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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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«Pensavo di permetterle di braccare il leone fino a una cinquantina di metri e poi<br />

magari fino a una ventina.»<br />

«Potrebbe funzionare» aveva detto Pop. «Tutto il resto l’abbiamo già provato.»<br />

«Funzionerà.»<br />

Erano passati più di vent’anni da quando Pop e io ci eravamo seduti per la prima<br />

volta vicino a un fuoco o alla cenere di un fuoco a parlare della teoria e della pratica<br />

della caccia alle bestie feroci. Lui detestava i cacciatori da poligono o da marmotte.<br />

«Colpiscono una palla sulla testa di un caddy da più di un chilometro di<br />

distanza» diceva. «Di un caddy di legno o di ferro, naturalmente. Non vivo. Non<br />

mancano un solo colpo finché non devono sparare da venti metri contro un grosso<br />

kudu. Allora mancherebbero perfino il fianco di una montagna. Il maledetto fucile<br />

comincia a ondeggiare e il grande cacciatore trema finché non fa tremare anche me.»<br />

Aveva dato una tirata alla pipa. «Non fidarti di nessuno finché non l’avrai visto<br />

sparare da cinquanta metri o meno contro qualcosa di pericoloso o contro qualcosa<br />

che lui muore dalla voglia di colpire. E non accettarlo completamente finché non<br />

l’avrai visto sparare da venti metri. È la distanza breve a rivelare che cos’hanno<br />

dentro. Se valgono poco, alla distanza che abbiamo scelto per sparare a colpo sicuro,<br />

mancheranno il bersaglio o si beccheranno una pallottola vagante.»<br />

Stavo pensando a tutto questo, felice, e ai vecchi tempi e a com’era stato bello<br />

quel viaggio e a come sarebbe stato orribile se Pop e io non fossimo più andati a<br />

caccia insieme, quando Arap Meina si avvicinò al fuoco e salutò militarmente.<br />

Salutava sempre con grande solennità, ma il sorriso cominciò a spuntargli già mentre<br />

la mano scendeva.<br />

«Buongiorno, Meina» dissi.<br />

«Jambo, Bwana. Il grosso leone ha proprio ucciso come hanno detto al<br />

Manyatta. Ha trascinato la vacca a lungo, fino alla boscaglia. Non è tornato alla<br />

carcassa, dopo che aveva mangiato, ma è andato in direzione della palude per<br />

abbeverarsi.»<br />

«Il leone con una cicatrice nella zampa?»<br />

«Sì, Bwana. Ormai credo che è nella zona.»<br />

«Bene. Altre novità?»<br />

«Dicono che i Mau Mau arrestati a Machakos sono evasi dalla prigione e<br />

vengono da questa parte.»<br />

«Quando è successo?»<br />

«Ieri.»<br />

«E chi lo dice?»<br />

«Un Masai che ho incontrato sulla strada. È arrivato sul camion di un<br />

commerciante indù. Non sapeva di quale duka si trattava.»<br />

«Va’ a mangiare qualcosa. Avrò bisogno di parlare con te, più tardi.»<br />

«Ndio, Bwana» disse, e salutò. Il suo fucile scintillava nella luce della mattina.<br />

Allo Shamba si era messo un’uniforme pulita, era elegante e pareva compiaciuto.<br />

Aveva portato due belle notizie: lui era un cacciatore e ora saremmo andati a caccia.<br />

Pensai che fosse meglio raggiungere la tenda per vedere se Miss Mary era<br />

sveglia. Se dormiva ancora, tanto meglio.

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