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Micha ride mentre si asciuga qualche goccia d’acqua dalla pelle, dalle labbra e dalle<br />

lunghe ciglia. Si passa le mani tra i capelli biondi, lisci e tirati indietro. «Sono contento. Adesso<br />

possiamo nuotare fino a riva e rimetterci in viaggio? Vorrei arrivare prima che faccia buio».<br />

Guardo nei suoi occhi, dello stesso colore dell’acqua. «Che fretta c’è? Possiamo<br />

anche restare qui tutto il giorno a galleggiare sull’acqua, solo io e te».<br />

Mi attira a sé e si sposta all’indietro verso la riva sabbiosa incuneata alla base della<br />

rupe. «È questo che vuoi fare? Stare a mollo in un lago per tutto il giorno?»<br />

«No, voglio solo sapere se lo faresti per me». Gli metto un braccio intorno al collo e<br />

tormento l’anello finché non scivola dal dito fino al palmo, mentre sto ancora decidendo.<br />

«Sai che qualsiasi cosa tu mi chieda la farò». Mi bacia e io succhio via l’acqua dalle<br />

sue labbra. «Perché non resisto allo sguardo da cucciolo triste che fai tutte le volte che vuoi<br />

qualcosa».<br />

Allontano le mani dal suo collo e gli allaccio le gambe intorno alla vita per<br />

sostenermi. Sono ancora un po’ titubante, ma alla fine lascio andare tutte le mie remore:<br />

«Adesso c’è qualcosa che voglio darti».<br />

Lui inarca un sopracciglio, confuso, mentre io sposto l’anello sul dito dell’altra<br />

mano. Ho la sensazione che sia quello il suo posto. All’inizio la sua espressione è impenetrabile<br />

e io ho timore che abbia cambiato idea sul fatto di sposarmi.<br />

«Posso sempre toglierlo», dico in fretta. «Se non vuoi che lo sposti adesso».<br />

«Toglierlo?». Mi guarda come se fossi pazza e mi stringe più vicina a sé. Adesso<br />

ogni centimetro dei nostri corpi bagnati aderisce, e lui tiene a galla entrambi muovendo le<br />

gambe. «Perché diavolo dovrei mai volere una cosa del genere? Non voglio che te lo tolga mai.<br />

Mai».<br />

«Ma sembri agitato, o chissà che».<br />

«Sono sotto shock. Pensavo che ci sarebbero voluti anni e anni e anni prima che tu<br />

spostassi quell’anello sull’altro dito».<br />

Sulle mie labbra spunta un sorriso. «Quindi vuoi che lo tenga?»<br />

«Certo che voglio che tu lo tenga». I suoi occhi sono pieni di felicità, accecanti come<br />

il sole alle sue spalle. «E non hai il permesso di levartelo».<br />

Annuisco e preme le labbra contro le mie, baciandomi con trasporto. Io ricambio con<br />

la stessa passione e quello diventa il primo bacio della nostra personale eternità.

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