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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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corto di linimento Sloan, me ne feci dare un flacone, al quale aggiunsi sei saponette<br />

Lifebuoy. A questo punto si era riunita una folla di Masai a osservare i miei acquisti.<br />

Debba abbassò lo sguardo, sorridendo orgogliosamente. Lei e la Vedova non<br />

riuscivano ancora a decidere, e restavano solo cinque o sei rotoli di tessuto da<br />

esaminare.<br />

Mthuka mi raggiunse in fondo al bancone per dirmi che aveva fatto il pieno alla<br />

macchina e trovato il buon posho richiesto da Keiti. Gli detti una banconota da cento<br />

scellini, incaricandolo di pagare gli acquisti delle ragazze.<br />

«Di’ che comprino due vestiti» esclamai. «Uno per il Cambia e uno per la<br />

Nascita di Gesù Bambino.» Mthuka pensava che nessuna donna aveva bisogno di due<br />

vestiti nuovi. Bastavano uno vecchio e uno nuovo. Ma andò dalle ragazze e glielo<br />

disse in Kikamba. Debba e la Vedova abbassarono lo sguardo, e tutta la loro<br />

impudenza venne sostituita da un’intensa ammirazione, come se avessi appena<br />

inventato l’elettricità e su tutta l’Africa si fosse accesa la luce. Non incontrai i loro<br />

occhi, ma continuai a fare spese, passando ai vasi di caramelle e ai vari tipi di<br />

cioccolata, da quella comune a quella con le nocciole.<br />

A questo punto non sapevo più come stavamo a soldi, ma avevamo il posho e la<br />

macchina era rifornita di benzina. Dissi al parente del proprietario che serviva dietro<br />

il banco di inscatolare tutto con cura. Sarei tornato a prenderlo e a pagare il conto.<br />

Così Debba e la Vedova avrebbero avuto più tempo per fare la loro scelta, e intanto io<br />

prendevo la macchina e andavo dal signor Singh a ritirare le bottiglie.<br />

Ngui ci era già andato, dal signor Singh, e aveva trovato il prodotto per tingere<br />

in color masai le mie camicie e i miei gilet da caccia e aveva bevuto una bottiglia di<br />

Tusker, dopo averne portata una a Mwengi, che era in macchina. Mwengi aveva<br />

accettato di restare di guardia, ma la volta dopo sarebbe stato diverso.<br />

In presenza di Ngui, il signor Singh e io parlammo di nuovo nella Lingua<br />

Sconosciuta e in uno Swahili molto approssimativo.<br />

Ngui mi chiese in Kamba se mi sarebbe piaciuto sbattermi la signora Singh, e io<br />

notai allegramente che o il signor Singh era un grande attore oppure non aveva avuto<br />

il tempo o l’opportunità di imparare il Kamba.<br />

«Kwisha maru» risposi a Ngui, usando un doppio senso.<br />

«Buonanotte» disse lui, e facemmo tintinnare le bottiglie.<br />

«Piga tu.»<br />

«Piga tu.»<br />

«Piga chui, tu» spiegò Ngui al signor Singh, appena un po’ ubriaco, e il signor<br />

Singh fece un inchino per congratularsi, dicendo che le tre bottiglie erano offerte<br />

dalla casa.<br />

«Mai» dissi in ungherese. «Nem, nem, soha.»<br />

Il signor Singh disse qualcosa nella Lingua Sconosciuta e mi fece cenno che mi<br />

avrebbe concesso di pagare il conto, mettendosi subito a scriverlo, e io dissi a Ngui,<br />

in spagnolo: «Vámonos. Ya es tarde».<br />

«Avanti Savoia» disse lui. «Nunaua.»<br />

«Sei un bastardo.»<br />

«Hapana. Fratello di sangue.»

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