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12<br />
«Memsahib male stomaco?» chiese Mwindi mentre sistemava il cuscino in modo che<br />
Mary potesse mettersi con la testa rivolta verso l’ampia apertura della tenda e tastava<br />
con il palmo della mano il materasso ad aria della branda, prima di tirare bene il<br />
lenzuolo e rincalzarlo ben teso.<br />
«Sì. Un po’.»<br />
«Forse per mangiato il leone.»<br />
«No. Aveva già male prima che uccideva leone.»<br />
«Leone corre molto lontano molto veloce. Era molto arrabbiato e triste quando<br />
muore. Forse ha fatto veleno.»<br />
«Puttanate» dissi.<br />
«Hapana puttanate» disse gravemente Mwindi. «Anche Bwana capitano Ranger<br />
di Caccia ha mangiato leone. Anche lui ha male stomaco.»<br />
«Bwana capitano Ranger di Caccia ha già stesso male molto tempo fa a<br />
Salengai.»<br />
«Anche Salengai mangiato leone.»<br />
«Puttanate mingi» dissi. «Era malato prima che io uccido leone. Hapana mangia<br />
leone a Salengai. Lo mangia dopo safari a Salengai. Quando a leone tolta pelle a<br />
Salengai tutte casse con carne chiuse. Nessuno mangia quella mattina. Pensi<br />
sbagliato.»<br />
Mwindi scosse le spalle sotto la lunga tunica verde. «Bwana capitano Ranger di<br />
Caccia mangia leone e malato. Memsahib malata.»<br />
«Chi mangia leone e sta bene? Io.»<br />
«Shaitani» disse Mwindi. «Tu malato che già muori prima. Molti anni fa quando<br />
tu giovane uomo tu malato che muori dopo che hai ucciso leone. Tutti sanno che tu<br />
morto. Ndege sanno. Bwana sa. Memsahib sa. Tutti ricorda che tu morto.»<br />
«Avevo mangiato leone?»<br />
«No.»<br />
«Ero malato prima che uccido quel leone?»<br />
«Ndio» ammise Ngui, a malincuore. «Molto malato.»<br />
«Tu e io parliamo troppo.»<br />
«Siamo Mzee. Va bene parlare se vuoi parlare.»<br />
«Discorsi kwisha» dissi. Ero stanco di quell’inglese maccheronico, e l’idea che<br />
stava emergendo non mi piaceva.<br />
«Memsahib va Nairobi su ndege, domani. Dottore in Nairobi cura sua malattia.<br />
Torna di Nairobi bene e forte. Kwisha» dissi, intendendo che avevamo finito.<br />
«Mzuri sana» disse Mwindi. «Preparo tutto.»<br />
Uscii dalla tenda e Ngui mi aspettava sotto il grande albero. Aveva il mio fucile.<br />
«So dove sono due kwale. Li spariamo per Miss Mary.»<br />
Mary non era ancora tornata e trovammo i due francolini che zampettavano su<br />
una chiazza di terriccio arido, vicino alla grande acacia. Erano piccoli e compatti e