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per trovare quello che stava cercando.<br />
Un anno dopo la morte della sorellina, Roy Borden era stato ricoverato<br />
presso il Santa Leona General Hospital. Il brevissimo trafiletto, pubblicato<br />
dal News Register il primo maggio, non faceva alcun cenno alla natura della<br />
sua malattia; tuttavia, Colin ebbe la certezza che il ricovero fosse collegato<br />
al misterioso incidente di cui Roy non aveva voluto parlargli e alle<br />
terribili cicatrici che gli deturpavano la schiena.<br />
Il nome immediatamente successivo sulla lista dei ricoveri era quello di<br />
Helen Borden. La madre di Roy.<br />
Colin indugiò a lungo a fissarlo, perplesso. A causa delle cicatrici, aveva<br />
previsto di imbattersi prima o poi nel nome di Roy, ma il fatto di trovarvi<br />
quello della madre lo sorprendeva. Forse erano stati coinvolti nello stesso<br />
incidente?<br />
Fece scorrere all'indietro la pellicola, esaminando con attenzione tutte le<br />
pagine dei numeri del 30 aprile e del 1° maggio. Cercava il resoconto di un<br />
incidente automobilistico, di un'esplosione o di un incendio, di un evento<br />
tragico in cui si facesse riferimento ai Borden. Non trovò nulla.<br />
Esaminò quindi le bobine dei giorni successivi, ma scoprì solo due informazioni<br />
utili, la prima delle quali altamente sconcertante. Due giorni<br />
dopo il ricovero al Santa Leona General la signora Borden era stata trasferita<br />
in un ospedale più grande, il St. Joseph, che era poi l'ospedale di contea.<br />
Colin riuscì a trovare una sola spiegazione dell'accaduto. Le condizioni<br />
della signora Borden dovevano essere così gravi da richiedere terapie<br />
speciali, terapie per cui il piccolo ospedale di Santa Leona non era attrezzato.<br />
Non scoprì altro sul conto della signora Borden, ma apprese che Roy aveva<br />
trascorso in ospedale tre settimane. Qualunque fosse la causa delle ferite<br />
alla schiena, si era indubbiamente trattato di ferite molto gravi.<br />
Erano le cinque meno un quarto quando Colin si accostò alla scrivania<br />
della signora Larkin.<br />
"Il nuovo romanzo di Arthur C. Clarke è stato appena restituito," gli annunciò<br />
lei, senza dargli il tempo di parlare. "L'ho già registrato a tuo nome."<br />
In quel momento a Colin la fantascienza interessava molto poco, ma<br />
neppure voleva apparire ingrato. Lo prese e diede un'occhiata al risvolto di<br />
copertina. "Grazie mille, signora Larkin."<br />
"Poi fammi sapere come ti è sembrato."<br />
"Mi chiedevo se non potrebbe aiutarmi a trovare un paio di libri di psi-