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Andai da Mary e la baciai. Era felice, ma qualcosa non andava.<br />
«Hai sparato prima di me» esclamò.<br />
«Non dirlo, tesoro. Hai sparato prima tu, e l’hai colpito. Come avrei potuto<br />
sparare prima di te, dopo che abbiamo aspettato tanto tempo?»<br />
«Ndio. Memsahib piga» disse Charo. Lui si era trovato subito dietro Mary.<br />
«Certo che l’hai colpito» dissi io. «Credo che la prima volta l’hai colpito alla<br />
zampa. E poi l’hai colpito di nuovo.»<br />
«Ma l’hai ucciso tu.»<br />
«Dovevamo pur tentare di impedirgli di rifugiarsi nella foresta, dopo che era<br />
stato ferito.»<br />
«Ma hai sparato per primo, e tu lo sai.»<br />
«Non è vero. Chiedi a G.C.»<br />
Stavamo andando tutti verso il leone caduto. Era una lunga camminata e mentre<br />
procedevamo il leone appariva sempre più grosso e più morto. Con il sole che calava,<br />
il buio scendeva in fretta. La luce sufficiente per sparare era già scomparsa. Mi<br />
sentivo svuotato e molto stanco. Io e G.C. eravamo madidi di sudore.<br />
«Certo che l’hai colpito, Mary» disse G.C. «Papa non ha sparato finché il leone<br />
non è uscito allo scoperto. L’hai colpito due volte.»<br />
«Perché non ho potuto sparare quando avrei voluto e lui se ne stava là a<br />
guardarmi?»<br />
«C’erano dei rami che potevano deviare la pallottola o rompersi. Per questo ti ho<br />
fatta aspettare.»<br />
«Ma poi si è mosso.»<br />
«Doveva muoversi perché tu potessi colpirlo.»<br />
«Ma veramente l’ho colpito per prima?»<br />
«Certo che sì. Nessuno avrebbe mai potuto sparare prima di te.»<br />
«Non stai mentendo solo per farmi contenta?»<br />
Era una scena che Charo già aveva visto.<br />
«Piga!» disse con violenza. «Piga, Memsahib. PIGA!»<br />
Battei il dorso della mano sull’anca di Ngui, guardando verso Charo, e lui<br />
intervenne.<br />
«Piga» disse duramente. «Piga Memsahib. Piga bili.»<br />
G.C. si avvicinò per camminare al mio fianco. «Perché sei tanto teso?»<br />
«Da che distanza l’hai preceduto, quando hai sparato, gran figlio di puttana?»<br />
«Mezzo metro. Sessanta centimetri. È stato uno sparo ad arco e freccia.»<br />
«Quando torniamo, prenderemo le misure.»<br />
«Nessuno ci crederebbe.»<br />
«Ci crederemo noi. È l’unica cosa che conta.»<br />
«Va’ a convincerla che è stata lei a colpirlo.»<br />
«Crede ai ragazzi. Gli hai spezzato la schiena, al leone.»<br />
«Lo so.»<br />
«Ti sei reso conto di quanto ci ha messo a tornare indietro il rumore della<br />
pallottola che colpiva?»<br />
«Sì. Va’ a parlare con lei.»<br />
La Land Rover frenò dietro di noi.