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E così, avevo detto a Msembi di servire la cena dopo mezz’ora, nella tenda<br />
pranzo, e di preparare per Debba, per la Vedova e per me. Lui ne era rimasto<br />
estasiato, e pieno di malizia e di energia kamba era andato a passare l’ordine.<br />
Sfortunatamente non finì come volevo. Debba fu coraggiosa e la puta gloria è un<br />
posto migliore di quelli che la maggior parte della gente raggiunga o ottenga mai. La<br />
Vedova sapeva che era un ordine sbagliato così come sapeva che nessuno aveva mai<br />
conquistato l’Africa in un solo giorno, né tantomeno in una notte. Ma era così che<br />
doveva andare.<br />
Keiti fece fallire la serata in nome della sua lealtà verso i Bwana, verso la tribù e<br />
verso la religione musulmana. Ebbe il coraggio e il buongusto di non delegare il<br />
messaggio a nessuno e bussò al palo della tenda, chiedendo di potermi parlare. Avrei<br />
potuto dire di no, ma sono un ragazzo disciplinato. Non fra i più disciplinati degli<br />
allievi di Pop, ma dotato dell’implacabile disciplina che regolava tutte le nostre vite.<br />
Keiti disse: «Non hai il diritto di prendere la ragazza con la violenza. (In questo si<br />
sbagliava. Non c’era mai stata violenza. Mai.) Potrebbe creare gravi fastidi».<br />
«Va bene» dissi. «Parli per tutti i Mzee?»<br />
«Io sono il più anziano.»<br />
«Allora di’ a tuo figlio, che è più vecchio di me, di portare la macchina.»<br />
«Non è qui» rispose lui, e tutti e due sapevamo della sua mancanza di autorità<br />
sui figli e del perché Mthuka non era musulmano, ma per me era una questione<br />
troppo complicata.<br />
«Guiderò io» dissi. «Non è poi così difficile.»<br />
«Ti prego di portare la ragazza a casa dalla sua famiglia. Se vuoi, vengo con te.»<br />
«Porterò la ragazza, la Vedova e l’Informatore.»<br />
Ora vicino a Keiti c’era Mwindi, con la sua tunica e il berretto verdi, dato che<br />
per Keiti parlare inglese era una tortura.<br />
Msembi non c’entrava niente con quella storia, ma amava Debba come<br />
l’amavamo tutti. La ragazza fingeva di dormire ed era la moglie che ognuno di noi<br />
avrebbe voluto comprare, pur sapendo che non avremmo mai posseduto niente di<br />
quello che avevamo comprato.<br />
Msembi era stato un soldato e i due corpulenti anziani lo sapevano, così come<br />
erano consapevoli del tradimento che avevano perpetrato diventando musulmani. E<br />
poiché alla fine tutti diventano anziani, Msembi si scagliò contro di loro con la tipica<br />
litigiosità degli africani, usando parole offensive, cosa proibita, e la sua conoscenza<br />
della legge kamba. «Il nostro Bwana può tenere la Vedova, dato che ha un figlio e lui<br />
la protegge ufficialmente.»<br />
Keiti annuì e Mwindi annuì.<br />
Decisi di porre termine alla storia, sentendomi triste per Debba che, nel suo<br />
trionfo di gloria, aveva pensato di poter mangiare e passare la notte come non ci era<br />
consentito passarla, ma anche come l’avevamo passata tante volte senza il giudizio<br />
degli splendidi anziani che avevano raggiunto il loro rango unicamente, e non era<br />
giusto, per vecchiaia. Dissi rivolto verso l’interno della tenda: «No hay remedio.<br />
Kwenda na Shamba».<br />
Questo fu l’inizio della fine della giornata che più di ogni altra in vita mia mi<br />
aveva offerto le maggiori prospettive di felicità.