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180-71591PDFUlisse_luglio_2015

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CANTIERE DEL ’900.2“Buste de femme au chapeau”, 1969,Enrico Baj - Milano 1924 - Vergiate, Varese 2003“Spazio elastico”, 1970,Gianni Colombo - Milano, 1937 - Melzo, Milano 1993Sopra“Geografia”, 1982- 1988, Maria Lai -Ulassai, Ogliastra 1919- Cardedu, Ogliastra2013A destra “Mood”,1963, Gastone Novelli- Vienna 1925 - Milano1968A sinistra“Coppia”, 1970 ca,Fausto MelottiRovereto, Trento 1901- Milano 1986Il “Cantiere” delle Gallerie di Piazza Scala propone semprenuovi e diversi allestimenti, mettendo in mostra nuclei diopere selezionate dalle collezioni del ‘900 della Banca IntesaSan Paolo, che vantano oltre tremila testimonianze tra dipinti,sculture, fotografie, installazioni e altre tecniche esplorate nelsecolo scorso. Il percorso espositivo attuale conta 79 opere, distribuitenelle sei sale che gravitano attorno al Salone Manzoni.Il progetto, curato dal professor Francesco Tedeschi dell’UniversitàCattolica di Milano, si focalizza e insiste sul concettodi ‘forma’.Il percorso non illustra in modo sistematico protagonisti, movimentie gruppi, ma tocca diversi temi che valorizzano la ricchezzadella collezione.Si articola attorno a quattro filoni tematici che mettono in relazioneopere di diverse poetiche e tendenze che attraversanotutto il Novecento, dagli Anni 20 alla fine del secolo.Il colore, protagonista unico e impositivo, secondo una direzionedi lettura che parte da Balla e dalle sue sperimentazionicromatiche, per ritrovarsi in Dorazio e in altri autori dell’areadell’astrazione lirica o geometrica.Il concetto di tempo, applicato alle immagini e alle intenzionidell’arte del secolo scorso, viene esemplificato nel tema dellamemoria, evocato dalle figure degli ‘archeologi’ di de Chirico,nel senso di attesa che si trova al centro dell’attenzione diFontana nell’elaborazione dei suoi ‘tagli’, nel tempo sospesodell’installazione di Paolini, nonché nell’iterarsi di una ‘ripetizionedifferente’ nella sequenza fotografica di Vimercati.Lo spazio, categoria specificamente esplorata da Fontana intutti i suoi lavori, è ripreso attraverso le indagini sul tema dellarappresentazione prospettica, diversamente applicata nelleopere di Aricò e di Tirelli, dov’è messa in discussione, mentreColombo genera nella bidimensionalità la qualità progettualedei suoi “Spazi elastici” e Uncini crea altre riflessioni sul temanella costruzione di spazi ulteriori.“Doric IV”, 1971, Piero DorazioRoma 1927 - Perugia 2005WORKS OF THE NINETEEN-HUNDREDS.2The “Workshop” of the Gallerie di Piazza Scala always offersnew and different exhibitions, comprised of clusters of worksselected from the Intesa San Paolo Bank’s collections from thenineteen-hundreds that number over three thousand amongstpaintings, sculptures, photographs, installations and othertechniques explored over the last century. The current exhibitionincludes 79 works, distributed throughout the six hallsgravitating around the Salone Manzoni. The project, curated byprofessor Francesco Tedeschi from Milan’s Cattolica University,focuses and insists on the concept of ‘form’.The exhibition doesn’t systematically illustrate protagonists,movements and groups, but touches on issues that valorise therichness of the collection itself.It is structured around four themes linking works from differentpoetics and trends that cross the entire nineteen-hundreds, fromthe ‘twenties to the end of the century.Colour, single and domineering protagonist, interpreted in adirection starting from Balla and his chromatic experiment andcontinuing on through Dorazio and other artists from the areaof lyrical or geometric abstraction.The concept of time, applied to the images and intentions ofthe last century is exemplified in the theme of memory, evokedby the figures of de Chirico’s ‘archaeologists’, in the sense ofthe anticipation that Fontana focuses on in the elaboration ofhis ‘slashes’, in the time suspended of Paolini’s installationsand the iteration of ‘different repetition’ in the photographic sequencesof Vimercati.Space, a category specifically explored by Fontana in all his“Particolare della nascita di Venere”, 1965, Giosetta Fioroni - Roma 1932Per finire la figura e il paesaggio presi in esame da una seriedi opere che vanno dalle creazioni della prima parte del XXsecolo alle nuove interpretazioni di metà Novecento, per essereoggetto di forme di analisi visiva e mentale nell’ultima partedel secolo.Per rendere la visita ancora più suggestiva, al centro del SaloneManzoni troverete importanti sculture che invitano a unariflessione sulla costruzione e la rappresentazione dello spaziogeometrico.Il tutto supportato da un catalogo (Skira), un’audioguida peradulti e bambini e un percorso multimediale.gallerieditalia.comSotto“Spazio inquieto,T. 1”, 1957,Emilio VedovaVenezia 1919 - 2006works, developed and questioned through experiments on thetheme of perspective, variously applied in the works of Aricòand Tirelli, whereas in two-dimensionality Colombo generatesthe design quality of his “elastic spaces” and Uncini createsother reflections on the theme in the construction of ulteriorspaces.Lastly, the figure and the landscape examined in a series ofworks ranging from the creations of the early 20th century tothe new interpretations of mid-century, becoming the subjectsof visual and cerebral forms of analysis in the latter part of thecentury.Rendering the visit even more evocative, at the centre of the SaloneManzoni a series of important sculptures invite reflectionson the construction and representation of geometric space.All with the support of a catalogue (Skira) an audio guide foradults and children, and a multimedia itinerary.88 ULISSE LUGLIO <strong>2015</strong> ULISSE LUGLIO <strong>2015</strong> 89

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