A A - Parco Naturale Adamello Brenta
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Testata della Val Genova.<br />
cano i versanti. Creste frastagliate<br />
e cime aguzze cingono gli ampi<br />
circhi dei settori più elevati,<br />
come in alta Val d’Amola e nella<br />
zona dei laghi di Cornisello.<br />
Numerose vallate conservano i<br />
segni riferibili all’ultima Massima<br />
espansione Glaciale e alla<br />
Piccola Età Glaciale (Peg), come<br />
nella testata della Val Genova,<br />
dove una netta linea di demarcazione<br />
(trimline) segna la quota<br />
massima raggiunta dal ghiacciaio<br />
e in Val d’Amola, ove sono presenti<br />
imponenti argini morenici.<br />
Numerosi sono i laghi che occupano<br />
conche di sovraescavazione<br />
glaciale, alcuni dei quali di recentissima<br />
formazione in seguito al<br />
consistente ritiro subíto dai ghiacciai<br />
negli ultimi cinquant’anni del<br />
secolo scorso (il lago nuovo del<br />
Mandrone e il lago nuovo di Lares,<br />
in <strong>Adamello</strong>).<br />
In modo particolare nel gruppo<br />
<strong>Adamello</strong>-Presanella sono diffusi<br />
campi di rocce montonate<br />
e striate, di natura cristallina<br />
e dovute alla più recente deglaciazione,<br />
sulle quali si instaura<br />
una morfologia più conservativa.<br />
Spesso le forme del modellamento<br />
glaciale seguono e ri-<br />
AdAmello BrentA GeopArk<br />
ADAMELLO BRENTA<br />
marcano i motivi strutturali che<br />
caratterizzano questi rilievi.<br />
Forme deposizionali riferibili alle<br />
fasi finali dell’ultima grande glaciazione<br />
ed alla Piccola Età Glaciale<br />
costellano numerose valli<br />
del Geoparco. In particolare i<br />
depositi della Piccola Età Glaciale,<br />
organizzati principalmente in<br />
affilati argini morenici laterali e<br />
frontali, si collocano nei dintorni<br />
degli attuali ghiacciai o nelle zone<br />
che ospitavano le vedrette recentemente<br />
estinte. Notevoli esempi<br />
di tali forme si possono osservare<br />
in Val d’Amola e Valagola.<br />
Per quanto riguarda l’ambiente<br />
periglaciale, molto diffusi in<br />
<strong>Adamello</strong> sono i rock glaciers<br />
(ghiacciai di pietra). Queste particolari<br />
forme sono da tempo<br />
oggetto di approfonditi studi e<br />
ricerche attivati dal <strong>Parco</strong> in collaborazione<br />
con l’Università di<br />
Pavia e di Padova.<br />
Nelle Dolomiti di <strong>Brenta</strong>, come<br />
accennato in precedenza, sono le<br />
morfologie glaciocarsiche a prevalere.<br />
Ampie conche carsificate<br />
con estese superfici a blanda inclinazione<br />
caratterizzate da crepacci<br />
carsici, inghiottitoi e doline, spesso<br />
allineati lungo strutture tettoni-<br />
26<br />
che (faglie e fratture), dominano<br />
il settore centro settentrionale del<br />
massiccio. Ne sono spettacolare<br />
esempio il Pian della Nana, Pozza<br />
Tramontana e la Conca dei XII<br />
Apostoli, in cui le relitte testimonianze<br />
glaciali fanno da contorno<br />
ad un paesaggio carsico di estrema<br />
suggestione. Anche il carsismo<br />
ipogeo è molto sviluppato<br />
e numerose sono le sorgenti di<br />
origine carsica che alimentano i<br />
corsi d’acqua del massiccio dolomitico.<br />
Ne sono una dimostrazione<br />
le cascate del Rio Bianco nei<br />
pressi di Stenico e le celebri Cascate<br />
di Vallesinella, da cui nasce<br />
un ramo del fiume Sarca. Questa<br />
tipologia di cascate sgorga da sistemi<br />
di fratture e dalle fessure<br />
che separano gli strati rocciosi.<br />
Numerose sono anche le grotte,<br />
le cavità e i pozzi carsici che convogliano<br />
le acque in profondità,<br />
rendendo il massiccio delle Dolomiti<br />
di <strong>Brenta</strong> un acquifero carsico<br />
di rilevante interesse e importanza,<br />
da tempo monitorato e<br />
studiato. Tra le grotte note fin dal<br />
Medioevo vi è il Bus de la Spia<br />
nei pressi di Sporminore, che ad<br />
intervalli di tempo regolari subisce<br />
un periodico allagamento per<br />
la risalita delle acque attraverso<br />
un sifone posto qualche centinaio<br />
di metri dall’ingresso.<br />
Oltre al carsismo, numerosi sono<br />
i processi morfogenetici, non legati<br />
all’azione dei ghiacciai, attivi<br />
ancora oggi. L’azione della<br />
forza di gravità si traduce nella<br />
genesi di falde e coni detritici<br />
situati alla base di quasi tutti i<br />
canaloni e delle pareti rocciose.<br />
Piane alluvionali e conoidi di deiezione<br />
occupano il fondo delle<br />
valli principali, mentre depositi<br />
torrentizi, conoidi attivi e colate<br />
di detrito (debris-flow) sono localizzati<br />
alle quote più elevate.