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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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«Mi piace parlare della scrittura e di ciò in cui credi e che conosci e ti sta a<br />

cuore. Ma è solo nelle giornate di pioggia che riusciamo a parlare.»<br />

«Lo so, gattina. È per questo che siamo qui in uno strano periodo.»<br />

«Avrei voluto conoscere questo posto ai vecchi tempi, con te e Pop.»<br />

«Non ci sono mai venuto, ai vecchi tempi. Che ci sembrano migliori, ma non lo<br />

erano. In realtà, ora è molto più interessante. Ai vecchi tempi non saremmo mai<br />

potuti essere amici e fratelli come siamo oggi. Pop non me l’avrebbe permesso.<br />

Quando io e Mkola decidemmo di essere fratelli, la cosa non veniva considerata<br />

rispettabile. Era semplicemente tollerata. Ora Pop ti dice molte cose che a me non<br />

avrebbe mai detto.»<br />

«Lo so. E ne sono onorata.»<br />

«Tesoro, ti annoi? Leggere e non bagnarmi sotto la pioggia mi rende pienamente<br />

felice. Devi scrivere delle lettere.»<br />

«No. Adoro parlare con te. È quello che più mi manca quando c’è tanto lavoro e<br />

tanta eccitazione, e non siamo mai soli tranne che a letto. A letto è meraviglioso, e tu<br />

mi dici delle cose molto carine. Le ricordo tutte e ricordo il divertimento. Ma questo è<br />

un modo diverso di parlare.»<br />

La pioggia era ancora forte e cadeva pesante sulla tela. Aveva sostituito<br />

qualunque altra cosa e scrosciava senza mutare il battito o il ritmo.<br />

«Lawrence ha tentato di raccontarlo» dissi. «Ma io non sono riuscito a seguirlo<br />

perché ci metteva dentro troppo misticismo cerebrale. Non ho mai creduto che fosse<br />

andato a letto con una ragazza indiana. Non ne ha neanche sfiorata una. Era un<br />

giornalista sensibile in viaggio per l’India ed era pieno di odi, di teorie e di<br />

pregiudizi. Sapeva di scrivere molto bene. Ma dopo un po’, per scrivere ebbe bisogno<br />

di arrabbiarsi. Aveva compiuto alcune imprese alla perfezione ed era sul punto di<br />

scoprire qualcosa che la maggior parte della gente non sa, ma poi ha cominciato a<br />

esagerare con le teorizzazioni.»<br />

«Capisco quello che vuoi dire» esclamò Miss Mary. «Ma perché ora non<br />

parliamo dello Shamba? La tua fidanzata mi piace molto perché mi assomiglia molto.<br />

Secondo me, se mai tu ne avessi bisogno, sarebbe una seconda moglie preziosa. Ma<br />

non hai bisogno di tirare in ballo gli scrittori per giustificarla. Di quale Lawrence<br />

parlavi? Di D.H. o di T.E.?»<br />

«Okay» dissi, «hai fatto un discorso molto sensato. Leggerò Simenon.»<br />

«Perché non vai allo Shamba e non tenti di viverci sotto la pioggia?»<br />

«Mi piace stare qui.»<br />

«È una brava ragazza» continuò Miss Mary. «E potrebbe pensare che non è<br />

molto carino da parte tua non farti vivo quando piove.»<br />

«Vuoi fare pace?»<br />

«Sì» disse lei.<br />

«Bene. La smetterò di dire idiozie su Lawrence e su oscuri misteri, e ce ne<br />

staremo qui sotto la pioggia e al diavolo lo Shamba. Comunque, non credo che a<br />

Lawrence lo Shamba piacerebbe molto.»<br />

«E andare a caccia gli piacerebbe?»<br />

«No. Ma, grazie al cielo, questo non è un demerito.»<br />

«Allora alla tua ragazza non sarebbe simpatico.»

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