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La saluto con la mano ed esco fuori nella pioggia, diretta all’appartamento. I miei<br />

stivali sguazzano nelle pozzanghere e anche se corro per tutto il tragitto, vestiti e capelli si<br />

inzuppano.<br />

Ethan e Micha sono seduti sul divano del salone quando entro sbattendo la porta e<br />

chiudendo fuori la pioggia. Mi fissano entrambi con gli occhi sgranati.<br />

Micha nota i miei jeans e la maglietta appiccicati al corpo e le gocce d’acqua che mi<br />

scivolano lungo il viso. «Non avevi una giacca da metterti addosso?».<br />

Strizzo i capelli lasciando un macello sulle mattonelle dell’ingresso. «No, non<br />

credevo piovesse».<br />

«Cosa? I nuvoloni neri non erano un segnale sufficientemente evidente?», chiede<br />

Ethan prendendomi in giro e afferrando una manciata di patatine dal tavolino.<br />

«Di solito qui non piove». Vado in camera e gli stivali lasciano una scia d’acqua sul<br />

tappeto. «Ho tempo per una doccia prima di uscire?»<br />

«Sì, ce la fai», mi urla Micha. «Basta che sia veloce».<br />

Chiudo la porta della camera da letto, mi sfilo i vestiti bagnati ed entro nel bagno,<br />

lasciando la porta accostata. L’acqua calda della doccia rilassa i miei muscoli irrigiditi e la<br />

lascio scorrere sul corpo più di quanto avessi progettato.<br />

«Ella, sei viva là dentro?». La voce di Micha si alza fino a sovrastare il rumore<br />

dell’acqua che scorre.<br />

Mi asciugo gli occhi. «Sì, stavo per uscire».<br />

Aspetto un minuto che lui se ne vada, poi chiudo l’acqua e scosto la tenda per uscire,<br />

ma lui è ancora lì, appoggiato al piano del lavandino.<br />

«Merda». Afferro la tenda e la uso per coprirmi. «Pensavo fossi uscito».<br />

Incrocia le braccia e i suoi occhi cupi sembrano penetrare dentro di me. «Volevo<br />

assicurarmi che avessi finito. Dobbiamo andare».<br />

Tiro fuori il braccio, afferro l’asciugamano appeso e me lo avvolgo intorno al corpo<br />

prima di lasciare la tenda e uscire. Il suo sguardo non mi abbandona un secondo mentre mi<br />

dirigo in camera.<br />

Frugo nel cassettone alla ricerca di qualcosa da mettere, e scelgo una maglietta a<br />

righe grigie e nere con il cappuccio e un paio di jeans. «Okay, dammi un minuto per vestirmi e<br />

sono pronta».<br />

Micha prende uno dei disegni della ragazza con la faccia attraversata da crepe e lo<br />

osserva. «Quando l’hai fatto questo?».<br />

Sospirando, infilo le mutande senza togliermi l’asciugamano. «Poco prima di venire<br />

a trovarti a l.a.».

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