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Profili - Chiesa Cattolica Italiana

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EInquesti ultimi mesi ho girato unpo’: da Taranto a Udine ho attraversatol’Italia in tutta la sua lunghezza,non tutto in una volta! A più ripreseho incontrato famiglie delParco e del Circo. Per alcuni è statoun primo incontro, per altri un rivedersida non troppo tempo, peraltri è stato un rivedersi dopo moltianni, troppi. Ho trovato bimbi chenon erano più bambini e facce con isegni del tempo passato. Ma la gentedel viaggio non si smentisce mai:dopo anni , passato l’attimo del “riconoscersi”,recuperate alla memoriale linee dei volti noti sembravache ci fossimo lasciati la settimanaprima. La stessa confidenza, lo stessopiacere di stare insieme. Ma anchecon le persone incontrate per laprima volta, dopo quel tanto che èDITORIALEbastato, mi hanno dato l’impressionedi esserci conosciuti da sempre.Si potrebbe fare un’analisi psico-sociologia,uno studio sulla relazionalitàin certe categorie di persone, sipotrebbero ricercare radici antropologichee comportamentali, si potrebbefare più semplicemente dellaretorica sui valori, si potrebbe faredella poesia che si perda cometra le immagini di un film di Fellini.Niente di tutto questo forse è soloquestione di umanità o se vogliamodi verità.La verità non è un fatto assoluto,immutabile, asettico. La verità passasempre attraverso la soggettivitàdelle persone. E’ vero che un alberorimane sempre un albero, ma sesi guarda con più attenzione potrebbeessere un arbusto un po’ cresciuto.Proviamo ad ascoltaretestimoni diversi di unostesso incidente stradaleper sentire versioni contrastantidello stesso fatto.Sul piano sportivo, lalettura diversa della“verità” ha fatto la fortunadi trasmissioni televisivee radiofoniche.La verità non è dunqueassoluta, ma relativa implicail mio coinvolgimento,la mia emotività, lamia relazione. Il bicchierepuò essere mezzo pieno omezzo vuoto secondo comelo si guardi.Per gente che ha fatto dello spettacolola propria vita, che tutti giorni“gioca” con la finzione, che cosa èla verità? La faccia truccata, i lustrinisul vestito, il sorriso accattivanteo le scarpe infangate, le manisporche dell’impianto, la faccia arrabbiataper un motore che non parte?La verità vera sta nella relazione inquello che sappiamo e vogliamo offrireagli altri e quello che dagli altrici aspettiamo, con tutti i limitiche conosciamo, le difficoltà cheogni relazione comporta. I fatti diventanorelativi o marginali, i guainascono proprio quando facciamodei fatti un assoluto, uno ostacoloalla relazione. Faccio solo un esempio:l’amicizia, l’affetto, l’amore, isentimenti forti che caratterizzanorelazioni vere sono indipendenti daifatti, dalla vicinanza o dalla lontananza,dalla vita o dalla morte. Sedei fatti si fa un assoluto la tragediadella perdita di una persona cara diventauna disperazione senza fine.Credo che la gente del viaggio debbaandare orgogliosa della sua capacitàdi cogliere la verità nelle proprierelazioni, pur condizionate daglieventi che attraversano la vita,con la ricchezza di una umanità chela distingue capace di incontrarecon affetto un vecchio amico e dimanifestare gioia per un amiconuovo che da subito è diventatouno vecchio.Don LucianoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 2


Tempo invertito:fieranti e circensiprovvisorio con le caratteristichedella stabilità, ma è tale solo per iltempo necessario perché tutto continuanella sosta seguente. Questaimmagine ci aiuta a comprendere,almeno in parte, la sensazione che ifieranti ed i circensi hanno dellospazio e del tempo.Il loro tempo è modulato:- sulla dimensione del viaggio, dunquein stretta relazione con lo spazio;- sulla dimensione del lavoro, dunfotodi A.Tamburrinie Ufficio StampaFestival di LatinaLa dimensione del tempo che tuttiviviamo è legata al ritmo settimanale:sei giorni di lavoro ed uno di riposo.Purtroppo questo ritmo è statoalterato in tantissime situazioni eper una molteplicità di persone. Lostesso l’alternarsi del giorno, cometempo dell’attività, e della notte,come tempo del recupero, è ormairiservato a pochi.Se il tempo ha la caratteristica discorrere sempre uguale, secondo icriteri della fisica così ben interpretatidal ritmo degli orologi, la comprensioneumana del tempo cambiasecondo le proprie situazioni e ritmi“altri”.Il filosofo francese Henri Bergson,attribuisce grande importanza aglistati di coscienza piuttosto che altempo spazializzato della fisica. PerBergson il tempo concretamentevissuto è una durata “reale” che dipendedallo stato psichico presentedi ogni persona che porta con séquanto le proviene attraverso lamemoria e dalla novità del momento.Dunque c’è una continua evoluzionedella concezione del tempo,un movimento che fa parte del vissuto.Una specifica dimensionetemporaleStando a stretto contatto con le famigliedei fieranti e circensi ci èpossibile tentare una comprensioneed una analisi della dimensionetemporale di questo popolo in continuomovimento. Dobbiamo peròtener conto che il movimento diquesta Gente è peculiarmente diversodal movimento e dal viaggiarecome ormai si è inesorabilmente radicatonella società di oggi. Il continuomuoversi degli uomini d’oggisembra renderli apparentementetutti simili anche se con mete diverse,con scopi diversi, ma tutti mossidal bisogno frenetico di andare evenire, sempre più di corsa fino all’ingorgoe al blocco reciproco masempre più convinti che la vita siaimpossibile senza muoversi.Ma soffermiamoci sul viaggiare deifieranti e circensi, un viaggiare diverso,sconosciuto, difficilmente riconoscibilecome tale dalla realtàche li circonda, ma che ha una suapropria dimensione. Tutta la famigliasi sposta da un luogo all’altrosenza pensare a ritornarvi perchésemplicemente non avviene. Il luogodi residenza è quello in cui ci sitrova, però senza radici, un luogoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 3


Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 4que in stretta relazione con il tempolibero altrui;- sulla dimensione della stagionalitàed in stretta relazione con la meteorologiaed il tempo atmosferico.La dimensione del viaggioViaggiare non significa soltanto spostarsida un posto all’altro, ma benpiù: organizzare lo smontaggio, iltrasferimento e il montaggio di tuttal’attrezzatura necessaria, ma anchealla famiglia con tutte le suenecessità, una volta arrivati nellanuova piazza, è richiesto un adattamentoalla situazione nuova che si èvenuta a creare. Nel caso del LunaPark gli spostamenti sono legati adun ciclo annuale di fiere ed ogni annonel medesimo periodo si torna allostesso posto; ma ogni volta ilgruppo di famiglie che si forma ènuovo e la tipologia delle relazionicambia di piazza in piazza.Non sempre gli arrivi e le partenzesono sincronizzate e così si richiedeun certo adattamento nelle fasi dimontaggio e smontaggio delle attrazionie ritmi di tempo diverso. NelCirco è la stessa comunità che sisposta e alcuni ritmi sono ormai divenutiabitudinari; cambia invece lalocalità di arrivo, la lunghezza delviaggio, l’adattamento alla nuovasituazione per le necessità della vitafamiliare, dalla scuola dei figli ainegozi per fare la spesa.Il tempo del viaggio è un tempo vissutoin modo del tutto particolarepresi da una certa frenesia del farpresto, nel contrasto dei lavori affidatialle donne e quelli degli uomini,nell’attesa degli “imprevisti”che sono sempre dietro l’angolo. È iltempo del “non luogo” specie quandoil viaggio è più lungo e parte delmateriale e delle persone sono ancoranella piazza di partenza e partesono già arrivate.La dimensione del lavoroFinito di viaggiare, inizia il tempodel lavoro. E come tutti i lavori cheriguardano il divertimento e lo spettacolo,il tempo è vissuto “rovesciato”:si riposa quando gli altri lavoranoe si lavora nel tempo libero deglialtri. Ma c’è un’altra componenteche riguarda il tempo del lavoro deicircensi ed è quello degli animaliche vivono un proprio ritmo, così iltempo del lavoro è cadenzato dallenecessità della vita familiare, dellospettacolo e degli animali. Questacomplessità di rapporto tra diversitempi vissuti in contemporanea fa sìche si passi rapidamente da ritmicompletamente concitati a ritmi totalmenterilassati.C’è una fase intermedia che riguardala preparazione dello spettacoloe l’attesa delle persone: truccarsi,cambiarsi d’abito, dare l’ultimaspolverata alle attrezzature assumele caratteristiche, nell’azione, digrande rilassatezza, ma nell’animoc’è una sorta di frenesia ed ansietàche traspare dalle piccole cose.Questo modo di vivere i diversi ritmi


del tempo incide profondamentenon solo nell’organizzazione dellavita, questo è logico, ma anche nellaconsiderazione e nella comprensionedel “valore tempo”.La dimensione della stagionalitàC’è un altro aspetto che incide inmodo sostanziale sulla valutazione evalorizzazione del tempo ed è lastagionalità e la meteorologia. Èuna ovvietà immaginare che neltempo di pioggia ci siano maggioridifficoltà per chi vive in una roulotteed in spazi ristretti, rispetto a chivive in una casa di muratura, per chipassa dall’asfalto della strada allemattonelle del pavimento, piuttostoche essere costretti al fango che siforma tra una carovana e l’altra.La pioggia però, oltre a complicarela gestione della vita familiare, diventaun ostacolo non indifferenteal lavoro: quando piove, i mestieridel luna park rimangono chiusi e glispettatori del circo calano in manieravertiginosa.Se poi piove il sabato e la domenica,giorni in cui l’affluenza è maggioretanto da essere l’unico guadagnodella settimana, questo significache si è perso una settimana di lavoro.Il vento, con la sua forza, ha la caratteristicadi mettere in pericolo lestrutture. Quando c’è vento occorremettere in sicurezza tutti gli impiantie spesso per il circo significasmontare il tendone, gli animali sonopiù inquieti del solito ed è necessariauna maggiore presenza dell’addestratoreche rassicuri e li tengatranquilli, le roulotte ballano ecigolano come non mai. Tutto questomette un’inquietudine addossoper cui il significato e la valutazionedel tempo si altera completamente,il tempo scorre troppo lentamente el’ansia cresce finché tutto non siafinito.Sant’Agostino si chiedeva: “Che cos’èdunque il tempo?”. E si rispondeva:“Se nessuno me lo chiede, loso; se voglio spiegarlo a chi me lochiede, non lo so più”.Queste brevi note sono proprio untentativo di non risposta alla questioneche è stata posta.Luciano CantiniCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 5


una Park, nuova attrazioneper la FieraL“Non lasciatevi attirare da altri miraggi,rimanete qui con noi”.L’invito rivolto dal Cardinale AngeloBagnasco ai giostrai è in realtà unaugurio di lunga vita al Luna Park diPiazzale Kennedy, che quest’annoha compiuto sessant’anni: affinchèrimanga in città, aggiunge l’arcivescovodi Genova e Presidente dellaCEI, quello spazio in grado di rallegrare“i piccoli e i grandi nel modobello, non volgare, familiare, pulito”.In effetti, per questo mondo di allegriaviaggiante, qualcosa in pentolabolle giù: non solo per mantenere latradizione natalizia del Luna Park“della Foce” (il più importante inItalia), ma anche per renderla piùallettante per chi viene da fuoriGenova.E mentre il Cardinale Bagnasco celebrauna Messa dedicata ai patrondelle attrazioni sulla pista degli autoscontri,l’assessore al commerciodel Comune di Genova GianfrancoTiezzi si lascia sfuggire: “Per il prossimoanno stiamo pensando di farcoincidere il Luna Park con un’iniziativadella Fiera – dice – potrebbeessere un evento di lunga durata etenere banco anche per un mese.Ne stiamo parlando sia con la Fiera,sia con gli imprenditori del LunaPark: vedremo, nel mese di febbraio,di valutarne la fattibilità”.Per i 600 giostrai del Luna Park dellaFoce ieri è stata una giornata difesta. Erano in tanti, sulla pista degliautoscontri illuminata da un irrealeneon rosa e piena di bandierine,ad ascoltare la storia dei ReMagi venuti da lontano, guidati dauna stella. Una storia nella qualec’era forse un pezzo del cuore diognuno di loro giunti da ogni parted’Italia per offrire sotto Natalequalche ora di svago. Un divertimento“molto importante, soprattuttooggi, perchè fatto di allegria,pulizia interiore e semplicità”.Le parole del Cardinale AngeloIl Luna Park di Piazzale Kennedya Genova (Foto da Flickr)Bagnasco suonano come una carezza.Arrivano dopo il saluto di FerdinandoUga, amministratore delegatodel Luna Park, che aveva accoltoil Cardinale facendo cenno esplicitoalle “difficoltà logistiche”, ai problemi“che speriamo l’anno prossimopossano essere superati”, ancheUn momento della Celebrazionecon il Card. Bagnasco“con l’aiuto delle istituzioni”. Nelsuo saluto, Uga aveva inoltre definitoGenova “la nostra città di adozione”.Nonostante le richieste chegiungono da altri importanti capoluoghi– aveva aggiunto – ci piacerebbecontinuare nella tradizionenatalizia sotto la Lanterna.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 6


Il Card. Bagnasco con i bambinidel Luna ParkImmagini del Luna Park diGenovaEd è proprio il Natale a tornare nelleparole del Cardinale Bagnasco:“È l’inizio di un grande mistero – hadetto l’arcivescovo – attorno alNatale ruotano la famiglia, gli affettiveri, i sentimenti del nostro cuoreche nelle feste trovano il modo diesternarsi”. La famiglia, soprattutto,è al centro della vita itinerantedei giostrai: “La vostra casa, il vostrolavoro, tutto cammina con voi –ha detto ancora il Cardinale-. Non èuna vita facile, ma credo che voil’amiate. Il mio augurio è quello dinon sentirvi mai soli, perché ilSignore è con voi, nelle vostre casecon le ruote. E perché avete unamissione: quella di rallegrare glianimi”.Sulla pista degli autoscontri, ad assisterealla Messa del Cardinale c’eraanche il Presidente della Regione,Claudio Burlando:“Ho conosciuto gli imprenditori delLuna Park quando ero Ministro deiTrasporti – dice –. Hanno una grandepassione per la loro vita itinerante.Mi ha sempre impressionato la capacitàdei bambini di cambiare scuolae di inserirsi rapidamente in ognicittà visitata. Senza, però, dimenticaregli incontri: “Delle città ci restaimpresso il calore della gente -conclude Ferdinando Uga - Il sorrisodi chi passeggia per il Luna Park daun’attrazione all’altra. E Genova,per questo è davvero speciale”.Elena Nieddu(Martedì 6 gen. 2009)Il Luna Park di Genova(Foto da Flickr)Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 7


Saluto al Cardinale Angelo BagnascoEminenza,innanzitutto desideriamo ringraziarla moltissimo peraver accettato il nostro invito ad essere intervenutopersonalmente a questo incontro in un anno per noi significativo.Ci auguriamo che la celebrazione del 60° anniversariodella presenza del nostro Luna Park a Genova sia occasioneoltre che di festa, anche di riflessione e di meditazionerivolgendo un pensiero alle persone più sofferentie bisognose.E proprio per questo, per quanto è nelle nostre possibilità,anche quest’anno abbiamo voluto con tantopiacere far vivere delle giornate di gioia e spensieratezzaa coloro che sono meno fortunati.Mi riferisco soprattutto ai bambini, che sono i protagonistidel nostro Luna Park: ogni volta che ci giungonoimmagini di piccoli che soffrono, che hanno perdutogli affetti più cari, i sostegni fondamentali e decisiviper quella giovane età facendo svanire dai loro occhiogni certezza per il loro futuro, ci prende unastretta al cuore.Ecco perché abbiamo provveduto a distribuire diecimilabiglietti omaggio alle famiglie più bisognose diGenova attraverso i servizi sociali della CivicaAmministrazione ed alcune Associazioni ed IstitutiReligiosi.Abbiamo anche avuto il piacere di ospitare all’internodel parco giochi gruppi di bambini ospiti di Istituti religiosied extracomunitari: siamo infatti convinti chela serenità sociale nasca appunto dal comprendere erispettare reciprocamente le diversità.E su questo tema proprio oggi pomeriggio contiamo difar vivere ad un bambino “speciale” una giornata speciale.Accogliendo con piacere all’invito fattoci dalquotidiano il Secolo XIX, che per queste feste ha varatouna iniziativa per i lettori invitandoli a scrivereletterine particolari a Babbo Natale, attendiamo l’arrivodi questo piccolo diversamente abile di Imperiache tramite la mamma avevaespresso il desiderio di provarel’emozione di giri in giostra.Non è mai molto e non è mai abbastanzaquello che possiamo oforse quello che dovremmo fare.Vorremmo però che fosse un piccolosegnale di generosità e di attenzioneal prossimo che, attraversola Sua persona e la Sua graditissimapresenza, intendiamotestimoniare innanzitutto a noistessi per tutte le volte che l’egoismoci chiude nelle nostre caseviaggianti e ci rende indifferentialle angosce ed alle inquietudinidel mondo esterno.È la 60° volta che le giostre tornano a Genova a far divertirele famiglie ed i loro bambini all’interno di unLuna Park che è il più grande d’Italia e d’Europa.Nonostante le difficoltà logistiche che speriamo l’annoprossimo possano essere superate, gli spettacolisti nonhanno voluto far mancare la presenza anche quest’anno.Consideriamo Genova ormai la nostra città di adozionee nonostante le richieste che giungono da altri importanticapoluoghi, ci piacerebbe continuare nellatradizione natalizia sotto la Lanterna magari potendocontare anche sulla Sua amicizia e collaborazione, oltresu quella delle Istituzioni locali, qui prestigiosamenterappresentate dal Presidente della RegioneClaudio Burlando. La nostra speranza è di riuscire insiemea rinnovare anno dopo anno questo appuntamentoperché il Luna Park è un momento aggreganteper le famiglie, un momento di divertimento con i proprifigli, spesso nostro malgrado trascurati a causa diun lavoro sempre più totalizzante e delle inevitabilipreoccupazioni.Il parco giochi è nato e cresciuto per divertire, svagare,ma durante le festività legate al Natale oltre allaparte più ludica si riescono a percepire anche dei sentimentiimportanti come l’amicizia e l’amore familiare:una bella sensazione anche per noi che siamo abituatia vivere e agire in squadra e che per la maggiorparte dei casi formiamo famiglie all’interno di questinuclei. Un ultimo pensiero va rivolto alla signorina cheha favorito questo nostro incontro, che resterà comeuno dei momenti più significativi della nostra vita dispettacolisti e di persone e che avremmo tanto piacerepoter ripetere anche nei prossimi anni.Ancora grazie per l’emozione che ci ha fatto provareonorandoci con la Sua presenza.Ferdinando Ugaamministratore delegato del Luna ParkFerdinando Uga legge il saluto alCard. BagnascoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 8


ONVEGNO DI AMSTERDAMCImportante questo congresso, l’ottavo dopo Berlino eStoccarda in Germania, Bilbao in Spagna, Chantilly inFrancia, che hanno preparato la formazione del Forumche si è formalmente costituito a Padova nel 1999, poiRust, organizzato dalla Svizzera, Barcellona in Spagnaed ora ad Amsterdam in Olanda.Un tema ambizioso quello della “Testimonianza”.Importante perché ancora una volta si vuole sottolinearel’importantissimo ruolo delle Chiese locali nella crescitadella <strong>Chiesa</strong> costituita dai circensi e fieranti.Uomini e donne che vivono la fatica della continua separazionead un contesto sociale e culturale stabile eche sono, per il breve periodo di permanenza in un luogo,membri a pieno titolo di quella comunità cristiana.E proprio per questo è importante il tema dellaTestimonianza che implica la formazione delle nostrecomunità stabili ad assicurare nei confronti del mondodella mobilità quegli atteggiamenti e quei rapporti di vitache sono chiesti da Gesù stesso nella <strong>Chiesa</strong>.È dunque necessario un rapporto di mutua conoscenza erispetto perché si passi ad una fraterna accoglienza e adun atteggiamento di vera carità. Ed è tutto questo mol-Messa cattolica nella chiesa di San Nicola adAmsterdamCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 9


to importante affinché non succedache allo sradicamento continuo chequesti nostri fratelli vivono, non siaggiunge anche uno sradicamentoreligioso.Il Congresso olandese si è svolto abordo di un battello fluviale, laMotonave Serenity, perché l’organizzatore,che è anche segretariogenerale del Forum, il padre salesianoBernard Van Welzenes, ha iniziatola sua attività nel mondo dellamobilità umana proprio come cappellanodei Battellieri da questi èapprezzato ed amato.Erano presenti quasi tutte le realtàeuropee che si occupano dei fierantie circensi, cattolici ed evangelici:Francia, Spagna, Svizzera, Germania,Belgio, naturalmente l’Olandaed il gruppo più numeroso dall’Italia.ECAEuropeanCircusAssociationIl circo classico è riconosciutoin ogni parte del mondo comeun varietà di numeri mostratial centro di un ring coinvolgendoesibizioni artistiche,acrobatiche, clowns, musica, animali e autocontrollo attraversoforza, bellezza e audacia. Oggi più di 1000 circhi si esibiscono in giroper l’Europa. Molti sono conosciuti e diretti da e con talentuosidiscendenti di grandi e originali famiglie circensi. L’AssociazioneEuropea del Circo (ECA) è stata fondata per promuovere l’arte e lacultura del circo, tutelando così questa importante parte del nostropatrimonio condiviso. L’ECA si prefigge di ottenere un maggior riconoscimentodel circo come vera e propria cultura, fissare altistandard per la cura degli animali e la loro presentazione, garantirela qualità dell’educazione per i bambini del circo e gli aspirantiartisti.In questi primi anni di attività l’ECA è arrivata ad avere 85 membriin tutto il mondo, tra circhi, festival e addestratori di animali conbase in oltre 20 paesi. L’ECA vanta eccellenti rapporti di lavoro contutti i Dipartimenti rilevanti della Commissione Europea e il riconoscimentoda parte del Parlamento Europeo come l’organizzazioneufficiale dei lavoratori nel settore circense. Dunque l’ECA, oltre asvolgere una importante funzione promozionale a sostegno dellacultura del circo, svolge attività di pressione presso il ParlamentoEuropeo, favorendo la proposta e l’adozione di leggi a livello europeoa tutela del circo tradizionale. Dal 2008 l’ECA indice nel mesedi aprile la Giornata Europea del Circo.Da sinistra: la pastora Katharina Hoby-Peter,Mons. Saviola, la pastora Cristine Beytker LotzpgIl gruppo sul tetto della nave durante gli incontri alla KermisCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 10


Forum delleorganizzazionicristiane perl'animazionepastorale deiCircensi e deiLunaparchistiIl Forum delle organizzazioni cristianeper l'animazione pastoraledei Circensi e dei Lunaparchisti èl'organismo stabile costituitosi perpromuovere in senso ecumenicol'animazione pastorale, culturale esociale dei Circensi e dei Lunaparchisti d'Europa e per stimolare nellacomunità civile la comprensione e la valorizzazione della loroidentità in un clima di pacifica convivenza, rispettosa dei diritti dellapersona umana. Il Forum si prefigge di operare secondo gli indirizzidelle rispettive Confessioni cristiane.(dall’Art. 1 dello statuto)Il Forum si prefigge di:- Favorire, nello spirito ecumenico i rapporti, gli scambi, la riflessionee la formazione di tutti coloro che hanno la preoccupazionedell'annuncio del Vangelo tra i Circensi e i Lunaparchisti;- Promuovere lo sviluppo integrale di ogni persona operante nell'ambitodei Circhi e Luna Park in tutte le sue dimensioni umane,professionali e spirituali, grazie a un'opera di sensibilizzazione dell'opinionepubblica, di collaborazione delle Chiese con le altre organizzazionidel settore, con le Chiese e con gli organismi decisionalinella società;- Stimolare il confronto di esperienze e l'elaborazione di indirizzicomuni per una più efficace azione pastorale nel settore;- Promuovere l'attenzione al mondo del Circo e del Luna Park nelleChiese di quei Paesi in cui ancora non è attivo questo servizio pastorale.(dall’Art. 2)Fanno parte del Forum tutti i Direttori nazionali, nominati dalle lororispettive Chiese e che hanno aderito al Forum; gli operatori pastoralidelle varie Confessioni cristiane,riconosciuti tali dai loroDirettori nazionali, i rappresentantidi categoria (Circhi e Luna Park),i rappresentanti del PontificioConsiglio della Pastorale per iMigranti e gli Itineranti e delConsiglio Mondiale delle Chiese.(dall’Art.3)Il Forum si riunisce ogni tre anni inassemblea. Ogni anno si incontra ilConsiglio del Forum formato da iDirettori nazionali e qualche invitatoper l’occasione. Ogni tre annisi nomina un Segretario Generaleed un Vice (rispettivamente traCattolici ed Evangelici).Vari sono stati i relatori che si sonoalternati a parlare, a raccontare laloro esperienza, a portare notiziesulla loro attività. Particolarmenteutili sono stati gli interventi dei rappresentantidell’ECA, Arie Oudenes,e dell’ESU, Nicole Vermolen, chehanno fatto una panoramica delleattività dell’Associazione Europeadel Circo e dell’Associazione cheraccoglie i Fieranti d’Europa. Il direttoredelle scuole itinerantid’Olanda, Wouter Tuyn, ha presentatola sua attività che può contaresu di una struttura consolidata conaddirittura 15 mezzi tra carovane efurgoni attrezzati, forniti di attrezzaturadidattica e computer.Intervento di mons. SaviolaCelebrazione nella <strong>Chiesa</strong>Evangelica di VolendamCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 11


Mons. Saviola con S.E. IlMinistro dell'EconomiaOlandese Maria van derHoevenESUUnioneEuropea degliSpettacolistiViaggiantiCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 12KERMISin AmsterdamLa ESU fu fondata nel 1954 adAmsterdam, ben tre anni primadella firma dei “Trattati diRoma” che stanno alla base della odierna Unione Europea, con unavisione di grande lungimiranza prospettica. Oggi appartengono allaESU diciannove Associazioni nazionali e 4 associazioni europee.Lo scopo è quello di proteggere gli interessi di categoria comeAssociazione-tetto presso la Commissione Europea, il Parlamento eil Consiglio d’Europa.L’Unione Europea degli Spettacolisti Viaggianti (ESU/UFE) appartieneall’avanguardia del “Pensiero Europeo” e trova ascolto in tuttele istituzioni europee.La ESU ha potuto registrare al suo attivo tanti risultati positivi grazieall’attiva collaborazione di tutte le associazioni-membro, nazionalied europee e del Segretario Generale. Proprio questo sostegno“vissuto” è la spina dorsale del successo e della buona fama diOrganizzazione Europea che rappresenta in Europa gli interessi deiFieranti e dei Gestori dei parchi stabili.Kermesse o kermis, nella linguaOlandese (di origine fiamminga),deriva dalla congiunzionedi due parole 'kerk' (<strong>Chiesa</strong>)e 'mis' o ‘messe” (messa), originariamenteindicava la “Messadella <strong>Chiesa</strong>”: quella celebrazionein occasione della fondazionedi quella <strong>Chiesa</strong>; la festadel santo patrono che era accompagnatadal balli, giochi,ecc.Questa parola che in Olanda oggiindica il Lunapark mostrachiaramente l’origine religiosa della Fiera.La parola Kermesse, è transitata anche in Francia per raggiungeretutti i linguaggi europei per indicare una sorta di festival, di gara,di solito di tipo sportivo, ma non solo.La Kermis in Amsterdam risale al 1949 dopo un periodo di quasi cent’anniin cui fu proibita per evitare disordini ed abusi.La Fiera grande è a settembre quando il centro della città si riempiedi bancherelle e le persone vi partecipano dando fondo alle risorseche tradizionalmente sono state messe da parte durante tuttol’anno.Gli appuntamenti con la Fiera in Amsterdam sono otto in diversepiazze, la fiera di marzo si sviluppa lungo uno dei canali su cui è costruitala città e presenta delleattrazioni veramente imponentiad iniziare dalla gigantesca ruotapanoramica, l’Eclipse,Chaos, Wild Mouse, Polip, poigiostre, skotter,tiri al bersaglio,pesche e gli immancabili banchigastronomici. L’interessante erai prezzi mediamente di un europer arrivare al massimo a dueeuro per le attrazioni più grandi;un giorno ala settimana“tutto a 50 centesimi”.Molto apprezzati sono stati gli interventidi mons. Adrianus Herman vanLuyn, Vescovo di Rotterdam e presidentedel COMECE la Commissioneche riunisce le Conferenze episcopalid’Europa e che tiene i rapporticon le organizzazioni della ComunitàEuropea, e della Signora Mariavan der Hoeven, Ministro dell’economianel Governo olandese.La speranza è che questi due interventiabbiano un ritorno nelle struttureeuropee per la valorizzazionedell’attivita dei fieranti e circensi.La relazione biblica doveva avere loscopo di dare i fondamenti per unmaggior impegno ad aiutare i nostrifratelli circensi e fieranti a crescerecome <strong>Chiesa</strong> viva e nello stessotempo ad essere i promotori di una<strong>Chiesa</strong>, quella che ruota attorno aitendoni e carovane, recettiva deimolti valori che con la loro presenza,il loro spettacolo e il loro sanodivertimento, irradiano attorno aloro.


arnevale al Circo MedranoCA pagina 3 abbiamo letto un’interessanteanalisi sulla diversa scansionedel tempo tra la gente del viaggio ei cosiddetti “contrasti”. Nei giornifestivi, in cui solitamente i fermi sigodono il meritato riposo, i circensie gli esercenti dello spettacolo viaggiantelavorano, anche più degli altrigiorni. Il pubblico affluisce conmaggior flusso al Luna Park nei giornidi festa e i circhi fanno anche treo quattro spettacoli al giorno.Tuttavia l’abilità della gente delviaggio sta anche nella capacità diritagliarsi momenti di intimità famigliare,attimi per gustarsi le Feste,seppur tra uno spettacolo e l’altro,senza rinunciare ai riti della tradizionee senza privare i bimbi dei momentimagici dell’infanzia quali lefeste in maschera di carnevale.Ecco quindi che sfogliando gli albumdi famiglia al Circo Medrano può capitaredi imbattersi in una foto scattataesattamente 30 anni fa e di vedereuna folto gruppo di bimbi in costumeda principesse o pagliaccio. Intrent’anni si cambia molto (speciese si tratta dei “primi” trent’anni!) ericonoscere un adulto in una foto diinfanzia è piuttosto difficile, soprattuttosotto la truccatura da clown.Tuttavia con l’aiuto di Andrea Giachie di qualche familiare siamo in gradodi riconoscere (in alto da sinistra)Alan Hones, Roni Bello, ElvioAnselmi, (in seconda fila) DeniseSforzi, Yvette De Rocchi, CinziaAnselmi, Ilenia Sforzi, Gipsy DeRocchi, Eleonora Peres, (in primopiano) Maik Hones, Brian Casartelli eStiv Bello. Gli anni passano, ma alMedrano, come in tanti altri circhi,non viene meno la consuetudine dimascherare i bimbi in occasione delcarnevale. E così durante la permanenzaromana Andrea Tamburrini haimmortalato la nuova generazionedella famiglia Casartelli insieme aibimbi della compagnia 2008/2009.Da sinistra troviamo Erika Campos(dei Flying Micheal) in costume daprincipessina, Lilien Casartelli (incandido tutù), Jonathan Kocka (figliodi Tommy Karah Kavak e diJolanda Mavilla, in costume da Spiderman),Isabel Casartelli (la graziosaballerina spagnola), BiancaVaranne (figlia di Philippe e ConchiGravagna in costume da Trilly),Milena Campos in costume da principessae più in basso MichelleCasartelli (la principessa Aurora),Michael Kocka in costume da Zorro eil più piccolo, Gabriel Mendola nellevesti di leoncino. E un leoncino cosìtenero non poteva non attirare l’attenzionedi Martin Lacey abituato afelini ben più feroci! Insomma, ancheal circo il carnevale è carnevale!1979. Carnevale al Circo MedranoPartendo da sinistra, in alto: AlanHones, Roni Bello, Elvio Anselmi,Denise Sforzi, Yvette De Rocchi,Cinzia Anselmi, Ilenia Sforzi,Gipsy De Rocchi, Eleonora Peres,Maik Hones, Brian Casartelli,Stiv Bello.Martin Lacey ''doma'' il leoncinoGabriel MendolaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 13


un giorno particolareBattesimo di Gabriel MendolaDomenica 11 gennaio, sotto lo chapiteau del CircoMedrano a Roma si è celebrato il Battesimo di GabrielMendola, primogenito di Leslie Casartelli e FerdinandoMendola. Ha presieduto la Celebrazione don LucianoCantini, insieme a mons. Piergiorgio Saviola, DirettoreGenerale della Migrantes, e don Michele MorandoDirettore dell’Ufficio per gli italiani all’Estero.I genitori di Leslie, Elio Casartelli e Rosi Duran, erano padrinoe madrina di battesimo. Erano presenti anche i nonniMendola venuti da Napoli, e tutta la compagnia delCirco.Alcuni momenti del Battesimo di Gabriel MendolaNuove leve del circo italianoIl 21 gennaio è nato Sean Niemen, primogenito diJennifer Medini e Jarold Niemen. Il 22 gennaio ènato Edoardo Vassallo junior, figlio di Rony Vassalloed Alessia Dell’Acqua. Il 14 febbraio in Francia a LaRochelle è venuto alla luce James Nicolodi, secondogenitodi Flavia Vernuccio Togni e Glen Nicolodi. Il9 marzo a Zaragoza in Spagna è venuta alla luceSofhy Bogino, figlia di Tanya e del clown Jonny. Il16 marzo è nato a Salonicco Russell Coda Prim, figliodi Brigitte Donner e Jones Coda Prim. Il 17 marzo ènato Brendon figlio di Susan Sterza e Dime Baeta.Il 25 marzo è nata Laetitia Weber, secondogenita diNatasha ed Enea Nené Weber. Il 29 marzo aPalermo è nato Brandon figlio di Katleen Larible eMassimo Gennaro.Edoardo Vassallo junior,figlio di Rony Vassallo ed Alessia Dell'Acqua.In questa foto di Vincello Pellino, il piccolo Edoardo connonno Edoardo senior, la sorellina Megan di 2 anni edAris 11 anni figlio di Daniela Vassallo.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 14


un giorno particolarePrima Comunione di Alan Adriano BraviPrima Comunione di Alan Adriano Bravi celebrata nella <strong>Chiesa</strong> dei Servi a Genova. Nella stessa parrocchia si trova unluna park nel quale i genitori di Alan Adriano gestiscono una ruota panoramica. Il Sacramento è stato officiato daPadre Mauro..Alcuni momenti della Comunionedi Alan Adriano BraviMatrimonio Colombaioni-PellegriniIl 06 agosto 2009 presso la <strong>Chiesa</strong> Santa Teresa diAnzio si sono uniti in matrimonio Willy Colombaioni eSharon Pellegrini. Il matrimonio è stato celebrato daDon Luciano CantiniBattesimo al Circo Oscar OrfeiIl 16 aprile 2009 nella <strong>Chiesa</strong> di S. Prospero a Sant'Ilariod'Enza (RE) è stato celebrato il Battesimo di Eros Buccifiglio di Daniele Bucci e Verusca Coda Prim. Padrini delpiccolo Eros, Massimiliano Vassallo e Karin Coda Prim.Nella foto la famiglia riunita intorno al piccolo Eros.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 15


Circhi ItalianiCirco Embell Rivadi Dario Duranti, foto di C. Enzingerla tecnologia fa spettacoloIl nuovo chapiteau del CircoEmbell Riva(Foto Andrea De Palma)2008/2009.La compagnia di NapoliBruno e Romy MeggiolaroCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 16Il primo ottobre 2008 il Circo EmbellRiva è rientrato in Italia dopo unatournée di circa due mesi in Bosnia.Il rientro ha visto la permanenza inPuglia fino alla piazza di Natale chei fratelli Mario e Roberto Belluccihanno trascorso a Napoli pressol’Ippodromo di Agnano. In occasionedella piazza di Napoli i Bellucci hannopreso in prestito dalla famigliaErrani la loro spettacolare pista luminosache qualche anno fa ospitòanche gli spettacoli dello show televisivo“Circo Massimo”.In quest’ottica è apprezzabile ilrestyling dell’impianto illuminotecnicooperato da Cristian Bellucci cheha dotato il circo di 12 teste mobili,8 scanner e un impianto audio da10.000 watt.Per quanto concerne lo spettacoloproposto nel capoluogo partenopeo,segnaliamo la coreografia inizialeambientata nella giungla con passaggiaerei fatti con corde russe,cinghie e salti a terra. Nella scalettatroviamo il mano a mano dei francesiMathieu e Julien, il cerchio aereodi Alona, l’antipodismo di RomyMeggiolaro, la break dance del gruppoungherese “Sick Seven”, i tessutidi Roberta Bellucci e i fratelliEder e Avner Torregrossa che si esibisconoin due momenti diversi: unaperformance di giocoleria con tantodi streep tease ed un numero di biciclettee monocicli che culmina conla colonna a due su di un modellinodi bicicletta in miniatura. Attrazionedi punta dello spettacolo, le grandiillusioni di Ottavio Belli che ha propostocon buona verve trucchi ineditiper la pista del circo.Una parte importante dello spettacoloè svolta dai numeri di animaliche in casa Bellucci sono sempre statiprotagonisti. Ecco dunque che conpiacere ritroviamo l’esotico di MarioBellucci composto da 4 cammelli, 4zebre, 2 lama, 2 struzzi 4 cavallinifalabella. Il numero prosegue con lavolteggia sul cammello proposta daRoberta Bellucci e dalla presentazionedi uno degli ultimi rinoceronti ancorain attività nella pista di un circo:si tratta dello splendido Kunta.In Europa ricordavamo ancora il gigantescorinoceronte Tsavo, per annimascotte del Circus Barum inGermania, recentemente acquistato


Circhi Italianidal colosso tedesco, il Circo Krone, aseguito del fallimento del complessodel domatore Gerd Siemoneit; il rinocerontedei Faggioni e Hulk, peranni presentato al Florilegio daDavio Togni ed attualmente di proprietàdella famiglia Spindler inGermania (Circus Voyage).Mario torna in pista per presentare isuoi 5 elefanti con i quali partecipòal Festival di Monte Carlo e più recentementeall’edizione 2008 diCirco Massimo. Con il matrimoniocon Roberta Bellucci, il Circo EmbellRiva ha fatto un ottimo acquisto,parliamo dei rettili di Bruno Meggiolaroche ha rinnovato la sua performancearricchendola ulteriormente.Sempre in tema di animali, il 1°marzo a Scafati (NA) la pistadell’Embell Riva ha visto il debuttodi un nuovo domatore di tigri: parliamodi Jody Bellucci che è entratoin gabbia con il gruppo di quattro tigrisiberiane di Gaetano Montico. Sitratta del numero di gabbia che nellastagione 2008 era presentato alcirco svizzero Nock da Stevo Stojcicin forza nelle stagioni precedenti alCirco Nando Orfei (Errani), al CircoBellucci e da Bimbo Martini. Jodyporta avanti una tradizione di famigliache sembrava essersi interrottauna quindicina di anni fa quando ilpapà Roberto aveva abbandonato lagabbia dopo la morte degli ultimiesemplari.Ma non si tratta dell’unico debuttoavvenuto in questi mesi al CircoEmbell Riva. Infatti in primavera ancheEmiliana, la più piccola delle figliedi Roberto ha debuttato in unnumero di alta scuola di equitazionecon un cavallo andaluso. Dopo il periodofestivo hanno terminato lapermanenza dai Bellucci la troupeungherese di break-dance e i fratelliTorregrossa, sostituiti da un gruppodi saltatori kenioti e dal giocoliereRonny Niemen. Lo spettacolo(presentato da Riccardo Gravina)termina con un vivace finale sullenote di Madonna, che vede l’ingressoin pista degli artisti con le immaginiproiettate su un maxischermosopra la barriera, all’insegna dellamultimedialità.A Cava dei Tirreni (NA) il 13 febbraioè stato inaugurato il nuovo chapiteaurealizzata da Beretta, di 34metri di diametro a quattro antennee senza contropali, innovativa siaper la forma che per i colori: non piùbianco-rosso-blu, colori storici diEmbell Riva negli ultimi vent’anni,bensì argento e blu.Al termine del tour campano, ilCirco Embell Riva si è trasferito inCalabria, mentre Mario Bellucci, conparte degli animali, si è trasferito alloZoo d’Abruzzo di Rocca SanGiovanni che il 3 aprile ha riaperto ibattenti e dove nel mese di ottobreil leone maschio Sultan e la tigre delBengala Messalina hanno dato allaluce tre splendidi esemplari di leontigrevere attrazioni del parco nel2009. Tra le attrattive di quest’annodel parco gli spettacoli con cavallied elefanti, attrazioni circensi e ilMotor Show di Federico De Palma.Renato e Mario BellucciJody BellucciEder e Avner TorregrossaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 17


Circhi ItalianiCirco Rony Rollersulle orme di Nonno Edoardodi Chiariello Aniello foto di Vincenzo Pellino“Stimo e rispetto la gente del circoperché fa un mestiere tra i più difficili,perché ogni giorno deve dimostrarequello che sa fare e perchéal circo non si può imbrogliare:é una scuola di vita, vita vera, dovel’arte va a braccetto con il lavoro,il sudore e il sacrificio”. E’ con questesagge parole proferite dal PrincipeRanieri di Monaco che ho volutointrodurre il nuovo spettacolo delRony Roller Circus intitolato “Viva ilcirco con gli animali” prodotto edideato dalla famiglia Vassallo.Lo spettacolo del Circo Rony Rollersi svolge sotto ad uno chapiteau dicolore bianco-rosso, estremamenteaccogliente preceduto da una halld’ingresso che ospita il bar del circo.Lo spettacolo si apre con unbriosa fantasia gitana, animata daballerine, giocolieri, equilibristi almonociclo, lanciatori di coltelli eacrobati. Tra questi spicca il giovaneacrobata Aris Vassallo (figlio diDaniela Vassallo) di soli 12 anni.La prima attrazione presentata inpista ci viene offerta da RonyVassallo, che porta in pista un gruppodi cavalli bianchi in libertà rilevatodalla famiglia di Guido Errani.In pista la tradizione viene affiancatadall’innovazione grazie a NaikeErrani che propone un elegante numeroagli hula hoop su una piattaformacircolare ornata da tela emerlettatura bianca. L’attrazione évalorizzata dall’impianto luci e dallaproiezione sulla sommità dellochapiteau mentre l’artista continuaa roteare sui suoi fianchi un gran numerodi cerchi.Il circo é anche sinonimo di divertimentoed infatti a tener viva l’allegriaci pensa il clown AlbertoVassallo che tra un’attrazione el’altra ci propone le sue gag comiche.L’allegria ritorna poi in pistaanche grazie ai colorati costumi delpromettente artista italiano del futuroAngelo Zavatta (figlio di NandoZavatta) che si esibirà in una serieCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 18Ingresso del Circo Rony Rollerdi esercizi di equilibrismo e giocoleriaal filo molle. Di forte impatto éil numero del Duo Ciriello che proponein pista una performance diverticalismo e mano a mano; gliesercizi possono apparire semplici aprima vista, ma questo è dovuto soloalla disinvoltura e sicurezza diquesti artisti.E’ la volta di una elegante artista inLa cavalleria di Rony Vassallocostume azzurro, alle prese con unadelicata performance tessuti aerei.Lo spettacolo prosegue con l’ingressodi un elefante cavalcato da NaikeErrani che propone i rettili diAlessia Dell’Acqua; seguono i 3 cammellisiberiani di Divier D’Amico.La seconda parte dello spettacoloha inizio con il trapezio volanteFlying Megan, troupe composta da-


Circhi ItalianiI cammelli di Divier D'AmicoAris VassalloLa fantasia gitanaNaike Erranigli agili Graziano, Giada e Lilly edal porteur Rony Vassallo. E comeogni spettacolo che si rispetti, nonpuò mancare un omaggio alla tradizionecircense, la giocoleria, propostaqui da Naike Errani. Ma a tenerciper qualche minuto con il naso all’insù,oltre ai predetti FlyingMegan, c’é anche Lilly, trapezista alcerchio aereo.Le evoluzioni offerteci dal CircoRony Roller non sono solo aeree: altrampolone elastico ritroviamoGraziano Ciriello che si esibisce inuna serie di capriole, salti mortalied evoluzione particolarmente spettacolari.Spetta a Rony Vassallo presentarein pista la vasta Arca di Noé compostada cammelli, dromedari, ungruppo di 6 lama peruviani, mucchescozzesi, 2 emù ed ancora watussi,zebre, bisonte americano e l’ippopotamo.A riprova delle buone condizionidi vita degli animali nei circhi,nel mese di marzo i Vassallohanno festeggiato la nascita di uncucciolo di cammello avvenuta aCasagiove (CE).Ma in casa vassallo il 22 gennaio évenuta al mondo un’altra meravigliosacreatura: si tratta di EdoardoVassallo jr. secondogenito di AlessiaDell’Acqua e Rony Vassallo che ha riempitoil cuore di tutta la famiglia,a partire da Nonno Edoardo.E per finire il gran finale che vedeprotagonista il clown AlbertoVassallo che cantando dal vivo accompagnatutti gli artisti che hannoanimato uno spettacolo allegro eben costruito.Angelo ZavattaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 19


Circhi ItalianiCirco Cesare Togniun’insegna amata dal pubblicodi Raffaele GrassoDopo oltre un ventennio (l’ultimatournée in Sicilia del circo di CesareTogni ci risulta risalire al 1990), ritornaa Catania l’insegna “CesareTogni”, presentata dalla famiglia diAlvaro Bizzarro.Ambiente davvero curato interamentericoperto da moquette azzurra.A cominciare dall’ingresso, adibitoad angolo ristoro e pieno di poltroncineper l’attesa del pubblico, iltutto in compagnia di uno schermoche proietta immagini. All’internodello chapiteau, dai palchi in velluto,all’impianto audio e luci, con oltre50 “par 64”, 10 teste mobili e 5cambia colori grandi, il tutto contribuiscea dare uno stile elegante eaccogliente.Rudy Bisbini, in frac rosso e cilindro,nei panni di Monsieur Loyal, faràda filo conduttore col suo charmee la sua classe, per tutto lo spettacolo.Un sapiente gioco di luci introduceil pubblico nella magia del circograzie ad una dolcissima ouverture.Come provenienti da un mondoincantato e d’altri tempi, gli artistidel Duo Pickard si esibiscono nelpasso a due, sul dorso di stupendiesemplari bianchi Percheron, producendosiin evoluzioni aggraziate edI Bisbinieleganti. Omar Sailon arbitra in pistauna movimentata partita di caniboxer, mentre Gianni Bisbini nellesue vesti di clown, fa il primo ingressoin pista, presentandosi alpubblico. E’ doveroso sottolineare lamimica di quest’artista, dotato digrande comunicabilità che gli permetted’interagire con gli spettatoriin modo sorprendente ed efficace.Veloce e dinamica agli hula hoopEleonora Bizzarro. Direttamentedalla Russia, segue Alan, che con stilefluido manda 4 pony maculati facendoeseguire loro ordinate piroette;a seguire, un gruppo di simpaticiasinelli. Una ripresa di Gianni Bisbini,prima che nello chapiteau si diffondauna coinvolgente melodia diRondò Veneziano remixato; in pistanuovamente il Duo Pickard in un numerodi bascula. Gli artisti si produconocon un perfetto tempismo e2008. La compagnia di Catania del Circo Cesare TogniCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 20


Circhi ItalianiIl passo a due di Elena e Alvarino Bizzarrotecnica, con arrivi in equilibrio sullemani e sulla testa. Da sottolinearecome in questo singolare numero coincidanonella stessa persona porteure battitore.In una suggestiva atmosfera di mistero,proveniente dal “Flic Flac” inGermania, Iana Suiarko (moglie diSasha Guidi), presenta in abito dasposa un originale numero di cordaaerea, con una coreografia di luci,musiche new age e costumi a dir pocoinusuale.Ancora Gianni Bisbini,prima del quadro di alta scuola, presentatoin un’ambientazione daFiesta Andalusa, da Alan e MashaDzhioev, (Ucraina), con Masha alcentro che balla dei passi daFlamenco, prima di portare anchelei in pista due stupendi esemplari,uno stallone maculato e un frisonenero: un colpo d’occhio stupendo euna magnifica dimostrazione didressage.La seconda parte vede protagonistidirettamente dal Brasile, i “FlyngMendez”, (2 ragazze e 2 ragazzi):mentre tutto lo chapiteau è illuminatoa luci bianche, con grinta e solaritàtipicamente latine, gli artistisi producono in doppi e tripli saltimortali, con doppio avvitamento diritorno e scambio finale: davveroun’ottima troupe.Una ripresa al sassofono di Rudy trail pubblico, prima della suspense,momento creato ad arte da Stefanoed Eleonora Bizzarro, in un bel numerodi rettili, coccodrilli e alligatori.Inutile sottolineare quanto la bravura,sicurezza e ottima presenzascenica degli artisti, sia determinantenel rendere quest’attrazione dibuon livello e accattivante.Gli elefanti del Circo Darix Tognimandati da Stefan StoicevConcludono portando in pista unatartaruga gigante di ragguardevolidimensioni. Altra ripresa prima deltrionfale ingresso di due magnificielefanti indiani (di proprietà diCorrado Togni), presentati da MrStephan (Stevo Stojcic), il quale facompiere ai pachidermi, piroette,debout e piramidi con relative rotatorie.A seguire l’entrata musicale diRudy, Gianni e Julia che dimostranola loro bravura artistica suonandovari strumenti e coinvolgendo il pubblicoin un momento comico decisamentegradevole.Al finale Rudy, decantando l’Arte delCirco, richiama gli artisti che hannopreso parte allo spettacolo, che sbucanocome per magia in mezzo alpubblico, convergendo tutti in pistaper un finale danzante e festoso.L'hoola hop di EleonoraBizzarroCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 21


Circhi ItalianiCirco Wanet Tognibentornato a Cataniadi Raffaele GrassoWanet Togni, insegna che ritorna aCatania dopo 2 anni, nasce come ènoto dal connubio tra la famigliaMavilla ed Elder Miletti Togni.Lo spettacolo inizia con la parata di6 majorette. La padrona di casa,Egle Mavilla, col suo tono carismaticoe la grinta di sempre, in veste dipresentatrice, introduce la giocoleriadi Jovan e Slavina, una coppia diartisti provenienti dalla RepubblicaCeca. Una prima ripresa di ElderMiletti precede il numero di barbonciniammaestrati di Devis Bizzarroche suscita puntualmente la simpatiadi grandi e piccini. Dal “Circo diStato di Bucarest” segue la giovaneAlina alla fune girevole, in un numerobello ed aggraziato. Alle scalelibere è la volta di Daniel Bizzarroche quale giongla abilmente le clavemantenendosi in equilibrio sull’ultimogradino. Altra ripresa diElder, prima del numero di magiadella Family Chris i cui protagonisti,dopo una serie di grandi illusioni,concludono con l’apparizione dalnulla di una giovane leonessa da una2005/2006.Il Circo WanetTogni a Palermogabbia al centro della pista.Ancora Elder e poi è il momento diuna delle perle di questo complesso:la giovanissima Pamela Mavillaai tessuti aerei, un numero che si distinguedavvero per la grazia e l’eleganzaquesta brillante artista.Successivamente è il momento di“Sognando l’Africa”: una suggestivaparata di animali esotici presentatain pista da Joseph Mavilla, che si alternacon la moglie Ilaria, anche leiin veste di addestratrice, con un risultatodavvero di buon livello.La seconda parte, vede l’ingresso disei odalische, in una coreografiaorientale, che introducono Shamira,la quale porta in pista ogni sortadi rettile, rinchiudendosi perfino inuna teca, per concludere con unaperformance di fachirismo, di bell’effettoe insolito per una donna.Pamela MavillaI giocolieri Jovan e SlaviniaElder MilettiCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 22


Circhi ItalianiI gatti di Miss EvaGli animali esotici di JosephMavillaJessica e Pamela MavillaAltra ripresa di Elder, prima che siscatenino in pista i cani boxer perun simpatico incontro di calcio arbitratoda Daniel Bizzarro.Ancora Elder e poi un originale numerodi gatti ammaestrati, presentatidall’artista tedesca Eva.Stupendi esemplari, che si producononelle più svariate e fantasioseacrobazie.Alle cinghie aeree, dall’Olanda, ilDuo Kellner: attrazione di un certoeffetto nella quale è la ragazza a fareda porteur.La bella e sempre valida entratamusicale di Elder, precede la paratafinale, che rivede simpaticamentetutti gli artisti in pista in un caroselloconclusivo in cui ognuno regalanuovamente al pubblico un ultimoframmento della propria performance.La magia della Family ChrisShamiraCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 23


Circhi ItalianiCirco Acquaticola creatura di Marcello Dell’Acquadi Raffaele GrassoLa famiglia di Marcello Dell’Acqua,ha presentato quest’anno per le festea Catania il suo spettacolo dalnome “Circo Acquatico”, destandofin dall’inizio grande curiosità fra ilpubblico.Il colore sociale rosso dei mezzi edella struttura, si sposava benissimocon la distesa di moquette presentesia nel foyer (mt 16 x 24), che nellaManifesto del CircoAcquatico Dell'Acqua2008/2009.La compagnia di CataniaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 24Jimmy Fornaciari Cristianistruttura a 4 antenne (mt 22x26) dotatadi palco frontale rialzato e alcentro un prolungamento pentagonale,adibita allo spettacolo.S’inizia con un ingresso festoso asuon di tamburi degli artisti, unitamentea delle maschere dei cartonianimati. All’interno, sia il palco chei primi posti sono elegantemente ricopertidi velluti e luci, con una curadei particolari che lascia piacevolmenteesterrefatti. Tutti i posti asedere sono a comode poltroncine.Preludio allo spettacolo, dei graziosigiochi d’acqua realizzati nella partepentagonale del palco.S’inizia con la giocoleria del duoBlue’s Brothers composto da Daniloe Arianna Dell’Acqua, con passingdi clave a due e torce infuocate finali.Segue l’antipodismo di RobertoMarino e partner alle prese con velocipassaggi a 3 con palloni. In unsuggestivo quadro al cerchio aereoAnita Canestrelli, impersonando lamaschera di Pierrot, si produce inpassaggi incredibilmente morbidi etecnicamente singolari.La parte comica è affidata ad AlexDell’Acqua che presenta alcune ripreserivisitate con uno stile moltopersonale; inoltre la sua espressivitàcontribuisce a rendere gradevoleogni suo intervento.E’ la volta di Jimmy FornaciariCristiani in un numero di verticaliche sfiora la perfezione tecnica estilistica: oltre ad assumere dellepose plastiche in equilibrio su un


Circhi ItalianiIl dislocatore MatlokDanilo Dell'Acquabraccio solo, Jimmy inizia prima aroteare un cilindro col piede, per poiconcludere con l’effetto “caduta”,liberandosi contemporaneamenteall’improvviso di 8 mattoncini, davverospettacolare.Altra ripresa prima della presentazionedei rettili, ambientato inun’atmosfera orientale con delle affascinantiodalische e un “marajà”,impersonato da Danilo.Doverosa nota positiva, l’attenzionecostante nella ricerca e scelta dellemusiche e dei costumi. Belle anchele casse di legno nelle quali vengonoriposti gli esemplari. Conclude ilMarajà, con una cattura ad effetto.La seconda parte, vede le bolas argentinedi Roberto Marino e partner.Segue la molla elastica e snodabile“Slinky”, a ritmo veramente sostenuto,portata in scena da JimmyFornaciari Cristiani.“Capitan Danilo”, per la gioia di tuttiporta in pista pellicani, pinguini efoche seguita dall’esibizione dei pescipiranha all’interno del grande acquario.Vi è poi, il numero di trasformismodi Arianna e Danilo, che si distingueper l’elevato numero di scene presentatee per la velocità con cui vengonocambiati gli abiti.Lo spettacolo prosegue con un momentodavvero poetico: un sipario afondo stellato incornicia la performancealle fasce aeree di Anita conJimmy che nelle vesti di tenore,l’accompagna dal vivo, mentre lei silibra in passaggi aggraziati e leggeri.E’ la volta di Matlok: l’uomo di gomma,che lascia puntualmente sbigottitoil pubblico. Un’altra ripresa diAlex, prima della parata finale allegradi tutti gli artisti sul palco che,capitanati da Alex e Danilo, salutanoe ringraziano gli intervenuti, in mezzoai giochi d’acqua alla base delpalco. Una festa nella festa.E mentre il pubblico lascia lo chapiteau,nel foyer lo attende un piacevolemomento di suspense con la“Metamorfosi della Donna Gorilla”,una baracca che ha spopolato nellefiere e nei luna park che ancora oggirisulta essere gradita dal pubblico.In fondo al circo realtà e illusionesi fondono e gli spettatori hannopiù che mai il desiderio di sognare.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 25


Circhi ItalianiAcquatico Bellucciacquatico di qualitàdi Maurizio ColomboJennifer MediniCesar, l'uomo di gommaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 26Nel nostro panorama circense ci sonomolte varietà di spettacoli piccolie grandi ed alcune molto particolarie fantasiose come il CircoAcquatico Loredana Bellucci cheportando in scena lo spettacoloVoyager dimostra come anche senzala pista rotonda si possa fare circo inmodo diverso e gradevole.Lo spettacolo sotto la direzione diMario Medini, coadiuvato dalle figlieJennifer e Sandy, ha una prima partemolto tradizionale ed una secondanella quale gli animali sono i veriprotagonisti di una storia di pirati.Lo spettacolo si apre con la coppia dicomici Flic &Flac che giocando conil pubblico danno luogo ad una sortadi countdown. Il primo numero è unnumero di antipodismo portato inscena da Polly , una sorta di “maschera”a cui lo spettacolo è dedicato.Subito dopo la scena viene illuminatada raggi laser e fa la sua apparizioneun personaggio mascherato,oscuro e proprio nell’oscuritàeseguirà il suo esercizio di giocoleriacon bastoni illuminati alla fine dell’esercizioscoprirà il suo volto che èquello di Jarold Niemen. Una veloceesibizione dell’uomo molla intepretatoda Flic precede il numero digiocoleria presentato dai fratelliNiemen Eliene e Jarold un bell’eserciziodi coppia eseguito con palline,clavette e racchette da tennis, iltutto con il brio e la freschezza deidue giovanissimi artisti. Luci soffuse,una grossa ragnatela sullo sfondo,ecco fare il suo ingresso in scenaun ragno gigante che per magia sitrasforma in Cesar, il dislocatore!Un bel numero di contorsionismoche si conclude con l’artista rinchiusoin una teca di cristallo di soli 40


Flic e FlacLa compagnia rappresenta la pantomima ispirata ai Pirati dei CaraibiSandy Medini e la foca Leo (Foto C. Roullin)Circhi Italianicentimetri di lato. Ed è ora la voltadella comicità, un classico, portatain scena da un regista simpatico esconclusionato: l’entrata del cinemapresentata dalla versione “americana”di Emilio Savio, un artista chevanta nel suo curriculum scrittureimportanti con il numero di testa atesta in coppia con il fratelloStefano, tra cui una stagione indimenticabileal Ringling Barnum &Bailey durante la quale la scena coni fratelli Pellegrini.Un bel numero di hula hop vienepresentato in una bella coreografiada Eliene Niemen, che sostituisceJennifer Medini che il 21 gennaio hadato alla luce il primogenito SeanNiemen. Si chiude con il trionfod’acqua delle fontane danzanti, orchestrateda Juri Guidi, una primaparte di circo classica. La secondaparte è, come già detto, una presentazionedi animali inusuali per ilcirco ed allo stesso modo è inusualela scelta che la direzione ha orchestratoper rendere il tutto intrigantee curioso. Sulla scena il capo dei piratiimpersonato da Emilio esorta isuoi uomini a cercare nel mondo animaleil segreto della felicità e sul filodi questa appassionata ricercafanno la loro comparsa in scena,un’iguana, un istrice, una grossa tartarugadi terra, serpenti, un’aquila,una bellissima coppia di pellicani,tre piccoli pinguini, una bella focache gioca con Emilio, poi appare lagrande vasca dello squalo e un’artistavi si immerge e vi nuota insiemeed ancora un ippopotamo pigmeo eun coccodrillo: una sorta di arca diNoè di animali curiosi che difficilmentesi possono vedere dal vivo, unvero divertimento per i più piccoli enon solo per loro. Uno spettacoloben costruito che si chiude con lacompagnia che scende tra il pubblicoa salutare e a ricevere un ultimoapplauso per i bei momenti che hannosaputo regalare. Uno spettacoloche ha attirato l’attenzione di diversigiornali e della redazione del telegiornaledi Rai Uno che gli ha dedicatoun bel servizio sottolineandol’originalità di questa compagnia.Voyager uno spettacolo di qualità!La maschera misteriosaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 27


Circhi ItalianiCirc Aquaticin Spagna l’impero italiano dei Fratelli Zoppisdi Francesco Puglisi foto di Christophe Roullin e Payaso EnricoSono approdati in Spagna tre anni fanel pieno del loro successo italianoed è stata subito una scalata di conquistee di traguardi preziosi raggiuntianche nel paese iberico.Stiamo parlando del Circo Acquaticodei fratelli Zoppis. «Abbiamo lasciatol’Italia a malincuore - ci raccontaHeidi Faggioni Zoppis, moglie diCorty - e questo non significa chequi non stiamo bene, ma volevamoprovare a lavorare nella mia terradi origine dove tra l’altro questo tipodi spettacolo non era così tantoconosciuto e fino ad oggi dobbiamoritenerci più che soddisfatti».E a dire il vero possiamo ben direche i fratelli Corty, Vanni, Ivan eTony con le loro rispettive famigliehanno creato un vero e proprio imperocon spettacoli, alcuni di essiinnovativi, che agiscono contemporaneamentein tutta la Spagna, registrandoil più delle volte il «soldout» divenendo così grandi imprenditoridel mondo dello spettacolo.E tutto questo è stato possibile graziealla tenacia, al lavoro forsennatodei quattro fratelli che hannorealizzato lo splendido materiale ditutti gli spettacoli di loro produzione.Ma andiamo con ordine. Piatto fortedegli Zoppis è il Circo Acquatico decisamentecambiato da quello cheabbiamo visto l’ultima volta inItalia. Nella struttura è stata realizzatauna vera e propria piscina dovepossono esibirsi per esempio le focheo numeri con la moto d’acqua.Impianti tecnologici di grande effetto.IL “CIRC AQUATIC”DI BARCELLONAAltra grande chicca, è quella realizzataper la prima volta quest’anno:una seconda unità appositamenteconcepita per la Plaza de Toros diBarcellona e per quella di Gironache prende il nome di «CircAquatic». Uno chapiteau a quattropunte con 1.300 posti tutto in poltronedi colore blu con un grandeCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 28palcoscenico ed una enorme piscinagemella a quella della prima unità.E per la prima volta è stato realizzatouno spettacolo senza animalivisto che la legge nella regione dellaCatalunya vieta gli spettacoli congli animali.Sempre dalla scorsa estate è partitauna nuova avventura questa voltalegata al mondo dei motori con loshow «Extreme Motor Show» affidatoad Ivan Zoppis che ha trionfatosia a Palma de Majorca che adIbiza tanto da realizzare una produzioneinvernale a Valencia, in occasionedelle festività, sotto la tendaIl clown bianco Edeckdove ha avuto successo anche inconcorrenza con altri tre circhi delcalibro di Mundial, dell’Americano(Faggioni) e del Circo Wonderland(Macaggi).Insomma gli Zoppis in poco tempohanno costruito un vero e propriomondo dello show business. «Tuttoquello che stiamo facendo é sicuramenteil frutto del nostro lavoro -racconta Corti Zoppis - abbiamo investitonelle cose in cui crediamo ecerchiamo di farle con dignità onestàcercando di portare innovazioni.E devo essere sincero che per esempiolo spettacolo di Barcellona que-


I saltatori alle cordeI giocolieri con i cappelli di ShangaiIl clown Jhonny Boginost’anno è stata una vera e proprianovità che è piaciuta con grande affluenzadi pubblico nonostante lacrisi abbia colpito anche laSpagna».Dunque il «Circ Aquatic» è unoshow con tanto di regia curata dalregista spagnolo Martin Abele (conesperienze passate al Roncalli), effettispeciali, musiche e costumirealizzate appositamente per questarappresentazione dove tutti gliartisti si intersecano e agiscono sottoun attenta regia. E’ la storia di unsimpatico marinaio che incontra unclown e vuole fare insieme al lui unviaggio nell’immaginario mondomarino dove incontrerà squali, tartarughestelle marine e meduse,tutto rigorosamente ricostruito conCirchi Italianisoggetti in movimento. Due ore davveroemozionanti con giochi d’acquae numeri diversi dal solito qualiil cavallo marino, che sfreccia agran velocità mentre al vertice dell’attrezzosorretto dalla moto d’acquadue ragazze Magie Ivanov e lagiovane Sabine Zoppis, di soli 13anni, (figlia di Corty e Heidi) compionoevoluzioni al trapezio mentredall’alto scende la pioggia che bagnale artiste rendendo il numeroancora più accattivante. Il pubblicoappena entrato però in realtà vedeuna straordinaria coreografia ispirataal mondo marino con un gigantescopalcoscenico e non vede l’ombradi acqua. La vedrà a volontà dopola seconda esibizione quando appuntotrapezista Linda Nicols esegueil suo numero e quindi si alza lapista per scoprire l’immensa piscina:da terra partono le fontane situatesia nella pista centrale che ailati del perimetro della pista mentredall’alto scende la pioggia.L’acqua, dunque, diviene l’elementofondamentale di tutto lo spettacoloche accompagna il simpaticomarinaio Jhonny Bogino e del bravissimoclown bianco Edeck di originebelga. Così ecco che arrivano gliartisti della scuola di Shangay cheeseguono un numero di giocoliericon i cappelli: sette artisti cinesiche gionglano con i cappelli formandopiramidi umane e ancora la giocolieraShirley Lizzi, una splendidasirena, che abbiamo visto anche alFestival di Latina qualche anno fa,che tra giochi d’acqua e cascatepresenta il suo numero rivisitato inchiave acquatica con clave e palline.Una troupe al femminile dellaScuola del Circo di Pekino, invece,propone uno straordinario numerocon i piatti oscillanti e successivamenteuna performance di contorsionia quattro che lascia il pubblicoammutolito. Le ragazze cinesi presentanoanche un’esibizione al rolarolain sei. Uno dei «piatti» prelibatidi questo show è anche l’esibizionedella verticalista cinese Xi MaMai, che per 5 minuti incanta con ilsuo sincronismo con la sua spontaneitànei movimenti con contorsioniche a tratti rasentano l’impossibile.In una coreografia acquatica sembradi vedere la giovane artista nuotareCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 29


Circhi Italianisorreggersi solo con un braccio sullapiccola asticella d’acciaio.In un susseguirsi di numeri semprepiù emozionanti e coinvolgenti trovaspazio la troupe di Pekino con isalti nei cerchi che farà esplodere laplatea e ancora il numero nella retea grande altezza della bella e biondissimaMary (Germania).Tutte le performance degli artisticomunque sono inserite in quadrimarini con costumi adeguati cherendono il tutto ancora più magicoed attraente. Inutile dire che nel finaleil pubblico applaude con lastanding ovation (vista con i mieiocchi). Uno spettacolo davvero bellosulle stile del Soleil che ci auguriamodi vedere presto anche nelnostro paese.IL CIRCO ACQUATICOCON GLI ANIMALINella seconda unità quella classicacon gli animali il Circo Acquaticoviaggia con mezzi perfetti sotto ognipunto di vista e che comprende duechapiteau con tanto di archi conscritte luminose visibili a parecchichilometri di distanza. Anche inquesta unità c’è la piscina centralee oltre all’esibizione di squali, foche,pinguini, piraña serpenti coccodrilli,anaconda e iguana fannoparte del cast anche un numero coni cani ammaestrati, il giocoliereNicolas, il numero acrobatico con lamoto d’acqua con Maicol Rossi e leevoluzioni aeree di Linda Rossi,(sullo stile dello show di Barcellona)le fasce e la corda aerea di DavidSanchez, e ancora il rola rola diLorenzo Oancea e i clown. Anche inquesto caso lo spettacolo piace econtinua a mietere successi in tuttala Spagna.«Abbiamo tanti progetti - ci tiene aprecisare Vanni Zoppis - i nostri circhisono delle vere fabbriche cheproducono migliorie e mezzi nuovi,piste accorgimenti per perfezionareal meglio ciò che stiamo facendo enon è escluso che uno dei nostrispettacoli presto possa girare lepiazze del nostro paese». Fa semprepiacere quando la bandiera italianaviene portata con orgoglio e dignitàanche fuori dal nostro Paese e ci auguriamoanche di vedere presto unodi questi spettacoli a casa nostra...Scirli LizziI salti nei cerchiCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 30


Circo Americanoprestigliosa staffetta nella grande gabbiadi Dario Duranti, foto di C. Enzinger, A. Vanoli e F. PuglisiCirchi ItalianiIl 23 novembre 1963 debuttava alPalazzetto dello Sport di Torino laprima coproduzione italo-spagnolatedescadel Circo Americano (esitoappunto della società tra la famigliaTogni, Carola Williams e gli spagnoliFejoo-Castilla).Il 21 novembre 2008, il Circo Americanoha debuttato a Torino a 45 annida quello storico giorno, proponendouno spettacolo rinnovato rispettoalle precedenti produzioniche ha visto protagonista il domatoreinglese Alex Lacey con il numeromisto di leoni e tigri proposto per laprima volta nel nostro Paese. Alexnon ha bisogno di presentazioni: ilsuo numero, insieme a quello delfratello Martin Jr è uno dei miglioridel mondo e la spettacolare conclusionecon l’esercizio della testa trale fauci del leone maschio Massai lorende davvero unico e non privo dirischi.L’altra novità per il pubblico torineseè l’utilizzo di uno chapiteau di dimensionipiù contenute, ma all’internodotato delle immancabili trepiste. Lo chapiteau era già in uso daalcuni anni, ma è la prima volta cheviene usato nel capoluogo piemontese.La scelta giova alla fruizione dellospettacolo in quanto riduce le distanzee consente anche agli spettatoripiù lontani una buona visuale,senza penalizzare le dimensioni dell’arena.Lo spettacolo ha visto protagonistala Troupe Dejang che ha avuto mododi esibirsi anche all’ultimoFestival di Latina. Nel loro repertorio,cinque diverse specialità: palicinesi oscillanti, meteore cinesi, unacombinazione di altalena russa e saltinei cerchi e la classica giocoleriacon i cappelli. Una troupe dunquemolto versatile che seppur non presentiun livello eccelso, ben si adattaagli ampi spazi dell’Americano emai come quest’anno, ha saputosfruttare l’intera area delle tre piste,sia con la performance ai paliSarah Houcke e Cristina Togni(Foto C. Roullin)cinesi, sia con la originale combinazionedi altalena russa e salti neicerchi. Un buon acquisto che ha sostituitola tradizionale troupe dell’estEuropa alla bascula.Lo spettacolo 2008/2009 ha visto diversenovità, come abbiamo visto,ma ha segnato anche un ritorno importante:quello di Yves Miletti chenella prima parte disturba lo spettacolonelle vesti di spettatore ubriacoJones Togni(Foto Puglisi)e molesto e successivamente tornain pista come clown Bubù in sella allasua macchinina dispettosa. La comicitàoltre agli interventi di Bubùvede protagonista Davis Vassallo alsuo quarto inverno nella compagniadi Enis Togni. Devis ripropone la suacollaudata performance al bal dicorda, oltre alle esilaranti ripreseche lo hanno reso popolare al grandepubblico nel corso delle numero-Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 31


Circhi Italianise edizioni di Circo Massimo a cuiprenderà parte anche quest’estate.La famiglia Togni ha riproposto i numeridi animali apprezzati in tuttaEuropa: Jones nella pista centralealle prese con 5 elefanti (i 3 della famigliadi Cesare e due di Enis); gliAlex al completo con le piramidiequestri e il jockey; Flavio, Cristinae Daniele maestri di cerimonia con icavalli in libertà sulle 3 piste e ancoratutta la famiglia impegnata nelquadro di alta scuola che vede i movimentiequestri alternati a passi diflamenco affidati al corpo di ballo.Corpo di ballo il cui contributo è fondamentalein questo spettacolo graziealle numerose coreografie e scenedi gruppo, tra cui il finale ispiratoal colore bianco che vede l’interacompagnia indossare candidi costumisu di un remix di musiche diAdriano Celentano. Uno spettacoloparticolarmente corale e generosoche ha proposto al pubblico torineseun nuovo stile e un nuovo volto delCirco Americano. In alcuni spettacolii più fortunati hanno potuto beneficiaredella rara performance diFlavio Togni con i cavalli e i cammellieccezionalmente creata per ilFestival di Latina: una routine ancorada limare, ma che conferma ilgrande talento di questo artista.La tournèe 2008/2009, dopo il debuttodi Brescia e una tappa intermediaad Asti è arrivato a Torino primadi approdare per le feste aDavis VassalloNapoli dove il Circo Americano mancavada ben 15 anni. Per la primavolta il complesso di Enis Togni ha installatole proprie strutture nel parcoMagic World di Licola (NA) doveha riscosso un ottimo successo dipubblico. Lo spettacolo ha subito alcunevariazioni rispetto alla perma-Cristina Magli Togni(Foto C. Roullin)Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 32


Circhi ItalianiLa locandina di Genova conSarah HouckeI giocolieri della TroupeDe YangAlex Lacey al Circo Americanoa Torino (Foto Vanoli)nenza nel capoluogo piemontese esoprattutto ha visto una bella staffettanella grande gabbia. Infatti,per le feste Alex Lacey è tornato inGermania dove lo aspettava il Circodi Natale di Heilbronn, mentre nellapista dell’Americano è tornato unodei gruppi di tigri “colorate” diFlavio Togni, mandato dalla biondissimaSarah Houcke, di rientro dallatournée con Arlette Gruss inFrancia. Sono rientrati anche gli elefanti,scritturati da Gilbert Gruss euna cavalleria.Dopo Napoli l’Americano ha terminatola propria tournée a Genovaprima di sciogliere la compagnia l8marzo. In aprile la famiglia di CesareTogni è partita per il danese CirkusDannebrog, una gabbia di Flaviomandata da Hans Suppmeier è andatain Olanda da Herman Renz insiemead una cavalleria; un’altra cavalleriae quattro elefanti sono rientratial Cirque Arlette Gruss; altrianimali si trovano all’HollywoodPark di Stuckenbrock in Germania.Per assistere alla produzione 2009-2010 dobbiamo aspettare fino all’autunnoprossimo. A goderne particolarmentedovrebbero essere gliamici della Puglia e successivamenteil pubblico romano che onorerà iltradizionale appuntamento nataliziocon il circo sotto lo chapiteau delCirco Americano.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 33


Circhi ItalianiCirco di Pragal’anno della svoltadi Dario Duranti, foto di Maurizio ColomboGli ultimi 12 mesi sono stati moltoimportanti per il Circo di Praga deifratelli Cristiani. Quasi determinanti.Un anno ricco di soddisfazioni duranteil quale questo complesso harinnovato il proprio materiale proponendonel corso di un tour in cittàprestigiose uno spettacolo moltocurato con scritture di peso.In questa svolta determinante è statoil ruolo di una piazza molto importanteed ambita dai complessi diprima categoria: la Fiera di Sant’Alessandroa Bergamo alla fine diagosto. A giugno 2008 le prime indiscrezioni,successivamente confermatedalla stessa direzione del circo:il Circo di Praga sarà a Bergamoal Centro Commerciale Orio Centerper la tradizionale fiera! Una piazzacosì importante ha innescato unaChristopher CristianiTara CristianiCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 34spinta al rinnovamento che come sidiceva ha coinvolto tutti gli aspettidi questo complesso. In primis lochapiteu: a Bergamo è stato inauguratauna fiammante struttura 4 antenne,a castello, senza contropali,con cupola all’italiana, di colorebianco-rosso di grande effetto.All’interno tutto rosso, con stellegialle in corrispondenza delle antenne.La stessa colorazione checontraddistingue la tenda di ingresso,l’ampio foyer e gli automezzi delcirco. Rinnovata anche la pubblicitàcon una grafica personalizzata basatasulle foto dei protagonisti dellospettacolo.Per quanto riguarda lo spettacolo, i


Circhi ItalianiChristopher CristianiIl duo Living Theatre a Bergamo L'alta scuola di Eva CristianiCristiani hanno affidato al fratelloRedi (il noto domatore di tigri ormaiscritturato generalmente in complessistranieri e attualmente in forzaal Cirque Arlette Gruss) la regia ela cura dei dettagli nella mise en piste:nuovo il finale, eliminate lepause, rinnovate le riprese comichee le coreografie; nuovo l’impiantoluci e curato ogni aspetto, dall’interventodegli uomini di pista aitendaggi. Sono state riviste le musichedei numeri di casa e cambiata lascaletta. Per quanto riguarda lacompagnia di Bergamo, il programmasi è avvalso, oltre che del numerodi gabbia di Redi Cristiani, dellaTroupe Yanckovitch alla bascula edel duo ungherese Living Theatre inforza prima al tedesco Flic Flac esuccessivamente al Gay Circus direttoda Genis Matabosch aBarcellona.Nonostante la concorrenza con ilCirco Lidia Togni (installato in un’areanel Comune di Bergamo) il buonandamento della piazza ha indotto iCristiani a prorogare fino alla fine disettembre raccogliendo molte soddisfazioni.La tournée successivamente è proseguitacon Novara, Vercelli, Alessandria,Casale Monferrato e SettimoTorinese. In queste piazze lospettacolo ha visto la presenza dellafamiglia di Riccardo Errani con ilnumero di elefanti, la trinka diZeudi, il giocoliere Marco Moressae l’hula hop di Priscilla.Con la piazza di Settimo Torinese gliErrani sono partiti per la Germaniaper una serie di spettacoli natalizi eil Festival di Monte Carlo (dove haricevuto il Bronzo per il numero dielefanti) mentre Circo di Praga haraggiunto un’altra piazza di grandeimportanza: la Pellerina di Torinoper le Festività natalizie.Torino a Natale è una delle piazzeche rende di più, nonostante in generela concessione comunale è limitataal primo o al secondo finesettimana di gennaio per impegnisuccessivi dell’area. In questo casol’abbondante nevicata ha convintogli amministratori a far prorogare ilCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 35


Circhi Italianicomplesso dei fratelliCristiani di una settimana.Nevicata che inevitabilmenteha creato qualchedisagio, anche se il pubblicotorinese non ha traditoil consueto appuntamentonatalizio con il circo.Il programma proposto,presentato da RenatoBrinati e introdotto dalleclassiche majorette, havisto i seguenti numeri:Eva Cristiani (cavalli in libertà),Les Adrianò (DaianaCaroli e AdrianoZambelli, magia comica),Tara Cristiani (filo teso),Sara Cristiani (antipodismo),Troupe Yanckovitch (acrobatica eccentrica),Eva Cristiani (alta scuolain quadro andaluso), Alba Ferrandino(verticali), Ilenia Zorzan (equilibrismocon le spade), Gli Zorzan(cagnolini ammaestrati), Tara Cristiani(cerchio aereo), DaniloCristiani (tigri), Anna Azzolini (animaliesotici), Cristopher (giocolierein bouncing), Duo Brina-ti (sostenutoaereo), Troupe Yanckovitch(acrobatica alla bascula).Spettacolare il finale che vede gliartisti apparire da un grande telobianco che avvolge tutta la pista.Tra le novità dello spettacolo, la parodiacomica della Troupe Yancovitchche ha riproposto una rivisitazionedegli uomini forti dell’Ottocento,ispirandosi ai FumaBoys. Nuove anche alcune riprese diAdriano Zambelli che ha accorciatola durata dei propri interventi dandomaggior scorrevolezza al programma.Dopo Torino i Cristiani si sono spostatiin Lombardia (con una lungapermanenza a Busto Arsizio) eVeneto. Nello spettacolo è tornatala famiglia Errani, reduce dall’ottimosuccesso monegasco.L’annata 2008/2009 è stata sicuramenteimportante per i Cristianiche hanno rinnovato le loro strutture,ma soprattutto hanno saputo apportareallo spettacolo importantiaccorgimenti per renderlo più modernoe scorrevole ed adatto ad ungiro di piazze di livello superiore.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 36Sara, Christophere Tara CristianiSettembre 2008. La compagnia del Circo diPraga a BergamoRedi Cristiani al Circo di Pragaa Bergamo


RaccontiUn capitano nella giunglala guida che condusse Orlando Orfeidi Alberto OrfeiNel mio racconto del “Grande Viaggio”,vi accennai al Capitano Marcio(si legge Marzio), ma penso che sarebbeun’ingiustizia a non parlarvi diquell’uomo che rese possibile, operlomeno più facile, quell’impresa.Come vi dissi, Marcio venne al circoun po’ a forza, portato da suoi amicie colleghi ufficiali dell’esercitobrasiliano, o meglio, del “Batalhãoda Selva”, un reparto speciale dell’esercito,addestrato alla guerranella foresta e alla sopravivenza inquell’ambiente. Gli amici lo portaronoda noi a Manaus per farlo distrarreun poco in quanto, dopo chela sua fidanzata lo lasciò per andarsenecon un famoso calciatore brasiliano,lui cadde in uno stato di depressioneche quasi gli fece abbandonarel’esercito.Quell’uomo avvilito e triste rimaseaffascinato dal nostro mondo. Il circolo fece volare nel mondo dei ricordie rivivere un’epoca lontanadella sua fanciullezza, così da dimenticare,almeno per un po’, i suoitristi trascorsi.Uno degli ufficiali che lo condusse alcirco era amico di José Campos, ilnostro addetto alla pubblicità, quellaper trovare gli sponsor.José, fu al distretto militare conL'attraversamentodel fiumeOrlando Orfei con ArleyPacheco e il nostro aereoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 37


RaccontiHarley Pacheco (lo ricordate, il nostroeroico pilota?), per ottenere glispeciali permessi, affinché il nostroaereo potesse sorvolare la zona difrontiera (un’area militare) e atterrarenei campi di atterraggio sotto lagiurisdizione del comando militaredell’Amazzonia.Campos, in uno dei tanti uffici chevisitò, conobbe il Maggiore Antoniode Medeiros Prado, che venne al circoper ispezionare l’aereo.Stringemmo una bella amicizia colMaggiore Antonio, il quale cominciòa frequentarci quasi tutti i giorni.Una sera, Antonio, venne al circo accompagnatoda vari ufficiali fra iquali c’era il Capitano Marcio.La prima volta che vidi Marcio, notaimolta tristezza nel suo sguardo. Allafine dello spettacolo però, sembravaun’altra persona. Le sue sembianzeerano mutate. Fu proprio lui a invitarci,quella sera, ad andare in una“Churrascaria” dopo lo spettacolo.Una churrascaria specializzata inprodotti dell’Amazzonia, dove servivanocarni e pesci tipici di quella regione.Fu la prima volta che assaporaiil famoso “Pirarucù” (gigantescopesce del Rio delle Amazzoni) e devodire che è molto superiore comegusto e qualità di carne, al tonno eal salmone; lo mangiai anche come“Shassimi” in ristoranti giapponesi,e anche crudo, devo togliermi il cappelloper la sua qualità.Da quella sera, la presenza di Marcioal circo era diventata una costante.Cominciò a venire anche di mattinapresto, quando al circo non c’è ancoranessun alzato, solo gli addettiagli animali. Così il capitano passò iltempo che restava fino all’apparizionedi qualche artista o segretario,a intrattenersi con il personale dellescuderie.Fu proprio Marcio a identificare epoi curare, un’infezione alla zampa,o meglio al piede, di una nostra leonessache da mesi non poteva più lavorare,e che nessun veterinario chela visitò, seppe curare. Marcio identificòil parassita che provocava l’infezione,in quanto era simile a quelloincontrato da lui in vari “onçe”(giaguari), quando era nella foresta.Il capitano trovò molta similarità,fra l’organizzazione di un circo equella di un esercito. Anche se noidel circo ci sentiamo un po’ anarchicie molto liberi, lui ci fece notareche invece, anche noi eravamo sottomessia una gerarchia, e per quantoci sentissimo liberi, in realtà, loeravamo molto meno. Alcuni deisuoi esempi li ricordo ancora: quandonel fine settimana in Brasile si facevanotre spettacoli al giorno al sabatoe quattro alla domenica, si eraimpegnati col lavoro tutto il santogiorno, come se fossimo stati dentroad una caserma; e nei giorni di riposo,come al lunedì, sempre la inSudamerica, si facevano le prove,come se facessimo un’esercitazionemilitare. E nei giorni di viaggio, neiquali ci si dovrebbe sentire più liberi,in quanto non c’è spettacolo, inrealtà si sgobba ancora di più.Quell’uomo si sentiva bene con noi,coinvolgendosi nei nostri problemi,si sentiva lontano dal suo.Cominciammo a considerare Marciouno della compagnia; la sua presenzain circo era diventata una routine,tutti i giorni qualcuno lo invitavain carovana a mangiare, o lui, la sera,invitava qualcuno in pizzeria.Non era un capitano medico comuneche s’interessava solo di medicina odi malattie, ma era uno cui piacevarisolvere problemi di organizzazionecon soluzioni semplici; probabilmentenel suo battaglione svolgeva mansionianche diverse dalla sola medicina,come, di solito fa un capitanomedico.I giganteschi pesci ''pirarucu''Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 38


RaccontiQuando venne il dilemma di comecontinuare il viaggio per andare inVenezuela, che, come già vi ho raccontato,per nostra leggerezza (eignoranza forse) si sbagliarono i calcolidei costi di navigazione, fuMarcio a dirci che l’avremmo potutofare via terra e che, anche se i nostriveicoli non erano appropriati perquel percorso, avremmo potutougualmente raggiungere il Venezuelaattraversando la foresta. E si proposedi andare con Pacheco per unaricognizione aerea, mostrandogli ipunti difficili del cammino.Quei ponti di legno così precari, inmolte occasioni, il suo battaglionefu costretto a rinforzarli, e conOrfeo trovarono la soluzione deigrossi e lunghi tavoloni che avremmodovuto portarci dietro e i sacchettidi tela, per riempire di terra da usareper riempire qualche depressioneche avremmo trovato nel cammino,visto che noi non avevamo a disposizionei mezzi speciali che l’esercitopossedeva.Le liste dei materiali indispensabilida portarci dietro e i consigli su comecomportarci nelle situazioni cheavremmo potuto incontrare nella foresta,fu proprio lui a suggerirle. ConOrfeo e Mario cominciò a definire levarie strategie per quella difficileimpresa. Non dico che fu lui a risolveretutti i problemi, ma fu senzadubbio una fondamentale pedina diquella scacchiera.All’inizio ci aiutò a risolvere i problemiche avremmo incontrato, comeper esempio, portarci al seguitola cisterna d’acqua rivestita di materialeisolante, il camion frigoriferoe il camion cisterna per i combustibili,ma giorno dopo giorno, manmano che si avvicinava l’inizio diquell’avventura, si entusiasmò alpunto di decidere che sarebbe venutocon noi. Inoltre, se gli avessimomesso a disposizione un campino oun furgoncino, avrebbe allestito unapiccola infermeria per prestarci assistenzain caso di bisogno.Sapendo che la nostra avventura,avrebbe chiamato l’attenzione deimedia, e che fra noi, sicuramente,ci sarebbe stato della gente che l’avrebberegistrata in foto o in video,si raccomandò che lui non fosse néfotografato né menzionato in nessunaintervista ai media. Non fu facilefar capire alla nostra gente quellasua esigenza, soprattutto perché ormailo consideravano un grande amico,e avrebbero voluto avere una suaimmagine di ricordo, però credo chetutti rispettarono questa sua decisione.In questi anni che passarono,non vidi mai una sua immagine, siain foto sia in video. Forse qualcunol’avrà anche fatta, ma non fu maimostrata. C’è da dire che a queitempi le videocamere non eranotanto accessibili quanto oggi e nontutti possedevano una macchina fotograficao una telecamera.Sicuramente per questo motivo nontrovai mai una sua foto.Da parte mia rispettai sempre la suaesigenza. L’ho menzionato nei mieiracconti, perché erano passati ormaipiù di vent’anni e sicuramente il riportarloalla ribalta non l’avrebbepiù danneggiato; se Marcio proseguìla carriera militare, a questo puntol’avrà anche terminata, o forse saràgià arrivato al vertice e il fatto diaver fatto quel viaggio al seguito delcirco non potrà più nuocergli.Comunque, ovunque tu sia CapitanoMarcio, o chissà, Generale forse, ilnostro più grande ringraziamento eil calore della nostra amicizia. Boafortuna Marcio, “Aquele abraço!”I tavoloni utilizzati perattraversare la forestaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 39


<strong>Profili</strong>Ofelia e Bubydi Maurizio Tramontidue cuori e un naso rossoIl 25 gennaio scorso in Germania èmancata Ofelia Maria Riva. Un nomeforse sconosciuto ai più giovani.Il nome di una donna italiana mortain Germania cosa può nasconderedietro di se? A volte ci fermiamo sudi un titolo, osserviamo fugacementeuna foto poi voltiamo pagina, eppurequel nome e quella foto portanocon sé una storia, una storia dicirco. Fino ad un certo punto la vitadi Ofelia ha percorso la strada deiRiva, poi con il matrimonio quelladei Konyot ed indirettamente deiKratejl. La prima apparizione delnome Kratejl in Italia è legata alPoliteama Rossetti di Trieste chescrittura questo circo di origineRumena.Nel 1902 nasce Maria Kratejl (alcunitesti la danno di origine Cecoslovaccaaltri Rumena).Maria Krateijl sposa Ernesto PilkKonjot e dal loro matrimonio nasconoKarel Bubi, Fredi, Betti. Mariasarà ricordata per aver dato il via(naturalmente assieme al maritoErnesto Pilk) alla ‘dinastia’ deiclown “Ernestos” che tanto lustro aquesta nobile arte, ma leggendo lecronache dell’epoca bisogna ricordareche aveva un numero alle scaleil equilibrio dove l’attrezzo (lascala) era alto otto metri. Da ricordareanche che il circo di famiglia(Circo Kratejl) è stato uno dei pochia presentare un numero di altascuola eseguito su un cammello.Per sommi capi abbiamo conosciutoi Konjot ma Ofelia Maria? Ofelia erafiglia di Domenico Umberto Riva eFosca Mascardini. In famiglia trafratelli e sorelle erano in sette:Giuseppe Loris, Aurelia Lea, ItaliaLibera (sposerà Emilio Bellucci efondano il circo Embel Riva), Agostino,Ofelia, Ermenegilda, Roberto.Nel circo Ofelia ha ricoperto diversiruoli come artista, dal jockeyai volanti, all’acrobatica. Ofelia conosceil marito Karel (Karel BubiPilch Konjot) in occasione di unaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 40partecipazione della famiglia Ernestosad una tournèe nel Circo EmbellRiva. Dal matrimonio nascono cinquefigli: Ermenegilda, Er-nestina,Roberto, Jhonny e Paolo.Di questi Roberto morirà a soli 36anni nel 1987 e Paolo morirà giovanissimonel 1961.OFELIA E BUBIIncontrando il figlio Jhonny (sposatocon Bernadette Salerno) si presental’occasione per parlare dei genitori.La prima domanda riguardauna fotografia in cui Ofelia apparetruccata da clown. Chiedo quindi aJhonny se con il matrimonio lamamma cominciò a far parte dell’entratamusicale. “Mio padre leinsegnò a strimpellare la fisarmonica.A quei tempi non c’era nulla,non c’erano le basi musicali: o trovavil’orchestrina oppure ti doveviarrangiare da solo. Allora nell’entrata,oltre a mio padre c’erano ancorai miei nonni, mio zio (Fredi) emia zia (Betti). Poi mio padre si divisee cominciò con mamma. In queitempi la vita era dura e nei momentidi magra mio papà andava asuonare nelle osterie e mia sorellacantava”.Quindi Karel Bubi aveva una certaconfidenza con la musica?“Mio padre parlava 12 lingue e suonavadi tutto: il pianoforte, latromba, il clarino, però lo strumentoin cui era più forte ero lo xilofono,ma era bravo anche con violinoe chitarra. Io ho quattro figli(Paolo, Ofelia, Desy, Jhonny Jr.), idue più grandi, Paolo ed Ofelia,suonano grazie a mio papà che insegnòlo xilofono a tutti e due.


<strong>Profili</strong>Quando è mancato mio padre, miafiglia Desy aveva sette anni e papànon fece in tempo ad insegnarle unostrumento. Io non ho pazienza perqueste cose, sono troppo impulsivo,per il figlio piccolo quando eravamoin tournèe in Svezia, assunsi unmaestro perché gli insegnasse lamusica. Anche le mie sorelle hannoimparato dal babbo. Mio padre avevala musica nel sangue ed un’altrasua dote era quella di apprenderevelocemente tutto, cominciandodalle lingue: ne parlava dodici!Oltre alle nostre europee parlavarusso, moldavo, cecoslovacco, ungherese…Nel 1986 quando andammoin Giappone mio padre faceva laripresa dei campanelli, debuttammosubito dopo due giorni dall’arrivo.Il problema era che devi parlareper spiegare i campanelli, lui lo facevain inglese, ma il pubblico nonrispondeva. Si applicò subito con lalingua del posto ed imparò a far laripresa parlando in giapponese,cambiò subito tutto e fu un successo.Lui era un talento naturale perle lingue. Mia madre invece era ilcontrario, aveva il suo italiano moltotoscano e non voleva spostarsi daquello. Per esempio mi ricordi diquando eravamo in Germania: ioavevo circa nove anni, ci segnalaronoun’agenzia di Francoforte cheaveva scritture nelle basi militariAmericane in cui c’erano teatri, locali,night club,… c’era lavoro pergli artisti e noi riuscimmo ad entrare.Ci ambientammo talmente beneche quando si diceva ‘andiamo a casa’la nostra casa era Francoforte.Eppure ogni volta che accompagnavomia madre a fare la spesa al supermercatolei si ostinava sempre aparlare in italiano: mi dia uno diquello, uno di quello...”.In una fotografia tuo padre è ripresocon una fotocamera in manoqualcuno mi ha detto che era unamaniaco delle riprese filmate edelle fotografie. Se questo è vero,come è nata questa sua passione?“Verissimo. Mio nonno aveva unodei primi cinema ambulanti (ilCircus Cinema Ernesto negli anniVenti), la passione di mio padrepenso sia nata in quel periodo.Raccontava che fin da bambino avevala cinepresa in mano. In seguitopoi, per qualche tempo, anche luiebbe un cinema come il nonno. Hodei filmati realizzati da mio padreche sembrano film di Stanlio e Olio,tutti girano velocemente, si vedonola Ford T e dietro la roulotte fattaad uovo, cose di 87 anni fa”.Dunque mamma Ofelia lavorava inpista con il marito, ma fuori dallapista com’era?“Mi sembra di ricordare che abbialavorato fino al 1965-66, mio fratellosui 14 anni cominciò a lavorarelui e mamma si dedicò esclusivamentealla famiglia. A propositodella famiglia, guai a toccargliela!Se c’era qualcosa in giro che riguardassela famiglia, un bisticcio o unaqualsiasi questione, lei era semprein prima fila per la famiglia. A differenzadi mio padre che era un uomotranquillo (non l’ho mai sentitoinveire o dire parole sconvenienti)mamma invece era la tipica donna‘cazzottona’, guai a toccargli la famigliaperché non tardava ad andarper mani anche se davanti avevauomini più alti e grossi. Una suagrande passione era il poker, ricordonel 1967 quando andammo inJugoslavia. Il viaggio fu in treno,tre giorni senza scendere, a queitempi non c’erano le carrozze, sicaricavano i campini e si faceva ilviaggio così. Ebbene alla partenzacominciò a giocare a poker, pensosia stata la più lunga partita dellasua vita perché di volta in volta igiocatori arrivavano dagli altri campinie si davano il cambio, penso abbiagiocato per tutto il viaggio”.In questo incontro con Jhonny PilchKonjot Ernestos si dovrebbe parlareprincipalmente di Ofelia Maria Riva,ma nel rincorrersi dei ricordi si puòscivolare su curiosità che però ci riportanosempre ad Ofelia; ecco allorache un clown bianco o un parcodivertimenti possono incrociarsi comunquenella vita di Ofelia. Oggi lafiglia di Jhonny e Bernadette in pistaricopre il ruolo di clown bianco.Chiedo a Jhonny se ai tempi del pa-Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 41


<strong>Profili</strong>dre era previsto quel ruolo nell’entratadi famiglia.“Forse questo è stato un handicap.Mio padre non ha mai capito o volutocapire che in certe nazioni ilclown bianco è molto ricercato: inGermania per esempio se non hai ilbianco non lavori. Per un po’ lo hafatto mia sorella con il cappellinoda bianco ma non era un clownbianco vero, non c’era truccatura,il costume non era proprio da clownbianco. Una volta mio padre provò aprendere un ragazzo per quel ruolo,era un ballerino romano provenientedal Circo Embel Riva. Provaronoe fecero le fotografie, poi questoragazzo dopo poco tempo abbandonòil circo e finì a fare lo stewardall’Alitalia, per lui senz’altro è statomeglio così. Il colore bianco miricorda un aneddoto su mia madre.Nei tanti lavori che abbiamo fattosiamo stati anche in alcuni parchidivertimento, a Fiabilandia nel1983-84 e nel 2000 a Mirabilandia.A Mirabilandia Vanes Rossanteaveva montato uno chapiteau: lospettacolo piaceva e finalmente sistava fermi per diversi mesi nellostesso posto. L’anno precedete eroin Norvegia e la possibilità di starefermi li a Ravenna per diverso tempomi portò a percorrere 500 kmper andare a prendere mia madre eCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 42farle trascorrere l’estate con noi.Per non mostrare le carovane Vanesaveva dovuto montare una grandetenda bianca, questa tenda oltre anascondere le abitazioni, era ancheun’occasione per avere un po’ diombra. Insomma, c’era l’aria buona,il prato, una vita tranquilla peralcuni mesi, eppure mia madre dopoappena una settimana non nevolle sapere, chiamò mia sorella esi fece venire a prendere. Avevopensato a tutto, ma non al fattoche nel parco se sei giovane le occasioniper divertirti non mancano,ma se hai l’età di mia madre ti sentiin prigione. Il centro commercialeera a 12 km, la spiaggia a 25, leiproprio non ne volle sapere di restare.Quell’esperienza al parco diMirabilandia durò solo una stagione(c’erano anche i Bizzarro con le autoacrobatiche in “Scuola di Polizia”),sarebbe dovuta ripetersi almenodue anni con un opzione dicinque, ma capì subito che le diffidenzedella direzione nei confrontidel mondo del circo avrebbero creatoproblemi per il ripetersi dellospettacolo l’anno successivo.Dispiace perché lo spettacolo piaceva,il circo era sempre pieno e lagente tornava a vederlo”.Con i matrimoni la famiglia inevitabilmentesi divide, un figlio da unaparte una figlia dall’altra, eppure lafamiglia in tutti questi anni è semprerestata unita anche a migliaia dichilometri di distanza e questaunione era dovuta anche a mammaOfelia che si divideva tra un figlio el’altro. Prosegue Jhonny: “Quelloche gli ha dato forza in questi ultimidue anni è stata la famiglia. Ilnostro lavoro ci porta ad esseresempre in giro per il mondo, io inSvezia mia sorella in Germania,l’altra mia sorella dalla parte oppostadella Germania. Mamma si spostavada una famiglia all’altra appenac’era la scrittura che ci permettevadi ospitarla senza farla faticarecon spostamenti e viaggi pesanti.Nella stagione precedente èstata in Germania con mia sorellanel circo Carl Busch (i figli diErnestina Pilch sorella di Jhonny,hanno un numero di pattini, giocoleria,hula hop e si dividono tra circoe teatri soprattutto in Germaniacon il nome del padre, Trio Nistorov)fino novembre, poi a dicembreè venuta qui in Italia con me. Peresempio nel 1996 era con me inSvezia, nel 1997 siamo andati inAustria e li è stata male veramente:io stavo facendo la prova generaledello spettacolo del Circo ElfiAlthoff-Jakobi, mi vennero a chiamare,mamma stava male ed inquella occasione l’ho vista veramentemale, era bianca come lacarta, gli era venuto un edema polmonaree non respirava più. Poi miracolosamentesi riprese e sono passatianni prima che avesse un’altracrisi. Circa due anni dopo ebbeun’altra crisi, ci dissero che non sarebbearrivata alla mattina, invecesi riprese ancora. Aveva un cuore


<strong>Profili</strong>Ofelia Riva nelle vesti di clownOfelia Rivaforte, un cuore che ha superato lamorte del marito e di due figli, eppurealla fine quel cuore si è fermato”.Negli ultimi anni Ofelia come moltianziani, spesso era tradita dalla memoria,una cosa che a volte irritavai famigliari ed altre volte era occasionedi reciproche risate.Ricordava perfettamente cose accadute50 anni prima, ma dimenticavache il marito era morto da 15. Comescritto in principio, il 25 gennaio,circa alle 6 della mattina, OfeliaMaria è morta, era in Germania.Alle 18.00 dello stesso giorno la famigliadi Jhonny ha onorato il contrattocon il Circo di Mosca di VanesRossante; una famiglia di clown: ilclown si dice che la lacrima la nascondasempre sotto la truccatura,così è stato anche in questa occasione,ma finito lo spettacolo latruccatura è rimasta su di un pezzodi stoffa lasciando il posto al doloreche ha accompagnato un lungo viaggioverso la Germania ed i funeraliad Empoli il mercoledì successivo dicui Jhonny ha un ricordo particolare:“Mi ha fatto molto piacere vedereche al funerale c’era gentemotivata e sincera, amici sinceri enon di facciata. Ha fatto piacere vederetanta gente che si era fermatanegli anni, ma ricordava ancora miamamma, tanti parenti e soprattuttomolti giovani. Amici e Famiglieimportanti che non nomino per nondimenticar qualcuno”.Mamma è per sempre. Anche se conosciamola sua salute, il giorno chemancherà sarà sempre un giornodifficile. Quel volto freddo che, grazieall’abilità di esperti preparatori,ci sorride dall’interno di una bara,ci rinfranca perché ora sappiamoche riposa serena, ma allo stessotempo siamo consapevoli che domanila vita non sarà più la stessa.Jhonny, un ultimo ricordo di tua madre?“Per lei tutto quello che eraItaliano era bello… mamma dimmicosa abbiamo di bello.. e lei dicevala pasta le lasagne, la pizza…se lechiedevo cosa avevamo di secondorispondeva la carne, io allora laprovocavo : ma la carne la sanno faretutti… si, rispondeva, ma quella<strong>Italiana</strong> è la più bella!”.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 43


<strong>Profili</strong>Guido Zorzandi Maurizio Tramontidetto il FarinellaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 44Guido Zorzan tra la figliaMiriam (a destra) e la nipoteVanessa Niemen (a sinistra)La scelta su come inquadrare “Farinella”in questo numero della rivistaè stata difficile, da possibile promessadel ciclismo a stuntman, natonel circo, ma non circense fino infondo, teatrante ma non attore, infine“giostraio”, ma a modo suo.Ecco, il suo modo di stare nel lunapark quasi furtivamente mi ha fattodecidere di inserirlo in questo spazio,in fondo in tanti si riconoscerannoin lui perché quando si vive semprein movimento la casa di tutti diventail mondo e soprattutto immaginoche ai tempi della giostrina inToscana, molti colleghi del luna parksi saranno domandati “…e questo dadove viene ?”.Guido Zorzan (detto Farinella) nascea Castel San Giovanni (Pc) il 6agosto 1930. I genitori sono MarcelloZorzan ed Evelina Pellegrini (Evelinacavallerizza e Marcello acrobatasaltatore, fondatore del Circo Zorzan).La famiglia Zorzan era compostaanche dagli altri figli di Marcelloed Evelina: Felice, Bertino, Sibiglianae Norma. Marcello Zorzan muovei primi passi come acrobata di circoall’estero, poi nel 1948 apre un’arenaginnica da solo, nel 1953 inveceapre il Circo Zorzan. Farinella debuttain pista all’età di 8 anni con lebascule, è saltatore alla battuta, a20 anni matura come acrobata, masi sa, in quei tempi quando il circoera di famiglia, il lavoro in pistaspesso era il meno impegnativo, lefatiche più grandi erano nel mandareavanti il circo, dallo spianto aiviaggi ecc. Farinella, però, avevauna grande passione per la bicicletta,e si iscrisse nella UISP come dilettante.La cosa gli fu in un certosenso utile perché quando c’eranogare Farinella non doveva affaticarsie così evitava sempre lo spianto delcirco. Un altro vantaggio di questasituazione sportiva ce lo raccontalui: “Con la bicicletta la gamba fa ilmuscolo morbido, mentre a saltareil muscolo è più duro, alternare circoe bicicletta era un problema e intornoai 23 anni ho smesso di correre.A quei tempi ci si dopava in altrimodi: ricordo Alfredo Colombaioniche era appassionato di ciclismo,ogni volta che avevo una gara importantemi portava a mangiare alristorante le bistecche, mi pagavaDue clown si incontrano:Amleto Cagna (a sinistra) eGuido Zorzan (a destra)da mangiare per farmi prendere forza”.In campo sportivo GuidoFarinella ottenne un 3° posto aicampionati Italiani UISP di 2a categoriainseguimento in pista.Nel 1963 il Circo Zorzan ha uno chapiteaudi 18 metri, sempre in quel-


<strong>Profili</strong>Milano, 1960. Da sinistra GuidoZorzan "Farinella", il presentatoretelevisivo Febo Conti (truccatoe con la bombetta) e Nicolodi.La foto è tratta da "Insieme" diRomolo Meninil’anno Guido sposa Carmela Sblatteroe dal matrimonio nascono Silvana(1964), Miriam (1966) e Ronny(1971).Silvana si sposerà con GuanitoRuffini, Miriam con Adamo Niemene Ronny sposerà una Baratucin (unaartista tedesca di origine russa).Come testimone di nozze Guido haFebo Conti, personaggio conosciutonei varietà e che, come vedremo inseguito sarà importante per la carrieradi Farinella.Tornando al Circo Zorzan di papàMarcello, parliamo di quegli anni incui un circo restava aperto alcunimesi, poi magari ci si appoggiava adaltri o si andava a lavorare in altricirchi per incassare un po’ di soldiper poi riaprire il circo di famiglia.Farinella in quali circhi hai lavoratooltre a quello di famiglia?“Ho lavorato da Orlando Orfei eDarix Togni come acrobata, unastagione nel Circo Dola, una nelCirco Amedeo Orfei, in Spagna conil Circo Franchetti, con il CircoArena Corradi”. Nel Circo Zorzan ilruolo del clown era di papà Marcello,con il tempo la voce diventò debolee vi fu il passaggio di consegnecon il figlio Guido che per 30 anni diventòper tutti il Clown “Farinella”.I genitori di Farinella lasciano la direzionedel circo ai figli e qui la fortunadi Farinella è dovuta anche alvecchio amico Febo Conti.Come hai conosciuto Febo Conti equesta amicizia cosa ti ha portato?“Ho lavorato in teatro, ho fatto unospettacolo con Dario Fo ai tempi di‘Mistero Buffo’, quando c’era daprendere qualche soldo noi andavamocome acrobati nei varietà ed èstato li che ho conosciuto FeboConti ed è nata una grande amicizia.Nel 1966 facemmo un circo nuovo daCanobbio, 22x36 metri, nello spettacoloc’erano anche leoni e cavalli,sempre in quell’anno in un incidentestradale morirono i miei genitorie fu un brutto colpo per tutti.Eravamo nel milanese (in estate siandava in Toscana) e Febo Conti mipropose di mandare qualche artistaal circo come ospite d’onore. Io lamattina attaccavo i manifesti con ilnome dell’ospite e la sera la genteveniva al circo. Febo mi mandòArturo Testa, Tony Renis, TonyDallara, insomma mi insegnò unastrada. Lavorando in teatro di amiciziene avevo, e se c’era qualcheartista nei paraggi non mi vergognavoad invitarlo. Abbiamo avuto cantantie attori, gente come Albano eRomina: tutti venivano gratis, questagente voleva bene al mondo delcirco e non chiedevano una lira. Unavolta a Vigevano e stavano girando ilfilm ‘Il maestro di Vigevano’ interpretatoda Alberto Sordi. Andai aparlargli e lo invitai al circo, lui accettòsenza problemi per la serasuccessiva. Subito cominciai a far lapubblicità sonora con l’auto... domanisera Alberto Sordi al circo, venitenumerosi … il circo si riempì equando Sordi entrò fu un’apoteosi.Anche lui non chiese nessun compensoo rimborso. Con questa storiadi cantanti ed attori ho fatto un po’di soldi e mi son messo a posto”.Dal circo alle giostre, come avvennequesto passaggio?“Proprio quando gli affari cominciavanoad andare bene, morì mio fratelloBertino. Io da solo non me lasentii di andare avanti; un parentein Toscana mi propose di acquistareuna giostra per bambini, ne parlaicon mia moglie e decisi di venderetutto, animali e circo. Acquistai lagiostra ed anche un piccolo terrenodalle parti della Toscana”.In quali luna park portavi la giostrina?“Non ho mai lavorato nei luna park,in un certo senso sono stato fortunatoanche con la giostra. Eravamoappena arrivati in questo terreno,non avevo le idee molto chiare sucome entrare nel giro delle giostre,un pomeriggio passò il parroco e michiese di montare la giostra per lafesta della parrocchia: non avrei pagatonulla di luce e mi dava lui lospazio. Da qualche parte dovevo purcominciare e quella fu la mia fortunaperché durante i giorni della festafui contattato da altre personeper andare con la giostra in altre feste.Con la giostra ho lavorato molto,sai quei paesi in Toscana, fannomagari la festa del pesce che dura15 giorni, mi chiamavano ed io andavolì con la mia giostra e non pagavoné luce né piazza, sai cosa vuoldire? Poi la festa della torta, delleciliegie, dell’Unità, ogni festa michiamava. Mi ero fatto un mio giroal di fuori dei luna park”.Nel 1999 muore Carmela, la moglie.Rimasto da solo ed in vista dellapensione Farinella si ritira dal lavoro.Raggiunge la figlia Miriam nelCirco Niuman e da qual giorno vivecon il circo dei fratelli Niemen svolgendoanche piccole mansioni, manon lo spianto perché, si sa, un atletadeve riposare!David Busnelli lo definisce il piùgrande mangiatore italiano di lumache,non so se è vero, posso testimoniareperò che non ho mai visto atavola un ottantenne come lui.Farinella, un uomo pacifico, se lo incontreretela sera vi dirà che deveandare a cena al ristorante e chemangerà poco perché dopo sta male.Poi lo la mattina successiva vi dirà…sto male, ieri sera sono andatoal ristorante ed ho mangiato troppo!Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 45


<strong>Profili</strong>Il trio San Remotriplo salto... simpatico!di Maurizio ColomboAlcuni anni fa andando per circhicon l’indimenticato amico RobertoPandini ebbi occasione di conoscereun uomo curioso dal viso simpatico.Roberto me lo presentò e mi ricordoche lui prese il suo cappellino convisiera lo mise in equilibrio sullafronte e mi disse:“Piacere, Contardo Gerardi.Conosci il Trio Sanremo?”.Io molto imbarazzato ammisi di nonconoscerlo e risposi che non avevomai visto quel trio all’opera.Il trio acrobatico composto daMarisa, Contardo e Paolino Gerardi,figli di Cecchino, cresce artisticamentenel circo di famiglia dovesotto la guida del padre i tre ragazziapprendono le arti della sbarra edell’acrobatica a terra.Il loro debutto come trio avviene nel1961 allo stabile Circo Price diMadrid. In quell’occasione in concomitanzadi una diretta televisivadello spettacolo, il regista, battezzòi tre fratelli Gerardi in Trio SanRemo per sfruttare la risonanza al-Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 46


<strong>Profili</strong>l’estero del nostro prestigioso festivalcanoro. Nacque cosìper una simpatica casualitàil nome diquesto trio che sotto gliocchi di Leonida Casartelli,Gigino Gerardi e dellazia Linda Gerardi fece alsuo debutto internazionalealzare in piedi il pubblicopresente divertitodalla loro forte performance.Ma cosa aveva di particolarequesto trio?Innanzitutto la simpatia ditutti e tre gli elementi, lagrande capacità acrobaticadi Paolino che comeagile si rivelò essere unodei più abili saltatori aterra del tempo, ben coadiuvatodai fratelli e ladifficoltà di alcuni passaggidi acrobatica conporteur e agile. Ma la vera differenzacon le altre formazioni diacrobatica a terra era la capacità diintervallare momenti di pura tecnicaacrobatica a momenti di comicitàe clowneria come la ripresa delsacchetto di carta ed altri giochettisimili.A proposito del sacchetto di carta viè un aneddoto molto simpatico e divertente,in occasione di una loroesibizione al Price, Paolino utilizzoun sacchetto di carta di una notacatena spagnola di supermercati, ElCorte Inglès, non sapendo che tra ilpubblico di spettatori sedesse il titolaredi questa impresa. Questi apprezzòmolto la pubblicità che involontariamentei nostri artisti feceroalla sua impresa e li invitò al propriotavolo, offrì loro da bere e gli feceun regalo in denaro molto apprezzatoa quel tempo.Il successo del Trio San Remo fugrande e li portò a girare i più grandipalcoscenici d’Europa, dal Tivolidi Copenaghen ai grandi varietè diParigi, dal Blackpool Tower sino allaFinlandia. Sotto la direzione diGigino Gerardi fecero anche tourneein Turchia, Grecia e Bulgariacon la prestigiosa insegna diMedrano.In Italia fecero parte di spettacoliimportanti quali ilCirco Cesare Togni,il Darix Togni, ilCirco Niuman diCiccio Niemen, ilCirco Coda Prin o ilCirco Medrano solo perfare alcuni nomi.Fecero anche diverseapparizioni televisive, inGermania al fianco di un grandissimodella canzone internazionalecome CharlesAznavour; in Italia invecein occasione della permanenzanella capitale delCirco Medrano del1978/79 furono mandatia rappresentare il circonella trasmissione pomeridiana“Domenica In”condotta a quel tempodal mitico Corrado. Adistanza di poco tempo il trio siscioglie e ritroviamo i nostri personaggiimpiegati con i mestieri entrandoa far parte definitivamentedel mondo dello spettacolo viaggiante.Una bella carriera e tanti ricordiper un trio che ha portato ingiro per tanti anni nel mondo la simpatiae la gioia, tutta italiana, di interpretarequesto difficile mestiere.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 47


<strong>Profili</strong>3 grandi del cavalloin ricordo di Alberto, Belmonte e Napoleonedi Dario DurantiNel giro di un mese la storia del circoha perso tra personaggi unici, traartisti di primo piano che con il lorotalento e la meravigliosa arte equestrehanno reso omaggio al CircoItaliano. Parliamo di Alberto Zoppé,Belmonte Cristiani e NapoleoneZamperla, tra artisti accumunati dastorie per certi simili e il cui talentoli ha portati negli anni Trenta-Quaranta a trasferisci negli StatiUniti dove sarebbero rimasti per darvita in quel continente ad altrettantedinastie il cui nome ancora oggi èassociato all’arte circense ed in particolareequestre. La loro scomparsaa pochi giorni l’una dall’altra cirattrista particolarmente per l’impoverimentodel patrimonio artisticodi questa disciplina che perde treinterpreti di primo piano. Si dice,fin troppo spesso, che il circo è natoa cavallo, ma se ci guardiamo intornopossiamo constatare comesiano ormai rari i grandi numeri diacrobatica equestre nel nostroPaese, ma più in generale in Europa.Esistono ancora alcuni luminosiesempi, ma spiace constatare comeuna disciplina così fondamentaleper la storia del circo e così affascinantestia scomparendo dalle nostrepiste. Anche per questo vogliamo ricordarequesti talentuosi artisti ilcui prestigio continua a risplenderee a ricordarci il grande contributodel nostro Paese alla storia del circo.Alberto ZoppéArrivederci cavallerizzodegli angeli4/01/1922-5/03/2009Oggi ci ha lasciati un grandissimopersonaggio dello spettacolo che hadominato per oltre cinquant’anni ilfantastico e complesso mondo delcirco. È passato a miglior vita il funambolicocavallerizzo e famosissimoartista Alberto Zoppè.Lo zio Bertino, come lo chiamavamoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 48noi tutti in casa, fu un incredibilecircense che spopolò con i suoi strepitosied ineguagliati spettacoli acavallo, sia nel vecchio continenteche nel nuovo mondo.Nato nel circo di famiglia nel 1922,ben presto si fece conoscere algrande pubblico per le sue indiscutibilidoti atletiche che gli permettevanodi svolgere un numero impressionanteper la sua pericolosità ecomplessità: il salto mortale all’indietroda cavallo a cavallo in corsa.Ma quello che ancor più impressionavagli spettatori, che osservavanoallibiti una tale destrezza,era l’ineguagliabile eleganza e bellezzacon cui riusciva immancabilmentead eseguire un esercizio cosìspettacolare.Stessa identica eleganza e bellezzache veniva ammirata anche al diAlberto Zoppéfuori della pista del circo da tutti isuoi famigliari, amici, colleghi ammiratorie ammiratrici: caratteristicheche lo hanno distinto fino ai suoiultimi istanti e che lo hanno resounico ed impareggiabile. Lo zioBerto non poteva che essere amatoper la sua bontà verso il prossimo,per la sua voglia di vivere, per la facilitànell’avere la battutasempre pronta e per lapassione che ha dimostratoinstancabilmentee senza un attimodi sosta verso la propriafamiglia e verso ilmagnifico mondo delcirco.


<strong>Profili</strong>Circus Ring of Fame. AlbertoZoppé insieme ai figli Tino eGiovanniLa famiglia Zoppé davanti alproprio circo negli Stati UnitiOltre alle grandi capacità d’artista,sono queste, appena citate, le dotiche gli hanno permesso di avere unsuccesso planetario nell’ambito circense.Infatti, partendo da un piccolocirco italiano, la sua popolaritàcrebbe a tal punto che negli anniCinquanta, l’eco delle sue prodezzadi cavallerizzo giunse alle orecchiedei titolari del più grande e importantecirco del mondo, l’americanoRingling Bros and Barnum & BaileyCircus. L’impresario che giunse inItalia per verificare queste voci, rimasetalmente sbalordito e affascinatodalle qualità dello zio Bertoche volle portarlo a tutti i costi negliStati Uniti garantendogli un in ingaggioda favola e inviando in cambioal Circo Zoppè in Italia addiritturaun elefante. Il Circo Zoppè, intal modo per molti anni fu l’unicocirco italiano a poter esibire uneelefante per la gioia e lo stupore delpubblico.Lo zio Berto, quindi, partì perl’America con al seguito la sorellaRuggera e il piccolo lillipuzianoCucciolo. Qui ottenne uno straordinariosuccesso e fu per molti anni lastar incontrastata dello spettacolo,tanto da guadagnarsi la pista centraledel circo Ringling Bros andBarnum & Bailey e interessante sequenzanel colossal “Il più grandespettacolo del mondo”, nel quale èimmortalato con una stupenda piramideumana a cavallo.Sarebbe bello dilungarsi sulla descrizionedell’incredibile ed affascinantevita dello zio Berto, ma forseora è sufficiente ricordare che egli,nato nel circo non ha mai voluto abbandonarlocontinuando a lavorarcifino a quando le forze lo hanno sorretto,essendo stato per lui il suogrande ed insostituibile amore.Amore che è riuscito a trasmettereai suoi figli e che rimarrà fisso neinostri cuori.Solo la morte é riuscita a separarlodalla pista di segatura, ma ora sonoconvinta che lassù con la sua grandearte circense e i suoi cavalli riusciràa stupire anche gli angeli…. E astrappar loro un applauso che tuttoil mondo del circo non potrà maicessare di tributargli!Da tutti noi, zio, un bacio ed un arrivederci.Tua nipote Gabriella ZoppèALBERTO ZOPPéGiovanni Alberto Zoppé è nato il 4gennaio 1922, figlio di Luigi edEmma Zoppé. Sin da bambino, haviaggiato con la sua famiglia in unacarovana nelle strade d’Italia. E’stato uno dei cinque fratelli di sedicisopravvissuti attraverso duegrandi guerre.Durante questo periodo, èdiventato in Italia un apprezzatocavallerizzo, dopovarie dimostrazioni di unsalto mortale all’indietroda un cavallo al galoppo aun altro. Insieme con la suafamiglia, hanno intrattenutireali d’Europa, tuttavia,la loro più grande realizzazioneè stata l’udienzaprivata con Papa Pio XII.Nel 1948, è stato contattatoda alcuni suoi amici,l’attore Orson Wells insiemecon John Ringling Nord,del Ringling Bros. andBarnum & Bailey Circus,Cecil B. DeMille, che stavaper iniziare le riprese il suonuovo film epico, “Il PiùGrande Spettacolo delMondo”. Ciascuno di loroha cercato di convincereAlberto ad andare in America, nonsolo per essere presente nel film diDe Mille ma, soprattutto, per farlodiventare la stella del Ringling-Barnum.Non voleva lasciare la sua famigliasenza una stella per lo spettacolo,Alberto pensò che avrebbe avutobisogno di una grande attrazioneper prendere il suo posto. Poichénon vi erano elefanti rimasti dopola guerra, strinse un accordo conJohn Ringling North affinché ne inviasseuno al suo Circo in Italia.Alberto giunto in America, ha godutomolti anni di celebrità. È statoingaggiato in molti altri film eproduzioni televisive tra cui“Thoroughly Modern Mille”,Disney’s Toby Tyler, ABC’s “SuperCircus”, il Bob Hope Show, il RedSkelton Show, ha presentato il primonumero di animali all’ EdSullivan Show, il CBS’s Circus of theStars prodotto da Bob e BunnyStivers, oltre a molti altri.Nel corso del 2007, è stato ancheonorato di essere entrati tra i “Ringof Fame” a St. Armand Circle,Sarasota, FL. Questo riconoscimentoè riservato solo alle più celebrifigure del circo. Ha inoltre ricevutomolti altri premi per il suo eccezionalecontributo artistico. E’morto il 5 marzo a Greenbrier, inArkansas, in una casa di riposo.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 49


<strong>Profili</strong>Belmonte CristianiSalto mortale da un cavalloal secondo12/04/1917-6/02/2009La vita di Belmonte Cristiani è statatutta dedicata alla famiglia, al circoe all’acrobazia. Aveva iniziato sin dabambino, come i suoi cinque fratellie quattro sorelle, per portareavanti la tradizione circense di famiglia.Fu Emilio (1815-1906), originario diModena, a far entrare la FamigliaCristiani nella aristocrazia del circo.Era un valente fabbro con una riccaofficina a Pisa tale da esser conosciutocome “scultore in ferro”. Ilsuo talento lo portò all’attenzionedel re Vittorio Emanuele II.Emilio fu anche un ginnasta e tra isuoi pupilli in palestra ebbe il principeUmberto. Fu questo favore dellacorona che fu concesso l’uso diuno stemma nobiliare alla “CasaCristiani” come ad una “antica enobile famiglia d’Italia”… “adErnesto Cristiani, figlio di Pilade,figlio di Emilio”.Pilade fu un atleta, specie nella lottagreco-romana, aveva delle grandispalle che gli permettevano di mantenereper minuti la posizione “delcristo” agli anelli. Fu lui, dopo aversposato la trapezista Anna Bottariche aveva incontrato a Pisa, il fondatoredel Circo Cristiani nel 1874.Il figlio Ernesto, sposato a VittoriaTravaglia, espatriò in Francia, permotivi politici nel 1924, con la suafamiglia. I figli (Daviso, Belmonte,Lucio, Oscar, Paraito, Mogador,Cosetta, Maciquita, Corcaita, Ortans)erano ottimi cavallerizzi e divenneroi beniamini del CircoMedrano.Intorno al 1936 la famiglia si trasferìnegli Stati Uniti scritturati alRingling Bros. and Barnum & BaileyCircus per otto anni. Per qualchetempo furono alla direzione delCirco King Bros e nel 1956 aprironoil proprio “Cristiani Bros. Circus”,un complesso che si esibì anche inCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 50


<strong>Profili</strong>Alaska.I Cristiani erano artisti poliedrici,con una buona cultura musicale, atleticaed una passione per i cavalli.I loro numeri comprendevano acrobaziea terra ed alla bascula, entratecomiche musicali e naturalmenteil Jockey equestre che li ha resi famosi.I fratelli Cristiani erano particolarmenteapprezzati per i loro saltimortali all’indietro da un cavalloall’altro: da tre cavalli in corsa sullapista, in sincronia, Lucio saltavadal primo al secondo, Belmonte dalsecondo al terzo e Morador dal terzoa terra. Ed ancora con due cavalliBelmonte con un salto mortalepassava dal primo al secondo, Lucioall’inverso gli passava sopra la testa.Belmonte (nato in Italia il 12 aprile1917) durante la Seconda GuerraMondiale è stato chiamato dall’esercitoamericano proprio al culminedella sua carriera. Venne statoscelto per esibirsi in uno spettacolodell’USO (United Service Organizations,l’ente che si occupa di tenerealto il morale delle truppe statunitensiorganizzando spettacoli a lorodedicati) che doveva essere svolto aBroadway con il titolo “Questo è l’esercito”,con canzoni patriottichescritte da Irving Berlin.Belmonte ebbe anche una parte importante(impersonava un soldatoche cantava facendo acrobazie) inun film girato nel 1943 nel cui castc’erano personaggi come la cantanteKate Smith, il pugile Joe Louis eil futuro Presidente degli Stati Uniti,Ronald Reagan.Come cavallerizzo si esibì insieme aifratelli fino al 1962. Lasciare la pistaper un artista è sempre dolorosoe Belmonte affermò: “Quando unartista di circo abbandona il suo numeroinvecchia rapidamente e lasua vita non significa più molto”.Tuttavia seppe andare avanti e chiusala sua felice esperienza da artistasi dedicò alla costruzione di attrezzatureper lo spettacolo viaggiantee giostre con le quali viaggiò pertutti gli Stati Uniti dal 1971 al 1984.Dopo il pensionamento, nel 1985,Belmonte e sua moglie si sono presicura dei nipoti, 2 maschi e una femminaa Sarasota città in cui risiedevanodal 1937.I Cristiani sono stati onorati con unatarga di bronzo sulla Circus Ring ofFame on St. Armands Circle diSarasota nel 1989, accanto ad altrigrandi nomi del circo, come i protagonistidella Troupe Flying Wallenda,il clown Emmett Kelly, i fratelliRingling e P.T. Barnum. Nel 1994, iCristiani erano entrati a far partedella International Circus Hall ofFame in Indiana.Floyd Kruger, presidente dellaCircus Ring of Fame Foundation parlandodei Cristiani afferma: “Sonostati i primi veri acrobati equestridella Storia del Circo”.Negli ultimi anni le condizioni di salutedi Belmonte erano peggiorate acausa di problemi polmonari. Si èspento a Sarasota il 6 febbraio scorsoall’età di 91 anni.Le foto della famiglia Cristiani sonotratte dal volume di Richard Hubler“The Cristianis”, 1967Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 51


<strong>Profili</strong>Napoleone ZamperlaUna vita per il Jockey20/08/1926-02/02/09Napoleone Zamperla, è arrivato inAmerica nel 1958, per aiutare nelnumero di jockey equestre il cuginoAlberto Zoppé infortunatosi nel corsodel numero di alta scuola.Napoleone arrivò con la moglieFrancesca e i tre figli Ernestina (8anni), Mafalda (4), Atos (2) e la sorellaGilda Zamperla.Dopo questa esperienza a fianco diAlberto le loro strade si sono divisee la famiglia di Napoleone ha iniziatoa lavorare, sempre negli USA, alCristiani Bros. Circus Circo dove siesibiva nell’acrobatica a cavallo econ un numero comico di corda elastica.Nel frattempo Gilda sposò ilgrande cavallerizzo Lucio Cristianoe Napoleone raggiunse il CircoRingling Bros. per presentare, nellapista centrale il suo numero di cordaelastica in comico.Ritornato nella sua residenza di Sa-Il bal di corda di NapoleoneNapoleone ZamperlaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 52


<strong>Profili</strong>Il passo a due di NapoleoneZamperla con la sorella GildaIl bal di corda in comicorasota (Florida) si dedicò ad insegnareai figli le tecniche circensi:prima il monociclio, poi il trampolinoelastico ed infine nel 1970 mise apunto, insieme alla sua famiglia unproprio numero di jockey equestreal quale prendevano parte tutti ecinque i figli.Nel 1974 lo raggiunse negli StatiUniti il fratello Bianco Zamperla(padre di Maciquita, Lucio, Armando,Cinza e Gilda e noto in Italia oltreper la luminosa carriera da artisti,per la direzione del propriocomplesso sotto le insegne Circo Colosseo,Circo de Madrid e CircoSandra Orfei dalla seconda metà deglianni Ottanta, fino al 1994) cheallora presentava il numero di gabbiadi Lucio e le piramidi equestricon i figli.Nel 1977 la primogenita di Napoleone,Mafalda Zamperla, si sposòcol cavallerizzo James Zoppé (figliodi Enrico Zoppé e nipote di SecondoZoppé della troupe di jockeyZoppé-Zavatta).Napoleone e la sua famiglia hannolavorato in tutti I principali circhiamericani dal 1958 al 1991. Nel1984 figurano nel programma delcentenario del Clyde Beatty-ColeBrothers Circus. Il suo ultimo spettacolorisale all’estate del 1991 aYoungstown, nell’Ohio quando lui eMarengo il suo cavallo da alta scuolalipizzano (omonimo del celebrecavallo dell’Imperatore NapoleoneBonaparte) si ritirarono dalla pista.Napoleone Zamperla si è spento il 2febbraio nella sua casa di Sarasotaall’età di 83 anni.Il suo primo amore era l’acrobaticaequestre: è stato un grande cavallerizzoche ha dato lustro a questa nobilearte, dando il via ad una dinastiaitalo-americana di cavallerizzi.Di questo la sua famiglia è moltograta e con dedizione prosegue questolavoro sulle orme profondamenteincise nella segatura dal loro caroNapoleone.La troupe di NapoleoneZamperlaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 53


NewsRadio Circo informa...a cura di www.circusfans.netI NOSTRI CIRCHI ALL’ESTEROTra febbraio e marzo, come consuetudine,diversi complessi italianihanno espatriato per svolgere leconsuete tournée all’estero. Traquesti ricordiamo il Circo Arbell cheil 30 marzo si è imbarcato con l’insegna“Circo Europeo” per laGrecia dove troverà anche il CircoColiseum Roma di Eugenio Vassalloe il Circo Massimo dei fratelli CodaPrin; il Circo Acquatico LoredanaBellucci ha attraversato il confineitaliano per raggiungere la Bulgaria;il Circo Embell Riva a fine maggio èpartito per il Montenegro; il CircoApollo è partito alla volta dellaSlovenia e della Croazia; il CircoMedrano agisce in società con ilCirco Mundial della famiglia Alessandriniin Grecia e Romania; proseguela fortunata permanenza in terraiberica della famiglia Zoppis conil loro Acquatico.IL TRIO CAVEAGNASCRITTURATO IN AMERICA DARINGLING!Il trio di clown musicali capeggiatoda Artidoro Caveagna insieme ai figliJones e Steve (reduci dalFestival di Latina e dal Natale alCirco Oscar Togni a Livorno) è statoscelto dai talent scout del Ringlingand Barnum & Bailey Circus per farparte della prossima produzionedella Gold Unit a partire dal mese didicembre 2009. Il debutto è fissatoper il 25 dicembre, ma i nostriclown dovranno prendere parte adalcune settimane di prove con ilcast dello spettacolo. Si tratta sicuramentedi una scrittura molto prestigiosaper i nostri connazionali chefino al 1° novembre sono impegnatinella città di Slagharen al ParcoSlagharenpark. Ancora una volta gliamericani hanno scelto dei clownitaliani!Il Trio CaveagnaUN CALENDARIO SUL CIRCOUn elegante calendario a colori(32x33 cm) intitolato “Il Circo frastoria arte e magia”, frutto dellericerche del Direttore del MuseoNazionale della Giostra e delloSpettacolo Popolare di Bergantino(RO), Tommaso Zaghini ha recentementevisto la luce. Hanno collaboratoalla realizzazione del calendarioanche Marco Zaghini, ElviaArcellaschi, Emily Malaspina eAngelica Vicentini.In 12 mesi è raccolta la storia delCirco, dal Colosseo ai giorni nostri,una storia accompagnata da disegnied immagini. Il Museo dellaGiostra lo ha prodotto con finalitàesclusivamente culturali e lo distribuiscechiedendo un parziale contributominimo di € 1,00. Chi fosseinteressato ad averne una copia,potrà contattare il Museo tramitemail o al numero telefonico0425/805446 (dal lunedì al venerdìdalle 9.00 alle 12.00).Naturalmente verrà richiesto unrimborso spese di spedizione.Museo Nazionale della Giostra edello Spettacolo Popolare è inPiazza Matteotti, 85 – 45032Bergantino (RO). Mail: informazioni@museodellagiostra.it.La copertina del calendario2009 dedicato al mondo delcircoCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 54


I NOSTRI ARTISTI ALL’ESTEROFamiglia Mimmo di Lello (taxi comico, riprese ehula hop di Laisa) al Circo Alberto Althoff(Olanda); Enea Weber e Willy Biasini (ripresecomiche) al Circus Renz Manege (Germania eLussemburgo); Yan e Mauro Rossyann (ripreseed entrata musicale) e i fratelli Maicol, Guido eWioris Errani (jockey, icariani e filo basso) alCircus Knie (Svizzera); la famiglia di CesareTogni (con le piramidi equestri e gli elefanti) è alCirkus Dannebrog (Danimarca); Micheal Jarz(cavalleria del Circo Americano) e Adriana Folco(elefante) al Circus Herman Renz (Olanda); iClowns Dakotas sono scritturati presso il CirquePacific Zavatta della famiglia Prein (Francia);Jolanda Mavilla e Tommy Karah Kavak sono alCircus Richter (Ungheria) con il loro numero direttili; gli Huesca Brothers (icariani),Massimiliano Sblattero (filo basso), i Giurintano (pattiniacrobatici e tessuti) e i clown Darix e Gianni Fumagallisono al Gop Varieté in Germania; Kevin Huesca (ventriloquo)e la Saabel Family (alta scuola, cani, verticali incontorsione) sono al Fovarosy Nagycirkusz di Budapest(Ungheria); Redi Cristiani (tigri) è al Cirque ArletteGruss (Francia); i Fratelli Pellegrini (mano a mano) sonoal Tiger Palast di Francoforte (Germania) fino al 26 giugno;i Martis Brothers (mano a mano) sono al CirquePinder (Francia); David Larible è confermato l’artista dipunta del Circus Roncalli (Germania); Joe e Karel Saly(bolas), la famiglia di Buby Ernestos (clowns) e gliSkating Ernestos (pattini) sono al Circus Carl Busch(Germania); Alan Di Lello (clown) e Amedeo Folco (elefanti)sono al Cirkus Merano (Norvegia); i Fratelli Minetti(pattini, tessuti e rettili) sono al Circo Richard Bros(Portogallo); Jimmy Folco (clown) e Glen Nicolodi (verticali)al Cirkus Arnardo (Norvegia); la famiglia di HaraldVassallo (filo teso, trapezio Washington e scala sui piedi)si trova al Circus Fosset (Irlanda); Ethel e Dania Biasini(antipodismo e tessuti) si trovano al Cirque AlexandreBouglione (Belgio); la famiglia Tebas-Giribaldi (coltelli) sitrova al Circo Raluy (Isole Canarie, Spagna); Erik Niemen(filo teso) si trova al parco Efteling (Olanda); la famigliadi Ronny Folco (elefante, giocolieri, clowns) èal Cirque Maximum (Francia).Il clown Alan Di Lello al Cirkus MeranoKevin Huesca al Fovarosy Nagycirkusz diBudapestIrina e David John con un Artù il leone biancodi Moira OrfeiI LEONI BIANCHI DI MOIRA ORFEIIN SPAGNAIl numero misto di gabbia preparato e presentato daIrina e David John comprendente i leoni bianchiGinevra ed Artù del Circo Moira Orfei ed alcune altreleonesse e tigri dello zoo di Moira Orfei si trovanoattualmente al Circo Mundial in Spagna. La permanenzain terra straniera dovrebbe durare fino all’invernoprossimo. Da Moira continua ad esserepresente il numero di 10 tigri mandato da StefanoOrfei Nones.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 55


LibriStoria del Circo2 opere arricchiscono l’editoriacircense italianaNel 1956 il grande storico italianoAlessandro Cervellati pubblicava“Storia del Circo” un imponente volumeillustrato con splendide tavoledello stesso autore. Cinque anni dopoCervellati sfornava un altro caposaldodella storiografia circense:“Questa sera grande spettacolo.Storia del Circo Italiano”, un volumettospesso e che, benché non privodi qualche refuso ed abbagliogrossolano, per quasi mezzo secoloha rappresentato il testo per eccellenzaper quanto riguarda la ricostruzionedelle famiglie e delle storiedel circo nel nostro Paese. Dal1961 in poi ben poco si è scritto inItalia, fatto salvo l’importante contributodelle riviste di settore chehanno prodotto comunque importanticontributi. Nel 1985 l’editoreLaterza pubblicava in Italia una riedizioneasciugata e ridotta del cofanetto“Le Grande Livre duCirque”, ma anche quel volume oggiè quasi introvabile e comunquefuori commercio. Nella primaverascorsa, la svolta. A distanza di pochesettimane l’uno dall’altro, dueopere omonime, scritte da due importantistorico italiani e pubblicateda case editrici altrettanto prestigiose:la Storia del Circo diAlessandro Serena edita da BrunoMondadori e la Storia del Circo diRaffaele De Ritis per i tipi di BulzoniEditore.Nonostante la singolare coincidenza,si tratta di due lavori molto diversie quasi complementari che sirivolgono a pubblici e contesti differentie che contribuiscono a colmareil grande vuoto che affligge gliscaffali dedicati al circo nelle librerieitaliane. Se, infatti, il ritmo dell’editoriacircense in Francia eGermania è particolarmente sostenuto,in Italia siamo ancora al fanalinodi coda rispetto ad altri paesieuropei, anche se molto si sta muovendoe mai come questi ultimi duetreanni l’interesse per il circo tradizionalee contemporaneo sta incrementando.LA STORIA DEL CIRCOSECONDO SERENADa alcuni anni Alessandro Serenatiene un corso di Storia delloSpettacolo circense e di stradaall’Università degli Studi di Milano.In questo ambito ha sentito l’esigenzadi offrire ai propri studenti unsupporto che andasse oltre la classi-Storia del Circo. Di AlessandroSerena. Bruno Mondadori,Milano, 2008, Campus, pag. 208,cop.fle., dim. 14,5x21x1,2 cm ,Isbn 978-88-6159-087-8.19,00 €.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 56


LibriStoria del Circo. Dagli acrobatiegizi al Cirque du Soleil. DiRaffaele De Ritis. BulzoniEditore, Roma, 2008, pag. 580.350 immagini in bianco e nero -36 tavole a colori, cop.fle., dim.21x21x3,5 cm,Isbn : 978-88-7870-317-9.47,00 €.ca dispensa e che raccogliesse unquadro il più possibile esaustivo dellastoria del circo, a partire dai giochidel Colosseo, l’Antica Roma, leprime forme di spettacolo popolarein Cina, Egitto, etc… In poco menodi 200 pagine Serena compie un importanteexcursus cronologico chepartendo dalle origini delle disciplinecircensi giunge fino alla nascitadel circo contemporaneo.Un capitolo prende in considerazionele principali discipline (disciplineequestri, clown, funamboli, trapezisti,ammaestratori di animali….),uno la nascita del nouveau cirque,uno i festival, con un’attenzioneparticolare all’Italia. Si tratta di unpratico tascabile che sintetizza lefasi salienti che hanno portato all’attualefisionomia del circo.E che consente anche a giovani studenti,non necessariamente appassionatidi circo, di farsi una buona“infarinatura” studiando su questovolume. A questo proposito segnaliamoche nel mese di ottobreAlessandro Serena ha curato un altrotesto rivolto agli studenti universitariintitolato “Arti e mestieridel circo italiano” (editore CuemLibrerie Universitarie, 2008) contenenteuna serie di saggi e studi (prevalentementeestratti da ricerche etesi di laurea sul circo) inerenti il sistemadei media e della comunicazionenei confronti del circo, il circocome impresa, la normativa specifica,la partecipazione italiana alFestival di Montecarlo, la formazionenell’ambito del circo contemporaneoe alcuni ritratti di artisti.LA STORIA DEL CIRCOSECONDO DE RITISRaffaele De Ritis oltre a nutrire unaprofonda passione per il circo, l’hapiù volte messa in pratica attraversoregie importanti al fianco diSavary e Brachetti, da Ringling e alFlorilegio, con Larible e i Togni. Mala passione più profonda la dimostraper la Storia del Circo, sia nei suoinumerosi articoli che sui blog checura.Ma da qualche anno “covava” qualcosadi più di un semplice articolo:niente meno che un tomo da 560 paginericcamente illustrato (350 immaginiin bianco e nero - 36 tavolea colori), con il quale va in profonditàsulla storia del circo, soffermandosisu particolari e personaggiimportanti e condendo il testo conosservazioni critiche e appunti personali.Un lavoro di ampio respiroche richiede una conoscenza di basedella storia del circo e che dà unalettura interessante della contemporaneità.Pur senza peccare di faziosità, DeRitis non nasconde un certo scetticismosull’attuale condizione del circocon animali, tuttavia ogni affermazioneè ponderata e appoggiatada esempi concreti. Inoltre è vastoil repertorio di note e rimandi chearricchiscono il testo.Interessanti i capitoli dedicati all’affermazionedelle nuove forme dicirco, gli influssi provenienti daMosca, Las Vegas, Montreal e Broadway(tanto per citare un capitolo)che tracciano un profilo molto completoe sfaccettato dell’attuale panoramacircense (in senso ampio)internazionale.Numerose le informazioni sulla nascitadel Cirque du Soleil con un boxdedicato alle oltre 20 produzioni delCirque dalla sua fondazione ad oggi.Da tutto ciò emerge un panoramamolto vario e ricco, che va oltrel’immagine classica del circo, peraprirsi agli stili e agli influssi piùampi e diversi: da Gruss a Knie, daSoleil a Ringling, da Zingaro a JamesThierrée (il geniale nipote di CharlieChaplin protagonista di spettacoli ametà strada tra danza, teatro e circo).Interessante la frase con cui siconclude il volume: “Chi dovrà scriverela storia del circo del prossimosecolo avrà forse davanti a sé unodei più fertili e multiformi soggettinella storia del modo di divertirsi ecreare arte di questa nostra umanità”.Completano il testo una serie di tabellecomparative, una cronologia,sedici pagine di bibliografia e l’indicedei nomi.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 57


EsteroCirco Stabile di Kievdi Dario Durantiun tuffo nei vecchi circhi sovieticiVisitare una città straniera scoprendoche essa ospita un meravigliosocirco stabile ancora in attività pernoi appassionati è sempre una bellasorpresa. Così quando nell’ottobrescorso mi è capitato di pernottare aKiev in Ucraina è stato emozionantedi sera imbattermi nell’imponenteedificio a cupola circolare sul qualecampeggiavano in neon le 4 letterecirilliche CYRK. Il pubblico copiosodefluiva dallo stabile e nella confusionenon fu difficile salire la scalinata,attraversare la hall e giungerealla sala dove si era appena conclusolo spettacolo.All’interno del Cyrk Kobsov le numerosedipendenti dello stabile rigorosamentein divisa vendevano piccoliprogrammi e indicavano al pubblicoi corridoi per uscire. Nella sala unodore indimenticabile nel quale lostantio odore del legno delle sediesi fondeva alle esalazioni provenientidalle prospicienti scuderie. Ci sipuò far fotografare su di un imponentecammello oppure far il giro suun carretto trainato da un cavallino.L’appuntamento per lo spettacolo èfissato per il giorno dopo, alle ore13.00.Arrivando con un po’ di anticipo, siassiste al lento e ordinato afflusso dipubblico che affolla tutte le sedie.Mamme con bambini, ma anche teenagere adulti. In Ucraina il circosembra davvero essere ancora unospettacolo per tutti senza distinzionidi età. La struttura non è moltomoderna e testimonia un passato fastoso.Su un lato l’ingresso degli artisti, sovrastatoda un palco; sul lato oppostoil palco dell’orchestra.L’impianto luci è molto potente, matecnologicamente non modernissimocome potremmo immaginare.Ad arricchire lo spettacolo un presentatoreche si esibisce anche in unpaio di canzoni e un (vero!) corpo diballo che interviene in 2-3 momenti.Molte le musiche registrate cheCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 58accompagnano i numeri ed è buffovedere gli orchestrali che nel corsodei numeri che non richiedono l’accompagnamentomusicale esconodal loro palco per rientrare solo almomento di suonare nuovamente.Non sono previste parate di inizio oil classico gran finale all’europeache vede tornare in pista tutti gli artisti:qui un numero segue l’altro finoall’ultima attrazione. Sarà unavoce fuori campo a salutare il pubblicodopo l’ultimo numero.Il programma è vario e tutta la pubblicitàsi basa sulla celebre coppiadi ammaestratori di tigri Ludmila eVladimir Chevchenko, quest’ultimodirettore del circo stabile di Kiev èpersonaggio piuttosto popolare inquesto paese.Chevchenko, noto in Italia per averpreso parte alla tournée del Circo diMosca del 1982 (importato daWalter Nones), ha basato il numerosul rapporto conflittuale con la moglieLudmila: tra un esercizio e l’altroi due fingono di litigare, lui conil suo atteggiamento pigro, indolen-


EsteroEsterno del Circo Stabiledi Kievte e scorbutico, lei con il piglio brillantee il sorriso generoso.Attualmente il numero tecnicamentenon è molto forte e le tigri sonopiccole e giovani, tuttavia fa ancoraLa scalinata di ingresso pergli artistieffetto l’altalena con un leone maschiosulla quale sale Ludmila.Tra gli altri numeri di animali gli orsibruni di Tatiana e Viktor Shabatikinel più classico stile russo; unnumero misto con gatti, istrici, uncinghiale, caprette, un babbuino,un pony, topi e roditori vari e i maestosicammelli di Eric Israphilov(Russia) che nel mese di marzo hannopreso parte al Festival di Izhevsk.I cammelli nei circhi del nostro paesesono piuttosto diffusi, ma raramenteho visto animali di questa taglia,camminare sul maneggio, a pochicentimetri dal pubblico dellaprima fila (nei circhi stabili non esistonopalchi e le sedie sono a ridossodella banchetta!): davvero unabella impressione, peraltro mandaticon molta energia da un addestratoreche ricalca in parte il personaggiodi Taras Bulba con forti schiocchi difrusta.Tra le attrazioni più interessanti, laTroupe Bikers di Oleg Rybchenko(Monte Carlo 2008) che proponeun’acrobatica con passaggi in banchina,tutti eseguiti a cavallo digrandi ciambelle pneumatiche; leverticali di Venera Charisheva, laruota della morte di Eugeni Petrov,il trapezino di Marina Garassimenko,le cinghie di Sergei Nicletz, gliuomoni forti Denis e Igor Ilchenki,imponenti nel fisico e old style nellamessa in scena decisamente sovietica.All’intervallo niente pop corn o zuccherofilato, bensì fettine di pancarré con prosciutto cotto o salmone.Completano il ricco programmaun cerchio aereo, un giocoliere colfuoco e una simpatica coppia di giovaniclown che rinfresca il repertoriorusso della comicità attingendoad alcune storiche gag europee qualila ripresa del ragno che portò allapopolarità i francesi Footit e Chocolatoppure la partita di Badminton.Abbiamo assistito ad un vero programmadell’Europa dell’Est con allestimentied attrazioni tipiche diquesti paesi.Numeri che probabilmente non vedremomai dalle nostre parti (comel’improbabile Arca di Noé con capre,topi, istrici impegnati in esercizitalora di dubbio gusto…), ma chegustati in un circo stabile d’altritempi restituiscono, anche solo perun paio d’ore, le atmosfere di un’epocapassata e la cultura di un paesemolto lontano da noi.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 59


EsteroCirque d’Hiver Bouglionedi Maurizio Colombopioggia di EtoilesIn un magico e mitico edificio diParigi da 10 anni a questa parte lafamiglia Bouglione propone spettacolinel mitico stabile parigino, dandomodo ad un pubblico sempre piùaffezionato di emozionarsi. Sotto lacupola del Cirque d’Hiver le stelleilluminano il cielo e cadendo a terracreano la pista delle stelle “La Pisteaux Etoiles”. Un nome che in passatoè stato titolo di una famosa trasmissionetelevisiva che ha portatodirettamente nelle case della gentela magia di questo circo e degli artistiche vi prendevano parte. Da quiil titolo dello spettacolo di questastagione, ETOILES appunto, che riaccendei ricordi di un’epoca passata.Gli antichi lampadari di cristallosi illuminano e la magia può cominciare.Le Salto Dancer aprono lospettacolo e subito dopo la loro performanceecco che fanno il loro ingressoin pista le belve feroci direttada Hans Ludwig Suppmeier: tresplendidi esemplari di tigri di tre coloridifferenti. Due sono i momentiche spiccano in questo numero moltoelegante preparato da FlavioCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 60Togni: la bella golden tabi che a balziattraversa tutta la gabbia e la tigresnow white in debout sulla palladi specchi tra candidi fasci di luce.Una stella sale in cielo, supportatadal suo attrezzo, è la volta dellabella Natalia Kuznetsova chebrandeggia sotto la cupola sul suotrapezino eseguendo ottimi esercizicon difficoltà sempre crescenti, dimostrandodi essere una delle miglioriinterpreti in questa disciplina.La comicità quest’anno è affidataad un trio russo molto particolare eben assortito e le loro riprese punteggianogradevolmente in diversipunti lo spettacolo, sono i DuetBlues, Natalia, Andrey e Konstantin.Il loro primo ingresso in scena livede protagonisti di una divertentegag con un’asta e un cappello concui Konstantin comincia a far conoscereil suo personaggio molto scanzonatoe poco sottomesso.E dopo aver visto all’opera nellagrande gabbia degli splendidi feliniecco in scena altri felini, molto piùpiccoli ma non per questo meno abili!Sono i gatti rigorosamente bianchidel russo Vladislav Olandar. Unnumero molto bello e veloce dalSergio e Dimitri BouglioneBoris Nikishinquale emerge la bravura nell’addestramentodi questi piccoli animalidomestici. Una bella coreografia delballetto fa da ouverture all’eleganzaed alla grazia di Alesya Gulevichche presenta un ottimo numero dihula hop, tra un tripudio di effettidi luci indossando un elegante abitoda sera rosso fuoco.Ritornano in pista i due sconclusionaticomici alle prese con un numerodi magia che prevede la complicitàdi uno spettatore, inutile direche il risultato sarà un bizzarro illusionismo!E’ la volta degli animaliche hanno dato inizio a quello cheverrà definito il circo equestre, i cavalliportati in pista dalla famigliaBouglione: la prima a scendere inpista è la bella Regina che accompagnatada un esemplare di lusitanodal manto bianco si produce in unabreve performance di alta scuola allabriglia corta; è la volta poi dellenuove generazioni che accanto adun bel pony fa il suo ingresso in pista,Valentino Togni Bouglione eDimitri Bouglione che sotto l’abileguida di Alberto Caroli comincianoa prendere confidenza con la pistaed il pubblico.Conclude il quadro Joseph con unclassico numero di cavalleria in libertà,sei stupendi esemplari provenientidalle scuderie di FlavioTogni, un numero molto ben prepa-


ato che si conclude con ottimi deboutdi gruppo e una bella passeggiatain debout che attraversa la pistafino alla barriera. Una bella coreografiaed il gonfiaggio di un enormeelefante di plastica annuncianola fine della prima parte del programma.La seconda parte si apre con il numeroche proprio in questo stabileebbe il suo debutto 150 anni fa, itrapezisti volanti. A ricordare gli antichifasti una troupe che riuniscediverse etnie i Bull Dancers che sullenote del musical Hair eseguonoottimi salti utilizzando per gli arrivisia un porteur oscillante che uno fisso,in modo da permettere diversecombinazioni. Un bel triplo saltomortale impreziosisce la loro performance.Brevi interventi comicisono anche appannaggio di TitoValentino Togni Bouglione e Dimitri BouglioneMedina che viene spesso affiancatodall’elegante faccia bianca AlbertoCaroli.Vi sono molti modi per presentareun numero di verticali, quello sceltoda Boris Nikishkin (scoperto alFestival di Latina nel 2005) è sicuramenteinusuale. Una chitarra elettrica,un grande pentagramma circolare,uno sgabello ed un trionfo dimusica e luci, si parte come se fosseil principale interprete di un concerto,ma presto si capisce cosa ècapace di far fare al suo corpo sostenutodalla forza delle sue bracciautilizzando come attrezzo per le sueesibizioni, il semplice sgabello. Dinuovo in pista i due comici russi peruna ripresa che cerca di coinvolgeretutto il pubblico in una esibizionecanora improbabile! Tito Medinanon vuole certo esser da meno a livellomusicale ed eccolo alle presecon il suo trombone in compagnia diAlberto Caroli in una divertente gagdella sedia. Dopo questa parentesicomica ecco che la pista si riempiedi rampe per i roller blade presentatidalla troupe Bladders RollersAcrobatiques. Un team compostoda ragazzi provenienti dalla Russia epresentati per la prima volta inFrancia.La giocoleria fa il suo ingresso in pista:i primi a cimentarsi sono i comicirussi Konstantin e Natalia cheEsteropresentano una divertente performancegionglando “mastelli”! Unabuona prova con bei scambi tra idue giocolieri il tutto impreziositodalla verve comica di Konstantin. Daun numero che unisce giocoleria ecomicità ad un numero che fonde lagiocoleria con la danza e l’acrobazia:a presentarlo è Sampion BouglioneJunior assistito da Victoria.Il loro numero è un trionfo di effettidi luci, in cui si alternano momentidi tip tap alla giocoleria conpalline a rimbalzo, una prestazioneveramente ad effetto che si concludecon il lancio a terra di 5 pallineun ottimo flic flac e la ripresa dellecinque palline.La chiusura dello spettacolo spettaad una coppia di grandi trasformisti,i Monastirsky. Velocità e bei costumine fanno una delle presentazionipiù accurate del panorama mondiale.Con il classico finale marchiatoD’Hiver ecco che tutte le stelle chehanno preso parte a questo showtornano in pista per un ultimo salutoad un pubblico che risponde conun lungo e meritato applauso ilgrande impegno di questi grandi artisti.Quando tutti rientrano in barrieral’ultimo saluto spetta al grandeSergio, forse il presentatore perantonomasia vista la sua grandeesperienza e il suo ineguagliabilecharme, che preso per mano dal piùpiccolo artista di questo spettacolo,Dimitri Bouglione, lascia alle suespalle la pista delle stelle…Alberto Grisù CaroliRegina BouglioneCirchi e Luna park IN CAMMINOpagina 61


Luna ParkTipi da Luna Parkanalisi sociologica del pubblico delle giostredi Maurizio TramontiQuante volte abbiamo sentito quell’espressione?“Sei proprio uno daluna park”, “…dove devi andare alluna park?”… espressioni spesso utilizzateper deridere o scherzare conqualcuno vestito magari in modo unpo’ vistoso o inconsueto. Il luna parkè divertimento, ma anche colore,chiasso e confusione. Ogni settoredel luna park ha il suo pubblico, naturalmentetutti per prima cosa facciamoun giro panoramico per vederecosa c’è, poi in base ai gusti, allacompagnia o al bambino che accompagniamo(o che ci accompagna), sidecide l’angolo che fa al caso nostro.Luna park divertimento popolare,luna park divertimento per tutti.Eppure se una sera vi fermerete inun qualsiasi punto ad osservare lagente, vi accorgerete che vi sono regolenon scritte ma che tutti inconsapevolmenterispettiamo, fermateviad osservare tutta quella vita chevi passa davanti e potrete scopriregioie, dolori, allegria e miseria. I tipida luna park sono tanti, i più tristie spazientiti sono quei genitorinascosti da qualche parte, han portatoi figli alle giostre e li osservanoda lontano, questo perché i figlistessi non vogliono far sapere agliamici che sono accompagnati dai genitori.La prima cosa che salta all’occhiosaranno le ragazze dei giochidi abilità, dei tiri a bersaglio, minigonnaed a volte generose scollaturesono armi difficili da combattere,la tentazione di provare la fortunaè tanta quanto la bellezza di questeragazze con gli occhi dipinti dalvento e dal sole. Mentre osservo itentativi delle ‘vittime’ del tiro a segno,la mia attenzione è presa dauna ragazzina dannatamente grassache si ostina ad indossare jeansstretti a vita bassa. E’ triste, ma nonperché il suo fisico ricorda la vetrinadi un salumiere, è triste perché nonostantesia vestita come l’ultimamoda che la “De Filippi” le ha insegnato,il ragazzo che le piace non siè accorto che lei esiste. Ragazzine3 noti giostrai:Ferri, Garbi e Bertiche girano in coppiafingendo dinon vedere il ragazzinoda cui vorrebberoesserefermate, immancabilmenteattrattesempre dal piùbello o dal birro diturno, si lo stessoche dopo aver passatola mano tra icapelli pieni digel, quando inserisceil gettone lubrificala gettonieradella giostra.Sarà il papà della ragazzina con ipantaloni a vita bassa quel signoreche sta andando in direzione dellagiostra per bambini tenendo per manouna bambina con la magliettadelle “Winx”? Calzoncini corti, canottierae marsupio in bella vistasotto la una pancia gonfia, vorrei capirese si salutano, ma sono impeditoperché tra il signore con marsupioe la ragazzina in jeans si è piazzatoun tipo, anche lui in canottiera, contanto di codino alla “Fiorello” espalle ricoperte da tatuaggi, uno diquesti fatico a distinguerlo, non riescoa capire se si tratta di una palma,o una generosa peluria che escedalle ascelle. Eccone uno nuovo chesta entrando nel luna park, un signoredistinto che se il luna park fosseuna spiaggia avrebbe il corpo copertoda una crema “protezione 16”. Si,è il ricco che ha sempre snobbato legiostre, postaccio dove non sarebbeil caso di portare il figlio, ma questasera c’è tutta la scuola ed è costrettoad entrare. Lotta di classe al lunapark? Nella vita di tutti i giorni ancoraoggi ogni ceto sociale ha propriluoghi, ritrovi, bar, spiagge. Anche alluna park il benestante guarda conocchio diffidente il più umile, tenerloa distanza a volte è un obbligo,come sembra quasi un obbligo (ingiustificato)da parte dell’umile, nutrireuna certa soggezione per il benestante.Solitamente questi comportamentili riscontro in quellospaccato di “benestanti” che non losono di famiglia, ma che han trovatola ricchezza per strada, non è la cultura,lo studio o la tradizione che lidistingue, ma il denaro. E’ divertentevederli quando si affacciano al lunapark, “..quel luogo così popolarericco di odori si salsiccia, piadina ecipolla” che nulla han da dividerecon il profumo degli stuzzichini dell’aperitivo.Si affacciano e sembranoindossare un impermeabile, è si,aveva ragione Totò: signori si nasce…edio lo nacqui! Quel bigliettoomaggio ricevuto dal bambino ascuola li ha costretti al luna park, edil bambino che ancora non ha ereditatodeterminate mentalità, li costringea fraternizzare con i genitoridei compagni di scuola, e tra loroquel signore in canottiera e marsupiosulla pancia. Ecco il luna park offrel’occasione per conoscersi, ti obbligaa scambiare qualche parola,non puoi fuggire, sei troppo grandeper salire nella giostrina assieme atuo figlio.. Allora magari si scopreche si ha la stessa squadra del cuore,lo stesso problema di parcheggio,e ci si ricorda di essersi visti infila alla posta. Così firmati dai piediCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 62


Luna Parkalla testa, finiscono anche loro peressere tipi da luna park. Ed io li, fermoad osservare, con i miei calzoncinicorti e la maglietta che, anchese nera, non nasconde uno stomacovittima di bevande gassate, pranzisbagliati e mancanza di sport. Giustoil tempo per compiangermi ed eccoapparire una ragazzo con i calzonirotti che costano 80 euro perché..rotti, quello che cerca la considerazionedalle commesse del centro, leragazze con la cinta bassa che si sentonoconsiderate perché lavorano incentro come commesse… con unapaga che a mala pena riesce a ricaricarel’ultimo modello di telefonino.In giro ora c’è anche il depressocon in testa il berretto alla VascoRossi, a pochi metri vedo la ex bellissimache dopo la delusione d’amoreè finita a cortisone e Valium, anchelei questa sera è dei nostri e sorridedall’alto di un aeroplanino chetra pochi istanti sarà abbattuto dauno speudo razzo laser. Grassi, magri,alti e bassi siamo tutti li e connoi anche i “nuovi clienti”, stranierivenuti in Italia in cerca di fortuna.Non è il colore della pelle che li distingue,spesso lo si intuisce dall’abbigliamento,come nel caso dellemamme coperte di veli che osservanoi figlioletti sulla giostrina. I giovanisono sempre in gruppo e prediligonogiostre dove la competizione èpiù accesa, da forti impatti sull’autoscontroa vere e proprie gare dipugilato a gettone. Contrariamentea quanto si possa pensare, quellevolte che nascono attriti che li vedonoprotagonisti, questo accade tragruppi di etnie diverse che difficilmentecoinvolgono gli indigeni delluogo. Voi direte che tutta questaconfusione colorata è la stessa scenavista al mercato o un sabato seraestivo al mare, possibile, ma in quelleoccasioni facciamo capolino unoalla volta, al luna park invece siamotutti assieme contemporaneamente,che vi piaccia o no, siamo tutti tipida luna park e ciascuno per qualcheora, a modo suo, ha lasciato i pensieria casa e si diverte come può. Midomando se si starà divertendo anchequel tipo davanti a me, una magliettanera che a fatica nascondeuno stomaco vittima di alimentazionisgarbate, cosa avrà da guardarmie prendere appunti?Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 63


Luna Parki giostrai?gente che fa sacrifici e vive onestamentedi Franco Rizzi (Il Resto del Carlino del 10/02/2009-Cronaca Rovigo)È il Sindaco del paese delle giostre ene va fiero. Antonio Fabbri è il primocittadino di Bergantino, la patria polesanadei giostrai e dell’industriadel Luna park e si avvia a chiudere icinque anni del suo mandato.Perché il 2009 è così importanteper i bergantinesi?Sono giunto ormai al quinto anno delmio mandato d’amministratore e sabato31 gennaio, in cui il calendarioliturgico festeggia San GiovanniBosco, per tutti noi è stato un eventocommemorativo particolare.Abbiamo festeggiato il patrono deglispettacolisti viaggianti, il simbolodella vocazione della nostra terra dasempre. Nel tempo poi sono nateimportanti aziende che costruisconogiostre di sofisticata tecnologia,esportare in tutto il mondo, espressionedi un indotto avanzato e fontedi grande sviluppo socio-economicoper l’Alto Polesine. Il 31 gennaio abbiamofesteggiato il decimo anniversariodell’elezione a patrono delsanto: la cerimonia religiosa in chiesa(gestita dal nostro don Giorgio eda don Luciano della FondazioneMigrantes), un buffet in municipiocon le autorità, insieme a tanti spettacolistidi Bergantino accorsi numerosi.In questo 2009 festeggeremol’ottantesimo anniversario della nascitadello spettacolo popolare diBergantino ed il decimo della nascitadel museo della giostra e dellospettacolo popolare (i festeggiamentil’ultima settima d’aprile e leprime due di maggio. Tale museo,diretto da Tommaso Zaghini (che siavvale di bravi collaboratori comeElvia Arcellaschi, Ennio Bazzi edElisa Beccari), accoglie annualmentemigliaia di visitatori da ovunque.Un poloculturale originale che vivecon l’appoggio dell’amministrazionecomunale e di quella di palazzoCelio. Strategico il continuo interessamentodell’assessore provincialealla cultura Laura Negri.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 64Chi sono i giostrai di Bergantino?I gestori del Luna Park sono a contattoquotidiano con giostre semprepiù complesse ed evolute e le lorofamiglie si spostano settimanalmentecon tutti i disagi conseguenti; bastipensare all’obbligo scolastico deiloro figli. A tal proposito un team diricercatori locali (Bergamini Monica,Fabbri Giovanna, Ravelli Flaviano,Ravelli Valeria) ha scritto il “Librodei saperi, una ricerca che segue iragazzi dello spettacolo viaggiantenelle varie scuole frequentate. Avolte si equivoca sulla parola giostraio.Questo modo di vivere non èben compreso dai non addetti ai lavorie ne derivano pregiudizi immotivati.In più i mass media non sipreoccupano di comprendere le singolarerealtà, amplificando singoliepisodi negativi. Posso garantire chei giostrai sono professionisti seri,preparati, onesti, che svolgono unduro lavoro fatto di privazioni e fatiche.Se poi qualcuno usa questa professionecome copertura per attivitàillecite, è tutt’altra cosa. Sono delinquentima non si può infamareun’intera categoria di gente onesta.Il Museo Nazionale dellaGiostra di BergantinoAlcune immagini storicheconservate al Museo


Luna ParkMassalombarda 2009la festa del Patronodi Maurizio TramontiCome tutti gli anni nella cittadinaRomagnola di Massalombarda (Ra) il25 gennaio si è festeggiato il Patronoseguendo la Conversione di SanPaolo.Quest’anno il calendario ha volutoche il giorno 25 cadesse di domenica,circostanza che ha portato per levie del centro un numero di visitatorial di sopra delle aspettative. Lacittà ha pensato in grande per questaricorrenza: diverse mostre hannotenuto viva la manifestazione durantela settimana, ma nella giornata didomenica le attrattive più importantisono state la “Fiera di San Paolo”ed il Luna Park.Dicevamo delle mostre, in particolareha riscosso un discreto successoquella fotografica allestita in CorsoVittorio Veneto, il tema era “Massadi gente-gente di Massa” e già dal titolosi può intuire che solo l’occasionedi rivedere in una vecchia fotoqualcuno di famiglia, o rivedersi inetà più giovane, dava al visitatoreuno stimolo in più per visitarla.Altrettanto per la mostra di PalazzoBonvicini dove era allestita unaesposizione sul calcio massese.Dicevamo della fiera e del luna park.La fiera si sviluppa per le strette viedel centro ed è abbastanza articolataper settori, dall’alimentazione,all’abbigliamento agli accessori,dolciumi, giocattoli e tanta mercanziacompresa l’ormai immancabilesettore multietnico.Il luna park è situato in un parcheggiodel lato nord della città, si apresul corso principale ed è servito ancheda due piccole vie dove appuntocominciavano ad essere ubicate lebancarelle della fiera.Luna Park e Fiera così sistemate diventanoun tutt’uno con il centro delpaese, luogo di passeggio la fiera eluogo di aggregazione il luna park.Trattandosi di un paese non esageratamentegrande, il numero delle giostrepresenti non era certo quello diuna grande città, ma sufficiente peraccontentare la richiesta.I mestieri presenti erano per laFamiglia Natali la sala giochi ed ilgonfiabile, la Famiglia di MarcoZanoni ha portato il castello incantatoil bersaglio del gioco del calcio.La Famiglia Berti era presente con lapesca delle ochette e la giostrinaper bambini (Colombo).I Fratelli Bacchiega hanno installatouno dei tanti mestieri di famiglia: iltrenino del drago (Dragonlandia). Laparte del leone in questa occasioneè spettata alla famiglia Bisi con il gigantesco“tagadà” ricco di colori,luci e suoni. Parlando di un luna parkche tradizionalmentevive la giornatapiù importanteil 25 gennaio,non si può parlaredi freddo perché ivisitatori sarannopreparati per questoappuntamento,ogni anno c’è peròda sperare chepioggia, vento eneve, non faccianocapolino in queigiorni. Quest’annola pioggia ha disturbatoalcune sere durante la settimana,ma almeno la domenica il tempoè stato clemente.Anche se la domenica gli operatoridel luna park hanno recuperatoqualcosa, nella settimana antecedenteil 25 gennaio, gli incassi nonsono certo stati dei migliori.Anche le bancarelle sono tornate acasa con il cassetto mezzo vuoto, siè salvato il invece settore dell’alimentarespecializzato. Inutile girarciattorno: la crisi si fa sentire anchenel settore del divertimento, quelloche suona strano è che in una famigliasi trovino i 30 euro per la discotecae non 2 euro per la giostra.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 65


ParchiScuola di Poliziaa Mirabilandia ruggiscono i motoridi Maurizio TramontiNon si può dire di essere stati inRomagna se non si è visto almeno unavolta lo spettacolo “Scuola di Polizia”,nato con il Parco di Mirabilandia,fin dal giorno dell’inaugurazioneè un punto di riferimento preciso peri visitatori del parco. In una terra comequella Romagnola, il chiasso ed ilmotore (con tutte le varianti del caso)sono sempre state di casa, nonper nulla tutti i piloti del GP diMotociclismo nel corso degli anni hanvoluto almeno una volta assistere,senon partecipare, a “Scuola di Polizia”.Un pilota come Marco Melandrispesso organizza la festa del fansclub proprio a Mirabilandia in occasionedel suo compleanno. Il giornodella nostra visita l’ospite è stato ilpilota del Team Gresini Alex DeAngelis che non si è negato al pubblicoed in più occasioni è apparso afianco degli stuntman. La zona di“Scuola di Polizia” è una struttura fissadel parco, creata esclusivamenteper questo tipo di spettacolo, la tribunapuò ospitare oltre 4000 persone,e nei periodi di alta stagione iquattro spettacoli giornalieri registranosempre il tutto esaurito. Laprima edizione di scuola di polizianacque ispirandosi all’omonimo film,gli edifici che compongono la scenografiadello spettacolo, sono quindiin stile Americano e, nel corso deglianni quando i personaggi da poliziottiamericani sono diventati gli amatissimiCarabinieri nostrani, sono statesostituite le scritte inglesi ambientandoscritte e storia in Italia. In unazona d’Italia dove purtroppo si è abituatia spingere molto sul pedale dell’acceleratore,le forze dell’ordinesono viste come il nemico che ti multa,all’interno di Mirabilandia, graziealla bravura degli animatori di scuoladi polizia, la figura del Carabiniere,presentata con intelligente ironia, sipuò dire sia più amata della mascottedel Parco. L’utilizzo di mezzi a duee quattro ruote è imponente e quantomai assortito. Si va dalle classicheBMW alle gazzelle dei CarabinieriCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 66


(Alfa Romeo), alla Fiat 500, un’altraFiat è la Punto dei Carabinieri chedopo un determinato colpo dei “cattivi”si spezza in due parti. L’ingressodi una Fiammante Ferrari GTO infiammail pubblico, ma finisce …infiamme.. e ritorna in pista tutta bruciata(la tempistica di questo passaggioè gestita al secondo, un piccoloritardo non otterrebbe sul pubblicol’effetto desiderato).Il carosello di auto continua con una“mini auto” utilizzata prima dellospettacolo dal clown che ha il compitodi intrattenere il pubblico. Su dueruote gira anche una sorta di Bobcat;Se c’è qualcosa che gira a motore,nello spettacolo c’è, trattore agricolocompreso, e cosa dire dell’apparizionedella hot Rod Ford? 250 cc di cilindratacon una potenza di 110 cv,potrebbe girare anche senza ruoteanteriori.Da qualche anno la sceneggiatura di“Scuola di Polizia” prevede la partecipazionedelle moto del “free style”(cilindrata 250 cc) gli stuntman eseguonosalti di 25 metri che raggiungonoun’altezza di 13 metri. Ilfreestyle è una disciplina sportivaspettacolare, fino ad oggi riservata agare specifiche all’interno dei palasport.Aver predisposto uno spazio all’internodi un parco tematico offre aquesta specialità nuove strade eduna maggiore visibilità. Anche quest’annofa la sua comparizione nelcorso dello spettacolo il Carro armatoLeopard (35000 cc di cilindrata),ingresso, mira, colpo di cannone edelicottero abbattuto (già, c’è ancheun manichino di elicottero), una apparizionebreve che oltre a far vibrarela tribuna, offre allo spettacoloParchiuna maggiore caratterizzazione.Breve ma intensa (con largo utilizzodi esplosioni e fiammate) l’apparizionedell’uomo torcia che all’apice dell’esibizioneraggiunge 150° di temperatura,presente anche in passato masempre utilizzato in maniera differenteperciò comunque nuovo per lospettatore. Tra i mezzi impiegati troviamo“The Giant”, un camionRenault di 12000 cc di cilindrata conuna potenza di 500 cv., in uno spaziocome quello destinato a “scuola dipolizia” più il mezzo è grande più ilpubblico si entusiasma, ecco allora il“Moster Truk”, un gigantesco fuoristrada(5000 cc di cilindrata e 800 cvdi potenza) che dalla tribuna nonrende l’idea della sua imponenza. soloavvicinandosi ci si accorge che legomme sono larghe 120 cm ed alte150! L’edizione 2008 dello spettacoloha proposto un momento, si fa per dire,“circense”, in un angolo del piazzaleera montato un classico “globodella morte” animato dalla troupe“Ivo Brothers”.Contrariamente a quanto si possapensare auto e moto non hanno modifichemisteriose per eseguire lespericolate esibizioni dello spettacolo.Certo, i roll bar non mancano all’internodelle auto, le forcelle anterioridelle moto hanno qualche modifica,ma la moto è sempre una comunemoto di serie. Le moto del ‘freestyle’ hanno principalmente modifichepratiche come aperture sotto lasella per permettere al pilota di afferrarela moto durante il volo.Alcune moto hanno la corona grandeposteriore modificata per permetteremigliori impennate. Per le auto piùche di modifiche è più corretto parlaredi accorgimenti, per esempio legomme a 6 atmosfere per permettereal mezzo di scivolare meglio, oppurein qualche caso la ventola di raffreddamentopiazzata diretta sul motoreper evitare pericolosi surriscaldamenti.GLI STUNTMANNel corso degli anni si può dire che iteam acrobatici più importanti sianostati scritturati per ”Scuola diPolizia”: dall’equipe di Roby Rossi,ai Folco, da Bizzarro ai Bortolussi,solo per citarne alcuni. In alcune stagioni(come quella appena conclusa)la direzione artistica scrittura singoliCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 67


ParchiCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 68stuntman per realizzare il cast, e traquesti quest’anno abbiano trovatoGianfranco Bortolussi, nei panni dell’unicoPoliziotto in mezzo a tantiCarabinieri. Curiosando tra gli artistiabbiamo trovato una vecchia conoscenzadegli amici circensi: IvoBoianov, è uno dei due motociclistiche si esibiscono nel globo della morteed a lui vorremmo dedicare alcunerighe.Nel 1990 con alcuni amici parte dallaBulgaria in cerca di un lavoro e forseanche di avventure, i ragazzi nonhanno le idee molto chiare su qualesia la meta del loro viaggio. Giunto inItalia conosce Elio Casartelli che liassume nel circo, Ivo ha 20 anni eben presto si trova ad impersonare lafigura dell’uomo porta del circoMedrano.Strappare i biglietti e dirigere glispettatori verso la tribuna giusta,non prima però di aver cortesementericordato che qualora volessero lasciareuna mancia alla signorina cheli accompagnerà, il gesto sarà gradito.Ivo si presenta bene, ha un sorrisoamichevole, e quel lavoro sembracucito proprio su di lui.Resterà al Medrano 5 anni ed avràmodo di apprezzarne l’ambiente alpunto che ancora oggi considera iCasartelli la sua seconda famiglia. Haoccasione di vedere all’opera dei motociclistiall’interno di un enormeglobo e così lui ed il suo amico fraternoBoby (che oggi vive in Inghilterra)decidono di tornare il patriaper costruirsi un globo e preparare unnumero con le moto.Per Ivo e Boby le motociclette sonosempre state una passione, realizzarequalcosa con cui lavorarci diventauno stimolo irripetibile, ed è così cheuna volta ultimato il loro primo globoe preparato il numero, sono scritturatinel Circo di Stato di Bulgaria conil nome di “Troupe Mobile”. Chiedoad Ivo di raccontarci il seguito dellastoria.“Trovammo un agente inglese, BillyArata, e ci scritturò per il CircoAmericano in Inghilterra, però dovevamocompletare il numero e fu difficilissimo.Con il mio vecchio pullmanportammo tutto il materiale inInghilterra, provammo per diversigiorni senza un momento di pausa edalla fine debuttammo al CircoAmericano (inglese). Finita la stagionefummo scritturati in Irlandanel Circo Vegas. Terminata la stagionein Irlanda tornammo in Italia, maquesta volta come artisti, e ci facemmoconoscere come ‘Ivo e Boby’.In pratica per alcuni anni terminatala stagione al Vegas venivamo inItalia per il Natale, un anno con ilCirco Embell Riva, un altro anno conil Circo Armando Bellucci, poi con lafamiglia Alessandrini.Capitò poi l’occasione di fare unastagione intera con Daviso Montemagno,e fu in quel periodo che cominciammoa lavorare per costruirequesto nuovo globo che utilizzo ancoraoggi. E’ un globo particolare: hauna apertura studiata per esseremontato su di un rimorchio: è realizzatocome una giostra su rimorchio,qui a Scuola di Polizia lo abbiamomontato in terra per via delle esigenzedello spettacolo”.Dunque Ivo abbiamo capito che la tuapassione sono le motociclette, ci sarannoancora motociclette nel tuo futuro?“Si ho una grandissima passione perle moto, faccio anche il filo alto conla moto, poi ho creato questa motoche si vede in una passaggio nellospettacolo di Mirabilandia, quellache gira su se stessa come un girodella morte. Il sogno è quello dicreare un mio motor show. Negli ultimianni in estate ho sempre lavoratoin questi spettacoli acrobaticiviaggianti, ho capito molte cose, esto lavorando per creare uno spettacolomio, però un motor show con solemoto. Sto lavorando in questa direzione,studiando le coreografie etutto il contorno e questo vedo nelmio futuro”.Antonio D’Ursi, MarcoGiony, Alex De Angelis eDavide PadovanDAVIDE PADOVANE’ il terzo anno consecutivo cheDavide presenta “Scuola di Polizia” equest’anno ne è stato anche uomoimmagine della pubblicità dello spettacolo.Nato il 7 marzo 1970 a Vicenza,la prima esperienza artistica la viveall’età di 6 anni partecipando alloZecchino D’Oro. Davide, nonostantela maturità classica conseguita alLiceo Maffei di Verona nel 1989, èuno che non ama restare in ombra edallo stesso tempo è attratto dal mondodello spettacolo.Parte come dj, vocalist in discoteca,poi accarezza tutte le esperienzeprofessionali dove una voce impostata(Davide ha frequentato anche unascuola di dizione sempre a Verona)può trovare spazio: diventa presentatore,realizza spot pubblicitari radiofonicie, dove c’è possibilità, lui provasenza paura, non c’è quindi dastupirsi se nel curriculum annoveradiverse partecipazioni in programmiRai e Mediaset. Ma nel nostro mondosempre “in Cammino” lo conosciamosoprattutto per essere stato il presentatoredel Circo Nando Orfei e ditante le avventure intraprese dallafamiglia di Nandino negli ultimi annidi attività del loro complesso, inLombardia. Sempre in campo circensesi registrano sue collaborazionicon Moira Orfei, e soprattutto con laFamiglia Togni. Ad essere precisi debuttanel Circo Acrobatico Triberti,quindi lavora nello Zoo Circo Maurodi Silvano Errani, Circo di Franciaquando i titolari (fam. Zucchetto-


Marco Giony (in tuta nera)saluta il pubblico in piedisull'autoIvo BoianovParchiRossi) erano in società con OscarTogni. Prosegue la sua avventura circensecon l’American AcquariumShow (di Ciccio Niemen e Riva), daDarix Togni in alcune occasioni fa daspalla a Davio e Corrado, quindiNando Orfei, Miranda Orfei (soc.Alessandrini-Macrì-Orfei), CesareTogni, Romina Orfei (Niuman), Circodi Vienna, Moira Orfei ed infineCirco Americano. In alcuni casi halavorato in pista, in altri prestato lavoce, in altri ancora i suoi studi glihan permesso di svolgere mansioni disegreteria con una certa precisione.E’ nella veste di presentatore di“Scuola di Polizia” che lo andiamo asalutare.E’ più facile presentare uno spettacolocircense o Scuola di Polizia?“Sono tutti e due spettacoli dal vivoin cui percepisci le emozioni del pubblicoquindi le vivi di volta in volta,sono due cose diverse però la soddisfazionie fatiche sono le stesse”.Vi sono differenze sostanziali tra lavita in carovana e quella di un parcodivertimenti? Hai trovato difficoltàad ambientarti?“Il circo è meraviglioso, molto piùcomodo il parco, ma con il circo nonc’è l’abitudine, la routine; qui ognigiorno è uguale, stessi orari, diventiabitudinario ed il contorno è semprelo stesso, invece il circo ogni giornoti riserva tante nuove sorprese”.Tornando all’inizio della tua carrierala tua famiglia ti ha aiutato oostacolato?“E’ stata un ostacolo, per loro io dovevodiventare un avvocato, ho iniziatogli studi di giurisprudenza aPadova poi sono stato rapito da questomondo che mi ha assorbito. Nonho trascurato i miei studi, ho abbandonatogiurisprudenza, però ho completatocomunque un percorso scolastico,ho la maturità classica, un diplomacome organizzatore di congressi,un diploma parauniversitarioin economia aziendale e marketing.Ho frequentato una scuola di dizioneche mi è stata utile per lavorare inradio.La mia famiglia, però, aveva in menteper me un altro percorso, anche sespesso apprezza i miei risultati artistici.Ho ormai 40 anni e faccio ancorain tempo a cambiare i miei obiettivi,la mia famiglia però mi ha datouna sicurezza economica che altrimentinon avrei avuto e per questo lidevo ringraziare”.Come sei entrato nel circo?“Mi sono innamorato di una ragazzache lavorava nel circo, frequentandol’ambiente è stato perciò più facileentrarci. La mia passione è semprestata quella del presentatore, il mioideale presentatore in assoluto èRicky Piller del Circo Americano(Togni), per presenza e per voce èstato veramente il più grande presentatoredi circo. Comunque la passioneper lo spettacolo circense chemi ha fatto entrare un po alla voltacome presentatore, sai meglio di meche un gaggio fatica molto ad entrarein questo mondo. La prima voltaho organizzato uno spettacolo per lamia parrocchia a Verona, ho conosciutola famiglia Triberti e gli hoproposto di fare questo spettacolo dibeneficenza, sono diventato loroamico ed in seguito ho lavorato spessoquando erano nei quartieri dellamia città. Dal Circo AcrobaticoTriberti ho conosciuto altre personeche erano con Zucchetto e la Famigliadi Gianni Rossi quando eranoCirco di Francia, prima, e quandosuccessivamente portavano l’insegnaOscar Togni, ed in quel contesto sonocresciuto molto artisticamente”.Hai ancora tanti anni di carriera davantia te, ma se ti volti indietro chiti ha dato più soddisfazioni ed a chisei più affezionato?“Difficile non affezionarsi con il carattereche mi ritrovo: artisticamenteuno cerca di crescere ed evolversi..la magia di Nando Orfei è semprestata all’avanguardia, ha saputosempre sperimentare e creare spettacolimolto particolari, quindi conloro ho avuto la possibilità di ampliareil mio orizzonte artistico. Lafamiglia Togni mi ha dato una disciplinae la possibilità di avere anchedelle responsabilità diverse oltre aquelle in campo artistico, però io devoringraziare anche tutti quelli chesono arrivati prima delle famiglieOrfei e Togni”.Come sei arrivato a Mirabilandia?“Una volta abbandonato il mondodelle radio ho iniziato a lavorare inun parco divertimento dedicato alCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 69


Parchimondo del cinema, lì è arrivato il responsabiledi Mirabilandia e mi haproposto scuola di polizia, questa èla terza stagione intera che faccio aMirabilandia e devo ringraziare la direzioneartistica di questo parco chemi ha dato la possibilità di fare unacosa nuova”.Progetti futuri?“Intanto ho avuto la possibilità di affiancareil grande Andrea Gianchinell’ultimo Festival 2008 di Latinadove ho presentato i numeri della famigliaTogni, quindi la stagione alCirco Americano con ruoli di responsabilitàin ufficio e pubbliche relazioni.In vista della prossima stagioneestiva, se non salta fuori qualcosadi eclatante tipo ‘Grande Fratello’,se mi chiamano senza dubbio tornoqui a Mirabilandia ”.Dicevamo all’inizio che DavidePadovan è l’uomo immagine dell’edizione2008 di “Scuola di Polizia”, maad un buon conduttore non può mancareuna spalla importante, alloraecco entrare un carabiniere di originepartenopee che per tutto lo spettacoloavrà modo di creare problemia Davide ed anche a qualche “volontario”del pubblico, si tratta diAntonio D’Ursi, e senz’altro qualcunodi voi lo avrà conosciuto in vestedi presentatore al Circo Nando Orfeidurante la stagione Natalizia 2007 aNapoli.Un ruolo importantissimo della gestionepratica ed organizzativa di“Scuola di Polizia” è ricoperto daFranco e Marco Giony. Franco (conosciutonel mondo del circo e delle autoacrobatiche per i suoi trascorsi comesegretario) è sposato con PietrinaMarino.Da oltre 10 anni Franco e Marco lavoranoper il parco di Mirabilandia curandonel’aspetto artistico e l’animazione,ed è con Marco che rivolgiamoalcune domande.E’ da molto che curate questoaspetto del parco?“Abbiamo collaborato da semprenella realizzazione degli spettacoliin collaborazione con altre società,da cinque anni mio padre è DirettoreSpettacoli del Parco, pertanto curiamoe realizziamo da soli tutti glispettacoli”.In generale come scegliete gli artistiper gli spettacoli? Come nasce lospettacolo anno per anno, dal temaCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 70alla ricerca degli stuntman?“In generale organizziamo delle audizioni!Lo spettacolo di ‘Scuola diPolizia’ è nato da Stuntman americani,poi modificato negli anni; ognianno cerco di inserire nuovi effetti enuove acrobazie, cerco di cambiareogni anno il tema dello show in basealle novità acrobatiche che andiamoa presentare, cercando di arricchireil più possibile lo show con nuoveevoluzioni!La scelta degli Stuntman è da considerarsiabbastanza difficile in quantoè difficile integrare i nuovi nelloshow, cerco annualmente di confermareil gruppo inserendo solo alcunefigure senza andare a stravolgere ilteam; le nuove figure che vengonoinserite nel gruppo le prepariamodurante il periodo invernale e le inseriamopian piano nello show durantele prove del nuovo spettacolo aseconda delle loro caratteristiche,senza così rischiare nulla e cercare diaver il massimo risultato nel loro inserimentonello show”.Ti esibisci anche tu in auto. Hai avutoprecedenti esperienze con le autoacrobatiche?“Si! Mi esibisco anche io nello showcome hai potuto vedere in vari ruoli,passando dalle auto in testa-coda alledue ruote, camion, carro armato.Ho avuto varie esperienze con i teamitaliani e varie esperienze estere, lamia è stata fin da piccolo la passioneper le moto, auto e camion, ho iniziatoall’età di otto anni con le motoda cross, poi all’età di dieci anni all’insaputadi mio padre, ho iniziato aprovare con le auto, all’età di 18 annifacevo parte di un team in tournèeall’estero, mi sono esibito anche inalcune trasmissioni televisive e inmolte controfigure di attori cinematografichee così sono diventato unostuntman professionista, cercando diimparare tutto da solo ricevendoqualche consiglio di qualche amicocon tantissimi giorni di prove. No nonho ereditato da mio padre, in quantolui fa tutt’altro, si occupa di amministrazioneed in particolare nelperiodo prima di affermarci nelParco di Mirabilandia, aveva il ruolodi Segretario (piazzista) per i varicirchi o Auto-moto Acrobatiche, settorein cui abbiamo lavorato per oltre30 anni; mia madre è un’acrobatacircense”.Come funziona la gestione dei mezzi?Posso immaginare che alcuni sarannodi proprietà del parco, altridegli stuntman.“Tutti i mezzi sono gestiti da me conla collaborazione di un mio meccanicoed una officina mobile attrezzata,quasi tutti i mezzi sono di mia proprietà,solo alcuni sono di proprietàdel parco, ma gestiti direttamenteda me”.E’ prematuro chiederti qualche anticipazionesul programma del2009?“Anticipazioni per quanto riguarda ilnuovo show 2009 non ne ho ancoraperché sto programmando con miopadre la nuova storia, comunque tiposso anticipare che stiamo rinnovandoancora il parco auto e ci sarannosicuramente delle novità acrobatiche”.E’ difficile descrivere “scuola di polizia”,nulla di meglio che assistere dalvivo, facendo attenzione però all’annuncioche si ascolta prima dellospettacolo: le esibizioni a cui assisteretesono eseguite in sicurezza daprofessionisti, evitate di imitarliquando sarete a casa! E noi aggiungiamo…anche perché i Carabinierifuori dal parco saranno anche simpatici,ma sono veri!


In ricordo diLeda Togni1918-2009Leda Togni nasce il 30 giugno 1918 aSan Giovanni in Persiceto (BO), daErcole Togni e Caterina Barbera ed èla prima di 6 figli (Leda, Lidier, Doly,Darix, Wioris e Teresa Wanet).Come d’uso nel circo, specialmente aquei tempi, ed essendo la prima deifigli, lavora in pista e fuori; si specializzerànei numeri a cavallo, come ilpasso a due con lo zio Ugo. Appena ifratelli possono sostituirla in pista sidedica principalmente all’attivitàamministrativa ed organizzativa insiemeal padre, attività che la vedràimpegnata per il resto della sua carrieracircense. Alla fine degli anniTrenta sposa Ilie Bonea, palestranterumeno che faceva un numero disbarre insieme a Georgie Mirons. Allaseconda divisione della famiglia, neiprimi anni Settanta, si ritira a vitaprivata nei pressi di Milano. Lascia lafiglia Pola e Pasquale Coppola, suoinseparabile compagno fin dal 1956.Solitamente i funerali sono, per lagente del viaggio, un’occasione di incontro,di ricordare chi è lontano echi non c’è più. Ai suoi funerali pochissimiintimi oltre alla famiglia.Leda è mancata con la stessa discrezionecon cui è vissuta, se n’è andatain punta di piedi, quasi per nondisturbare. Tutti i ‘vecchi di casa’ lachiamavano affettuosamente ‘ziaLeda’, come i suoi nipoti, a cui hafatto più spesso da seconda mammache da zia. Persona che sapeva istintivamenteunire una forza d’animoincredibile ad una dolcezza materna,ispirava fin dal primo momento unsentimento empatico di sincero affetto;e io non sfuggivo certo a questasuggestione. Nonostante la suacordialità e semplicità, ho però semprecontinuato a chiamarla ‘signoraLeda’ benché il mio affetto per leiandasse oltre il legame di conoscenzaed amicizia. Oggi, per la primavolta, e purtroppo l’ultima, vogliochiamarla anche io ziaGiuseppe Esposito6/03/1927-24/03/2009Il 6 marzo è mancato all’affettodei suoi cari GiuseppeEsposito di Napoli, uno deipiù anziani appassionati dicirco d'Italia e sicuramente ilpiù anziano socio del Cadec.Lo abbiamo incontrato perl'ultima volta al X Festival diLatina, appuntamento al qualeultimamente cercava dinon mancare, nonostante l’etàavanzata e le critiche condizionidi salute. I numerosiamici della Campania lo ricordanocon affetto. La redazionedi In Cammino si associa alcordoglio per la scomparsa diun vero appassionato di circodi lunga data.Giuseppe EspositoLeda TogniLeda e dirle che le rare visiteche riuscivamo a farle, in cuiparlando della sua famiglia lesi illuminava il volto, avrei volutofossero più numerose.Voglio dirle che sentiamo moltissimola sua mancanza, masiamo certi che finalmente si ècongiunta agli amatissimi fratellie sorelle, con cui finalmente nonci saranno più occasioni o necessitàdi quella separazione che è semprestata il suo grande dolore. Buon viaggiozia Leda, Dio dorma sul tuo cuscino.Mauro GuardaArturoAlegria21/11/1961-7/01/2009Il 7 gennaio a Città del Mexico all’età disoli 47 anni è improvvisamente scomparsoil grande giocoliere Arturo Alegria.Arturo era una celebrità non solo nelmondo del circo, ma anche per tutti gliappassionati di giocoleria. Ha calcato lepiste più importanti del circo europeo: daKrone a Roncalli, dal Festival di MonteCarlo (1985) al Circo Conelli, dal CirkusMerano al Circus Ahoy, al Tivoli diCopenhagen fino ai palcoscenici di tutti iprincipali varieté del mondo. Alla grandefamiglia Alegria che tanto lustro ha datoe continua a dare al mondo delle arti circensigiunga forte l’abbraccio del mondodel circo italiano.Circhi e Luna Park IN CAMMINOpagina 71


In ricordo diEmilio Balbarini Jarz9/04/1944-15/03/2009Figlio di Anita Jarz e MarioBalbarini, marito di NadiaRossi, Emilio intraprese primal’arte del cavallerizzo,poi a tredici anni iniziò laformazione da trapezista,debuttando a quindici inuna troupe composta daicugini Elio, Giuseppe, EnzoCardona ed Elvane, avendocome porteur lo zio Gino.Alla chiusura del Circo Jarzintorno al 1963, tutti imembri della famiglia proseguonol’attività artisticacreando diverse troupe chesi sarebbero fatte conoscerenel mondo. Emilio segueGiuseppe ed Elio, al Circo Italiano(in Turchia), poi con Orlando Orfei,con i Castilla, Hagenbeck, Apollo (inGermania), Moira Orfei, CesareTogni (1972-73), Liana, Nando eRinaldo Orfei (1974) dove si esibivacon la moglie Nadia Rossi, il cuginoCarlo e la moglie di questi, NellyPeter. E ancora al Circo Americano,al Krone Bau di Monaco, da Althoff epresso numerose altre celebri insegne.Nel 1963 Emilio sposa Nadia Rossi, figliadi Pietrino e sorella di Gianni,Vladi, Clodo ed Eulalia. Fino ad alloraNadia aveva preso parte all’entratacomica di famiglia; col matrimonioNadia segue il marito ed entra afar parte della troupe di volanti.Intorno al 1971 lo zio Gino Jarz lasciail trapezio ed il suo ruolo di porteurviene affidato a Chino Caveagna(figlio di Guido e Alba Corradi)anch’egli formato e seguito dallostesso Gino.Successivamente Emilio dà vita aduna propria troupe di volanti insiemealla moglie Nadia, al cognatoChino Caveagna e ai nipoti Jerry edElvis.Tratteggiando un profilo di EmilioBalbarini, Serena Bassano affermavanel 1974: “Emilio ha un fisico fuoridel normale come agile di volanti: èalto un metro e ottantatre centimetried il suo peso supera gli ottantachili: anche un inesperto si rendeCirchi e Luna Park IN CAMMINOpagina 72conto delle difficoltà maggiori cheun atleta deve superare nel “girare”doppi o tripli salti avanti e indietro,piroette, con una corporatura cosìrobusta, e soprattutto, con una staturaassolutamente fuori della norma”.E approfondendone la personalitàproseguiva: “Emilio è un acrobatapreciso, serio, un uomo di pocheparole, controllato, schivo, dall’apparenzaestremamente calma: tuttoDa sinistra: Emilio, GerriCaveagna, Nadia Rossi, Kinoed Elvis CaveagnaEmilio Balbarini con i nipotiGerri ed Elvis Caveagnail contrario del focoso Carlo. Si direbberodue temperamenti oppostiche trovano un punto di accordo nellapassione per il proprio mestiere”.Dal 1997 Emilio si ferma lavorandoper il cugino Divier Togni. Da moltimesi Emilio era ricoverato in ospedalea Milano dove è mancato nellanotte del 15 marzo. Alle FamiglieBalbarini, Jarz e Rossi giungano lesentite condoglianze della redazionedi In Cammino.


Il Circ Acuaticnella Plaza de Toros diBarcellona(Foto Payaso Enrico)


MigrantesUfficio Nazionale per la Pastorale del Circo e del Luna ParkVia Aurelia 796 - 00165 ROMATel. 06.66179025 Fax 06.66179070 E-mail: unpcircus@migrantes.itEmilio Savio al Circo Acquatico Bellucci

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