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Mi chino verso di lui e Micha sussulta, confuso. «Hai un’ammiratrice».
Getta un’occhiata alle sue spalle e quando torna a guardarmi il suo viso ha
un’espressione divertita. «Una delle tante».
Ridendo, lecco un altro pezzetto di glassa dal cupcake e lui mi guarda fisso,
rigirandosi il piercing tra i denti.
«Sai cosa mi piace?», mi chiede, e io mi aspetto di sentire qualcosa di osceno uscire
dalle sue labbra. «Quanto sono grandi i tuoi occhi». Mi appoggia un dito vicino a una tempia e
mi accarezza delicatamente. «Sono bellissimi».
La ragazza alza gli occhi al cielo mentre allaccia la cintura di sicurezza, poi prende
una rivista dalla tasca del sedile di fronte a lei.
«E sai cosa piace a me invece?», gli chiedo. Lui scuote la testa. «Quando sei nudo
nel mio letto».
La tizia fa una faccia disgustata mentre sfoglia le pagine e Micha corruga la fronte.
Mi copro la bocca con la mano e gli avvicino le labbra all’orecchio. «Ci sta
ascoltando: ho pensato che potremmo divertirci un po’».
Sul suo viso si disegna un sorriso malvagio. «E sai cosa piace a me? Averti nuda
sotto di me, eccitata e sudata».
La tipa sbuffa esasperata e si volta verso il corridoio.
Addento il cupcake con un ghigno. «Questa non era male».
«Già. Era», concorda lui spegnendo il cellulare.
L’aereo comincia a rullare all’indietro e ci vuole un bel po’, ma finalmente
sfrecciamo verso il cielo. Respiro intensamente tamburellando le dita sulle cosce; non so perché
sono così tesa, ma ripongo tutta la mia fiducia nel pilota.
Le dita di Micha si stringono intorno al mio polso e mi bacia le vene pulsanti.
«Rilassati, va tutto bene».
Mi stringo a lui e gli appoggio la testa sulla spalla. Tira fuori l’iPod e si infila un
auricolare nell’orecchio. Poi mi scosta di lato i capelli e infila l’altro nel mio.
Scorre la playlist e qualche secondo dopo parte Chalk Line degli Strike Anywhere,
la versione acustica, più dolce. Si stringe a me e canta, il suono della sua voce angelica mi culla
finché non mi addormento.
Capitolo 12
Micha