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questa volta no. Se l'era cavata benissimo. Santo Iddio, le aveva addirittura<br />
fissato un appuntamento! Il suo primo appuntamento. Sì, gli stava proprio<br />
accadendo qualcosa.<br />
Ma che cosa?<br />
E perché?<br />
Parecchie ore più tardi, mentre a letto ascoltava una stazione radio di<br />
Los Angeles, Colin ripensò a tutti i magnifici nuovi sviluppi della sua vita.<br />
Con un amico fantastico come Roy, un lavoro importante come quello di<br />
accompagnatore e una ragazza simpatica e carina come Heather... che cos'altro<br />
poteva chiedere?<br />
Non era mai stato così felice.<br />
Roy, naturalmente, era l'aspetto più importante della sua nuova vita.<br />
Senza Roy, non sarebbe mai riuscito ad attirare l'attenzione dell'allenatore<br />
Molinoff e a ottenere l'incarico di accompagnatore. E senza l'influenza liberatoria<br />
di Roy non avrebbe mai avuto il coraggio di chiedere un appuntamento<br />
a Heather. Di più, con tutta probabilità lei non l'avrebbe neppure<br />
salutato se non avesse saputo che era amico di Roy. Non era quella la<br />
prima cosa che gli aveva detto? Sei un amico di Roy Borden, vero? Se così<br />
non fosse stato, certo lei non lo avrebbe degnato di una seconda occhiata.<br />
Ma lo aveva fatto.<br />
E aveva accettato di uscire con lui.<br />
La vita era bella.<br />
Ripensò agli strani racconti di Roy. Il gatto nella gabbia per uccelli. Il<br />
ragazzo arso vivo con la benzina per accendini. Sapeva che erano solo storie.<br />
Prove d'esame. Roy lo stava sondando per qualche suo oscuro motivo.<br />
Scacciò dalla mente il gatto e il ragazzo bruciato. Non avrebbe permesso a<br />
quelle fandonie di distruggere il delizioso stato d'animo in cui si trovava.<br />
Chiuse gli occhi e si vide che ballava con Heather in una meravigliosa<br />
sala da ballo. Lui era in smoking. Lei indossava un abito rosso. C'era un<br />
lampadario di cristallo. Danzavano così bene che sembravano galleggiare.<br />
19<br />
Nel primo pomeriggio di lunedì Colin era in camera sua, intento a montare<br />
un modellino di Lon Chaney nella parte del Fantasma dell'Opera,<br />
quando il telefono squillò. Dovette precipitarsi in camera di sua madre per<br />
rispondere, perché non disponeva di una derivazione sua.<br />
Era Roy. "Vieni subito, Colin."