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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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E così, avevo detto a Msembi di servire la cena dopo mezz’ora, nella tenda<br />

pranzo, e di preparare per Debba, per la Vedova e per me. Lui ne era rimasto<br />

estasiato, e pieno di malizia e di energia kamba era andato a passare l’ordine.<br />

Sfortunatamente non finì come volevo. Debba fu coraggiosa e la puta gloria è un<br />

posto migliore di quelli che la maggior parte della gente raggiunga o ottenga mai. La<br />

Vedova sapeva che era un ordine sbagliato così come sapeva che nessuno aveva mai<br />

conquistato l’Africa in un solo giorno, né tantomeno in una notte. Ma era così che<br />

doveva andare.<br />

Keiti fece fallire la serata in nome della sua lealtà verso i Bwana, verso la tribù e<br />

verso la religione musulmana. Ebbe il coraggio e il buongusto di non delegare il<br />

messaggio a nessuno e bussò al palo della tenda, chiedendo di potermi parlare. Avrei<br />

potuto dire di no, ma sono un ragazzo disciplinato. Non fra i più disciplinati degli<br />

allievi di Pop, ma dotato dell’implacabile disciplina che regolava tutte le nostre vite.<br />

Keiti disse: «Non hai il diritto di prendere la ragazza con la violenza. (In questo si<br />

sbagliava. Non c’era mai stata violenza. Mai.) Potrebbe creare gravi fastidi».<br />

«Va bene» dissi. «Parli per tutti i Mzee?»<br />

«Io sono il più anziano.»<br />

«Allora di’ a tuo figlio, che è più vecchio di me, di portare la macchina.»<br />

«Non è qui» rispose lui, e tutti e due sapevamo della sua mancanza di autorità<br />

sui figli e del perché Mthuka non era musulmano, ma per me era una questione<br />

troppo complicata.<br />

«Guiderò io» dissi. «Non è poi così difficile.»<br />

«Ti prego di portare la ragazza a casa dalla sua famiglia. Se vuoi, vengo con te.»<br />

«Porterò la ragazza, la Vedova e l’Informatore.»<br />

Ora vicino a Keiti c’era Mwindi, con la sua tunica e il berretto verdi, dato che<br />

per Keiti parlare inglese era una tortura.<br />

Msembi non c’entrava niente con quella storia, ma amava Debba come<br />

l’amavamo tutti. La ragazza fingeva di dormire ed era la moglie che ognuno di noi<br />

avrebbe voluto comprare, pur sapendo che non avremmo mai posseduto niente di<br />

quello che avevamo comprato.<br />

Msembi era stato un soldato e i due corpulenti anziani lo sapevano, così come<br />

erano consapevoli del tradimento che avevano perpetrato diventando musulmani. E<br />

poiché alla fine tutti diventano anziani, Msembi si scagliò contro di loro con la tipica<br />

litigiosità degli africani, usando parole offensive, cosa proibita, e la sua conoscenza<br />

della legge kamba. «Il nostro Bwana può tenere la Vedova, dato che ha un figlio e lui<br />

la protegge ufficialmente.»<br />

Keiti annuì e Mwindi annuì.<br />

Decisi di porre termine alla storia, sentendomi triste per Debba che, nel suo<br />

trionfo di gloria, aveva pensato di poter mangiare e passare la notte come non ci era<br />

consentito passarla, ma anche come l’avevamo passata tante volte senza il giudizio<br />

degli splendidi anziani che avevano raggiunto il loro rango unicamente, e non era<br />

giusto, per vecchiaia. Dissi rivolto verso l’interno della tenda: «No hay remedio.<br />

Kwenda na Shamba».<br />

Questo fu l’inizio della fine della giornata che più di ogni altra in vita mia mi<br />

aveva offerto le maggiori prospettive di felicità.

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