono da sempre capisaldi della<br />

produzione Steriline; negli anni l'ottima reputazione dell'azienda<br />

si è consolidata portandola a fornire apparecchiature a molte<br />

fra le più importanti aziende farmaceutiche del mondo.<br />

Fra le numerose soluzioni che Steriline ha realizzato per l'industria<br />

farmaceutica rivestono particolare interesse gli isolatori,<br />

utilizzati per processi quali il controllo di qualità, i<br />

test di sterilità e, in generale, le attività in cui un accurato<br />

monitoraggio di diverse condizioni ambientali, comprese<br />

la temperatura e l'umidità, è fondamentale. Integrati negli<br />

isolatori, sono quindi presenti strumenti di misurazione e<br />

controllo di queste variabili, in modo che i risultati finali<br />

dei processi siano perfettamente compatibili con le rigide<br />

norme vigenti nel settore. Ripetibilità, accuratezza e affidabilità<br />

degli strumenti di misura sono imprescindibili per<br />

rispettare gli standard richiesti.<br />

Per garantire la necessaria precisione per le misure di umidità<br />

e temperatura negli isolatori, Steriline utilizza strumenti<br />

prodotti da Rotronic, multinazionale svizzera leader in questo<br />

segmento. Come Steriline sa da molti anni ormai, la precisione<br />

è di casa in Svizzera e gli strumenti Rotronic non fanno<br />

eccezione: le stringenti verifiche alle quali sono sottoposti<br />

in tutte le fasi della produzione, che avviene in stabilimenti<br />

di proprietà dove è garantito il massimo controllo, portano<br />

a risultati eccellenti.<br />

In particolare Steriline utilizza i trasmettitori di umidità<br />

Rotronic HygroFlex5 abbinati alle sonde HC2-S.<br />

Steriline ha apprezzato la precisione dei prodotti Rotronic<br />

e la notevole facilità con cui possono essere eseguiti gli<br />

eventuali interventi di manutenzione, garantendo la continuità<br />

dei processi senza interruzioni.<br />

Affidabilità e accuratezza<br />

ai massimi livelli rendono<br />

i sistemi Rotronic ideali<br />

per i fornitori di macchinari<br />

per l’industria farmaceutica:<br />

la loro precisione<br />

li rende perfettamente<br />

compatibili con le stringenti<br />

esigenze qualitative<br />

di questo settore. Per questo<br />

Steriline rinnova da anni la<br />

propria fiducia a Rotronic scegliendone le soluzioni e rimanendo<br />

del tutto soddisfatta.<br />

La nuova serie HygroFlex5 (HF5) costituisce una soluzione<br />

per la misura dei valori psicrometrici quali umidità relativa,<br />

punto di rugiada/gelo, temperatura di bulbo umido, ecc.<br />

La serie HF5 garantisce una precisione finora impensabile<br />

(


Automazione/Strumentazione<br />

Livellostato versatile<br />

La serie MG di Fratelli Giacomello è il risultato<br />

dell’esperienza maturata in oltre 20 anni nel<br />

campo dei livellostati. Questo prodotto nasce<br />

da un accurata operazione di “problem solving”<br />

dove niente è stato lasciato al caso. Versatilità<br />

e affidabilità sono le principali caratteristiche<br />

di questo “piccolo - grande” livellostato:<br />

• Taglio dell’asta di comando: per facilitare maggiormente<br />

l’installazione, la scala graduata<br />

corrispondente ai punti di controllo per olio<br />

ed acqua è stata stampata direttamente sull’asta<br />

di comando. Nessun calcolo e un semplice<br />

tronchesino permettono di ottenere il<br />

livello desiderato.<br />

• Parte elettrica totalmente separata dal liquido<br />

e perfettamente protetta dal lato del connettore.<br />

Il risultato è un prodotto dalla massima<br />

sicurezza.<br />

• Corpo base con filettatura 1” Gas (3/4” a richiesta),<br />

previsto in produzione. Allo stesso<br />

può essere saldata, a seconda delle necessità<br />

una flangia a 3 (Ø55) o 6 fori (Ø70).<br />

Altra caratteristica peculiare della serie MG è la<br />

reversibilità: spostando la posizione del magnete<br />

è possibile ottenere il contatto Chiuso In<br />

Presenza o Chiuso In Assenza di liquido. Il tutto<br />

è reso più semplice dalla presenza di un’etichetta<br />

sopra il corpo, che rende immediato e intuitivo<br />

il posizionamento del magnete all’interno del<br />

corpo stesso. I livellostati della serie MG sono<br />

insensibili alla sporcizia o alle particelle ferrose<br />

presenti nel liquido,non avendo alcun magnete<br />

sul galleggiante ed essendo lo stesso solidale<br />

con l’astina. Diversamente da altri livellostati,<br />

tutti i componenti della serie MG (corpo - astina<br />

- galleggiante, etc.) sono dello stesso materiale.<br />

In questo modo vengono notevolmente semplificate<br />

la consultazione delle tabelle di compatibilità<br />

e la scelta del materiale più adatto alle<br />

proprie necessità.<br />

>estrusori<br />

>dosatori<br />

>componenti<br />

>trasporto pneumatico<br />

>sistemi completi<br />

> > Precisione in ogni f<br />

ase del processo. I sistemi di dosaggio, pesatura, trasporto<br />

ed estrusione forniti da Coperion e Coperion K-Tron ofrono ono il massimo in termini di<br />

eicienza ed aidabilità per assicurare elemassime prestazioni produttive.<br />

>>www.coperion-pharma.<br />

operion-pharma.com<br />

VANTAGGI<br />

>Dosatori ad alta precisione per un dosaggio ottimale<br />

>Soluzioni nel trasporto o pneumatico per applicazioni<br />

igieniche e sanitarie<br />

>Estrusori bivite ZSK adatti alla produzione in continuo<br />

di compound farmaceutici<br />

>Sistemi integrati di controllo ollo per tutte le funzioni<br />

>Tutti i sistemi sono progettati ti con i più avanzati standard<br />

tecnologici farmaceutici<br />

Montenegro S.r.l.<br />

Via Volturno, 37<br />

20861 Brugherio (MB)<br />

Tel: +39 039 883107<br />

Fax: +39 039 880023<br />

info@montenegrosrl.it


Strumentazione<br />

Una soluzione innovativa<br />

nella misura del TOC<br />

SWAN utilizza da sempre il metodo dell’ossidazione diretta<br />

mediante UV. Gli sviluppi tecnologici dello strumento AMI LineTOC<br />

potenziano le performance del reattore e la precisione della misura.<br />

di Roger Schmid* e Valentina Zani**<br />

*Sales Manager,<br />

SWAN Wasseranalytik<br />

AG<br />

**Service, SWAN<br />

Analitica srl<br />

grado di qualità richiesto<br />

per l’acqua utilizzata<br />

in produzione spinge il mondo<br />

dell’industria farmaceutica<br />

L’elevato<br />

ad una costante implementazione<br />

di un sistema di controllo automatico<br />

e continuo degli impianti di<br />

produzione e dei circuiti di acqua ultrapura.<br />

Uno step importante per questo sviluppo<br />

fu l’introduzione del contenuto di<br />

TOC come specifica per l’acqua ultrapura<br />

nella Farmacopea USP, nel 1998.<br />

Analogamente agli standard per il carico<br />

inorganico dell’acqua (conducibilità),<br />

il carico organico può essere verificato<br />

mediante un unico parametro<br />

(TOC, acronimo dell’inglese Total<br />

Organic Carbon).<br />

Per la determinazione del TOC, esistono<br />

diverse procedure che prevedono la misura<br />

del biossido di carbonio risultante<br />

dall’ossidazione del carbonio organico<br />

presente nell’acqua: SWAN utilizza da<br />

sempre il metodo dell’ossidazione diretta<br />

mediante UV.<br />

In questo articolo sono descritte possibilità<br />

e limiti dell’ossidazione diretta<br />

con UV, oltre alle migliorie tecniche apportate<br />

allo strumento di misura AMI<br />

LineTOC per potenziarne la performance<br />

del reattore UV e, di conseguenza, anche<br />

la precisione della misura stessa.<br />

Fig. 1 - Diagramma schematico dell’ossidazione UV diretta<br />

Introduzione<br />

I più diffusi processi per la determinazione<br />

del TOC si basano sull’ossidazione<br />

del carbonio organico presente nell’acqua<br />

e la conseguente misura del biossido<br />

di carbonio (CO 2 ) prodotto: decomposizione<br />

termica catalitica e<br />

misura della CO 2 con detector NDIR (IR<br />

Non Dispersivo), decomposizione con<br />

UV-persolfato e misura di CO 2 con detector<br />

NDIR o misura di conducibilità,<br />

oppure ossidazione UV diretta e misura<br />

di conducibilità.<br />

Ogni metodo ha vantaggi e svantaggi,<br />

a seconda di quanto ossidazione e misura<br />

siano tecnicamente efficaci, perciò<br />

ogni applicazione deve essere esaminata<br />

per decidere quale metodo sia più<br />

adeguato.<br />

Ossidazione UV diretta<br />

La possibile contaminazione organica<br />

nell’acqua ultrapura dell’industria farmaceutica<br />

si trova generalmente in<br />

concentrazioni molto piccole, il che<br />

rende l’ossidazione UV diretta un metodo<br />

efficace: in ogni caso, i prerequisiti<br />

per una completa ossidazione del<br />

68 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

carbonio organico sono un reattore UV<br />

ottimizzato ed adeguate condizioni di<br />

misura.<br />

Procedura di misurazione<br />

Come schematizzato in figura 1, dopo<br />

la prima misura di conducibilità (Total<br />

Inorganic Carbon, TIC), il campione entra<br />

nel reattore UV, dove avviene l’ossidazione<br />

del carbonio organico, ed è<br />

poi inviato alla seconda misura di conducibilità<br />

(Total Carbon, TC); dalla differenza<br />

di conducibilità tra i due sensori,<br />

si calcola il contenuto di TOC,<br />

secondo la seguente formula:<br />

TOC = TC - TIC<br />

Come ogni altro metodo, l’ossidazione<br />

UV diretta ha i suoi svantaggi:<br />

• Intervallo di misura limitato<br />

< 2 µS/cm a 20 °C / < 1 ppm TOC<br />

• Misura influenzata da effetti termici<br />

• Riproducibilità dell’ossidazione UV<br />

insufficiente<br />

Per evitare o limitare questi aspetti, gli<br />

sforzi per sviluppare ulteriormente lo<br />

strumento si sono concentrati sui seguenti<br />

obiettivi:<br />

• Stabilizzazione delle condizioni termiche<br />

del dispositivo<br />

• Aumento della densità di radiazione<br />

durante l’ossidazione<br />

• Ottimizzazione del flusso campione<br />

nel sistema<br />

do il flusso campione si può raggiungere<br />

il pieno potenziale.<br />

Nel design classico di un reattore UV,<br />

il campione fluisce attorno alla lampada,<br />

con inevitabili perdite per diffusione,<br />

riflessione ed accumulo di depositi<br />

sulla superficie direttamente irradiata,<br />

che, sul lungo periodo, comporta una<br />

riduzione della densità di radiazione.<br />

Questi effetti collaterali possono essere<br />

evitati solo mediante il diretto contatto<br />

tra lampada UV e campione: nel reattore<br />

UV recentemente sviluppato (figura<br />

3), il campione fluisce direttamente<br />

lungo la sorgente UV, con una distanza<br />

massima dal centro della lampada di 8<br />

mm ed uno strato campione spesso aprore,<br />

l’entità del quale dipende da temperatura<br />

e conducibilità.<br />

Il problema è stato tecnicamente aggirato<br />

collegando uno scambiatore di<br />

calore a monte del reattore, in modo<br />

tale che l’acqua in uscita dal reattore<br />

stesso riscaldi quella in ingresso, in<br />

controcorrente.<br />

Con questo accorgimento, la differenza<br />

di temperatura tra le due letture rimane<br />

al di sotto di 0,2°C: soprattutto i campioni<br />

con bassi valori di TOC beneficiano<br />

di questo metodo, con letture considerevolmente<br />

più stabili e meno<br />

soggette a fluttuazioni.<br />

Aumento della densità di<br />

radiazione durante l’ossidazione<br />

Le lampade UV usate al giorno d’oggi<br />

(lampade al quarzo a bassa pressione<br />

di Hg) producono piena potenza in uno<br />

stretto range di temperatura, solitamente<br />

tra 40 e 50°C; una variazione di<br />

temperatura di lavoro di 10°C può risultare<br />

in una perdita di potenza di<br />

quasi 20% ed è quindi molto importante<br />

mantenere la temperatura della lampada<br />

nel range migliore: un elemento<br />

riscaldante (C in figura 2) o refrigerante<br />

aggiuntivo (a seconda dell’applicazione)<br />

permette di stabilizzare con precisione<br />

una temperatura target di 42°C e di<br />

raggiungere la massima efficienza di<br />

radiazione, risultante in un’ottimale ed<br />

uniforme ossidazione.<br />

Ottimizzazione del flusso<br />

campione<br />

Le innovazioni tecniche menzionate<br />

mostrano già un sostanziale miglioramento<br />

del sistema, ma solo ottimizzan-<br />

Stabilizzazione delle condizioni<br />

termiche<br />

La temperatura ha un’influenza significativa<br />

sulla misura di conducibilità e,<br />

durante l’ossidazione UV diretta, l’energia<br />

prodotta dalla lampada UV può aumentare<br />

la temperatura dell’acqua di<br />

oltre 10°C, a seconda del design del reattore:<br />

tale differenza deve essere compensata,<br />

ma ogni compensazione è solo<br />

un’approssimazione e comporta un er-<br />

Fig. 2 - Reattore<br />

con uno<br />

scambiatore<br />

di calore<br />

e un elemento<br />

riscaldante<br />

A: blocco<br />

d’ingresso,<br />

B: scambiatore<br />

di calore,<br />

C: elemento<br />

riscaldante<br />

D & E: sensori<br />

di conducibilità<br />

F: reattore UV<br />

Fig. 3 - Sezione<br />

di un reattore UV<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf69


Strumentazione<br />

Fig. 4 -<br />

Analizzatore<br />

AMI Line-TOC<br />

pena 0,5 mm. Inoltre, la struttura ermetica<br />

evita la produzione di ozono e<br />

perdite per diffusione, con un netto aumento<br />

della densità di radiazione, risultante<br />

poi in una completa ossidazione<br />

dei composti organici presenti<br />

nel campione.<br />

La lampada UV è parte integrante del reattore,<br />

che, in caso di guasto, può essere<br />

interamente sostituito e riciclato, per<br />

una manutenzione più facile e veloce.<br />

Campionamento automatico<br />

Nell’AMI LineTOC la misura è resa indipendente<br />

dal flusso campione grazie<br />

ad una pompa peristaltica, posta a valle<br />

del sistema, che aspira solo una limitata<br />

quantità di acqua (300 ml/h); inoltre,<br />

una valvola a spillo consente di regolare<br />

la velocità del campione in linea, riducendo<br />

eventualmente il tempo di percorrenza<br />

dal punto di prelievo allo strumento,<br />

diminuendo così il tempo<br />

complessivo dell’analisi.<br />

Applicazione farmaceutica<br />

Gli strumenti impiegati in applicazioni<br />

farmaceutiche devono superare un test<br />

di verifica, il System Suitability Test<br />

(SST), in accordo con la Farmacopea<br />

ufficiale (USP 643 / EP 2.2.24). Le lampade<br />

UV normalmente utilizzate per<br />

strumenti con ossidazione UV diretta<br />

hanno una vita operativa di sei mesi<br />

ed ogni sostituzione richiede obbligatoriamente<br />

un SST, di conseguenza è<br />

necessario eseguire almeno due test<br />

all’anno. Molti operatori, però, usano<br />

le soluzioni SST certificate più spesso<br />

dell’intervallo di validazione richiesto,<br />

addirittura anche mensilmente, per tenere<br />

sotto controllo il corretto funzionamento<br />

del sistema di misura, con notevole<br />

dispendio di costi e tempo.<br />

Il Function Test<br />

Il “Function Test” dell’AMI LineTOC, un<br />

adattamento del ben noto SST, può efficacemente<br />

semplificare questa routine:<br />

la pompa peristaltica integrata diluisce<br />

con l’acqua campione due soluzioni molto<br />

concentrate (20 ppm) di saccarosio e<br />

benzochinone, che vengono misurate<br />

una immediatamente dopo l’altra; in base<br />

al recupero percentuale, si possono avere<br />

indicazioni sul funzionamento e sulle<br />

condizioni dello strumento, senza interventi<br />

o modifiche da parte dell’operatore,<br />

il quale può comodamente esaminare i<br />

dati strumentali a remoto.<br />

Il Function Test può essere programmato<br />

sullo strumento a intervalli regolari oppure<br />

attivato manualmente. Le soluzioni<br />

utilizzate, stabili fino a tre mesi, non<br />

sono soggette a linee guida farmaceutiche<br />

e possono essere preparate dagli operatori<br />

stessi oppure acquistate presso il<br />

distributore locale di prodotti chimici,<br />

purché soddisfino i requisiti di qualità<br />

per l’analisi.<br />

Con il Function Test, quindi, si riduce notevolmente<br />

il numero di costosi e complicati<br />

test per il controllo dello strumento<br />

di misura e si ha la certezza del<br />

corretto funzionamento dello stesso tra<br />

un SST ed il successivo.<br />

Analisi di campioni manuali<br />

Un ulteriore vantaggio dell’AMI LineTOC<br />

è la possibilità di esaminare anche un<br />

“grab sample”: un campione, prelevato<br />

manualmente in apposita bottiglia, viene<br />

facilmente collegato allo strumento e<br />

misurato semplicemente premendo un<br />

tasto. Le uscite del segnale rimangono<br />

in “hold” per tutto il tempo della misura<br />

e del successivo risciacquo.<br />

Conclusione<br />

L’attenzione nello sviluppo dell’analizzatore<br />

di TOC si è focalizzata su tre aree:<br />

• Stabilizzazione delle condizioni termiche<br />

• Aumento della densità di radiazione<br />

• Ottimizzazione del flusso campione nel<br />

sistema<br />

Le soluzioni tecniche presentate hanno<br />

portato evidenti miglioramenti in precisione<br />

ed accuratezza dell’ossidazione diretta<br />

UV. Inoltre, nella fase di sviluppo<br />

dello strumento sono stati presi in considerazione<br />

i severi requisiti dell’industria<br />

farmaceutica riguardanti le procedure di<br />

calibrazione e verifica.<br />

Tutte queste innovazioni tecniche sono<br />

presenti nello strumento AMI LineTOC di<br />

SWAN Analytische Instrumente AG.<br />

Bibliografia<br />

USP, “Total Organic Carbon”,<br />

United States Pharmacopoeia 36-NF 31,<br />

U.S. Pharmacopeial Convention Inc.,<br />

Rockville, Md. (2013).<br />

USP, “Water Conductivity”, United<br />

States Pharmacopoeia 36-NF 31, U.S.<br />

Pharmacopeial Convention Inc., Rockvil -<br />

le, Md. (2013).<br />

USP, “Water for Pharmaceutical<br />

Purposes”, United States Pharmacopoeia<br />

36-NF 31, U.S. Pharmacopeial Con -<br />

vention Inc., Rockville, Md. (2013).<br />

EP 2.2.38, "Conductivity", European<br />

Pharmacopoeia, vol. 7.0, Council of<br />

Europe, Strasbourg, France (2013).<br />

EP 2.2.44, "Total Organic Carbon in Water<br />

for Pharmaceutical Use", European<br />

Pharmacopoeia, vol. 7.0, Council of<br />

Europe, Strasbourg, France (2013). l<br />

70 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Polveri sottili: una soluzione dalle tecnologie di monitoraggio<br />

È allarme smog per il superamento della soglia<br />

di polveri nell’aria: inquinamento oltre<br />

i limiti in moltissimi comuni italiani, dove<br />

l’alta concentrazione di polveri sottili, ozono<br />

e biossido di azoto sfiorano i parametri<br />

di legge, con il rischio di causare danni alla<br />

salute dei cittadini e dell’ambiente. Secondo<br />

i dati Ispra, rielaborati da Legambiente, i<br />

contributi principali all’inquinamento dell’aria<br />

derivano da una serie di fattori, tra<br />

cui i trasporti stradali, il riscaldamento domestico,<br />

il settore industriale ed energetico.<br />

Attivato anche il protocollo sperimentale<br />

emergenza smog, che tra i principali provvedimenti<br />

prevede la stretta all’uso di stufe<br />

e camini, riscaldamenti al minimo, limitazioni<br />

della velocità, targhe alterne e divieti<br />

di circolazione. I dati Arpa, però, evidenziano<br />

l’inefficacia di tali limitazioni e sempre<br />

più la necessità di stilare la programmazione<br />

d’interventi strutturali nel lungo<br />

periodo, dal monitoraggio costante della<br />

qualità dell’aria negli ambienti industriali,<br />

una fonte d’inquinamento troppo spesso<br />

sottovalutata ma responsabile del 75% delle<br />

emissioni degli ossidi di zolfo. In questa<br />

situazione, assume sempre maggiore importanza<br />

la rilevazione delle polveri emesse<br />

dalle industrie e, tra le nuove tecnologie,<br />

spiccano le sonde basate sul principio triboelettrico.<br />

Tra le aziende più all’avanguardia<br />

in questa tecnologia, l’italiana<br />

Tribotecna, che da oltre venticinque anni<br />

progetta e realizza rilevatori di polveri per<br />

i più diversi settori industriali. La specializzazione<br />

dell’azienda nelle sonde triboelettriche<br />

nasce da un’intuizione che ha portato<br />

allo sviluppo di apparecchiature basate<br />

sul principio triboelettrico. Grazie all’utilizzo<br />

di mezzi Sapr all'avanguardia e certificati<br />

Enac, è oggi possibile verificare lo stato<br />

d’impianti in quota, coperture industriali e<br />

terreni agricoli. Strumenti innovativi, più<br />

noti come droni, che permettono di ottenere<br />

una prospettiva dall’alto di piccole<br />

aree e che trovano applicazione nel campo<br />

dell’agricoltura di precisione, del monitoraggio<br />

ambientale, dell’ispezione di impianti<br />

industriali e magazzini, nel mondo della<br />

sorveglianza e della sicurezza pubblica e<br />

industriale.<br />

VALVEX, LA VALVOLA PASSIVA DI ISOLAMENTO DALLE ESPLOSIONI<br />

Ex<br />

VALVEX è la valvola passiva progettata e realizzata da FIKE per impedire la propagazione della fiamma nelle<br />

tubazioni e/o nelle linee di trasporto pneumatico in fase diluita e proteggere le apparecchiature di processo<br />

connesse. In qualsiasi tipologia di settore industriale (chimico, farmaceutico, food & beverage, energia, legno… )<br />

VALVEX rappresenta la soluzione ideale per l’isolamento dalle esplosioni.<br />

I tecnici FIKE sono a disposizione per rispondere a tutte le vostre richieste.<br />

w w w . f i k e . c o m


Strumentazione<br />

Unità di serializzazione<br />

Print&Check Evo<br />

Particolare interno<br />

dell'ispezionatrice VRI<br />

Tracciatura e ispezione<br />

dei farmaci: una visione completa<br />

Antares Vision si presenta a Pharmintech <strong>2016</strong> come un partner<br />

a 360 gradi per i produttori farmaceutici che devono adeguarsi alla nuova<br />

normativa UE sulla serializzazione. In mostra un sistema integrato<br />

e compatto per la tracciatura e una macchina per l’ispezione.<br />

di Alessandro Bignami<br />

Itemi che affronterà Antares<br />

Vision in occasione di Phar -<br />

mintech <strong>2016</strong>, a Bologna dal 13<br />

al 15 aprile, riguardano la serializzazione<br />

e l’aggregazione oltre<br />

che l’ispezione dei prodotti farmaceutici.<br />

È stringente l’attualità del primo, con<br />

l’entrata in vigore a febbraio <strong>2016</strong> della<br />

normativa EU FMD (Falsified Medicine<br />

Directive), che rende obbligatoria, a<br />

partire da febbraio 2019, la serializzazione<br />

dei farmaci e l’applicazione di tamper<br />

evident per l’anticontraffazione.<br />

Antares Vision, leader internazionale<br />

nei sistemi di tracciatura farmaceutica,<br />

esporrà a tal proposito un’unità di serializzazione<br />

e aggregazione completa,<br />

compatta, di facile installazione e gestione,<br />

ideale quindi per i molti piccoli-medi<br />

produttori e contoterzisti chiamati<br />

ad adeguarsi alla normativa, al fine<br />

di continuare a operare sul mercato<br />

dell’Unione Europea. Antares Vision parteciperà<br />

inoltre alla Drug Supply Chain<br />

Workroom dedicata da Pharmintech alla<br />

filiera del farmaco, un angolo di riflessione<br />

che coinvolgerà alcuni protagonisti<br />

del settore: dal confezionamento<br />

alla logistica, fino alla catena del freddo<br />

e ai sistemi di tracciatura.<br />

L’azienda porterà in fiera anche una<br />

macchina per l’ispezione, sviluppata per<br />

soddisfare le crescenti esigenze di sicurezza<br />

e controllo qualità nella produzione<br />

farmaceutica.<br />

Pronti a serializzare<br />

Un sistema di tracciatura completo, formato<br />

dalle fasi di serializzazione e aggregazione,<br />

rappresenta il miglior controllo<br />

possibile della sicurezza di un<br />

farmaco, raccontando l’intera storia del<br />

prodotto, dal confezionamento al punto<br />

72 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

vendita, e ottenendo la massima trasparenza<br />

della filiera.<br />

La serializzazione è la prima fondamentale<br />

“impronta” di ogni sistema di tracciatura.<br />

Insieme alle tecnologie di anticontraffazione<br />

e identificazione, essa<br />

gioca un ruolo centrale nella sicurezza<br />

dei farmaci, e quindi in quella dei pazienti.<br />

Consiste nell’assegnazione e<br />

nell’applicazione di un numero seriale<br />

a ogni singolo articolo vendibile, contenitore<br />

o bottiglia che sia. Questo<br />

identificativo del prodotto, basato sul<br />

codice bidimensionale Data Matrix,<br />

deve essere unico e verificabile.<br />

L’obiettivo della serializzazione è dunque<br />

aumentare ulteriormente la sicurezza<br />

del pazienti, grazie alla rintracciabilità<br />

totale di ogni singola confezione di medicine<br />

e alla protezione da manomissioni<br />

e contraffazioni lungo tutte le fasi di<br />

confezionamento e distribuzione. La serializzazione<br />

con il codice Data Matrix<br />

agevola le procedure di richiamo, ritiro<br />

e restituzione dei medicinali, oltre a favorire<br />

la farmacovigilanza.<br />

A partire dal 2011 alcuni paesi - come<br />

Turchia e Cina - hanno introdotto la<br />

Track&Trace Regulation, che prevede<br />

l’obbligo della serializzazione dei farmaci.<br />

Ora anche l’Unione Europea, con<br />

la pubblicazione dei regolamenti attuativi<br />

(<strong>2016</strong>/161) della direttiva EU-FMD<br />

(Falsified Medicine Directive), ha confermato<br />

che dal febbraio 2019 sarà obbligatorio<br />

serializzare le confezioni di<br />

farmaci.<br />

L’adeguamento necessario per ottemperare<br />

alla normativa porrà all’industria<br />

farmaceutica alcune sfide senza precedenti.<br />

Molti dei grandi gruppi internazionali<br />

hanno già affrontato la questione,<br />

perché in grado di dedicarvi team<br />

di specialisti, o perché operano su mercati<br />

dove la serializzazione è già stata<br />

introdotta per legge. A trovarsi in maggiore<br />

difficoltà è invece, ancora una<br />

volta, l’ampia fetta di mercato costituita<br />

da piccoli e medi produttori e contoterzisti.<br />

Per una buona parte di questi<br />

resta molto da fare per aggiornarsi prima<br />

della scadenza del 2019.<br />

Dopo quella data tutti i produttori di<br />

farmaci che operano sul mercato UE saranno<br />

tenuti ad apporre sulla confezione<br />

di ogni medicinale un identificativo<br />

univoco, codificato nel Data Matrix e<br />

formato da una sequenza di caratteri<br />

numerici o alfanumerici.<br />

L’identificativo univoco comprende: un<br />

codice che consenta di identificare almeno<br />

la denominazione, la denominazione<br />

comune, la forma farmaceutica, il<br />

dosaggio, le dimensioni e il tipo di confezione<br />

del medicinale (GTIN o “codice<br />

del prodotto”); una sequenza numerica<br />

o alfanumerica di non oltre 20 caratteri,<br />

generata da un algoritmo di randomizzazione<br />

deterministico o non deterministico<br />

(“numero seriale”); un numero<br />

di rimborso nazionale o un altro numero<br />

nazionale che identifica il medicinale,<br />

se richiesto dallo stato membro al mercato<br />

del quale il prodotto è destinato;<br />

il numero del lotto; la data di scadenza.<br />

Per aggiornare i propri sistemi produttivi<br />

in ottemperanza alla norma europea,<br />

le aziende sono chiamate dunque<br />

a intervenire sulle proprie linee di confezionamento<br />

e ad attrezzarsi per effettuare<br />

lo scambio di dati con altri attori<br />

della filiera e con il sistema di<br />

archivi UE. Un compito complesso da<br />

completare in tempi stretti e in cui può<br />

diventare prezioso e determinante il<br />

supporto di fornitori tecnologici che<br />

hanno già un’approfondita esperienza<br />

nella realizzazione di sistemi di serializzazione<br />

farmaceutica. Fra questi<br />

esperti brilla proprio Antares Vision che,<br />

per numero di installazioni e livello tecnologico,<br />

rappresenta un’eccellenza internazionale<br />

nell’ambito dei sistemi di<br />

tracciatura del farmaco.<br />

L’azienda lombarda può mettere a disposizione<br />

dei piccoli e medi produttori<br />

e dei contoterzisti non solo le proprie<br />

tecnologie, ma anche il know how e la<br />

capacità di formare e assistere gli operatori:<br />

competenze consolidate negli<br />

scorsi anni con l’implementazione di sistemi<br />

track & trace presso molti stabilimenti<br />

farmaceutici nel mondo, inclusi<br />

quelli di diversi top player internazionali.<br />

Proprio per la formazione degli utilizzatori<br />

l’azienda ha realizzato, presso la<br />

nuova sede di Travagliato (BS), l’Antares<br />

Center of Excellence, dove organizza<br />

corsi teorici e pratici sull’uso della propria<br />

strumentazione, proponendo così<br />

un servizio a 360 gradi.<br />

Unità completa per la tracciatura<br />

Ai visitatori di Pharmintech <strong>2016</strong>, gli<br />

specialisti di Antares Vision spiegheranno<br />

che la sfida della serializzazione, per<br />

quanto complessa e impellente, può essere<br />

vinta anche da Pmi e contoterzisti,<br />

Nell’Antares<br />

Center<br />

of Excellence,<br />

presso la nuova<br />

sede di<br />

Travagliato (BS),<br />

l’azienda<br />

organizza corsi<br />

di formazione<br />

per l’utilizzo<br />

della propria<br />

strumentazione<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf73


Strumentazione<br />

Ispezionatrice<br />

Argo della serie<br />

VRI<br />

se affrontata con gli strumenti adeguati:<br />

dal training all’implementazione di tecnologie<br />

software e hardware specifiche<br />

e user-friendly. Un esempio di queste<br />

tecnologie sarà in mostra allo stand,<br />

dove Antares Vision esporrà un’unità<br />

completa di serializzazione e aggregazione<br />

con funzioni basiche, compatta,<br />

ma con una flessibilità sufficiente a soddisfare<br />

in modo semplice una vasta gamma<br />

di esigenze. Una soluzione ideale,<br />

quindi, per chi è chiamato ad adeguarsi<br />

alla nuova norma, ma non ha ancora una<br />

conoscenza approfondita del tema o non<br />

ha spazi sufficienti per rivoluzionare le<br />

linee con grandi impianti.<br />

Il sistema completo in visione sarà formato<br />

dall’unità di serializzazione<br />

Print&Check Evo e dal modulo di aggregazione<br />

Matrix Station.<br />

Print&Check Evo fa parte della serie<br />

Print&Check. Le diverse versioni di questa<br />

serie stampano sugli astucci tutti i<br />

dati fissi e variabili e ne controllano la<br />

correttezza e l’integrità. Oltre a stampare<br />

e verificare il Data Matrix e i dati variabili,<br />

la serie può integrare funzioni di<br />

etichettatura per i sigilli anticontraffazione<br />

(tamper evident), anch’essi resi<br />

obbligatori dalla normativa EU-FMD, bilance<br />

per il controllo del peso e altre<br />

funzioni di etichettatura. È un sistema<br />

di ispezione essenziale e dall’ingombro<br />

molto ridotto. Racchiude in un’unica soluzione<br />

compatta il cuore di un sistema<br />

di serializzazione, ovvero la capacità di<br />

scrivere e verificare il codice formato dal<br />

Data Matrix e dai dati variabili.<br />

Il modello Print&Check Evo, in esposizione,<br />

è la soluzione integrata oggi più<br />

diffusa. Si adatta in modo facile e veloce<br />

alla linea e occupa solo 700 mm.<br />

Può stampare ed effettuare verifiche<br />

su due lati del contenitore. Consente<br />

un veloce cambio formato senza l’uso<br />

di strumenti. Il sistema a doppio trasportatore<br />

nella parte superiore e inferiore<br />

mantiene stabili gli astucci, rendendo<br />

affidabile la stampa.<br />

Grazie alla facilità di integrazione e alla<br />

flessibilità, oltre alla riduzione al minimo<br />

di tempi di installazione e fermo linea,<br />

Print&Check Evo si presenta come una<br />

risposta semplice ed efficace alla crescita<br />

esponenziale della domanda di sistemi<br />

di tracciatura prevista con la nuova normativa<br />

europea.<br />

L’aggregazione non è attualmente prevista<br />

come obbligatoria dalle norme UE.<br />

Tuttavia il suo ruolo nel sistema di tracciatura<br />

dei farmaci e nella gestione del<br />

fine linea è di grande importanza. Essa<br />

consente di organizzare, sulla base della<br />

gerarchia dei numeri seriali, le unità logistiche<br />

successive. Per costituire relazioni<br />

di tipo genitore-figlio nel modo<br />

più efficacemente rintracciabile, alcuni<br />

dispositivi specifici possono essere posizionati<br />

lungo la linea di confezionamento:<br />

etichettatrici, telecamere speciali<br />

per leggere codici stampati su fardelli e<br />

scatole di cartone, sistemi di espulsione,<br />

così come stampanti stand alone e lettori<br />

a mano. Antares Vision è in grado<br />

di integrare i differenti dispositivi in<br />

un’unica interfaccia a cui l’operatore può<br />

accedere facilmente da qualsiasi touch<br />

screen posto sulla linea.<br />

Matrix Station, esempio della tecnologia<br />

di aggregazione di Antares Vision in mostra<br />

a Bologna, è un modulo semiautomatico<br />

progettato per massimizzare la<br />

produttività nelle operazioni di confezionamento<br />

manuale, garantendo la lettura<br />

multipla di codici Data Matrix gestiti<br />

contemporaneamente su molte linee.<br />

La stazione può essere impiegata per<br />

l’aggregazione di astucci in fardelli o in<br />

scatole di cartone, fardelli in scatole di<br />

cartone e queste ultime in pallet. Il telaio<br />

meccanico è studiato per ottimizzare<br />

l’efficienza e l’ergonomia a vantaggio<br />

dell’operatore e include inoltre il<br />

supporto per l’unità di stampa. La finestra<br />

per la lettura dei codici è lunga 450<br />

mm e larga 200 mm.<br />

Matrix Station avverte l’operatore in<br />

caso di codici errati o già rilevati, o in<br />

caso di altri errori, favorendo una maggiore<br />

qualità del processo. Non appena<br />

gli astucci sono aggregati correttamente,<br />

la stazione stampa un’etichetta di<br />

spedizione. L’intuitiva interfaccia touch<br />

screen permette all’operatore di cambiare<br />

rapidamente il prodotto e le informazioni<br />

per la spedizione, sulla base<br />

dell’ordine del cliente.<br />

Ispezione totale<br />

Antares Vision è un produttore di riferimento<br />

anche nel settore delle macchine<br />

per l’ispezione. A Pharmintech sarà<br />

in mostra un’ispezionatrice della serie<br />

VRI (Visual Rotating Inspector). Le macchine<br />

di questa serie, che possono essere<br />

utilizzate sia in linea che stand alone,<br />

sono progettate per ispezionare un’ampia<br />

gamma di flaconi in vetro o plastica<br />

per liquidi, polveri e farmaci liofilizzati.<br />

Le macchine rotative modulari e compatte<br />

rendono possibile un’ispezione totale,<br />

accurata e affidabile per assicurare<br />

che i prodotti farmaceutici e le loro confezioni<br />

rispettino completamente le<br />

stringenti normative e i requisiti GMP<br />

(Good Manufacturing Practices).<br />

Numerose sorgenti luminose e differenti<br />

tecniche di illuminazione, unitamente<br />

ad un software dedicato, consentono<br />

l’identificazione di qualsiasi difetto.<br />

L’alta risoluzione delle telecamere e<br />

dell’ottica utilizzate rendono rilevabili<br />

anche i difetti più piccoli, mentre sofisticati<br />

algoritmi di analisi riducono al<br />

minimo i falsi errori. l<br />

74 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


In concomitanza con<br />

Safety & Security<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sponsored by<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Organizzato da<br />

<br />

<br />

<br />

Registrazione<br />

gratuita per<br />

gli operatori<br />

professionali<br />

8<br />

edizioni di successo<br />

<br />

operatori previsti<br />

<br />

aziende rappresentate<br />

3<br />

convegni plenari<br />

+25<br />

workshop


Strumentazione<br />

La qualità del made in Italy<br />

nella strumentazione di processo<br />

Primario produttore italiano di strumenti di processo<br />

per applicazioni in condizioni critiche, Valcom<br />

risponde ai competitor internazionali del settore<br />

con la flessibilità e la cura del suo servizio,<br />

che si basa su competenze tecnologiche sviluppate<br />

in oltre 40 anni di attività.<br />

Alessandro Rozza, Sales Engineer in Valcom<br />

di Alessandro Bignami<br />

La forza di Valcom sta nella<br />

flessibilità e nella qualità del<br />

servizio innestate in un knowhow<br />

tecnologico maturato<br />

in oltre quarant’anni. Questi<br />

plus hanno consentito all’azienda italiana<br />

non solo di primeggiare tra i costruttori<br />

nazionali di strumentazione<br />

di processo, ma anche di muoversi con<br />

autorevolezza in un mercato prevalentemente<br />

dominato da grandi e ben ramificati<br />

gruppi internazionali. Per conoscere<br />

il punto di vista di Valcom<br />

sull’evoluzione del settore e le sue novità<br />

tecnologiche abbiamo conversato<br />

con Alessandro Rozza, responsabile delle<br />

vendite sul mercato italiano, che ci<br />

ha ospitato nella sede di Terranova dei<br />

Passerini, nel Lodigiano.<br />

<strong>ICF</strong> - Ing. Rozza, come vede la situazione<br />

italiana, osservandola dal vostro<br />

settore?<br />

In Italia sono rimasti pochi progetti importanti,<br />

gli investimenti si sono ridotti.<br />

I contratti riguardano più che altro impianti<br />

piccoli e operazioni di revamping.<br />

La maggior parte dei nostri clienti italiani<br />

vende molte delle proprie macchine e soluzioni<br />

all’estero. Chi esporta, infatti, è<br />

riuscito a resistere alle difficoltà di questi<br />

anni. A utilizzare i nostri strumenti sono<br />

soprattutto realtà specializzate, tra società<br />

di ingegneria e costruttori di impianti,<br />

che ricevono molte richieste dall’estero.<br />

E da queste ultime dipende<br />

quindi anche una parte consistente del<br />

nostro lavoro sul territorio nazionale.<br />

<strong>ICF</strong> - Il vostro parco clienti vi consente<br />

di programmare, almeno in parte, la<br />

produzione dell’anno?<br />

Pianificare la produzione è sempre più<br />

difficile. Nessun costruttore oggi è in<br />

grado di prevedere quante macchine venderà<br />

durante l’anno. Tuttavia il rapporto<br />

stretto che abbiamo saputo creare con<br />

alcuni clienti consente di sapere, almeno<br />

76 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Strumentazione<br />

Monitoraggio e programmazione<br />

remota per serbatoi<br />

Valcom ® si propone come partner strategico per la misura<br />

di livello di parchi serbatoi, pozzi e tine per mezzo del sistema<br />

di monitoraggio, configurazione e programmazione<br />

remota HMI. HMI è in grado<br />

di visualizzare in tempo reale tutte le<br />

variabili di processo collegate, con la<br />

possibilità di implementazione di funzioni<br />

di data-logging e alarm-setting, indispensabili<br />

per monitorare i trend e per prevenire<br />

situazioni di troppo vuoto o troppo<br />

pieno. I benefici che derivano da un sistema<br />

di monitoraggio composto da<br />

HMI e strumentazione da campo fornito<br />

da Valcom sono: adeguamento di sistemi<br />

di monitoraggio tradizionali a sistemi<br />

a elevata tecnologia, abbattimento dei costi di installazione<br />

per soluzioni che utilizzano strumentazione HART ® , compatibilità<br />

“strumento da campo-visualizzatore” garantita e<br />

testata in fase di produzione, monitoraggio e variazione dei<br />

parametri di configurazione effettuata comodamente da<br />

PC, nonché un’alta flessibilità. Dal punto<br />

di vista degli ingressi disponibili la flessibilità<br />

sarà la massima possibile, dalla<br />

gestione della strumentazione<br />

smartHart agli ingressi on/off. Uscite<br />

allarmi sono gestiti tramite protocollo<br />

Modbus su piattaforma TCP/IP o<br />

RS485 e interfaccia utente remotizzata<br />

attraverso TCP/IP.<br />

Lo strumento diventa quindi molto versatile<br />

e permette la personalizzazione<br />

in funzione del processo che si vuole<br />

monitorare.<br />

in linea di massima, che tipo di macchine<br />

sta trovando maggiore impiego e quali<br />

sono i trend tecnologici del momento.<br />

In questo modo possiamo farci un’idea<br />

dell’impegno di lavoro che ci aspetta nei<br />

mesi successivi.<br />

<strong>ICF</strong> - Avete sviluppato qualche partnership<br />

anche con società di ingegneria?<br />

Lavoriamo molto con loro, sebbene spesso<br />

siano vincolate a una vendor list, come<br />

può capitare soprattutto con utilizzatori<br />

finali stranieri che preferiscono ricorrere<br />

a fornitori locali. Per fortuna molti dei<br />

nostri clienti italiani continuano a privilegiare<br />

la tecnologia “made in Italy”. La<br />

ritengo una scelta virtuosa per la nostra<br />

economia. Anche noi, quando siamo incaricati<br />

di fornire soluzioni “a pacchetto”,<br />

che quindi possono includere prodotti<br />

altrui, tendiamo a coinvolgere società<br />

italiane. Ammetto che c’è una componente<br />

di orgoglio nazionale. Ma tutto<br />

sommato non vedo perché cercare all’estero<br />

quello che sappiamo fare nel nostro<br />

paese. Avere fornitori vicini consente<br />

inoltre di vedersi, stabilire un rapporto<br />

diretto e continuativo, creare gruppi di<br />

lavoro, collaborare fianco a fianco nel<br />

vero senso di questa espressione.<br />

<strong>ICF</strong> - Ci sono ancora produttori italiani<br />

di strumenti di processo di alta<br />

qualità?<br />

Sì, ce ne sono, anche bravi, soprattutto<br />

nel settore dei piccoli trasmettitori a<br />

campo fisso. Però noi forse siamo gli unici,<br />

o sicuramente fra i pochi italiani, che<br />

producono strumentazione per il processo<br />

spinto, quindi per ambienti industriali<br />

critici, come quelli chimici, petrolchimici<br />

e dell’oil&gas. Valcom si differenzia dalle<br />

altre Pmi perché può operare nello stesso<br />

campo delle grandi multinazionali del<br />

settore, progettando e realizzando strumenti<br />

da applicare nei diversi punti del<br />

processo. Da un lato questa vocazione<br />

rappresenta la nostra forza nel panorama<br />

italiano, dall’altro ci mette davanti a una<br />

sfida difficile, quella di provare a competere<br />

con gruppi internazionali con<br />

enormi capacità di penetrazione commerciale<br />

e di investimenti tecnologici.<br />

<strong>ICF</strong> - Come riuscite a ritagliarvi uno<br />

spazio fra questi grandi gruppi?<br />

Puntiamo molto sulla flessibilità tipica<br />

di molte Pmi italiane, stando vicini al<br />

cliente, fino alla condivisione del know -<br />

how. Diversamente da molte grandi strutture,<br />

abbiamo tempi di risposta brevi e<br />

una maggiore attenzione alla relazione<br />

interpersonale. Certo, tutto questo servirebbe<br />

a poco se non avessimo oltre 40<br />

anni di esperienza. La conoscenza approfondita<br />

dei processi ci ha consentito<br />

di interpretare anche il ruolo di consulenti<br />

e di mettere a punto strumenti su misura<br />

in tempi ragionevoli. È soprattutto su<br />

questi aspetti, sulla qualità del servizio,<br />

che cerchiamo di dire la nostra.<br />

<strong>ICF</strong> - Il vostro core business resta legato<br />

ai trasmettitori di livello e pressione<br />

o ci sono stati altri sviluppi?<br />

Se consideriamo i volumi produttivi, i trasmettitori<br />

di livello e pressione rimangono<br />

la fetta più ampia del nostro business.<br />

Accanto a questi, abbiamo sviluppato<br />

molti prodotti e applicazioni di nicchia<br />

che fanno numeri inferiori ma sono più<br />

rilevanti sotto l’aspetto tecnologico.<br />

Penso ai trasmettitori di consistenza per<br />

la carta, ai trasmettitori di grado di lucido,<br />

ai rilevatori di nebbia d’olio. La gamma<br />

di strumenti è piuttosto ampia.<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf77


Strumentazione<br />

Trasmettitore di livello a tecnologia radar<br />

La serie KRG di Valcom è costituita da trasmettitori di livello a tecnologia<br />

radar. Lo strumento utilizza un impulso di microonde a 26 GHz verso<br />

la superficie del liquido che riflette il segnale verso il trasmettitore. Il<br />

tempo di volo, proporzionale alla distanza tra il punto di emissione e<br />

la superficie del liquido, è processato dall’elettronica dello strumento<br />

il quale genera il segnale in uscita. Essendo uno strumento che lavora<br />

non a contatto e in maniera non meccanica, KRG non necessita di manutenzione,<br />

non può essere danneggiato dal liquido e ha una lunga durata poiché<br />

non è soggetto a movimenti.<br />

La funzione ‘‘Full rangesearch mode‘‘ di questi trasmettitori aumenta la velocità di rilevamento<br />

fino a 2 m/s di velocità di variazione livello. I delay generati da riflessioni<br />

di segnale sono totalmente eliminabili per ottenere un output stabile e attendibile.<br />

Nel caso vi sia perdita di segnale in ingresso, lo strumento può prevedere l’evoluzione<br />

dell’output in base all’andamento registrato in precedenza. È possibile calcolare<br />

oltre al livello anche la portata di fluidi in canali aperti. Il rilevamento del livello fino a<br />

30 metri avviene con accuratezza di ±2 mm (valori dipendenti dal tipo di antenna).<br />

<strong>ICF</strong> - Proponete anche la tecnologia<br />

a ultrasuoni?<br />

Sì, abbiamo un buon prodotto che trova<br />

impiego in diversi settori: chimica, farmaceutica,<br />

alimentare, navale. Anche<br />

in questo caso riusciamo a garantire<br />

un’ampia flessibilità di configura zione.<br />

L’interruttore di livello a ultrasuoni serie<br />

ASL400 soddisfa anche applicazioni<br />

molto critiche nell’industria chimica,<br />

puntando su connessioni al processo<br />

dedicate e sull’utilizzo di parti bagnate<br />

interamente in materiali speciali. Lo<br />

strumento sfrutta la propagazione delle<br />

onde acustiche in una barra metallica e<br />

rileva le interferenze determinate dallo<br />

smorzamento delle onde sonore quando<br />

il liquido copre la barra. È molto versatile<br />

sia rispetto al tipo di attacco al processo,<br />

sia al numero di sonde richieste<br />

su un singolo attacco.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono gli aspetti innovativi<br />

che stanno caratterizzando lo sviluppo<br />

degli strumenti di processo?<br />

Ciò su cui si stanno concentrando le richieste<br />

del mercato, oltre agli avanzamenti<br />

dell’elettronica, riguarda la gestione<br />

complessiva del dato. Ovvero il<br />

modo in cui il cliente accede, legge e<br />

utilizza i dati che gli strumenti gli mettono<br />

a disposizione. La tendenza è quella<br />

di avere la possibilità di accedere a<br />

dati di impianti installati anche a centinaia<br />

di chilometri di distanza, tramite<br />

per esempio soluzioni cloud. Oggi l’operatore<br />

può monitorare i diversi parametri<br />

della linea produttiva da qualsiasi zona<br />

del mondo si trovi, maneggiando semplicemente<br />

il proprio telefonino.<br />

<strong>ICF</strong> - Com’è il vostro approccio a questa<br />

evoluzione nella gestione del dato?<br />

Su questo fronte il mercato è velocissimo.<br />

Le esigenze cambiano anche nel<br />

giro di pochi mesi. Per stare al passo<br />

stiamo lavorando molto sull’elettronica<br />

degli strumenti e potenziando il nostro<br />

ufficio di ricerca e sviluppo con personale<br />

qualificato. Proprio in questo periodo<br />

stiamo cercando di inserire almeno<br />

due figure, in particolare specialisti hardware<br />

e firmware. Oggi anche nelle Pmi<br />

lo staff tecnico deve essere composto<br />

da persone con una marcata specializzazione.<br />

Non è più il tempo di chi sa<br />

fare un po’ di tutto. L’evoluzione di ogni<br />

sistema è fulminea e un tecnico deve<br />

esservi interamente dedicato per restare<br />

aggiornato.<br />

<strong>ICF</strong> - Quali sono le vostre principali<br />

applicazioni nell’industria chimica?<br />

Nell’ambito dei processi con liquidi siamo<br />

in grado di rispondere a qualsiasi esigenza<br />

di rilevazione di pressione e livello. Fin<br />

da subito ci siamo contraddistinti con la<br />

proposta di strumenti in acciaio inox, molto<br />

apprezzati nei settori dove gli aspetti<br />

sanitari e igienici sono prioritari, proprio<br />

come i reattori e i diversi impianti chimico-farmaceutici.<br />

Fornire le parti bagnate<br />

della strumentazione in materiali speciali,<br />

inoltre, è considerato un plus nei processi<br />

con fluidi aggressivi.<br />

<strong>ICF</strong> - Cosa si aspetta dal <strong>2016</strong>?<br />

Sono ottimista per natura, ma anche la<br />

ragione mi dice che può essere un anno<br />

positivo, visti i buoni segnali che stanno<br />

dando alcuni settori. Spero che lo slancio<br />

che spesso si verifica nel primo semestre<br />

venga stavolta confermato nel<br />

secondo. A preoccuparmi sono più che<br />

altro le tensioni internazionali e il calo<br />

del prezzo del petrolio, che sta mettendo<br />

in difficoltà la filiera dell’oil&gas.<br />

<strong>ICF</strong> - Qual è l’aspetto che la soddisfa<br />

di più del suo lavoro e quale la maggiore<br />

difficoltà che incontra?<br />

Mi piace misurarmi con nuove sfide tutti<br />

i giorni. E nel nostro settore davvero<br />

non mancano, vista la rapidità con cui<br />

si rinnovano processi e sistemi. È una<br />

continua scoperta. La soddisfazione del<br />

cliente è infine la gratificazione più importante.<br />

Aggiornarsi sulle evoluzioni tecnologiche<br />

e seguire gli iter per ottenere le certificazioni<br />

rappresenta al contempo la<br />

difficoltà maggiore, soprattutto considerando<br />

le grandi multinazionali con<br />

cui ci troviamo a competere. Ma, come<br />

dicevo, credo molto nella tecnologia<br />

italiana, che Valcom continuerà a rappresentare<br />

con orgoglio nel mondo della<br />

strumentazione di processo. l<br />

78 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Automazione/Strumentazione<br />

Lettore di codici a camera per una vasta gamma di applicazioni<br />

Lector63x è l’ultimo nato nella famiglia di lettori di codici<br />

a camera di Sick. Con risoluzione delle immagini di 2<br />

Megapixel, custodia compatta e scelta flessibile delle ottiche,<br />

rappresenta la soluzione adeguata per ogni tipo di<br />

esigenza. Il lettore è adatto alla lettura di codici piccoli<br />

anche da grandi distanze e possiede elevate velocità di<br />

elaborazione. Il design unico di Lector63x permette<br />

un’estrema flessibilità nella scelta delle ottiche. È, infatti,<br />

possibile montare sia ottiche passo-S, più piccole, economiche<br />

e semplici da mettere a fuoco, sia ottiche passo-C,<br />

più raffinate e performanti. A ciascun’ottica compatta<br />

si associa un illuminatore a led integrato, da scegliere in<br />

base alla lunghezza focale dell’ottica stessa, per la massima<br />

copertura del campo visivo. Questi illuminatori circolari<br />

sono molto semplici da montare giacché non richiedono<br />

cablaggio aggiuntivo e sono dotati anche di un alloggiamento<br />

per l’inserimento di eventuali filtri. Le ottiche sono<br />

protette da appositi coperchi che garantiscono il grado<br />

di protezione IP 67.<br />

La serie Lector® di Sick è nota per la<br />

sua interfaccia intuitiva e Lector63x<br />

non fa eccezione. Il lettore, infatti,<br />

offre una gamma completa di funzionalità<br />

per messa in opera e manutenzione<br />

senza difficoltà. Tasti funzione,<br />

LED e puntatore laser permettono una<br />

rapida installazione, mentre l’intuitiva<br />

interfaccia utente possiede una funzione<br />

di impostazione rapida.<br />

Lector63x è progettato per adattarsi<br />

al concetto 4Dpro di Sick, una particolare<br />

tecnologia che garantisce totale integrazione nelle<br />

reti industriali e compatibilità con le altre tecnologie di<br />

identificazione Sick. Una volta installato e reso operativo,<br />

il lettore restituisce un feedback immediato di lettura sia<br />

tramite un'indicazione visiva sia tramite segnali acustici.<br />

Le immagini e i dati letti possono essere visualizzati nel<br />

pannello Sensor Integration Unit (SIU), che consente anche<br />

di verificare gli andamenti, compiere analisi e supervisionare<br />

il lavoro quotidiano in modo ancora più efficiente.<br />

La scheda MicroSD integrata semplifica la clonazione del<br />

dispositivo e ne riduce in modo rilevante i tempi di sostituzione.<br />

Il nuovo lettore di codici a camera Lector63x è più compatto<br />

del Lector65x e più potente del Lector62x. La flessibilità<br />

nella scelta delle ottiche, in combinazione con la<br />

tecnologia di decodifica all’avanguardia, garantisce prestazioni<br />

di lettura molto affidabili. Lector63x rappresenta<br />

una soluzione per la lettura dei codici vantaggiosa per<br />

una vasta gamma di applicazioni,<br />

quali i sistemi di smistamento di pacchi,<br />

sia manuali che automatizzati<br />

CEP o al dettaglio, la serializzazione<br />

e l’aggregazione di fine linea per lo<br />

smistamento di generi alimentari e<br />

farmaceutici, e persino per applicazioni<br />

di identificazione che necessitano<br />

di grandi distanze di lettura (ad<br />

esempio nella tracciabilità in campo<br />

automotive), oppure di alta risoluzione,<br />

come nel mercato dell'elettronica<br />

e del solare.<br />

Modulo di trasmissione radio con frequenza da 868 MHz<br />

Il sistema radio Radioline, con tecnologia Trusted Wireless 2.0 di Phoenix Contact<br />

si amplia con un modulo radio per la banda di frequenza di 868 MHz. Il modulo radio<br />

utilizza la banda di frequenza che non necessita di licenza con una potenza di uscita<br />

di 500 mW e consente una facile trasmissione di segnali I/O e dati seriali, in particolar<br />

modo in applicazioni esterne. Nelle applicazioni dove non è necessario un ridotto<br />

tempo di risposta, il sistema permette di raggiungere una distanza di trasmissione<br />

fino a 20 km.<br />

Una delle peculiarità del sistema Radioline è la mappatura I/O, in cui i segnali vengono<br />

trasmessi nell'impianto senza la necessità di alcuna programmazione. Gli ingressi e<br />

le uscite vengono associati in modo rapido agendo sul selettore rotativo ed ogni<br />

stazione radio è espandibile fino a 32 moduli. In Europa, il sistema radio può essere<br />

utilizzato negli ambienti industriali, ad esempio nel settore del trattamento delle<br />

acque, del processo e distribuzione di energia.<br />

Febbraio/Marzo <strong>2016</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA - icf - 79


In questo numero<br />

abbiamo parlato di…<br />

In nero sono indicate le inserzioni pubblicitarie:<br />

ABB ..............................................................................12<br />

ALFA LAVAL ....................................................................53<br />

AMEC FOSTER WHEELER......................................................22<br />

ANALYTICA ....................................................................29<br />

ANTARES VISION........................................................37, 72<br />

ASSOESCO ......................................................................16<br />

AUSTEP..........................................................................25<br />

BEA TECHNOLOGIES ........................................................57<br />

BRUGG PIPE SYSTEMS ......................................................64<br />

BRUNO WOLHFARTH ..................................................23, 50<br />

BURKERT ......................................................................41<br />

CECA ITALIANA (GRUPPO ARKEMA) ................................7, 48<br />

CO.RA. ..........................................................................27<br />

CSV LIFE SCIENCE............................................................19<br />

DOW..............................................................................18<br />

DRÄGER ........................................................................15<br />

EIOM ............................................................................75<br />

EMERSON ..................................................................16, 65<br />

FASINTERNATIONAL ..........................................................58<br />

FEDERCHIMICA ................................................................18<br />

FIKE ............................................................................71<br />

FLUORTECNO........................................................1A COP., 4<br />

FPS - FOOD AND PHARMA SYSTEMS................................38, 47<br />

FRATELLI GIACOMELLO ......................................................67<br />

FRISTAM........................................................................28<br />

GIMATIC ........................................................................52<br />

KINEXIA ........................................................................25<br />

MAMMOET ......................................................................22<br />

MARCHESINI ..................................................................21<br />

MERCURI ANGELO FRINDES ..............................................24<br />

MESSE FRANKFURT ..........................................................10<br />

MONTENEGRO ................................................................67<br />

OMAC ....................................................................3A COP.<br />

PEPPERL+FUCHS ............................................................17<br />

PHARMINTECH ..........................................................28, 46<br />

PHOENIX CONTACT ............................................20, 21, 42,79<br />

POMPE CUCCHI ..............................................................65<br />

POMPETRAVAINI ......................................................4A COP.<br />

POWTECH ......................................................................15<br />

PRUFTECHNIK ................................................................53<br />

PULITORI E AFFINI..........................................................14<br />

PVS - PROCESS VALIDATION SERVICE ......................2A COP., 34<br />

R. STAHL ........................................................................47<br />

ROCKWELL AUTOMATION ....................................................64<br />

ROTRONIC ......................................................................66<br />

SALVATORE ROBUSCHI ..................................................1, 54<br />

SAMSON..........................................................................8<br />

SICK..............................................................................79<br />

SPS ITALIA......................................................................26<br />

STERILINE ......................................................................66<br />

SWAN ANALITICA ......................................................25, 68<br />

TEXPACK........................................................................45<br />

TM.I.P. – TERMOMECCANICA INDUSTRIAL PROCESS ....................30<br />

TRIBOTECNA....................................................................71<br />

VALCOM..........................................................................76<br />

VEGA ............................................................................33<br />

icf<br />

RIVISTA<br />

INDUSTRIA<br />

ANNOVII NUMERO1<br />

DELL’<br />

FEB/MAR<strong>2016</strong><br />

DIRETTORE RESPONSABILE: Francesco Goi (f.goi@interprogettied.com)<br />

REDAZIONE: Alessandro Bignami (a.bignami@interprogettied.com),<br />

Laura Grimoldi (l.grimoldi@interprogettied.com)<br />

CONSULENTE DI REDAZIONE: Aurelio Viglia<br />

HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO: Giancarlo Melis, Roger Schmid, Valentina Zani<br />

GRAFICA: Studio Grafico Page Vincenzo De Rosa, Simona Viapiana - www.studiopage.it<br />

TRADUZIONI: Studio Trevisan<br />

CHIMICA E<br />

FARMACEUTICA<br />

INTERPROGETTI EDITORI S.R.L.<br />

Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno LC<br />

Redazione, vendite e abbonamenti<br />

Tel./fax 031 4128181<br />

www.interprogettied.com<br />

DIRETTORE COMMERCIALE: Marika Poltresi<br />

VENDITE: Simone Ghioldi (vendite@interprogettied.com)<br />

Flavio Mariani (f.mariani@interprogettied.com)<br />

AMMINISTRAZIONE: amministrazione@interprogettied.com<br />

©Copyright Interprogetti Editori Srl<br />

Le rubriche e le notizie sono a cura della redazione. È vietata la riproduzione, anche parziale,<br />

di testi, fotografie e disegni senza autorizzazione scritta.<br />

TARIFFE ABBONAMENTI:<br />

Italia: spedizione ordinaria € 45,00, contrassegno € 48,00<br />

Estero: spedizione ordinaria € 60,00, spedizione prioritaria Europa € 70,00<br />

Spedizione prioritaria Africa, America, Asia €85,00<br />

Spedizione prioritaria Oceania €100,00<br />

Una copia: €10,00<br />

L’Iva sugli abbonamenti nonché sulla vendita dei fascicoli separati è assolta dall’editore<br />

ai sensi dell’art. 74 primo comma lettera C del 26/10/72 n. 633 e successive modificazioni<br />

e integrazioni. Pertanto non può essere rilasciata fattura.<br />

Registrazione Tribunale di Milano n. 259 in data 07/05/2010<br />

Direttore Responsabile: Francesco Goi<br />

Finito di stampare il 25/03/<strong>2016</strong> presso Prontostampa S.r.l.<br />

Via Praga, 1 - 20040 Verdellino (BG)<br />

Informativa ai sensi dell’art. 13 d. leg. 196/2003. I dati sono trattati, con modalità anche informatiche, per<br />

l’invio della rivista e per svolgere le attività a ciò connesse. Titolare del trattamento è Interprogetti Editori S.r.l.<br />

- Via Maggiolino, 34 F - 23849 Rogeno (LC). Le categorie di soggetti incaricati al trattamento dei dati per le<br />

finalità suddette sono gli addetti alla registrazione, modifica, elaborazione dati e loro stampa, al confezionamento<br />

e spedizione delle riviste, al call center, alla gestione amministrativa e contabile. Ai sensi dell’art. 7 d.<br />

leg. 196/2003 è possibile esercitare i relativi diritti tra cui consultare, modificare, aggiornare e controllare i dati,<br />

nonché richiedere elenco completo ed aggiornato, rivolgendosi al titolare al suddetto indirizzo.<br />

Informativa dell’editore al pubblico ai sensi del decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 e dell’art. 2 comma<br />

2 del Codice deontologico relativo al trattamento dei dati personali nell’esercizio dell’attività giornalistica. Interprogetti<br />

Editori - titolare del trattamento - rende noto che presso i propri locali siti in Rogeno (LC) vengono<br />

conservati gli archivi personali e di immagini fotografiche cui i giornalisti, praticanti e pubblicisti e altri soggetti<br />

(che occasionalmente redigono articoli o saggi) che collaborano con il predetto titolare attingono nello svolgimento<br />

della propria attività giornalistica per le finalità di informazione connesse allo svolgimento della stessa.<br />

I soggetti che possono conoscere i predetti dati sono esclusivamente i predetti professionisti, nonché gli addetti<br />

preposti alla stampa ed alla realizzazione editoriale della testata. Ai sensi dell’art. 7 d. lgs. 196/2003 si<br />

possono esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, modificare, cancellare i dati od opporsi al loro utilizzo, rivolgendosi<br />

al predetto titolare. Si ricorda che, ai sensi dell’art. 138 d. lgs. 196/2003, non è esercitabile il diritto<br />

di conoscere l’origine dei dati personali ai sensi dell’art. 7, comma 2, lettera a), d. lgs. 196/2003, in virtù delle<br />

norme sul segreto professionale, limitatamente alla fonte della notizia.<br />

80 icf- RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA


Genio<br />

<br />

Facciamo impresa<br />

con lo stesso spirito italiano<br />

che ha fatto la storia<br />

Grazie alle nuove acquisizioni, le sedi internazionali<br />

ed il capillare network di Agenti e Distributori, la<br />

Pompetravaini è diventata un gruppo internazionale<br />

che esporta in oltre 80 nazioni, capace di sviluppare<br />

ingegneria e prodotti specifi ci anche per i settori<br />

Oil & Gas e Nucleare.<br />

VISITA IL NOSTRO SITO WWW.POMPETRAVAINI.COM<br />

l’impegno di essere avanti<br />

NAVIGABILE<br />

IN 4 LINGUE<br />

DOWNLOAD DIRETTO<br />

DI DOCUMENTI<br />

SEZIONE FAQ<br />

TECNICHE<br />

NEWS AZIENDALI<br />

SEMPRE AGGIORNATE<br />

<br />

Pompetravaini Spa

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!