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JOHN CONNOLLY TUTTO CIÃ? CHE MUORE

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Dopo quella che gli parve un'ora ma che furono probabilmente non più<br />

di due minuti, Colin comprese che non poteva continuare a correre per<br />

sempre, che rischiava di perdere l'orientamento e di finire dritto nelle braccia<br />

di Roy a una curva o a un incrocio. In effetti, non era più certo della direzione<br />

presa e non sapeva se si stesse avvicinando o allontanando dal<br />

punto in cui era cominciato l'inseguimento. Quando si azzardò a voltarsi,<br />

scoprì che, miracolosamente, era solo. Si fermò accanto a una Cadillac tutta<br />

accartocciata e si accovacciò nel buio.<br />

Gli ultimi bagliori del fangoso tramonto color rame fecero ben poco per<br />

illuminare gli spazi che si aprivano fra le auto. Ovunque fiorivano ombre<br />

di velluto color porpora; sotto gli occhi di Colin si allungarono con incredibile<br />

velocità, come un fungo da incubo che avrebbe avviluppato l'intero<br />

pianeta. Lo terrorizzava la prospettiva di restare intrappolato nel buio con<br />

Roy. Ma ugualmente lo spaventava il pensiero delle creature minacciose<br />

che forse di notte si acquattavano nel cimitero: bestie strane; mostri; creature<br />

che succhiavano il sangue; forse addirittura gli spiriti delle persone<br />

morte a bordo di quelle auto.<br />

Piantala! si intimò. È stupido. È infantile.<br />

Doveva concentrarsi sul pericolo reale. Su Roy. Doveva salvarsi da<br />

Roy. Dopo avrebbe potuto pensare al resto.<br />

Rifletti, maledizione!<br />

Si accorse di respirare rumorosamente, un respiro che la limpida aria<br />

notturna avrebbe forse trasportato fino a Roy. Si impose di calmarsi.<br />

Ascoltava.<br />

Nulla.<br />

Un po' più tranquillo, cominciò a registrare mentalmente i particolari del<br />

piccolo mondo in cui aveva trovato rifugio. La fiancata dell'auto era dura e<br />

calda contro la sua schiena. L'erba era secca e rigida e sapeva di fieno. Il<br />

caldo saliva verso l'alto come se la terra stesse cedendo alla notte il sole<br />

immagazzinato durante il giorno. Quando l'ultima luce scolorì, le ombre<br />

parvero fremere e ondeggiare come masse di alghe nel profondo dell'oceano.<br />

E i rumori: il grido acuto di un uccello, il furtivo tramestio di un topo<br />

dei campi, le onnipresenti ranocchie e il vento che mormorava tra gli eucalipti<br />

allineati lungo tre lati dell'appezzamento.<br />

Ma da Roy neppure un suono.<br />

Era ancora là fuori?<br />

Oppure era tornato a casa?<br />

Troppo nervoso per restare fermo, Colin si alzò quanto bastava per sbir-

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