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Sono nel bel mezzo di un accordo, quando il cellulare squilla. Metto giù la chitarra e<br />

leggo il nome di Ella sullo schermo.<br />

«Ehi», rispondo con tono allegro. «Stavo proprio pensando di chiamarti».<br />

cupo.<br />

agitata».<br />

«Devo averti letto nel pensiero allora». Prova a sembrare felice, ma il suo tono è<br />

Giro la sedia, dando le spalle a Dylan e Chase. «Cosa c’è che non va? Sembri<br />

«Sto bene». La sento prendere un bel respiro. «Mio padre se ne è andato dal centro<br />

di riabilitazione e ho dovuto guidare fino a Star Grove per riportarlo indietro».<br />

«Perché non mi hai telefonato?». La mia voce rimbomba nella sala, perciò l’abbasso<br />

un po’. «Sarei venuto ad aiutarti».<br />

«Ecco perché non ti ho chiamato». Ha un tono forzato. «Non c’era bisogno che<br />

venissi. Ethan mi ha dato una mano ed è tutto okay. Sto riportando mio padre al centro e poi<br />

torno a scuola».<br />

«Vuoi che prenda un volo e venga da te?». Mi alzo in piedi e afferro la chitarra,<br />

pronto ad andare.<br />

«No, sto bene Micha», mi assicura. «Devo cominciare a prendermi un po’ più cura<br />

di me stessa, ma ti prometto che non andrò in crisi».<br />

Dovrei essere felice, ma non lo sono. «Quando parti per il matrimonio?».<br />

Aspetta un attimo a rispondere e io sento solo le scariche del cellulare. «Più o meno<br />

tra una settimana, ma non devi venire per forza. Lo so che hai da fare».<br />

«Che cazzo succede?». Mi sto incazzando. «Perché mi stai scaricando così?».<br />

Lei fa un profondo sospiro. «Non ti sto scaricando. Sto cercando di farti vivere la tua<br />

vita senza caricarti dei miei problemi… Senti, devo andare. Sono appena arrivata al centro».<br />

Riattacca senza che io possa dire niente.<br />

Mi passo le mani tra i capelli e poi do un calcio al muro di mattoni dietro al palco.<br />

«Dannazione!».<br />

La gente nel club mi guarda con gli occhi pieni di terrore mentre salto giù dal palco<br />

ed esco dalla porta come una furia.<br />

«Dove stai andando?», mi chiama Naomi dando le spalle al barista, pronta a<br />

seguirmi. La ignoro ed esco sulla strada affollata.<br />

Le cose non stanno andando come avevo pensato. Non ho neanche fatto in tempo a<br />

dire a Ella cosa provo e cosa voglio da lei, che già mi sta respingendo. Forse devo escogitare<br />

qualcos’altro.<br />

O forse è ora di andare avanti.

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