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«Non credo che devo volare, signore.»<br />
«Sta’ a sentire» dissi. «Tutti noi abbiamo volato o abbiamo desiderato di volare.<br />
Per te è un privilegio vedere la tua terra dall’alto. Non hai mai invidiato gli uccelli?<br />
Non hai mai desiderato di essere un’aquila, o addirittura un falco?»<br />
«No, signore» rispose. «Ma oggi volo.»<br />
A questo punto pensai: anche se è un nostro nemico, o un imbroglione o uno che<br />
vuole semplicemente farci uccidere un elefante per mangiarne la carne, ha preso la<br />
decisione giusta, la decisione più decorosa. Uscii dalla tenda e dissi ad Arap Meina<br />
che quell’uomo era in stato d’arresto, ma non doveva esserne informato. Andava<br />
sorvegliato strettamente e non bisognava permettergli di lasciare il campo, né di<br />
guardare dentro le tende. Lo avremmo portato con noi sullo ndege.<br />
«Sarà sorvegliato» disse Arap Meina. «Vengo anch’io sull’aereo?»<br />
«No. Hai volato abbastanza, l’ultima volta. Oggi viene Ngui.»<br />
Ngui sorrise. «Mzuri Sana.»<br />
«Mzuri» disse Arap Meina, e sorrise anche lui. Gli dissi che avrei mandato fuori<br />
il padrone dello Shamba e chiesi a Ngui di andare a controllare la manica a vento giù<br />
alla pista di decollo nella radura e di scacciare gli eventuali animali.<br />
Mary venne alla tenda pranzo con indosso il completo kaki che Mwindi aveva<br />
lavato e stirato per lei. Appariva nuova e giovane come il mattino. Si accorse che<br />
avevo bevuto birra prima o durante la colazione.<br />
«Pensavo che lo facessi solo quando c’è G.C.» disse.<br />
«No. Bevo spesso, la mattina, prima che ti svegli. Non scrivo ed è l’unico<br />
momento fresco della giornata.»<br />
«Hai saputo qualcosa del leone da tutta la gente che è stata qui a chiacchierare?»<br />
«No. Sul leone, nessuna novità. Non ha parlato, stanotte.»<br />
«Tu sì. Hai parlato con una ragazza che non ero io. Che cos’era la cosa per la<br />
quale non c’era rimedio?»<br />
«Mi dispiace di aver parlato nel sonno.»<br />
«Parlavi in spagnolo» disse Miss Mary. «Tutto un discorso sul fatto che non<br />
c’era rimedio.»<br />
«Allora non dev’esserci proprio rimedio. Mi dispiace, ma non ricordo il sogno.»<br />
«Non ti ho mai chiesto di essermi fedele, nei sogni. Andrai a caccia del leone?»<br />
«Tesoro, che ti succede? Abbiamo deciso di non dargli la caccia nemmeno se<br />
scende giù. Ci terremo lontani per farlo sentire sicuro.»<br />
«Come fai a sapere che non se ne andrà?»<br />
«È intelligente, tesoro. Se ne va solo se ha ucciso un capo di bestiame. Ma se<br />
uccide della selvaggina, acquista sicurezza. Mi sforzo di pensare con la sua testa.»<br />
«Forse dovresti pensare con la tua, di testa.»<br />
«Tesoro, non vuoi ordinare la colazione? C’è fegato di gazzella di Thomson e<br />
pancetta.»<br />
Mary chiamò Ngui e ordinò la colazione con estrema cortesia.<br />
«Di che cosa sorridevi, nel sonno, dopo che avevi bevuto il tè?» le chiesi.<br />
«Oh, ho fatto un sogno meraviglioso. Ho incontrato il leone, e lui è stato<br />
gentilissimo con me, estremamente educato e colto. Mi ha detto che aveva studiato a