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Intelligo Magazine
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Horse - History - Jousting
Aprile 2016
WEB EDITION

Rubriche
Rivista On line di
Cultura Cavalleresca
Arte Equestre
Cavallo Napoletano
Accessori e Finimenti
Selle Rinascimentali
Monta Storica
Tecnica Equestre in Armatura
Eventi & Giostre
Giostra dei Sedili di Napoli
Libri e Trattati
Arte Equestre Napolitana
Jousting Iberia
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Editoriale
di Roberto Cinquegrana
Altro progetto… altro traguardo
Dal 2008 ad oggi, diversi sono stati i tentativi di realizzare una
rivista della nostra Associazione al fine non solo di informare dei
nostri eventi, ma anche per cercare umilmente di fare un po’ di
cultura cavalleresca, marziale e rievocativa. Nasce quindi con un
format nuovo “INTELLIGO MAGAZINE” con uno spirito libero e
divulgativo. La rivista è concepita solo on-line; ho quindi
considerato di gestire la cosa nel modo più semplice e fruibile per
tutti; articoli semplici e brevi con molte foto di supporto.
La rivista sarà aperiodica in quanto spero nel sostegno di scrittori
esterni che possano fornirmi materiali per implementare questo
lavoro che mi porterà benevolmente via molto tempo a disposizione.
Partiamo dunque con questo altro progetto sempre con animo
costruttivo.

CAVALLO
NAPOLETANO
Il Cavallo Napoletano è stato il cavallo più
prestigioso dal XV secolo al XIX Secolo grazie
alla sua maestosa stazza e agilità in guerra.
Tuttavia si fa spesso confusione tra cavallo
Napoletano e “Napolitano”. Mentre il primo
identifica una razza precisa, il secondo
termine identifica l’insieme di razze del
meridione soprattutto nel periodo
intercorrente tra il XV ed il XVII secolo.
Dal tempo delle Crociate in poi le razze
autoctone del Sud Italia furono rinsanguate da
Berberi, Bretoni, Arabi che ne modificarono la
morfologia fino a far diventare il Napolitano
una perfetta macchina da guerra. Lo abbiamo
visto protagonista sia in evidenza
nell’Accademia Napoletana di Equitazione di
Grisoniana memoria e sia adoperato dai
maggiori condottieri come testimonia la Statua
di Cosimo I de Medici presso Piazza della
Signoria a Firenze.
Gli allevamenti del Dott. Maresca presso
Sorrento (Na) fanno ben sperare in una
riqualificazione di questa splendida e storica
razza ancora esistente, seppur diversa
ovviamente da quella del XV secolo.
Pasquale Caracciolo nella “Gloria del Cavallo”
(...) Al camminare, al passeggio, al trottare,
al galoppare, all’armeggiare, al volteggiare e
al cacciare hanno eccellenza e sono di buona
taglia e di molta bellezza e di gran lena, di
molta forza, di mirabile leggerezza di testa e
piacevoli di bocca con ubbidienza incredibile
della briglia e finalmente così docili e così
destri che maneggiati da un buon cavaliere si
muovono e quasi ballano.

SELLE ED ASSETTO
La Sella riveste un ruolo fondamentale tra gli Accessori
dei Cavalieri da Giostra. Essa cambia naturalmente da
quella utilizzata dal XI Secolo fino al XVI, ma mantiene
intatta una prerogativa: tenere protetto e ben saldo il
cavaliere con la sua Armatura. Il “rinculo” del colpo di
lancia è molto violento e si necessita non solo di una
“paletta” molto alta ed ergonomica, ma anche di un
assetto con gambe lunghe e ben distese che rendono il
Cavaliere in una posizione quasi eretta.
Oggi non è facile trovare sul mercato Selle
Rinascimentali, ma di certo quelle che più si avvicinano
per forma e stile sono le Portoghesi nel periodo del XV
secolo e le selle col pallino maremmane per il periodo
successivo.
MONTA “A LA BRIDA” e
MONTA “A LA GINETA”
Per la monta da “Giostra in
Armatura” il cavaliere
adotterà una monta detta a
la Brida, cioè distendendo
tutte le gambe, mentre per
avere un assetto più
performante in leggera
adotterà invece un assetto
Sella Rinascimentale
Sella col Pallino Maremmana
Sella Portoghese moderna

NAPOLI RINASCIMENTALE
LA TRADIZIONE: GIOSTRA DEI SEDILI
Nell’Ottobre 2015, dopo tante difficoltà, Napoli
riceve il primo tentativo di recupero di
tradizioni Rinascimentali con la creazione di un
grande Corteo Storico per il Centro cittadino ed
una Giostra organizzata presso l’Ippodromo di
Agnano. La prima location individuata per
l’evento fu Largo di Palazzo, ma per problemi
con la Soprintendenza il progetto fu bloccato.
Senza perdersi d’animo i Cavalieri sono riusciti
a portare a termine questa particolare
ambizione riscontrando un grande consenso
popolare. Sulla scia di questo successo il 1
Maggio 2016, sempre presso l’Ippodromo di
Agnano, si procederà nella realizzazione della
seconda edizione della “Giostra dei Sedili” di
Napoli con 7 Cavalieri che rappresenteranno le
antiche circoscrizioni territoriali partenopee
soppresse dai Borbone nel XIX secolo.
L’obiettivo rimane quello di spostare tutto nel
2017 presso Largo di Palazzo creando una festa
Rinascimentale con una grande partecipazione
popolare affinché il tutto possa diventare un
appuntamento fisso per questa storica città

INFORMAZIONI UTILI
Dove e quando si farà la Giostra dei Sedili?
Ippodromo di Agnano i 1 Maggio 2016 alle ore 11.00 durante il Gran
Premio della Lotteria di Agnano.
Quanti Cavalieri parteciperanno
7 Cavalieri della Real Cavallerizza di Napoli che rappresenteranno i
Sedili di Montagna, Capuana, Portanova, Popolo, Forcella, Nilo e
Porto.
Quale è il Premio 2016?
La tradizione napoletana si mette in evidenza anche nel premio:un
Cavallo Napoletano realizzato da Porcellane Carusio di Capodimonte.
Cosa rappresentano le Madonne
A rappresentare ed accompagnare i Cavalieri ci saranno 7
Magnifiche Madonne Napoletane ad ispirare i Cavalieri in gara cosi
come un tempo.
REAL CAVALLERIZZA DI NAPOLI
L’elite dei Cavalieri della Compagnia dell’Aquila
Bianca compongono l’Accademia Napoletana di
Equitazione con l’Antica Real Cavallerizza di
Napoli con sede di rappresentanza presso la
Reggia di Capodimonte a Napoli. L’obiettivo è
riportare alla luce l’antica tradizione equestre
tanto emulata ed apprezzata dalle maggiori
Scuole Europee. Un cammino lunghissimo, ma il
primo passo è stato già fatto, e questo ci fa ben
sperare.
AVREMO IN CAMPO anche Sbandieratori e Figuranti che
anticiperanno con un Corteo i Cavalieri che scenderanno
in gara.
L’edizione del 2016 è stata vinta dal Sedile del Nilo con il
Cav. Claudio Coacci di Roma.
Presso l’Ippodromo di Agnano nell’edizione 2015 2.300
sostenitori tifavano per i Cavalieri in gara. La Gara è
valevole per il campionato ufficiale di Giostra in Armatura
della Fitetrec Ante.

MONTA STORICA
TECNICA E PERFEZIONAMENTO
IN ARMATURA
La “Monta in Armatura” e le conseguenti
attività militari, a cavallo necessita di diversi
accorgimenti onde permettere il cavaliere di
essere in completa sicurezza e totale comodità.
Il Cavaliere del XV secolo da Giostra ha dai 35 ai
50 chili di peso dovuto alla pesante bardatura di
protezione dell’armatura. Per potersi muovere
adeguatamente a Cavallo ed in equilibrio,
l’assetto era completamente con staffaggio
lungo e speroni di almeno 10/15 cm. onde
permettere il Cavaliere di arrivare agiatamente
al corpo del destriero.
Nei tempi moderni, uno dei problemi maggiori
nell’addestramento è sicuramente abituare
Cavallo e Cavaliere a tutta una serie di elementi
di disturbo che ne compromettono la serenità in
campo. Il Cavallo va abituato graduatamente
alla visione dell’Armatura prima da terra alla
lunghina, e poi nei casi piu’ particolari
posizionando elementi come “gli Spallacci” alla
sella in modo tale da simulare i rumori che poi
lo stesso cavallo sentirà quando il cavaliere
comincerà a montarlo. Quando il destriero sarà
sereno e pacato nonostante il rumore o la
lucentezza dei nuovi elementi, allora si potrà
partire in sicurezza montando solo con la parte
inferiore dell’armatura. E’ evidente che si
perderà la sensibilità delle gambe di ferro non
riuscendo piu’ comodamente a chiudere il
cavallo generando quindi quella postura eretta
di cui parlavamo sopra.

L’elmo è sicuramente l’elemento di maggiore
difficoltà. L’apertura oculare è di circa un
centimetro ed in Galoppo in fase di corsa e
giostra concede un difficile orientamento del
cavaliere. Il peso di circa 4 chili comprime le
vertebre cervicali facendo rimanere in “tiro” il
collo molto delicato in fase di impatto.i quam
pulvinar congue pede. Fusce condimentum turpis vel dolor. Ut blandit.
ARMATURE DA
GIOSTRA
L’armatura ha una ripartizione sbilanciata verso
la parte sinistra con una protezione maggiore,
parte in cui il colpo di lancia arriva con
maggiore frequenza e quindi piu’ rinforzata.
Quest’ultima tendeva a coprire ogni parte del
cavaliere a falde mobili per permettere una
precisa movimentazione delle parti .
Sotto l’armatura si posizionava una “Cotta di
Maglia” per coprire le zone ascellari, inguinali
ed il collo. U
Sulla sinistra si può notare la “RESTA” dove si
appoggiava la lancia per stabilizzarla durante il
galoppo. am pulvinar congue pede. Fusce condimentum turpis vel

TRATTATI & STORIA:
Storia della Cavalleria
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LIBRI
L’Arte Equestre
Napolitana
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LIBRI
Jousting in Medieval and
Renaissance Iberia
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