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Caricò gli acquisti con l’aiuto del signor Singh e di molti dei suoi figli. Era<br />
comprensibile che l’Interprete non desse una mano, dato che i ragazzi della Missione<br />
non potevano farsi vedere trasportare una cassa di birra. Ma aveva l’aria così triste e<br />
sembrava così evidentemente turbato dalla parola Nunaua che gli chiesi di portare lo<br />
scatolone con la Coca-Cola.<br />
«Posso venire in macchina con voi, quando partite?»<br />
«Perché no?»<br />
«Sarei potuto restare a fare la guardia al fucile.»<br />
«Non puoi cominciare il primo giorno di lavoro facendo la guardia al fucile.»<br />
«Mi scuso. Volevo solo dire che potevo sollevare il tuo fratello kamba.»<br />
«Come fai a sapere che è mio fratello?»<br />
«L’hai chiamato fratello.»<br />
«È mio fratello.»<br />
«Ho molto da imparare.»<br />
«Non perderti d’animo» dissi, fermando la macchina davanti ai gradini del<br />
negozio di Benji, dove aspettavano i Masai che volevano scendere dalla montagna<br />
con noi.<br />
«Vadano tutti affanculo» disse Ngui. Questa era l’unica frase in inglese che<br />
sapesse, o almeno, l’unica che usasse, dato che per un po’ di tempo l’inglese era stato<br />
considerato la lingua del boia, dei dirigenti governativi, dei funzionari pubblici e dei<br />
Bwana in generale. Era una bella lingua, ma in Africa stava diventando una lingua<br />
morta, ed era tollerata, ma non approvata. Dato che era stata usata da Ngui, il mio<br />
fratello, la usai anch’io nella mia risposta. «Il lungo e il basso e l’alto.»<br />
Lui guardò i Masai importuni, nati in un periodo lontano ma ancora entro lo<br />
spazio della mia vita, Masai che avrebbe volentieri trasformato in cibo per la cena, e<br />
disse in Kamba: «Tutti alti».<br />
«Interprete» dissi, e poi mi corressi. «Peter, vuoi essere tanto gentile da entrare<br />
nel duka e dire a mio fratello Mthuka che siamo pronti per caricare?»<br />
«Come faccio a riconoscere tuo fratello?»<br />
«È un Kamba tu.»<br />
Ngui non approvava l’Interprete, né le sue scarpe, ma il ragazzo si stava già<br />
muovendo con la compatta insolenza di un Kamba disarmato attraverso il gruppo di<br />
Masai armati di lancia che si erano riuniti nella speranza di ottenere un passaggio,<br />
con le loro Wassermann positive che certo non sventolavano come bandiere sulle aste<br />
delle loro lance.<br />
Alla fine uscirono tutti e gli acquisti vennero caricati. Scesi per consentire a<br />
Mthuka di mettersi al volante, e anche per far salire Debba e la Vedova e pagare il<br />
conto. Dopo averlo saldato mi rimasero solo dieci scellini, e già mi parve di vedere la<br />
faccia di Mwindi quando sarei tornato senza soldi. Mwindi era non solo il Segretario<br />
al Tesoro, ma anche la mia autoeletta coscienza.<br />
«Quanti Masai possiamo prendere?» chiesi a Mthuka.<br />
«Solo Kamba e altri sei.»<br />
«Troppi.»<br />
«Altri quattro.»