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Ernest Hemingway VERO ALL'ALBA

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Masai anziani. Eravamo amici e ci salutammo con dignità. Dall’odore del loro fiato<br />

capii che avevano già bevuto sherry Golden Jeep, il che spiegava l’eccessiva allegria<br />

che inquinava la loro dignità. Il signor Singh aveva solo sei bottiglie di birra sciolte, e<br />

così ne comprai tre per i Masai e una per me, e intanto dissi che Miss Mary aveva<br />

ucciso il grosso leone. Bevemmo a noi e a Miss Mary e al leone e poi mi scusai,<br />

perché avevo un affare da discutere nel retrobottega con il signor Singh.<br />

Non c’era nessun affare. Al signor Singh piaceva semplicemente che mangiassi<br />

qualcosa e bevessi whisky e acqua con lui. Aveva qualcosa da dirmi che non capii,<br />

così uscii a chiamare il ragazzo che aveva studiato alla Missione, in modo che potesse<br />

tradurre. Il ragazzo indossava calzoni e camicia bianchi, con la camicia infilata sotto<br />

la cintura, e portava pesanti scarpe nere dalla punta quadrata, che erano il segno<br />

distintivo della sua cultura e della sua civiltà.<br />

«Signore» esclamò, «il signor Singh, qui, mi chiede di dirle che rispetto alla<br />

birra questi tre capi masai approfittano costantemente di lei. Si riuniscono nel bar<br />

della porta accanto che si fa chiamare sala da tè, e quando la vedono arrivare vengono<br />

qui esclusivamente per approfittare della sua generosità.»<br />

«Conosco quegli anziani, e non sono capi.»<br />

«Ho usato la designazione capi come si usa parlando con un europeo» disse il<br />

ragazzo che aveva studiato alla Missione. «Ma l’osservazione del signor Singh, qui, è<br />

esatta. Rispetto alla birra, abusano della sua amicizia.»<br />

Il signor Singh annuì solennemente e mi porse la bottiglia di White Heather.<br />

Aveva capito solo due parole dell’inglese della Missione: amicizia e birra.<br />

«Che sia chiaro una volta per tutte. Io non sono europeo. Noi siamo americani.»<br />

«Ma questa distinzione non esiste. Siete classificati come europei.»<br />

«È una classificazione che andrà corretta. Non sono europeo. Il signor Singh e io<br />

siamo fratelli.»<br />

Versai dell’acqua nel mio bicchiere e altrettanto fece il signor Singh. Facemmo<br />

un brindisi e poi ci abbracciammo. Dopo un po’ ci alzammo per guardare l’oleografia<br />

del Singh originario che strangolava due leoni, uno per mano. Eravamo tutti e due<br />

profondamente commossi.<br />

«Sei un seguace di Gesù bambino, presumo» dissi al Chagga che aveva studiato<br />

alla Missione.<br />

«Sono cristiano» rispose lui con dignità.<br />

Il signor Singh e io ci scambiammo un’occhiata triste, scuotendo la testa. Poi il<br />

signor Singh si rivolse all’interprete.<br />

«Il signor Singh, qui, dice che tiene tre bottiglie in fresco per lei e per la sua<br />

gente. Quando torneranno i Mzee masai, gli servirà del vino.»<br />

«Eccellente» commentai. «Ti dispiace guardare se i miei sono tornati alla<br />

camionetta?»<br />

Lui uscì e il signor Singh si batté la testa con l’indice e mi offrì la tozza bottiglia<br />

quadrata di White Heather. Disse che gli spiaceva di non avere tempo per mangiare<br />

insieme. E io gli dissi di tenersi lontano dalle maledette strade, di notte. Mi chiese se<br />

l’Interprete mi piaceva. Risposi che era meraviglioso e che aveva robuste scarpe nere<br />

a riprova della sua cristianità.<br />

«Due dei suoi uomini sono fuori con il camion» disse l’Interprete, entrando.

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