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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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«Verissimo, ed è per questo che ci limitiamo alla Land Rover. G.C. e io ci<br />

concediamo gli sport semplici degli onesti campagnoli.»<br />

«Voi due siete i campagnoli più disonesti e pericolosi che io abbia mai<br />

conosciuto. Non tento neanche più di farvi cambiare, perché tanto è inutile.»<br />

«Non parlare male di noi solo perché ci lasci.»<br />

«Non stavo parlando male di voi. È che per un attimo sono rimasta terrorizzata,<br />

al pensiero di voi due e dell’idea di divertimento che avete. Comunque, grazie al<br />

cielo G.C. non è qui e non potrete restare soli insieme.»<br />

«Tu divertiti a Nairobi e fatti controllare dal dottore e compra tutto quello che<br />

vuoi e non preoccuparti di questo Manyatta. Sarà ben condotto e in modo ordinato e<br />

nessuno correrà inutili rischi. Mentre sarai via terrò questo bel posto pulito e ne sarai<br />

orgogliosa.»<br />

«Perché non scrivi qualcosa, in modo da farmi sentire veramente orgogliosa?»<br />

«Chissà, magari scrivo anche. Chi lo sa?»<br />

«Non m’importa della tua fidanzata, purché tu ami me più di lei.»<br />

«Ti amo di più e ti amerò ancora di più quando tornerai dalla città.»<br />

«Vorrei che potessi venire anche tu.»<br />

«Non posso. Odio Nairobi.»<br />

«Per me è tutto nuovo e mi piace imparare e poi c’è anche della gente<br />

simpatica.»<br />

«Tu vacci e divertiti e ritorna.»<br />

«Ora vorrei non dover andare. Ma mi divertirò a volare con Willie e poi mi<br />

divertirò con il volo di rientro e con il ritorno dal mio gattone e mi divertirò con i<br />

regali. Ti ricordi di ammazzare un leopardo, vero? Lo sai che hai promesso a Bill di<br />

abbattere un leopardo prima di Natale.»<br />

«Non me ne dimenticherò, ma preferisco farlo senza dovermene preoccupare in<br />

anticipo.»<br />

«Volevo solo essere sicura che non te ne fossi dimenticato.»<br />

«Non me ne sono dimenticato. Inoltre mi laverò i denti e la sera mi ricorderò di<br />

spegnere le stelle e di mettere fuori la iena.»<br />

«Non prendermi in giro. Sto per andare via.»<br />

«Lo so e non è per nulla divertente.»<br />

«Ma tornerò e avrò una grande sorpresa.»<br />

«La sorpresa più grande e più bella è sempre quando vedo la mia gattina.»<br />

«È ancora meglio quando ci vediamo sul nostro aeroplano. Avrò una splendida<br />

sorpresa, una sorpresa speciale, ma è un segreto.»<br />

«Penso che dovresti andare a letto, gattina, perché anche se ora grazie a quella<br />

roba stiamo vincendo, dovresti riposare.»<br />

«Portami a letto in braccio come ho pensato che avresti dovuto fare stamattina,<br />

quando ho pensato di essere sul punto di morire.»<br />

E così la portai dentro e lei pesava quanto deve pesare una donna che si ama<br />

quando la si prende in braccio e non era né troppo corta né troppo lunga e non aveva<br />

le lunghe gambe da gru delle belle americane alte. La portai bene e con facilità e lei<br />

scivolò nel letto dolcemente, come una nave ben varata scivola nel mare.<br />

«Che posto gradevole, il letto.»

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