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PORCARELLI 2013_03_09 eclissi).pdf - Chiesa Cattolica Italiana

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Competenze e visione di uomoispirata ai valori evangelici.Formazione integrale della persona1P I A N O D I A LTA FO R M A Z I O N E P E R C O O R D I N ATO R I D I DAT T I C I ED O C E N T I D E L L E S C U O L E C AT TO L I C H E F. I . D . A . E .C E RT I F I C A Z I O N E D E L L E C O M P E T E N Z E E P RO F I LO I N U S C I TAD I U N O ST U D E N T E D I S C U O L A C AT TO L I C APA D OVA – 9 M A R Z O 2 01 3P R O F. A N D R E A P O R C A R E L L IU N I V E R S I T À D I P A D O V AProf. Andrea Porcarelli


Le radici dell’idea di persona nella culturaoccidentaleLa «base culturale» dell’antropologia greca3L’uomo viene letto con le categorie che spiegano il cosmo …ma per molti autori non riducibile ad esse «senza residuo»Il contributo della rivelazione biblicaL’uomo creato aimmagine esomiglianza di DioL’uomo chiamato adun rapporto«speciale» con LuiProf. Andrea Porcarelli


Il concetto di persona nel dibattito teologicocristianoI grandi «noditeoretici» del dibattitocristologico etrinitario4«In interiore hominehabitat veritas»(l’uomo come via diaccesso a Dio)La definizione «classica»: Rationalis naturae individuasubstantia (Boezio)Prof. Andrea PorcarelliAlcune precisazioni di Tommaso«Persona est nomen dignitatis», essa sta a designare ciò che di piùperfetto può esistere in tutto l’Universo, ovvero un ente che è «subsistensin rationali ntaura» e in quanto tale ha un «dominio» pieno dei suoi atti


La persona umanaE’ pienamente«persona»Quanto a valore, dignità,che le competono inforza di quello che «è» enon in forza di quelloche «ha» o «fa»5Con uno statutoontologico specialeDell’anima umanaTommaso dice che sta«sulla linea di orizzonte»tra le sostanze corporeee quelle spirituali«Cum anima humana sit in confinio corporearum et incorporearumsubstantiarum, quasi in horizonte existens aeternitatis et temporis,recedens ab infimo appropinquat ad summum» [TOMMASO D’AQUINO,Summa Contra Gentiles, lib. II, cap. 81]Prof. Andrea Porcarelli


La persona umana, in quanto sussistente di naturaspirituale, si caratterizza per una sorta di maggiore“presenza a se stessa” che comporta un pienodominio sui propri atti (è cosciente di conoscere edè scegliente – cioè libera – nello scegliere), ma – inquanto spirito “incarnato” - ha la prerogativa direalizzare quel pieno dominio sui propri atti inmodo progressivo, come un essere che è“sull’orizzonte” tra tempo ed eternità. Si tratta diun’attuazione progressiva che è comunque sotto ilpieno dominio della forma umana come tale, equindi sotto il sigillo della dignità della personaProf. Andrea Porcarelli 6


L’educabilità come prerogativa metafisica dellapersona umana (e solo della persona umana)Gli animali si«addestrano»7Gli angeli«nascono adulti»Le persone umane si«educano»“L’uomo condivide con altri esseri, a lui superiori, la capacità di unavita soprannaturale, e con le creature inferiori ha comune laspontaneità vitale e gli elementi corporei: ma l’educazione è cosa suapropria, perché da una parte suppone lo spirito e dall’altra vuole unospirito soggetto alla capacità di sviluppo e non dato tuttoimmediatamente come possesso compiuto” (G. Corallo, Pedagogia)Prof. Andrea Porcarelli


Prof. Andrea PorcarelliIl fine dell’educazione9Possiamo ora definire in maniera più precisa lo scopo dell'educazione:guidare l'uomo nello sviluppo dinamico durante il quale egli si forma inquanto persona umana, - provvista delle armi della conoscenza, della forzadel giudizio, e delle virtù morali - mentre, nello stesso tempo, a lui giungel'eredità spirituale della nazione e della civiltà alle quali egli appartiene, e ilsecolare patrimonio delle generazioni che così può essere conservato [J.Maritain, L’educazione al bivio]Il fine dell’educazione dell’uomo deve ordinarsi al fine (soprannaturale) dellapersona umana, l’azione educativa deve proporsi necessariamente didirigere ed aiutare l’educando nell’acquisto di quelle capacità personali conle quali egli potrà operare liberamente, responsabilmente e in modo daconseguire il proprio fine personale, che è il possesso di Dio. L’educazioneconsegue il suo fine cooperando al formarsi di un uomo reso capace, con lesue azioni, di conseguire il proprio [G. Nosengo, La persona umana el’educazione]


Rischi da evitareRiduzionismoSociologismo10Considerare, in prospettiva educativa, solo alcuniaspetti della ricca identità della persona(dimensione fisica, emotiva, intellettuale,relazionale, morale, religiosa) escludendo gli altri.Tipico dei regimi totalitari, in cui si subordina lapersona (e la sua educazione) al suo inserimento inuna società determinata.FunzionalismoProf. Andrea PorcarelliPuò essere una forma di sociologismo e consistenella tendenza a curvare il processo educativo «infunzione» di esigenze sociali, del mondo del lavoroo della «società della conoscenza» …N.B. – Una progressiva deriva di tipo riduzionista in ambito antropologico (dal«corpo-macchina» all’uomo-macchina) comporta una parallela derivafunzionalista in ambito educativo


Alcune conseguenze pedagogiche11L’educazione èun «processo atermine»L’autoritàeducativa tendea dissolversiIl fine dell’educazione, laconquista della maturità, nesegna anche «la fine». Ciò chedura per tutta la vita non èl’educazione, ma laformazione e la tensioneverso una sempre maggioreperfezione umanaProf. Andrea PorcarelliL’autorità educativa è necessariae richiede una guida sicura. Essamira a generare, giorno dopogiorno, un’autonomia sempremaggiore e più profonda. Il finedell’educatore è quello – inultima analisi – di rendersi«inutile»


Mission delle organizzazioni formative12Approccio“educativo”Approccio“tecnicista”Centrato sulle personeLa formazione è in funzionedella costruzione /ricostruzione dell’identitàpersonale, mette al centro lepersone e utilizza gli oggetticulturali come “strumenti”(mezzi) in vista di quel fine.Prof. Andrea PorcarelliCentrato sugli oggetticulturaliL’obiettivo è l’acquisizione diconoscenze, abilità, competenze(fine). Eventuali attenzioni allepersone sono “funzionali” alledinamiche formative (es.superare resistenze)


Quale mission per la scuola oggi?13La scuola è l'ingresso nella vita della ragione. E' certamente vita essa stessa, enon mera preparazione alla vita; tuttavia è uno speciale tipo di vita,accuratamente programmato al fine di sfruttare al massimo quegli anni ricchidi possibilità formative che caratterizzano la sviluppo dell'homo sapiens e chedistinguono la specie umana dalle altre. La scuola non dovrebbe quindilimitarsi ad assicurare una semplice continuità con la società che l'attornia ocon l'esperienza quotidiana. Essa è quella particolare comunità in cui si fal'esperienza di scoprire le cose usando l'intelligenza, ed in cui ci si introduce innuovi e mai immaginati campi di esperienze [Bruner, Dopo Dewey]Diverse sottolineature possibiliEducare attraversol’istruzioneErogare pacchettiformativiProf. Andrea Porcarelli


La mission della scuola: educare attraversol’istruzioneProf. Andrea Porcarelli14La persona umana ha diritto ad un orientamento scolastico che,tenendo presenti i fini sociali della educazione e della scuola, e, anzi,proprio perché li tiene giustamente presenti, sia principalmentefinalizzato al proprio perfezionamento spirituale. La scuola deve esserefatta per l’uomo e non viceversa. (…) Se non si rispetta questo ordinatofinalismo si dà origine al disordine e ci si avvia su una china lungo laquale prima si asservisce l’uomo alla scienza, poi questa allaproduzione materiale e alla potenza statale, e, alla fine, inevitabilmentealla sopraffazione e alla guerra. (…) Sarebbe assolutamenteinaccettabile un ordinamento scolastico che, nel preparare i cittadiniall’esercizio di una professione, non si curasse della formazione umanadel professionista, considerando questo come uno strumento privo di unfine proprio, o che, peggio, gli negasse per principio, ogni diritto aricevere una tale formazione [G. Nosengo]


Il «sogno» di ComenioPer didattica si intende l’arte d’insegnare: da non molto tempouomini illustri, provando compassione per la fatica di Sisifo, cuisono costretti gli scolari, hanno rivolto ricerche e studi su questaarte. Come diversi sono stati i tentativi, altrettanto diversi sonostati i risultati ottenuti. Alcuni sono andati in cerca di compendi perinsegnare più facilmente questa o quella lingua soltanto. Altrihanno ricercato vie più brevi tramite le quali si potesse fareapprendere rapidamente questa o quella scienza o arte. Altri altroancora. Ma quasi tutti si sono serviti di osservazioni esterioriusando procedimenti immediati e superficiali, cioè, come si dice,“a posteriori”. Noi osiamo promettere una grande didattica, cioèun’arte universale di insegnare tutto a tutti e di insegnare con talesicurezza che sia pressoché inevitabile conseguire buoni risultatiProf. Andrea Porcarelli 15


… e i suoi presupposti culturali …Ma riprendiamo il confronto con l’arte tipografica e spieghiamo ancorameglio con una similitudine quale sia il meccanismo di funzionamento diquesto nuovo metodo, affinché appaia chiaro che le scienze si possonoscrivere nella mente quasi con gli stessi modi con cui si stampa sullacarta. E perché non coniare un nome confacente e adattarlo a questanuova didattica, come “didacografia”, alludendo al nome di tipografia?(...) La carta sono gli scolari, la cui mente deve venire impressa con icaratteri delle scienze. I caratteri tipografici sono i libri scolastici e tuttigli altri strumenti didattici preparati per agevolare l’apprendimento dellematerie. L’inchiostro è la viva voce del precettore che trasmette il sensodelle cose dai libri alle menti degli scolari. Il torchio è la disciplinascolastica che dispone e costringe gli scolari ad assorbire le nozioni. Lacarta può essere di qualsiasi tipo, va bene comunque: tuttavia quantopiù è pulita, tanto più nitidamente riesce la stampa. Così questo metodosi adatta a intelligenze di ogni tipo, ma porta avanti meglio quelle piùlimpideProf. Andrea Porcarelli 16


Quali competenze per i modelli trasmissivi?17Tutti i modelli didattici trasmissivi, di ogni tempo (ai giorninostri pensiamo ai modelli comportamentisti, che hannogenerato la «didattica per obiettivi», basata sulla «taskanalysis») prevedono un processo di verifica «segmentato»sui singoli obiettivi, per cui le competenze – di fatto – siriducono ad abilità complesse che si nutrono diconoscenze. In più si tratta di competenze«standardizzabili», uguali per tutti, il cui «cuore» si collocanelle discipline e in ciò che di esse si ritiene importantetrasmettereProf. Andrea Porcarelli


Modelli epistemici di competenza inprospettiva psico-pedagogica20ModellocomportamentistaFocus sui comportamentiRicerca la «migliore prestazione» (oprestazione eccellente) tra le moltepossibili (Taylor, Bobbit, Tyler, Bloom …)ModellocognitivistaDistingue tra prestazione (performance) ecompetenzaCapacità di assolvere un compito complesso,mediante schemi operativi frutto di conoscenzaed esperienza (Chomsky, Piaget, …)ModellopersonalistaFocus sulla «persona competente»: dalla «esecuzione» alla «azione»Ingloba totalmente il soggetto, considerandone l’aspetto cognitivo, ma anche volitivo,motivazionaleProf. Andrea Porcarellie – più in generale – tutta la sua storia e identità (Le Boterf, Pellerey, …)


Due «poli concettuali»21Performance che impiegaabilità complesse econoscenze specificheRischio di“sostanzializzazione”CompetenzedecontestualizzateCertificazione di abilità“skillabili”Immagine: vaso da riempireMobilitazione delle miglioririsorse interiori (conoscenzeabilità, motivazioni …)Personalizzazione dellecompetenzeCompetenzecontestualizzateCertificazione qualitativaImmagine: fuoco daaccendere


Il modello personalista / personalizzato22“Una competenza presuppone l’esistenza di risorse da mobilitare, ma non siconfonde con esse, poiché al contrario la competenza vi aggiunge qualcosarendendole sinergiche in vista di un’azione efficace in una situazionecomplessa. Essa accresce il valore d’uso delle risorse mobilitate, allo stessomodo che una ricetta di cucina valorizza i suoi ingredienti, perché le ordina,le mette in relazione, le fonde in un insieme più ricco della loro sempliceunione per giustapposizione” [Perrenoud, 20<strong>03</strong>; cfr. anche Pellerey, 2004]Capacità,attitudini,motivazioni(personali)Acquisite negli ambienti formali,non formali, informaliProf. Andrea PorcarelliConoscenzeAbilitàCompetenzePersonali,“idiografiche”,nonstandardizzabili


Prof. Andrea Porcarelli… ricordate ?23Il Profilo Educativo Culturale e Professionale (…)rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbesapere e fare per essere l’uomo e il cittadino che è giustoattendersi da lui al termine del Primo Ciclo di istruzione.Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenzedisciplinari e interdisciplinari (il sapere) e le abilitàoperative (il fare) apprese ed esplicitate nel sistemaformale (la scuola), non formale (le altre istituzioniformative) e informale (la vita sociale nel suo complesso)sono diventate competenze personali di ciascuno.[Dal PECUP del I ciclo – D. L.vo n. 59/2004]


Il «ragazzo competente»24Possiamodire che unragazzo ècompetentequando,mobilitandole proprieenergieinteriori, alivelloaffettivo,motivazionale, diconoscenze edi abilità …Matura ilsenso delbello, del veroe del beneEsprimeposizionipersonali,criticamentevagliateComprende lacomplessitàculturale(conoscenzesignificative)Conferiscesenso alla vitaed elabora unprogettopersonaleAssume leproprieresponsabilità epartecipaattivamenteRisolve problemiconcreti ecomplessiInteragiscepositivamentecon gli altri


Attivare e valutare competenzeUnacompetenzasi attiva25Attraverso “apprendimenti significativi” di conoscenze eabilità a cui ciascuno riesca ad attribuire un significatopersonaleIn un contesto laboratoriale, in cui lo studente ècoinvolto (personalmente e in gruppo) nell’affrontaresituazioni e risolvere creativamente problemiUnacompetenzasi valutaValutando conoscenze e abilità, in modo trasparente econ precisi “indicatori” di ciò che è richiesto a tuttiAttraverso “compiti in situazione” che consentano diosservare l’apporto personale di ciascuno ed alcuni“sintomi” di come le competenze siano state“personalizzate”Prof. Andrea Porcarelli


Indicatori per osservare e valutarecompetenze esperte26• Mettere in atto capacità di ricostruire lo spazio problematico(problem posing)• Disporre di repertori ricchi di strategie di soluzione• Utilizzare in modo funzionale e pertinente le variabilicontestuali (sensibilità al contesto)• Utilizzare in modo flessibile le proprie conoscenze e abilità• Servirsi in modo consapevole dei principi chiave e quadriinterpretativi sui domini conoscitivi e operativi coinvolti• Mettere in atto abilità di auto-regolazione, congruenti conl’evolversi delle situazioniProf. Andrea Porcarelli


Una progettazione didattica per promuovere competenze personaliL’OF si pone nello spaziodi intersezione tra culturaformale e vita personale,è significativo e motivanteAttenzionealladimensionemetacognitivaSia per promuoverealtri apprendimentisignificativi (initinere)AutovalutazioneObiettivoformativoAmbiti dicompetenzaApprendimentisignificativiCompiti insituazionesignificativi esfidantiIdentifica (e palesa aglistudenti) la «posta ingioco» sul pianoculturale e formativoGli ambiti di competenzada promuovere sono«inclusi» nell’OFStrategiedidatticheattivantiSia per favorire lamessa in campo (evalutazione) dellecompetenzeValutazione


Il problema della valutazione / certificazione28Superare il rischio della«deriva burocratica»In riferimento ad un«profilo di studente»Creare «situazioni di compito»autentiche e «generative»Privilegiare gli strumenti ditipo qualitativo e idiograficoProf. Andrea Porcarelli


Testi del relatore a cui si rimandaper approfondire29- Porcarelli A., Educazione e politica. Paradigmi pedagogici aconfronto, FrancoAngeli, Milano 2012Misurandosi con l’emergenza educativa del nostro tempo, il testo cerca di andare alleradici di una possibile «risposta pedagogica», confrontandosi con otto testimonisignificativi, di cui presenta l’intreccio tra visione dell’uomo, visione della società,educazione e politica.- Porcarelli A., Cammini del conoscere, Giunti, Firenze 2008Il testo svolge, con approccio discorsivo, la metafora del cammino come immaginedella relazione didattica e del cammino dell’apprendimento: ad ogni tipologia di“terreno” e di approccio escursionistico, corrisponde una tipologia di conoscenza edun approccio didattico.Prof. Andrea Porcarelli


- Porcarelli A., Sui sentieri della meraviglia. Lezioni diintroduzione alla filosofia alla luce del pensiero di Tommasod’Aquino, Il giardino dei pensieri, Bologna 2012Il testo affronta le questioni fondamentali circa l’identità della filosofia, a partire dalsuo sorgere nel quadro dell’esperienza umana. Sulla scorta dell’affermazione aristotelicaper cui la filosofia nasce dalla meraviglia, si cerca di percorrere il «sentiero» dellameraviglia, fino ad affrontare le spinose questioni del rapporto tra filosofia e scienza etra filosofia e fede.- Corradini L., Porcarelli A., Nella nostra società.Cittadinanza e costituzione, SEI, Torino 2012I temi dell’educazione alla cittadinanza (Cittadinanza e costituzione), vengonopresentati in modo agile, adatto agli studenti della secondaria di secondo grado, mautile anche per gli insegnanti. Fondato su una prospettiva personalista il testo offremoltissimi agganci con una visione sapienziale della vita e con l’IrcSito: http://idr.seieditrice.com/formazione/Prof. Andrea Porcarelli 30

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