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«Altre notizie, dalla città?»<br />
«Quasi nessuna» rispose modestamente l’Informatore. «Qualcuno parla<br />
dell’uccisione rituale di un leopardo.»<br />
«Sei congedato» gli disse G.C. L’Informatore fece un inchino e si ritirò<br />
all’ombra di un albero.<br />
«Be’, Ernie» continuò G.C., rivolto a me, «a questo punto, sarà proprio il caso<br />
che Miss Mary uccida il leone.»<br />
«Sì» risposi. «Lo penso anch’io.»<br />
«Non c’è da meravigliarsi che sia tanto irascibile.»<br />
«Infatti.»<br />
«Non si tratta dell’Impero, né del prestigio dei bianchi, dato che al momento<br />
sembra che tu ti sia allontanato parecchio da noi visi pallidi. È una questione<br />
personale. Abbiamo quelle cinquecento cartucce comprate su inesistenti licenze di<br />
caccia che il tuo fornitore ha preferito mandare a noi, piuttosto che venire impiccato<br />
se le trovavano in suo possesso. Secondo me, in un sutti sarebbero straordinarie,<br />
soprattutto se piazzate al centro della pira. Ma sfortunatamente non conosco la<br />
procedura del sutti.»<br />
«Me la farò spiegare dal signor Singh.»<br />
«Miss Mary deve sentirsi un po’ sotto pressione.»<br />
«A quanto pare, capita, con i sutti.»<br />
«Ucciderà il leone, ma tu tienila tranquilla, procedi con delicatezza, e fa’ in<br />
modo che il leone non si allarmi.»<br />
«Questo è il piano.»<br />
Chiacchierai con Tony e con gli uomini di G.C. e buttai là qualche battuta, e poi<br />
loro se ne andarono, facendo un giro largo per non alzare polvere. Parlai con Keiti del<br />
campo e di come andavano le cose. Lui era molto allegro, e così capii che tutto<br />
andava bene. Aveva camminato lungo il fiume e attraversato la strada quando la<br />
rugiada era ancora fresca e non aveva visto tracce di uomini. Aveva spedito Ngui a<br />
battere un lungo tratto oltre la radura dov’era la pista di decollo, e neanche lui aveva<br />
visto niente. Ai vari Shamba non si era avvicinato nessuno.<br />
«Penseranno che sono uno stupido incapace, se per due notti di fila ho permesso<br />
agli uomini di andare a bere» esclamò. «Ma loro dovevano dire che avevo la febbre.<br />
Il Bwana deve dormire, oggi.»<br />
«Dormirò. Ma prima vado a vedere che cosa vuole fare la Memsahib.»<br />
Al campo trovai Mary seduta sulla sua poltroncina sotto l’albero più grande.<br />
Scriveva sul diario. Mi guardò e sorrise, e io mi sentii molto contento.<br />
«Scusami se mi sono irritata» disse. «G.C. mi ha accennato ai tuoi problemi. Mi<br />
dispiace proprio che siano sorti nel periodo natalizio.»<br />
«Dispiace anche a me. Ma tu hai sopportato fin troppo e voglio che ti diverta.»<br />
«Ma io mi sto divertendo. È una mattinata meravigliosa, e me la godo a guardare<br />
gli uccelli e a identificarli. Hai visto quello splendido bucero? Mi basterebbe studiare<br />
gli uccelli per essere felice.»<br />
Il campo era silenzioso, ora che tutti erano presi dalla normalità della vita<br />
quotidiana. Mi dispiaceva che Mary avesse la sensazione che non le fosse permesso<br />
di andare a caccia da sola. Mi ero reso conto da tempo del perché i cacciatori bianchi