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Non che ne avesse voglia. Era abituato alla solitudine, abituato ad accontentarsi<br />
della compagnia di se stesso. Per buona parte della sua vita, la sua<br />
stanza era stata quasi tutto il suo mondo; per sette giorni avrebbe svolto<br />
egregiamente le funzioni dell'intero universo. Aveva i suoi libri, i suoi fumetti<br />
dell'orrore, i suoi modellini, la sua radio; quanto bastava per tenerlo<br />
impegnato per una settimana, un mese e anche di più. E aveva paura che,<br />
se avesse messo piede fuori casa, Roy Borden gli sarebbe piombato addosso.<br />
Weezy gli aveva spiegato con chiarezza che al periodo di isolamento ne<br />
sarebbe seguito uno ancora più lungo di prova. Per il resto dell'estate sarebbe<br />
dovuto tornare a casa prima di sera. Lui non glielo disse, ma in effetti<br />
non viveva quella limitazione come un castigo. Non aveva alcuna intenzione<br />
di uscire la sera. Finché Roy fosse rimasto libero, Colin avrebbe<br />
atteso il tramonto con timore, quasi fosse anche lui un personaggio del<br />
Dracula di Bram Stoker.<br />
Oltre a imporgli il coprifuoco, Weezy lo aveva privato della paga settimanale<br />
per un mese intero. Colin, tuttavia, non si preoccupava neppure di<br />
questo. Aveva una riserva personale: un salvadanaio a forma di disco volante<br />
pieno di monete e banconote. Il denaro che aveva risparmiato nel<br />
corso degli ultimi due anni.<br />
Ad angosciarlo era solo il pensiero che le restrizioni potessero interferire<br />
nei suoi rapporti con Heather Lipshitz. Non aveva mai avuto una ragazza.<br />
Nessuna aveva mostrato interesse per lui prima di allora. Neanche una briciola.<br />
E ora che aveva finalmente un'occasione, non voleva giocarsela.<br />
Telefonò a Heather per informarla che era bloccato in casa e non avrebbe<br />
potuto condurla al cinema. Non le spiegò i motivi della punizione in cui<br />
era incorso; non le disse che Roy aveva tentato di ucciderlo. Lei non lo conosceva<br />
ancora abbastanza, non poteva pretendere che credesse a una storia<br />
così strampalata. E di tutte le persone che facevano parte della sua vita,<br />
Heather era quella di cui gli importava di più; non voleva che lo giudicasse<br />
un mezzo matto. Quando le illustrò la situazione, lei si mostrò molto comprensiva<br />
e spostarono il loro appuntamento al mercoledì successivo, quando<br />
Colin sarebbe stato in grado di uscire di nuovo. Heather non si mostrò<br />
infastidita neppure quando le disse che sarebbero dovuti andare allo spettacolo<br />
pomeridiano, in modo che lui potesse rientrare all'ora stabilita da sua<br />
madre. Per una ventina di minuti chiacchierarono di film e di libri; per lui<br />
non era mai stato così facile parlare con una ragazza.<br />
Quando riappese si sentiva meglio. Almeno per un po' era riuscito ad ac-