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JOHN CONNOLLY TUTTO CIÃ? CHE MUORE

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lino.<br />

10<br />

Percorsero a piedi l'ultimo ripido isolato che li separava dalla casa abbandonata,<br />

accovacciata sopra di loro. A ogni passo, la trepidazione di Colin<br />

cresceva.<br />

Sembra davvero stregata, pensava.<br />

Pur trovandosi all'interno della cinta urbana di Santa Leona, la casa dei<br />

Kingman si ergeva solitària sulla cima di una collina da cui dominava cinque<br />

o sei acri di terra. Sembrava quasi che nessuno avesse trovato il coraggio<br />

di costruire nelle sue immediate vicinanze. Un tempo buona parte della<br />

proprietà era stata un giardino ben curato, ma ormai da molto tempo le erbacce<br />

lo avevano invaso. Il prolungamento settentrionale di Hawk Drive<br />

terminava in un'ampia piazzola antistante la proprietà Kingman. Non c'erano<br />

lampioni nell'ultimo tratto di strada, così che la vecchia abitazione era<br />

immersa nella più completa oscurità, rotta soltanto dal fievole chiarore della<br />

luna. Nella metà inferiore della collina, su entrambi i lati della strada,<br />

case basse in puro stile californiano si aggrappavano precariamente ai pendii,<br />

aspettando con stupefacente pazienza uno sbancamento del terreno o la<br />

prossima onda d'urto proveniente dalla Faglia di Sant'Andrea. Solo la dimora<br />

dei Kingman occupava l'ultimo terzo del colle, come in attesa di<br />

qualcosa di ben più terrificante, qualcosa di ben più malvagio di un terremoto.<br />

La facciata della casa era rivolta verso il centro cittadino e verso il mare,<br />

che nelle tenebre non era altro che una vasta distesa oscura. La casa stessa<br />

era un immenso rudere falso-vittoriano, con troppi comignoli stravaganti,<br />

troppi timpani e vistosi motivi decorativi intorno alle finestre e le ringhiere<br />

in quantità doppia di quella richiesta dal vero stile vittoriano. Il maltempo<br />

aveva divelto le assicelle del tetto. Buona parte delle decorazioni erano rotte<br />

e in parecchi punti non ne restava addirittura più traccia. Delle persiane<br />

sopravvissute, molte erano scardinate per metà. Sotto ciò che restava della<br />

vernice bianca, le assi erano grigio argento, sbiadite dal sole e dal vento di<br />

mare, macchiate dall'acqua. Gli scalini della veranda avevano ceduto e nella<br />

ringhiera si aprivano squarci. Circa la metà delle finestre erano chiuse<br />

con assi, ma le altre, prive di protezione, mostravano schegge di vetro frastagliate<br />

simili a denti trasparenti che mordevano la vuota oscurità. E tuttavia,<br />

a dispetto delle sue deplorevoli condizioni, la dimora dei Kingman

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