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iusciremo ad avere una giornata normale, priva di tutte quelle cose cattive e<br />
misteriose?»<br />
«Che cosa significa normale?» chiesi, guardando il riflesso guizzante del fuoco e<br />
la luce immobile della lampada.<br />
«Oh, il leone, ad esempio.»<br />
«Il buon leone normale e gentile. Chissà dov’è, stanotte.»<br />
«Dormiamo, adesso, e speriamo che sia felice quanto noi.»<br />
«Sai, non mi è mai sembrato il tipo capace di essere felice.»<br />
Poi Mary si addormentò sul serio, respirando piano, e io piegai il cuscino in due,<br />
per renderlo più alto e più duro, in modo da avere una vista migliore dell’apertura<br />
della tenda. Tutti i rumori della notte erano riconoscibili. Capii che non c’era nessuno<br />
in giro. Di lì a un po’ Mary avrebbe avuto bisogno di più spazio per dormire<br />
veramente bene e si sarebbe alzata senza svegliarsi per andare alla sua branda, già<br />
aperta e pronta sotto la zanzariera, e quando fossi stato sicuro che era profondamente<br />
addormentata, sarei uscito con indosso un maglione, gli stivali e la vestaglia pesante,<br />
e sarei andato ad attizzare il fuoco per poi sedermi e restare sveglio.<br />
C’erano tutti i problemi tecnici. Ma il fuoco e la notte e le stelle li<br />
rimpicciolivano. Ero preoccupato per alcune cose e per non pensarci andai alla tenda<br />
pranzo a versarmi un quarto di bicchiere di whisky, ci aggiunsi dell’acqua e lo portai<br />
vicino al fuoco. E mentre bevevo ebbi nostalgia di Pop perché eravamo stati seduti<br />
insieme vicino a tanti fuochi e avrei voluto che fosse di nuovo con me a spiegarmi le<br />
cose. Nel campo c’era abbastanza roba da rendere più che giustificata un’incursione<br />
su larga scala, e tanto io quanto G.C. eravamo sicuri che ci fossero molti Mau Mau<br />
sia a Laitokitok sia nella zona. Lui li aveva segnalati più di due mesi prima, solo per<br />
sentirsi dire che era un’assurdità. Credevo a Ngui, quando diceva che i Mau Mau<br />
wakamba non sarebbero venuti nella nostra zona, e comunque li consideravo il<br />
minore dei nostri problemi. Era evidente che i Mau Mau avevano infiltrati fra i Masai<br />
e organizzavano i tagliatori di legna Kikuyu sul Kilimangiaro. Ma non potevamo<br />
sapere se esisteva un’organizzazione combattente. Io non avevo nessuna autorità<br />
poliziesca. Sostituivo semplicemente il Ranger della Caccia, ed ero certo, magari<br />
sbagliando, che se mi fossi trovato nei guai avrei ricevuto ben pochi aiuti. Era come<br />
essere incaricati di formare una posse nel West dei vecchi tempi.<br />
G.C. spuntò dopo colazione, con il berretto calato su un occhio. La sua faccia da<br />
ragazzo era grigia e rossa di polvere, e i suoi uomini sui sedili posteriori della Land<br />
Rover erano eleganti e con l’aria più pericolosa e allegra che mai.<br />
«Buongiorno, generale» disse. «Dov’è la tua cavalleria?»<br />
«Signore» risposi, «è schierata a protezione del corpo principale. E il corpo<br />
principale è questo.»<br />
«Secondo me, il corpo principale è Miss Mary. Non ti sei sfibrato troppo a<br />
pensare a tutto, vero?»<br />
«Anche tu hai l’aria sfinita di chi ha combattuto molto.»<br />
«In realtà, sono maledettamente stanco. Ma c’è una buona notizia. Credo che i<br />
nostri amici di Laitokitok finiranno presto dentro.»<br />
«Ci sono ordini, Pazzo di Gin?»