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scienze della vita roma, 22-23 ottobre 2012 - SIF

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RESPONSABILE SCIENTIFICO<br />

DE PINTO VITO<br />

UNITA’ DI RICERCA INBB<br />

Catania<br />

LINEA DI RICERCA 1:<br />

Proteine canale mitocondriali: coinvolgimento in apoptosi ed equilibrio redox cellulare<br />

LINEA DI RICERCA 2:<br />

Messa a punto di devices per l'analisi rapida di provenienza e salubrità del pescato<br />

COMPOSIZIONE DEL GRUPPO<br />

Aderenti INBB<br />

Vito De Pinto PO vdpbiofa@unict.it<br />

Angela Messina RU mess@unict.it<br />

Francesca Guarino RU paola14<strong>22</strong>5@yahoo.com<br />

Simona Reina BC simonareina@yahoo.it<br />

Cludia Fichera DR claudia_fichera@yahoo.it<br />

Annamaria Pappalardo<br />

Andrea Magrì<br />

Agata Impellizzeri<br />

DR<br />

DR<br />

DR<br />

96<br />

pappalam@unict.it<br />

andrea.chimbiomol@yahoo.it<br />

agata.impellizzeri@yahoo.it<br />

SEDE UNITÀ DI RICERCA<br />

Sezione di Biochimica e Biologia Molecolare, Dip. di Scienze Biologiche Geologiche Ambientali, Università di Catania<br />

Indirizzo viale A. Doria, 6<br />

Telefono 095-7384244, 7384243, 7384092.<br />

URL: www.unictbiolmol-lab.it<br />

SEZIONE INBB DI APPARTENENZA<br />

Catania<br />

RIASSUNTO DELL’ATTIVITÀ SVOLTA NEGLI ULTIMI TRE ANNI<br />

Linea di ricerca 1 - proteine canale mitocondriali<br />

1) Studi di relazione struttura-attività di chimere per swapping di dominii tra le isoforme umane <strong>della</strong> porina eucariotica<br />

o VDAC (Voltage Dependent Anion Selective Channel). Queste proteine sono state caratterizzate sia dal punto di vista<br />

funzionale tramite incorporazione in membrane planari ed esperimenti di elettrofisiologia, che dal punto di vista<br />

biologico in sistemi modello cellulari.<br />

2) Caratterizzazione ed isolamento delle isoforme 2 e 3 del VDAC. Questo studio ha permesso di ottenere per la prima<br />

volta la purificazione di queste isoforme. In particolare sono state oggetto del nostro studio le cellule germinative sia di<br />

mammiferi (spermatozoo bovino) che di insetto (ovarii e spermatozoi di Drosophila melanogaster. In entrambi questi<br />

sistemi modello, sembra emergere un ruolo differenziato tra le isoforme di VDAC con probabili interazioni di esse con<br />

proteine cellulari extra-mitocondriali.<br />

3) Produzione di canali artificiali basati su strutture naturali (porine e VDAC) allo scopo di produrre sistemi canale<br />

utilizzabili in applicazioni biosensoristiche che richiedono diametri definiti e costanti dei canali.<br />

Risultati ottenuti<br />

1) Costruzione di chimere tra le isoforme di VDAC attraverso lo swapping di dominii proteici. Questa strategia ha<br />

permesso di individuare dominii rilevanti dal punto di vista funzionale. Le chimere sono state saggiate attraverso exp di<br />

complementazione in lieviti privi del gene endogeno per VDAC. Il grado di complementazione e di resistenza agli<br />

agenti pro-apoptotici o produttori di ROS indica una specializzazione di particolari dominii. Le chimere in cui il<br />

dominio N-terminale di VDAC1 o 2 sono stati innestati su VDAC3, al posto del rispettivo dominio, sono risultati molto<br />

resistenti ed hanno determinato il raddoppio del life-span delle cellule riceventi, rispetto ai lieviti wt di controllo.<br />

2) Costruzione di proteine-canale artificiali. Per la prima volta abbiamo costruito pori artificiali basati su un modulo<br />

beta-hairpin naturale, cioè ricopiato dalla porina batterica OmpF. In questo lavoro abbiamo messo a punto una strategia<br />

di costruzione modulare <strong>della</strong> proteina, per la quale lo stesso modulo beta-hairpin è stato multimerizzato, permettendo di<br />

ottenere dal dimero all'ottamero del beta-hairpin. In questo modo si mira a costruire pori con diametro "su misura".<br />

Poichè questi pori derivano da proteine transmembrana, l'obiettivo finale è il loro utilizzo in sistemi biosensoristici.<br />

3) Definizione del ruolo fisiologico delle isoforme alternative di VDAC in D. melanogaster: risulta evidente il<br />

coinvolgimento di questi geni nello sviluppo dei tessuti germinativi dell’insetto.

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