06.12.2012 Views

A A - Parco Naturale Adamello Brenta

A A - Parco Naturale Adamello Brenta

A A - Parco Naturale Adamello Brenta

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Agli inizi del 1800, la geologia<br />

era una scienza ormai affermata.<br />

Studiosi e ricercatori percorrevano<br />

le vallate alpine cercando di<br />

svelare i meccanismi che avevano<br />

portato alla formazione di paesaggi<br />

vari ed affascinanti.<br />

Nel 1836 venne fondata l’Associazione<br />

di mineralogia e geologia<br />

del Tirolo (Mineralogische<br />

geognostische Verein in Tirol),<br />

la terza associazione geologica<br />

dopo Londra (1807) e Parigi<br />

(1830). Pochi anni dopo, nel<br />

1849, fu istituito l’Istituto Geologico<br />

Imperiale di Vienna e<br />

ben presto questa città divenne<br />

il centro della ricerca geologica<br />

nel Tirolo meridionale.<br />

Tra il 1857 ed il 1863 si verificò<br />

un episodio importante per la<br />

storia geolgica dell’<strong>Adamello</strong>.<br />

Gerhard Vom Rath, giovane mineralogista<br />

tedesco presso l’Università<br />

di Bonn, visitando i monti<br />

dell’<strong>Adamello</strong> si accorse che le<br />

sue stupende rocce granitiche non<br />

rientravano in alcuna categoria di<br />

nomi petrografici esistenti. Dettagliate<br />

analisi dei campioni di roccia<br />

portarono lo studioso ad introdurre<br />

un nuovo nome per queste<br />

rocce: la Tonalite. Questo termine<br />

petrografico, ufficializzato in<br />

una pubblicazione scientifica del<br />

1864, è tuttora universalmente<br />

utilizzato e riconosciuto.<br />

Nella seconda metà dell’Ottocento<br />

Ferdinand Freiherr von<br />

Richthofen elaborò una delle teorie<br />

più audaci della storia della<br />

ricerca geologica, secondo la<br />

ADAMELLO BRENTA<br />

2.4 GLI STUDI GEOLOGICI NEL PARCO<br />

La Capanna Lipsia e il primo Rifugio Mandrone<br />

quale le scogliere tropicali dei<br />

mari del Sud e alcune parti delle<br />

montagne dolomitiche sarebbero<br />

state accomunate dalla stessa origine:<br />

coralli, spugne, alghe e altri<br />

animali marini avrebbero costruito<br />

formazioni rocciose che<br />

si elevavano dal fondo del mare.<br />

Richthofen riteneva inoltre che<br />

molti dei mutamenti più impor-<br />

27<br />

tanti nella genesi delle Dolomiti<br />

fossero da ricondurre a lenti<br />

movimenti della crosta terrestre,<br />

come pure ad un lento abbassamento<br />

del fondale marino cui si<br />

associava un innalzamento della<br />

scogliera. Mentre Richthofen<br />

lavorava nelle Dolomiti orientali,<br />

H. Wolf (1856-57), R. Lepsius<br />

(1875-78), G. Stache (1879)<br />

e Bittner (1881, 1883) iniziarono<br />

ad esplorare le montagne della<br />

Val di Non e della Val di Sole,<br />

osservando come questa zona<br />

racchiudesse un grande numero<br />

di aspetti interessanti e si configurasse<br />

come un’area chiave di<br />

raccordo tra i terreni dolomitici<br />

a est e quelli della Lombardia a<br />

ovest. Proprio negli stessi anni,<br />

nell’area lombarda cominciavano<br />

a lavorare i geologi italiani.<br />

I primi studi specifici e sistematici<br />

sui terreni del complesso <strong>Adamello</strong>-<strong>Brenta</strong><br />

e delle zone limi-<br />

AdAmello BrentA GeopArk

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!