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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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«Sì, una sera è venuto. Ha detto di decidere tu quando, ma di attenerti<br />

rigidamente allo schema prefissato. Me l’ha fatto imparare a memoria.»<br />

«Tutto qui?»<br />

«Tutto qui. L’ho imparato a memoria, ti dico. Ha invitato Wilson Blake per<br />

Natale. Arriveranno la sera prima. Dice che devi prepararti a farti piacere il suo capo.<br />

Wilson Blake.»<br />

«Hai dovuto imparare a memoria anche questo?»<br />

«No. Si è trattato solo di un commento. Gli ho chiesto se era un ordine e ha<br />

risposto di no, che erano solo un consiglio e una speranza.»<br />

«Io sono aperto ai consigli. E come stava?»<br />

«Non ha fatto il difficile come Alec, ma è stanco. Dice che gli manchiamo e con<br />

la gente parla un po’ troppo chiaro.»<br />

«Come?»<br />

«Penso che gli stupidi comincino ad annoiarlo, e con loro fa il maleducato.»<br />

«Povero G.C.» dissi. «Avete tutti e due una cattiva influenza l’uno sull’altro.»<br />

«Forse sì, forse no.»<br />

«Be’, sono convinta che tu abbia una cattiva influenza su di lui.»<br />

«Non ne abbiamo già discusso un paio di volte?»<br />

«Non stamattina» disse Mary. «E certo non di recente. Hai scritto qualcosa,<br />

mentre ero via?»<br />

«Molto poco.»<br />

«Hai scritto qualche lettera?»<br />

«No. Oh, sì. Ne ho scritta una a G.C.»<br />

«E che ne hai fatto di tutto il tempo che hai avuto?»<br />

«Piccoli lavoretti e compiti di routine. Dopo aver ammazzato lo sfortunato<br />

leopardo, sono andato a Laitokitok.»<br />

«Be’, andremo a prendere l’albero di Natale, e almeno questa sarà una cosa<br />

fatta.»<br />

«Bene» dissi. «Dobbiamo prenderne uno che possiamo caricare sulla<br />

camionetta. Ho mandato via il camion.»<br />

«Prenderemo quello che ho scelto.»<br />

«Bene. Hai scoperto che albero è?»<br />

«No, ma lo troverò sul libro degli alberi.»<br />

«Bene. Andiamo a prenderlo.»<br />

Finalmente ci mettemmo in moto per andare a prendere l’albero. Keiti venne<br />

con noi, e avevamo pale, panga, sacchi per proteggere le radici, fucili grossi e fucili<br />

piccoli nella rastrelliera messa di traverso dietro il sedile anteriore. Avevo detto a<br />

Ngui di portare quattro bottiglie di birra per noi e due di Coca-Cola per i musulmani.<br />

Innegabilmente, eravamo usciti per compiere un’impresa, e fatta eccezione per la<br />

natura dell’albero, che se mai un elefante l’avesse mangiato sarebbe rimasto ebbro<br />

per due giorni, era un’impresa così bella e così pura che avrei potuto scriverne in<br />

qualche pubblicazione religiosa.<br />

Eravamo tutti decisi a comportarci bene, e se notavamo delle tracce, non le<br />

commentavamo. Ci limitavamo a leggere i segni di ciò che aveva attraversato la<br />

strada quella notte. E io guardai le pernici delle sabbie volare in lunghi stormi

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