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Agrarbericht 2011 italienisch

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1.1 Economia<br />

1.1.3.2 Stima del reddito del settore nel <strong>2011</strong><br />

La stima del valore della produzione del settore primario per il <strong>2011</strong>, pari a 10,251 miliardi di franchi,<br />

segna un calo del 4,5 per cento rispetto alla media triennale 2008/10, tuttavia soltanto dello 0,4 per cento<br />

rispetto all’anno precedente. Nonostante i problemi sul mercato lattiero e su quello dei suini, la stima<br />

relativa alla produzione animale si aggira sui valori dell’anno scorso. Il lieve calo rispetto all’anno scorso<br />

registrato nella produzione vegetale è riconducibile essenzialmente alle rese minori in foraggicoltura.<br />

Per la produzione vegetale (4,440 mia. fr., ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale incluso)<br />

si stima una riduzione pari al 3,8 per cento rispetto alla media dei tre anni precedenti e dell’1,4 per cento<br />

rispetto all’anno precedente.<br />

Nel <strong>2011</strong> si è registrata un’ulteriore riduzione della superficie messa a cereali. Considerate le rese e la<br />

qualità soddisfacenti i ricavi potrebbero tuttavia essere superiori a quelli del 2010. Si deve tener conto<br />

anche del fatto che i prezzi del <strong>2011</strong> si sono mantenuti sullo stesso livello del 2010. Il valore del raccolto<br />

cerealicolo del <strong>2011</strong> viene stimato a un livello dell’1,8 per cento inferiore alla media triennale, tuttavia del<br />

5,7 per cento superiore all’anno precedente.<br />

Le prime analisi svolte sulle barbabietole da zucchero fanno sperare in un raccolto molto buono. L’aumento,<br />

rispetto all’anno scorso, dei quantitativi contrattuali e l’elevato tenore di zucchero delle barbabietole potrebbero<br />

determinare un notevole rialzo del valore della produzione rispetto al 2010. L’ulteriore espansione<br />

della superficie coltivata a colza e le rese soddisfacenti fanno sperare in un incremento dei volumi di<br />

produzione. I prezzi alla produzione, contributi di coltivazione inclusi, dovrebbero essere superiori a quelli<br />

dell’anno scorso. La stima relativa ai raccolti di tabacco è buona. Il valore della produzione di piante industriali<br />

nel <strong>2011</strong> dovrebbe segnare un calo del 2,9 per cento rispetto alla media degli anni 2008/10, pur<br />

restando superiore dell’11,4 per cento al livello dell’anno scorso.<br />

Si stima che quest’anno la produzione di foraggio grezzo subirà un calo riconducibile essenzialmente alle<br />

minori rese di fieno dovute alla siccità. L’espansione della superfici di coltivazione per l’insilato di mais e<br />

le buone prospettive di rese elevate potrebbero parzialmente compensare le perdite di raccolto di fieno.<br />

Secondo le stime, nel <strong>2011</strong> il valore della produzione di piante foraggiere dovrebbe scendere del 13,4 per<br />

cento al di sotto della media degli anni 2008/10 e del 12,2 per cento al di sotto del valore 2010.<br />

Per quanto concerne l’orticoltura, dopo un’annata soddisfacente, quest’anno il valore della produzione<br />

dovrebbe diminuire rispetto a quello del 2010. Dato il clima primaverile bello e secco, l’offerta sul mercato<br />

ha raggiunto livelli elevati molto presto con una conseguente pressione sui prezzi. A fine maggio e a giugno<br />

l’emergenza EHEC ha causato ulteriori problemi nello smercio di cetrioli, insalata e pomodori. Rispetto<br />

alla media del triennio precedente, il valore delle produzione orticola perde soltanto lo 0,7 per cento, ma<br />

potrebbe scendere del 4 per cento rispetto al 2010.<br />

Per quanto riguarda l’ortoflorovivaismo a titolo professionale, nel <strong>2011</strong> è attesa una crescita contenuta<br />

del valore della produzione rispetto al 2010. Ad avere un effetto positivo sulla situazione potrebbe essere<br />

un’ulteriore espansione della coltivazione di alberi di Natale; negativo, invece, sarebbe l’effetto del franco<br />

forte che determina una pressione sui prezzi di fiori e piante ornamentali. Secondo le stime, nel <strong>2011</strong> il<br />

valore della produzione subirà un calo dello 0,9 rispetto alla media triennale, mantenendosi comunque al<br />

di sopra del valore dell’anno precedente (+0,4 %).<br />

Per quanto riguarda le patate, si prospetta una buona annata e i raccolti, dopo la flessione del 2010,<br />

dovrebbero raggiungere il livello del 2009. A frenare il calo in atto da diversi anni contribuisce la lieve<br />

estensione delle superfici coltivate. I prezzi alla produzione potrebbero essere inferiori ai livelli dell’anno<br />

scorso. Si stima che nel <strong>2011</strong> il valore della produzione sarà del 3,4 per cento inferiore alla media triennale<br />

2008/10, ma dell’1,7 per cento superiore al valore del 2010.<br />

Nel <strong>2011</strong> si attende un aumento delle rese di mele e pere rispetto al 2010. I prezzi, invece, dovrebbero<br />

scendere. Ciò considerato, si stima che il valore della frutta fresca segnerà un aumento del 10,3 per cento<br />

rispetto al 2010 e del 5,7 per cento rispetto alla media triennale 2008/10. Per quanto riguarda l’uva per<br />

il consumo allo stato fresco e la vinificazione al di fuori del primario, per il <strong>2011</strong> si stima una crescita, accompagnata<br />

da una certa stabilità dei prezzi, rispetto al 2010. Questa voce potrebbe dunque registrare un<br />

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