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Kitesoul Magazine #7 Italian Edition

Triple-s, Tarifa Strapless Pro, Mondiali Race Formula e Foil, Red Bull Megaloop Challenge con intervista al vincitore Lasse Walker, ITW Pete Cabrinha, Viaggi: Venezuela e Saba Rock, Keros for All camp e molto molto altro!

Triple-s, Tarifa Strapless Pro, Mondiali Race Formula e Foil, Red Bull Megaloop Challenge con intervista al vincitore Lasse Walker, ITW Pete Cabrinha, Viaggi: Venezuela e Saba Rock, Keros for All camp e molto molto altro!

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EVENTITarifa StraplessKitesurfing Pro 2015ITWPete CabrinhaCAMPKeros For AllIl primo camp al mondoper handiriders


DARE TO DIVERSIFYT H E N E W D I C ET R U E K I T E B O A R D I N G


F R E E S T Y L E/WAVER E L A T E D P R O D U C T SJ A I M EW A MS I Z E S 4 / 5 / 6 / 7 / 8 / 9 / 10 / 11 / 12 / 13P R O G R E S S I O N QQuality commitment in every detail.WWW.NORTHKITEBOARDING.COM


Direttore ResponsabileRoberta Palaroberta.pala@kitesoul.comRedattore tecnico waveMitu MonteiroRedattore tecnico freestyleAlberto RondinaTecnicaRenato CasatiPhoto & VideoMaurizio CintiGraficaGiuseppe EspositoTestiPhilipp Becker, Renato Casati, AlexCaizerques, Colleen Carroll, AirtonCozzolino, Stefano Gentili, StefanoGigli, Jaime Herraiz, Nicolas Lanquetin,Matchu Lopes Almeida, Makis Kalaras,Ian MacKinnon, Christophe Martin,Sam Medysky, Mitu Monteiro, AlbertoRondina, Sean Rose, Michael Stevens,Reo Stevens, Christopher Stewart, MattThola, Annabel van WesteropAGOSTO 2015 - SETTEMBRE 2015BIMESTRALEImmaginiBilly Ackerman, Toby Bromwich,Owen Buggy, Alex Caizerques, OscarCarrascosa, Giuseppe Esposito, CraigKolesky/Red Bull Media House, QuincyDein, Nicolas Economou, Evi Fragolia,Mark Harpur, Daniel Kajavala, BasKoole, Lance Koudele, Rick Jensen,Nicola Meotti, Clark Merritt, photofiore.com, Axel Reese/Reemedia, SvetlanaRomantsova, Nate Scheu, JarnoSchurgers,/Red Bull Media House,Reinout Smit, Ydwer van der Heide /Red Bull Media HouseCover:Rider: Sam MedyskyPhoto: Toby BromwichFEDERICO SUGONIEditoreManager d’Aziendaed Imprenditore, si appassiona alsurf da giovanissimo, ma scoprel’amore per il Kitesurf da grandedurante un viaggio alle Hawaii.Il kite è la sua più grandepassione dopo sua figlia. Nel 2014fonda <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>.ROBERTA PALADirettore responsabileFotografo sportivo dal 1997.Kitesurfer dal 2001, negli ultimi 15anni responsabile delle principalitestate di kitesurf. Spirito libero,ha mollato tutto per una vitaa contatto della Natura e dellosport. Vive a Capo Mannu, inSardegna, l’onda più belladel Mediterraneo…Editore e pubblicitàVISU MediaVia Cavour, 2024030 Ambivere (BG)Amministratore UnicoFederico Sugonifs@kitesoul.comRegistrazione Tribunaledi Bergamo n°10/2014del 15/04/2014.Copyright <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>La VISU Media è titolare esclusiva dellatestata <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong> e di tutti i diritti dipubblicazione e diffusione in Italia. L’utilizzoda parte di terzi di testi, fotografie e disegni,anche parziale, è vietato. L’Editore si dichiarapienamente disponibile a valutare - e se delcaso regolare le eventuali spettanze di terziper la pubblicazione di immagini di cui nonsia stato eventualmente possibile reperire lafonte. Informativa e Consenso in materia ditrattamento dei dati personali (Codice Privacyd.lgs. 196/03). Nel vigore del D.Lgs 196/03 ilTitolare del trattamento dei dati personali, exart. 28 D.Lgs. 196/03, è VISU Media, con sedelegale in Ambivere (BG), via Cavour, 20. La stessaLa informa che i Suoi dati, eventualmente daLei trasmessi alla VISU Media, verranno raccolti,trattati e conservati nel rispetto del decretolegislativo ora enunciato anche per attivitàconnesse all’azienda.La lettura della presente informativa deveintendersi quale presa visione dell’Informativaex art. 13 D.Lgs. 196/03 e l’invio dei Suoi datipersonali alla VISU Media varrà quale consensoespresso al trattamento dei dati personalisecondo quanto sopra specificato. L’invio diGIUSEPPE ESPOSITODirettore creativoKiter sin da piccolo, rider per RRDItalia, laureato in Design dellaComunciazione al Politecnico diMilano. Con questo incarico hapotuto finalmente unire le sue duepassioni: il kite ed il design.MAURIZIO CINTIVideomakerAppassionato di cinemae fotografia. Skater, Snowboardere Wakeboarder, appena haconosciutoil kitesurf, tutto il resto èdiventato un ricordo, inizia conil freestyle,ma ora ama le ondegrandi e potenti. La ricerca delloswell perfetto è la sua passione.


KITESOUL MAGAZINEFeel The FlowRENATO “DR. KITE” CASATIDirettore tecnicoWave team rider RRD. Kitesurferdal 2000, è stato giudice edatleta PKRA e KPWT. Ha scrittocontinuativamente per diverseriviste di settorenegli ultimi 12 anni.Vive fra lago diComo e Sardegna, ma sverna frale onde Capoverdiane.MITU MONTEIRORedattore tecnico waveCapoverdiano di Sal, RiderUfficiale F-One, Manera. CampioneMondiale wave KPWT nel 2008 etre volte Vice Campione Mondiale.Inizia giovanissimo con il Surfe con il Windsurf, dopopoco scopre il Kitesurfe diventa amore puro.ALBERTO RONDINARedattore tecnico freestyleÈ il miglior esponente delKite <strong>Italian</strong>o nel mondo dellecompetizioni, Rider Ufficialeper Cabrinha Kites, Neil Pryde eGoPro. Quattro volte Campione<strong>Italian</strong>o, Campione Europeo 2010 eterzo classificato nel CampionatoMondiale PKRA 2012.ELENA FOICOTraduttore professionistaTraduttore professionista eKiteboarder dal 2001. Nel 2004 hadeciso di lasciare la sua carrierain Gran Bretagna per insegnarekitesurf a tempo pieno. Nel corsodegli anni ha tradotto diversimanuali di kitesurf, sussidi didatticie articoli. Nata in montagna, maappassionata del mare, ha trovatolo strumento perfetto per divertirsiun po’ovunque!


EDITORIALEÈun’estate calda, caldissima, in cui gli eventidel panorama mondiale si susseguonosenza sosta, creando, non solo materialeper i media, ma soprattutto un interesse crescenteverso il mondo kiteboarding!Questo picco d’interesse arriva grazie ad alcunegare straordinarie, quelle che lasciano lo spettatoremedio a bocca spalancata per tutto il tempo,davanti alle manovre quasi impossibili che gli atletieffettuano ad altezze siderali.Abbiamo dato un grande spazio a questi eventiche hanno fatto la storia del kiteboarding o chela faranno in futuro. Tra questi ultimi inseriamo didiritto il Tarifa Strapless Kitesurfing Pro, una verafesta dei tricks strapless, che si è svolta in quellache continua a essere scelta come residenza perla maggior parte degli atleti del freestyle. Un successodi una portata enorme, forse anche al dilà delle aspettative degli organizzatori, un eventoche, sicuramente, ha già impresso il suo marchioa fuoco tra le gare migliori mai organizzate, unappuntamento di quelli da segnare subito sul vostrocalendario 2016!Il Red Bull Megaloop Challenge, che si è svoltonella tempesta olandese, ha visto la vittoria di ungiovanissimo Lasse Walker, di appena vent’anni,che ci ha rivelato quale mix di tecnica e follia servaper portare a casa la vittoria nelle dure condizionidel mare del Nord.Il Triple-S, giunto al traguardo dei dieci anni, restala manifestazione mondiale più seguita e attesadal popolo dei wakestyler, di sicuro una garamolto tecnica, per riders esperti e amanti dellostile park che quest’anno è ritornata alla sua formainiziale su strutture. Il nostro amico Sam Medysky,che trovate sulla cover, ha scritto per noiun fantastico reportage esclusivo direttamentedal cuore della gara… più inside di così…Gizzeria, in Italia, ha ospitato due eventi straordinari,il Mondiale Formula Kite: una gara epicacon scontri durissimi e nervi tesi… e la tappa dellaFoil Gold Cup, nuova linfa vitale del kiteboarding,il nostro futuro tra tecnologia, lame che scivolanosilenziose e velocità stratosferiche…Per me, un evento su tutti è stato speciale.Quest’anno ho preso parte al primo Camp perhandiriders mai organizzato al mondo. Il KerosFor All, sull’isola di Limnos in Grecia, ha accoltoundici partecipanti, sette dei quali disabili. Abbiamoimparato tanto, gli uni dagli altri, cercando dicomprendere come poter applicare la didatticaalle diverse patologie, divertendoci al massimotra kite, snorkeling, catamarano, kayak e SUP.Mentre vi godete questo fantastico numero, magarisul vostro tablet usando la nostra nuova App,noi non ci fermiamo e siamo al lavoro per voi, insiemeagli amici di WOOsports, sulla straordinariacomparativa big air che vede, per la prima volta,oltre venti kites al confronto!Perché tutti abbiamo bisogno di identificarci inun obiettivo, ma non dobbiamo dimenticare mail’aspetto più importante…la gioia che abbiamodentro, quando la nostra anima si lega al kiteboarding…Roberta Pala | Federico Sugoni


Rider & foto: Reo Stevens


SOMMARIOPortfolioEventi & Itw:Red Bull MegaloopChanllengeLasse WalkerEventi:10 ANNI!Venyu Triple S InvitationalHandikite:Keros For AllLimnos GraciaIl primo camp al mondoper handiridersEventi:Nove giorni "mondiali"all'Hang Loose Beach di GizzeriaTrips & Photoshoot:VenezuelaEventi:Airton Cozzolino vince ilTarifa Strapless Pro 2015R&D:Behind the test"Go fly a kite CharlyBrown"


Camp:Clinic con Mitu MonteiroBaja CalifoniaConsigli:Come sistemare “prontaal collegamento” unabarra a 4 caviItw:Pete CabrinhaItw:Ariel Corniel a MauiStrapless moves:Strambata e VirataFreestyle moves:Indy grab Back to BlindIndy grab KgbStrapless:Strapless Flat 3Tecnica:Air StyleTrips:Saba Rock - BVI


18PORTFOLIOAbel LagoRIDER:Abel LagoFOTO: Svetlana Romantsova


20PORTFOLIOCraig CunninghamRIDER: Caig CunninghamFOTO: Rick Jensen


22PORTFOLIOMarc JacobsRIDER: Marc JacobsFOTO: Daniel Kajavala


24PORTFOLIONoè FontRIDER: Noè FontFOTO: Reinout Smit


26 PORTFOLIONiccolò PorcellaRIDER: Niccolò PorcellaFOTO: Quincy Dein


28NOVITÀEventi VKWC 2015Fuerteventura, Spagna: 02. – 08.08.2015St. Peter-Ording, Germania: 21. – 30.08.2015TBC Brasile Kitesurf World Championships 2015*Programmata per Settembre, Brazil, 1 to 30 setTBC Argentina Kitesurf World Championships 2015*Programmata per Ottobre, Argentina, 1 to 31 ott,TBC Hainan Kitesurf World Championships 2015*Programmata per Novembre, Cina, 1 to 30 novTBC Città del Capo Kitesurf World Championships 2015,*Programmata per Dicembre, Sud Africa, 1 to 31 dic


30NOVITÀTUTTO QUELLO CHE PUOI IMPARARE CONKITEWORLDWIDESiamo specialisti e stiamo parlandodi viaggi Kite senza compromessi.Viaggi fatti da Kiters per i Kiters,senza costi o servizi nascosti,organizzati nelle destinazioni,spot e periodi migliori, per farsì che tutti possano trovare lecondizioni perfette per progrediree divertirsi con tante ore divento e kite. Questi sono i requisitibase per tutti i viaggi diKiteWorldWide ITALIA ed eccoperché il motto per tutti i nostriviaggi è "Tutto quello che puoiimparare”. Finalmente, con questirequisiti di base, presto sentireteparlare dei programmi diviaggio speciali di KiteWorldWideITALIA, dedicati a farvi scoprirele nostre migliori destinazionicon programmi di viaggioesclusivi e che permetterannoa tutti di progredire al meglioed a tutti i livelli. I nostri viaggiKite “speciali” saranno seguitidallo Staff di KiteWorldWideITALIA con personale e istruttoriitaliani a destinazione. Il nostroTeam sarà sempre pronto adarvi i migliori consigli per farviprogredire in sicurezza, farvi conosceretutte le potenzialità deinostri spot e, ovviamente, farviscoprire le attrazioni assolutamenteda non perdere delle variedestinazioni! Ognuno potràscegliere il corso o programmadi viaggio più adatto alle proprieesigenze e, per garantire chetutti ricevano i giusti insegnamenti,una volta a destinazionesaranno organizzati i diversicorsi e programmi di insegnamentoin base al livello di partenzadei riders. Non importa sesiete principianti assoluti, intermedi,avanzati o dei futuri ProRider, troverete tutti pane per ivostri denti, il nostro obiettivoè di farvi raggiungere lo stepsuccessivo in Kite. Ogni giorno,grazie a istruttori kite certificatie innamorati del loro lavoro, allecondizioni di vento e spot perfetti,potrete dedicarvi senza altricompromessi a progredire inkite, con il massimo della sicurezzae divertimento. Ogni viaggiosarà composto da un massimodi 15 kiters, tutti potrannopartecipare sia con la propriaattrezzatura sia prendendolain affitto presso i nostri centri.Tutti quelli che avranno bisognodi un corso, di qualunque livello,avranno l’attrezzatura completaa noleggio già inclusa nell’offerta.I nostri viaggi sono ideali ancheper gli accompagnatori chenon fanno kite, grazie alle guidelocali, esperte di ogni destinazione,avrete sempre un grandeprogramma di servizi ed attivitàalternative da poter scegliere,come ad esempio: gite ed escursioni,downwind e visite ad altrispot, test degli ultimi modelli diKite e Tavole, utilizzo di Surf eSUP, così come indimenticabiliBBQ sotto le stelle.Le attività sempre incluseConosciamo personalmentetutte le destinazioni e sappiamobene cosa vale la pena nonperdere! Oltre alla possibilità difrequentare corsi di tutti i livellidal beginner all'avanzato e diusufruire del nostro servizio dinoleggio attrezzatura completa,in ogni destinazione avretesempre delle attività alternativeincluse nei programmi di viaggio.1. Le attività / servizi legati alKite, sempre inclusi in tutte lenostre offerte: Storage attrezzatura.Utilizzo di tutte le infrastrutturedei Kite Center. Utilizzodei SUP e Surf board dovedisponibili. Servizio di lancio eatterraggio del Kite. Guida agliSpot. Servizio di supervisione inacqua2. Le attività alternative caratteristichedelle diverse destinazioni,assolutamente da non


perdere: Le escursioni a luoghio Spot particolari. Le cene neimigliori ristoranti e le degustazionidei prodotti locali. I BBQ diKiteWorldWIde sotto le stelle.Partecipazione a eventi o manifestazionipresenti in quel periodoa destinazioneVi mostreremo alcuni dei miglioriSpot e destinazioni Kite alMondo con programmi di viaggiounici sempre pensati e organizzatida Kiters per i Kiters!Per tutti i titolari di un KiteCentero KiteShop o semplicementeper un gruppo di amici chevogliono progredire e divertirsiassieme, per tutte le destinazionipresenti sul nostro sito,con un minimo di sei camereprenotate, vi offriamo la possibilitàdi organizzare il vostroviaggio di gruppo con gli stessiprogrammi e condizioni specialidi viaggio! Per tutte le informazionisulle condizioni speciali diviaggio, per l’organizzazione delvostro viaggio di gruppo, mandateciuna email o chiamateci!Lavorando con strutture di piccoledimensioni, la disponibilitàper la partecipazione e organizzazionedi questo tipo di viaggi èstrettamente limitata e, per evitarerestrizioni dovute alla scarsadisponibilità delle strutture/servizi, è consigliata l’organizzazionedel viaggio con un minimodi tre mesi di anticipo. Anchele tariffe dei voli aerei, specialmentese si viaggia per il lungoraggio, possono cambiare velocemente,ed è proprio il caso didire che prima si prenota menosi spende. Per questi due motiviprincipali, se foste realmenteinteressati a partecipare a unodei nostri eventi vi consigliamodi contattarci al più presto perprenotare il vostro posto sulloSpot. Il Team di KiteWorldWidee disponibile dal Lunedì al Venerdìdalle 10 alle 18 ed il sabatoSabato mattina dalle 10 alle 14per confermare tutti i dettaglidel viaggio di vostro interesse eper aiutarvi nella ricerca e prenotazione,del volo che più saràadatto alle vostre esigenze. Perinformazioni veloci sulle disponibilitàdelle strutture, consiglisul corso o spot migliore per ilvostro viaggio o semplicementeper richiederci un’offerta, neglistessi orari d’apertura d’ufficioci trovate disponibili anche Onlinesul nostro sito www.kiteworldwide.comtramite la nostraLive Chat.Vi salutiamo con una News dallenostre destinazioni: in Sri Lankaabbiamo trovato la statistica divento e le condizioni forse piùimpressionanti di sempre… eradal primo viaggio in Brasile diquasi 10 anni fa che non restavamocosì impressionati... ventono stop 24h al giorno per il 95%dei giorni da inizio Giugno aoggi… semplicemente, impressionante!Buon Vento a tutti, ci si vede inacqua!


32EVENTI10 anni! Venyu Triple S InvitationalVENYUTRIPLE SINVITATIONAL10 ANNI!Organizzato da REAL Watersports, il Triple-S Invitational è nato 10anni fa ed è cresciuto fino a diventare uno dei più grandi eventikiteboarding nel mondo. È uno dei pochi eventi concentrato sullostile di riding da park. Il nostro sport è così diverso e i park, con raile kickers, sono solo uno dei tanti aspetti del kiteboarding. Il REALSlider Park di Cape Hatteras, North Carolina, USA, è sempre statal’epicentro del wake style e del park riding. Fin dall’inizio REAL halavorato per la realizzazione e promozione in tutto il mondo kiteboarding.Nei primi anni del 2000, ha dato via a un evento non ufficiale,che in seguito si è trasformato nel Triple-S Invitational, nel 2006.Triple-S sta per “Surf, Slicks e Sliders”, in sostanza tutti gli aspettimigliori che si possono trovare a Cape Hatteras, e tutto ciò chequesto luogo ha da offrire agli appassionati di kitesurf. L’evento èiniziato tra pochi amici che si riunivano a Hatteras e si divertivanoin acqua. La manifestazione è poi cresciuta in modo esponenziale,a mano a mano che REAL Watersports e il kiteboarding, si sonoevoluti. Il Venyu Triple-S Invitational è ormai diventato l’apice delwake style e attira l’attenzione a livello mondiale.testo Sam Medysky | foto Toby Bromwich, Lance Koudele


BRANDON SCHEID


34EVENTI10 anni! Venyu Triple S InvitationalBILLY PARKER


Un setup epicoCi vogliono un paio di elementi chiave per tirarefuori un evento come il Venyu Triple S: ubicazione,l'organizzazione e le persone. La Outer Banks(Cape Hatteras) è fondamentalmente un banco disabbia nel bel mezzo dell'oceano. Si tratta di unapiccola penisola di sabbia al largo della costa delNord Carolina, che si estende per 200 miglia. Hatterasha vento quasi tutti i giorni e può lavorareabbastanza bene con tutte le direzioni. Essendoun’isola collegata da ponti, è facile da raggiungeree ha condizioni di kiteboarding ideali. Sul latooceanico, si formano onde di classe mondiale, edall’altro lato, spot di acqua piatta, sorprendenti.Le piccole isole d’erba fanno sì che ci sia protezionedal vento sull’acqua, in modo da lasciarlaperfettamente liscia. Il kiteboarding a Hatteras,non sarebbe lo stesso senza REAL Watersports.REAL è stata fondata nel 2001 da Matt Nuzzo eTrip Forman. È partita con due spot, uno nel villaggiodi “Waves” e l’altro a Buxton. Dopo alcunianni, i soci hanno deciso di concentrare i loro


36EVENTI10 anni! Venyu Triple S InvitationalMANUELA JUNGO


ERIK REINESTAsforzi su un solo spot, e hanno scelto “Waves”,che si trova un po’ più a Nord dell’isola e ha unodei migliori spot di acqua piatta. Il REAL slick, conl’extra piatto, si trova dietro REAL Watersports edè l’ideale per un park.Quella che era iniziata come una festa tra amici, èdiventato un evento mondiale con montepremi di40.000 dollari. REAL è anche la più grande scuoladi kite del mondo e un’impresa con tutti i confort,due piani, enorme, negozio e sale per le lezioni,bar e ristorante. Sono risorse di questo tipo che lorendono il posto migliore per realizzare un eventodi questa portata. Nel corso degli anni, sono statiinvestiti migliaia di dollari nel park, che di sicuro èil miglior park kite di tutto il mondo.L’evento non sarebbe nulla senza le persone coinvolte,a terra c’è tutto lo staffa REAL a prendersicura della logistica e dell’organizzazione come


38EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitational"QUELLA CHE ERA INIZIATA COME UNA FESTA TRAAMICI, È DIVENTATO UN EVENTO MONDIALE CONMONTEPREMI DI 40.000 DOLLARI"


Brian Wheeler. Ci sono i fratelli Worral per giudicare,ex riders, i veterani e le leggende e i pionieridell’evento come Jason Sleazak, André Phillip,Joby Cook e Davey Blair. Il resto dei rider, viene datutto il mondo, per mostrare il proprio stile sullemigliori strutture di sempre.SAM LIGHTLa celebrazione del decimo annoQuest’anno, l’evento è stato più grande che mai.Era il decimo anniversario e si è deciso di riportarela competizione alle sue radici e avere solo unevento di Sliders, con un montepremi di 40.000dollari, suddiviso tra i primi cinque uomini e tredonne, la cifra più ricca mai vista. Come ognianno, l’evento ha avuto luogo la prima settimanadi Giugno, invitati 35 uomini e 12 donne, con unawild card maschile e una femminile. C’è stato anchel’evento di qualificazione, "il Triple-S Open",che ha consentito a un rider di guadagnare unposto nell'evento. Per ottenere la wild card, era


40EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitationalnecessario presentare un video.I riders hanno messo assieme il loro meglio delriding sul park, presentando un video di due minuti,al vaglio della giuria. Quest’anno è stato OliverPan a ottenere la wild card per gli uomini, eManuela Jungo per le donne. C’era ancora un postoper l’evento, ma per ottenerlo, i riders hannodovuto sudare molto di più. L’Open Triple-S è unagara di qualificazione, con giudizi, a pochi giornidall’evento del Triple-S. Da queste qualifiche, soloun uomo e una donna possono accedere al mainevent. Quest’anno ci sono stati riders provenientida tutto il mondo, alcuni davvero da lontanissimocome l’Australia e la Spagna. Purtroppo, MadreNatura, non ha collaborato per i primi due giorni.I riders hanno avuto poi l’opportunità di confrontarsisu tre rails e due Kickers. È stata unafinale serrata quella tra lo spagnolo Noè Font, ilcampione del mondo juniores 2014 e l’americanoBrandon Bowe, che ha realizzato alcuni 5’s dal ki-


SAM MEDYSKY"È STATA UNA LUNGA SETTIMANA DI RIDING NEL PARK,CON ALCUNI BUONI AMICI, E IL MIGLIORE WAKE STYLEE PARK RIDING"


42EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitational


COLLEEN CARROLSENSI GRAVEScker. Solo alla festa di apertura abbiamo scopertoi nomi dei riders che si erano qualificati al mainevent, Brandon Bowe per gli uomini, e l’australianaKatie Potter per le donne. Dopo la serata diapertura e la proclamazione del vincitore dell’Open,la gara poteva avere inizio.Il Main EventÈ stata una lunga settimana di riding nel park,con alcuni buoni amici, e il migliore wake style epark riding. Normalmente è possibile contare sulvento a Hatteras, di solito è come un orologio, maquest’anno c’è stato qualche problema con un’altapressione che ha dato vento leggero su tuttal’isola fino all’ultimo giorno. Era venerdì e il ventoda Nord ha reso possibile dare vita all’evento, anchese con vele da 12 a 15 mq. I riders sono statidivisi in due manches, e il park in tre sezioni. Laprima sezione con il North roof top rail e il KOAkicker. La seconda sezione prevedeva il Best SuperKicker e il Liquid Force Reverse Rainbow Rail.Ultimo ma non ultimo il leggendario John WayneCancer Fundation A-frame Rail.Christophe Tack ha subito iniziato con un heelfront 7, Sam Light con un grabbed back 540 eAaron Hadlow e Brandon Scheid con Moby Dickpuliti. La seconda sezione, con il Best Kicker, era


44EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitationalnella posizione ottimale per gli spettatori. Anchein questo caso si sono viste alcune belle manovrecon Rich Sabo che ha atterrato il suo primoheelside frontside 720, Sam ha chiuso un backside toeside 720 e molti altri tricks. Io ho chiusoun tootsie roll (toeside frontroll, backside 180).Ultimo ma non meno importante, il John WayneA-Frame, uno degli ostacoli più difficili per la suadimensione e lunghezza. Con il vento che ruotava,si è cercato di posizionarlo al meglio ma nonè stato facile, e alcune volte era un po’ sopravento.Molti riders non sono riusciti ad arrivare finoin fondo e sono usciti presto. Altri hanno usatoquesto come un vantaggio, usando una porzionecome rail e poi realizzato alcuni pass come sefosse un kicker, mentre ne uscivano. Sam Light,


EWAN JASPAN


46EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitationalil mito, l’uomo, la leggenda, ha chiuso un gapbackside 360 e un gap backside 450 sul piattodell’A-Frame. Senza dubbio, il punteggio più altoin questa frazione.L’evento è durato una settimana e, dopo averaspettato il vento per sette giorni, tutti erano ormaipronti a rilassarsi e festeggiare, e così è statoper la notte conclusiva dell’evento, il giorno delmio 25esimo compleanno, non potevo essere più"SAM LIGHT, IL MITUN GAP BACKCHRIS BOBRYK


SAM LIGHTO, L’UOMO, LA LEGGENDA, HA CHIUSO3 E UN GAP BACK 450 SUL PIATTODELL’ A-FRAME"entusiasta di avere vicino gli amici di tutto il mondo.Ci siamo diretti al REAL, per la cerimonia dichiusura e il party. Anche se non abbiamo avutomolto vento durante la settimana, eravamo feliciper aver portato a casa i risultati. Ancora unavolta, i dominatori sono stati l’inglese Sam Light,che ha vinto per il terzo anno consecutivo, e l’americanaColleen Carrol, che è la vincitrice per laquarta volta consecutiva, più di ogni altro rider,nella storia dei dieci anni del Triple-S.Ogni anno l’evento del Triple-S è più grande e migliore,non posso dirvi cosa sarà il prossimo anno,ma so per certo che tutti i riders, me compreso,sono sempre impazienti di tornare su quel bancodi sabbia in mezzo al mare, per un po’ di action alREAL Watersports, nel miglior kite park di tutto ilmondo!


48EVENTI10 anni! Venyu Triple S InvitationalCONGRATULAZIONI A SAM LIGHTE A COLLEEN CARROL PER LE DON


PER GLI UOMININE!


50EVENTI10 anni! Venyu Triple S Invitational"OGNI ANNO L’EVENTO DEL TRIPLE-S È PIÙ GRANDE EMIGLIORE, NON POSSO DIRVI COSA SARÀ IL PROSSI-MO ANNO, MA SO PER CERTO CHE TUTTI I RIDERS, MECOMPRESO, SONO SEMPRE IMPAZIENTI DI TORNARE"


CHRISTOPHE TACKRISULTATI DELVENYU TRIPLE-SINVITATIONAL 2015:Uomini1 - ($12,000) – Sam Light UK2 - ($7,500) – Billy Parker USA3 - ($5,000) – Brandon Scheid USA4 - ($3,000) – James Boulding UK5 - ($2,000) – Christophe Tack BELDonne1 - ($4,000) – Colleen Carrolll USA2 - ($2,500) – Sensi Graves USA3 - ($1,000) – Victoria Soloveykina RUSMasters1 - ($1,000) – Andre Phillip ATG2 - Jason Slezak USA3 - Davey Blair USARookie dell’anno ($1,000) – Christophe Tack BELBest Session ($1,000) – Billy Parker USASlickstyle Attitude (Prize Pack) – Artem GarashchenkoRUSBest Wipeout (Prize Pack) – Craig CunninghamCAN


52EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di GizzeriaTesto Ian MacKinnon | Foto Giuseppe Esposito


Nove giorni "mondiali"all’HANG LOOSE BEACHdi GizzeriaSe fosse possibile riassumere due prove mondiali, nello spazio di nove giorni, con ilcoinvolgimento di quasi 100 riders in lotta per la supremazia su 96 gare della KiteFoil GoldCup e il mondiale Race 2015, con una sola parola, quella sarebbe “dramma”, o meglio, altadrammaticità.


54EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di GizzeriaIn acqua c'era un ritmo mai visto, con due gare dell’InternationalKiteboarding Association (IKA), la Formula Kiteboarding WorldChampionships e la gara "open" di kite hydrofoil class, dove il talentogiovanile ha spinto i confini di questo sport.Gioco, grovigli ed emozioni a ebollizione, con manches finite alphotofinish. Al di fuori dell’acqua, l’Hang Loose Beach, incorniciatodalle splendide colline calabresi del sud Italia. Ci sono stati capricci,crolli, e le inevitabili proteste, che hanno tenuto a lungo impegnatala giuria nelle serate, a volte con sentenze che hanno cambiato ilvolto della gara.Quando tutto era ormai stato detto e fatto, un rider ha alzato latesta e le spalle sopra tutti. Maxime Nocher, rider del Principatodi Monaco, è stato imbattibile in hydrofoil e ha portato a casa lavittoria assoluta alla KiteFoil Gold Cup, seguito dal duo francesecon Alex Mazella, di 17 anni, e Julien Kerneur, che hanno occupatola seconda e la terza posizione del podio. Diversa la sorte delCampionato del Mondo Formula Kite, con pochi riders stretti in unamanciata di punti, a contendersi il titolo mondiale. Nocher ha vinto


132 56EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeriala sua sfida con Olly Bridge, il talento inglese di 17 anni, e contro ilpolacco Blazei Ozog, portandosi a casa anche il titolo mondiale diFormula Kite.Per la flotta femminile, la mamma di Olly, Steph Bridge, ha avutola meglio, nella gara Foil, sulla specialista francese Alexia Fancelli,e sulla giovane russa Elena Kalinina. Nel Mondiale Formula Kite, laBridge non ha potuto bissare il successo come Nocher e, un giornoprima del suo 18esimo compleanno, Elena Kalinina, ha strappato lacorona dale mani della Bridge, con delle manche fenomenali, attornoal bastone creato al largo dell’Hang Loose Beach, nei cinquegiorni di gara. Per Kalinina, che si appresta a iniziare l’università,vincere contro la sua sfidante storica, è stato importante, sia per iltitolo, sia per sé stessa. “Sono contenta che sia finita, perchè sonodavvero stanca”, ha detto mentre usciva dall’acqua dopo l’ultimaregata. “è stato molto interessante, per me, gareggiare contro Steph,perchè è una gran rider, sia come tattica, sia come conduzionedella vela. Siamo sempre state vicine, e ciò mi ha spinto a daresempre il massimo, siamo rivali, ma non abbiamo mai avuto proteste,abbiamo solo regatato in modo competitivo e duro in acqua”.L'acqua e le condizioni, hanno giocato la loro parte nei drammi…quasi con certezza, la regolare brezza cross onshore termica, comparivain tarda mattinata. I venti, accelerati da un effetto Venturisono sempre stati dai 15 ai 17 nodi per metà pomeriggio, peculiaritàdi questo tratto di costa, che lo rende un paradiso per kiter, concielo azzurro e acqua calda. Un campo gara praticamente perfettoper i rider.I primi a gareggiare, in queste giornate di gare, sono stati i ragazzi


58EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeria


dei foil, 48 riders, provenienti da 18 nazioni. C’era qualche sfumaturadi delusione, alla prima partenza, nel non vedere in gara alcunidei leader a livello mondiale, Nico Parlier è rimasto in Francia, conun taglio sul piede con punti di sutura. Alcuni rider statunitensi,come Joey Pasquali e i due Heineken, Johnny ed Erika, hanno datoforfait perché la gara italiana era troppo vicina alla tappa statunitensea San Francisco. Con la possibilità di uno scarto su quattroeventi, avrebbero potuto saltare l’Italia senza incorrere in penalità.In ogni caso, pensare che la gara avrebbe mancato di potenza, erafuori luogo. I riders sono stati divisi in 24 flotta blu e flotta gialla,per i primi due giorni di gare, per decidere i finalisti alle flotte golde silver dei due giorni finali. Le regate sono state intense, con i ridersche raggiungevano velocità da capogiro, con angoli di taglioincredibili sopravento, con i loro foil kites e le tavole hydrofoil, inuna classe dove l’innovazione è apprezzata.Dalla gara di apertura a La Ventana, in Messico, in Marzo, i principaliproduttori, si sono messi subito al lavoro per modificare glihydrofoils esistenti e i kite foil, per ottenere il massimo delle performances,in quella che è diventata una vera e propria “corsa agliarmamenti”. Taaroa ha presentato la Sword2 con Nocher e Mazella,con nuove ali anteriori sperimentali, sviluppate negli ultimi duemesi, ricavate da un materiale simile al G-10, piuttosto che in fibradi carbonio classica. Nocher ha usato la sua Sword2 con una F-OneDiablo Foil e Mazella con il suo Elf Joker, con effetti devastanti nel


60EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di Gizzeriadominio di entrambi.“Tutti i riders sono entusiasti del nuovo set-up”, ha dichiarato unsoddisfatto Martin Turdil, manager di Taaroa, le ali sono molto piattee con High-aspect. Sono esclusivamente per gara. Queste formesono differenti dalla filosofia delle altre brands. Il profilo aiuta moltoquando si commettono errori, e questo è ottimo sia upwind siadownwind. Dopo aver disegnato la Sword2, l’arrivo delle ali foil, hacambiato tutto, ci siamo dovuti adattare alle ali, ma questo è ciòche fa grande il mondo hydrofoil. Con il foil vediamo che c’è qualcosadi molto interessante e stiamo spingendo in questa direzione”.Levitaz è il nuovo bambino che è entrato nelle gare, per distruggerei vecchi dominatori Taaroa e Spotz2. La nuova venuta, si è messasubito in evidenza in Italia, con i due riders Benni Boelli e PeterMueller, entrambi con Flysurfer Sonic FR Foil Kites, piazzandosiquarto e sesto, dopo ottime prestazioni in testa alla gara. L’hydrofoilcon la sua lunga fusoliera per la stabilità e il minuscolo wingletposteriore, ha stupito anche gli stessi produttori austriaci, con leprestazioni dimostrate in gara.Il rider Adrian Geislinger, la sua azienda ha lanciato Levitaz solo nelmese di Aprile, ha visto un salto incredibile delle performances, rispettoa quelle in Messico, dopo il passaggio a Levitaz Aspect Bionichydrofoil e al kite Flysurfer Sonic FR. “In Messico non ho potutofare altro che stare nel mezzo della flotta”, dice il rider austriaco.“Ma con questo nuovo set-up e il Flysurfer Sonic FR, sono riuscito afare dei secondi e terzi posti, ho anche vinto una regata, ed è statala prima volta per me”.Tuttavia, il ritmo e la maestria tecnica di Nocher, gli hanno fattoinanellare una serie di vittorie e bei piazzamenti nelle dieci garedelle regate finali, che gli hanno assicurato il primo posto in Italiae il primato in classifica della KiteFoil Gold Cup, prima della gara diSan Francisco. Per Nocher, la vittoria della KiteFoil Gold Cup, è statosolo un lavoro a metà dell’opera. Il monegasco era in attesa difar vedere la sua autorità anche nel contest di Formula Kite, con 73riders, tra cui 11 donne. Sulla sua strada un solo nome: Olly Bridge.Un anno prima, ai mondiali di Formula Kite in Turchia, Bridge si eravisto scivolare via il titolo dalle mani quando non era riuscito


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a gareggiare in finale, mentre era in lizza per l’oro, a causa di unaconfusione di vele, che divideva con la madre.Bridge è venuto in Italia, per mettere a riposo quel fantasma…Dopo i primi giorni di qualifica, sembrava ben posizionato nella finale,alle spalle dello spagnolo Florian Trittel, ma davanti a Nocher.Ozog, Gruber, lo spagnolo Hernandez e il bulgaro Bachev, eranotutti a caccia di piazzamenti importanti.Le gare “fast and furious” della gara gold e silver degli uomini, nelgiorno tre e quattro, hanno visto una riorganizzazione delle posizioni,in particolare dopo alcune cruciali decisioni nella stanza dellagiuria. Una brezza sui 13-15 nodi, ha costretto i riders a uscire conle loro 18 mq, ma ha anche incoraggiato qualcuno a partire murea sinistra, partenza più rischiosa, per sfruttare il vantaggio del liftsul lato destro del percorso, vicino alla spiaggia. Inevitabilmente,ci sono stati alcuni grovigli, uno dei quali è costato la squalifica aNocher, che lo ha spinto al nono posto assoluto dopo tre giorni digara. Una protesta finita bene lo ha però riportato in evidenza e assicuratola pole position nella medal race del giorno finale numerocinque.Bridge seguiva Nocher per pochi punti, ma il suo anno è stato caratterizzatoda molti alti e bassi. Il penultimo giorno, nel day 4, hamesso in cantiere tre performances splendide su quattro, portandoload essere il rider più veloce della competizione. In altre occa


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"Maxime Nocher, rider delPrincipato di Monaco, è statoimbattibile"sioni, però, piccoli errori gli stavano costando punti preziosi, e nonè stato più in grado di contenere la sua frustrazione. A un certopunto, ha pensato bene di disfarsi della sua attrezzatura, lasciandola barra e la sicurezza non appena ha raggiunto la spiaggia, elasciando la sua 18 mq, volare via.La medal race della finale, nella flotta platinum maschile, vedevaBridge sempre veloce, su un percorso corto, di solo otto minuti, chegli ha permesso di confezionare tre prime posizioni. Una terza garadisastrosa su quattro ha cambiato tutto. Bridge si è attorcigliatocon Ozog, costando al giovane britannico, la squalifica. Senza scartia disposizione, ha invano fatto protesta contro ozog. Lasciandola stanza della giuria, dopo la decisione contro di lui, ha urlato a suamamma “un’altra volta”! Era davvero inconsolabile, metre giacevaa faccia in giù nella sabbia in riva al mare, rimuginando sui suoi errori.La decisione è stata sufficiente, per Nocher, per portarsi a casala seconda vittoria consecutiva!


66EVENTINove giorni "mondiali" all'Hang Loose Beach di GizzeriaRISULTATI FINALIFormula Kite World Championships – donne:1. Helena Kalinina2. Steph Bridge3. Anastasia AkopovaFormula Kite World Championships – uomini:1. Maxime Nocher2. Olly Bridge3. Florian GruberKitefoil Gold Cup 2015 in Gizzeria, Italy – donne:1. Steph Bridge2. Alexia Fancelli3. Elena KalininaKitefoil Gold Cup 2015 in Gizzeria, Italy – Uomini:1. Maxime Nocher2. Alex Mazella3. Julien Kerneur


68EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015Airton Cozzolino vince ilTARIFA STRAPLESS KITTesto Philipp Becker, Stefano Gentili e Courtesy Tarifa Strapless Kitesurfing Pro | Itw Roberta Pala | Foto Tob


ESURFING PRO 2015!y Bromwich, Oscar Carrascosa


70EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015


Tarifa, Spagna, la Mecca degli sport acquatici,località che sforna rider di classe mondiale adozzine! Ormai casa di atleti del calibro di JaimeHerraiz, Angela Peral, Gisela Pulido, Liam Whaley,Alex Pastor e ora Aaron Hadlow. Le sue condizionivariegate e solide, offrono tutto ciò che unrider, di qualsiasi disciplina, possa sognare. Valdevaquerosè stata scelta come la spiaggia sedeper questa competizione. La folla è stata attrattaper vedere il miglior riding strapless del mondo.L’atmosfera era pulsante in ogni istante, le manchessono state caratterizzate da un incredibilespettacolo, culminato tra lo scontro della finalissimatra Airton Cozzolino e Keahi de Aboitz, dueveri fuoriclasse della disciplina! Dopo la vittoria,Airton ha continuato con le performances strabilianti,sia nel Best Trick, sia nel Big Air, dimostrandodi essersi guadagnato con gran merito,il titolo di Re di questa competizione! Anche MatchuLopes Almeida, si è messo in luce con abilitàed eleganza, guadagnandosi il terzo posto, davantia un formidabile Paulino Pereira. La cosainteressante di questo evento, è stata la fusionedi ciò che erano, prima, due discipline distinte, ilfreestyle, con grandi manovre aeree e tricks inacqua piatta, e il wave riding strapless, con tubiprofondi e cut back aggressivi… Il Tarifa StraplessKitesurfing Pro ha messo in evidenza come ilwave riding abbia preso ispirazione dal freestyletradizionale, grazie soprattutto alla creativitàdi tutto il “sangue giovane” che circola in questostile. Una stimolante aria fresca per la promozionedello sport! Alcuni degli eroi del wakestyle dioggi non si sono voluti perdere lo spettaco


72EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015lo, Aaron Hadlow, Alex Pastor, e l’attuale numerouno del VKWC Liam Whaley, erano in prima filaad ammirare le manovre strapless dei campioniin gara. Un evento storico, riders provenienti datutto il mondo, Australia, Francia, Hawaii, Portogallo,Capo Verde, Carolina del Nord e Italia, soloper citarne alcuni. Tutti riuniti per portare la lorovisione del kiteboarding strapless e nuovi modidi fare kite, e prendendo ispirazione l’uno dall’altro.Eventi come questi sono ciò che fanno beneal kiteboarding, progressione, visione, creatività,motivazione, questo va molto oltre al fatto di vincereo meno.Congratulazioni a riders e agli organizzatori, questoevento è stato pieno di passione, una verapietra miliare per lo sport che tanto amiamo…


74EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015


Philipp Becker(North Kiteboarding)L’idea di un evento Strapless è venuta dopo avernotato la nuova direzione nello sport, che si stavasviluppando negli ultimi anni, e non avendo unapiattaforma adeguata per mostrare questo incredibilesport per il mondo, e per dare ai riders, l’opportunitàdi mostrare al mondo cosa fosse possibilefare con un aquilone e una tavola da surf.L’idea mi ha attratto immediatamente! Poiché,ultimamente, il mondo kiteboarding è un po’ “orfano”di eventi di wave riding puro, quando Jaimemi ha parlato di questa idea, ero super eccitatofin dalle prime battute! Poi, vedere il gara atletiprovenienti da ogni parte del Mondo, dalle vicineItalia e Spagna, passando per Capo Verde e altriluoghi lontani come le Hawaii, era semplicementeincredibile! Arrivando a Tarifa, infine, la gara ei riders, hanno superato le mie aspettative. Tuttierano al top, bellissima la sfida tra i nostri dueriders Airton e Matchu, con la folla in delirio.La cosa davvero bella da vedere, è stato l’atteggiamentodi organizzatori, riders, pubblico, tifosi,tutti che interagivano tra loro, godendo dell’eventodall’inizio alla fine, come una grande famiglia.I risultati ci sono stati, ovviamente, ma lo spettacoloera davvero proprio di ogni singolo rider!C’erano persone in spiaggia, facendo jogging, famiglie,persone a spasso con i cani, tutti all’improvvisodi fermavano e realizzavano una cosa“hey, questo kitesurfing è davvero cool!” Manovrebasse, alte, lente, veloci, super tecniche e massiccimegaloops, tutta la ricchezza del nostro sport,combinati in un unico concetto di gara. Alla finetutti erano esausti ma felici. Spero che un concettodel genere, diventi magari un circuito a punti,un piccolo tour in 3-4 spot emozionanti, come adesempio Città del Capo. Di sicuro, questo eventoè stato spettacolare, e questo modo di vedere ilkitesurf, sono sicuro avvicinerà molte persone aquesto fantastico sport.


76EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015Jaime HerraizKS_Come è nata l'idea del Tarifa Strapless KitesurfingPro?JH_L’idea era nella mia testa da un po’ di tempo,vedevo che la nostra disciplina era in crescita estata avendo un bell’impatto sul nostro sport, maci sentivamo un po’ sottorappresentati.KS_Quali criteri avete seguito nello scegliere gliatleti?JH_Abbiamo scelto i primi 8, in base alla lorofama e al marchio che rappresentavano. Poi abbiamonominato il resto dei 24 riders, seguendole indicazioni dei loro riders preferiti. L’obiettivoera quello di tirar fuori tutto il potenziale di questadisciplina, mettendo su uno spettacolo chepotesse aprire nuove opportunità. È stata una“chimica magica”, Airton, Keahi e gli altri riders,sono stati subito estremamente disponibili, e cihanno aiutato molto con gli altri riders e per gestirebene la logistica.


KS_La gara e i criteri di valutazione.JH_L’obiettivo era di mostrare al mondo le potenzialitàdella disciplina, e avere il più grande spettacolodi kitesurfing strapless in un posto comeTarifa. Così abbiamo fatto come al tempo del vecchioPKRA, ci siamo seduti a un tavolo, davanti adue birre con i riders, e abbiamo definito i criteridi giudizio con loro.KS_Direi che avete fatto centro. Una folla sullaspiaggia ogni giorno di gara, quale pensi siastata la ragione di questo successo?JH_Credo che le altre discipline del kiteboarding,abbiano sviluppato atleti incredibili, che stannospingendo il loro sport a un livello elevatissimo,ma che purtroppo abbiano anche fatto un passolontano da ciò che vuole vedere la maggior partedel pubblico. Il rider del fine settimana, è veramentelontano da quelle manovre che vediamosulle riviste o qui a Tarifa, non è parte della loromotivazione quella di provare quelle manovre impossibili.La semplicità dello strapless, il fattore dinon essere collegato a una tavola, in più il fatto dipoter “navigare”, rende la disciplina estremamenteeccitante per quel tipo di rider, e ne è la provala quantità di persone che è venuta a guardarel’evento, che non vedevano l’ora di poter guardareuna competizione del genere.KS_Perché hai scelto Tarifa?JH_Per mostrare il vero potenziale di questa disciplina,avevamo bisogno delle giuste condizionidi vento/onda. Tarifa è probabilmente l’epicentrodel nostro sport, in questo periodo dell’anno, econsentiva anche di avere la folla che abbiamoeffettivamente avuto come pubblico.


78EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015Ha anche buona parte della nostra “cultura kite”fin dall’inizio, ed è stato davvero importante pernoi riders, godere della città e potersi mescolarecon la folla. Abbiamo avuto feste ogni sera, e abbiamodeciso di iniziare sempre le gare il giornoseguente non prima delle 14:00, così da far goderea tutti della vita notturna di Tarifa.KS_L’atleta più impressionante e la manovrapiù spettacolare che hai visto durante la gara?JH_Sarebbe difficile poterne dire solo alcuni, dicerto Airton, questa volta, era su un altro livello,ma anche lui è sceso a Tarifa qualche settimanaprima, e ci ha aiutato nella realizzazionedell’evento, quasi ogni giorno. Era sicuramente afuoco per vincere! Keahi, che era reduce da uninfortunio, Matchu, Paulino Pereira, Matt, Evan,tutti hanno messo su uno spettacolo grandioso,ed è difficile restringere il campo, il livello era giàal top, e questo evento credo li abbia motivati aspingere al massimo nei prossimi mesi. La manovrasicuramente che mi ha colpito di più, è statail Flat3 di Airton il primo giorno, anche se ancheEvan ne ha fatto uno bello nel contest di best trick.KS_L’interesse degli sponsor?JH_Enorme! Guardando i numeri sul rapporto trainvestimenti/esposizione mediatica. Gli sponsortradizionali ci hanno detto che era il loro migliorevento di sempre. Abbiamo assicurato i fondi peri prossimi tre anni!KS_Dopo questo successo, quali sono i pianiper il prossimo anno?JH_Di rifarlo, ancora più grande e migliore! Stiamocercando di far inserire questo evento sull’agendadi tutti, per il 2016, quindi assicuratevi diessere a Tarifa il prossimo anno!


80EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015Stefano GentiliLa mattina del 19 Giugno inizia con una telefonatadi Pino Mencarelli, che mi dice “Sei dentro, cercaun volo su Malaga, partenza il 30 Giugno, rientroil 6 Luglio”… credo di averci messo 15 minutibuoni per realizzare cosa avessero sentito le mieorecchie, stavo per andare a Tarifa a gareggiarecontro i migliori riders del pianeta, quelli che vedevonei video, quelli che influenzano il mio stile,Keahi, Airton, Matchu, Bear, Mitu, Jan Marcos,quella banda di fenomeni che sta rivoluzionandola scena del kite strapless. Dopo due ore Pino erain shaping room col planer in mano, a preparareun custom fatto apposta per l'evento.Sono atterrato a Malaga e il puntuale servizioTransfer era lì ad attendermi, l'organizzazionedell'evento è stata di un livello esagerato, eravamoospiti di un albergo meraviglioso davanti aValdevaqueros, pranzi, cene, pass per gli eventi,birra Sol a fiumi, consumazioni serali, tutto offertodall'organizzazione che ci ha trattato comefossimo rockstar! La logistica è stata di primissimolivello, area riservata per gonfiare i kites, boxrimessaggio climatizzato per preservare la paraffinadelle tavole, creme solari e bevande free inspiaggia. Per me era il primo evento… ma tutti ipro riders dicevano di non aver mai trovato unlivello organizzativo così alto. Il contest è iniziatocon la presentazione ufficiale in grande stile alWet Café, alla presenza delle autorità locali, giudicied organizzatori. Protagonisti della presentazionesono stati Airton, Keahi e Mitu, lì ho subitocapito quanto genuini e rilassati fossero i partecipanti.facendo amicizia con tutti.Gara:Il tabellone era composto da 8 pro riders, 8 friendsinvitati dai pro riders e 8 wildcards, assegnatedall'organizzazione divisi in batterie da tre, il primoavanzava diretto al round 3, secondo e terzopassavano per il round 2 per una seconda eliminatoria,visto il livello dei partecipanti sapevo sarebberostati ca… voli amari in ogni caso, ma ammettodi essere stato particolarmente fortunatonel sorteggio :) prima heat con Reider Decker (Airush)e il Maui resident Patri McLaughlin (North),sono entrato in acqua pensando di dover far garasu Reider, visto il livello di Patri… e sbagliavo...Decker è una macchina da guerra, ha una varietàdi tricks e una percentuale devastante, Patri hagirato forte, ma sebbene abbia messo dentro undouble front e front spin è passato come secondodi heat… io ho fatto una heat super pulita, front,front judo, back, back judo, air reverse, shove it,ma non sufficienti per il secondo posto. Del primoturno passano tutti i nomi eccellenti: Evan Netschche approfitta dell'assenza di Patrick Rebstock,Keahi, Mitu, Airton, Matchu, Paulino, Reidere Matt Elsasser.Nel secondo turno, sono contro Ismail Adarzane,il vento viene da Levante, forte e rafficato, scelgodi manovrare più al largo, ma comunque dentroil campo di regata, per sfruttare qualche chop evento pulito. Ismail, giocando di esperienza, rimanepiù vicino al campo visivo dei giudici, mettodentro tutto quello che ho, sbagliando solo duetricks. Uscito dall'acqua, i ragazzi mi dicono chesecondo loro passo io... ma passa Ismail, che è


82EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015stato bravo a farsi vedere, e la mia inesperienza,purtroppo, mi fa uscire dal tabellone freestyle, ildispiacere è colmato dalla soddisfazione di avergareggiato in un contesto del genere!Le heat vanno avanti e il livello sale, ognuno deiriders ha qualcosa di unico nel repertorio,partendoda quelli un po' meno noti fino ad arrivare aitop. Gli shift di Niccolo Porcella, la fluidità di Matchue Mitu, fino ad arrivare a Boelen, Elsassere Ropner... tutti e dico tutti hanno qualcosa dipersonale e spettacolare in repertorio. AvanzanoPatri, Jan Marcos, Luis Brito, il local Gustavo Arrojo,uscito vincitore dalla scontro fratricida conl'altro local Rafa Madueno, Ismail, Niccolò, RalphBoelen e Bear Karry, che si andranno a scontrarecon i winners del primo turno. Al round 4 accedonoNetsch, Keahi, Paulino, Matt Elsasser, Matchu,Reider, Mitu e Airton.Sabato 4 Luglio,vanno in scena il round 4 e le finali,l'atmosfera è bollente, un pubblico del genereper un evento di kite in Italia ce lo sogniamo,Tarifa, in Luglio, è panico, oggi sembra che ci siaun concerto in spiaggia, centinaia di persone agodersi lo show più figo che madre natura possaoffrire, si vedono cose ad altezze impensabilianche per un kiter di ottimo livello straps dotato,Airton mette subito le cose in chiaro, dimostrandouna supremazia totale, megaloop, rotazioniignoranti e varietà assoluta lo fanno spiccare, leperformance degli altri non sono da meno. PassanoMatchu, Airton, Paulino e Keahi.Le semifinali sono cosi assortite Keahi De Aboitiz(Cabrinha) contro la rivelazione dell'evento PaulinoPereira (Ozone) e scontro fratricida tra Airtone Matchu (North). Passano Airton e Keahi che sela vedranno in finale, Paulino e Matchu invece si


giocheranno 3° e 4° posto. Matchu ha la megliosu Paulino, che ha dimostrato, comunque, di esseread un livello molto competitivo, Airton e Keahidanno vita ad una battaglia epica, mandandoin visibilio il pubblico con tricks al limite delle leggifisiche.Vince Airton che si dimostra veramentesuperiore in questa disciplina, un fenomeno puroe un ragazzo d'oro, per me è stato un onore e unprivilegio conoscerlo.Premiazione in spiaggia con centinaia di personea festeggiare i protagonisti di un evento organizzatoin maniera impeccabile, la sera mega partydove i riders hanno dato il meglio :)Domenica è stato il momento del big air e besttrick tutti contro tutti, tutti i riders in acqua contemporanemente,si sono viste esplosioni allucinantie tricks enormi, con urla di incitamento esorrisi a ripetizione. Anche qui dominio di Airtonche porta a casa un bel gruzzolo di montepremi.Il premio follia lo vince Jan Marco Riveras che salea bordo del gommone assistenza e a pochi metrida riva si lancia in corsa dalla barca pilotata da unmalato di mente e spara un megaloop atterratoperfettamente facendo esplodere la spiaggia diValdevanqueros.Per me è stata un’esperienza indimenticabile,abito un posto, dove non fa molto vento e, permotivi di studio e possibilità, esco poco, e prettamentenel mio home spot. Gareggiare, viveree conoscere riders di questo livello, per me rappresentavaun sogno. Spero che questo sia solo ilprimo di una lunga serie di eventi dedicati a questadisciplina, abbiamo creato un gruppo con lavolontà di continuare a gareggiare e confrontarcio girare video e shooting. Tra un mese mi riuniròcon James Ropner, Paulino Pereira e


84EVENTIAirton Cozzolino vince il Tarifa Strapless Kitesurf Pro 2015Vasco Santos in Portogallo, per girare insieme efarci quattro risate come è successo a Tarifa.Ringrazio S+Surfboards che mi ha dato possibilitàdi partecipare al contest, RRD, Futures Fins,Bruno Muchada e tutta la crew di WET WATER-SPORTS TARIFA per l'ospitalità e la gentilezza dimostrata,e i miei amici e compagni di uscite aTarquinia, che mi spronano a migliorare sempredi più e tutti i riders, con cui ho avuto l'onore dicondividere questo evento.


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86EVENTI/ITWRed Bull Megaloop Challenge


testo Courtesy Red Bull Media House | ITW Roberta PalaFoto Jarno Schurgers,/Red Bull Media House, Ydwer van der Heide / Craig Kolesky/© Red Bull Media House, Reinout Smit e TheBank (Bas Koole)


88EVENTI/ITWRed Bull Megaloop ChallengeKITEBOARDERSFELICI PER LATEMPESTAGli avvisi di maltempo, di solito, non sono benvisti dalla maggiorparte delle persone, vuol dire coprirsi bene e restare a casa, maper alcuni atleti, è qualcosa che fa battere forte il cuore. Tra questi,i kiters che hanno battagliato, in mezzo alle dune di Zandvoort, inOlanda, in mezzo a venti di burrasca, in condizioni ideali per la RedBull Megaloop Challenge 2015. Il favorito di casa, il vent’enne LasseWalker, è stato incoronato il vincitore, dopo aver convinto all’unanimitài quattro giudici, della sua grandissima performance. Il giudicee ideatore Ruben Lenten, ha dichiarato: “I giudici sono stati unaniminello stabilire che Lasse sia stato il migliore in acqua. Più alto,più orizzontale e radicale di tutti. Su tutti i criteri di giudizio, lui èstato il migliore”.Sono arrivati kiteboarders dalla Francia, dal Sud Africa, Germania,Regno Unito e Paesi Bassi, per prendere parte a questa manifestazione,in cui l’attesa della condizione meteo estrema, è basilare.Questo è proprio quello che i kiters, alla caccia di emozioni forti,devono avere, per poter dare il meglio nella loro performance. Raffichefino a 90 km all’ora, hanno contribuito al grande spettacolo.I quattro finalisti sono stati Walker, Willem van der Meji, Kevin deSmidt e il rider tedesco Linus Erdman. De Smidt è arrivato secondoe Van der Meji terzo, un podio tutto olandese, con Lasse Walker alprimo posto.


90EVENTI/ITWRed Bull Megaloop ChallengeLASSEWALKER


KS_Raccontaci qualcosa di te...LW_Il mio nome è Lasse Walker, sono cresciutoin un villaggio costiero chiamato Noordwijk. Dasempre, gli sport come il calcio non hanno maiattratto abbastanza la mia attenzione, e crescerenello stesso villaggio di Ruben Lenten e KevinLangeree è stato… illuminante... HahaKS_Vincere la Red Bull Megaloop Challenge a 20anni, quando hai sentito che avresti potuto vincere?LW_Nel 2013 ero riuscito ad ottenere un 5° postoalla Red Bull Megaloop Challenge. Non era statoun brutto risultato ma, ovviamente, volevo faredi meglio. Ho lavorato davvero molto, soprattuttodopo il cambio di materiali, per ottenere, così, ilfeeling perfetto, sapevo di poter fare bene, avevosolo bisogno di tanto vento, e di tenere sotto controlloi miei nervi.KS_ Come è stata la gara? Condizioni, organizzazione,spot?LW_La Red Bull megaloop Challenge è un ottimoevento per vedere quale rider abbia il massimocontrollo in condizioni estreme, durante una classicatempesta olandese. L’anno scorso è stato unevento nazionale con 16 riders, ma da quest’annohanno invitato 16 riders, provenienti da diversipaesi, il che si traduce nel portare il tutto a unlivello superiore. Tutta l’organizzazione è statagrande. Con la chiamata di gara entro le 48 ore, èincredibile vedere cosa riescano a creare!KS_Come mai il kiteboarding? E perché i megaloops?LW_Credo sia stato determinante il fatto che glisport come il calcio non abbiano mai attrattomolto la mia attenzione e, come ho già detto, crescerenello stesso villaggio di Ruben Lenten, miha sicuramente avviato al kiteboarding, e dopoho iniziato a ottenere il meglio delle mie performancescon i megaloops.KS_Cosa conta di più per vincere una gara dimegaloop? Essere molto tecnici? O un po’ pazzi?LW_Entrambi! Durante la manche si tratta, comunque,di riding intelligente. Devi dimostrarequello che sai fare, per cui imposti un piano sucome realizzarlo.KS_Cosa pensi di eventi come il Red Bull MegaloopChallenge e il KOTA, tanto diversi da altrieventi classici come, ad esempio, il VKWC?LW_Red Bull è un marchio che è sempre all’avanguardianegli sport estremi, e ora stanno anchespingendo in maniera decisa il kiteboarding, il cheè fantastico! Le persone che non fanno ancorakiteboarding, non capiscono i trucchi tecnici delVKWC, ma sono veramente stupiti dai salti estremiradicali, che vengono eseguiti durante il RedBull KOTA e la Red Bull Megaloop Challenge.


92EVENTI/ITWRed Bull Megaloop ChallengeKS_Il tuo sponsor di materiali, quando hai iniziatoil rapporto con North Kiteboarding e cosasignifica, per te, essere un rider di questo marchio?LW_Dallo scorso anno sono entrato nel teamNorth e Ion e sono super felice! È stato un cambioche mi ha aiutato a spingere il mio livello piùin alto. Con il North Vegas, ho una macchina dafreestyle/wakestyle, settato per questo stile, masull’impostazione standard, è molto simile al Vegasdi una volta, perfetto per saltare e per il freeriding.KS_Hai mai paura quando fai un megaloop con50 nodi?LW_Haha, sicuramente ho avuto paura la primavolta, ma ora non più! Adesso credo di avere abbastanzacontrollo, per gestire la maggior partedelle situazioni, come le forti raffiche, o una rotazionein ritardo. Guardando alcuni miei video dellago-pro, a volte mi sembra di urlare poco primadell’atterraggio… haha.KS_La tua miglior uscita, e il tuo miglior set diattrezzatura.LW_La migliore session che ho avuto, è stata loscorso inverno a Città del Capo, di fronte l’EndlessSummer Beach House. Circa 40 nodi di ventoda sinistra, tre metri di onde, in sella alla mia 8mq North Vegas, con 22 metri di linee. Oltre allecondizioni… vorrei non avere waveriders attorno;-).


Nome: Lasse WalkerData di Nascita: 15-02-1995Home Spot: Noordwijk, Paesi BassiSponsor: North Kiteboarding e IONAnni di Kite: Dal 2007Best Spot: Dolphin Beach, Città del CapoAltri sport: Wakeboarding e palestraper mantenermi in forma


94EVENTI/ITWRed Bull Megaloop Challenge


KS_La tua famiglia e altri amici olandesi/riders...e il kiteboarding.LW_Mio padre fa windsurf, per cui abbiamo in comunela passione per gli sport acquatici. In Olandaho molti amici che fanno kite, alcuni anche alivello di freestyle competitivo. Spingono il latotecnico dello sport, mentre io ho sempre voglia di“volare alto… e andare grosso”!KS_Al di fuori del mondo kiteboarding, che cosaama fare Lasse?LW_Quando non sono in acqua a fare kite, stoprobabilmente studiando per diventare architettoo lavorando al Beachclub Bries a Noordwijk. Oltrea questo, mi piace fare altre cose, come wakeboard,golf e beach volley. Lavoro anche in un clubsulla spiaggia, dove sono un istruttore certificato,facendo un po’ di lezioni, posso guadagnaredei soldi, per poter fare qualche viaggio, come adesempio a Cape Town, durante le vacanze invernali.KS_Il tuo sogno nella carriera ...LW_Il mio sogno è sempre stato quello di competerein una gara internazionale di kiteboardingestremo. Poi volevo vincerla… ora passo alla prossima;-).KS_La nostra rivista si chiama <strong>Kitesoul</strong>, perchésiamo sicuri che la nostra anima sia riempita daquesto sport. Che cosa provi quando sei in mare,durante una gara o durante una session di freeride tramonto?LW_Il kiteboarding, per me, è così speciale, è libertà.Puoi stare in acqua per fare freestyle,wave, freeride, o prenderti semplicemente ungiorno per te stesso. Per me, una session con imiei amici, con 30 nodi, è meravigliosa, tutti chesaltano, ridono, per poi finire la giornata, con unabirra tutti assieme…


96HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


KEROS FOR ALLLIMNOS - GRECIAIl primo camp al mondo per handiridersLimnos, un’isola greca a un passo dalle costeturche, distese infinite di macchia mediterranea,pochi abitanti, e il Surf Club Keros, al centro dellamaestosa baia di Keros, sede del primo camp almondo per handiriders. è il nome che è stato scelto, ilmessaggio è chiaro, tutte le attività del club, kite,catamarano, catakite, surf, sup, buggy, rivolte nonpiù solo ai fruitori con le totali abilità motorie, maanche a chi, con un handicap fisico, voglia viverele emozioni legate al mare.Testo Christophe Martin, Matt Thola, Sean Rose, Nicolas Lanquetin, Makis Kalaras,Christopher Stewart, Michael Stevens, Roberta PalaFoto Evi Fragolia, Nicolas Economou, Roberta Pala e Courtesy Surf Club Keros


98HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


Ero in contatto da un po’ di tempo con ChristopheMartin, rider Takoon e pionieredell’handirider. Quando mi ha parlato delKeros for All di Limnos, non ho esitato, ho controllatole date, ci siamo “incontrati” su skype… esono partita con un entusiasmo di bambina.Che dire di quest’esperienza… ho conosciuto subitoChris, con il suo immancabile sorriso, e suamoglie Kati, che erano sullo stesso taxi transfer, esono stati i compagni di ogni avventura sull’isola,dallo snorkeling, al tour di Limnos. Ho riso con l’umorismodi Niki e osservato la cura di Sean nellapreparazione dei suoi materiali e il suo atteggiamentosempre molto british di paziente attesaper il suo turno di riding… flemma inglese persasubito alla prima decisa strambata con salto :-D.Ho ammirato la voglia di apprendere di Michaele Matt, e tutta la potenza e la volontà di Makis,atleta paraolimpico greco. È stata una settimanache difficilmente si dimentica, ho imparato quantosia importante conoscere ogni tipo di disabilitàper affrontare al meglio la didattica e il riding anchedi atleti già capaci, come Christophe e Niki.Ho anche provato anche a “mettermi nei panni”di un handirider… ma la kite chair di Christophe“veste” solo una 38 ;-), e allora mi ha detto “Provaa farti un giro con la mia sedia a rotelle”… Beh, ilgiro del camp, senza contare che alle rampe piùimpegnative nemmeno mi sono avvicinata, è statoduro, e non è stato difficile poter immaginarecosa voglia dire spostarsi su un terreno sabbioso…senza contare tutto il pre, durante, e postkite!Prima di partire, ho voluto fare una chiacchieratacon Giannis, uno dei tre proprietari del Surf CampKeros, e Yannis, che mi ha aiutato nel suo perfettoitaliano, ho voluto sapere il perché di questascelta, di come fosse nata l’idea di un camp destinatoa ragazzi con queste diverse abilità. “Erointeressato a mercati di nicchia del turismo chefossero ancora inesplorati”, dice Giannis, “Il pensieroè andato a quegli sport acquatici, legati giàa quelli che il Surf Club Keros propone, indirizzatia persone con vari tipi di disabilità”.“Poco dopo, mi sono imbattuto nel profilo di FB diMakis, atleta paraolimpico di monosci. Nonostantemolti mi dicessero che, magari, non avrebbenemmeno risposto, Makis è stato subito entusiasta,ed è venuto ospite da noi, per sviluppareil progetto. Quando è arrivato, il camp era totalmenteinaccessibile per una sedia a rotelle, e ilsuo aiuto è stato determinante. Tutto questo èsuccesso nel 2014. In inverno, il camp è stato resoaccessibile, puntando su un target di ragazzi sìdisabili ma sportivi. All’inizio c’è stata tutta la formazionedegli istruttori, con Christophe Martin,che ha preparato i miei ragazzi su ogni aspetto,da come smontare la carrozzina, al corretto mododi trasportare un disabile, all’avvicinamento al kitesurf,in tutte le fasi dell’apprendimento. Sonovenute anche le associazioni che lavorano con idisabili, per l’approccio pratico alla disabilità. Ecosì è nato il primo camp al mondo, e il Surf ClubKeros, è diventato il Keros for all. Importantissimoè il feedback continuo, per cercare di migliorareogni aspetto, abbiamo imparato tanto da questo


100 HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriderscamp, soprattutto l’importanza di capire le differenzetra i tipi di disabilità, ed adeguare il metododi insegnamento. È importante creare una metodologiad’insegnamento, da poter applicare a tutti,e adattarla sul singolo individuo, e può variarein modo consistente. Serve davvero molto staff,e tutto il progetto è sempre aperto a nuovi feedback,per migliorare, è tutto a fasi, step by step.Questo primo camp è stato un successo, i ragazzisi stanno già organizzando per tornare. Il KerosFor All, grazie a loro, migliorerà continuamente.”È stata una settimana in cui abbiamo scopertotanto gli uni degli altri, abili e disabili, soprattuttoabbiamo imparato a confrontarci e a capire i diversimodi di applicare le didattiche alle differentipatologie. Ci sono cose alle quali non facciamonemmeno caso, prendiamo la nostra tavola di seriedal garage, la nostra ala, e via nel nostro homespot. Nell’handiriding, spesso ogni ragazzo passaore e ore e progettare nuovi accorgimenti per lapropria kitechair, nemmeno il più piccolo particolare,può essere lasciato al caso.Non eravamo in pratica nemmeno rientrati, che iragazzi si stavano già organizzando per ritrovarsia fare kite tutti assieme al Keros For All, con untam tam di messaggi su FB con le possibili nuovedate…Come ha detto più volte Christophe, mentre ilMeltemi tardava ad arrivare “non abbiamo surfatomolto… ma ci siamo divertiti tantissimo”. Ora ilMeltemi è entrato e il Surf Club Keros sta lavorandoal massimo, con il suo staff d’istruttori, prontiad accogliere i prossimi handiriders…


102 HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiridersChristophe MartinWaterman dall'età di 7 anni, dopo il mio incidentein mountainbike nel 2002, che mi ha trasportatonel mondo dei disabili, ho deciso di sviluppare emigliorare le attività per noi, nei non così popolarisport estremi. Ho passato 12 anni a lavorare conil sostegno della Federazione Francese di Kitesurf(FFVL), per sviluppare un sport che non esisteva,ovvero il Kitesurf per disabili. Da quel giorno,abbiamo sviluppato una serie di prototipi “handikite”,e il mio sogno è quello di essere in gradodi rendere la navigazione in kite su sedia, ancorapiù accessibile per il riding in solitario. Nel 2010eravamo solo 4 riders disabili al mondo che potesserofare kite in modo indipendente, soprattuttoperché richiede di avere tanta esperienzanegli sport acquatici.Poi, nel Gennaio 2015, Giannis, uno dei tre responsabilidel Keros Surf Club, sull’isola di Lemnos inGrecia, mi ha contattato per sapere se il suo clubpotesse entrare come sponsor nel mondo del kitesurfper disabili. Ci siamo scambiati solo qualchemail all’inizio, ma lui era molto desideroso diformare i suoi istruttori e organizzare un camp dikitesurf per il mese di Giugno. Dopo quattro mesi,300 email e diverse ore di skype… abbiamo decisofinalmente di organizzare il primo kite surfcamp Keros. Siamo partiti con la formazione degliistruttori in Maggio, e il camp in Giugno. Tutto lostaff e il team di istruttori, erano davvero moltomotivati durante tutta la formazione, e siamorimasti molto soddisfatti del risultato. Eravamomolto fiduciosi riguardo al camp seguente, maabbiamo deciso di muoverci in modo cauto, perchésarebbe potuto essere rischioso. Quindi, perquesto primo camp, abbiamo deciso di restringerloa chi avesse già avuto una pre-esistenteesperienza in sport estremi, nautici, sci alpino, alcunianche a livello olimpico. All’inizio di Maggio,il camp era già pieno, con 11 persone e 7 disabili.Durante il camp ho incontrato un sacco di persone,dagli handiriders, agli istruttori, ai fotografie volontari, tutti con una gran voglia di praticaree/o aiutare tutti a fare kitesurf.È stato sicuramente uno dei camp handikite piùbelli degli ultimi dieci anni. Il Club Keros ha fattoun lavoro fantastico, l’atmosfera è stata magica,ho incontrato bella gente, e siamo stati in gradodi rendere uno sport come il kitesurf, alla portatadi tutti. Abbiamo anche promosso altre attività,come il catakite, il S.U.P., il kite buggy, il kayak, losci nautico, lo snorkeling, abbiamo scoperto l’i


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sola in quad e in 4x4 e, naturalmente, abbiamosviluppato il riding in solitario con la kite chair.Tutti noi, disabili e non, ci siamo salutati con unsolo desiderio “tornare ancora a fare kite assiemee divertirci”. Questo camp handikite è statosicuramente un grande successo, uno dei momentipiù belli che ho condiviso, è stato di farekite, finalmente, assieme al secondo handirider inkitechair, Niki! Avevamo più volte programmato diincontrarci, negli ultimi dieci anni, e finalmente cisiamo riusciti, navigando fianco a fianco.Il Keros For All è un concetto spettacolare, e ilgruppo handikite condividerà certamente altresplendide giornate in futuro, quindi, rimanete sintonizzati!


106 HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiridersChristopher StewartMia moglie Kati e io non sapevamo cosa aspettarcidalla proposta di aderire a questo gruppointernazionale di atleti e pionieri nel mondo deglisport estremi per disabili e viaggi avventura.Sembrava irreale che solo tre anni e mezzo dopol’incidente che quasi mi è costato la vita, avevola possibilità di tornare in acqua, sfidando mestesso e imparare un nuovo sport radicale comeil kite. Come un'onda lunga pilota la vita, questoè stato un sogno che si avvera. La professionalità,l’attenzione alla sicurezza e un incredibile eincrollabile entusiasmo da parte del team e deglialtri kiters, ha trasformato una fantasia in realtà.L'energia positiva e l'ispirazione che provieneda ragazzi del calibro di Christophe Martin, NikaoLaos, Makis Kalaras e Sean Rose, era contagioso.Grazie al Surf Camp Keros e il nostro eccellenteistruttore Tom, sono tornato a vivere il mare, leonde e il vento, e a fare cose che non immaginavofossero più possibili. Ride on!


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Matt Thola“Il mio nome è Matt Thola e sono canadese. Sonosempre stato attratto dagli sport d’azione. Un incidentestradale,nove anni fa, mi ha lasciato paralizzato.Ho praticato sci seduto per quattro anni.Poi sono stato invitato al Keros Surf Camp perprovare il kitesurf. Avevo già provato a manovrareaquiloni in Canada, e sono stato entusiasta dellaproposta. Il Keros Surf Camp offre la possibilitàdi avere grande ospitalità, formazione e lezioni.Ho cominciato a manovrare il kite dal SUP, per riprendereconfidenza con il controllo del kite. Poiho provato con la sedia, tutto il team mi ha mostratoi sistemi di sicurezza e gli sganci rapidi. Misono messo su un fianco, sentendo dove fosse lazona di potenza del kite, gli istruttori mi tenevanoda dietro per farmi trovare l’equilibrio. E alla fine,non senza bere un pochino d’acqua, sono stato ingrado di fare un paio di metri. Tra qualche tempomi unirò sicuramente al team dei ragazzi del KerosSurf Club come kiter! L’esperienza è stata fantasticae le persone che ho conosciuto, incredibili.Il Surf Club Keros è davvero per tutti! :-D “


110HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiridersMichael StevensKeros for All: ho viaggiato dal Sud Africa per poterimparare da queste persone, pionieri del kitesurfingper disabili. Ci sono poche persone in tutto ilmondo che sanno cosa voglia dire essere veramentedentro questo sport, e ciò che comportaper le diverse abilità. Alcuni di loro sarebbero propriostati a Keros per il camp. Ho voluto condividerele nostre esperienze e prendere un po’ dellaloro saggezza in termini di handikite. Ho anchevoluto farlo in un ambiente gestibile e sicuro. Hoprovato a Città del Capo, ma cercare di fare kitesurflì, mette un po’ in ansia, l’acqua è fredda, glisquali grandi, e il vento spesso molto forte. Il mioobiettivo è di poter fare waveriding lì e divertirmicon i miei amici, ed è per questo che sono partitoper il camp. Keros mi ha fatto fare un bel passoin avanti per Città del Capo. Il mio controllo dellavela è molto migliorato, e ho sviluppato nella miamente alcune idee per la mia tavola e per quello dicui ho bisogno. Ero l’unico amputato, quindi alcunedelle mie considerazioni, sono diverse rispettoai riders con lesioni spinali. Ora ho davvero dellebuone idee per la mia tavola e per il design dellasedia, un po’ simile a quella che usa Christophe,ma più personalizzata al mio corpo e al mio tipodi disabilità. Per quanto riguarda il personale delSurf Club Keros e riguardo il mio alloggio, possodire solo cose belle. Infatti sto cercando di tornareper Settembre, credo che, quando si fa una bellaesperienza, si debba andare due volte. È stato unviaggio incredibile, ho incontrato grandi personeche amano ciò che faccio anch’io, le avventure, enon lasciano che la loro disabilità impedisca lorodi andare avanti. Rifacciamolo! #KerosForAll2015


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Nicolas LanquetinÈ stata un’esperienza veramente stupenda quellaal camp Keros For All kiteboarding. Il posto èsorprendente, tende safari completamente accessibili,nel mezzo di un paesaggio bellissimo,la kiteschool in una baia grande e ben protetta,semplicemente perfetta! Ciò che, però, ha fattola differenza, sono state le persone che ho incontrato,tutti i ragazzi del camp e lo staff della scuola,così cordiali e disponibili, che mi hanno fattosentire come a casa. Il gruppo dei partecipanti,semplicemente incredibile, provenienti da tuttoil mondo, incontratisi qui per fare kite assieme,imparare gli uni dagli altri, e fare nuove amicizie.Non dimenticherò mai quest’esperienza!


114HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiridersSean RoseAver preso parte al primo evento di kitesurf perdisabili, imparare dagli altri, parlare di alcuni deiproblemi che possiamo riscontrare, sulle attrezzature,ad esempio, spingendo lo sport in avanti,è stato un vero onore! Guardare Christophe eNikao, al di fuori dei video di you tube, è stato unavera delizia. E poi, essere in grado di fare kite, conattrezzature e kite diversi, nella sicurezza dellabaia di Keros, con il supporto di un gommone, fafare progressi veloci. Ho preso il mio primo aereosu Zeus saltando mentre strambavo, e ancorasento il sorriso da orecchio a orecchio. Faccialo dinuovo, e presto! Grazie al Surf Club Keros, sonostati incredibili, e hanno reso tutto questo possibile.www.seanrose.co.uk


116HANDIKITEKeros For All – Limnos - Grecia - Il primo camp al mondo per handiriders


Makis KalarasSono davvero felice perché, quest’anno, qualcosadi bello è successo in Grecia! Keros For All è statoun bell’evento, dove ho avuto la possibilità diincontrare un sacco di ragazzi divertenti, inclusome ahahahah. La Keros Bay di Limnos, è stato lospot dove i rider disabili si sono potuti incontraree divertire assieme. Non vedo l’ora di ripetere l’eventoin Settembre! Ci vediamo lì! Io so che possiamofarlo, amici! Sean sa cosa intendo…Info:Surf Club Keros / Keros For Allwww.surfclubkeros.comhttp://surfclubkeros.com/kerosforall/FB: Surf Club KerosKeros Beach Limnos Island, Limnos 814 01,Grecia, Tel:+30 694 415 6679


118 TRIP E PHOTOSHOOTVenezuelaTrip and PhotoshootVENEZUELATesto: Colleen Carroll | Foto: Toby Bromwich/Courtesy North Kiteboarding


120TRIP E PHOTOSHOOTVenezuela


Questo è.È il momento in cui, nel nostro viaggio, lafortuna è girata, e io me lo sentivo. All’iniziole cose non sono esattamente andate comeavevamo pianificato… ma il cambiare location ciha dato la speranza per un nuovo inizio…


122 TRIP E PHOTOSHOOTVenezuelaTorniamo indietro di dieci giorni, quandoio, Craig Cunningham e Aaron Hadlow, cistavamo imbarcando sui nostri rispettivivoli, affamati di sessions in acqua piatta e conl’ambizione di costruire un paio di strutture peril nostro photoshooting con il team. Avremmoavuto solo una settimana per valutare lo spote metterci al lavoro. Dopo aver costruito moltestrutture in passato, Craig aveva in mente grandiprogetti su ciò che avremmo voluto realizzare.Noi tre avevamo deciso di andare al Coche, unvero paradiso per il kiteboarding, per una settimanae mezzo. Lo spot leggendario di acquapiatta, era solo a un’ora di volo e un breve tragittoin barca, da Caracas, la capitale del Venezuela.In un attimo eravamo fuori dalla città, Caracas èinfatti considerata una delle città più pericoloseal mondo, soprattutto per la costante instabilità


politica e il traffico di droghe pesanti. Per renderele cose ancora più interessanti, i recenti cambiamentipolitici, hanno fatto sì che i cittadini provenientidagli Stati Uniti, debbano essere dotati diun permesso speciale.Mentre per i ragazzi non sarebbe stato un problema,arrivando dal Canada e dalla Gran Bretagna,sarei dovuta passare attraverso controlli extra, eottenere i visti necessari. Era forse un segno chesarebbe stato meglio non visitare un paese che ilmio governo ritiene così pericoloso? Era davverouna strana sensazione, sono abituata a viaggiaredove e quando voglio, senza riserve, ma il miointuito mi diceva di andare… e così ho fatto. Tuttoè andato bene all’ingresso nel paese, solo qualchedomanda in più alla dogana, miracolosamentedecifrate grazie al mio traballante spagnolo, ealla fine mi dirigevo all’imbarco per il Coche, rag


124TRIP E PHOTOSHOOTVenezuela“Siamo andati avanti, fino a quando il sole è calatoall’orizzonte, trasformando il cielo in una splendidatavolozza di arancio intenso e sfumature di viola,prima di calare definitivamente”


giungendo i miei compagni del team North. Sarebbestato un buon viaggio…I seguenti giorni sono stati una facile routine. Lagiornata scorreva con una semplice colazione,passeggiate lungo la spiaggia fino al kite spot,check dei progressi delle costruzioni e kite finoall’esaurimento. Le cose erano cominciate propriobene! Lo spot era come ce l’aspettavamo, enon vedevamo l’ora che arrivassero gli altri componentidel team, e di avere gli sliders finiti…Circa tre giorni dopo, ci siamo imbattuti nellanostra prima battuta d’arresto. Non è stato ungrosso problema, ma un ritardo nella costruzionedello slider. Poi una ad una… le cose hanno cominciatoa venire. Sono cominciate le sempre piùcontinue interruzioni di corrente, il che significavache molti negozi restavano chiusi, e ci era impossibileavere i materiali necessari. Ci aspettavamoun po’ di queste cose, per cui ci siamo dedicati aciò che potevamo fare al momento. Ritardi minorihanno fatto sì che i nostri progressi si arrestasseroa un punto morto. Il nostro tempo al Cochevolgeva al termine, e il resto del team era ormaiarrivato per lo shooting.Avevamo già rinunciato ad alcune idee, passandoal nostro piano B. Ci stavamo concentrandosolo su due strutture, un kicker e un up-flat-upche Craig stava cercando di costruire, usandouna struttura al largo, già esistente, della scuoladi kite locale. Anche se si era rapidamente trasformatoil tutto come un progetto più difficile diquanto ci potessimo aspettare in principio, eravamoconvinti che avremmo avuto le strutturepronte per due giorni pieni di shooting. Non eraquello sperato, ma comunque abbastanza buono…


126TRIP E PHOTOSHOOTVenezuela“Abbiano navigato,inseguendo le previsionimigliori, abbiamocoperto innumerevolimiglia di territori mariniincontaminati...”


Il nostro gruppo era di nove persone, si sonoaggiunti, a noi tre, i rider Reno Romeu e StefanSpeissberger, il nostro team manager, il fotografoe due operatori video. Ci siamo seduti tutti assiemea tavola, per cena, a discutere come uscireda questo impiccio. Il giorno dopo ci saremmosvegliati presto, per cominciare a lavorare tuttiassieme. Poi, dal nulla, Craig ha cominciato anon sentirsi troppo bene, eravamo preoccupatiper un’intossicazione alimentare, visto che i frighinon funzionavano benissimo, con le continue interruzionidi corrente. Anche Reno aveva soffertodi un’intossicazione alimentare di origine sconosciuta,ma non vi avevamo dato molto peso, perchénessun altro era stato male. Poi, dopo Craig,anche il fotografo Toby Bromwich ha cominciatoa stare male. Con metà del gruppo malato, il nostrocompito era ancora più scoraggiante.Abbiamo reclutato tutti i kiter locali, per aiutarci aportare tutto in acqua. Craig e Reno, si sono trascinatifuori dal letto, per fare qualche clip video,e Toby ha scattato, nonostante stesse male. Finalmentele strutture erano in acqua, e otto giornipiù tardi, ci siamo resi conto che non tutto


128TRIP E PHOTOSHOOTVenezuelastava funzionando a dovere…Sono stati necessari più punti di ancoraggio peril kicker, per tenerlo in posizione mentre il trafficodelle barche del fine settimana, imperversavanella baia. Poi sono serviti più galleggianti per ilflatbar, e avevamo bisogno di trovare un metodoper scavare più a fondo nella sabbia, per l’altotubo alla fine del flatbar, nulla stava funzionandoa dovere. Col senno di poi, avremmo dovuto prevederetutto questo. Fare uno slider ha richiestopiù tempo, energie, e denaro speso, bel oltre ilprevisto. Questo è uno dei motici per cui non siriescono ad avere sempre buone session in unpark, e perché ci sono pochi posti che hanno slidersadatti a tutti. Le infinite ore di costruzione,e la risoluzione dei problemi, sono determinanti.E abbiamo cercato di farlo in un paese come ilVenezuela, fantastico per il kite, ma al momentostava diventando un’impresa impossibile.Era tutto quello che potevamo fare, nel nostro ultimogiorno al Coche, per tirare fuori qualcosa. Unpo’ di ingegno, grazie a Craig e alla nostra guidalocale Christiano, e abbiamo avuto il nostro flatbargalleggiante. Abbiamo fissato il palo fuori eusato un sistema di leash di kite per tenerlo inposizione, e anche il kicker funzionava, avevamoil nostro park. Non era proprio quello che avevamosognato all’inizio ma, dopo le sfide imprevisteche avevamo passato, ci sentivamo sollevati edeccitati.Siamo andati avanti, fino a quando il sole è calatoall’orizzonte, trasformando il cielo in una splendidatavolozza di arancio intenso e sfumature diviola, prima di calare definitivamente. Eravamoesausti, abbronzati, e alcuni di noi ancora malati.Avevamo il nostro parco, ma non era il


“...sempre in soggezione per la bellezzaselvaggia e inalterata”


130TRIP E PHOTOSHOOTVenezuela


momento di cantare ancora vittoria. Avevamosolo appena iniziato il nostro viaggio, e la mattinasuccessiva saremmo partiti per il remoto arcipelagodi Los Roques National Park.Avevamo tutti bisogno di un cambiamento, il nostrogruppo aveva lottato per mantenere l’entusiasmonecessario per poter realizzare unoshooting così grande. Anche se a molti possonosembrare come una vacanza, questi shooting deigrandi marchi del kiteboarding, hanno dietro ancheun grande lavoro e motivazione. Così, abbiamoreimpacchettato le nostre venti boardbag, ederavamo entusiasti per la nuova avventura.Rinvigoriti dalla prospettiva di pascoli più verdi,abbiamo caricato tutto su due barche di legno,che ci avrebbero portato attraverso il canale versoMargarita. Sarebbe stata una lunga giornatadi viaggio, andare dal Coche a Los Roques, nonostantesiano relativamente vicine, ma di sicurosapevamo che ne sarebbe valsa la pena.Dopo il viaggio in barca, ci siamo diretti all’aeroporto.Siamo arrivati un sacco di tempo prima perevitare i problemi di sicurezza con i bagagli. Contutte le apparecchiature fotografiche, video,


132TRIP E PHOTOSHOOTVenezuelai droni, da “stupido turista”, pensavamo di pagareuna fortuna, ma il tutto è stato scongiurato conun semplice scuotimento di disapprovazione dellatesta. Eppure, al momento del check in, ci siamoimbattuti in un altro problema, il nostro voloera troppo piccolo per poter sopportare il pesodi tutta la nostra attrezzatura, avevamo quasi800 chili di materiale. Per fortuna, il nostro RenoRomeu, essendo brasiliano, ha cominciato a negoziarecon i responsabili, fino ad ottenere che ilbagaglio potesse arrivare il giorno seguente conun volo più grande, non era proprio la situazioneideale, ma meglio di niente.Questo doveva essere il nostro ultimo ostacolo,finora il nostro shooting era stato ostacolato inogni modo dal destino. Avevamo ottenuto qualchepiccolo risultato, ma avevamo ancora tantolavoro da fare, e non potevamo permetterci di sostenereancora questo ritmo rallentato. Il volo perLos Roques è stato incredibile, eravamo 14 personesull’aereo, e ci stavamo avvicinando alla piùbella catena di isole mai vista. I contrasti di colorierano spettacolari, puntini bianchi contornati daun turchese brillante, con strati di profondo bluoceanico. Non vedevamo palme, colline, o costruzioni,era un’utopia a perdita d’occhio, sembravacome se avessimo appena scoperto il Paradisodel kiteboarding.Dovevamo aspettare il giorno dopo e, fortunatamente,gli alisei soffiano in modo consistentee frequentemente in quest’area. I nostri bagaglisono arrivati non molto presto, ma eravamo sorpresipiacevolmente già del fatto che ci fosserotutti. Nelle nostre menti era sorto il pensiero “e senon arrivassero?”, ma fortunatamente erano lì, epotevamo tornare al nostro lavoro.Eravamo già comodamente sistemati sul nostro“non abbiamo potutofare a meno di sentircifelici per la possibilità divivere, semplicemente,la bellezza di un postocosì sereno”


catamarano di lusso da 43 piedi, pronto a GranRoque, la seconda isola più grande dell’arcipelago,e l’unica abitata. Abbiamo caricato a bordo ilnecessario per i nostri dieci giorni, perché avevamodeciso di non rientrare in porto per la totalitàdel viaggio. Un’opzione probabile, in quanto c’eranoinfinite isole da esplorare.La nostra prima tappa ha offerto ai nostri occhiacque vitree perfette, ma purtroppo il vento erapoco più che una brezza. I local ci hanno dettoche c’era di sicuro vento, da qualche parte, nelleisole, e ci siamo messi in navigazione. Anche lospot successivo aveva acque perfette, ma anchelì il vento ci stava prendendo in giro, attirandoci inacqua solo per sentire che mancavano giusto alcuninodi, per essere perfetto. Sembrava un gattoche gioca col topo. Abbiamo navigato con unabrezza costante di 12 nodi, sufficienti per uscireun po’, ma non di certo per vedere qualche potentemanovra di Aaron, Reno e Stefan.Giorno dopo giorno abbiano navigato, inseguendole previsioni migliori, abbiamo coperto innumerevolimiglia di territori marini incontaminati,sempre in soggezione per la bellezza selvaggia einalterata. Nonostante le condizioni di vento nonproprio cooperative, non abbiamo potuto fare ameno di sentirci felici per la possibilità di vivere,semplicemente, la bellezza di un posto così sereno.Siamo andati in acqua qua e là, la parolad’ordine era “essere pronti”. In ogni momentodovevamo essere pronti a scendere in acqua, alminimo impennarsi dell’anemometro, qualsiasipicco oltre i 15 nodi, voleva dire, rider in acqua emacchine fotografiche pronte, sfruttando al massimoogni minuto. In un certo senso, il tempo trascorsonel fare kite, è stato ancora più speciale,


134TRIP E PHOTOSHOOTVenezuelaTrip and Photoshootperché non sapevamo quanto tempo sarebbedurato. Ogni session era affrontata con il 100%dell’impegno, si poteva vedere l’energia di ognirider e, forse, abbiamo visto tutti dare davvero ilmeglio di sé.Anche se sembra che l’universo abbia lavoratocontro di noi, quasi a ogni passo del cammino,alla fine abbiamo riempito gli hard disk di filmatie foto, da utilizzare tutto il prossimo anno.Ci siamo avventurati in posti meno noti al mondodel kiteboarding e, nonostante gli avvertimenti,abbiamo trovato gentilezza e generosità dellagente del posto… e abbiamo avuto la rara opportunitàdi vivere tra le isole remote di Los Roques…


www.ranchodopeixe.com.br


BEHIND THE TEST"GO FLY A KITE CHAR(Dietro le quinte del mondo Ozone)136R&DBehind the test "go fly a kite Charlie Brown"testo Stefano Gigli | Foto Courtesy Ozone Italia


LIE BROWN"Ci sono luoghi e persone che difficilmente rimangono inosservatie che viaggiano per stile di vita, passione e attitudine. Mi avvio almi nono anno di collaborazione in Ozone e credo di aver speso ilmiglior tempo della mia vita con loro, in luoghi bellissimi e devoti alnostro lavoro.Rob, Torrin e Dominik dall'ufficio di Raglan, per tre mesi l'anno sispostano a Le Morne "Mauritius", dove possono concentrarsi nellosviluppare le vele in tutte le condizioni. Quest'anno ho deciso dispendere un po’ di tempo con loro in quest’isola dove le onde sonola perfezione che ti fa apprezzare appieno il wave riding in kite.


138R&DBehind the test "go fly a kite Charlie Brown"Non vorrei soffermarmi molto sulle caratteristiche dell'isola, inquanto non è sconosciuta nel mondo del kite e si sono spese molteparole, foto e report.Dietro ai Test Ozone, c’è sempre una filosofia di vita che va oltreall’immaginazione. Questo non è un gruppo di persone qualunque,questi sono “The Boyz”, quelli che la mattina alle 6:00 si sveglianoper andare a fare surf, quelli che alle 9:00 rientrano per disegnarei migliori kite Ozone e alle 12:00 escono per andare a provare i kitefra le onde più belle al mondo. Alle 18:00 sono in grado di organizzareun party al parcheggio del supermercato e tornare a casa perprepararsi la cena multietnica. Non importa se sia un lavoro diverso,importa che qualcuno di speciale lo faccia per far divertire tuttigli appassionati nel mondo. Dietro al test ci sono degli uomini conuna passione per la vita, enorme. Viaggiare con loro è semplicementevivere e fare tutto ciò che mi piace fare nella vita.Il mio viaggio continua intorno al mondo Ozone insieme a "CharlieBrown", un progetto di sensibilizzazione per aiutare tutti i bambinipoveri nel mondo. Ho scelto Charlie Brown perché a tutti i bambinipiace far volare un aquilone, ma non tutti possono realizzare questosogno. Charlie Brown è l’esempio del bambino che ama sognaree io amo vivere i miei sogni. Non è una Onlus, bensì è una miaidea per offrire una vita meravigliosa ai bimbi poveri o a chi è statocolpito da una catastrofe nel mondo. Aiutiamo il mondo a vivere,aiutiamo a sorridere e a condividere la vita.


140R&DBehind the test "go fly a kite Charlie Brown"Chi è Ozone Kite, kitesurf e parapendioOzone è uno dei principali produttori al mondo di aquiloni e parapendio,creato intorno a un piccolo ma dedicato gruppo di pilotiappassionati del volo e del kite. Il team Ozone condivide la stessapassione straordinaria per la natura, lo sport emozionante e il progressotecnologico.“La nostra filosofia da piloti è costruire aquiloni per piloti, e rimaneal centro di tutto ciò che facciamo. La nostra missione principale èquella di migliorare il nostro sport attraverso l’innovazione tecnologica,alta intensità di Ricerca e Sviluppo per il nostro godimentonegli sport che amiamo.“Ozone Team R&DUna cosa di cui noi siamo più orgogliosi è il nostro Team di Ricercae Sviluppo con Rob Whittall, Torrin Bright e Dominik Zimmermann,che si ritrovano in diversi luoghi di tutto il mondo per testare sullaneve, sulla terra e in acqua, tutti i modelli che sono ideati. I nostriprogettisti non sono solo i designer. Sono anche di collaudatori digrande esperienza, atleti di primo livello e istruttori.La quantità di ricerca e sperimentazione condotta dal nostro Teamè più di ogni altra azienda al mondo. Ogni singolo progetto OzoneKite è un concetto originale ed è il risultato di una lunga ricerca.Che si tratti di un aquilone ad alte prestazioni o un aquilone scuola,i nostri collaudatori lo progettano in relazione alle esigenze di ognipilota, dal principiante al professionista.Il Nostro Software di DisegnoIl software di progettazione OzCAD è assolutamente unico e appositamenteprogettato dal nostro team che comprende esperti diaerodinamica e ingegneri esperti di dinamica dei fluidi. Il softwareOzCAD ci permette di modellare nuovi profili e progetti innovativicon alta efficienza e precisione. Modelli di previsione delle prestazionici danno una visione senza precedenti, che ci permette direalizzare disegni in modo rapido ed efficace.Il Nostro impianto di Produzione


142R&DBehind the test "go fly a kite Charlie Brown"


Abbiamo creato Parapex, il nostro impianto di produzione in Vietnam,più di dieci anni fa. Ci siamo resi conto sin da subito cheabbiamo bisogno di controllare ogni fase del processo di produzione,al fine di garantire la qualità e l’integrità dei nostri prodotti. Lastruttura Ozone è lo stato dell’arte, completamente climatizzata,ventilata e eccezionalmente pulita. Tutti i materiali sono conservatia temperatura e umidità costante, per garantire la coerenza nellaproduzione. Comunichiamo ogni giorno con il nostro personale, perassicurarsi che ogni dettaglio sia curato nel miglior modo possibile.Massima qualità dei materiali, senza eccezioni!Scegliamo i materiali che vanno in ogni aquilone, sulla base di unsolo fattore, la qualità! Dal 1999 abbiamo svolto test sulle prestazionie longevità dei materiali, con valutazioni costanti di ogni singolopezzo a nostra disposizione. Il nostro attuale elenco degli ingredientiè un risultato diretto del nostro test, continuamente inevoluzione. Ogni pezzo e il peso dei tessuti, è scelto per massimizzarel’idoneità del lavoro che deve svolgere la sua durata e leprestazioni.Innovazioni di design-industriaDall’inizio del nostro coinvolgimento nel mondo del Kite, Ozone haportato alcuni degli aquiloni più innovativi sul mercato. Il Frenzy èstato il primo aquilone foil a celle aperte con de-power e ha rivoluzionatoil futuro dei Kite Foil. Il C4 è stato il primo kite con Brigliea C shape ed ha rivoluzionato anche questo segmento di mercato.L’Uno è stato il primo Trainer gonfiabile. La Zephyr il primo aquilonespecifico da vento leggero ad arrivare sul mercato e l’unico aquilone17 mq che effettivamente lavora bene in questo Range per cuiè stato concepito.L'Edge ha prestazioni di un altro livello, sette titoli mondiali sono laprova di questo fatto. Il Reo, popolare per il Kite Wave, è il punto diriferimento in questa categoria.Oggi queste innovazioni continuano con l’avvento di una nuova erae il Chrono…


144R&DBehind the test "go fly a kite Charlie Brown"Il Feeling OzoneCi sono innumerevoli ragioni per cui acquistare un kite Ozone. Pensiamoche la ragione più importante sia il “sentimento Ozone”, checi sforziamo di coltivare in ogni modello di aquilone che progettiamo.Questa sensazione, imposta nei nostri aquiloni, ci fa distingueredalla concorrenza. V’invitiamo a provare i nostri aquiloni pertutto questo che vi raccontiamo, perché crediamo che sentirete ladifferenza e avrete quella “sensazione “Ozone”, che ci ha reso famosie unici in tutto il mondo.Punti vendita Ozone in ItaliaI Punti vendita Ozone in Italia sono gestiti commercialmente daOzone Ltd attraverso il Country Manager Stefano Gigli e dispongonodi un account per acquistare i prodotti direttamente pressola nostra fabbrica con il metodo del Just in Time di Ozone (metodoconsolidato nella distribuzione mondiale da oltre 10 anni).Cosa é il Just In TimeOzone lavora nel settore del Parapendio e del Kite con il metododel Just in Time alla produzione. Questo significa che ogni rivenditoreautorizzato Ozone, può ordinare nel nostro sistema di ordinemondiale qualsiasi prodotto (inclusi tutti i ricambi fino ai 5 anni deimodelli precedenti) per modello, misura, colore, package. Non cisono minimi di ordine nel nostro sistema, I rivenditori possono ordinareanche un solo pezzo di ricambio, un set di linee o un singolokite in qualsiasi ora del giorno.Questo consente a noi di ricevere l’ordine, processarlo entro le 12ore successive, assegnare al kite un numero seriale e mandarlo inproduzione con il tempo necessario sulla base della statistica ditempo presso la nostra fabbrica di proprietà in Vietnam.Tutto ciò significa che, dal momento in cui riceviamo l’ordine, loproduciamo entro i termini (giorni lavorativi) prestabiliti dal sistema(+-5gg) realizziamo i documenti doganali (3 gg lavorativi) perl’esportazione contestualmente al saldo dell’ordine e con il corriere(scelto fra diversi dal rivenditore) consegniamo al rivenditore entro4 gg lavorativi (escluso eventuali e limitati ritardi di sdoganamento


che solitamente non superano i 2gg lavorativi). Il sistema è operativosu tutta la linea e garantisce la corretta fornitura dei nostrimodelli in tutto il mondo senza rimanenze di magazzino.Se poi vuoi un colore personalizzato o una personalizzazione dellavela, possiamo fare la stessa cosa ed il metodo di produzione noncambia (possono cambiare i tempi di produzione che aumentanodi c.ca 7gg lavorativi, dipende dal lavoro e dalla produzione customkite al momento). Se in questo momento desideri quindi acquistareun kite non disponibile presso il tuo rivenditore Ozone, lui stessopuò ordinarlo in Just in Time e soddisfare la richiesta entro e nonoltre 30 gg (data stimata ad oggi) Molti dei nostri rivenditori dispongonoinvece di un assortimento adeguato dei modelli, colorie misure per la stagione. Questo metodo ci consente, così, di lavorarecon attenzione sulla qualità del prodotto e sul post venditanell’assistenza (la richiesta di assistenza deve sempre pervenire alnegoziante con i documenti quali ftt e numero seriale).Benvenuti nel mondo Ozone!


146CAMPClinic con Mitu Monteiro - Baja CalifoniaCLINIC CONMITU MONTEIROBAJA CALIFORNIATesto Mitu Monteiro | Foto Clark Merritt e Mark Harpur


148CAMPClinic con Mitu Monteiro - Baja CalifoniaPer il secondo anno sono stato invitato da Solosports/F-One Americain Baja California. Non ho esitato un secondo prima di dire di sì,verrò di nuovo! Questo paradiso perduto merita una seconda visita(e immagino anche una terza…).Capo Verde, Lisbona, San Francisco San Diego e, infine, Baja. Unlungo cammino che mi ha portato in un paese spettacolare, concondizioni magnifiche. A San Diego siamo andati in un piccolo aeroportosecondario, dove ci stavano aspettando tre piccoli aerei,per portarci al di là del confine.Il volo è veloce, un'ora in totale, ma a metà strada si è costretti asbarcare per espletare tutta la burocrazia di confine. La vista dalfinestrino è semplicemente incredibile, si vedono decine di spotlungo la costa, si possono anche vedere chiaramente i delfini nuotaree i pellicani pescare… è un luogo pieno di vita!E allora capisci di essere arrivato a Baja, quando vedi le onde… e ilcamp! Siamo arrivati nel pomeriggio, in una giornata senza vento,così abbiamo approfittato per un bel giro in SUP e qualche ondaper me. Cosa c’è di meglio per recuperare due giorni di voli in giroper il mondo, con i diversi jet lag?


150CAMPClinic con Mitu Monteiro - Baja Califonia


Le cene al camp sono in tipico stile messicano, fajitas, tacos, granchi,carne e pesce, adatti a ogni gusto e, ovviamente, non puòmancare un po’ di tequila originale e margarita!Il giorno seguente il clinc ha avuto ufficialmente inizio. Abbiamofatto un incontro con il boss di SoloSports, Kevin Trejo, spiegandoai ragazzi lo spot, le condizioni, gli obiettivi principali del clinic, chesono, ovviamente, migliorare il più possibile!Abbiamo passato tutti i giorni in mare, non importa con quali condizioni,se il vento era leggero, entravamo in SUP e anche i principiantipotevano prendere qualche onda. Nei giorni di vento, ridingduro! Le onde non sono state troppo grandi, e questo è statoun aspetto perfetto. Tutti sono stati in grado di surfare l’onda piùadatta al proprio livello. Lo spot, infatti, è adatto a tutti i riders,grazie ai diversi picchi.Una cosa che mi ha colpito molto è la fauna del posto! I leoni marinisono stati vicino a noi ogni giorno, i delfini, decine di pellicani…quasi da poterli toccare, tanto ti passano vicino. Fare kite in questecondizioni, è sentirsi parte della Natura… è una sensazione magicache voglio trasmettere a tutti quelli che condividono questa passionecon me…Grazie allo staff di SoloSports, abbiamo avuto ogni giorni scattida analizzare e video, a ogni tramonto ci trovavamo per discuteredei dubbi, errori, suggerimenti, ecc… L’incontro al tramonto, era unmomento per condividere pensieri e sentimenti sulla giornata, unapreziosa occasione anche per me, perché anch’io imparo tanto daimiei clienti. Ero abituato a fare una riunione mattutina, incentratasulla teoria delle posizioni e delle manovre. Alcuni ragazzi, alla finedel viaggio, sono stati in grado di chiudere alcune manovre, e questoè un successo anche per me! Baja è in grado di offrire, anche,giornate super-ventose. Due anni fa abbiamo avuto giornate di 40nodi e ho fatto un’uscita in windsurf con una 2 metri, solo per faredue salti e divertirmi un po’.La posizione ne fa anche una destinazione per gli amanti della bicicletta.In una giornata senza vento, siamo andati fino a un villaggiodi pescatori, erano appena rientrati dalla pesca e, anche se hannodetto che la pesca, quel giorno, non era stata molto fruttuosa,


152CAMPClinic con Mitu Monteiro - Baja Califoniasono rimasto impressionato dalla quantità di pesci che avevanocon loro!Sono così felice di aver fatto quel giro in bici, così ho potuto apprezzareil paesaggio sotto un altro punto di vista… mi sa che devotornare anche il prossimo anno… c’è già un gruppo che vuole fareun altro clinic con me… e non posso dire di no!http://bayareakitesurf.com


KITE BEACH SCHOOLLOUNGE BAR & RESTAUTANTA paradise for kitesurfers , an oasi in the desertServices available at the center :lessons for all levels | rental & storage | kids area | sunbeds areaprofessional potographer | lounge bar & restaurantMore info at:www.mitudjokiteschoolcaboverde.com - kiteschoolcaboverde@gmail.com


154ITWPete CabrinhaITW Roberta Pala, Alberto Rondina | Foto photofiore.com e Courtesy Cabrinha KitesPETECABR


INHA


156ITWPete Cabrinha


KS_Ciao Pete, puoi dirci come è iniziato il tuoprogetto nel kiteboarding?PC_Ho iniziato a fare tavole da kite a Maui, e subitodopo ho imparato a fare kitesurf. È stata unanecessità del momento, perché c’erano davveropochi prodotti disponibili nel 1995. Non c’eranoancora negozi che vendessero tavole da kite, percui me la sono costruita.KS_Quali sono state le maggiori difficoltà chehai incontrato nel corso degli anni?PC_Il mondo è un posto grande, con molti stili eculture diverse. È difficile realizzare un prodottopossa andar bene per tutte le culture e soddisfitutte le persone. Tuttavia, quando si ottiene questo,arriva ciò che si chiama successo.KS_I brevetti esclusivi di Cabrinha, cosa ci puoidire di tutte le innovazioni apportate da Cabrinhanel corso degli anni, al mondo del kiteboarding?PC_Il contributo di Cabrinha ha portato un bel po’di innovazioni nel mondo del kitesurf. Al centrodi tutta la nostra produzione c’è lo stile e l’attenzioneall’ergonomia. Sono orgoglioso del modo incui lavoriamo su corpo e kitesurf quando progettiamoi nostri prodotti. Le prime innovazioni cheabbiamo brevettato, sono state il Powerlock e leestremità galleggianti EVA della barra.Poi, quando si tratta di sicurezza, abbiamo presosempre molto sul serio la sicurezza nel nostrosport, ed è stato davvero l’unico modo di aiutareil kitesurf a crescere, durante i primi tempi. Primaabbiamo sviluppato il Recon, molto innovativoall’epoca, che ha ancora alcuni elementi davverounici. Poi abbiamo introdotto i Bow kite, e alzatole prestazioni delle vele, con una maggiore sicurezza.Dopo è nato un nuovo tipo di sicurezza,l’IDS. L’ultima innovazione è il nostro sistema diriconnessione QuickLoop, forse il più semplice delsettore.KS_Pete manager e rider, come si fondono ledue identità? Come agisce Pete Cabrinha sullaricerca e sviluppo del marchio?PC_Ho mantenuto una posizione speciale conCabrinha, da quando abbiamo iniziato con questaazienda. Ho creduto che fosse importante avereuna persona che guida il marchio da una posizionedirettamente al centro della società. Questovuol dire che io lavoro con il nostro team di sviluppodel prodotto e il nostro team di marketingper progettare e costruire quotidianamente, estudiare quali prodotti sono innovativi e rilevantiper il nostro sport. La posizione di manager di ungrosso brand, richiede qualcuno che sia un atletaattivo, e che abbia una profonda conoscenza delbusiness e dello sport. Ora credo, sicuramente, diavere più da offrire dal punto di vista commerciale,in aggiunta al mio ruolo di atleta.


158ITWPete CabrinhaKS_Come è la posizione del Cabrinha nel mercatomondiale? Che cosa è cambiato in questianni?PC_Cabrinha è leader in questo sport in terminidi numero di prodotti venduti. Credo che questosia un chiaro riflesso del duro lavoro che la miasquadra mette nel proprio lavoro. Quando abbiamoiniziato l’attività ci sono stati alcuni marchiche si sono dimostrati più forti e abbiamo dovutoprovare a noi stessi di poter diventare leader, facendoun grande prodotto.KS_Su quale aspetto del mercato, si sta concentrandoCabrinha in questo momento? Qual è latendenza del mercato secondo Pete?PC_Lo sport del kitesurfing o kiteboarding (io preferiscokitesurfing) sta andando in molte direzionidiverse. Tuttavia, ci sono alcune chiare tendenzeal momento. Il mondo Foil è molto caldo in questomomento, perché offre un modo completamentenuovo di godere di questo sport. Le tavoleFoil consentono di fare kite in condizioni di ventomolto leggero. Le altre chiare tendenze sono ilfreestyle e il wave. Anche il big air sta tornandoalla grande, non solo mega salti, ma anche trickin aria. La King Of The Air, credo sia parzialmenteresponsabile del ritorno di questa tendenza.


160ITWPete Cabrinha


KS_Quali sono le caratteristiche che fanno sìche un rider possa entrare nel team Cabrinha?PC_Ci sono alcune cose importanti per noi. Primadi tutto le competenze nel kitesurf, lo stile,l’atteggiamento, la capacità di interagire con lepersone, i clienti, i media, e la volontà di apprenderecome funziona il business nel kiteboarding.È importante, se un rider riceve uno stipendio danoi, deve capire come può contribuire a far raggiungerel’obiettivo di far crescere ancora di più ilmarchio. Credo che questa sia la parte più importantedell’essere sponsorizzato.Essere un rider professionista è un lavoro divertente,probabilmente, se qualcuno me lo chiedesse,direi che è il miglior lavoro al mondo!KS_Come sono cambiate le Hawaii, in relazioneal nostro sport, dall’inizio fino a oggi?PC_Alla fine degli anni ‘90 e alll’inizio del 2000, leHawaii sono state un’ottima vetrina per lo sport.Un sacco di grandi nomi nel kitesurfing vivevanoalle Hawaii e molti viaggiavano per raggiungerle.Ora ci sono molti altri luoghi eccellenti al mondo,che offrono belle condizioni e stile di vita. Mauiresta ancora uno dei punti chiave del mondo, è ilquartier generale di Cabrinha e Naish e North ealtri marchi, fanno a Maui molti dei loro test.KS_Una tipica giornata di Pete. Cosa fai quandonon sei in acqua o al lavoro?PC_Devo dire che non ho molto tempo a disposizione,la maggior parte del tempo, la passo alavorare per il marchio, e non riesco a fare altrecose. Ogni volta che non lavoro, tuttavia, passotempo con la mia famiglia, al mare o in montagna,o suono con la mia band, o creo opere d’arte.La scena artistica e musicale sono davverouna grande parte della mia vita.KS_Come sono strutturati i test materiali di Cabrinhae come scegliete i luoghi per realizzarli?PC_Facciamo gran parte dello sviluppo del prodottotra Maui e l’Asia. A Maui realizziamo la maggiorparte dei test in acqua per la funzionalità e ladurata. Mentre in Asia facciamo la maggior parte


162 ITWPete Cabrinhadei test di laboratorio. In Asia abbiamo tutte lemacchine per fare dei test e soprattutto quelli dirottura. Tutto ciò che facciamo passa attraversouna serie massiccia di test in laboratorio e ogniprodotto deve aver superato 100 ore di acqua,per essere approvato.KS_Come è stato il viaggio in Italia? Gli italiani sisono presi cura di te? :-DPC_Sì. Sì. Sì! L’Italia è impressionante. Sono statoin Italia molte volte, e ogni volta è una nuovasorpresa. L’unica cosa che è costante in Italia,sono il popolo e la cultura. L’Italia si sposa perfettamentecon la mia idea di stile di vita. La genterilassata che mette un sacco di enfasi nello stareassieme, mangiare buon cibo, e godersi la vita.Mi piace tanto il fatto che, molti degli spot dovesi pratica kitesurf, abbiano ristoranti e bar propriosulla spiaggia. Così è possibile fare una session epoi mangiarsi una pasta e bersi una birra. Questaè vita! Ho anche scoperto molti bei posti dovesurfare, sarà una nuova meta, per me, in Europa.KS_Quando hai conosciuto Alby e come è il vostrorapporto?PC_Alby è sempre stato una rock star nella miamente. È l’ambasciatore perfetto per lo sport eper la nostra azienda. L’abbiamo incontrato moltianni fa a Maui, era venuto con la famiglia perallenarsi. È sempre stato un rider molto solido,per questo ci siamo subito interessati a lui. Poi,ho avuto modo di conoscerlo, e ho anche potutonotare come sia rimasto sempre umile. Ha unagrande rete di amici e fan e fa un grande lavoroper Cabrinha. Anche Alby ha alcuni talenti nascosti…fategli suonare la chitarra o il pianoforte…come ho detto prima… è una rock star!GRAZIE PER IL TUO TEMPO PETE.SPERIAMO DI RIVEDERTI PRESTOIN ITALIA!


Have you ever kitesurfed 400km?“Our adventure took me to the essence of kitesurfing, using the windto ride the coastline for hundreds of kilometers, turning the ocean intoa giant and unlimited wave. I was ready to go down for 400 kilometersof ride through unspoiled fresh beaches. I can´t wait for the next trip, itwas an unforgettable experience” Mitu Monteiro“ We offer you the full package. Your only focus is kitesurfing. Surfinsemfimis inspired by nature. We kindly adapt ourselves to its beauty and challenge,with respect and passion “Adventure Levels & RequirementsExperience: 3/5 years kitesurfingManeuvers: front side / toe sideEndurance: 3/5 hours / daySafety: on shore kitesurfingKITESURFER: MITU MONTEIROSSF 2014SSF SPIRIT:Total FreedomNo LimitsEndless SurfingDownwind ExpeditionBrazilian CoastlineVirgin BeachesWavesPerfect WindCharming HotelsSafetyCLASSICTaiba - Rancho do Peixe / PreáApprox. 260kmDELTARancho do Peixe / Preá - Ilha dos PoldrosApprox. 210kmIRON MANTaiba - AtinsApprox. 610kmConfirmed Professional Riders:Melissa Gil, Guilly Brandão, Mitu Monteiro,Reno Romeu, Milla Ferreira e Filippe“Frajolinha” Ferreira.BRAZILsurfinsemfimMuch more on our website:surfinsemfim.com.br


STRAMB164STRAPLESS MOVESStrambataTesto e foto Courtesy Reo Stevens


ATADI REOSTEVENSSe avete ormai imparato tutto quello che volevateimparare sul twin tip, e ora state facendo ilpasso successivo verso il surfboard, vi rendeteconto che vi ritrovate a dover cambiare direzione,dovendo cambiare i piedi sulla tavola. Uno deimodi più semplici per farlo, è strambare, ovveroandare sottovento e fare una curva.


166STRAPLESS MOVESStrambataSTRAMBATA DI REO STEVENS


1. Togliete il peso dal bordo della tavola e cercate di portarla piatta.Iniziate a portare il kite verso le ore 12:00.2. Appena si inizia a muovere il kite verso ore 12:00, iniziare a fargirare la tavola sottovento, e spostare il peso in avanti, sul piedeanteriore.3. Non appena il kite si avvicina alla posizione delle ore 12:00 e vifarà sentire più leggeri sulla tavola, potete passare i piedi. Il lift delkite vi farà sentire più leggeri sulla tavola, e questa è una partefondamentale nella transizione.4. Si dovrebbe essere in grado di scambiare i piedi in due fasi: ilpiede anteriore dovrebbe essere sulla tavola con un angolo di 45gradi, in modo che, quando avvicinate i piedi, trovate l’alluce delposteriore vicino all’alluce dell’anteriore. Questo sarà il punto piùinstabile, siate sicuri di stare in questa posizione il minor tempopossibile. Sentitevi liberi di utilizzare la trazione del kite e la barra,per aiutarvi.5. Nel momento in cui sentite il piede posteriore fermo sulla tavola,spostate il piede anteriore, dove era prima il posteriore. In questomomento, il kite dovrebbe essere passato da ore 12:00 a ore 1:00.6. Ora i piedi si sono invertiti, e potete portare il kite verso l’acquaper riprendere lo slancio in avanti, e tornare indietro da dove eravatevenuti.SUGGERIMENTI:1. È possibile passare i piedi prima, dopo o durante, la scelta staa voi, fate tutto ciò che sentite naturale, e sarà per voi la cosa piùsemplice. La procedura per cambiare la posizione dei piedi, è semprela stessa.2. Mantenere il peso centrale sulla tavola è la chiave, in questomodo si può mantenere la tavola stabile. “Passeggiare” sulla tavola,aumenterà la difficoltà di restarci sopra e completare così lastrambata.3. Passare i piedi saltando non è l'ideale, si può fare, ma a menoche i vostri piedi non atterrino perfettamente a posto, si cadrà dallatavola.4. Ricordate, i piedi invertono solo la posizione, non createne dinuove. Il vostro piede posteriore diventa l’anteriore e viceversa. Seavete fatto tutto nel modo corretto, saranno nella giusta posizione,finita la curva.5. Staccare la mano posteriore dalla barra, consente di ruotare ilbusto e controbilanciarvi per tutta la curva.


168STRAPLESS MOVESVirataVIRATADI REO STEVENSOra che avete imparato la strambata,siete pronti a cambiare e iniziare a virare.Una virata è eseguita, ruotando la tavolaverso il vento. Può essere moltoutile, per guadagnare terreno, qualorasia eseguita in modo rapido e correttamente.Testo e foto Courtesy Reo Stevens


170STRAPLESS MOVESVirataVIRATA DI REO STEVENS


1. Nel momento in cui portate il vostro kite a ore 12:00, girate ilnose della tavola nel vento.2. Continuare a far ruotare il nose della tavola nel vento, finché nonsia totalmente verso il vento. Non appena sarà ruotata, perderetelo slancio in avanti, in questo momento avrete bisogno di cambiarei piedi, nello stesso momento in cui avrete perso lo slancio inavanti.3. Si dovrebbe essere in grado di scambiare i piedi in due fasi: nonappena andrete controvento, portate il piede posteriore fino a raggiungerequello anteriore. Quando si sentono i piedi ben saldi sullatavola, scambiare i due piedi e posizionare il piede anteriore, doveprima era il posteriore.4. Ora che i vostri piedi sono in posizione, portare decisamente ilkite verso l’acqua, per riprendere lo slancio in avanti e tornare indietro,nella direzione dalla quale eravate venuti.SUGGERIMENTI:1. Mantenere il proprio peso centrato sulla tavola è la chiave, inquesto modo si può mantenere la tavola stabile. Fare più passi estare centrati sulla tavola, aumenterà la difficoltà per riuscire acompletare la virata.2. Togliere la mano anteriore dalla barra, consente di ruotare il bustoe puntare il petto al vento, per riuscire a portare il nose nelvento.3. Ricordate, la posizione dei vostri piedi, si cambia solamente, noninventate nuove posizioni. Il vostro piede posteriore diventa anterioree viceversa. Se avete fatto tutto in modo corretto, avrete ipiedi nella posizione corretta, dopo aver completato la virata.4. Non appena portate il piede posteriore in avanti, per raggiungereil piede anteriore, è possibile utilizzare il piede anteriore pertirare su il nose e spingerlo nel vento.


172STRAPLESSStrapless Flat 3testo Airton Cozzolino | foto Axel Reese/Reemedia.de


Airton'sSTRAPLESSFLAT3Lo Strapless Flat3 è una delle manovre più difficili che ho chiuso loscorso anno. Mi stavo allenando in Australia, durante la MerimbulaClassici, e c’erano due ragazzi che si allenavano nel freestyle percompetere nelle gare del PKRA, e alcuni provavano il Flat3 con iltwin tip, e ho pensato di provarlo con la mia surfboard ;-P. Giuro,ho atterrato il primo tentatico, e nessuno ci poteva credere, è statopazzesco, soprattutto essendo il primo tentativo! Da quel giornoho continuato a provare ogni giorno, cercando di andare semprepiù grosso, e sta diventando la mia manovra preferita, tanto chesto provando a fare il doppio ;-) … e lo sto per atterrare…Vi consiglio di provare… perché nulla è impossibile…


174TRIPSaba Rock - BVISABA ROCK - BVITesto Annabel van Westerop | Foto Owen Buggy Photography, Charlie Smith


CIRCA TRE ANNI FA, HO INCONTRATO QUALCUNO CHESOSTENEVA DI POSSEDERE UN’ISOLA DELLE ISOLE VERGINIBRITANNICHE. “POSSEDERE UN’ISOLA? CHI POSSIEDE UN’ISOLA?BVI? IO NON SO NEMMENO DOVE SIA!” MI STAVO CHIEDENDOCOME AVESSE FATTO… FINO A QUANDO HO FATTO UNAPICCOLA RICERCA. POCHI MESI PIÙ TARDI, QUESTA PERSONA ÈDIVENTATA IL MIO SPONSOR. DA QUEL GIORNO RAPPRESENTOUFFICIALMENTE UNA PICCOLA ISOLA SITUATA NEL CUORE DELLEISOLE VERGINI BRITANNICHE, SABA ROCK.


176TRIPSaba Rock - BVII Caraibi sembrano una piccola area dove si puòpassare facilmente da un’isola all’altra. È vero ilcontrario. Fino a quando qualcuno non avrà l’ideadi creare una sorta di metropolitana sott’acqua osistema di bus, (che forse ai pesci non piacerebbemolto), è piuttosto una seccatura andare da unluogo all’altro. In ogni caso, un giorno, finalmente,sono stata in questa terra mistica che si componedi oltre cinquanta isole e isolotti ed è moltoben nota tra i velisti. Semplicemente, sono rimastasenza parole, e non intendo solo per il vento,in questo caso.Tutto inizia con il viaggio per arrivarci. Potete volaresu Porto Rico, anche se ci sono altre opzioni,come St. Martin. Nel mio caso sono partita daPorto Rico sul più piccolo aereo mai visto. Il mioprimo pensiero è stato come potesse starci la miasacca. Mi è stato detto che sarebbe andata con unvolo più grande di una compagnia aerea diversaa Tortola, l’isola principale, e poi con la barca finoall’isola dove mi trovavo, Virgin Gorda. Ha senso,giusto? Beh, questo non è stato nemmeno unproblema, perché in questo caso meraviglioso, lamia attrezzatura era già rimasta bloccata per tuttoil tragitto a Casablanca, ma questa è un’altrastoria… Così, quando siamo arrivati ​all’aereo, hovisto lo sguardo del pilota su ciascuna delle setteospiti, e molto attentamente ha deciso, dove cisaremmo sedute, sulla base del nostro peso. Sì,hanno anche chiesto il mio peso al momento delcheck-in. Mi sono stupita, ma almeno c’era unadonna dietro il banco...Dato che ero la più piccola a bordo, sono statascelta per sedermi accanto al pilota, tutto il voloin prima fila. Come ci siamo diretti verso VirginGorda, ho avuto la vista più bella possibile, contutte le piccole isole che lentamente comparivanoattorno a noi. Da quel momento ero conquistata.Un po’ meno quando siamo atterrati sulla pista,che era semplicemente una strada sterrata…Saba Rock si trova a North Sound, proprio tra Vir


178TRIPSaba Rock - BVI


gin Gorda, Eustatia e Prickly Pear. Al riparo dallealtre isole, crea la zona del porto perfetto con acquetranquille, dove le barche a vela e yacht possonorimanere per la notte. E Saba? Ecco dovesi va per l’happy hour! Tutti, con il suono dei loromotori, arrivano al molo per l’aperitivo! Servonoanche alcuni dei migliori prodotti delle BVI, quindiè mai un problema a rimanere fino all’ora di cena.Una delle cose che preferisco delle BVI, è chetutti i trasporti sono in barca. Si può prendere untraghetto, o assicuratevi di avere una barca dasoli per una settimana, per andare in giro da unaspiaggia nascosta all’altra, o da un bar all’altro.Portate il vostro kite sulla barca e potete scoprirealcuni spot kite incontaminati e deserti. Il mio postopreferito per fare kite a BVI è Anegada. Questaè l’unica isola corallina nella zona, e l’acquaincredibilmente piatta. Anche quando si entra inacqua, rimane sempre poco profonda per almenoaltre due miglia, creando il parco giochi kite piùepico che mai.Come se il mio soggiorno non fosse ancora abbastanzafantasioso, abbiamo preso un elicotteroper Anegada per un kitetrip divertente. Il localrider Cabrinha e proprietario della KiteSchoolCharlie Smith si è unito a noi e al mio amico esorprendente fotografo Owen Buggy, che era incaricatodi cogliere l’attimo con la sua macchinafotografica. Mentre ci stavamo preparando a partire,mi è stato spiegato che, per ottenere buoniscatti, avremmo dovuto assolutamente volaresenza porte. Oh... beh, allora. Nessun problema,suppongo? Così, non appena abbiamo lasciato ilpiccolo eliporto di Saba Rock, l’adrenalina ha cominciatoa scorrere, così come il vento attornoalle nostre teste!Fare kite attorno Anegada è un’esperienza incredibile.In alcuni posti ci sono conchiglie vuote acreare delle montagnole in acqua. I pescatori gettanotutte le conchiglie lì ogni volta sono vuote,così sono tutte assieme nello stesso posto. È incredibilevedere tante splendide grandi conchiglieinsieme in un’unica montagnola, più alta di me!Le BVI sono anche molto note per la vita di maree in particolare dal lato “sharky”. Anegada è


180TRIPSaba Rock - BVIsicuramente una delle mete preferite per questecreature, ed è il primo posto dove ne visto uno.Squali nutrice, squali limone, squali tigre, sonotutti lì. Fa sicuramente un po’ paura all’inizio, madato che ciò non impedirà mai di fare kite, li siaccetta e li si rispetta.Il vento era assolutamente incredibile, quel giorno,e per fortuna ho potuto prendere in prestito imateriali da Charlie, poiché io ancora non avevoricevuto il mio bagaglio. Abbiamo fatto un downwind sul lato più selvaggio dell’isola, dove per lopiù, ho fatto kite all’interno del bellissimo reef eha preso qualche onda qui e là. Non mi sono moltoconcentrata sul navigare quel giorno, stavosolo ammirando tutta la bellezza intorno a me.Abbiamo finito la session con un ottimo pranzo inun ristorante gradevole e semplice, non c’è moltoturismo su Anegada. Poi è arrivato il momento diprendere l’elicottero e tornare a Saba Rock e abbiamosorvolato Necker- e Eustatia- Island, conVirgin Gorda proprio di fronte a noi.A proposito di Necker Island... Non dimentichiamoquest’incredibile isola di Sir Richard Branson.Voglio dire, Anegada è bella, ma questa è un altrolivello. Sono stata molto fortunata a visitareNecker un paio di volte, soprattutto durante gli


182TRIPSaba Rock - BVI“potete scoprire alcuincontaminati e d


eventi Maitai che si tengono lì con la mia amicaSusi Mai e Bill Tai. Sir Richard ha fatto un lavoroincredibile per rendere quest’isola quasi completamenteeco-friendly e con il lusso che ti fa staretranquillo e allo stesso tempo ti fa sentire come sistesse vivendo in una sorta di sogno. Come potetevedere, è molto difficile da descrivere. Al vostroarrivo sarete accolti dai lemuri, che sono creaturesimili a scimmie che sono del Madagascar e moltominacciate. Tuttavia, a Necker sono felici e fannoun sacco di rumore per farsi conoscere. Fare kitedi fronte all’isola è sorprendente e con un puntopiatto all’interno della barriera e le onde sull’altrolato dell’isola ogni qualvolta lo swell colpisce. SirRichard l’ha comprata prima di cominciare a farekite… la fortuna a un livello inimmaginabile, direi!Così, dopo una settimana… era ora di tornare acasa. Il piccolo aereo mi aspettava di nuovo, edessendo l’unico passeggero questa volta, hochiuso gli occhi e immaginato che stavo rientrandosul mio jet privato. Ok bene, quasi, ma è statomolto bello di sicuro! E, come ogni volta che tornoda BVI, pochi giorni dopo mi chiedo meravigliata...è veramente successo?ni spot kiteeserti”


184CONSIGLICome sistemare “pronta al collegamento” una barra a 4 caviCOME SISTEMARE“PRONTA AL COLLEGAMENTO”UNA BARRA A 4 CAVI.Nell’estate 2012 ho trascorso alcuni mesi in Sardegna, che bell’ isola!In quel periodo sono stato in giro con un ragazzo del posto,giovane e compagno di team, Sandro Pisu.Quando la nostra amicizia è diventata più stretta, mi ha mostrato ilsuo modo per sistemare i cavi della sua barra.Da quel momento, ho sempre fatto la barra in quella maniera, risparmiandoun sacco di tempo, spesso sono l’ultima persona agonfiare il kite, ma il primo a entrare in acqua… intelligente, uh!?All’inizio è necessario arrotolare le linee attorno alla barra, arrivandoil più possibile vicino all’ala, ma senza scollegarle.Poi s’inizia prendendo le front, e le si fermano sul pollice, con unabocca di lupo.Poi si passa alle back, una alla volta e le si fa passare nel passantecreato dalle front, la sinistra entra da sinistra e attraversa prima lafront di sinistra, la destra, viceversa.Ora, stringere i nodi.Tutto quello che dovete fare ora è avvolgere l’ultima parte dellelinee attorno alla barra e fermarle.Mentre si sta facendo, è molto importante evitare che le linee rotolinoo si girino perché questo rovinerebbe l ‘intera procedura.Il mio consiglio è, dopo aver serrato i nodi, basta metterli in boccae tenerli con i denti mentre avvolgete le linee attorno alla barra(questa foto manca per motivi di decenza del fotografo :-D) “.Testo Matchu Lopes Almeida | Foto Axel Reese/reemedia


CONSIGLI DIMATCHU LOPES ALMEIDA123456


186ITWAriel Corniel a MauiARIELCORNIELA MAUItesto Courtesy Naish KiteboardingFoto Quincy Dein


188ITWAriel Corniel a MauiD: Ariel, questa è la tua prima volta a Maui.Come hai trovato le condizioni qui, rispetto acasa tua?A: Io sono di Cabarete, Repubblica Dominicana.Rispetto a Cabarete, che ha condizioni con marepiuttosto calmo, a Maui ho trovato molte più ondee vento molto forte.D: Cosa ti è piaciuto di più nel fare kite a Maui?A: La grande comunità. Mi sono subito sentito unpo’ come a casa.D: Dove ti piacerebbe fare kite nel mondo e perché?A: Devo dire che il mio posto preferito è la miacittà natale, Cabarete. Lì ci sono la mia famigliae tanti amici e mi piace sempre tornare a casa.Arrivare e uscire in mare con gli amici, negli spotin cui ho iniziato anni fa, è sempre una bella sensazione.Inoltre, le condizioni di Cabarete sonoottime, con un buon vento e mare trasparente ecalmo.D: Hai visto una differenza nel mondo kite? Incosa pensi che l’ambiente del kiteboarding qui aMaui, si differenzi di più da quello di Cabarete?A: Proprio come a Cabarete, Maui ha belle spiagge,clima caldo, e una grande comunità di kiteboarders.Penso che la differenza più grande sia chesi fa più wave riding a Maui rispetto al freestyleche si pratica di più a Cabarete. Le Hawaii hannouna forte cultura surf e credo che questo abbiamolta influenza sulle persone, che sono fortementelegate al mondo surf. E, naturalmente, lecondizioni sono favolose.D: Hai notato qualche stile o manovra più popolarea Maui rispetto alle altre parti del mondo?A: No, non ho notato manovre specifiche, ma poichéil wave riding è lo stile più popolare, ho di certovisto qui più wave riders che negli altri posti.D: Come hai iniziato a fare kite?A: Sono cresciuto vicino alla spiaggia e vedendola gente fare kite, mi sono sempre più interessatoa questo sport. Ho poi voluto sperimentare conun aquilone in body drag. Quando alcuni dei mieiamici hanno iniziato, ho cominciato seguendoloro e poi è iniziato tutto…D: Dopo aver iniziato a fare kite, che cosa ti haspinto alle gare e a diventare un professionista?A: In giovane età, mi sono sempre ispirato a kitesurfersprofessionisti, e volevo raggiungere il lorolivello. Ho avuto il sostegno di persone che hannovisto il mio talento e mi hanno incoraggiato acontinuare. Le mie prime sono state quelle localia Cabarete e, dopo aver partecipato a queste, hoguadagnato più esperienza e più motivazione perdiventare un professionista.D: Segui un tipo di allenamento particolare pertenerti in ​forma per il kite?A: Sì, ho un personal trainer che mi segue e mialleno tutti i giorni.D: È difficile rimanere in forma, mentre si va dauna parte all’altra del mondo?A: Sì, è sicuramente impegnativo mantenersi informa viaggiando tanto, ma ho sempre trovatotempo per il mio allenamento quotidiano, o peruna corsa o un po’ di palestra.


“MI SONO SUBITO SENTITO UN PO’COME A CASA”


190ITWAriel Corniel a Maui“MAUI HA BELLE SPIAGGE, CLIMACALDO, E UNA GRANDE COMUNITÀ DIKITEBOARDERS”


D: Come hai visto il cambiamento dello sport daquando hai iniziato? Il tuo stile è cambiato?A: Si certo. Sempre più persone in tutto il mondopraticano kiteboarding e così lo sport è moltosviluppato adesso. È migliorato tutto l’ambienteattorno e quindi anche il livello, è questo che miha permesso di spingere ancora di più e far progredireil mio stile di riding.D: Dove pensi arriverà lo sport nei prossimianni? Come ti piacerebbe che evolvesse?A: Sicuramente continuerà a progredire e il livelload aumentare. Le nuove generazioni di riderssono sulla nostra strada e sarà sempre più difficilemantenere le posizioni al vertice.D: Com’è stata la tua esperienza durante questoviaggio, e il legame con il team?A: Naish si prende tanta cura dei propri riders eMaui è stata un’esperienza straordinaria. È statobello trascorrere del tempo insieme con il team eci siamo divertiti tantissimo.D: C’è qualcos’altro che vuoi aggiungere riguardola tua esperienza a Maui?A: È stato un viaggio incredibile e una grandeesperienza per me. L’isola è poi bellissima e lecondizioni fantastiche durante tutto il soggiorno,mi sono trovato benissimo.D: Hai una citazione preferita, un libro o un filmche riassumono il tuo atteggiamento sulla vitae/o sul kite?A: Il mio libro preferito si chiama… “Il limite”.


T192FREESTYLE MOVESTail Grab Back to BlindFRIl Back to Blind con airpass è da anni una dellemanovre base del freestyle nel kite, quindi unback to blind, o backroll con backside 180, ma conil passaggio della barra in aria!Qui vi faccio vedere una variante con un granparticolare, ma la base della manovra è semprequella!


EESTYLE MOVESAIL GRABBACK TOBLINDALBERTO RONDINA


194FREESTYLE MOVESTail grab back to blindTAIL GRAB BACK TO BLINDRispetto al classico back toblind, dove la rotazione in backè più orizzontale o piatta, perfare bene questo grab, cerco diessere più invertito, quindi:Stacco deciso, poppo forte eincomincio subito la rotazioneback.Mando la testa indietro, per cercaredi mandare le gambe più inalto e invertirmi di più.Quando mi sento bene invertitoe il tiro del kite incominciaa mollare (raggiunge il puntomorto), allora stacco la manodietro dalla barra e vado a cercareil tail della tavola. Per farequesto piego la gamba posterioreper arrivare meglio a grabbarela tavola.Mentre grabbo, incomincio ilbackside 180, quindi giro la testanel verso opposto, e incomincioa ruotare tutto il corpo


portandomi la barra prima alfianco e poi dietro la schiena.Quando sento che la barra è arrivatanella posizione giusta, alloralascio il grab e vado a prenderela barra con l’altra mano!Sto pronto ad ammortizzarel’atterraggio, quindi piego legambe e atterro di lasco!CIAO!ALBY


TAIL GRAB196FREESTYLE MOVESTail Grab KGBFREESTYLE MOVESIl KGB, che come voi sapete, è un backroll conbackside 360, ha semplicemente un 180 in piùalla fine della rotazione rispetto al Back to Blind.Per riuscire ad aggiungerci questo extra 180, bisogneràandare leggermente più in alto o giraremolto più veloci, o entrambi!Testo Alberto Rondina | Foto Roberta Pala


KGBALBERTO RONDINA


198FREESTYLE MOVESTail Grab KGBTAIL GRAB KGBStacca deciso in back, manda ilnose della tavola verso il vento.Spingi forte con la testa indietroper andare più invertito e quindiriuscire meglio a grabbare latavola.Piega la gamba dietro e lasciala mano posteriore per andare agrabbare il tail della tavola.Gira la testa nel senso oppostodi rotazione, aiutati anche conla mano che grabba a girare latavola nel senso opposto e cosìfar ruotare tutto il corpo.Porta la barra al fianco e poidietro la schienaLascia il grab e vai a prendere labarra dietro la schiena, pensandodi non bloccarti ma di continuarea ruotare.


Aggiungi l’ultimo 180 per atterrareheelside, per farlo aiutatiandando a mettere entrambi lemani sulla barra.Consigli:Non andate a grabbare per forzaall’inizio, incominciate facendofare al braccio che lasciatedalla barra, un giro più lento,magari con il braccio disteso.Poi incomincerete a toccare latavola, mi raccomando, se nonci arrivate, basta piegare di piùla gamba posteriore. Dopo diche, più tempo riuscite a grabbaree più la manovra diventeràCOOL e prenderà più punti…quindi forza e coraggio!Andate a provare e fatemi saperecome va! ;)CIAO! ALBY


200TECNICAAirstyle - il Ritorno alle originiAIRSTYLEil Ritorno alle originiDopo anni di Wakestyle e di manovre a bassaquota ritorna l'Airstyle... saltare sempre più alti,restare in volo il più a lungo possibile, togliersila tavola in volo e altro ancora, una disciplinache sta rinascendo e riavanzando davverorapidamente e conquistando sempre piùseguaci in tutto il mondo.Testo Renato Casati | Foto Nicola Meotti


202TECNICAAirstyle - il Ritorno alle originiTutto nacque dall'Airstyle... agliinizi il kitesurf era questo…Era il 2001 e facevo il giudice alPKRA di Fuerteventura. Erano itempi di Adam Koch che a Sotaventocon 40 nodi saltò in garafacendo 8 rotazioni grabbate infront ad altezza siderale. Eranoi tempi di Flash Austin che volavasopra i gabbiani e di MarkShinn che cominciava a togliersisempre la tavola ad ogni saltoe a creare combinazioni di saltinuovi, sempre rigorosamente aldi sopra dei 10 metri di altezza.Simone Vannucci, stilosissimorider italico, con vento forte,dava filo da torcere a chiunque,volando sopra le linee degli altriaquiloni in gara, erano tempimitici dei pionieri, unici, irripetibili.La gente gremiva le tribunee a ogni salto urlava con sinceraammirazione, e gli “Oohhh”si sprecavano. Eurosport trasmettevale sintesi delle gare echiunque s'imbattesse facendozapping in quelle scene di uominivolanti, ne restava inevitabilmenterapito ed affascinato.Poi tutto purtroppo cambiò e sidecise di scimmiottare un “dejàvu” come il Wakeboard Style, innome della maggiore difficoltàtecnica. E, a parte il fatto chenon so quanti degli attuali campioni,saprebbe fare 8 rotazionia 15 metri, sicuramente l'altezzadei salti scese sempre più,manovre velocissime, a bassaquota, e sempre più tecniche.Piace sicuramente ai ragazzini,che però non spendono. Piacesicuramente meno alle tvperché per tutti è ben diversovedere un salto semplice a 20metri e un altro a due metri, incasinatissimo.Piace meno allastragrande maggioranza dellabase praticante amatoriale chenon si identifica più in uno sportdove ad ogni manovra ci lasci laspalla o il ginocchio, se non hai15 anni e sei fatto di gomma...Pensiamoci bene, il 90% dichi pratica, penso a quello chevedo ai laghi il sabato e la domenica,è composto da chi ha,se va bene, un giorno alla settimanaper scappare dalla junglacittadina e provare a divertirsi,rigorosamente attaccato, facendoqualche bolina e tentandoqualche saltino, e chi spendeè il quarantenne medio, che habisogno di identificarsi e di sognaredi poter realizzare anchelui qualche salto e qualche rotazionead altezza crescente esenza farsi male! Questo è il RE-ALE punto di arrivo della maggiorparte dei praticanti, che siaccontenta di uscire con l'amicoe di saltargli di fianco più alto dilui per sfotterlo poi in spiaggia,questo lo gratifica, lo fa sognaredi saltare più alto ancora elo spinge a comprare il kite piùperformante.


Oggi, fortunatamente, tutto starinascendo, grazie anche a manifestazionicome la Red BullKing of the Air, la Red Bull MegaloopChallenge e le tappe diBig Air all’interno del VKWC.I produttori di kite hanno ricominciatoa produrre kite concaratteristiche di maggior lift ehangtime. Ne è la prova, il fattoche nei loro video pubblicitarihanno cominciato a ricomparirei board off e altre manovre adalta quota “strictly hooked”, datempo assolutamente banditissime...AirStyle o Big Air è sinonimo divolare, hangtime, varietà, show,stile… rigorosamente agganciati.WaveStyle è surfare, onda dopoonda, spaccare il lip e carvareaggressivamente il bottom.FreeStyle è libertà, far tuttoquello che passa per la testa, nostress e free minds.WakeStyle é uguale a handlepass, manovre in potenza, aggressivitàallo stato puroRace Style è competere su lineee traiettorie di gara precise evelocissimeSpeed Style è cercare il limitedella velocità su campi di garapiattissimi.Straplesse Style è usare il surfinoper far ogni tipo di manovra,rigorosamente senza strapsSono tutte facce della stessamedaglia, con target precisi, attrezzaturespecifiche, ma l'unicacomune voglia di condivideregli spazi all'aria aperta e di faremovimento. Questo dovrebbeessere il senso unico e finaledel nostro sport, con innegabilivantaggi per tutti.


204TECNICAAirstyle - il Ritorno alle originiCOME INIZIARE ed evolvere rapidamenteL'immediatezza dell'Airstyle èprimordiale, chiunque sappiafare i primi saltini a qualunquealtezza, può cominciare a fare leprime manovre ed evolvere rapidamente.C'è in commercio unDVD di Toby Brauer, “Air Style-666 Tricks Stricly hooked”, acquistabileanche su Vimeo, cheè un po' la “bibbia” di chiunquesia interessato ad evolvere nellaspecialità. Si segue una precisaprogressione tecnica, partendodalle basi e avanzandovelocemente, trick dopo trick,credetemi è un DVD pazzesco,ben organizzato, e utilissimoper qualunque livello di rider. Iprincipi imprescindibili per saltaresempre più in alto e contricks sempre diversi, li trovatenel DVD, ma alcune considerazioniutili e valide per tutti sonobasilari:KITE ADATTOLe differenze prestazionali frai diversi tipi di kite sono oggimolto nette. Ogni produttorepossiede un catalogo con diversitipi di ali, che seguono lediverse filosofie di utilizzo finale(Styles), e sono ottimizzate perla specifica specialità per cuisono state progettate. Per farei primi salti vanno ovviamentebene tutti i tipi di kite, giacchéall'inizio, l'esigenza è di automatizzarei movimenti del salto.Poi, una volta che vi sentiretesicuri e vorrete osare maggiormentedovrete assolutamenteacquistare un kite che “salta”e che vi fa galleggiare in volo...Quindi, se volete davvero volarealti, non potrete usare il kiteda Wave ereditato a prezzo disconto e che tra l'altro non viverrà nemmeno utile per far lagara di bolina contro il vostroamico, che ha imparato l'altroieri, ma che bolina più di voiperché ha un kite da Race perle mani.LINEE LUNGHELe esigenze del wave e wakestyle hanno negli anni fattoscendere progressivamente lalunghezza linee intorno ai 18-23 metri, come standard nellebarre. Significa avere una finestradi volo abbastanza piccola,con minor potenza teorica daverticalizzare per l'ascesa delkite, e quindi minor altezza disalita sul salto e minor tempo divolo. Nelle gare di hang time siusavano anche i 40 metri. Senzatroppi eccessi comunque un27-33 metri è sicuramente unamisura suggeribile e facilmenteottenibile acquistando gli “extensionlines kit” che sono dellesemplici linee di prolunga di5-7-10 metri, da aggiungere e rimuovererapidamente alle lineeche già possedete.GESTIRE LA SOVRAINVELATU-RAPer saltare veramente alto bisognaessere sovrainvelati! Ovviamente,più si riesce a gestire lasovrainvelatura, e maggiormentesi otterranno risultati strabiliantidi hang time. La qual cosala si ottiene assolutamente pergradi, e con tanta esperienza, eprogressivamente con il maggiorlivello raggiunto, uscitadopo uscita. Bisogna saper padroneggiareperfettamente lafinestra di volo, soprattutto nellezone basse, tenendo il kite alivello dell'acqua per la maggiorparte dell'uscita e farlo salire alivelli superiori solo per saltare.L'errore comune di chi inizia, ènon aver la capacità tecnica pergestire la sovrainvelatura, il che,tra l'altro, è addirittura controproducenteallo scopo prefissato,perché i salti usciranno


inevitabilmente troppo lunghie bassi, perché non si riuscirà a“tenere” il bordo della tavola infase di caricamento pre-salto,quindi si salterà lunghi sotto lelinee del kite, con inevitabile cadutae problematica ripartenzadel kite... ATTENZIONE, quindi,ricordate che la potenza è nullasenza controllo, più sarete sovrainvelatie più aumenterannole probabilità di farvi male senon sarete in grado di saperlagestire correttamente.TAVOLA PICCOLAQuando l'ala tira davvero tanto,e si vuole raggiungere la velocitàpiù alta per salire il più possibile,è indubbio che una tavola“piccola” sotto i piedi aiuti parecchio.Si arriva a un punto chemeno roba si ha sotto i piedi emeglio è. Quindi, un bidirezionaledi 125x35, oppuie 120x32ad esempio, è una misura un po'“strana” oggi , in cui per diversimotivi, le tavole si sono allungatee allargate anno dopo annoe un 142x38 è da considerarsioramai quasi uno “standard”.Eppure un bidi “tirato” può essereda considerare seriamenteper chi arriva a voler il massimo.Tra l'altro più è piccola e piùsarà leggera è gestibile in fasedi board off e di manovre.MISURARE LE PERFORMANCE(WOO-OOOOOO!)Chi ambisce a organizzare sfidecon gli amici, ha oggi a disposizioneun formidabile strumentotecnico, il WOO! Si tratta di unpiccolissimo trasmettitore Bluetooth,da applicare sulla tavola,che registra per tutta la session,l'altezza di ogni singolo salto e iltempo di volo (hangtime). Poi siesce dall'acqua, si trasmettonoi dati in bluetooth sul cellulare,e si guarda chi ha fatto la migliorperformance della giornatafra tutti gli amici. Semplice,potente, utile e rivoluzionario!Basta davvero poco per decretareil migliore della giornata frail gruppo di amici. E si può pubblicareil risultato sui vari websocial e addirittura far parte diuna classifica per singoli spot edi una mondiale.TEST!Abbiamo quindi deciso, in redazione,di fare alcuni test, con leditte che hanno voluto aderire,sugli aquiloni ora in commercio,che eccellono in questa specialità,per consigliarvi al megliosull'acquisto del vostro nuovokite da “salto in alto”...Si è organizzato quindi un TESTCOMPARATIVO, a parità di valoriovviamente (misura di ala, intensitàe angolo del vento, numerodei salti, livello del rider)e si è voluto misurare tramiteWOO i 5 migliori salti di ognisessione per ogni ala estrapolando,classificando e sommandoi valori più elevati di altezzae di tempo di volo e stilandoquindi la classifica finale... Nelprossimo numero i dettagli e ilreport completo con le modalitàdi misurazione dei test.Nel frattempo… cominciate adallenarvi! ;-)Renato “DrKite” CasatiResponsabile tecnicoWave team rider RRD. Kitesurfer dal 2000, è stato giudiceed atleta PKRA e KPWT. Ha scritto continuativamente perdiverse riviste di settore negli ultimi 12 anni. Vive fra lago diComo e Sardegna ma sverna fra le onde Capoverdiane.


Una passione senza limiteper creare la migliorepiattaforma digitalededicata al Kite<strong>Kitesoul</strong> è un universo media fatto da kiters per ikiters, costituito dal nostro sito web, dalla rivistabimestrale digitale sfogliabile online, dalla unaforte presenza nei social networks e da uncanale video che farà conoscere i protagonisti diquesto sport e che farà “toccare” virtualmentele novità di prodotto al grande pubblico.La nostra missione è creare valore, per i lettori eper gli inserzionisti, attraverso una piattaformamedia digitale dedicata esclusivamente al kite,raggiungibile con ogni tipo di device ed in gradodi raccogliere tutti gli appassionati del settore percondividere notizie, video, competizioni, eventi,test dei materiali, interviste, viaggi, spot guide,contests, momenti di aggregazione e tutto ciòche rende grande questo sport e chi lo pratica.Abbiamo grandi novità e stiamo lavorando apieno regime, ma solo insieme a voi ed al vostrosupporto saremo finalmente in grado di regalareal movimento kite <strong>Italian</strong>o la vetrina che merita.La Redazione di <strong>Kitesoul</strong> <strong>Magazine</strong>e kitesoul.comPer informazioni o suggerimenti contattateci all’indirizzo info@kitesoul.comPer la pubblicità sul magazine o sul nostro sito adv@kitesoul.comnon perdete il prossimo numero OTTOBRE - NOVEMBRE in uscita il 2 OTTOBRE 2015

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