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danzosa di Roy; se fosse stato un'enorme marionetta gigante, avrebbe avuto<br />
bisogno di molti fili di coraggio per mantenere un atteggiamento da eroe,<br />
ma tutto quello che riuscì a trovare dentro di sé fu un unico, sottilissimo<br />
filo. Chiuse l'uscio e vi si appoggiò con la schiena. Rimase immobile, trattenendo<br />
il fiato, in ascolto.<br />
Ticchettio. Un antico orologio da tavolo.<br />
Gemiti. Il vento che premeva contro le finestre.<br />
Nient'altro.<br />
Chiuse a chiave la porta dietro di sé.<br />
Indugiò.<br />
In ascolto.<br />
Silenzio.<br />
Spiccò la corsa e attraversò il soggiorno zigzagando tra i mobili, irruppe<br />
in corridoio, accese freneticamente la luce; sempre correndo affrontò le<br />
scale, accese le luci del secondo piano, corse in camera sua, premette l'interruttóre<br />
sentendosi un po' meglio nel constatare di essere ancora solo,<br />
spalancò le ante dell'armadio senza trovare né lupi mannari né vampiri acquattati<br />
fra i vestiti, chiuse la porta della camera, vi appoggiò contro una<br />
sedia a schienale rigido, tirò le tende di entrambe le finestre in modo che<br />
nessuno potesse guardare dentro e finalmente crollò sul materasso, boccheggiando.<br />
Non aveva bisogno di guardare anche sotto il letto: si trattava<br />
infatti di una pedana montata direttamente sul pavimento.<br />
Sarebbe stato al sicuro fino al mattino... a meno, naturalmente, che qualcosa<br />
non abbattesse la porta nonostante la sedia incuneata sotto la maniglia.<br />
Piantala!<br />
Si alzò, si spogliò, infilò un pigiama azzurro, caricò la sveglia alle sei e<br />
trenta, in modo da essere pronto all'arrivo di suo padre, sgusciò sotto le<br />
lenzuola e sprimacciò il cuscino. Quando si tolse gli occhiali, i bordi della<br />
stanza si fecero sfuocati, ma ormai aveva esplorato il proprio territorio e<br />
non c'era più necessità di una vigilanza continua. Si sdraiò supino e a lungo<br />
rimase così ad ascoltare la casa.<br />
Clic! Creeeeeeaak...<br />
Un gemito lieve, un breve crepitio, un cigolio appena udibile. I normali<br />
rumori di una casa. Rumori di assestamento. Nient'altro.<br />
Anche quando sua madre era a casa, Colin dormiva con una luce sul<br />
comodino. Ma quella sera, a meno che lei non fosse rientrata prima che il<br />
sonno lo cogliesse, avrebbe lasciato accese tutte le lampade. La stanza era