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«Per quello che ti viene a volte, qualunque cosa sia. Non parlo solo di cose<br />
fisiche.»<br />
«Ad esempio?»<br />
«Non ho potuto fare a meno di ascoltare te e quell’Informatore che parlavate<br />
dello Shamba. Non stavo spiando. Eri proprio davanti alla tenda e siccome<br />
l’Informatore è un po’ sordo, hai parlato a voce alta.»<br />
«Mi dispiace» dissi. «Ho detto qualcosa di male?»<br />
«No. Hai parlato solo di regali. Le mandi molti regali?»<br />
«No. Mafuta solo per la famiglia e zucchero e cose di cui hanno bisogno.<br />
Medicine e sapone. Per lei compro della buona cioccolata.»<br />
«La stessa che compri per me.»<br />
«Non lo so. È probabile. Ce ne sono solo due o tre tipi, e sono tutti buoni.»<br />
«Non le fai mai regali importanti?»<br />
«No. Il vestito.»<br />
«È un bel vestito.»<br />
«Dobbiamo proprio parlarne, tesoro?»<br />
«No» disse lei. «Smetto. Ma m’interessa.»<br />
«Se me lo chiedi, non la vedrò più.»<br />
«Non voglio questo. È meraviglioso che tu abbia una ragazza incapace di<br />
leggere e di scrivere, così non puoi ricevere lettere da lei. È meraviglioso che non<br />
sappia che sei uno scrittore o addirittura che esistono cose come gli scrittori. Ma non<br />
l’ami, vero?»<br />
«Mi piace perché possiede una deliziosa impudenza.»<br />
«Anch’io ce l’ho» disse Miss Mary. «Forse ti piace perché mi assomiglia.<br />
Potrebbe essere.»<br />
«Tu mi piaci di più, e ti amo di più.»<br />
«Che cosa pensa di me?»<br />
«Ti rispetta moltissimo e ha moltissima paura di te.»<br />
«Perché?»<br />
«Gliel’ho chiesto. Dice perché hai un fucile.»<br />
«Infatti ce l’ho» disse Miss Mary. «Che regali ti fa?»<br />
«Frumento. Ma soprattutto roba da bere. Birra cerimoniale. Lo sai, basano tutto<br />
sullo scambio di birra.»<br />
«Che cos’avete realmente in comune?»<br />
«L’Africa, credo, e una sorta di fiducia reciproca non proprio semplice, e<br />
qualcos’altro. È difficile da spiegare.»<br />
«Siete carini, insieme» disse Mary. «Ma sarà opportuno che chieda di mettere in<br />
tavola. Mangi meglio qui o là?»<br />
«Qui. Molto meglio.»<br />
«Ma meglio che qui mangi dal signor Singh, a Laitokitok.»<br />
«Molto meglio. Ma tu non ci sei mai. Hai sempre daffare.»<br />
«Anch’io ho i miei amici, là. Ma mi piace entrare dal retro a guardarti mangiare<br />
felice con il signor Singh e leggere il giornale e ascoltare i rumori della segheria.»<br />
Il signor Singh mi piaceva ed ero molto affezionato a tutti i bambini Singh e alla<br />
signora Singh, che si diceva fosse una Turkana. Era bella e gentile e comprensiva ed