Le Regioni italiane LOMBARDIA - Aula Digitale

LOMBARDIA
Lago
Maggiore
Po
P I E M O N T E
Superfi cie 23 844 km 2
Densità 409 ab./ km 2
Abitanti 9 742 676 ab.
Capoluoghi di provincia Bergamo (116 677
ab.), Brescia (190 844 ab.), Como (84 085 ab.),
Cremona (72 267 ab.), Lecco (47 529 ab.), Lodi
A l p i L e p o n t i n e
Campo
dei Fiori
1226
Lago
di Lugano
1686
M. S. Primo
(43 591 ab.), Mantova (48 357 ab.), Milano
(1 295 705 ab.), Monza (Provincia di Monza
e Brianza) (121 280 ab.), Pavia (70 514 ab.),
Sondrio (22 309 ab.), Varese (81 990 ab.)
Natalità 10,2 ‰
Mortalità 9,3‰
S V I Z Z E R A
Passo dello Spluga
2115
Pizzo Tambo
3275
Pizzo Stella
Passo della Forcola 3163
2227
Pizzo di Gino
2245
Varese Como
Lago
di Varese
O lona
N a v i glio
Ticino
Lago
di Como
B r i a n z a
3678
3033 M. Disgrazia
Pizzo Ligoncio
Valsassina
2554
Pizzo dei Tre Signori
A l p i R e t i c h e
Bernina Passo del Bernina
4021 Punta Perrucchetti
V al Seriana
3052
Pizzo di Coca
2521
Pizzo della
Presolana
P r e al p i
i
illores
CC VV
analee ana
G rande
O l tr epò Pavese
S ta ffora
) (
M. Lesina
1724
) (
Monza
MILANO
L o m e l l i n a
Pavia
Territorio
La Lombardia occupa la parte centrale
dell’arco alpino e della Pianura Padana e,
per un breve tratto, si estende sul versante
settentrionale degli Appennini (Oltrepò
Pavese).
Le montagne occupano poco più del 40%
del territorio e sono articolate in due fasce
parallele: le Alpi e le Prealpi. Le Alpi sono
Lecco
Po
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Val Brembana
Valmalenc o
V a l t e l l i n a
Lodi
Lambr o
B rembo
Adda
Sondrio
Serio
Bergamo
Oglio
) ( 2323
V al Camonica
Lago
d'Iseo
Mella
Adda
Val Trompia
Cremona
Grigna
Brescia
P o
Mortalità infantile 3,2‰
Indice di fecodità 1,48
PIL (milioni di j) 311 702
PIL pro-capite (j) 32 800
Popolazione attiva:
- settore primario 1,8%
Ortles
3899
Cevedale
3769
Adamello
3554
2889
M. Re di Castello
Lago
d'Idro
E M I L I A - R O M A G N A
Le Regioni italiane
- settore secondario 35,6%
- settore terziario 62,6%
Consumo di energia/ab. 6920 kWh
T R E N T I N O -
A L T O A D I G E
P i a n u r a P a d a n a
costituite da una serie di massicci importanti
su cui spiccano le altezze del Bernina
(4050 m), del gruppo Ortles-Cevedale
(3769 m) e dell’Adamello (3554 m).
In posizione centrale si allunga la Valtellina,
la più lunga valle longitudinale delle
Alpi italiane, che si distingue anche per la
sua origine tettonica dalle altre valli, quasi
esclusivamente glaciali.
C hiese
Lago
di Garda
Mincio
Mantova
Morfologia
S ecchia
V E N E T O
Scala 1 : 1 320 000
P o
0 10 20 30 40 50 km
Montagna 40,5%
Pianura 47,1% Collina 12,4%
Segue
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LOMBARDIA
Continua Territorio
Le Prealpi possono
essere considerate
il lembo meridionale
della catena alpina,
anche se da questa si
differenziano per la struttura
geologica, prevalentemente calcarea, e la
minore altitudine. Alla fascia delle Prealpi
segue la pianura, una delle aree più economicamente
sviluppate e ricche d’Italia,
dove si concentrano popolazione e attività
produttive. La vegetazione si distribuisce
sulle montagne per fasce altimetriche: latifoglie
in basso, conifere più in alto, fi no
Popolazione e insediamenti
La Lombardia è la Regione italiana più
popolosa; la sua popolazione corrisponde
infatti al 16% del totale nazionale e ha
una densità più che doppia rispetto alla
media italiana. La crescita demografi ca è
stata in parte pilotata dal forte affl usso di
Economia
La Lombardia è la Regione economicamente
più sviluppata d’Italia. Dotata da secoli
di una fl orida agricoltura, è stata la prima
a intraprendere lo sviluppo industriale
nel corso del XIX secolo, guadagnandosi
un primato che continua a mantenere ancora
oggi, nonostante la sua economia sia
oggi in gran parte postindustriale.
L’industria è sviluppata in ogni settore: siderurgico
nel Bresciano; tessile nel Comasco;
del mobile nella Brianza; calzaturiero
nel Varesotto; delle armi in Val Trompia;
chimico, farmaceutico ed elettronico nel
al confi ne con la roccia viva, i muschi e i licheni.
Le originarie coperture vegetali della
pianura umida e della fascia subalpina
sono scomparse per l’intensa antropizzazione
del territorio.
Il clima è continentale alpino sulle montagne
più elevate, meno rigido sulle Prealpi
e in pianura, con caratteri decisamente
miti in prossimità dei grandi laghi prealpini.
La Lombardia è ricca di acque, sia per i
numerosi fi umi che l’attraversano (come il
Po e i suoi affl uenti Ticino, Adda, Brembo,
Serio, Oglio, Mincio), sia per l’abbondanza
di laghi, perlopiù di origine glaciale.
emigrati dal Sud dell’Italia, intensifi catosi
nel secondo dopoguerra. La massima
concentrazione di popolazione si ha nella
fascia pedemontana e nell’alta pianura,
dove sono sorti i centri urbani più grandi, e
lungo i grandi laghi. Il capoluogo, Milano,
esercita una notevole forza polarizzante,
Milanese. Le strutture produttive sono eterogenee:
accanto a industrie di grandi dimensioni
se ne trovano una miriade di medie
e medio-piccole.
Particolarmente fl orida è l’attività commerciale
e fi nanziaria, che vede al centro il capoluogo,
Milano, che dispone di ampie e
moderne strutture fi eristiche e della Borsa
valori.
Per quanto la Lombardia non sia sprovvista
di città d’arte di rilievo, il turismo è soprattutto
quello legato agli affari e all’attività
fi nanziaria. Un’agricoltura moderna e
produttiva si è sviluppata nella bassa pia-
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Superfi cie forestale
Le Regioni italiane
Ettari per 100 abitanti 5,4
Uso del suolo
Seminativi 55,2%
Colture permanenti 2,8%
Prati e pascoli 21,1%
Boschi 14,0%
Improduttivo 6,9%
come dimostra l’entità della popolazione
della sua Provincia, corrispondente a 1/3
della popolazione totale della Regione.
La densità di popolazione si riduce nella
bassa pianura agricola e, ancora più drasticamente,
sulla montagna alpina, con
l’unica eccezione dei fondovalle.
nura, dove si coltivano in prevalenza cereali,
foraggio e frutta. Nelle aree collinari si
produce uva, da cui si ricavano vini di qualità.
Fiorente è l’allevamento bovino, che
alimenta una notevole industria casearia.
Anche la pratica dell’allevamento è condotta
con metodi moderni, con forme stalline
in pianura che sostituiscono progressivamente
l’allevamento tradizionale sulle
montagne.
Sulle Alpi tutte le attività tradizionali stanno
scomparendo, mentre crescono quelle legate
allo sfruttamento turistico della montagna.
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