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«Oh mio Dio, mi mancherai tantissimo». Le lacrime rigano le guance di Lila, che mi<br />

stringe le braccia al collo.<br />

Sono in tanti a farlo, ultimamente, e mi ci sto abituando. Anche se a volte è un po’<br />

strano, per esempio quando mi ha abbracciata Ethan. Era ubriaco, ma comunque.<br />

«Mi mancherai anche tu». Ricambio l’abbraccio meglio che posso, poi ci separiamo.<br />

«Ma ci rivedremo tra una settimana, quando tu e Ethan verrete a portare il resto della roba».<br />

«Ma non sarà la stessa cosa. Non sarai più sotto il mio stesso tetto». Si tampona gli<br />

occhi, asciugando il mascara che le cola, e tira su con il naso. «Non posso credere che tu mi stia<br />

lasciando qui per andare a vivere nella mia città».<br />

«Potresti sempre decidere di tornare», le dico speranzosa. «Scommetto che potresti<br />

persino convincere Ethan a venire».<br />

«Ehi, non sono l’ultimo degli stronzi», esclama Ethan lanciando l’ultima scatola nel<br />

bagagliaio della Chevelle. «E nessuna ragazza mi farà mai cambiare vita».<br />

«Sì, sì, vedremo», dichiaro con un atteggiamento che so gli darà fastidio.<br />

Lui fa una smorfia e chiude il bagagliaio, poi si appoggia all’auto, incrocia le braccia<br />

e fissa lo sguardo su un albero. Si è fatto crescere i capelli e ha un aspetto un po’ selvaggio. Ha<br />

anche aggiunto tre nuovi tatuaggi alla sua collezione.<br />

«È triste perché il suo migliore amico se ne va. E anche tu», bisbiglia Lila con un<br />

sorrisetto, sistemando una ciocca di capelli biondi sfuggita dal fermacapelli. «L’ha ammesso di<br />

fronte a me la notte scorsa, quando era ubriaco».<br />

Ridacchiamo sottovoce, per non farlo arrabbiare ancora.<br />

Lila torna seria e mi dà un colpetto sull’anello che ho al dito. «Ah, e poi fammi<br />

sapere quando cambierà dito. Anzi, direi che è meglio che io sia la prima persona che chiamerai<br />

quando succederà».<br />

Sorrido all’idea, che non mi fa più paura, anzi è una prospettiva eccitante. «Va bene,<br />

lo prometto, e tu fammi sapere quando vi metterete finalmente insieme tu e Ethan».<br />

Lei alza gli occhi al cielo. «Non accadrà».<br />

Aspettiamo in silenzio vicino alla macchina, finché Micha non scende giù per le<br />

scale con il telefono all’orecchio. Indossa una maglietta grigia su un paio di jeans neri, e qualche<br />

ciocca di capelli biondi ricade davanti ai suoi occhi turchesi.<br />

Appena siamo tornati dalle vacanze di Natale ha telefonato al produttore musicale di<br />

San Diego. All’inizio pareva che non ci fossero grandi prospettive, perciò è andato avanti con la<br />

sua vita, suonava all’Hook Up e in altri posti, e continuava a lavorare al cantiere. Poi lui l’ha<br />

richiamato. Per una volta Micha ha scelto di fidarsi ed è andato a fare un colloquio. L’hanno<br />

subito adorato e non sono stata affatto sorpresa quando mi ha detto che si trasferiva laggiù. Poi<br />

ha aggiunto che io sarei andata con lui. Mi sono chiusa nel mio appartamento per un giorno<br />

intero.

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