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Agrarbericht 2011 italienisch

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1.1 Economia<br />

n Consumo: aumento per la carne<br />

Dopo la flessione rilevata nel 2009, il consumo di carne è aumentato di oltre il 3 per cento (427 138 t). La<br />

carne suina è la più consumata (201 919 t), seguita da quella di manzo (89 254 t) e dal pollame (87 665 t).<br />

Com’era già stato il caso nel 2009, il consumo di pesce e crostacei ha segnato un incremento del 3 per<br />

cento: la popolazione elvetica ne ha consumate complessivamente 70 292 tonnellate. L’unica flessione nel<br />

consumo si riscontra per la carne di vitello attestatasi, con una diminuzione di 380 tonnellate, a 25 100<br />

tonnellate.<br />

Andamento del consumo pro capite di carne e uova<br />

Indice (2000/2002=100)<br />

120<br />

115<br />

110<br />

105<br />

100<br />

95<br />

90<br />

85<br />

80<br />

2000/02 2005 2006 2007 2008 2009 2010<br />

Carne di pollame<br />

Carne bovina<br />

Carne equina<br />

Uova in guscio<br />

Carne suina<br />

Carne di vitello<br />

Carne ovina<br />

Fonti: Proviande/Aviforum<br />

La buona predisposizione dei consumatori, riconducibile alla situazione economica favorevole e al ribasso<br />

dei prezzi nei negozi, ha avuto ricadute positive sul consumo. Nell’anno oggetto del rapporto, il consumo<br />

pro capite di carne pronta alla vendita è aumentato del 2,3 per cento, raggiungendo 53,59 chilogrammi. La<br />

carne di maiale, con 25,33 kg pro capite, è tuttora molto apprezzata, ma hanno incontrato il gradimento dei<br />

consumatori anche la carne di manzo (11,20 kg) e quella di pollame (11 kg). Il consumo di carne di vitello<br />

è sceso a 3,15 chilogrammi pro capite (–2,3 %). Se, rispetto alla media degli anni 2000/02, il consumo pro<br />

capite di carne di pollame è aumentato di quasi un quinto, quello di carne di vitello e di pecora, invece, è<br />

sceso di un quinto. Il consumo di uova è rimasto praticamente stabile sul livello di 189 uova pro capite.<br />

n Prezzi alla produzione: conferma della tendenza al ribasso<br />

A causa della maggiore produzione riscontrata per quasi tutte le categorie di animali, i prezzi alla produzione<br />

del bestiame da macello e dei suini sono rimasti praticamente sempre al di sotto del livello del<br />

2009. Siccome vi era stato un considerevole calo dei prezzi già nel 2009, in alcuni casi gli allevatori di<br />

bestiame hanno subito perdite considerevoli. Nell’anno oggetto del rapporto, per i suini da macello sono<br />

stati spuntati mediamente 3.80 franchi il chilogrammo PM, vale a dire il 12 per cento in meno rispetto al<br />

2009. Rispetto al 2008 i prezzi medi al chilogrammo PM sono diminuiti di circa 1.20 franchi per i suini,<br />

di 80 centesimi per il bestiame da banco, di 70 centesimi per le vacche, di 1.60 franchi per gli agnelli e di<br />

1.10 franchi per i vitelli.<br />

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