06.12.2012 Views

scienze della vita roma, 22-23 ottobre 2012 - SIF

scienze della vita roma, 22-23 ottobre 2012 - SIF

scienze della vita roma, 22-23 ottobre 2012 - SIF

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

REGOLAZIONE DEI SEGNALI CELLULARI DA MOLECOLE<br />

NUTRIZIONALI: IL MECCANISMO DI AZIONE DEI FLAVONOIDI<br />

Maria Marino<br />

Dipartimento di Biologia, Università Roma Tre, Viale G. Marconi, 446, I-00146 Roma, Italy.<br />

Diverse ricerche sperimentali ed epidemiologiche sostengono il potenziale effetto benefico di alcuni<br />

componenti <strong>della</strong> dieta, tra cui i flavonoidi, sulla salute umana. Come esempio, l’adozione di diete<br />

ricche di frutta e verdura, insieme al mantenimento dell’attività fisica e di un’appropriata massa<br />

corporea, possono ridurre nell’uomo l’incidenza del cancro del 30-40%. I flavonoidi, metaboliti<br />

secondari di molte piante vascolari utilizzate nella dieta umana, sono stati acclamati per i loro effetti<br />

sulla riduzione dell’incidenza di patologie vascolari, osteoporosi, patologie neurodegenerative e<br />

sulla riduzione dell’infiammazione sia cronica che acuta. Eppure i flavonoidi possiedono una lunga<br />

storia nella scienza. La loro attività biologica, infatti, fu riportata negli anni 40 dello scorso secolo<br />

come il principio anti-estrogenico che causava l’infertilità negli allevamenti di ovini nell’Ovest<br />

dell’Australia. Questi effetti fecero inserire i flavonoidi nella nascente classe degli interferenti<br />

endocrini: sostanze in grado di alterare la sintesi, il trasporto e l’azione degli ormoni,<br />

principalmente di quelli steroidei. Nonostante queste evidenti contraddizioni, i flavonoidi sono<br />

comunemente venduti come prodotti da banco in tutte le farmacie e parafarmacie, recentemente il<br />

loro consumo è stato aumentato dal loro uso, consigliato dai ginecologi, come terapia sostitutiva per<br />

prevenire i sintomi del climaterio. Il successo commerciale dei flavonoidi è evidente, anche se i loro<br />

meccanismi d’azione e i loro eventuali effetti collaterali sono ancora sconosciuti.<br />

Come molti altri componenti <strong>della</strong> dieta, i flavonoidi agiscono attraverso meccanismi multipli che<br />

rendono estremamente complessa la diretta associazione tra il consumo di specifici alimenti e la<br />

riduzione del rischio di insorgenza di patologie degenerative. Data la loro struttura chimica<br />

polifenolica, il più ovvio meccanismo dei flavonoidi è quello di funzionare da accettori di specie<br />

radicaliche riducendo, così, il potenziale dannoso di queste molecole. Eppure, la recente letteratura<br />

suggerisce che l’uso di sostanze con una composizione chimica compatibile con una putativa<br />

capacità antiossidante può attivare meccanismi indipendenti da questa capacità. Sono stati riportati<br />

interazioni dirette tra i flavonoidi e specifici componenti cellulari che possono alterare, ad esempio,<br />

l’attività enzimatica o modulare l’attività dei recettori per gli ormoni steroidei sessuali attraverso<br />

meccanismi competitivi o allosterici. Quest’ultimo meccanismo risulta particolarmente interessante<br />

alla luce degli effetti di interferenza o mimetici dei flavonoidi riportati in precedenza.<br />

Il nostro gruppo di ricerca si occupa da anni di individuare i meccanismi di azione dei flavonoidi<br />

dipendenti o indipendenti dal legame con i recettori degli ormoni steroidei sessuali nell’ottica di<br />

definire gli effetti positivi e/o quelli negativi di queste sostanze. I risultati ottenuti hanno messo in<br />

evidenza la capacità di due differenti flavonoidi (naringenina e quercetina) di legare i recettori per<br />

gli estrogeni α e β modificandone selettivamente il meccanismo di azione. In particolare, è stato<br />

messo in evidenza come, in presenza dei flavonoidi nutrizionali, i recettori modificano la loro<br />

associazione a proteine di segnale modificando, in questo modo, il bilancio tra<br />

proliferazione/apoptosi, proliferazione/differenziamento e sintesi/degradazione dei recettori. In<br />

conclusione, la regolazione dei segnali cellulari operata dai flavonoidi può condurre le cellule<br />

bersaglio verso un differente destino cellulare che si rivelerà positivo o negativo per la salute umana<br />

in dipendenza dallo stato funzionale dell’organismo (età, sesso, patologie).<br />

48

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!