07.12.2012 Views

Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Ormai conoscevo la framboesia bene quanto conoscevo mio fratello. Il che<br />

significa che avevo molti contatti con lei, ma non ero in grado di comprenderla nella<br />

sua vera essenza.<br />

Le due donne masai erano entrambe molto belle e questo rafforzò la mia idea<br />

che, in Africa, più si è belli più si prende la framboesia. Msembi amava la pratica<br />

della medicina e tirò fuori tutti i rimedi contro la framboesia senza bisogno che lo<br />

sollecitassi a farlo. Operai una pulizia generale e ne gettai il risultato nella cenere<br />

ancora viva del fuoco. Dopo di che, per puro effetto psicologico, pennellai la lesione<br />

con violetto di genziana. Il violetto di genziana ha un magnifico effetto sul paziente, e<br />

con il suo delicato color ciclamino tendente all’oro ispira il medico e gli spettatori. In<br />

genere, avevo l’abitudine di lasciarne una piccola macchia sulla fronte dei mariti<br />

delle donne che curavo.<br />

Poi, per non correre rischi, e a tratti ero costretto a trattenere il fiato per poter<br />

lavorare, cosparsi le lesioni di sulfatiazolo e poi le coprii di Aureomicina e alla fine<br />

applicai una garza protettiva. Somministravo sempre penicillina per via orale e, se la<br />

framboesia non migliorava, oltre alle medicazioni quotidiane aggiungevo tutte le dosi<br />

massicce di penicillina che ci potevamo permettere. Quando ebbi terminato, tirai<br />

fuori il tabacco da fiuto e ne misi metà dietro l’orecchio di ogni paziente. A Msembi<br />

questa parte della cura piaceva molto, ma io gli chiesi di andare a prendere una<br />

catinella d’acqua e l’ottimo sapone Nekko azzurro, di modo che potessi lavarmi le<br />

mani dopo aver stretto quelle delle due pazienti. Le loro mani erano morbide e<br />

fredde, e quando una donna masai vi stringe la mano, anche in presenza del marito,<br />

sembra non volerla lasciare più. Poteva essere un fatto tribale o un tributo personale<br />

al medico della framboesia. Era una delle cose che non potevo chiedere a Ngui,<br />

perché non possedevamo un vocabolario capace di esprimerle. In cambio dei servizi<br />

resi, i Masai potevano portarmi un po’ di grano. Ma in via del tutto eccezionale.<br />

Il paziente successivo non poteva ispirare neanche un medico dilettante. Se era<br />

lecito giudicare dai denti e dai genitali, era un uomo invecchiato prematuramente.<br />

Respirava a fatica e aveva trentanove di febbre. La lingua era bianca e spugnosa, e<br />

quando gliela abbassai, nella gola notai delle chiazze bianche. Gli toccai<br />

delicatamente il fegato, e il dolore parve insopportabile. L’uomo disse di avere un<br />

gran male alla testa, al ventre e al torace e che non evacuava da molto tempo. Non<br />

sapeva da quanto. Se fosse stato un animale, avremmo fatto meglio ad abbatterlo. Ma<br />

siccome era un fratello africano, gli detti del chinino per la febbre, in caso si trattasse<br />

di malaria, un leggero purgante, dell’aspirina per il dolore, se fosse continuato, e poi<br />

bollimmo la siringa, lo facemmo sdraiare a terra e gli iniettammo un milione e mezzo<br />

di unità di penicillina nella stanca, risucchiata guancia nera della natica sinistra. Era<br />

uno spreco di penicillina. Lo sapevamo tutti. Ma se si vuole arrivare al fallimento, è<br />

così che si procede, e tutti noi ci consideravamo tanto rispettosi della nostra religione<br />

da tentare di essere gentili con quelli che ne erano fuori e li riempivamo di penicillina<br />

malgrado fossero diretti, per autopropulsione, verso i Felici Territori di Caccia.<br />

Mwindi, che era entrato nello spirito della cosa e indossava la tunica e il berretto<br />

verdi e ci considerava tutti dei farabutti non islamici ma anche farabutti kamba, disse:<br />

«Bwana, c’è un altro Masai con bubu».<br />

«Portalo qui.»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!