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JOHN CONNOLLY TUTTO CIÃ? CHE MUORE

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Non che ne avesse voglia. Era abituato alla solitudine, abituato ad accontentarsi<br />

della compagnia di se stesso. Per buona parte della sua vita, la sua<br />

stanza era stata quasi tutto il suo mondo; per sette giorni avrebbe svolto<br />

egregiamente le funzioni dell'intero universo. Aveva i suoi libri, i suoi fumetti<br />

dell'orrore, i suoi modellini, la sua radio; quanto bastava per tenerlo<br />

impegnato per una settimana, un mese e anche di più. E aveva paura che,<br />

se avesse messo piede fuori casa, Roy Borden gli sarebbe piombato addosso.<br />

Weezy gli aveva spiegato con chiarezza che al periodo di isolamento ne<br />

sarebbe seguito uno ancora più lungo di prova. Per il resto dell'estate sarebbe<br />

dovuto tornare a casa prima di sera. Lui non glielo disse, ma in effetti<br />

non viveva quella limitazione come un castigo. Non aveva alcuna intenzione<br />

di uscire la sera. Finché Roy fosse rimasto libero, Colin avrebbe<br />

atteso il tramonto con timore, quasi fosse anche lui un personaggio del<br />

Dracula di Bram Stoker.<br />

Oltre a imporgli il coprifuoco, Weezy lo aveva privato della paga settimanale<br />

per un mese intero. Colin, tuttavia, non si preoccupava neppure di<br />

questo. Aveva una riserva personale: un salvadanaio a forma di disco volante<br />

pieno di monete e banconote. Il denaro che aveva risparmiato nel<br />

corso degli ultimi due anni.<br />

Ad angosciarlo era solo il pensiero che le restrizioni potessero interferire<br />

nei suoi rapporti con Heather Lipshitz. Non aveva mai avuto una ragazza.<br />

Nessuna aveva mostrato interesse per lui prima di allora. Neanche una briciola.<br />

E ora che aveva finalmente un'occasione, non voleva giocarsela.<br />

Telefonò a Heather per informarla che era bloccato in casa e non avrebbe<br />

potuto condurla al cinema. Non le spiegò i motivi della punizione in cui<br />

era incorso; non le disse che Roy aveva tentato di ucciderlo. Lei non lo conosceva<br />

ancora abbastanza, non poteva pretendere che credesse a una storia<br />

così strampalata. E di tutte le persone che facevano parte della sua vita,<br />

Heather era quella di cui gli importava di più; non voleva che lo giudicasse<br />

un mezzo matto. Quando le illustrò la situazione, lei si mostrò molto comprensiva<br />

e spostarono il loro appuntamento al mercoledì successivo, quando<br />

Colin sarebbe stato in grado di uscire di nuovo. Heather non si mostrò<br />

infastidita neppure quando le disse che sarebbero dovuti andare allo spettacolo<br />

pomeridiano, in modo che lui potesse rientrare all'ora stabilita da sua<br />

madre. Per una ventina di minuti chiacchierarono di film e di libri; per lui<br />

non era mai stato così facile parlare con una ragazza.<br />

Quando riappese si sentiva meglio. Almeno per un po' era riuscito ad ac-

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