brachiopodi - Museo Paleontologico UNICAL
brachiopodi - Museo Paleontologico UNICAL
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� I Brachiopodi sono animali marini bentonici, solitari, le cui parti molli sono<br />
racchiuse all’interno di una conchiglia formata da due valve<br />
� Somigliano esteriormente ai bivalvi, ma le due valve della conchiglia<br />
anziché essere laterali (destra e sinistra) sono una dorsale e una<br />
ventrale<br />
� Pur avendo una certa<br />
somiglianza con i Molluschi<br />
Bivalvi (hanno entrambi due<br />
valve articolate e si nutrono<br />
allo stesso modo filtrando<br />
particelle organiche<br />
dell’acqua), sono<br />
zoologicamente molto<br />
lontani da questa classe di<br />
molluschi<br />
� Le dimensioni medie della conchiglia variano tra 5 mm e 8 cm, ma esistono<br />
anche individui adulti più piccoli di 1 mm mentre alcuni esemplari fossili<br />
(paleozoici) raggiungono quasi i 40 cm
� Le conchiglie dei <strong>brachiopodi</strong> sono facilmente distinguibili da quelle<br />
dei Bivalvi per la ineguaglianza delle due valve (inequivalvi) e per la<br />
simmetria equilaterale delle valve stesse<br />
� Un piano mediano<br />
longitudinale attraverso<br />
entrambe le valve le<br />
divide infatti in due metà<br />
delle quali l’una è<br />
l’immagine speculare<br />
dell’altra<br />
� Ciò contrasta nettamente<br />
con le valve dei bivalvi che<br />
sono eguali o subeguali<br />
ma inequilaterali
� BRACHIOPODI: Valve ineguali ma equilaterali; piano di giunzione<br />
delle valve (piano di commessura) non è il piano di simmetria<br />
� BIVALVI: Valve generalmente uguali ma inequilaterali; il piano di<br />
simmetria coincide col piano di giunzione delle valve (piano di<br />
commessura)
� La conchiglia si divide in:<br />
� Una valva più grande detta peduncolare (o ventrale), caratterizzata<br />
da un umbone nel quale si apre un foro (foramen) che serve al<br />
passaggio di un elemento tubulare muscoloso, il peduncolo, che<br />
fissa l’animale al substrato<br />
� Una valva<br />
brachiale (o<br />
dorsale), più<br />
piccola, cosi<br />
definita per la<br />
presenza del<br />
brachidium, un<br />
apparato<br />
scheletrico che<br />
sostiene il lofoforo
� LINEA DI COMMESSURA<br />
� La linea di contatto tra le due valve è detta linea di commessura:<br />
� Posteriormente viene definita margine cardinale, e può essere<br />
diritto o curvilineo<br />
� Anteriormente può essere diritto o inflessa con pieghe e solchi<br />
sulle due valve
� La forma della conchiglia varia in base al genere (biconvesse, pianoconvesse,<br />
concavo-convesse, convesse-concavo), e a tal proposito<br />
esiste una complicata terminologia adottata dagli specialisti<br />
� Il contorno della conchiglia può variare da circolare, subovale a<br />
forme subrettangolari e subtriangolari<br />
� Anche la linea di commessura presenta varie forme<br />
� A: sezioni trasversali lungo il<br />
piano di simmetria, la valva<br />
peduncolare è quella inferiore<br />
� B: vedute dorsali e/o ventrali<br />
� L’ampia variabilità morfologica della forma del guscio,<br />
probabilmente è dettata dall’ambiente e dai vari tipi di vita
� REGIONE CARDINALE O APICALE<br />
� La regione apicale delle valve che comprende gli umboni e il<br />
peduncolo costituisce la parte posteriore della conchiglia, l’estremità<br />
opposta quella anteriore<br />
� L’umbone può essere variamente ricurvo sul piano di commessura<br />
� Solitamente l’umbone della valva ventrale è più robusto e sviluppato
� L’area cardinale è la regione immediatamente sottostante all’umbone<br />
e comprende il:<br />
� Delthyrium: nella valva peduncolare<br />
� Notothyrium: nella valva brachiale
� In alcune forme, lungo i due lati del delthyrium, si possono<br />
sviluppare delle piastre che, quando si congiungono lungo la linea<br />
mediana, costituiscono il deltium
� INTERAREA CARDINALE<br />
� Tutta la regione posteriore compresa tra l’umbone e il margine<br />
cardinale, si definisce interarea cardinale<br />
� L’interarea della valva peduncolare è sempre più sviluppata<br />
dell’interarea della valva brachiale
� I <strong>brachiopodi</strong> che possiedono un margine posteriore diritto vengono<br />
dette forme strofiche ( tipico delle forme paleozoiche)<br />
� Le forme che presentano un margine curvo sono chiamate forme non<br />
strofiche o astrofiche
� La larva dopo un breve periodo planctonico si fissa con il peduncolo, e dal<br />
mantello si ha la secrezione del protegulum (la conchiglia iniziale)<br />
� L’accrescimento delle valve dei Brachiopodi può avvenire in tre diversi<br />
modi:<br />
1) crescita oloperiferica: la valva accresce in egual misura lungo tutto il<br />
margine; questo porta alla formazione di conchiglie circolari o subcircolari<br />
2) crescita emiperiferica: la valva accresce in direzione latero-anteriore; la<br />
conchiglia embrionale (Protegulum) si trova pertanto collocata<br />
3)<br />
nell’estremità posteriore della conchiglia<br />
crescita mixoperiferica: è simile all’emiperiferica, ma cresce anche la parte<br />
posteriore che è inclinata anteriormente verso l’altra valva
� ARTICOLAZIONE<br />
� Il sistema articolare è costituito da 2 denti, che si sviluppano ai lati<br />
del delthyrium nella valva peduncolare che s’incastarno in 2 fossette<br />
della valva brachiale<br />
� In sezione trasversale i denti appaiono circolari o triangolari, con una<br />
superficie che può essere liscia, crenulata o con solchi e protuberanze
� Al phylum Brachiopoda appartengono due classi principali:<br />
1. Classe Inarticulata<br />
Cambriano - Attuale<br />
Ordine Lingulida Cambriano-Attuale Ordine Acroterida Cambriano-Attuale<br />
Ordine Paterinida<br />
Cambriano med.-Ordoviciano med.<br />
� Presentano valve prive di denti e fossette, unite tra loro solo da<br />
muscoli e dal mantello; lofoforo senza brachidium<br />
� Guscio chitinofosfatico con periostraco chitinoso, oppure calcareo<br />
con periostraco proteico<br />
� Ancoraggio per mezzo del peduncolo, sviluppato dal margine<br />
ventrale del mantello, o per cementazione della valva peduncolare
2. Classe Articulata<br />
Cambriano - Attuale<br />
Ordine Pentamerida Siluriano Ordine Spiriferida Carbonifero Ordine Terebratulida Giurassico<br />
� Presentano articolazioni, del delthyrium e di un apparato brachiale<br />
più o meno sviluppato a sostegno del lofoforo<br />
� Guscio calcareo impunctato, punctato o pseudopunctato;<br />
� Accrescimento mixoperiferico, rarmente emiperiferico
� A seconda della composizione chimica si distinguono nei<br />
brachiopoda due tipi di guscio:<br />
1. Guscio calcareo<br />
2. Guscio chitinofosfatico<br />
� La composizione chimica condiziona la struttura del guscio, dove si<br />
deve operare una distinzione tra Articulata e Inarticulata
1. Guscio chitinofosfatico: è formato da una frazione inorganica di<br />
fosfato di calcio (apatite) e da una frazione organica di chitina e<br />
scleroproteina che può arrivare al 50%<br />
� Si distingue uno strato esterno di sostanza organica (periostraco)<br />
non conservato nei fossili, al di sotto del quale esiste un unico strato<br />
primario formato dall’alternanza di lamelle di apatite e di chitina;<br />
non esiste uno strato secondario<br />
� Questo tipo di guscio si trova esclusivamente negli Inarticulata<br />
Lingulata
2. Guscio calcareo: costituito dal 98% da calcite (parte inorganica), e la<br />
restante parte, praticamente trascurabile (1-2%), da sostanza organica<br />
(proteine); questo guscio è tipico degli Articulata, ed in minor parte degli<br />
Inarticulata<br />
� Il guscio è pluristratificato cosicchè si distinguono, partendo dall’esterno<br />
verso l’interno, tre strati:<br />
a) uno strato esterno di sostanza organica detto periostraco (non conservato<br />
nei fossili<br />
b) uno strato mediano calcareo detto strato primario formato da calcite<br />
granulare criptocristallina, di spessore costante<br />
c) uno strato interno di materiale calcareo detto strato secondario formato da<br />
fibre di calcite disposte obliquamente (secondo un angolo di circa 10°)<br />
rispetto alla superficie conchigliare esterna
� Per quello che riguarda la microstruttura si possono avere tre tipi di<br />
conchiglia calcaree:<br />
1. non punctate (o impunctate): gli strati calcarei della conchiglia<br />
sono compatti e non presentano canalicoli
2. punctate (o endopunctate): gli strati calcarei della conchiglia<br />
sono attraversati da canalicoli (punctae) disposti regolarmente.<br />
Durante la vita contengono sottili prolungamenti del mantello<br />
detti caeca
3. Pseudopunctate: manca lo strato primario e nello strato<br />
secondario vi sono delle barrette di calcite che appaiono alla<br />
superficie interna delle valve come dei piccoli tubercoli. Poiché<br />
tali barrette, durante l’alterazione vengono disciolte più<br />
velocemente rispetto ad altre parti del guscio, si possono<br />
produrre dei canalicoli simili a punctae che conferiscono alla<br />
conchiglia un’aspetto falsamente punctato
� La superficie esterna delle valve può essere liscia o interessata da<br />
ornamentazione, piccole strutture in rilievo ad andamento sia radiale<br />
(solchi e pieghe, coste, ondulazioni, lobi, selle ecc.) sia concentrica,<br />
subparallelo al margine, (strie d’accrescimento, rughe, coste ecc.)
� Quando sono presenti<br />
contemporaneamente elementi<br />
concentrici e radiali che si<br />
intersecano allora si può avere una<br />
superficie cancellata<br />
� In alcune forme possono essere<br />
presenti anche spine per favorire<br />
l’ancoraggio o per impedire lo<br />
sprofondamento nei substrati<br />
molli
� Le parti molli dei Brachiopoda occupano la regione posteriore interna<br />
della conchiglia, sono avvolte dal mantello, costituito da due<br />
membrane muscolari aderenti alla superficie interna delle valve
� La regione anteriore comprende invece la cavità del mantello (cavità<br />
celomatica) e comprende: lofoforo, aperura boccale ed anale, il<br />
sistema digerente escretore nervoso e circolatorio<br />
� Il mantello si estende fino alla parte anteriore e secerne la conchiglia
� IL PEDUNCOLO<br />
� Il peduncolo è un organo muscoloso con cui la conchiglia si fissa al<br />
substrato<br />
� Tra la classe degli Articulata e quella degli Inarticulata, il peduncolo<br />
presenta sostanziali differenze
� SISTEMA MUSCOLARE<br />
� I muscoli consentono l’apertura, la chiusura e di rotazione relativi<br />
alle due valve e dell’intera conchiglia attorno al peduncolo<br />
� I muscoli sono lisci e lasciano delle impronte sia come depressioni<br />
che come rilievi sulla superficie interna delle valve<br />
� I muscoli si dividono in:<br />
� Adduttori<br />
� Abduttori o Diduttori<br />
� Peduncolari
� Nei Brachiopoda Inarticulata, vi sono:<br />
� Due paia di muscoli adduttori, che lasciano delle impronte,<br />
consentono l’apertura e la chiusura delle due valve<br />
� Un numero variabile di muscoli obliqui che controlla la rotazione<br />
della conchiglia attorno al peduncolo e lo slittamento delle due<br />
valve<br />
� Nei Brachiopoda Articulata, è<br />
presente un sistema muscolare<br />
più semplice, poiché vi sono:<br />
Muscoli adduttori e diduttori<br />
� I muscoli peduncolari<br />
s’inseriscono<br />
valva ventrale<br />
all’interno della
� CAVITA’ DEL MANTELLO<br />
� La cavità del mantello è situata nella regione anteriore della conchiglia<br />
� Il lofoforo, è un apparato che serve per la circolazione dell’acqua, è quindi<br />
un organo che svolge una duplice funzione, sia respiratoria sia per il<br />
trasporto di sostanze nutritive
� APPARATO BRACHIALE<br />
� In alcune forme di brachiopoda si sviluppano sulla valva brachiale<br />
delle strutture calcaree con funzione di supporto del lofoforo<br />
� Una delle strutture più primitiva adibita a tale funzione è il<br />
brachioforo costituito da corte proiezioni calcaree
� Altre strutture scheletriche, più<br />
sviluppate, a sostegno del lofoforo<br />
sono le crura<br />
� I principali sono:<br />
� Tipo a cappio<br />
� Tipo spiralia
� Quasi tutti i Brachiopodi<br />
viventi sono organismi<br />
marini, bentonici, sessili e<br />
sospensivori<br />
� Si fissano al substrato per<br />
mezzo del peduncolo,<br />
che svolge anche la<br />
funzione di sostenere la<br />
conchiglia, o per<br />
cementazione della valva<br />
ventrale
� Il substrato solido è<br />
rappresentato da: superficie<br />
rocciosa, coralli, conchiglie o<br />
sedimenti grossolani<br />
� Quando l’ancoraggio avviene<br />
su substarti molli il<br />
peduncolo tende ad<br />
allungarsi (Lingulida) � Ad eccezione di Lingula che vive in<br />
una tana sepolto nel sedimento molle
� Attualmente i Brachiopodi sono più abbondanti e diversificati in<br />
acque fredde e temperate, a salinità normale<br />
� Dimostrano una grande tolleranza alla torbidità<br />
� Molti generi, vivono in ambienti con acque limpide e non possono<br />
tollerare condizioni turbolente
� Molte specie sono limitate a una profondità di poche centinaia di<br />
metri, ma alcune si ritrovano sia in acque basse sia a profondità<br />
abissali (Terebratulina retusa arriva fino a 3600 m)
� Queste modalità di vita furono presenti anche nella maggior parte<br />
dei Brachiopodi del passato
� Molti <strong>brachiopodi</strong> paleozoici, tuttavia, sono stati capaci di vivere<br />
su substrati soffici (fanghi calcarei) sviluppando particolari<br />
strategie adattative come spine (productidi) o espansioni alari<br />
(alcuni spiriferidi) che impedivano lo sprofondamento della<br />
conchiglia nel substrato fangoso
� I Brachiopodi compaiono per la prima volta nel Cambriano e sono<br />
molto abbondanti nella testimonianza fossile del Paleozoico<br />
� Sono entrati in competizione con i bivalvi sia per il cibo, sia per gli<br />
ambienti da colonizzare<br />
� I periodi di massima diversificazione si hanno tra Ordoviciano e<br />
Devoniano
� Con la fine del Paleozoico (Permiano superiore), subirono una vera e<br />
propria decimazione) alcuni generi continuarono nel Mesozoico<br />
� Sono ancora abbastanza comuni nei mari attuali, per lo meno più di<br />
quanto si pensasse fino a poco tempo fa<br />
� Ad oggi sopravvivono 260 specie contro le quasi 9000 specie fossili<br />
conosciute dove sono noti quasi 100 generi viventi