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lin era un'esperienza del tutto nuova. Si sentiva come un povero miracolosamente<br />
entrato nelle grazie di un grande principe.<br />
Colin temeva che tutto finisse bruscamente com'era cominciato.<br />
Quel pensiero accelerò i battiti del suo cuore. La bocca gli si seccò.<br />
Prima di trovare Roy, tutto quello che aveva conosciuto era la solitudine;<br />
perciò gli era stato possibile sopportarla. Ma ora che aveva conosciuto il<br />
cameratismo, un ritorno alla solitudine sarebbe stato devastante, infinitamente<br />
doloroso.<br />
Colin arrivò alle pendici della lunga collina.<br />
Un isolato più avanti, Roy girò a destra.<br />
Improvvisamente Colin temette che l'amico volesse sottrarsi a lui, scomparire<br />
in fondo a un vicolo, nasconderei per sempre. Era un timore assurdo,<br />
ma non riuscì a liberarsene.<br />
Si chinò sul manubrio. Aspettami, Roy. Ti prego, aspettami! Cominciò a<br />
pedalare freneticamente, nella speranza di raggiungerlo.<br />
Quando svoltò l'angolo, fu un sollievo constatare che Roy non era scomparso.<br />
Anzi, aveva rallentato e si era voltato a guardarlo. Colin gli indirizzò<br />
un cenno di saluto. Li separavano non più di trenta metri, e in realtà non<br />
stavano gareggiando, forse perché entrambi sapevano chi avrebbe vinto.<br />
Roy svoltò a sinistra, in una stretta via residenziale fiancheggiata da datteri.<br />
Colin lo seguì tra le ombre lievi proiettate dalle fronde delle palme agitate<br />
dal vento.<br />
Gli tornò in mente la conversazione avuta con Roy in cima alla collina.<br />
Hai ucciso un gatto?<br />
È quello che ho detto, no?<br />
Perché l'hai fatto?<br />
Mi annoiavo.<br />
Nel corso della settimana precedente, almeno una dozzina di volte Colin<br />
aveva intuito che Roy lo stava sondando. Aveva la certezza che il raccapricciante<br />
racconto dell'uccisione del gatto non fosse che un altro test, ma<br />
non riusciva a immaginare quale reazione si fosse aspettato Roy. Aveva<br />
superato l'esame o l'aveva fallito?<br />
Eppure, anche se ignorava quali fossero le risposte che l'altro si aspettava,<br />
capì d'istinto il perché di quell'esame. Roy possedeva un segreto magnifico,<br />
o forse terribile, che era ansioso di dividere con qualcuno, ma voleva<br />
essere certo che Colin ne fosse degno.<br />
Roy non aveva mai parlato di un segreto, non si era mai lasciato sfuggire<br />
neppure un accenno, ma il segreto era lì, nei suoi occhi. Colin lo vedeva,